PROTOCOLLO D’INTESA
TRA

L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, di seguito denominato INAIL, Direzione Regionale per l’Umbria con sede in Perugia, via G.B. Pontani 12, qui rappresentato dal Direttore Regionale Dott. Tullio Gualtieri

E

L’Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Chimica con sede in Perugia, via Elce di Sotto 8, qui rappresentato dal Direttore Del Dipartimento Prof. Antonio Laganà.

CONSIDERATO:

1) che l’INAIL svolge un ruolo rilevante in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, ed in particolare nel campo della ricerca per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali di cui all’art. 9 del D.Lgs 81\08 e successive integrazioni e modifiche;
2) che la Direzione Regionale Umbria tramite la propria Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP) ha già intrapreso con l’Università degli studi di Perugia uno studio riguardante la caratterizzazione e valutazione dei rischi da particolato aerodisperso caratterizzato da frazioni granulometriche ultrafini e nanoparticelle che si originano in particolari lavorazioni di specifici settori produttivi;
3) che tale ricerca presenta ricadute significative in materia prevenzionale, in quanto trattasi di problematica complessa e poco esplorata dagli ambienti scientifici specializzati;
4) che si rende necessario proseguire lo studio in questione, integrando le competenze specialistiche per la messa a punto riproducibile delle metodologie di campionamento dei reperti e della loro determinazione e successiva eventuale azione citotossica;
5) che l’Università degli Studi di Perugia ha tra i suoi compiti primari l’attività di ricerca ed in particolare il Dipartimento che opera nel settore di interesse;
6) che i risultati apprezzati nel corso della ricerca avviata nell’anno 2008 hanno generato per entrambe le Parti del presente Protocollo un interesse ad approfondire gli studi
TUTTO QUANTO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:

Art. 1
Le premesse costituiscono parte integrante del presente protocollo.

Art. 2 - Attività
Le attività oggetto del presente protocollo sono indicate nell’All. 1 che integra formalmente e sostanzialmente il presente atto.

Art. 3 - Durata
La durata del presente protocollo è fissata in anni 2, decorrenti dalla data della firma della stesso.

Art. 4 - Attività previste dal protocollo
La CONTARP effettuerà i sopralluoghi presso alcune aziende prese a campione al fine di acquisire i reperti in base ai cicli di lavoro e all’organizzazione del lavoro, nonché testerà diverse tecniche di campionamento per definire la migliore riproducibilità dei dati. In via preliminare, per la scelta delle aziende, è stato individuato il comparto lavorativo della cantieristica in sottosuolo.
Il Dipartimento dì Chimica effettuerà la caratterizzazione chimico-fisica dei reperti (determinazione delle caratteristiche morfologiche dei reperti particellari, determinazione analitica di idrocarburi policiclici aromatici e loro nitro - derivati nei reperti particellari e nei reperti gassosi, e la valutazione del potenziale tossicologico del materiale particellare attraverso misure di formazione di radicali liberi.

Art. 5 - Finanziamento
LÌNAIL si impegna a finanziare al Dipartimento un contributo pari a 20.000 euro/anno da destinare sia alle giornate/uomo necessarie alla ricerca sia per l’effettuazione di eventuali analisi specialistiche presso altre strutture sia per l’acquisto di materiali di consumo e di eventuali accessori di strumenti; l’acquisto di materiali e prestazioni esterne sarà concordato tra le parti. L’ importo totale per l’intero biennio è pari ad € 40.000,00.

Art. 6 - Modalità di pagamento
L’erogazione delle tranche di finanziamento avverrà in base a rendicontazione semestrale riguardo l’andamento del lavoro svolto, indicando tra l’altro, in regime di autocertificazione:
- l’entità delle giornate lavorative/uomo nel semestre destinate alla ricerca in questione;
- la stima dei costi relativi ai materiali di consumo utilizzati, con eventuale presentazione di copia conforme di fatture nel caso di acquisti strettamente mirati a sostenere l’attività di studio di materiali dì consumo o accessori, purché compresi nell’ambito della cifra globale fissata in detto protocollo.
La rendicontazione semestrale predetta dovrà altresì indicare Fattività svolta e ì risultati ottenuti. In particolare rispetto ai risultati sarà necessario evidenziare, sia negli stati di avanzamento dei lavori che al termine della ricerca, le utilità del lavoro rispetto alle funzioni specifiche dell’Istituto con particolare riferimento ai rischi, alla tipologia degli infortuni e delle malattie professionali che si intende contrastare e, più in generale, al potenziamento delle misure prevenzionali. 

