PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE AL MONITORAGGIO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI

STILATO TRA :


- Procura della Repubblica di Nola
- Giunta Regionale della Campania - Area Generale di Coordinamento, assistenza sanitaria
- ASL Napoli 3 Sud e Napoli 2 Nord
- Istituto Nazionale Previdenza Sociale-I.N.P.S.
- Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro- I.N.A.I.L.
- Seconda Università degli Studi di Napoli

PREMESSO CHE

• l’art. 32 Cost. tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, da garantire indefettibilmente anche in ambiente lavorativo;
• in questo ambito, massima rilevanza riveste la valutazione delle condizioni di lavoro ai lini dell’insorgenza di patologie di natura cronica determinate dall’esposizione, in ambiente lavorativo, ad agenti pericolosi;
• tali patologie rappresentano un problema di notevole rilievo sociale, nonostante le dimensioni del fenomeno siano ancora attualmente sottostimate, anche a causa della complessità del fenomeno;
• le caratteristiche di questa tipologia di malattie professionali (diversa entità della frazione eziologica attribuibile all’esposizione, lunghi tempi di latenza, fenomeni additivi e/o sinergici che intervengono nelle varie fasi della cancerogenesi) rendono particolarmente difficoltosa la loro individuazione, anche da parte della magistratura; mentre, per converso, i dati indicano un'allarmante estensione del fenomeno;
• la risposta giudiziaria ad un fenomeno avente tali estensione c gravità non puoi circoscriversi ai casi di proposizione di denuncia da pane dei familiari del lavoratore colpito da malattia, atteso che l’attivazione da parte delle vittime può essere carente o non adeguata per diversi motivi (mancanza di consapevolezza del nesso causale fra la malattia che ha colpito il familiare e l'esposizione in ambiente lavorativo ad agenti pericolosi: difficoltà di approccio al problema, di carattere economico e/o culturale, anche con riferimento ai casi di lavoro sommerso, ecc.);

RILEVATO CHE

• costituisce obiettivo primario quello dell’emersione del fenomeno nella sua estensione e gravità, mediante il ricorso ai dati in possesso degli Enti che si occupano, in ragione delle varie attribuzioni e competenze, del monitoraggio e/o della cura delle patologie oncologiche che riconoscono un nesso con l'esposizione lavorativa;
• sussiste la necessità di costituire un coordinamento con gli Enti in possesso di tali dati in modo da renderli fruibili anche all'Autorità Giudiziaria ai fini della promozione dei procedimenti in sede penale tesi all’accertamento delle eventuali responsabilità dei singoli o delle persone giuridiche;
• con D.L.vo 277/1991, è stata prevista l’istituzione, presso l’ISPESL (Istituto Superiore per la prevenzione e Sicurezza sul Lavoro) del “Registro Nazionale dei Mesoteliomi” (tumori determinati da esposizione ad amianto), c.d. RENAM, il cui regolamento è stato definito con D.P.R. 308/2002; registro che, a seguito dell’abolizione dell’ISPESL, è passato nella competenza dell’INAIL, che ne ha assorbito le funzioni;
• che l’art. 244 D.L.vo 81/2008: “Registrazione dei tumori” prevede che l'ISPESL, attualmente INAIL, tramite una rete completa di Centri Operativi Regionali (COR) realizzi sistemi di monitoraggio dei rischi occupazionali da esposizione ad agenti chimici cancerogeni e dei danni alla salute che ne conseguono;
• che al COR della Regione Campania, afferente al Dipartimento di Medicina Sperimentale della SUN, afferiscono attualmente:
a) il RENAM - Campania ( registrazione dei casi di mesoteliomi rilevati sull’intero territorio regionale);
b) il ReNaTuNS - Campania (Registro Nazionale dei Tumori Nasali e Sinusali: A registrazione dei casi di neoplasie delle cavità nasali e dei seni paranasali sull'intera territorio regionale);
c) la funzione di registrazione dei casi di neoplasie a più bassa frazione eziologica riguardo alle quali, tuttavia, sulla base dei sistemi di elaborazione ed analisi dei dati di cui al comma 1 dell’art. 244 del D.Lvo 81/2008, siano stati identificati cluster o eccessi di incidenza e/o di mortalità statisticamente significativi in relazione a rischi occupazionali;
• che relativamente al territorio di riferimento di questa Procura, i dati d’incidenza oncologica relativi a tutti i tumori sono correntemente rilevati dal Registro Tumori di Popolazione della ASL Napoli 3 Sud (competente per la quasi totalità dei Comuni compresi nel circondario di questa Procura e detentrice dei dati anche per i residui comuni, di competenza di questa Procura, ma rientranti nella competenza della ASL Napoli 2 Nord);
• che sono diverse le finalità del RENAM e del Registro Tumori di Popolazione, atteso che il primo ha ad oggetto i dati delle patologie oncologiche derivanti da esposizione a rischiò lavorativo, mentre il secondo rileva i dati dì Incidenza oncologica relativi all'intera popolazione residente nell’arca di riferimento, indipendentemente dal rapporto che la stessa patologia oncologica può avere con l’attività lavorativa;
• che appare opportuno focalizzare l’attenzione, almeno in una prima fase, allo studio dei tumori in cui l'esposizione lavorativa presenta un’alta frazione eziologica: mesoteliomi, tumori naso-sinusali, angiosarcomi epatici;

