Categoria: 2012
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Tipologia: Ipotesi accordo
Data firma: 22 Settembre 2012
Validità: 01.01.2013 - 31.12.2015
Parti: Federchimica, Farmindustria e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil
Settori: Chimici, Industria chimica
Fonte: FILCTEM-CGIL

Sommario:

Premessa
Produttività
Qualità delle risorse umane: formazione e etica del lavoro
Qualità delle risorse umane: esperienza, polivalenza e polifunzionalità, mobilità interna
Qualità delle relazioni industriali: sviluppo del metodo partecipativo
Qualità delle relazioni industriali: esigibilità e fruibilità del CCNL
Flessibilità organizzativa: strumenti contrattuali e contrattazione aziendale
Informatori scientifici del farmaco
Occupabilità e welfare
Occupabilità: Progetto “Ponte”

Welfare: Faschim e Fonchim
Aspetti da definire nel corso della vigenza contrattuale (o in fase di stesura del testo del CCNL) senza oneri economici aggiuntivi
1) Tipologie di rapporto di lavoro (Art. 3 CCNL)
2) Sicurezza salute ambiente
3) Misure per il sostegno al reddito dei lavoratori
4) Malattia e infortunio (Art. 40 lett. a CCNL)
Parte economica
Impegno delle Parti
Chimico - Incrementi in Euro del trattamento contrattuale
Fibre - Incrementi in Euro del trattamento contrattuale
Abrasivi - Incrementi in Euro del trattamento contrattuale
Lube-GPL - Incrementi in Euro del trattamento contrattuale

Ipotesi accordo di rinnovo CCNL per gli addetti all’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e gpl

In data 22 Settembre 2012 tra Federchimica, Farmindustria e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil si è concordato il presente rinnovo del CCNL, che decorre dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2015.
In relazione alla situazione economica in atto le Parti convengono in via eccezionale, salvo diverse scadenze espressamente previste, di dare applicazione alla parte normativa a partire dal 1 novembre 2012.

