Tipologia: Contratto integrativo regionale
Data firma: 20 settembre 2012
Validità: 31.12.2013
Parti: Aniem-Confapi e Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil Toscana
Settori: Edili, Edili ed affini, Toscana, PMI
Fonte: FILCA-CISL

Sommario:

Premessa
Articolo 1 - Elemento Variabile della Retribuzione (EVR)
Articolo 2 - Indennità Sostitutiva di Mensa e Pasto Caldo
Articolo 3 - Indennità di Trasporto
Articolo 4 - Diaria e Trasferta
Articolo 5 - Carenza Malattia
Articolo 6 - Prestazioni / Borsa-lavoro
Articolo 7 - Decorrenze e durata
Allegato 1

Integrativo regionale per i lavoratori dipendenti delle "Piccole e medie imprese edili ed affini" della regione Toscana

Il giorno 20 settembre 2012 presso la CERT- Cassa Edile Regionale Toscana, si sono riuniti: Aniem Confapi Toscana [...] e Fillea Cgil Toscana [...], Filca Cisl Toscana [...], Feneal Uil Toscana [...]

Premessa
Nella difficile situazione economica del nostro Paese il Settore Edile sta continuando a subire i contraccolpi più gravi della crisi che colpisce tutte le attività produttive.
Il comparto dell'edilizia ha attraversato nel passato momenti difficili che è sempre riuscito a superare. Questa volta ne potremo uscire solo se tutti ci crediamo veramente e riusciamo, insieme, a pretendere da noi stessi, ma anche dalla Politica e dalle Istituzioni, che ognuno faccia la sua parte, con scelte sistemiche e innovative per un settore strategico come quello delle costruzioni.
In questa fase è doveroso per ciascuna componente, imprenditori, lavoratori, sindacati, stazioni appaltanti pubbliche, intervenire con determinazione per sostenere il Settore in una situazione in cui i bandi pubblici hanno registrato un calo di circa il 30 %, le famiglie hanno difficoltà ad acquistare e ristrutturare gli immobili, il sistema finanziario ha ulteriormente ristretto l’accesso al credito e la nuova stretta si aggiunge al cronico ritardo dei pagamenti che, per la pubblica amministrazione, ha ormai superato i 250 giorni.
Con le opere pubbliche ferme e i cantieri privati in affanno, il rischio peggiore è che in edilizia possa farsi spazio ormai solo chi sceglie l'illegalità ed il lavoro nero. Si va sempre più configurando un sistema che richiama la situazione precedente all'introduzione del DURC, con imprese che per sopravvivere arrivano all'inabissamento, incentivando un meccanismo distorto di competizione illegale. Solo un corretto approccio al problema da parte delle amministrazioni pubbliche in armonia con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali può evitare il rischio che l'illegalità diventi la regola in un settore già così profondamente provato dalla crisi di questi anni.
In Toscana e nel Paese la situazione del settore è grave e rischia di restarlo ancora a lungo. A meno che tutti i livelli istituzionali della regione si impegnino al massimo di fronte al perdurare dello stallo che ormai si prolunga dalla fine del 2008. Il rinnovo del contratto integrativo regionale delle Piccole e medie Imprese in Toscana rappresenta l'opportunità per un confronto concreto sull'analisi dei problemi del settore e le proposte per la sua riqualificazione strutturale rivolta alla ripresa, ponendo al centro del sistema imprese e lavoratori.
Per quanto attiene al sistema bilaterale che caratterizza il settore edile, è importante riprendere il percorso relativo all'"Unicità di sistema" che consentirebbe una razionalizzazione delle strutture, delle regole, delle prestazioni, degli Enti stessi, verso una maggiore efficacia nelle risposte a lavoratori e imprese e per una maggiore forza nel quadro complessivo dei rapporti con le Istituzioni regionali e locali.
A questi principi si è ispirato il sistema bilaterale dell'Edilcassa Regionale in Toscana, che rappresenta un utile modello di riferimento per quanto sopra esposto.
A tal fine le Parti si impegnano a valorizzare ogni occasione di confronto rivolto all'obiettivo comune di raggiungere lo scopo indicato in tempi brevi.
Le Parti concordano sulla necessità di cogliere l'occasione del rinnovo del contratto integrativo per un confronto costruttivo sull'analisi dei problemi e sulle proposte per indirizzarlo verso una fase di ripresa e di riqualificazione, attraverso risposte efficaci contro il lavoro nero, la precarietà e l'illegalità.
Diventa improrogabile chiedere con forza alle stazioni appaltanti pubbliche della nostra regione l'apertura di tavoli di confronto permanenti per individuare prospettive e metodologie innovative sui sistemi di aggiudicazione degli appalti, in grado, nel rispetto delle regole, di valorizzare il sistema imprenditoriale regionale. Sui tempi di pagamento poi è necessaria una svolta, nella direzione indicataci dall'Europa. Fra gli infausti effetti del "patto di stabilità" rischia di nascondersi sempre più la costrizione per le imprese a “fare da banca" per gli Enti Locali, fenomeno che, se protratto nel lungo periodo, rischia di far precipitare un intero settore per carenze di liquidità. Una delle nostre proposte, visto il drammatico intensificarsi di eventi tragici come frane e alluvioni nella nostra regione, riguarda la possibilità di attuare uno sblocco selettivo del Patto di Stabilità finalizzato alla realizzazione di opere utili al territorio per la difesa dal rischio idrogeologico e sismico, oltre al recupero e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato e a piani per il recupero urbano.
Occorre allo stesso tempo promuovere una forte innovazione del mondo delle costruzioni, attraverso una maggiore attenzione agli obiettivi di sostenibilità ambientale, così come richiamati dalle direttive europee; sarà perciò fondamentale trovare nuove tecniche di costruzione e nuovi materiali, coerenti con tali fini e per la migliore efficienza energetica del patrimonio immobiliare. Occorre incentivare, allo stesso tempo, forme di rigenerazione del patrimonio esistente con agevolazioni procedurali e una riduzione del peso del fisco locale per chi investe in questi settori.
Occorre uniformare le modalità sulle offerte dei bandi di gara pubbliche, partendo da un superamento delle gare al massimo ribasso e privilegiando il principio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, così come previsto nel Patto per la sicurezza e la regolarità del lavoro in Toscana sottoscritto da tutte le parti sociali regionali nel 2007. Nel contempo occorrono linee di credito agevolate per le imprese del settore, in termini concreti e sostenibili, così come si rende necessaria l'attivazione di specifiche linee di finanziamento per la formazione per gli imprenditori soci lavoratori e dipendenti delle aziende del settore edile.
Sono necessarie azioni comuni di tutte le parti sociali per la riduzione del costo del lavoro in edilizia per l'aumento della retribuzione diretta, premiando imprese e lavoratori che si impegnino sul fronte della regolarità contributiva e retributiva e sulla sicurezza.
Dopo ampia ed approfondita discussione, le parti pertanto convengono di rinnovare il Contratto Integrativo Regionale delle Imprese Edili ed affini, integrativo del CCNL 1° luglio 2008 rinnovato con verbale di accordo 12 maggio 2010 a valere per le "Piccole e Medie Imprese Edili ed affini" della regione Toscana, ai sensi dell'articolo 39 CCNL 12 maggio 2010.

