Tipologia: Accordo
Data firma: 4 luglio 2007
Parti: Fiat e RSU
Settori: Metalmeccanici, Fiat, Mirafiori
Fonte: mirafiori-accordielotte.org

Sommario:

Premessa
Metodologia
Pause di Lavoro
Procedura di Comunicazione
Definizioni
Procedura di analisi del rischio di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
Descrizione del contenuto dei singoli parametri contenuti nella CHECKLIST FILTRO e delle modalità di rilievo
Allegati Checklist OCRA

Addì, 4 luglio 2007
Verbale di accordo fra la Direzione dello Stabilimento di Fiat Group Automobiles di Mirafiori Carrozzeria e la RSU


Premessa
Nell’ambito del processo di valutazione dei rischi lavorativi e con l’obiettivo di perseguire il costante miglioramento dei livelli di sicurezza, ferma restando l’attenzione da tempo dedicata ai principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro e alla movimentazione manuale dei carichi, la valutazione del rischio di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori riveste una significativa importanza.
I metodi oggi utilizzati per il rilievo dei vari fattori di rischio che impattano sulla problematica in esame (forza, frequenza, postura, vibrazioni) hanno origine scientifica geograficamente differenziata (Europa. America), non sono facilmente confrontabili e in gran parte trovano riferimento nelle norme tecniche internazionali (CEN - Comitato Europeo di Normazione e ISO - Organizzazione Internazionale di Standardizzazione) norme che, per quanto sopra, sono in costante evoluzione.
La loro applicazione alle postazioni di lavoro dell’industria automobilistica non è automatica in quanto detti metodi forniscono risposte parziali a fronte di un notevole impegno nel processo valutativo che, per quanto possibile, deve essere appropriato alle caratteristiche del processo produttivo, di relativa facile applicazione, proficuo nella determinazione del rischio.
Pertanto, proprio traendo spunto da recenti innovazioni metodologiche di valutazione del citato rischio, ulteriormente affinate nel metodo, ma non specificatamente previste per l’industria automobilistica, si è proceduto alla formulazione di una metodologia ispirata sia alla cosi detta “checklist di Torino’ sia alla “checklist OCRA” (OCupational Ripetitive Actions) che trova applicazione secondo i criteri di seguito esplicitati.
Detto lavoro è stato formulato da esperti della comunità scientifica nell’ambito dell’ergonomia e della medicina del lavoro torinese e milanese, riconosciuti tali in ambito nazionale ed internazionale.
L’introduzione di tale metodologia, previa la puntuale formazione dei valutatori e sempre con l’assistenza dei medici competenti, è avvenuta dapprima in via sperimentale, sulla linea produttiva del modello Grande Punto, poi è stata estesa alle postazioni delle linee degli altri modelli oggi prodotti a Mirafiori.