Art. 7 - Responsabili scientifici ed amministrativi
Per lo svolgimento del progetto e suo coordinamento da parte INAIL si individua come responsabile scientifico il Dott. Luca Taglieri della Contarp Regionale mentre per le incombenze di natura amministrativa l’Ing. Pietro Cutolo della Direzione Regionale INAIL; per il Dipartimento di Chimica il responsabile scientifico si individua nella persona della Prof. Loredana Latterini ed il referente amministrativo Sig.ra Francesca Pelliccia.

Art. 8 - Utilizzo risultati
I risultati della ricerca saranno di comune patrimonio e potranno essere utilizzati a fini scientifici sia in comune o in maniera autonoma, previo il rispetto della riservatezza e delle leggi sulla privacy e delle relative normative applicative, per comunicazioni scientifiche; l’INAIL inoltre potrà utilizzare questi dati per svolgere la propria attività istituzionale di assistenza, formazione e informazione alle aziende senza fini di lucro.
Il Dipartimento relazionerà l’Inail, al termine del primo anno di ricerca ed a conclusione della stessa, in merito all’attività svolta ed ai risultati ottenuti evidenziando relativamente a questi ultimi, le utilità riscontrate a vantaggio dell’attività specifica dell’istituto al fine dì evidenziare le particolari tipologie dei rischi con riferimento alle malattie professionali emergenti.

Art. 9 - Tracciabilità dei flussi finanziari
L’Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Chimica si impegna ad assolvere tutti gli obblighi previsti dall'art.3 della legge n. 136/2010 per assicurare la tracciabilità dei movimenti finanziari relativi al finanziamento del progetto di ricerca. L'INAIL si impegna a richiedere e comunicare all’università di Perugia - Dipartimento di Chimica - il numero di Codice Unico di Progetto (CUP).

Art. 10 - Trattamento dati personali
Il trattamento e la diffusione dei dati personali relativi alla presente convenzione è effettuata nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali e nel rispetto di quanto previsto dal Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al D.lgs 196/2003.
Il trattamento dei dati sarà fatto unicamente per le finalità connesse all’esecuzione del presente Protocollo.

Art. 11 - Controversie
Foro competente per la interpretazione ed esecuzione del presente accordo sarà in via esclusiva quello di Perugia.

IL DIRETTORE REGIONALE UMBRIA
Dott. Tullio Gualtieri
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI CHIMICA
Prof. Antonio Laganà

Perugia, 13 novembre 2012


Allegato 1

CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E VALUTAZIONE DEL POTENZIALE TOSSICOLOGICO DI INQUINANTI PARTICELLARI ULTRAFINI E GASSOSI IN AMBIENTI DI LAVORO