Premessa
La volontà delle Parti di affrontare in tempi rapidi il CCNL si basa su molti fattori strettamente connessi alla particolarità del momento, alla necessità di dare un contributo alla ricerca di maggior competitività e all5 occupazione, alla consapevolezza del patrimonio accumulato di innovazione e dialogo continuo.
La condivisione dello scenario economico e industriale in cui le nostre imprese operano e opereranno nei prossimi anni è certamente importante in qualsiasi trattativa sindacale, ma lo è stata ancora di più in questo momento del tutto eccezionale.
Mai come in questa fase il presente e il futuro delle imprese e delle singole persone sono stati tanto condizionati dal contesto macroeconomico, cioè da variabili al di fuori del loro controllo.
D’altro canto le forti difficoltà che vive, in particolare, il nostro Paese e la possibilità di improvvisi e radicali cambiamenti del contesto esterno richiedono coesione e tempestività di reazione.
La condivisione dello scenario economico e della situazione politica internazionale in cui il nostro Paese si trova ha portato le Parti Sociali ad un impegno straordinario non solo nei contenuti dell’ipotesi di Accordo ma anche e soprattutto nei tempi e nei modi in cui questa è stata raggiunta.
Le Parti Sociali dell’industria chimico-farmaceutica, in coerenza con l’Accordo interconfederale del 28 giugno 2011, consapevoli del ruolo di anticipazione che sempre ha caratterizzato le relazioni industriali settoriali, intendono con la sottoscrizione dell’Accordo di rinnovo dare un segnale e un contributo al Paese, e cioè al Governo e all’industria e al mondo del lavoro nel loro complesso, per dimostrare la loro consapevolezza e i! loro impegno nel confronti dell'Italia e dei partner europei.
Tutti devono fare la loro parte, le imprese e i lavoratori del settore hanno così inteso di fare la propria, dimostrando che la gravità della situazione economica comporta coraggio ma anche urgenza nelle azioni.
Non c’è tempo da perdere e il cambiamento implica anche capacità di decidere, e decidere bene, tempestivamente, valorizzando il ruolo delle delegazioni.
Le Parti Sociali hanno condiviso anche la necessità di dare risposte urgenti alle imprese e ai loro lavoratori, sottoposti in questo momento a forte incertezza, significative flessioni produttive, pericolosa compressione dei margini e anche pericolosi risultati negativi.
La sottoscrizione del CCNL vuole essere un contributo concreto per dare qualche certezza al mercato, alle imprese, ai lavoratori. Vuole essere anche un segnale che le Relazioni Industriali nella chimica sono state e devono, sempre più, essere funzionali alla competitività delle imprese, perché la competitività significa crescita, occupazione e benessere.
Un preciso segnale politico di responsabilità che le Parti Sociali intendono offrire perché lo stesso impegno nella ricerca di formule e accordi orientati alla produttività, occupabilità, responsabilità sociale e alla partecipazione si possa realizzare negli stessi modi, cioè in tempi rapidi e con interventi efficaci, anche a livello decentrato.
Le Parti Sociali nel sottoscrivere l’ipotesi di Accordo sono consapevoli di aver raccolto una grande sfida nei confronti delle imprese e dei lavoratori ma anche nei confronti del Paese, sfida che si concretizza nell’assunzione di responsabilità, nella consapevolezza che tutti nel proprio ambito di azione devono dare un contributo alla soluzione dei problemi del Paese.
Tale sfida nasce dall’eccezionalità del momento, ma si fonda su una consolidata cultura di relazioni industriali responsabili, basata sul dialogo e sul confronto aperto e continuativo, sulla ricerca di elementi innovativi, sull’attività svolta in modo partecipativo e costruttivo durante tutta la vigenza del contratto anche all'interno di momenti istituzionali come l’Osservatorio.
Proprio in questo ambito, nel Patto per la competitività e l’occupazione del giugno 2011, le Parti avevano condiviso fra l’altro in vista del rinnovo del CCNL:
“ Gli ambiti su cui investire
In un contesto di bassa crescita dell’economia italiana, le imprese possono crescere e conseguire una redditività soddisfacente e tutelare quindi il lavoro, il benessere dei lavoratori' la crescita delle retribuzioni e in particolare della quota di retribuzione variabile e il mantenimento e io sviluppo dell'occupazione - solo attraverso il miglioramento complessivo della loro competitività.
U industria chimica e farmaceutica è da anni impegnata nel miglioramento dei fattori interni di competitività (innovazione, qualità, organizzazione). Questo impegno tuttavia non è sufficiente in un settore in cui la competitività dipende in modo rilevante da condizioni al di fuori del controllo delle imprese, riconducibili essenzialmente al Sistema-Paese, alla produttività di sistema, che non sono certamente favorevoli.
Per questa ragione, ferma restando Fazione congiunta nei confronti delle Istituzioni per scelte di Politica industriale adeguate a migliorare la produttività di Sistema, le Parti condividono la necessità di un impegno supplementare per promuovere la produttività del lavoro che rappresenta un elemento fondamentale della competitività.
Le Parti ritengono in primo luogo che l’incremento della produttività sia strettamente correlato con la ricerca, gli investimenti tecnologici, l’innovazione di processo e di prodotto e con le necessarie flessibilità che richiedono un atteggiamento partecipativo e di apertura al cambiamento.
In uno scenario caratterizzato da forte instabilità potenziale e da necessità di riposizionamento competitivo di molte imprese anche l’occupabilità , e cioè io sviluppo di competenze e strumenti utili per agevolare l’ingresso (in particolare dei giovani), la permanenza e la eventuale ricollocazione nel mercato dei lavoro, assume un ruolo di primo piano nell’ambito della Responsabilità sociale dell’impresa.
La produttività e la “buona occupazione” sono temi centrali per il lavoro, per il sostegno e il rilancio della competitività delle imprese.
Le Parti ritengono quindi necessario avviare prioritariamente un dibattito e un percorso interno e congiunto su questi temi, da realizzarsi nell'ambito di gruppi di lavoro paritetici e di sessioni allargate dell’Osservatorio Nazionale da realizzarsi in diversi ambiti territoriali, che possano consentire di individuare possibili e opportune convergenze in vista dell’appuntamento negoziale del 2012.”
La soluzione negoziale realizzata si colloca in modo coerente nell’ambito sopra descritto.

