INAIL
ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE
CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

DIREZIONE REGIONALE VENETO

EBV

ENTE BILATERALE: VENETO

Protocollo d’intesa per la realizzazione di un Programma di Attività per la Prevenzione e Promozione della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro del settore del Turismo, Terziario, della Distribuzione e dei Servizi - triennio 2012/2014

Tra

Ente Bilaterale Veneto (di seguito EBV), codice fiscale 92098780288, partita IVA 03227070285, rappresentato dal Presidente Adriano Filice, nato a Bolzano, il 13/3/1959, domiciliato per la carica presso Via A. Da Mestre, 36 - 30174 Mestre-Venezia, legittimato alla firma del presente atto

e

INAIL Direzione Regionale Veneto - codice fiscale 01165400589, partita IVA 00968951004, rappresentata dal Direttore Regionale dott.ssa Elda Ferrari nata a Torino il 25/12/1949, domiciliata per la carica presso Santa Croce 712 - 30135 Venezia, legittimata alla firma del presente atto

Premesso

- che il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. ha ampliato le competenze dell’INAIL su informazione, formazione, consulenza ed assistenza in materia di sicurezza sul lavoro;
- che il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INAIL ha espresso la volontà di valorizzare forme di collaborazione con le parti sociali;
- che le Linee di indirizzo operative per la Prevenzione 2012-2013 prevedono espressamente di scegliere le parti sociali e gli Enti Bilaterali in qualità di partner dei progetti di prevenzione;
- che l'EBV è un ente bilaterale costituto pariteticamente nel 1996 da Confesercenti Veneto e dalle OO.SS. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UilTucs-Uil del Veneto che promuove e gestisce a livello regionale le intese tra le parti costituenti, finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori dipendenti e delle imprese aderenti alla Confesercenti del Veneto, ovvero che applichino i C.C.N.L. dei settori Turismo e Terziario, Distribuzione e Servizi e gli accordi relativi alla contrattazione integrativa;
- che l’EBV del Veneto intende operare per diffondere la cultura della salute e sicurezza coinvolgendo i lavoratori nei processi di miglioramento dell’ambiente di lavoro; 
- che la mission dell’INAIL è garantire la tutela integrale del lavoratore attraverso l’attuazione di interventi finalizzati in primis alla prevenzione.

Ciò premesso, si conviene quanto segue:
Attività

INAIL ed EBV si impegnano a favorire iniziative di collaborazione per sperimentare lo sviluppo di azioni positive in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché di diffusione della cultura della sicurezza in aziende dei settori Turismo, Terziario, della Distribuzione e Servizi;
Nell’allegato 1, sono indicate le iniziative che saranno realizzate, in base ai bisogni emergenti dal territorio ed ai rischi specifici, per incrementare i livelli di sicurezza degli ambienti di lavoro attraverso il progetto denominato: “Commercio sicuro”

Finanziamenti

Il progetto verrà cofinanziato in parti eguali e a tale scopo EBV si assumerà l’onere della gestione finanziaria delle attività, oltre che della loro rendicontazione finale.
L’INAIL Direzione Regionale del Veneto provvederà all’accredito della somma stabilita, successivamente alla presentazione della rendicontazione delle attività svolte e determinerà l’effettivo importo del cofinanziamento in relazione alle iniziative portate a termine, con riduzione proporzionale in caso di parziale realizzazione delle attività;
EBV si assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13/08/2010 n. 136 e s.m.i. e fornirà le coordinate bancarie per il versamento delle relative somme;
EBV si impegna inoltre ad utilizzare, per l’affidamento di eventuali incarichi esterni, procedimenti ad evidenza pubblica con criteri di trasparenza, rotazione e pubblicità.

Monitoraggio

EBV fornirà trimestralmente una breve relazione sulle attività svolte.
Le parti si impegnano a verificare a fine biennio l’impatto delle iniziative realizzate in termini di riduzione degli infortuni nelle aziende coinvolte.

