PROTOCOLLO D’INTESA DI LEGALITÀ PER LA RICOSTRUZIONE DELLE ZONE COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI DEL 2012
TRA
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
MINISTERO DELL’INTERNO PREFETTURE-UTG DELL’EMILIA-ROMAGNA
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
PROVVEDITORATO INTERREGIONALE OPERE PUBBLICHE EMILIA-ROMAGNA E MARCHE
AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI – EMILIA-ROMAGNA
UNIONE DELLE PROVINCE D’ITALIA – EMILIA-ROMAGNA UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA
ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO – EMILIA-ROMAGNA
DIREZIONE REGIONALE DEL LAVORO – EMILIA-ROMAGNA
ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE – EMILIA-ROMAGNA
CGIL, CISL, UIL EMILIA-ROMAGNA
FILLEA-CGIL, FILCA-CISL, FENEAL-UIL EMILIA-ROMAGNA
FORUM TERZO SETTORE EMILIA-ROMAGNA
ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA
ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI DEL SETTORE DELL’EDILIZIA
DELL’EMILIA-ROMAGNA
ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI DEL SETTORE DELL’EDILIZIA DELL’EMILIA-ROMAGNA
ABI
ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA

Premesso

che a seguito degli eventi calamitosi iniziati il 20 maggio 2012 che hanno gravemente colpito i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia, è condivisa la straordinaria necessità di emanare misure urgenti che assicurino il rispetto della legalità per gli interventi edilizi pubblici e privati;
che tali misure saranno proposte anche alle altre Regioni colpite al fine di condividere un’azione unitaria ed efficace di contrasto ai tentativi di inserimento della criminalità organizzata;
che tali azioni condivise sono rivolte al potenziamento dell’attività di controllo dei cantieri edili e di ingegneria civile e nel contempo alla verifica dei requisiti delle imprese affidatarie, subappaltatrici e subfornitrici, quindi dell’intera filiera delle imprese interessate ai lavori;
che il presente Protocollo d’Intesa è in armonia con gli altri provvedimenti emanati al fine di favorire gli interventi di ricostruzione, la ripresa economica e l'assistenza alle popolazioni colpite.

