REGIONE MARCHE
AGENZIA REGIONALE SANITARIA

Numero: 20/SPU

Data: 06/08/2012

DECRETO DEL DIRIGENTE
PF PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO
N. 20/SPU DEL 06/08/2012

Oggetto: Standard di sicurezza da adottarsi durante la realizzazione delle Grandi Opere infrastrutturali: la sicurezza nella fase di scavo in gallerie realizzate con approccio tradizionale

IL DIRIGENTE
PF PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO
(omissis)

- DECRETA -


- di approvare lo standard di sicurezza da adottarsi durante la realizzazione delle Grandi Opere infrastrutturali: la sicurezza nella fase di scavo in gallerie realizzate con approccio tradizionale riportato nell’allegato 1 che fa parte integrante e sostanziale del presente decreto.

Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva né può comunque derivare un impegno di spesa a carico della Regione.

IL DIRIGENTE DELLA PF
Dr. Giuliano Tagliavento

- ALLEGATI -


ALLEGATO 1

La sicurezza della fase di scavo in gallerie realizzate con approccio tradizionale

L’organizzazione e la conduzione della fase di scavo in gallerie realizzate con approccio tradizionale, comportano dei problemi di sicurezza per i quali sono state elaborate delle misure di buona tecnica che devono essere poste in essere per garantire l’incolumità fisica degli operatori durante lo scavo.
La velocità di avanzamento del fronte e degli altri scavi previsti dal progetto (arco rovescio, nicchie, by-pass, ecc.) dipende in modo diretto, oltre che dal livello di approfondimento e di dettaglio del progetto, anche dal livello di organizzazione del cantiere, dalla disponibilità e dalle caratteristiche di impianti e di attrezzature e dall’entità delle risorse umane disponibili. In altri termini è strettamente correlata alle risorse economiche e tecniche allocate.
È interesse dell’impresa esecutrice massimizzare la velocità di avanzamento del fronte poiché è la progressione dello scavo che rende esigibili le risorse economiche dell’appalto.
Per contro i cantieri di scavo sono luoghi a maggiore rischio di gravi incidenti poiché sono presenti pareti con roccia o terreno appena messe a vista, spazi e tempi operativi ridotti che comportano inevitabilmente elevata concentrazione di mezzi e di personale.
I più moderni principi dell’ingegneria degli scavi impongono, nella realizzazione con tecniche di scavo tradizionali di gallerie (caratterizzate da elevata incidenza di meccanizzazione), la continuità delle diverse azioni elementari che concorrono a garantire l’avanzamento dello scavo. La buona conduzione del ciclo di scavo (abbattimento, sgombero del materiale scavato, disgaggio, caricamento del marino su mezzi di trasporto e rivestimento di 1a fase) permette di conseguire migliori livelli di remunerazione.
In altri termini, soddisfatte le esigenze di risorse, le suddette “operazioni di scavo” vanno concepite e condotte con approccio unitario e con l’ottimizzazione del concatenamento tra le diverse azioni elementari al fine di garantire la razionalità dell’organizzazione del cantiere, l’ottimizzazione del dimensionamento delle risorse, e la massima economicità per l’impresa esecutrice.
Anche la sicurezza dei lavoratori durante la fase di scavo richiede un approccio unitario e la razionalità dell’organizzazione del cantiere al fine di minimizzare i rischi connessi alle lavorazioni e quelli legati alle interferenze, agli spazi operativi ed ai tempi di esecuzione ristretti; tali rischi pertanto risulteranno tanto più ridotti quanto più si potranno assicurare:
- le migliori condizioni di sicurezza nel cantiere, soprattutto in prossimità del fronte;
- idonei spazi di manovra ai macchinari ed alle maestranze;
- operazioni d’avanzamento meccanizzate.
Tali indicazioni traggono ispirazione dai principi stabiliti nell’art. 15 del D.Lgs. 81/08.

