Regione Campania

Delibera della Giunta Regionale n. 355 del 17/07/2012
B.U.R. 30 luglio 2012, n. 47

A.G.C. 17 Istr. Educ. Form. Prof. Pol. Giov.le del Forum Regionale Ormel
Settore 6 Orientamento professionale, ricerca, speriment. e consul. nella formaz.profes


Oggetto dell'Atto:
APPROVAZIONE SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA DA SOTTOSCRIVERE TRA LA REGIONE CAMPANIA E IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA ASL NAPOLI 1, IL PRESIDENTE DELL'AUTORITÀ PORTUALE, IL DIRETTORE REGIONALE E QUELLO PROVINCIALE DELL'INAIL, IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO, IL DIRETTORE PROVINCIALE DELL'INPS, IL COMANDANTE DELLA CAPITANERIA DI PORTO, I DATORI DI LAVORO DELLE IMPRESE OPERANTI IN AMBITO PORTUALE AUTORIZZATE AI


Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Settore e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Dirigente del Settore a mezzo di sottoscrizione della presente

PREMESSO
a. che la Regione Campania, il Commissario straordinario della ASL Napoli 1, il Presidente dell'Autorità Portuale, il Direttore Regionale e quello Provinciale dell’INAIL, il Direttore Provinciale del Lavoro, il Direttore Provinciale dell’INPS, il Comandante della Capitaneria di Porto, i datori di lavoro delle imprese operanti in ambito portuale autorizzate ai sensi degli artt. 16, 17 e 18 della legge 84/99, i rappresentanti delle organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL, unitamente al prefetto di Napoli intendono promuovere il diritto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro attraverso azioni organiche e congiunte nell’ambito delle rispettive responsabilità, per:
- rendere ancor più incisiva l'azione di vigilanza e contrasto nei confronti di situazioni di irregolarità;
- fornire il massimo impulso alla formazione dei lavoratori in materia di sicurezza;
- accompagnare e sostenere le imprese che intendono raggiungere più elevati livelli di sicurezza.

CONSIDERATO
a. che il 27 giugno 2007 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell'area del porto di Napoli, dove l'incremento dei traffici determinatosi negli ultimi anni ha prodotto un notevole aumento delle attività negli ambiti demaniali a ciò destinati, generando, di conseguenza, la necessità di una maggiore attenzione ai profili di prevenzione e sicurezza sul lavoro;
b. che a seguito del menzionato protocollo d’intesa sono stati raggiunti notevoli risultati in merito all’abbattimento della percentuale di rischio delle attività portuali cui si aggiungono gli ulteriori positivi riflessi che le attività di controllo effettuate a cadenza costante hanno comportato sotto il profilo della regolarità contributiva e previdenziale nonché sotto l'aspetto della posizione lavorativa dei singoli operatori.

PRESO ATTO
a. che gli ottimi risultati raggiunti sia in termini di contenimento degli eventi infortunistici che sotto il profilo del miglioramento della cultura e della sicurezza inducono a proseguire nell'azione intrapresa;
b. che lo schema di Protocollo allegato alla presente deliberazione è funzionale al raggiungimento degli obiettivi di cui al punto precedente.

VISTO
a. il parere – prot. n. 522652 del 6 luglio 2012 - del Settore Consulenza Legale e Documentazione dell’AGC Avvocatura della Giunta Regionale della Campania in merito allo schema di protocollo d'intesa allegato alla presente deliberazione.

RITENUTO
a. di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa da stipularsi tra la Regione Campania e il Commissario straordinario della ASL Napoli 1, il Presidente dell'Autorità Portuale, il Direttore Regionale e quello Provinciale dell’INAIL, il Direttore Provinciale del Lavoro, il Direttore Provinciale dell’INPS, il Comandante della Capitaneria di Porto, i datori di lavoro delle imprese operanti in ambito portuale autorizzate ai sensi degli artt. 16, 17 e 18 della legge 84/99, i rappresentanti delle organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL, unitamente al prefetto di Napoli, di cui all’Allegato 1, parte integrante della presente deliberazione, condividendo pienamente l’intento di contribuire al perseguimento dell’obiettivo di rendere ancor più incisiva l'azione di vigilanza e contrasto nei confronti di situazioni di irregolarità, di fornire il massimo impulso alla formazione dei lavoratori in materia di sicurezza e di accompagnare e sostenere le imprese che intendono raggiungere più elevati livelli di sicurezza.