Metodologia
Come dettagliatamente specificato nella documentazione allegata al presente accordo quale parte integrante dello stesso, la procedura di analisi del rischio di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, che è stata utilizzata, è basata sul rilievo oggettivo delle attività lavorative e consta di due momenti distinti.
Il primo comporta l’analisi di tutte le postazioni di lavoro sulle linee a trazione meccanizzata attraverso una checklist a punti denominata checklist filtro (Metodo 1 in allegato) che esamina la frequenza, le posture, la forza, la stereotipia, i fattori complementari e i fattori organizzativi.
Per ogni postazione ove la somma dei punteggi eventualmente assegnati ai vari parametri della checklist filtro sia minore o uguale a 11, non si procede ad ulteriore approfondimento in quanto per le corrispondenti postazioni l’entità del rischio è di misura tale da non rendere necessari ulteriori approfondimenti.
Nel caso in cui il punteggio complessivo superi il valore di 11, si procede per la postazione in esame alla ulteriore valutazione della medesima attraverso la checklist OCRA (Metodo 2 in allegato, anch’esso a punti) in base alla quale, in funzione del relativo esito si potrebbero determinare le seguenti situazioni:
- Fino ad uri punteggio di 7,5 (area verde) nessun tipo di intervento preventivo;
- Per un punteggio compreso fra 7,6 e 11 (area gialla) sorveglianza sanitaria annuale dei lavoratori interessati;
- Per un punteggio superiore a 11 (area rossa), oltre alla sorveglianza sanitaria annuale salvo diverse indicazioni del medico competente, individuazione e attuazione di misure correttive di prevenzione di carattere tecnico-organizzativo quali
 la rivisitazione degli elementi costitutivi la singola postazione (movimenti, posture, frequenze, forza, stereotipia, fattori complementari);
 la possibilità di scorporare e quindi di ridistribuire tra più postazioni le operazioni occorrenti all’esecuzione delle attività;
 la rotazione dei lavoratori sulle postazioni;
 Il riesame complessivo della postazione di lavoro circa il rischio ergonomico.
Ogni correzione eventualmente apportata richiederà la successiva riverifica con la checklist OCRA per accertare la validità delle modifiche introdotte.
Il documento di Valutazione del Rischio, consultabile dagli RLS presso il Servizio di Prevenzione e Protezione, sarà integrato con le schede di valutazione relative al Metodo 1 (checklist filtro) per tutte le postazioni di lavoro, nonché con le schede di valutazione relative al metodo 2 (checklist OCRA) per le postazioni eventualmente interessate.
Oltre alla informazione/formazione dei valutatori, la nuova metodologia è stata oggetto di specifica formazione ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, nonché a tutti i capi Ute, ai relativi team leader e tecnologi. Sarà altresì integrata la formazione di tutti i lavoratori con l’aggiornamento della documentazione già in loro dotazione.

Pause di Lavoro
Gli esperti, nel quantificare i vari parametri delle checklist, hanno evidenziato la necessità di una diversa distribuzione delle pause di lavoro finalizzata ad una migliore fruizione dei tempi di recupero psicofisico durante il turno di lavoro.
Pertanto si è congiuntamente convenuto di applicare un regime di pause per le lavorazioni sulle linee di produzione a trazione meccanizzata così articolato.
Le pause, la cui durata complessiva resta confermata in 40 minuti, saranno distribuite nell’arco del turno in 3 periodi a fruizione collettiva, rispettivamente due di 15 minuti ciascuno, ed il terzo della durata di 10 minuti.

Procedura di Comunicazione
Come previsto dal D.Lgs. 626/94 il Capo UTE informa/forma il lavoratore sui rischi di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (denominato rischio ergonomico) presenti nel posto di lavoro in cui lo stesso opera; tale attività dovrà avvenire in modo da consentire la migliore ed efficace comprensione possibile dei lavoratori anche attraverso la consegna di specifico libretto informativo sul rischio di cui trattasi, la costante vigilanza del capo UTE sulla corretta esecuzione del ciclo di lavoro e i necessari suggerimenti del caso. Tale informazione/formazione viene riportata dal Capo UTE sul diario prevenzionale sottoscritta dal lavoratore stesso.
In via sperimentale, l’informazione/formazione di cui sopra sarà integrata nella gestione a vista di una Ute campione, da segnalazione visiva delle postazioni di lavoro.
I lavoratori hanno il diritto, sulla base delle osservazioni in riferimento a fattori obiettivi, di verificare, attraverso i Rappresentanti per la Sicurezza e nell’ambito della “Commissione Prevenzione e Sicurezza”, le condizioni dei posti di lavoro che appaiano contestabili dal punto di vista del rischio ergonomico sopraccitato.
Ogni segnalazione pervenuta comporterà da parte aziendale una sollecita verifica che, secondo le modalità previste dal D.Lgs. 626/94 e dall’accordo 18.3.96, sarà effettuata entro e non oltre 5 giorni. L’esito della verifica svolta consentirà, previa consultazioni dei Rappresentanti per la Sicurezza, l’adozione, ove necessario, di appropriate misure di carattere tecnico-organizzative che verranno condivise nell’ambito della “Commissione Prevenzione e Sicurezza”, nonché con il lavoratore interessato.
Gli RLS, come previsto dal D.Lgs. n. 626/94 e s.m. i., hanno comunque il diritto:
1. Di ricevere le informazioni e la documentazione aziendale inerente la valutazione del rischio ergonomico.
2. Di accedere ai luoghi di lavoro e di procedere alle verifiche in materia di valutazione del rischio ergonomico eventualmente richieste dai lavoratori.
Nel caso in cui i processi di lavorazione dovessero essere interessati da cambiamenti dovuti all’organizzazione del lavoro, di produzione e/o mix produttivo, si procederà alla rivisitazione della valutazione del rischio.
Quanto riportato nel presente accordo avrà carattere sperimentale per un anno. Alla fine di tale periodo le parti torneranno ad incontrarsi per le opportune valutazioni/iniziative.