2. INTERFERENZA TRA AZIONI ELEMENTARI DI SCAVO
In una galleria realizzata con approccio tradizionale, l’avanzamento del fronte è conseguito attraverso la seguente successione di azioni elementari: preconsolidamento del fronte, abbattimento della roccia o del terreno al fronte, sgombero del fronte dall’abbattuto, caricamento su mezzi di trasporto del frantumato, disgaggio delle pareti e del fronte “freschi di scavo”, rivestimento di 1a fase.
In funzione della tecnica di abbattimento adottata, l’abbattimento, lo sgombero ed il caricamento possono essere svolti in sequenza o in parallelo, con un grado di contemporaneità più o meno elevato, ma non possono mai essere considerati indipendenti l’uno dall’altro anche quando avvengono senza sovrapposizione temporale. Infatti, occorre sempre considerare le interferenze generate dalla sovrapposizione degli spazi funzionali e dei rischi connessi alle varie lavorazioni.
Ad esempio, nel caso della tecnica con perforazione e sparo le azioni elementari sono nettamente distinte l’una dall’altra e non sono ammissibili contemporaneità. Terminata la perforazione, la macchina operatrice (jumbo) deve essere allontanata dal fronte fino ad una distanza che, per ragioni di economicità, deve essere quanto più limitata possibile ma, d’altra parte, deve essere tale da liberare la zona operativa del fronte e renderla disponibile alle successive azioni elementari, tenuto conto che il jumbo parcheggiato costituisce un ingombro importante.
Più in generale, nella realizzazione di una galleria con approccio tradizionale, la zona a ridosso del fronte (di ampiezza variabile in dipendenza della sezione tipo adottata) è quella che è caratterizzata dalla maggiore densità di lavorazioni (macchine, impianti, uomini), mentre il tratto compreso tra l’imbocco ed il fronte assolve per quest’ultimo la funzione di collegamento con l’esterno. Anche le zone di lavoro per la costruzione dell’arco rovescio, delle murette e del rivestimento definitivo dei paramenti e della calotta contribuiscono ad aumentare l’interferenza tra le lavorazioni ed i conseguenti rischi. Ad esempio, per eseguire contemporaneamente l’avanzamento al fronte e la costruzione dell’arco rovescio, occorre adottare un ponte che scavalchi la zona di realizzazione dell’arco (scavo e getto) per assicurare il passaggio dei mezzi da e per il fronte.

3. APPROCCI TECNICO – SCIENTIFICI ALLA SICUREZZA
I concetti sopra esposti ovvero, la gestione razionale del sistema costituito da più azioni elementari tra loro correlate, l’ottimizzazione del dimensionamento delle risorse economiche, degli impianti, delle attrezzature e delle risorse umane, si realizzano con approcci dell’ingegneria gestionale ampiamente diffusi e la cui efficacia trova unanime consenso nella comunità tecnico scientifica.
I classici strumenti di gestione e controllo della realizzazione del progetto (Gantt, PERT, Project Management), imponendo il coordinamento unitario di tutte le azioni elementari che concorrono alla realizzazione dell’opera, permettono di individuare, valutare, mitigare e ridurre i rischi di infortunio.
La legge di correlazione tra la sicurezza e la gestione del progetto (spazi operativi, tempi di esecuzione, stretto coordinamento tra le diverse azioni elementari, gestione unitaria del budget e, più in generale, degli aspetti economici, ecc.) è patrimonio culturale comune.
Questi concetti devono trovare applicazione in sede di pianificazione dei lavori negli strumenti di progettazione della sicurezza (PSC e POS), redatti in conformità al D.Lgs. 81/08.

4. AVANZAMENTO DEL FRONTE
É ampiamente noto che l’avanzamento del fronte è la fase che comporta il maggior rischio infortunistico.
Ne discende che le scelte organizzative devono armonizzare, al massimo grado, i rapporti tra le diverse azioni elementari che concorrono a realizzare l’avanzamento del fronte e devono escludere duplicazioni e sovrapposizioni nella catena di comando.
Le migliori condizioni di sicurezza al fronte si ottengono quindi garantendo unità tra direzione del cantiere - galleria ed esecuzione della fase di scavo (avanzamento del fronte).
La fase di scavo è costituita dalle sotto elencate azioni elementari:
- abbattimento della roccia o del terreno al fronte;
- sgombero dell’abbattuto fino al caricamento su mezzi di trasporto;
- disgaggio delle pareti e del fronte “freschi di scavo”;
- rivestimento di 1a fase (centine, spritz beton, bulloni, ecc.);
- scavo dell’arco rovescio quando la sua esecuzione è imprescindibile dallo scavo del fronte.
Per tutto quanto sopra esposto, il subappalto, anche di una sola di dette azioni elementari, non garantisce l’unicità del governo e la correlazione tra le diverse azioni, introducendo un aumento molto elevato del rischio infortunistico.
La diretta esecuzione da parte dell’impresa che detiene la direzione del cantiere – galleria della fase di scavo è la modalità organizzativa in assoluto migliore per la realizzazione di tale fase lavorativa.
Le indicazioni fornite, pur trovando origine dai problemi riscontrati durante i lavori relativi alla realizzazione delle Grandi Opere infrastrutturali, trovano applicazione in cantieri che presentano le stesse problematiche.