PREMESSA
Molte proprietà chimico-fisiche appaiono coinvolte nella patogenicità del materiale particellare ultrafine. La tossicità sembra dipendere anche dalla dimensione e dalla micro morfologia delle particelle. Le stesse funzionalità chimiche presenti superficialmente, proprie delle particelle “native” o derivanti da adsorbimenti sulla superficie di microinquinanti solidi e/o gassosi, sembrerebbero influenzare l’interazione delle particelle con i bio-bersagli (cellule e tessuti).
L’eventuale presenza di radicali di superficie o di siti catalitici può indurre la formazione di radicali liberi e specie reattive dell’ossigeno (ROS) con conseguente generazione di livelli significativi di stress ossidativo a carico di tessuti e cellule. Particelle di dimensioni ultrafini si originano in settori produttivi con presenza di fasi di combustione, trattamenti di materiali ad alta temperatura e trattamenti meccanici ad alta velocità. Alcune difficoltà nella caratterizzazione morfologica e chimica (sia in termini di composizione che di reattività) riguardano anche gli aspetti analitici di determinazione degli inquinanti, perché sono richieste tecniche e metodiche di microanalisi che ben difficilmente trovano larga diffusione per la necessaria valutazione del rischio.
Considerando la pregressa esperienza accumulata con lo svolgimento dei programmi di ricerca nel quadriennio 2008 - 2012, si è individuato, anche per la sua attuale rilevanza a livello regionale, quale settore produttivo da studiare la cantieristica in sottosuolo.
In questo contesto si intende:
> Caratterizzare, a cura del Dipartimento di Chimica, dal punto vista chimico-fisico i campioni raccolti in occasione dì specifici sopralluoghi svolti a cura della ConTARP regionale (Determinazione delle caratteristiche morfologiche dei reperti particellari, determinazione analitica di idrocarburi policiclici aromatici e loro nitro - derivati nei reperti particellari e nei reperti gassosi).
> Valutare, a cura del Dipartimento di Chimica, il potenziale tossicologico del materiale particellare attraverso misure di rilascio o induzione di radicali liberi.
> Validare, con apporto congiunto ConTARP regionale e Dipartimento di Chimica, metodiche di campionamento e di analisi che, sfruttando la specificità delle proprietà fotochimiche di talune classi di composti inquinanti quali gli idrocarburi policiclici aromatici, portino alla semplificazione della rilevazione di inquinanti e della verifica di efficacia dei sistemi prevenzionali.
> Caratterizzare, a cura del Dipartimento di Chimica partendo dalle risultanze del precedente programma di ricerca, l’effetto delle interazioni tra particolato e specifici target molecolari di interesse biologico (tipo BSA - bovine se rum albumine) tramite misure delle proprietà fotochimiche (emissione di fluorescenza, assorbimento UV-VIS).
Le risultanze delle precedenti azioni porterebbero a definire in maniera abbastanza semplice nuove metodiche di analisi, a caratterizzare le eventuali azioni tossiche della matrice inquinante, a classificare il rischio da sostanze chimiche e cancerogene aerodisperse in ambienti di lavoro, a definire efficaci procedure prevenzionali.

STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA

Il presente progetto di ricerca sarà sviluppato attraverso le seguenti fasi:

FASE 1 - A cura della ConTARP regionale si procederà al campionamento del particolato aerodisperso e degli inquinanti particellari e gassosi, utilizzando le condizioni ed i metodi validati anche in occasione dei precedenti programmi di ricerca.

FASE 2 - A cura del Dipartimento di Chimica si procederà alla caratterizzazione chimica (contenuto di idrocarburi policiclici aromatici e loro nitro derivati) e dimensionale del particolato campionato direttamente sul filtro di campionamento o dopo estrazione con solvente a seconda dei parametri da esaminare e della tecnica utilizzata. Tale fase prevede l’utilizzo ed ottimizzazione di metodi di analisi ed identificazione (analisi GC-MS, analisi con microscopia elettronica, a forza atomica e ottica, analisi spettro-fluorimetriche, marcatura del particolato con opportuni cromofori, ecc.) delle particelle ultrafini e degli inquinanti solidi o gassosi.

FASE 3 - In questa fase sarà effettuato, a cura del Dipartimento di Chimica, lo studio dì meccanismi di interazione del particolato ultrafine con proteine nelle diverse condizioni ambientali. Si potrà rendere necessaria la preparazione in laboratorio di nanoparticelle organo-inorganiche con dimensioni e proprietà superficiali definite per modellizzare le interazioni con sistemi proteici.

FASE 4 - In questa fase, a cura dì Contarp regionale e del Dipartimento di Chimica, sarà condotto lo studio, la messa a punto e l’applicazione di metodiche di valutazione del potenziale tossicologico del materiale particellare attraverso misure di rilascio di radicali liberi e/o l’effetto cinetico del particolato su reazioni radicaliche.