Definizioni
Agli effetti del presente accordo si intendono per:
a) Analisi del cosiddetto “rischio ergonomico”
è il processo attraverso il quale vengono identificati e stimati i parametri di seguito descritti che caratterizzano il rischio di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.
b) Postura
Individua le posizioni critiche assunte dal lavoratore nello svolgimento della propria attività lavorativa quali:
- braccio quasi ad altezza spalla
- prono-supinazioni estreme del gomito
- deviazioni estreme del polso, mano in presa Pinch (a pinza) o palmare o uncino.
c) Frequenza
Conta il numero di azioni tecniche (attività artro-muscolo-tendinea degli arti superiori) che consentono il compimento di una operazione lavorativa svolta durante l’unità di tempo.
d) Forza
valuta la forza (moderata o forte) calcolandone la durata (percentualmente) rispetto alla durata complessiva del ciclo.
e) Stereotipia
Indica la ripetizione dello stesso gesto per parti significative del ciclo di lavoro
- calcolandone la durata (percentualmente) rispetto alla durata complessiva del ciclo.
f) Fattori complementari
Comportano la verifica:
- dell’uso di palmi e pugnetti come battenti calcolandone il numero di colpi/ora
- dell’uso di avvitatori con contraccolpi calcolandone percentualmente la durata (tempi effettivi dell’attivazione utensile)
- del ritmo imposto
g) Recupero
Numero di pause indipendenti, non effettuabili nella prima ora lavorativa del turno e nell’ora precedente e successiva all’intervallo mensa.
Del che è letto, confermato e sottoscritto.

Procedura di analisi del rischio di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
La procedura di analisi descritta in Fig. 1 si applica all’analisi di ogni attività del settore automobilistico in cui si svolgano compiti ciclico-ripetitivi. Per compiti ciclico-ripetitivi si intendono quelle attività che:
• hanno durata complessiva di almeno 2 ore per turno;
• si svolgono a cicli (indipendentemente dalla durata del ciclo);
• comportano la ripetizione (indipendentemente dalla identificazione precisa del ciclo), per almeno metà del tempo di svolgimento, degli stessi gesti o azioni o movimenti degli arti superiori.
Il riconoscimento della caratteristica di compito ciclico-ripetitivo non esprime resistenza di un rischio di sovraccarico biomeccanico, ma indica la necessità di procedere ad un’analisi da eseguire applicando la procedura descritta in questo documento.

Fig. 1 - Flusso operativo della procedura analitica per il settore automobilistico