PROPONE e la Giunta, in conformità, a voto unanime

DELIBERA

Per le considerazioni in premessa indicata e qui si intendono integralmente riportati:
1. di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato 1, parte integrante della presente deliberazione, condividendo pienamente l’intento di contribuire al perseguimento dell’obiettivo di rendere ancor più incisiva I'azione di vigilanza e contrasto nei confronti di situazioni di irregolarità, di fornire il massimo impulso alla formazione dei lavoratori in materia di sicurezza e di accompagnare e sostenere le imprese che intendono raggiungere più elevati livelli di sicurezza;
2. di dare mandato al Coordinatore dell''AGC 17, di porre in essere tutti gli atti amministrativi conseguenti alla sottoscrizione, l’attivazione e realizzazione del Protocollo in questione;
3. di trasmettere il presente provvedimento al Settore Stampa, documentazione, informazione e Bollettino Ufficiale della Regione per la pubblicazione sul BURC.


Allegato 1

PROTOCOLLO D'INTESA
per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell'ambito portuale di Napoli

tra

La Regione Campania in persona del Presidente, On. Stefano Caldoro

e

il Commissario straordinario della ASL Napoli 1, il Presidente dell'Autorità Portuale, il Direttore Regionale e quello Provinciale dell’INAIL, il Direttore Provinciale del Lavoro, il Direttore Provinciale dell’INPS, il Comandante della Capitaneria di Porto, i datori di lavoro delle imprese operanti in ambito portuale autorizzate ai sensi degli artt. 16, 17 e 18 della legge 84/99, i rappresentanti delle organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL, unitamente al prefetto di Napoli


PREMESSO CHE:
il diritto alla salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro costituisce un impegno di natura prioritaria di tutti gli enti e le amministrazioni pubbliche, a livello centrale e locale, al quale sono chiamati a partecipare le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, e richiede la realizzazione di azioni organiche e congiunte, nell'ambito delle rispettive responsabilità, per:
- rendere ancor più incisiva l’azione di vigilanza e contrasto nei confronti di situazioni di irregolarità;
- fornire il massimo impulso alla formazione dei lavoratori in materia di sicurezza;
- accompagnare e sostenere le imprese che intendono raggiungere più elevati livelli di sicurezza.

in ragione della suddetta priorità il 27 giugno 2007 è stato sottoscritto uno specifico protocollo d'intesa per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell'area del porto di Napoli, dove l'incremento dei traffici determinatosi negli ultimi anni ha prodotto un notevole aumento delle attività negli ambiti demaniali a ciò destinati, generando, di conseguenza, la necessità di una maggiore attenzione ai profili di prevenzione e sicurezza sul lavoro.

ATTESO CHE :
in forza del suddetto atto di impegno sono stati attuati i seguenti interventi.
È stato costituito:
un gruppo integrato coordinato dalla ASL NA1 - Dipartimento di Prevenzione e formato da rappresentanti dell'Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, DPL, INAIL, INPS che ha monitorato costantemente le attività delle aziende operanti in ambito portuale;
nell'ambito dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, eletti nel marzo 2008 a copertura di tutte le imprese operanti nell'area portuale, le organizzazioni sindacali hanno designato gli RR.L.L.SS. di sito produttivo in numero di 4 unità, che hanno svolto i propri compiti secondo le modalità indicate al punto 4) del protocollo nazionale di settore sottoscritto il 28.10.2008 tra le parti stipulanti il CCNL dei lavoratori dei porti;
è stato creato, con oneri a carico delle imprese e dell’Autorità portuale, un monte ore pari a 6.000 per la copertura finanziaria delle attività effettuate dagli RLS di sito;
è stato realizzato in favore dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e degli ispettori dell'Autorità Portuali di Napoli un percorso formativo di secondo livello (che si aggiunge a quelli ordinari a cura delle singole aziende) specificamente orientato sui rischi presenti in ambito portuale con particolare riferimento alle interferenze operative nelle lavorazioni;
sono stati inaugurati nel porto di Napoli locali destinati ad un presidio sanitario che, munito di ambulanza e di una linea telefonica dedicata, ha funzionato per garantire immediatezza di interventi nelle emergenze.