Proprietà intellettuale

I prodotti derivanti dall’attività oggetto del presente accordo potranno essere liberamente e gratuitamente utilizzati ai soli fini scientifici, ma non potranno
essere oggetto di pubblicazione, in tutto o in parte, senza la preventiva autorizzazione dell’INAIL.

Oneri fiscali e registrazione

Il presente atto è soggetto al pagamento dell’imposta di bollo sin dall’origine a carico del richiedente, ai sensi dell’art. 2, relativo alla tariffa su imposta di bollo di cui al DM 20/08/1992. Il presente atto è redatto su carta uso bollo ed è soggetto a registrazione solo in caso d'uso ai sensi dell'art. 5 del DPR 26/04/1986 n. 131.

Controversie

Per tutte le controversie che dovessero insorgere tra le parti per l’interpretazione e/o esecuzione del presente atto sarà competente in via esclusiva il Foro di Venezia, previo tentativo di composizione bonaria.

Durata

Il progetto avrà durata triennale, a partire dalla data della stipula.

Venezia lì 11 dicembre 2012

INAIL - Direzione Regionale Veneto
Il Direttore Regionale
Elda Ferrari

EBV- Ente Bilaterale Veneto
Il Presidente
Adriano Filice


EBV
ENTE BILATERALE VENETO
ENTE BILATERALE DEL COMMERCIO E DEL TURISMO DEL VENETO

PROGETTO

COMMERCIO
SICURO


1. Descrizione dei soggetti proponenti
Ente Bilaterale Veneto

L'Ente Bilaterale Veneto (di seguito E.B.V.) è un ente bilaterale regionale del commercio, del turismo e dei servizi che è stato costituito nel 1996 pariteticamente da Confesercenti Veneto e dalle federazioni regionali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil.
L'E.B.V. promuove e gestisce a livello regionale le intese tra le parti costituenti finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori dipendenti e delle imprese aderenti alla Confesercenti del Veneto ovvero che applicano il C.C.N.L. dei settori Turismo o il C.C.N.L. del Terziario, Distribuzione e Servizi. Sono attualmente iscritti all'E.B.V. circa 18.000 lavoratori della nostra regione occupati presso oltre 5.000 aziende.
L'E.B.V. si articola in due livelli di prestazione e servizi:
a) I° livello, con contribuzioni, prestazioni e servizi comuni derivanti da accordi collettivi, a tutte le imprese e i lavoratori iscritti;
b) II° livello, con contribuzioni, prestazioni e gestione di risorse specifiche dei singoli settori, previste da apposita contrattazione integrativa regionale.
In particolare l'E.B.V. si occupa:
- di iniziative in materia di formazione e qualificazione professionale, finalizzate al sostegno temporaneo del reddito dei lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione e riorganizzazione che comportino la cessazione e/o la sospensione dei rapporti di lavoro a tempo determinato, di finanziare corsi di riqualificazione per il personale interessato da tali provvedimenti, di attuare interventi per il sostegno dei redditi dei lavoratori stagionali che partecipino ai corsi di formazione predisposti dall'Ente stesso;
- di istituire le Commissioni Paritetiche provinciali;
- di predisporre progetti formativi per le singole figure professionali per migliorare l'utilizzo dei contratti di formazione lavoro;
- di attuare risoluzioni a carattere sociale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori per interventi solidaristici, mutualizzazione di prestazioni integrative, iniziative di previdenza che siano attribuite dalle parti costituenti l'Ente;
- di svolgere, attraverso un'apposita Commissione paritetica, le funzioni previste dal C.C.N.L. Commercio, Turismo e Servizi riferite ai Contratti di formazione e lavoro, all'apprendistato, alla tutela della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori, agli orari, ovvero agli eventuali accordi territoriali in materia;
- di sostenere le attività di studio e di ricerca finalizzate alla promozione di azioni positive a favore del personale femminile.
L'E.B.V. si prefigge, di realizzare le azioni più opportune affinché dagli organismi competenti siano predisposti corsi di studio che, garantendo la finalità di contribuire al miglioramento culturale e professionale dei lavoratori, favoriscano l'acquisizione di più elevati valori professionali e siano appropriati alle caratteristiche delle attività di comparto.
L'E.B.V. può istituire l'Osservatorio del Mercato del Lavoro, strumento per lo studio delle iniziative adottate dalle parti in materia di occupazione, mercato del lavoro, formazione e qualificazione professionale, realizzando una fase di esame e di studio idonea a cogliere gli aspetti più peculiari delle realtà diverse presenti nel territorio e a consentire la stima dei fabbisogni occupazionali.