Vista la legge regionale 2 marzo 2009, n. 2 relativa a “Tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili e di ingegneria civile”.
Visto il Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Emilia-Romagna per la partecipazione alla progettazione del sistema di monitoraggio investimenti pubblici - MIP (Deliberazione Giunta Regionale 26 ottobre 2009, n. 1603).
Vista la legge regionale 26 novembre 2010, n. 11 recante "Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata”, in cui si sostiene la cooperazione con lo Stato, le altre amministrazioni pubbliche e le parti sociali, per la promozione dell’ordinata convivenza e della legalità contro i fenomeni di infiltrazione mafiosa, del lavoro irregolare, dell’usura e dei comportamenti illegali che alterano il mercato del settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.
Vista la legge regionale 9 maggio 2011, n. 3 recante “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.
Visto il Protocollo d’Intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le Associazioni datoriali e sindacali per il progetto di dematerializzazione del DURC (Deliberazione Giunta Regionale n. 2064/2010).
Visto il Protocollo d'Intesa tra Regione Emilia-Romagna e Provincia di Reggio Emilia per la sperimentazione di un osservatorio provinciale degli appalti di lavori pubblici della provincia di Reggio Emilia denominato OPAL-RE che prevede anche la dematerializzazione dei modelli GAP per aziende appaltatrici e subappaltatrici e delle comunicazioni obbligatorie sui contratti-modello G118 per i sub-contraenti, analogamente ai modelli GAP (Deliberazione Giunta Regionale n. 1901/2010).
Vista la deliberazione della Giunta Regionale Emilia-Romagna n. 637/2011 che ha dato avvio alla “Sperimentazione della semplificazione e dematerializzazione della notifica preliminare nel settore dell'edilizia pubblica e privata”.
Visto il Protocollo d'Intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le Prefetture UTG dell'Emilia-Romagna per l'attuazione della legge regionale n. 11/2010 recante "Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata", sottoscritto il 5 marzo 2012 alla presenza del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri.
Vista la circolare esplicativa del Protocollo d'Intesa tra la Regione Emilia- Romagna e le Prefetture dell'Emilia-Romagna per l'attuazione della legge regionale n. 11/2010 (Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata) che ha esteso all’edilizia privata la verifica dell’insussistenza delle condizioni di cui all’articolo 67 del d.lgs 6 settembre 2011 n. 159, in particolare alle imprese affidatarie ed esecutrici dei lavori oggetto del permesso di costruire nel settore dell’edilizia privata, rilasciato dai Comuni del territorio emiliano- romagnolo, nonché delle condizioni di idoneità tecnico professionale, rilevanti ai fini della sicurezza e della legalità nei cantieri in cui operano le imprese esecutrici dei lavori (Circolare prot. PG/2012/0079948 del 28 marzo 2012).
Visto l’Accordo di collaborazione tra INAIL e Regione Emilia-Romagna (Deliberazione Giunta Regionale n. 1922/2011) per incentivare l'utilizzo del "REgistratore delle Presenze Autorizzate nei Cantieri” (RE.P.A.C).
Visto il Protocollo quadro d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna ed il Comune di Reggio nell'Emilia per iniziative applicative della legge regionale n. 11/2010 per la dematerializzazione degli atti amministrativi, l'accessibilità e la trasparenza dei sistemi di e-government quali strumenti per la lotta all'illegalità (Deliberazione Giunta Regionale n. 1717/2011).
Vista la legge 11 novembre 2011, n. 180 recante “Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese”.
Viste le successive versioni delle Linee guida per i controlli antimafìa indicate dal Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere – e, da ultimo, quelle della Deliberazione C.C.A.S.G.O del 26 aprile 2012 – adottate ai sensi dell'articolo 16, comma 4 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito nella legge 24 giugno 2009, n. 77, recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di Protezione civile”, e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Parte Prima, del 7 marzo 2012.
Preso atto di quanto emerso in data 16 aprile 2012, presso la Prefettura di Bologna, in sede di Conferenza regionale permanente avente per tema la Stazione Unica Appaltante nella quale si è convenuto l’ obiettivo della più ampia diffusione della SUA – quindi da promuovere eventualmente anche con la trasformazione di centrali di committenza già esistenti in SUA - quale strumento assolutamente utile ad assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose; riunione nella quale sono state evidenziate le opportunità offerte anche in questa Regione dalla SUA istituita dal Provveditore interregionale per le opere pubbliche dell’ Emilia-Romagna e delle Marche, nonché la possibilità della compresenza di una pluralità di SSUUAA caratterizzate da una specifica competenza e specializzazione in diversi ambiti settoriali, con le quali è possibile convenzionarsi.
Visto il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna, Banche, Consorzi Fidi per la disponibilità di liquidità e finanziamenti a favore delle imprese colpite dagli eventi sismici di maggio-giugno 2012.
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 maggio 2012, adottato ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito con modificazioni dalla legge 27 dicembre 2002, n. 286, nonché le deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 22 e del 30 maggio 2012, con le quali è stato dichiarato fino al 31 luglio 2012 lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici che hanno colpito il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo.
Vista l'ordinanza del capo del Dipartimento della protezione civile n. 1 del 22 maggio 2012 e le ordinanze nn. 2 e 3 del 2 giugno 2012 con cui sono stati adottati i primi interventi urgenti volti al primo soccorso, all'assistenza della popolazione nonché ai primi interventi provvisionali strettamente necessari alle prime necessità, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, come modificato dal decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59.
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 30 maggio 2012.
Visto il decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74 (Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012).
Visto il Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i. recante il Codice dell’amministrazione digitale così come modificato dal decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235 e ss. che all’art 62 bis prevede l’istituzione presso l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture della Banca Dati Nazionale dei Contratti pubblici e ne prevede l’utilizzo anche al fine di “… favorire la riduzione degli oneri amministrativi derivanti dagli obblighi informativi …”.
Visto l’art. 6-bis, comma 1 del citato d.lgs. 163/2006 che prevede che dal 1° gennaio 2013 la documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario per la partecipazione alle procedure disciplinate dal Codice è acquisita presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, istituita presso l'Autorità dal citato d.lgs. 82/2005.
Visto l’articolo 6-bis, comma 3 del citato d.lgs n. 163/2006 il quale prevede che le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori verifichino il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario per la partecipazione alle procedure disciplinate dal Codice esclusivamente tramite la Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
Visto l’articolo 6-bis, comma 4 del citato d.lgs n. 163/2006 il quale prevede che i soggetti pubblici e privati che detengono i dati e la documentazione relativi ai requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario per la partecipazione alle procedure disciplinate dal Codice sono tenuti a metterli a disposizione dell'Autorità entro i termini e secondo le modalità previste dall’ Autorità stessa.