considerato che gli obiettivi da raggiungere sono:
1) l’identificazione dei flussi informativi e delle relative strutture dì riferimento che sul territorio rilevano i tumori ad alta frazione ecologica;
2) la completezza e l’accuratezza dei dati, mediante la costante implementazione ed aggiornamento presso le varie strutture ove essi possono essere acquisiti (strutture ospedaliere, strutture di medicina del lavoro, INPS, INAIL, medici di famiglia ecc.);
3) la definizione e formalizzazione di un flusso dati verso la Procura completo di informazioni qualificate ed accurate sui seguenti punti:
a) generalità complete del soggetto affetto da patologia;
b) tipo di patologia con possibile definizione topografica e morfologica;
c) realtà produttiva presso la quale il soggetto presta o ha prestato attività lavorativa, con l’indicazione della sua esatta ubicazione, del suo legale rappresentarne, della natura dell’attività svolta;
d) mansioni svolte dal lavoratore affetto da patologia, con indicazione dell'area produttiva alla quale è stato adibito e del fattore di rischio ad essa connesso;
e) specificazione dell’eventuale prestazione di attività lavorativa anche presso soggetti diversi da quello ove sì è verificata l’insorgenza effettiva della malattia;
f) indicazione della durata dell’attività lavorativa e degli eventuali mutamenti di mansione intervenuti nel corso del rapporto di lavoro presso la realtà produttiva in questione;
g) epoca dell’insorgenza della malattia.

TUTTO CIÒ PREMESSO

Le istituzioni e gli organismi componenti il Tavolo Interistituzionale dì emersione del fenomeno delle malattie professionali oncologiche ad alta frazione eziologica intendono sottoscrivere un “Protocollo di intesa” che faciliti l'acquisizione di informazioni epidemiologiche e cliniche potenzialmente costituenti reato e che consenta di estendere su tali fatti l’accertamento penale, oltreché permetta l'adozione di iniziative ulteriori da parte degli Enti interessali, in relazione alle rispettive competenze e sulla base delle conoscenze acquisite.

DA TALE CONFRONTO È SCATURITO IL SEGUENTE PROTOCOLLO:

