Tipologia: CCNL
Data firma: 1° aprile 1950
Validità: 01.03.1950 - 29.02.1952
Parti: Associazione Nazionale Esercenti Industrie Varie-Confindustria e Fillav, Fullav
Settori: Tessili, Giocattoli, ecc., Impiegati

Sommario:

Art. 1. - Assunzione.
Art. 2. - Contratto a termine.
Art. 3. - Periodo di prova.
Art. 4. - Categorie.
Art. 5. - Cumulo di mansioni.
Art. 6. - Mutamento di mansioni.
Art. 7. - Passaggio dalla qualifica di operaio a quella di impiegato.
Art. 8. - Passaggio dalla qualifica speciale (equiparati) alla qualifica impiegatizia.
Art. 9. - Benemerenze nazionali.
Art. 10. - Orario di lavoro.
Art. 11. - Riposo settimanale.
Art. 12. - Festività.
Art. 13. - Lavoro straordinario, notturno e festivo.
Art. 14. - Retribuzione.
Art. 15. - Elementi della retribuzione.
Art. 16. - Aumenti periodici di anzianità.
Art. 17. - Sospensioni di lavoro.
Art. 18. - Trattamento in caso di sospensione o di riduzione di lavoro.
Art. 19. - Tredicesima mensilità.
Art. 20. - Mense aziendali.
Art. 21. - Alloggio.
Art. 22. - Indennità maneggio denaro - Cauzione.
Art. 23. - Indennità di zona malarica.
Art. 24. - Ferie.
Art. 25. - Assenze e permessi.
Art. 26. - Congedo matrimoniale.
Art. 27. - Permessi per cariche sindacali.
Art. 28. - Aspettativa per cariche sindacali.
Art. 29. - Servizio militare.
Art. 30. - Trasferta.
Art. 31. - Trasferimenti.
Art. 32. - Trattamento di malattia e infortunio.
Art. 33. - Trattamento in caso di maternità.
Art. 34. - Doveri dell’impiegato.
Art. 35. - Provvedimenti disciplinari.
Art. 36 - Preavviso di licenziamento e di dimissioni.
Art. 37. - Indennità di anzianità in caso di licenziamento.
Art. 38. - Indennità di anzianità in caso di dimissioni.
Art. 39. - Indennità in caso di morte e di invalidità permanente.
Art. 40. - Previdenza.
Art. 41. - Trasformazione, trapasso, cessazione e fallimento della azienda.
Art. 42. - Certificati di lavoro e restituzione documenti di lavoro.
Art. 43. - Reclami e controversie.
Art. 44. - Commissioni Interne.
Art. 45. - Inscindibilità delle disposizioni del contratto.
Art. 46. - Condizioni di miglior favore.
Art. 47. - Norme generali e speciali.
Art. 48. - Decorrenza e durata.
Art. 49. - Norma transitoria

Contratto collettivo nazionale di lavoro per gli impiegati dipendenti dalle aziende industriali pro-duttrici di bambole e giocattoli, 1° aprile 1950.

In Milano, tra l’Associazione Nazionale Esercenti Industrie Varie […], con l’intervento della Confederazione Generale dell’industria Italiana […] e la Federazione Italiana Lavoratori Legno Artistico e Varie […] e la Federazione Unitaria Lavoratori Legno Artistiche e Varie […], è stato stipulato il presente contratto collettivo nazionale di lavoro da valere per le aziende produttrici di bambole e giocattoli, con qualsiasi materia prima fabbricati (legno, materie plastiche, stoffa, gomma, metallo, ecc.) e per tutti gli impiegati da esse dipendenti.

Art. 1. - Assunzione.
[…]
L’azienda; inoltre, potrà, prima dell’assunzione, fare sottoporre l’impiegato a visita medica da parte di un proprio medico di fiducia.