Le Parti, come sopra indicate, convengono quanto segue

Articolo 1
Finalità

Le Parti convengono di sottoscrivere il presente Protocollo d’Intesa al fine di incrementare le misure di contrasto ai tentativi di inserimento della criminalità organizzata nel settore dell’edilizia pubblica e privata, migliorare il reciproco interscambio informativo, garantire una maggiore efficacia delle azioni di prevenzione e controllo attraverso l’impegno ad estendere le verifiche antimafia a tutti gli interventi finanziati con fondi destinati alla ricostruzione.
Si impegnano altresì ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare il fenomeno dell’usura.

Articolo 2
Edilizia privata

I Sottoscrittori del presente Protocollo si impegnano ad applicare, in quanto compatibili, le citate Linee guida per i controlli antimafia indicate dal C.C.A.S.G.O e la circolare esplicativa in attuazione della legge regionale n. 11/2010 e del Protocollo d’Intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le Prefetture dell’Emilia-Romagna sottoscritto a Rimini il 5 marzo 2012, avente ad oggetto la verifica dell’insussistenza delle condizioni di cui all’articolo 67 del d.lgs 6 settembre 2011 n. 159, nei confronti delle imprese affidatarie ed esecutrici dei lavori oggetto del permesso di costruire nel settore dell’edilizia privata, rilasciato dai Comuni del territorio emiliano-romagnolo colpiti dal terremoto, nonché delle condizioni di idoneità tecnico professionale, rilevanti ai fini della sicurezza e della legalità nei cantieri in cui operano le imprese esecutrici dei lavori.
La Regione Emilia-Romagna, in attuazione dei principi di legalità e semplificazione della legge regionale n. 11/2010, dà attuazione per i Comuni colpiti dagli eventi sismici ai progetti di dematerializzazione del DURC e della Notifica Preliminare Unica (Sistema Informativo Costruzioni: S.I.CO.), i quali prevedono non solo modalità di invio telematico ma anche elementi di conoscenza dei titoli abilitativi e rafforzativi del controllo e del coordinamento dell’attività di vigilanza, sia per la verifica di congruità della manodopera nei cantieri, secondo le modalità previste dalle normative di settore e utilizzando le sperimentazioni in corso dalle Casse Edili, sia per gli indici di rischiosità degli interventi edilizi.
Le misure previste dal presente articolo si intendono vincolanti per tutti i destinatari degli interventi finanziati con fondi destinati alla ricostruzione.

Articolo 3
Lavori pubblici

La Regione Emilia-Romagna attraverso l’Osservatorio dei contratti e degli investimenti pubblici opera ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale n.
11/2010 il controllo e il monitoraggio del ciclo dell'appalto, anche con la dematerializzazione dei modelli GAP per le aziende appaltatrici e subappaltatrici e
dei modelli G118 per i sub-contraenti citati in premessa.
La sperimentazione in atto tra la Regione Emilia-Romagna e le Prefetture- UTG degli indicatori sintomatici di anomalia degli appalti si applica a tutti i contratti pubblici derivanti dalle azioni per la ricostruzione a seguito degli eventi sismici.
L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e la Regione Emilia Romagna con il presente Protocollo si impegnano a regolare lo scambio di tutti gli elementi e dati affinché possa essere assicurata la condivisione, l’integrazione e la circolarità del patrimonio informativo, attraverso l’interoperabilità e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi nel rispetto di quanto previsto dal citato articolo 6-bis, comma 4 del d.lgs n. 163/2006.

Articolo 4
Committenza pubblica

Per i Comuni e per le Province colpiti dal terremoto, la Regione Emilia-Romagna, tramite la propria centrale di committenza Intercent-ER, mette a disposizione l’utilizzo delle convenzioni e le proprie piattaforme informatiche per appalti di beni e servizi.
Si devono fissare, anche attraverso le stazioni uniche appaltanti, apposite soglie e tipologie contrattuali per lavori, servizi e forniture per le quali si applica il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Articolo 5
Sistema integrato di monitoraggio e controllo

Le Prefetture si impegnano a fornire al Commissario delegato l’elenco delle certificazioni antimafia negative e le interdittive adottate nell’ultimo decennio.
L’Autorità per la vigilanza sui contratti di lavori, servizi e forniture, ferme restando le competenze ad essa attribuite dall’art. 6 del d.lgs.163/2006, esercita in maniera precipua i poteri di monitoraggio e vigilanza sugli interventi avviati nell’ambito dell’emergenza sismica, individuati mediante CIG rilasciati dall’Autorità e segnalati dalla Sezione regionale dell’Osservatorio dei contratti pubblici come interventi di ricostruzione.
Gli Ordini e Collegi professionali si impegnano ad applicare quanto previsto dalla loro Carta Etica, presentata nella Consulta regionale del settore edile e delle costruzioni, organo consultivo della legge regionale n. 11/2010.
Le Parti si impegnano a cooperare per ogni attività a supporto del presente Protocollo d’Intesa.