1) la direzione della ASL Na 3 Sud, cui fanno riferimento il Registro Tumori di Popolazione Aziendale ed il Servizio territoriale di medicina del Lavoro del Dipartimento di Prevenzione, porrà a disposizione i dati relativi alle patologie di natura oncologica riscontrate in ambiente lavorativo e/o che abbiano un nesso con r esposizione lavorativa;
2) la direzione della ASL Na 2 Nord (per i soli Comuni di Acerra e di Casalnuovo, rientranti nella sua competenza e nella giurisdizione di questa Procura) coopererà, per il tramite del proprio servizio territoriale di Medicina del Lavoro del Dipartimento di Prevenzione, nel fornire ogni informazione utile ad implementare t dati in corso di costante acquisizione da parte del Registro Tumori di cui al punto che precede;
3) il COR Campania - Dipartimento Medicina Sperimentale della SUN-, presso il quale sono allocate le sezioni regionali del Registro Nazionale Mesoteliomi (RENAM), e del Registro Nazionale dei Tumori Nasali e Sinusali (ReNaTuNS), porrà a disposizione dell’Autorità giudiziaria i dati tratti dai suddetti registri e relativi alle patologie specifiche che abbiano colpito soggetti esposti professionalmente e per i quali appare probabile il collegamento causale con Fattività lavorativa svolta;
4) la Giunta Regionale della Campania - area generale di coordinamento, assistenza sanitaria- nell’esercizio delle sue attribuzioni di vigilanza e di coordinamento svolte dagli Enti di cui ai superiori punti 1, 2 e 3, fornirà, anche con le sue diverse articolazioni (es. ARSAN), ampia collaborazione ai fini di un costante aggiornamento e trasmissione delle notizie suindicate in proprio possesso tra cui principalmente l'accesso alle Schede di Dimissioni Ospedaliere (SDO);
5) l’INAIL fornirà collaborazione:
• mediante rassicurazione di una proficua collaborazione per la messa a disposizione dei dati contenuti nei Registro Nazionale dei casi di neoplasia di sospetta origine professionale, articolato nelle tre sezioni previamente indicate, costituito presso il suddetto Ente;
• mediante la messa a disposizione e l’utilizzo dei dati derivanti dall’elaborazione dei c.d. flussi informativi, nonché dette notizie tratte dalle denunzie presentate presso l’istituto, suddivise per territorio e catalogate per realtà produttive;
6) l’INPS fornirà collaborazione:
• mediante la messa a disposizione e l’utilizzo delle notizie disponibili presso l’istituto, limitatamente alla parte relativa alle malattie professionali in considerazione;
• mediante la messa a disposizione e l'utilizzo dei dati in proprio possesso ed utili alla ricostruzione della storia professionale dei lavoratori potenzialmente esposti.
Rilevato che, onde pervenire all’elaborazione dì un dato completo e fruibile ai fini dell’instaurazione di procedimenti giudiziari aventi ad oggetto l’accertamento della sussistenza o meno dì reati collegati all’insorgenza di tali eventi patologici, occorre che questa Procura riceva una notizia completa e frutto dell'aggregazione dei dati in possesso dei vari Enti sopra richiamati, sulla base delle specifiche competenze di ciascun Organo;
rilevato che il raggiungimento di tale obiettivo richiede l’instaurazione di un gruppo permanente misto di lavoro, composto da:
• il responsabile del Registro Tumori dell’ASL Napoli 3 Sud o suo delegato;
• il responsabile de] Servizio di Medicina de! Lavoro dell’ASL Napoli 3 Sud o suo delegato;
• il responsabile dei Servizio di Medicina del Lavoro dell’ASL Napoli 2 Nord o suo delegato;
• il responsabile del COR - Campania o suo delegato;
• un referente del Dipartimento di Medicina Sperimentale delta SUN;
• un referente per la sede Regionale dell’IINPS;
• un referente per la sede Regionale dell’INAIL;
• un referente per la Giunta Regionale della Campania- A.G.C. assistenza sanitaria;
ed all’interno del quale va individuato un coordinatore tecnico;
rilevato che appare necessario, prima che il lavoro del gruppo così formato abbia concretamente inizio, vengano individuati i criteri e le metodologie da seguire nel corso della sua attività, da trasfondere in un atto scritto, costituente attuazione esecutiva del protocollo stesso e che all’elaborazione di tali concrete modalità pratiche partecipi anche questa Procura della Repubblica, che si pone come proponente il presente protocollo;
rilevato che la partecipazione di ciascun Ente è a base volontaristica, frutto dell’adesione al presente protocollo e determinata da un forte supporto motivazionale, nel convincimento che tale attività sia indispensabile ai fini del raggiungimento dell’obiettivo dì emersione del fenomeno e che la veicolazione delle notizie nel modo suindicato sia a ciò funzionale;
considerato che tale gruppo provvede a:
• identificare ed acquisire i flussi informativi correnti ritenuti utili agli obiettivi in oggetto;
• creare un linkage tra di essi al fine di identificare i tumori ad alta frazione eziologica;
• ricostruire la storia lavorativa dei soggetti esposti al fine di identificare i possibili nessi di causalità con l’attività lavorativa svolta;

SI CONCORDA

A) la creazione del gruppo misto permanente di lavoro, avente la composizione e le finalità sopraindicate;
B) la trasmissione periodica e costante, a questa Procura della Repubblica, dei flusso di notizie elaborate dai suindicato gruppo dì lavoro;
C) la previsione di riunioni periodiche dei sottoscrittori il presente protocollo, ai fini della verifica della sua funzionalità e dell’eventuale opportunità dì modifiche volta a migliorarne 1’operatività.

Nola, 5.7.2012

Si procede pertanto alla sottoscrizione da parte degli intervenienti, ad eccezione dell’Inps, il cui direttore provinciale ha rappresentato che il direttore regionale, sentiti gli organi centrali dell’istituto, ritiene di doversi astenere dalla sottoscrizione, atteso che la normativa in tema di privacy non consentirebbe di socializzare dati sensibili in possesso dell’istituto all’interno del gruppo di lavoro misto.
La Procura della Repubblica proponente, in armonia con il pensiero degli altri componenti il tavolo, s’impegna a chiedere un parere all’Authority per la Privacy in merito all'effettiva esistenza dì motivi ostativi alla comunicazione dei suddetti dati da parte dell’INPS e alle modalità per superare tali eventuali ostacoli, in considerazione dei superiori interessi di giustizia e di tutela della salute.
La Procura s’impegna altresì a comunicare alla sede centrale dell’INPS l'esito dell'interpello rivolto sia suddetta Authority, ai fini delle eventuali valutazioni in tema di successiva sottoscrizione del protocollo.

Giunta Regionale della Campania
ASL Napoli 3 Sud
ASL Napoli 2 Nord
[Istituto Nazionale Previdenza Sociale - I.N.P.S.]
Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sui Lavoro - I.N.A.I.L.
Rettore Seconda Università degli Studi di Napoli
PROCURA DELLA REPUBBLICA DI NOLA


Fonte: INAIL