Produttività
Le Parti condividono che il miglioramento della produttività del lavoro si possa realizzare intervenendo nei seguenti ambiti:
1. Qualità delle risorse umane: formazione e etica del lavoro
2. Qualità delle Relazioni Industriali: esigibilità e fruibilità del CCNL A tal fine le Parti si impegnano a dare piena attuazione all’Accordo interconfederale del 28 giugno 2011 sui temi della rappresentanza e delle RSU
3. Flessibilità organizzativa: strumenti contrattuali e contrattazione aziendale

Qualità delle risorse umane: formazione e etica del lavoro
La formazione è un tema trasversale, funzionale sia alla produttività sia alla occupabilità, e deve essere considerato uno strumento essenziale per la qualità delle risorse umane, per la qualità delle relazioni industriali, per sviluppare e incentivare una cultura di relazioni partecipative utile anche a garantire la esigibilità delle norme del CCNL, la certezza delle regole e coerenza e eticità dei comportamenti a tutti i livelli.
È necessario diffondere la consapevolezza che la formazione è essenziale e non risponde solo a esigenze aziendali ma anche ad esigenze del lavoratore.
Le Parti sono impegnate ad incentivare, nell’ambito di quanto già previsto nella Parte X, punto 1 del CCNL (investimento per la formazione), la realizzazione di progetti formativi finalizzati ad accrescere la cultura di Relazioni Industriali costruttive e a migliorare la esigibilità delle norme del CCNL.
In relazione a quanto sopra a livello aziendale potrà essere definita la figura del delegato alla formazione.

Qualità delle risorse umane: esperienza, polivalenza e polifunzionalità, mobilità interna
L’esperienza, la polivalenza e la polifunzionalità sono fattori da valorizzare perché consentono flessibilità della prestazione, mobilità interna, quindi maggiore flessibilità del lavoro e organizzativa, quindi più produttività ma anche più professionalità e quindi più occupabilità.
Le Parti concordano che a livello aziendale tali fattori siano valorizzati e incentivati attraverso:
■ la definizione di lavoratore polivalente e polifunzionale
■ il riconoscimento economico collegato al possesso di tali caratteristiche e al loro effettivo utilizzo
■ l’inserimento della mobilità interna tra i possibili parametri cui collegare il PdP.
In merito le Parti definiranno specifiche Linee guida.

Qualità delle relazioni industriali: sviluppo del metodo partecipativo
Con l'obiettivo di proseguire ii percorso positivo avviato con la costituzione degli Osservatori aziendali e di incentivare e promuovere relazioni industriali sempre più partecipative e costruttive le Parti condividono l’opportunità di definire, a livello di impresa, strumenti e modalità utili a realizzare:
■ un processo di interlocuzione sindacale positivo e costruttivo in modo particolare nelle fasi più importanti di cambiamento che coinvolgono l'Azienda e i lavoratori interessati.
■ un dialogo aperto, trasparente e produttivo utile a prevenire il conflitto e nella ricerca di soluzioni adeguate e compatibili con le esigenze del mercato e della buona occupazione.
Le Parti concordano che lo sviluppo di Relazioni Industriali partecipative è da considerarsi elemento fondamentale per garantire:
- rispetto delle regole e etica nei comportamenti
- tempestività nell’affrontare i problemi e nella definizione delle soluzioni negoziali
- coerenza nella attuazione delle intese realizzate
- una efficace attuazione dei sistemi organizzativi e la loro necessaria flessibilità
In relazione a quanto sopra le Parti condividono di istituire una Commissione Nazionale con l'obiettivo di individuare possibili nuovi modelli di partecipazione in coerenza con le prassi e gli accordi già in atto nel settore e con le evoluzioni normative in materia.