CONSIDERATO CHE
- alla luce dei descritti interventi è stato raggiunto un abbattimento della percentuale di rischio delle attività portuali stimato intorno al 40% cui si aggiungono gli ulteriori positivi riflessi che le attività di controllo effettuate a cadenza costante hanno comportato sotto il profilo della regolarità contributiva e previdenziale nonché sotto l'aspetto della posizione lavorativa dei singoli operatori;
- gli ottimi risultati raggiunti sia in termini di contenimento degli eventi infortunistici, sia sotto il profilo del miglioramento della cultura della sicurezza - realizzati grazie alla valorizzazione del ruolo degli RLS ed all'impegno profuso dai datori di lavoro delle imprese portuali anche attraverso l’assunzione di maggiori oneri finanziari - inducono a proseguire nell'azione intrapresa innanzi tutto confermando il meccanismo di rete (cd. sistema operativo integrato - SOI) già rodato nel decorso triennio che, coordinato dalla ASL NA1 ed interfacciandosi con gli RR LL SS , monitora le attività delle aziende operanti nell’area portuale;
- l'esperienza già maturata può essere messa ulteriormente a frutto sperimentando una graduale estensione dell'ambito oggettivo del protocollo anche ad altri settori di attività- oltre quello originario circoscritto alle operazioni portuali tout court (carico, scarico, movimentazione e deposito merci) nella considerazione che l’area del porto è un ambiente variegato, nel quale coesistono diverse tipologie di attività (cantieristica, edilizia, trasporto marittimo) che, sia ex se, mediante reciproche interferenze possono mettere in pericolo la sicurezza dei lavoratori;
- dalle verifiche svolte dal Dipartimento di Prevenzione dell'ASL NA 1 è emerso che tra i settori di attività più, pericolosi rientra quello della cantieristica e delle riparazioni navali dove solo nell'ultimo biennio il trend degli infortuni con prognosi superiori a 3 giorni, si e attestato su una consistenza numerica oscillante tra i 25 ed i 27 incidenti l'anno, determinato alcuni dei quali hanno determinato a carico delle vittime mutilazioni particolarmente gravi;
- particolare attenzione merita altresì l'ambito delle imprese che lavorano occasionalmente nel porto, tra le quali si annoverano innanzi tutto i numerosi autotrasportatori non iscritti nel registro di cui all'art. 16 bis della legge n. 4/94 che, non rispettando le norme sulla sicurezza stradale, anche nel recente passato hanno messo seriamente a rischio l’incolumità dei lavoratori portuali.

VISTI gli accordi assunti nelle riunioni del 20 aprile 2011 e del 7 marzo 2012 con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del settore e le intese intercorse con le associazioni rappresentative delle ditte operanti in ambito portuale.

TUTTO CIÒ PREMESSO

Il Presidente della Regione Campania, il Commissario straordinario della ASL Napoli 1, il Presidente dell'Autorità Portuale, il Direttore Regionale e quello provinciale dell’INAIL, il Direttore Provinciale del Lavoro, il Direttore Provinciale dell’INPS, il Comandante della Capitaneria di Porto, i datori di lavoro delle imprese operanti in ambito portuale autorizzate ai sensi degli artt. 16, 17 e 18 della legge 84/94, i rappresentanti delle organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, e UGL convengono, unitamente al prefetto di Napoli, quanto segue a valere per un triennio:

i datori di lavoro delle imprese portuali, ivi compreso il fornitore di lavoro temporaneo, si impegnano:
a. ad aggiornare il documento di sicurezza di cui all'art. 4 D.Lgs. 272/99, tenendo conto dei contenuti della presente intesa e delle eventuali ulteriori evidenze di rischio. Copia del documento aggiornato verrà trasmesso all’ASL e all’Autorità Portuale entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente protocollo anche utilizzando supporti informatici;
b. a rendere disponibile, considerate le particolari specificità locali. un monte ore di permessi sino ad un massimo di 3.200 annue, da ridursi tendenzialmente nel corso del triennio. necessarie a consentire l'impegno dei lavoratori designati quali RLS di sito produttivo, che continueranno a svolgere i propri compiti come indicato e secondo le modalità di cui al punto 4) del protocollo nazionale richiamato in premessa;
c. a migliorare la comunicazione interna tra RSPP, tecnici e RLS aziendali e tra questi ultimi ed i RLS di sito. Ai RLS aziendali sono riconosciuti permessi retribuiti di 32 ore annue procapite (che si aggiungono a quelli previsti dall'art. 58 del CCNL lavoratori dei porti), anche per favorire la loro partecipazione alle riunioni periodiche di coordinamento indette dai RLS di sito;
d. ad effettuare una dettagliata analisi degli eventi infortunistici e degli incidenti attraverso un costante monitoraggio sull'andamento e sulle modalità di accadimento degli stessi al fine di consentire il perfezionamento dei sistemi di prevenzione;
e. a comunicare all'Autorità Portuale, secondo le modalità già definite, gli incidenti ("mancati infortuni" e/o eventi di rischio) che hanno comportato la sospensione delle operazioni ex art. 4 e 3 D.Lgs. 272199;
f. a porre in essere una mirata attività di prevenzione, estesa anche alle lavorazioni aventi natura saltuaria o precaria, attraverso il metodico controllo sull'organizzazione del lavoro delle imprese che, a qualsiasi titolo, concorrono al ciclo produttivo e fermo restando i ruoli e le responsabilità delle singole imprese operanti;
g. ad individuare e soddisfare le esigenze in materia di formazione non solo in favore dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e dei Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione dell'Azienda, ma anche dei livelli dirigenziali e dei preposti al coordinamento operativo delle attività e a dare attuazione agli accordi nazionali sulla formazione d'ingresso per i lavoratori portuali.