Confesercenti Veneto
La Confesercenti tutela gli interessi delle PMI commerciali, turistiche e dei servizi e promuove lo sviluppo in un confronto continuo con le istituzioni per ottenere leggi e politiche mirate.
In un contesto, come quello italiano, in cui le imprese piccole e medie costituiscono l'asse portante dell'economia, la Confesercenti rappresenta uno strumento importante ed incisivo di tutela e di evoluzione dell'imprenditoria minore. Lo sviluppo economico, la solidità delle imprese e la crescita dell'occupazione, rappresentano gli obiettivi centrali della Confederazione, che avanza proposte per orientare le pubbliche Istituzioni verso scelte ottimali che tengano conto della peculiarità delle esigenze della parte fondamentale del mondo produttivo.
Nella Regione Veneto Confesercenti rappresenta più di 15.000 imprese. Inoltre, attraverso il fondo interprofessionale Fonter aderiscono circa 45.000 dipendenti delle 6.000 aziende iscritte al fondo
La Confesercenti Regionale del Veneto è stata coinvolta in qualità di partner nei seguenti progetti:

Iniziativa Comunitaria EQUAL VITA: IMPARARE UN NUOVO DESTINO
Obiettivo principale del progetto è stato quello di individuare, sperimentare, consolidare nuovi circuiti e percorsi di inserimento sociale e lavorativo per i/le giovani provenienti dalle aree del disagio, attivando percorsi virtuosi di messa in rete di quanto oggi già agisce in questo campo e definendo un modello capace di superare la frantumazione e la non comunicazione.

Progetto BOSS
Ingrandirsi, reagire con successo alle difficoltà economiche e approfittare delle nuove opportunità di business: sono queste le priorità delle piccole-medie imprese. Ma per ottenere tutto ciò esse hanno sempre più bisogno di sistemi di supporto di facile accesso, comprensibili e rilevanti rispetto alle necessità delle loro attività di business.
Questo bisogno diventa ancor più rilevante per quelle PMI che operano in aree frontaliere e che per la loro posizione si sono trovate a dover affrontare le conseguenze socioeconomiche derivate dal processo di adesione dei nuovi Stati membri.
Cercando di rispondere a queste esigenze, l'obiettivo generale del progetto è quindi stato quello di assistere tre regioni frontaliere dell'Unione europea, due in Italia (Veneto e Friuli Venezia-Giulia) e una in Grecia (Macedonia Centrale), nel loro processo di aggiustamento economico in seguito all'allargamento migliorandone la competitività e aiutandole ad adattarsi alle nuove condizioni economiche e sociali.

Iniziativa Comunitaria EQUAL TRANSITO
Il progetto è nato con l'intento di sviluppare contenuti complementari al progetto B.O.S.S. presentato da Unioncamere e Confesercenti Veneto e finanziato dal bando comunitario Border Region.
Le linee guida dell'intervento si possono così riassumere:
- accrescere gli sforzi per eliminare impedimenti al mercato transfrontaliero, che rappresenta il motore principale dello sviluppo economico dell'UE;
- definire una rete di servizi in grado di sostenere le imprese in questo processo di cambiamento.