Articolo 6
Elenco di merito e Prezzario

La Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 13 e in coerenza con gli artt. 3 e 5 della legge regionale n. 11/2010, predispone l’elenco di merito delle imprese che operano nel settore dell’edilizia secondo criteri di legalità rispetto all’antimafia, alla tutela e sicurezza del lavoro e alla fiscalità. Tale elenco pubblico sarà realizzato anche con l’accordo e la collaborazione di ANCI, UPI e UNIONCAMERE e dovrà essere in coerenza con gli elenchi dei fornitori e prestatori di servizi di cui all’articolo 3.
L’elenco di merito delle imprese, su base volontaria, rappresenta un punto di riferimento per i cittadini e le stazioni appaltanti ai fini dell’affidamento di lavori edilizi per la ricostruzione post terremoto.
In attuazione dell’articolo 8 della legge regionale n. 11/2010, la Regione Emilia-Romagna, a seguito dell’approvazione dell’elenco voci dei lavori pubblici, procederà all’approvazione dell’elenco regionale dei prezzi.

Bologna, 27 giugno 2012

* Il Prefetto prende atto del testo dell'intesa definito in sede odierna e si riserva, previa valutazione congiunta con gli altri prefetti della regione e il necessario parere del Ministero dell'Interno, di comunicare le determinazioni in merito alla sottoscrizione.

FIRMATARI

(*) Per le Prefetture UTG dell’Emilia-Romagna
Il Prefetto di Bologna

Il Delegato del Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Emilia-Romagna e Marche

Il Presidente dell’AVCP Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture

Il Presidente dell’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani Emilia-Romagna

Il Direttore dell’UPI Unione Province d’Italia Emilia-Romagna

Il Segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna

Il Direttore regionale dell’INAIL Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Emilia-Romagna

Il Direttore della Direzione Regionale del Lavoro Emilia-Romagna

Il Direttore dell’INPS Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Emilia-Romagna

Il Presidente dell’ABI Associazione Bancaria Italiana

Il Segretario generale CGIL Emilia-Romagna

Il Componente della Segreteria CGIL Emilia-Romagna

Il Segretario generale della CISL Emilia-Romagna

Il Segretario generale dell’Unione Regionale UIL Emilia-Romagna

Il Segretario generale della Fillea-CGIL Emilia-Romagna

Il Segretario generale della Filca-CISL Emilia-Romagna

Il Segretario generale della Feneal-UIL Emilia-Romagna

Il portavoce del Forum Terzo Settore Emilia-Romagna

ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA

Il Direttore di Confindustria Emilia-Romagna

Il Presidente della CNA Emilia-Romagna

Il Vice Presidente della Legacoop

Il Vice Presidente dell’AGCI Associazione Generale Cooperative Italiane Emilia-Romagna

Il Presidente della Confcooperative Emilia-Romagna

Il Delegato della Confcommercio Emilia-Romagna

Il Delegato della Confesercenti Emilia-Romagna

Il Presidente della Confservizi Emilia-Romagna

Il Vice Presidente della Coldiretti Emilia-Romagna

Il Delegato di Confapi Emilia-Romagna

Il Delegato della Confartigianato Emilia-Romagna

ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI DEL SETTORE DELL’EDILIZIA DELL’EMILIA-ROMAGNA

Il Presidente dell’ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili Emilia-Romagna

Il Delegato della CNA Costruzioni Emilia-Romagna

Il Delegato della Confartigianato Federimprese Emilia-Romagna

Il Presidente della Confcooperative Federlavoro e Servizi Emilia-Romagna

Il Responsabile dell’Associazione Nazionale Cooperative Produzione e Lavoro Legacoop Emilia-Romagna

ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI DEL SETTORE DELL’EDILIZIA DELL’EMILIA-ROMAGNA

Il Presidente del Comitato Unitario Professioni Intellettuali Emilia-Romagna

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna e Coordinatore della Federazione degli Ordini degli Ingegneri Emilia-Romagna

Il Presidente del Dipartimento Ambiente e Sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori

Il delegato del Comitato Regionale Geometri Emilia-Romagna

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna


Fonte: regione.emilia-romagna.it