Art. 2. - Contratto a termine.
L’assunzione può essere fatta anche con prefissione di termine; tuttavia saranno applicabili in tal caso tutte le disposizioni regolanti il rapporto a tempo indeterminato quando l’aggiunzione del termine non risulti giustificata dalla specialità del rapporto ed appaia invece fatta per eludere le disposizioni del presente contratto.
[…]
L’assunzione fatta con prefissione di termine dovrà risultare da atto scritto.
Le norme previste nel presente contratto si applicano, fino alla scadenza del termine, anche ai contratti, a tempo determinato, eccezione fatta di quelle relative al preavviso ed alla indennità di licenziamento.
[…]

Art. 6. - Mutamento di mansioni.
L’impiegato, in relazione alle esigenze aziendali, può essere assegnato temporaneamente a mansioni diverse da quelle inerenti alla sua categoria o gruppo, purché ciò non comporti alcun peggioramento economico, né alcun mutamento sostanziale della sua posizione.
[…]

Art. 10. - Orario di lavoro.
Per la durata del lavoro si fa riferimento alle norme di legge, in base alle quali l’orario massimo di lavoro non potrà eccedere le ore 8 giornaliere o le 48 settimanali per gli impiegati a regime normale di lavoro. Restano salve le deroghe per l’orario di lavoro, previste dalla legge.
Per i casi in cui per il sabato sia praticato un orario inferiore alle 8 ore, le ore in tal modo non lavorate in detto giorno, possono essere recuperate a regime normale negli altri giorni della settimana, con un massimo di un’ora al giorno.
[…]

Art. 11. - Riposo settimanale.
L’impiegato ha diritto ad un riposo settimanale.
Il riposo settimanale coincide con la domenica.
Sono fatte salve le deroghe e disposizioni di legge. Gli impiegati che, nei casi consentiti dalla legge, lavorino, la domenica, godranno il prescritto riposo in altro giorno della settimana, che deve essere prefissato.
In caso di spostamento eccezionale del giorno di riposo prestabilito, l’impiegato avrà diritto per il lavoro prestato nel giorno in cui avrebbe dovuto godere del riposo, alla maggiorazione stabilita nell’art. 13 per il lavoro festivo sempreché non sia stato preavvisato entro il terzo giorno precedente.

Art. 13. - Lavoro straordinario, notturno e festivo.
È considerato lavoro straordinario quello effettuato oltre i limiti di cui al primo comma dell’art. 10.
Per lavoro notturno s’intende quello effettuato tra le ore 22 e le ore 6 del mattino.
Lavoro festivo è quello effettuato nelle giornate destinate al riposo settimanale o negli altri giorni festivi previsti dall'art. 12.
Nessun impiegato può rifiutarsi dall’effettuare, nei limiti previsti dalla legge, il lavoro straordinario, quello notturno e quello festivo, salvo giustificati motivi individuali di impedimento.
Il lavoro straordinario e quello festivo devono essere disposti o autorizzati.
[…]

Art. 20. - Mense aziendali.
In relazione alla situazione contingente, per le mense aziendali o indennità sostitutiva, si fa riferimento alle situazioni contrattuali o di fatto esistenti.

Art. 23. - Indennità di zona malarica.
Agli impiegati che per ragione di lavoro vengono destinati in zona riconosciuta malarica, compete una speciale indennità da fissarsi da parte delle rispettive Organizzazioni sindacali locali.
Le località da considerarsi malariche sono quelle riconosciute dulie competenti Autorità sanitarie, a norma delle vigenti disposizioni di legge.

Art. 24. - Ferie.
L’impiegato ha diritto, dopo il primo anno compiuto di servizio prestalo, e per ogni anno di servizio ad un periodo di riposo, con decorrenza della retribuzione, pari a:
- giorni 15 di calendario in caso di anzianità da un anno compiuto fino a 3 anni compiuti;
- giorni 20 di calendario in caso di anzianità da oltre 3 anni fino a 10 anni compiuti;
- giorni 25 di calendario in caso di anzianità da oltre 10 anni fino a 18 anni compiuti;
- giorni 30 di calendario in caso di anzianità oltre 18 anni.
[…]
Non è ammessa la rinuncia e la non concessione delle ferie; in caso di giustificato impedimento il mancato godimento delle ferie deve essere compensato con una indennità sostitutiva da calcolarsi sulla base della retribuzione globale mensile e per i giorni di ferie non goduti.

Art. 33. - Trattamento in caso di maternità.
Ferme restando le disposizioni di legge sulla tutela delle lavoratrici durante lo stato di gravidanza e puerperio, l’azienda in tale evenienza, conserverà il posto all’impiegata per un periodo di 6 mesi corrispondendole l’intera retribuzione mensile durante i primi tre mesi e metà retribuzione mensile per gli altri due mesi, fatta deduzione di quanto essa eventualmente percepirà per atti di previdenza compiuti dal datore di lavoro per tale evenienza.
[…]
Qualora per il trattamento in caso di gravidanza e puerperio intervenissero norme di carattere generale o di legge, il trattamento di cui al presente articolo è assorbito e sostituito fino a concorrenza dal trattamento economico che sarà disposto con dette norme.