2. Obiettivi generali del progetto
La sicurezza sui luoghi di lavoro è un argomento sempre all'ordine del giorno a causa dei numerosi incidenti quotidianamente riportati dai media nazionali e locali all'attenzione di tutti.
Secondo i dati presentati dall'INAIL lo scorso settembre, prosegue il trend favorevole degli infortuni nel 2011; sostanzialmente stabili le morti sul lavoro. I dati sugli infortuni avvenuti nel 1° semestre 2011 segnano una riduzione di circa 16.000 casi (da circa 388.000 casi a 372.000) pari a -4% rispetto allo stesso periodo del 2010: un calo sensibilmente superiore a quello, pari a -1,9%, che si era registrato nell'intero anno precedente.
Gli infortuni mortali risultano, invece, praticamente stabilizzati sui valori del 2010 (da 431 a 428 vittime, pari a -0,7%), un anno che comunque aveva fatto registrare un calo record rispetto agli anni precedenti scendendo, per la prima volta dal dopoguerra, sotto la soglia dei mille casi.
Guardando i dati disaggregati per settore (come da tabella sotto riportata) notiamo che la diminuzione più consistente è stata nell'industria. Questo a conseguenza di un lavoro di sensibilizzazione e formazione molto sostenuto nei settori più a rischio.
Anche i servizi hanno avuto un buon risultato, tuttavia azioni più incisive possono portare allo stesso trend dell'industria.

RAMI/SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI
1° sem. 2010 1° sem. 2011 Var. % 1° sem. 2010 1° sem. 2011 Ver. %
Agricoltura

24.335

23.700

-2,6

46

48

4,3

Industria
di cui Costruzioni

140.860
45.109

133.000
42.500

-5,6
-5,8

186
88

184
86

-1,1
-2,3

Servizi

222.635

215.500

-3,2

199

196

-1,5

TOTALE

387.830

372.200

-4,0

431

428

-0,7

Fonte: Valori stimati sulla base delle denunce acquisite agli archivi gestionali INAIL al 31/08/2011
Per questo motivo l'E.B.V. vuole continuare con INAIL il lavoro iniziato nel 2009 ed incidere in modo ancor più efficace nelle politiche di sicurezza e prevenzione delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi
Obiettivo del progetto è il coinvolgimento di almeno 100 imprese dei settori del commercio, del turismo e dei servizi. Una particolare attenzione sarà rivolta alla distribuzione all'ingrosso con particolare riferimento al magazzinaggio e allo stoccaggio merci, ristoranti e negozi di abbigliamento.

3. Elementi descrittivi del progetto
FASE 1. Progettazione

Fase di progettazione del modello, di discussione e scambio di idee con i tecnici INAIL e di "messa a fuoco'' delle esigenze delle aziende.

FASE 2. Ricerca e selezione delle aziende beneficiarie del progetto
Questa è la fase propedeutica a tutto il progetto nella quale verranno avviate azioni di informazione e diffusione del progetto al fine di individuare i soggetti che dovranno partecipare alle successive azioni di ricerca e di formazione e consulenza nell'ambito delle fasi 3 e 6 del progetto.
Tale azione prevede la definizione di criteri specifici e modalità di selezione dei partecipanti che dovrà comunque tenere conto delle seguenti caratteristiche che i beneficiari dovranno rispettare:
- Essere aziende del terziario dei settori di riferimento indicati nella successiva fase 4
- Essere aziende che non abbiano già partecipato ad iniziative finanziate dall'INAIL negli ultimi 2
anni, nell'ambito del progetto ISI INAIL
- Essere Piccole e Medie Imprese secondo la definizione comunitaria
I criteri di selezione dovranno essere concordati con la struttura tecnica che si occuperà della successiva fase di ricerca, per fare in modo che il campione di aziende selezionato sia valido ai fini statistici.
Tale fase prevede la ricerca e la selezione di almeno 100 aziende per la fase di ricerca e di almeno 20 aziende per la fase sperimentale di formazione e consulenza. Tali aziende dovranno avere un numero di addetti impiegati in azienda non superiore a 85.
Delle 20 aziende selezionate per la fase di sperimentazione, il numero di aziende con meno di 5 addetti non deve essere superiore al numero di aziende con più di 45 addetti, in modo tale che sia rispettato il parametro economico indicato nella tabella di raccordo tra il budget del progetto e il bando ISI INAIL del 2011, come specificato nella tabella seguente:

Tipolog.

Dimensione aziendale

Parametro Isi-INAIL

Numero di aziende coinvolte

Media parametri

1

<5 dipend.