Articolo 6 - Prestazioni / Borsa-lavoro
[...]
Inoltre le Parti sono impegnate a favorire tutte le azioni di Formazione e Sicurezza attraverso l'utilizzo del CTP Toscana per tutti i soggetti operanti nei cantieri edili, così come già definito nell’Ente Bilaterale.

Allegato 1
Nella consapevolezza delle difficoltà del settore, descritte nell’integrativo regionale del 20 settembre 2012, nell’ottica di non gravare con costi eccessivi sulle Imprese e con la convinzione di consentire all’ Ente Bilaterale di proseguire ed incrementare la propria attività a favore dei Lavoratori e delle Imprese iscritte, le parti propongono la seguente rimodulazione delle contribuzioni:
A far data dal 1° luglio 2012:

% IMPRESE (PMI) LAVORATORI Totale
GESTIONE 2,130 0,410 2,540
FORMAZIONE E SICUREZZA 0,800
APEO 2,600
PREVIDENZA COMPLEMENTARE 0,100
VESTIARIO 0,600
RLST 0,100
QACT 0,482 0,482 0,964
QACN 0,178 0,178 0,356
LAVORI USURANTI 0,100
Totale 7,090 1,070

A far data dal 1° ottobre 2012:

% IMPRESE (PMI) LAVORATORI Totale
GESTIONE 2,130 0,410 2,540
FORMAZIONE E SICUREZZA 0,800
APEO 3,100
PREVIDENZA COMPLEMENTARE 0,100
VESTIARIO 0,600
RLST 0,100
QACT 0,482 0,482 0,964
QACN 0,178 0,178 0,356
LAVORI USURANTI 0,100
Totale 7,590 1,070

A far data dal 1° ottobre 2013:

% IMPRESE (PMI) LAVORATORI Totale
GESTIONE 2,130 0,410 2,540
FORMAZIONE E SICUREZZA 0,800
APEO 3,600
PREVIDENZA COMPLEMENTARE 0,100
VESTIARIO 0,600
RLST 0,100
QACT 0,482 0,482 0,964
QACN 0,178 0,178 0,356
LAVORI USURANTI 0,050
Totale 8,040 1,070

A partire dalla prima fornitura utile dalla data di stipula dell’accordo, alle imprese che forniranno direttamente i DPI ai lavoratori, previa verifica e certificazione dell’avvenuta consegna dei DPI da parte degli RLS aziendali (come certificati per avere diritto al rimborso RLST) o in alternativa degli RLST, sarà ristornato lo 0,30% del contributo vestiario/Dpi, previa richiesta dell’impresa alla CERT.
Fermo restando quanto sopra definito, le parti firmatarie dell’integrativo regionale si impegnano a promuovere un incontro delle Parti Sociali, per verificare alla luce delle condizioni a quel momento esistenti le congruità economiche rispetto alle eventuali necessità di rimodulazione o rivisitazione delle aliquote stesse, anche nell’ottica del risparmio dei costi di imprese e lavoratori.
In assenza della definizione comune di una nuova possibile rimodulazione delle aliquote, le tabelle sopra descritte saranno valide alle date indicate.