FASE 5 - In questa fase, a cura di Contarp regionale e del Dipartimento di Chimica, sarà condotto lo studio, la validazione e l’applicazione di metodiche dì campionamento e dì analisi semplificate utili alla rilevazione di inquinanti e alla verifica di efficacia dei sistemi prevenzionali.
Le varie fasi sono da intendersi come elencazione di attività omogenee, non necessariamente connesse in successione l’una all’altra, ma le stesse potrebbero coesistere e sovrapporsi.

TEMPIFICAZIONE ATTIVITÀ PROGETTUALI
Premesso che le attività progettuali dureranno 24 mesi si prevede di effettuare:
> il campionamento del particolato aereodisperso - 4 mesi;
> la caratterizzazione chimico-fisica del particolato - 6 mesi;
> lo studio delle interazioni di particolato con sistemi biologici modello (proteine sieriche, proteine di membrana, recettori, enzimi) e confronto dei risultati con i dati ottenuti con panicolato intenzionale preparato in laboratorio - 4 mesi;
> misure di rilascio di radicali liberi - 6 mesi;
> messa a punto di metodica semplificata - 4 mesi.

RISULTATI ATTESI
> Definizione dettagliata del rischio espositivo degli addetti a particolari settori produttivi (cantieristica in sottosuolo).
> Definizione di metodiche di analisi sensibili e riproducibili semplificate.
> Definizione dei meccanismi di interazione tra particolato e sistemi biologici modello.
> Definizione del potenziale di rilascio di radicali liberi da parte del particolato presente durante le lavorazioni di cantieristica in sottosuolo.
Le parti si riservano di effettuare modifiche e/o aggiornamenti - previa condivisione- se finalizzate al miglioramento della ricerca.


Prat.n.: PG AG/l                                                                                            Perugia, lì 9 novembre 2012

Nota tecnica

Oggetto: Progetto di ricerca INAIL- Dip. di Chimica dell’Università di Perugia
"Caratterizzazione e valutazione detrazione citotossica di particelle ultrafini e nano particelle presenti in ambienti di lavoro". Biennio 2010-2012: risultati.


L’attività di ricerca fin qui condotta ha messo in evidenza diversi punti estremamente interessanti nell’ambito del monitoraggio di agenti inquinanti e nella valutazione degli effetti tossici su substrati biologici.

1. Monitoraggio di agenti inquinanti.
La messa a punto di metodiche di campionamento specifiche per il materiale particellare ultrafine, ha permesso la valutazione del livello di inquinamento in alcune realtà produttive riconducibili ai comparti produttivi della seconda lavorazione del legno, della saldatura e della cantieristica in sottosuolo.
Le metodiche microscopiche (SEM, TEM e AFM) hanno consentito lo studio della morfologia delle particelle ultrafini e le caratteristiche di aggregazione.
L’utilizzo di tecniche analitiche avanzate (GC-MS) ha consentito di determinare in realtà produttive ricadenti ne! settore della cantieristica in sottosuolo l’impatto dovuto ad inquinamento da IPA dovuti alla presenza delle macchine operatrici di cantiere. La rilevanza di tale classe di inquinanti è amplificata dalla loro cancerogenicità.
Le metodiche fluorimetriche sviluppate ed in fase di messa a punto/validazione durante l’attività di ricerca si sono rivelate riproducibili e veloci. Potrebbero rispondere alla crescente domanda, da parte delle diverse parti (enti e centri preposti alla prevenzione o il controllo), di materiali/metodi per la rivelazione di inquinanti organici da utilizzare on-line, come evidenziato più volte da bandi di ricerca/validazione nazionali ed europei.
Le misurazioni condotte indicano che i particolati campionati durante le lavorazioni in galleria presentano una composizione differenziata che può essere correlata alle dimensioni. Le metodiche fluorimetriche sono adatte alla rivelazione di IPA. Il confronto dei dati composizionali e fluorimetrici potrebbero indicare che particolati con diversa composizione chimica mostrano diversa affinità per composti organici come gli IPA. Una valutazione definitiva sarà condotta dopo la determinazione cromatografica degli IPA presenti.
Il monitoraggio in continuo degli inquinanti è uno strumento per valutare l’efficienza dei sistemi di prevenzione; è questo il caso dei sistemi di areazione nelle gallerie durante i lavori di scavo dove flussi di aria adeguati alla rimozione del carico inquinante devono essere garantiti per l’intera durata delle lavorazioni.