2,5

Y =< Z
n. aziende uguale o minore del numero di aziende della tipologia 3

 

3

 

2

Tra 5 e 45 dipendenti

3

20 meno il numero di aziende delle tipologie 1 e 3

3

>45 dipend.

3,5

Z => Y
N. di aziende uguale o maggiore del numero di aziende della tipologia 1

A titolo puramente esemplificativo si veda al riguardo la seguente tabella di esempio:

Tipolog.

Dimensione aziendale

Parametro Isi-INAIL

N. aziende coinvolte

Importo ISI-INAIL*

Media parametro

Media importo/azd

1

< 5 dipendi

2,5

3

€ 18.750,00

3

€ 7.500,00

2

Tra 5 e 45 dipendenti

3

14

€ 105.000,00

3

> 45 dipend.

3,5

3

€ 26.250,00

TOTALE

20

€ 150.000,00

 

 

*Importo calcolato moltiplicando il parametro per € 2.500 e per il numero di aziende

FASE 3. Ricerca e analisi propedeutica.
La ricerca si concentrerà su 3 elementi e sarà realizzata con questionari elaborati dal gruppo di lavoro e somministrati successivamente alle 100 aziende che saranno selezionate nella fase 2:
I. Analisi sui quasi infortuni e su eventuali procedure attive che hanno permesso di evitare incidenti e creazione di una banca dati delle casistiche rilevate;
II. Analisi comparativa dei dati sui quasi infortuni con la Banca Dati INAIL sugli infortuni
III. Ruolo del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. sulle PMI del terziario e caratteristiche e modalità di fruizione della formazione obbligatoria nelle PMI del terziario. Le aziende coinvolte saranno chiamate ad analizzare le modalità con le quali singoli adempimenti della normativa vigente vengono applicati in azienda e le maggiori criticità operative che sono state riscontrate nell'applicazione degli adempimenti di legge. Tali dati saranno poi elaborati e classificati per settore economico e mansione, per permettere un esame congiunto delle problematiche applicative rilevate al fine di effettuare scelte tecniche adeguate per risolverle.
In particolare per quanto attiene alla parte I e III della ricerca, uno degli output previsti, sarà la redazione di schede di rilevazione dei dati, basati su questionari e check-list elaborati dai ricercatori e quindi somministrati alle 100 aziende che sottoscriveranno un apposito documento di attestazione dell'avvenuta indagine.
Questa Fase è il punto di partenza per capire e programmare la sperimentazione.

FASE 4. Commercio Sicuro
In questa fase, partendo dai risultati della ricerca, si andrà a definire un sistema di procedure che si baserà su 4 punti:
1. Manutenzione attrezzature e macchinari
2. Dispositivi di protezione individuale
3. Infortuni e quasi infortuni
4. Procedure informative, formative e addestramento
Verranno definite, sperimentate e attuate una serie di procedure che prenderanno spunto dalla pubblicazione: "Linee di indirizzo SGSL per Pmi - per l'implementazione di Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro nelle Micro e Piccole Imprese." e che diverranno lo strumento per eccellenza per la gestione delle differenti situazioni aziendali.
Ciò permetterà di programmare le attività sopra illustrate passando da una gestione soggettiva e personale della sicurezza a una gestione oggettiva basata su procedure che permetteranno di ridurre al massimo gli imprevisti implementando così la sicurezza.
Tali azioni saranno oltremodo importanti soprattutto per le aziende di limitate dimensioni per le quali queste gestioni risultano spesso molto onerose e difficili da intraprendere e mantenere.
Il modello si svilupperà su tre livelli:

Livello 1

Livello 2 (settori)

Livello 3 (focus specifici)

Generale
Elementi comuni a tutti i settori

Commercio e servizi

Commercio al dettaglio
Commercio all'ingrosso
Logistica

Turismo

Hotel e ospitalità
Ristorazione e Pubblici Esercizi
Gestione impianti sportivi

La fase si suddivide in due distinte azioni:

Azione 4.1. Costituzione gruppo tecnico per la definizione del modello.
Il gruppo avrà il compito di stendere un progetto esecutivo di intervento nelle aziende basato sui dati risultanti dalla ricerca. Il gruppo sarà costituito da almeno 3 rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e da almeno 3 rappresentanti di Confesercenti in relazione alle categorie coinvolte nella sperimentazione.
La discussione del modello in tale gruppo paritetico, garantirà una piena condivisione del modello e del progetto con le parti sociali costituenti l'Ente Bilaterale Veneto.