Art. 34. - Doveri dell’impiegato.
L’impiegato deve tenere un contegno rispondente ai doveri inerenti l’esplicazione delle mansioni affidategli e, in particolare:
[…]
2) dedicare attività assidua e diligente al disbrigo delle mansioni assegnategli, osservando le norme del presente contratto, nonché le disposizioni impartite dai superiori;
[…]
4) avere cura dei locali, mobili, oggetti, macchinari e strumenti a lui affidati.

Art. 35. - Provvedimenti disciplinari.
Le mancanze dell’impiegato potranno essere punite, a seconda della loro gravità con:
a) rimprovero verbale;
b) rimprovero scritto;
c) multa non superiore all’importo di tre ore di retribuzione;
d) sospensione dal lavoro, o dalla retribuzione e dal lavoro per un periodo non superiore a 5 giorni;
e) licenziamento con indennità di anzianità, ma senza preavviso;
f) licenziamento senza preavviso e senza indennità di anzianità.
La sospensione di cui alla lettera d) si può applicare a quelle mancanze le quali, anche in considerazione delle circostanze speciali che le hanno accompagnate, non siano così gravi da rendere applicabile una maggiore punizione, ma abbiano tuttavia tale rilievo da non trovare adeguata sanzione nel disposto delle lettere a), b), c), (ad esempio: non si presenti al lavoro come previsto dall’art. 34 o abbandoni il proprio posto di lavoro senza giustificato motivo, ritardi l’inizio del lavoro o lo sospenda o ne anticipi la cessazione senza preavvertire il superiore diretto o senza giustificato motivo; esegua con negligenza il lavoro affidatogli, ecc.).
Nel provvedimento di cui alla lettera e) incorre l’impiegato che commetta infrazioni alla disciplina ed alla diligenza del lavoro, che, pur essendo di maggiore rilievo di quelle contemplate nei punti a), b), c) e d) non siano così gravi da rendere applicabile la sanzione di cui alla lettera f).
Nel provvedimento di cui alla lettera f) incorre l’impiegato che provochi all’azienda grave nocumento morale o materiale o che compia, in connessione con lo svolgimento del rapporto di lavoro, azioni che costituiscano delitto a termine di legge.
Il licenziamento è inoltre dipendente dalle eventuali responsabilità nelle quali sia incorso l’impiegato.

Art. 43. - Reclami e controversie.
Ferme restando le possibilità di intervento delle Commissioni Interne, previste dagli accordi interconfederali per la composizione dei reclami e delle controversie di carattere individuale si seguiranno le consuetudinarie norme di stabilimento, ricorrendo a trattative dirette fra le parti o tra i rispettivi rappresentanti.
In caso di mancato accordo tra le parti, il reclamo o la controversia sarà sottoposta all’esame delle competenti Associazioni sindacali territoriali per il tentativo di conciliazioni.
A seconda della natura, le controversie collettive per l'interpretazione e l’applicazione del presente contratto saranno deferite all’esame delle competenti Organizzazioni sindacali provinciali o nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori per la loro definizione.

Art. 44. - Commissioni Interne.
Per i compiti delle Commissioni Interne, o dei delegati di Impresa, si fa riferimento agli accordi interconfederali.

Art. 47. - Norme generali e speciali.
Per quanto non disposto dal presente contratto valgono le disposizioni di legge vigenti in materia di impiego privato.
Oltre che al presente contratto collettivo di lavoro l’impiegato deve uniformarsi a tutte le altre norme che potranno essere stabilite dalla Direzione dell’azienda, purché non contengano modificazioni o limitazioni dei diritti derivanti agli impiegati dal presente contratto di lavoro. Tali norme, in ogni caso, saranno portate a conoscenza dell’impiegato.
Nelle aziende che abbiano più di 20 impiegati, copia dei regolamenti interni che contengono norme di carattere generale sarà consegnata, a cura dell’azienda, a ciascun impiegato.

Art. 49. - Norma transitoria
Il presente Contratto Collettivo s’intende stipulato con il presupposto che in esso si considerano riportate, a decorrere dalla data della loro effettiva definizione, le clausole e le dichiarazioni che saranno convenute tra le rispettive Confederazioni per quanto riguarda gli effetti nei confronti del contratto stesso di un eventuale ricorso da parte degli impiegati ai metodi di lotta definiti di «non collaborazione»