2. Valutazione degli effetti tossici su substrati biologici.
I risultati ottenuti durante lo svolgimento del presente protocollo di ricerca, su particolati prodotti intenzionalmente in laboratorio e su particolati campionati durante le fasi di lavorazione hanno evidenziato che proteine seriche e DNA a doppio filamento tendono ad accumularsi sulla superficie delle particelle metalliche, ossidi di metalli e di silice; l’accumulo di materiale biologico induce aggregazione dei particolati aumentando notevolmente la loro concentrazione locale. Inoltre si è osservato che le proteine adsorbite sulla superficie dei particolati subiscono una modifica importante della loro struttura secondaria e terziaria, a cui potrebbe corrispondere un’alterazione dell’attività biologica. Sarebbe interessante approfondire se tali interazioni dipendono dalla composizione chimica dei particolati (come alcuni dati preliminari indicano). Inoltre ai fini preventivi potrebbe essere particolarmente utile conoscere l’effetto di nano- e micro-particolati sull’efficienza e la cinetica di reazioni chimiche e bio-chimiche.

Questa ricerca ha permesso di evidenziare la presenza di rischi etiologicamente rilevanti rispetto all’insorgenza di patologie a carico del sistema respiratorio (broncopneumopatie) e neoplastiche (polmone, vescica), collegabili alla presenza di particelle ultrafini e ad inquinanti aerodispersi negli ambienti di lavoro.
L’evidenziazione di situazioni di rischio è base fondamentale per intraprendere le azioni prevenzionali {informazione, formazione, adozione di efficaci sistemi di protezione collettiva) e per predisporre adeguati protocolli di sorveglianza sanitaria.

I risultati delle ricerche sono stati oggetto di attività pubblicistica e presentati in congressi nazionali ed internazionali.

• A. Bianconi, E. Della Penda, F. Ruspolini, L.Taglieri "Valutazione di alcuni rischi professionali nei lavori di scavo di gallerie stradali". In fase di pubblicazione INAIL
• L Tarpani, A. Vocci, R. Selvaggi, R. Pellegrini, F. Ruspolini, L. Taglieri "Solid-Phase analysis of Polycyclic Aromatic Hydrocarbons by Fluorimetrie Methods", 2011, Appi. Spectr., 65(12), pagg. 1342 - 1440
• L. Taglieri "Valutazione a fini assicurativi del rischio da esposizione a polvere di toner durante operazioni di installazione e manutenzione di macchine per ufficio", 2011, Quaderni della Rivista degli Infortuni e delle Malattie Professionali - Atti del 7° Seminario aggiornamento Professionisti ConTARP, pagg. 357 - 361
• L. Taglieri, F. Ruspolini, L. Latterini "Valutazione del potenziale tossicologico di particelle ultrafini presenti in ambiente di lavoro: risultati preliminari", 2009, Quaderni della Rivista degli Infortuni e delle malattie Professionali - Atti del 6° Seminario aggiornamento Professionisti ConTARP, pagg. 73 - 81
• L. Tarpani, L. Latterini, F. Ruspolini, L. Taglieri "Evatuation of cytoxicity effeets of nanoparticles present in working enviroments: preliminary results", 2009, International Conference on Photochemistry, Toledo, Spagna
• L. Taglieri et al. "L’esposizione a cancerogeni professionali in Umbria", 2009, Atlanti della Prevenzione, Voi. 5, Ed. ASU Perugia

I risultati delle ricerche sono stati valorizzati all’interno di lavori di tesi di laurea.

F.to dott. ric. Luca TAGLIERI