Azione 4.2. Stesura del documento Commercio Sicuro
L'output principale di questa fase è la stesura di un documento di intervento sperimentale nelle imprese di riferimento e la definizione del Documento di Politica della Sicurezza, di check-list e strumenti operativi. La base su cui verrà definito il documento e le linee di intervento faranno riferimento alle "Linee di indirizzo SGSL - PMI" dell'INAIL.

FASE 5. Osservatorio INAIL-EBV
Nell'ambito di questa fase trasversale al progetto, si prevede di istituire un Osservatorio INAIL-EBV composto da rappresentanti INAIL e da componenti del gruppo tecnico EBV che avrà il compito di:
- esaminare e condividere il modello Commercio Sicuro elaborato nella fase 4 dal gruppo tecnico (Azione 4.2)
- monitorare l'andamento complessivo del processo di sperimentazione previsto nella successiva fase 7
- esaminare e condividere i risultati ottenuti al completamento della fase di sperimentazione elaborati durante il monitoraggio finale previsto dalla fase 9

FASE 6. Monitoraggio iniziale
Al fine di valutare l'efficacia del progetto ed in particolare l'efficacia del sistema Commercio Sicuro descritto sopra ed elaborato nella fase 4, verrà fatta un'analisi preliminare della situazione dei rischi presenti nelle 20 aziende che parteciperanno poi alla successiva fase sperimentale di applicazione del modello per fotografare lo stato dell'arte e permettere poi, a seguito del monitoraggio finale previsto dalla fase 9, di verificare secondo criteri quanto più oggettivi possibili, la validità del modello implementato.

FASE 7. Sperimentazione del modello
In questa fase si sperimenterà concretamente il modello su alcune aziende "campione" per testarne l'efficacia ed individuare possibili criticità che potrebbero non essere state individuate nella precedente fase di elaborazione "teorica" delle procedure.
Come indicato nell'introduzione saranno coinvolte in questa fase 20 piccole e medie imprese del terziario per l'applicazione del modello "Commercio sicuro", coinvolgendo almeno una persona per azienda, per un totale di circa 25-30 persone. Le aziende saranno selezionate tra le 100 aziende che saranno coinvolte nella fase di ricerca, sulla base dei criteri definiti nella fase 2 durante la selezione dei beneficiari del progetto.
L'implementazione del modello avverrà attraverso momenti collettivi di formazione, consulenza, assistenza sul campo.
La fase 7 vedrà l'operatività suddivisa in 3 azioni:

Azione 7.1. Consulenza individuale preliminare
In questa azione verranno attivate delle consulenze individuali di 4 ore per ogni azienda partecipante in cui verranno sviluppati i seguenti contenuti:
- Analisi DVR aziendale
- Confronto tra il modello implementato, il DVR aziendale e le politiche di gestione della sicurezza in azienda
- Condivisione degli obiettivi programmatici del modello implementato
- definizione di obiettivi specifici aziendali e di indicatori da inserire nella programmazione delle azioni del modello di gestione dell'azienda.
Questa azione si intende propedeutica alla successiva azione di formazione di gruppo.