Qualità delle relazioni industriali: esigibilità e fruibilità del CCNL
Al fine di favorire la corretta conoscenza, la fruibilità e l’esigibilità del CCNL, in fase di stesura contrattuale:
a. sarà predisposto un indice tematico delle norme contrattuali e un CD-ROM interattivo ad integrazione del supporto cartaceo, su cui saranno riportati appendici e allegati del testo contrattuale
b. si provvederà alla progettazione di un sito web dedicato alle norme contrattuali diviso per aree tematiche
c. saranno realizzate semplificazioni del testo del CCNL

Flessibilità organizzativa: strumenti contrattuali e contrattazione aziendale
nuovo punto 4) art. 25 CCNL:
4) la valorizzazione del ruolo del livello aziendale di contrattazione.
In questo ambito, al fine di consentire alle Parti aziendali di cogliere condivise, specifiche opportunità e esigenze, utili a sostenere e/o migliorare la competitività dell’impresa e la sua occupazione in situazioni di congiuntura particolari, è consentito di realizzare, con l’eventuale assistenza delle strutture territoriali imprenditoriali e sindacali firmatarie del CCNL, specifiche intese temporanee modificative delle regolamentazioni contenute nel CCNL, con l’eventuale assistenza delle relative strutture territoriali imprenditoriali e sindacali firmatarie del CCNL.
Tali intese non comporteranno interventi sui minimi contrattuali e sui diritti individuali irrinunciabili.
Le Parti definiranno specifiche linee guida sui temi della prestazione lavorativa, degli orari e dell'organizzazione del lavoro.
Per i giovani non assumibili con contratto di lavoro diverso dall’apprendistato potranno essere previste intese modificative relative a tutta la normativa contrattuale, fermo restando l'impegno formativo. L’andamento della contrattazione aziendale sarà monitorato nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale al quale le Parti aziendali trasmetteranno le intese realizzate.

Aspetti da definire nel corso della vigenza contrattuale (o in fase di stesura del testo del CCNL) senza oneri economici aggiuntivi
1) Tipologie di rapporto di lavoro (Art. 3 CCNL)

a. Adeguamento, prima della stesura del CCNL, della disciplina del Contratto di Apprendistato alla luce delle modifiche legislative (TU Apprendistato 2011 e l. 92/2012) e dell’Accordo Interconfederale 2012.
b. Ricognizione delle modifiche legislative e dei rinvii alla contrattazione collettiva operati dalla l. 92/2012 e successive modificazioni (Riforma del mercato del lavoro) e dalla l. 183/2010 e successive modifiche (collegato lavoro), finalizzata all’applicazione degli strumenti contrattuali e normativi, anche di carattere sanzionatorio, coerentemente con le loro finalità, in modo funzionale agli obiettivi condivisi del sostegno e il rilancio della competitività e dell’occupazione.

2) Sicurezza salute ambiente
a. Integrazione linee guida sulla gestione SSA a livello aziendale alla luce delle previsioni dell’Accordo stato / Regioni 2012 sulla formazione dei lavoratori in tema di SSA al fine di facilitarne la corretta applicazione a livello aziendale.
b. Aggiornamento previsioni contrattuali (normative e linee guida) sui criteri dì gestione degli appalti per agevolare la corretta attuazione delle previsioni legislative in tema di DUVRI (documento unico di valutazione dei rischi da interferenza) e di qualificazione delle imprese, alla luce degli indirizzi operativi già condivisi nell’ambito della Commissione Direttiva Responsive Care e dei rinvii alla contrattazione operati dalla Legge 92/2012 in tema di responsabilità solidale tra committente e appaltatore in caso di definizione di metodi e procedure di controllo e di verifica relativi alla regolarità complessiva degli appalti.

Impegno delle Parti
Le sottoscritte Federazioni
- in considerazione del dibattito avviato a livello governativo sui temi della produttività e delle possibili evoluzioni normative, anche di carattere fiscale e previdenziale, finalizzate ad implementare la contrattazione di secondo livello,
- qualora nella vigenza del CCNL 2013-2015 intervengano modifiche e/o innovazioni normative di legge e/o confederali in tal senso
- al fine di cogliere ogni opportunità utile ad incrementare il beneficio reale per i lavoratori e a incentivare la produttività,
si impegnano a rendere tempestivamente disponibili alla contrattazione aziendale gli istituti economici negli ambiti già definiti dal presente CCNL, per i quali fosse prevista tale possibilità.