I soggetti di parte pubblica, dal canto loro, si impegnano:
1) a contribuire all'attuazione degli impegni di cui al precedente punto b), con risorse rese disponibili dall' Autorità portuale nella misura massima di 1.500 (millecinquecento) ore;
2) a consentire la prosecuzione del Sistema Operativo Integrato, coordinato sotto il profilo operativo dall'A.S.L NA 1, del quale fanno parte Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, D.P.L., I.N.A.I.L. ed I.N.P.S., per il continuo monitoraggio e controllo delle azioni e degli interventi posti in essere da parte delle imprese portuali/operatori portuali;
Detto organismo, oltre a monitorare le imprese che effettuano attività di carico. scarico, movimentazione e deposito merci. estenderà le attività di vigilanza anche alle imprese che operano nel settore della cantieristica secondo modalità e termini da definire attraverso un apposito protocollo tecnico che verrà concordato con i rappresentanti di parte sindacale e datoriale della categoria;
3) a consentire. d'intesa tra A.S.L. e l'Autorità Portuale, la prosecuzione delle attività del posto di pronto soccorso istituito all'interno del porto, mantenendone l'attuale operatività dispiegata su un arco orario giornaliero che va dalle 8.00 alle 20.00 mentre le ore notturne sono coperte dal presidio di Pronto soccorso del vicino ospedale Loreto via Mare in Nuova Marina;
4) ad organizzare, a cura dell' ASL e dell’INAIL, con oneri a carico della Regione Campania, corsi di formazione per il personale ispettivo della Autorità portuale di Napoli e per i lavoratori di. cui ai punti b) e c), coerenti con le finalità previste nel presente protocollo. I precorsi formativi. saranno organizzati in modo da consentire agli RLS di sito l'acquisizione di specifiche conoscenze nell'ambito dei vari settori produttivi all'interno delle rispettive specializzazioni di competenza così da consentire loro un consapevole ed effettivo esercizio della funzione. Gli oneri a carico della Regione Campania per i corsi di formazione, nonché le relative modalità di intervento, saranno con successivo provvedimento individuati, unitamente alla relativa UPB;
5) a realizzare, attraverso l'attivazione di una specifica sinergia tra Autorità portuale ed Autorità Marittima, una adeguata attività di controllo preventivo del territorio portuale complessivamente inteso al fine di risolverne le criticità innanzi tutto con riferimento al problema della sicurezza stradale;
6) a promuovere ogni iniziativa necessaria per estendere le attività di vigilanza secondo il modello del presente protocollo anche alle imprese dei settori lavorativi indicati nelle premesse.
Il S.O.I. trasmetterà, con cadenza semestrale, al Prefetto ed al presidente della Giunta Regionale, una dettagliata relazione sulle azioni intraprese in attuazione degli impegni assunti con il presente protocollo, per una più incisiva azione di prevenzione, vigilanza e contrasto finalizzata a garantire più elevati livelli di sicurezza.
Il Prefetto, nell'ambito delle sue competenza. riferirà al Governo e, segnatamente al Ministero della Salute e al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, delle iniziative assunte per la realizzazione di azioni organiche e congiunte per la salvaguardia della vita e della salute, la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in ambito portuale.