Azione 7.2. Formazione di gruppo e individuale.
In questa azione verranno attivati 4 corsi di formazione (2 per ogni settore definiti dal livello 2) di 30 ore ciascuno. In ogni corso di formazione verranno sviluppati i seguenti contenuti:
- Il progetto Commercio Sicuro: finalità, azioni e obiettivi
- La ricerca del progetto: risultati e analisi dei dati
- Cos'è un sistema di gestione della Sicurezza aziendale
- Case study e best practice di applicazioni di modelli gestionali sulla sicurezza
- Il modello di gestione della sicurezza del progetto Commercio Sicuro
• Scopi, obiettivi e indicatori del modello;
• procedure di implementazione del sistema;
• strumenti per l'implementazione del sistema e modalità di utilizzo.
- Tematiche specifiche inerenti il singolo settore
• Problematicità e criticità legati a determinati ambiti applicativi;
• Procedure specifiche di implementazione del modello per settore (livello 2);
• Procedure specifiche di implementazione del modello per focus group (livello 3);
I contenuti di tali corsi potranno subire variazioni ed essere ridefiniti sulla base del risultato della ricerca di cui alla Fase 3 del presente progetto.

Azione 7.3. Consulenza individuale finale
In questa azione che si intende conclusiva del processo di sperimentazione iniziato con la consulenza preliminare dell'azione 7.1 e proseguita con l'attività formativa dell'azione 7.2, verranno attivate delle consulenze individuali di 4 ore per ogni azienda partecipante in cui verranno sviluppati i seguenti contenuti:
- Ridefinizione degli obiettivi programmatici del modello sulla base delle informazioni e dei dati analizzati nella fase di formazione;
- Programmazione del ciclo di controllo e di riprogrammazione delle azioni previste dal DVR o dal Documento di Politica della Sicurezza dell'azienda;
- Condivisione degli obiettivi programmatici del modello implementato;
- Definizione di obiettivi specifici aziendali e di indicatori da inserire nella programmazione delle azioni del modello di gestione dell'azienda;
- Implementazione procedure.

FASE 8. Promozione e Diffusione
Questa è una fase trasversale a tutto il progetto e prevede le azioni di diffusione di disseminazione delle azioni progettuali attivando modalità di comunicazione con i media, su internet e nei siti istituzionali dei partner coinvolti.
Tra le varie attività di promozione e disseminazione sono output minimi i seguenti interventi:
- Conferenza stampa di lancio del progetto
- Creazione di una fan page su Facebook "Commercio Sicuro"
- Invio tramite Newsletter di informative trimestrali per la diffusione continua dei risultati del progetto
- Evento di chiusura con una giornata dedicata ad un B2B tra imprese e soggetti che si occupano di sicurezza e prevenzione.

FASE 9. Monitoraggio finale
In questa ultima azione verrà innanzitutto fatta una nuova analisi dello stato del rischio nelle 20 aziende che avranno partecipato alla fase sperimentale, sulla base dell'indagine elaborata durante la fase 4 di monitoraggio iniziale, per permettere di avere dati comparativi della situazione prima e dopo l'applicazione del modello
A seguito di questa analisi comparativa, verrà analizzato ed eventualmente rielaborato il Documento Programmatico per la Sicurezza "Commercio Sicuro" realizzato nella fase 4 sulla base della successiva sperimentazione prevista nella fase 7 e dei due monitoraggi effettuati e verranno apportate eventuali correzioni ed aggiustamenti ai documenti elaborati.
Il documento finale "Commercio Sicuro", verrà quindi condiviso nuovamente con il gruppo tecnico costituito dalle parte sociali costituenti l'ente, nell'ambito della fase 4, prima di essere redatto nella sua versione definitiva che verrà successivamente messa a disposizione nel sito internet dell'ente.

FASE 10. Management e Coordinamento
Questa è una fase trasversale a tutto il progetto e prevede le azioni di progettazione, avvio, coordinamento e gestione di tutte le attività previste dal progetto e di coordinamento di tutti gli attori che a vario titolo verranno coinvolti nell'esecuzione operativa della attività, a partire dalla parti sociali con le quali verranno condivise tutte le azioni, fino ai consulenti e agli operatori della ricerca e della formazione.
Nell'ambito di questa fase ci sarà un controllo sugli obiettivi e sui risultati del progetto, nonché la gestione amministrativa e contabile, con un costante monitoraggio sullo stato di avanzamento delle spese e dei costi.

GANTT


INAIL – Commercio sicuro


Fonte: INAIL