Il Metodo 1 è la CHECKLIST FILTRO elaborata nell’aprile 2006 da D. Colombini, E. Occhipinti, A. Baracco e C. Romano in collaborazione con A. Lantermo. La scheda della CHECKLIST FILTRO è allegata alla presente procedura.
Si tratta di una metodica di analisi originale, mirata al settore automobilistico, non pubblicata in letteratura, elaborata a partire da metodiche pubblicate in letteratura (sono utilizzati gli schematismi ed i contenuti della Checklist OCRA e della Checklist di Torino).
In particolare, per quanto riguarda i valori numerici indicati nella CHECKLIST FILTRO, gli stessi sono stati derivati dalla Checklist OCRA con criteri di tipo preventivo, ovverosia adottando, ove opportuno, valori superiori (p.es. per quanto riguarda la frequenza d’azione superiore a 50 azioni tecniche al minuto o l’uso di avvitatori a saltarello o che provocano contraccolpi per oltre il 50% del tempo ciclo) o mirati (p.es. per quanto riguarda il punteggio 1 attribuito al ritmo in linea automobilistica).
Poiché il Metodo 1 è stato costruito solo al fine di individuare attività potenzialmente a rischio da sottoporre ad una fase di analisi più approfondita con il Metodo 2, i valori numerici derivati dall’applicazione della CHECKLIST FILTRO non corrispondono ai valori dell’indice di rischio derivabili dalla eventuale successiva applicazione del Metodo 2 e alle aree di rischio a tale indice collegate.
Il Metodo 2 è la CHECKLIST OCRA elaborata da D.Colombini, E. Occhipinti e collaboratori, parte integrante del metodo OCRA per l’analisi e la prevenzione del rischio da movimenti ripetuti, di cui gli stessi sono estensori.
La CHECKLIST OCRA è uno strumento proposto per la valutazione di una postazione di lavoro al fine di stimare il livello di esposizione proprio del compito svolto.
La CHECKLIST OCRA si compone di diverse parti dedicate allo studio dei quattro principati fattori ci rischio (tempi di recupero, frequenza, forza. Posture) e dei fattori complementari (vibrazioni, lavori di precisione, contraccolpi, ecc.).

Descrizione del contenuto dei singoli parametri contenuti nella CHECKLIST FILTRO e delle modalità di rilievo

Parametro Descrizione

FREQUENZA

1

Frequenza d'azione

Contare le azioni tecniche nel ciclo e calcolare la frequenza di azioni tecniche per minuto.
Per azione tecnica si intende un’azione comportante attività artro-muscolo-tendinea degli arti superiori, ovvero il complesso di movimenti, di uno o più segmenti articolari, che consentono il compimento di un’operazione lavorativa semplice

POSTURE

2 Braccio quasi ad altezza spalla

Verificare la presenza di posture del braccio in abduzione e/o flessione : superiore a 80° (indicatore: gomito quasi ad altezza della spalla) e calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

3 Prono-supinazioni estreme del gomito

Verificare la presenza di movimenti di pronazione e/o supinazione estrema dell’avambraccio e calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

4 Deviazioni estreme del polso

Verificare la presenza di deviazioni del polso dalla postura neutra superiori al 50% del range articolare e calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

5 Prese pinch o palmare o uncino

Verificare la presenza di prese di tipo pinch o palmare o ad uncino (non considerare le prese grip) e calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

Punteggio postura

Per il calcolo del punteggio fattori fisici considerare il punteggio più alto tra i quattro punteggi relativi allo posture (item 2-5)

FORZA

6 Uso di forza moderata

Verificare la presenza di forza moderata corrispondente a valori di scala di Borg 3-4, intervistando i lavoratori ed eseguendo personalmente, da parte dell'analista, una prova sul campo e mediando i valori di lavoratore e analista. Ove sia presente uso di forza moderata, annotarne i motivi. Calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

7 Uso di forza forte

Verificare la presenza di forza forte corrispondente a valori di scala di Borg pari o superiori a 5, intervistando i lavoratori ed eseguendo personalmente, da parte dell'analista, una prova sul campo e mediando i valori di lavoratore e analista. Ove sia presente uso di forza forte, annotarne i motivi. Calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

STEREOTIPIA

8

Stereotipia

Verificare la ripetizione dello stesso gesto per parti significative del ciclo. Calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

FATTORI COMPLEMENTARI

9 Palmi o pugnetti come battenti

Verificare l'uso di palmi e pugnetti come battenti e calcolarne la frequenza in relazione all'ora di lavoro

10 Uso di avvitatori con contraccolpi

Verificare l'uso di avvitatori a saltarelli o di avvitatori di altro tipo che determinano contraccolpi sull'arto superiore dell'operatore.
Considerando i tempi effettivi di attivazione dell'utensile, calcolarne la durata in termini di percentuale rispetto alla durata complessiva del ciclo

11 Ritmo imposto

L'item si applica alle attività svolte in linea

FATTORI ORGANIZZATIVI

12

Recupero

Verificare il numero di pause indipendenti (non contare la pausa mensa) ed attribuire il corrispondente punteggio (p.es. 2 pause, 4; 3 pause, 3).
i tempi di recupero interni al ciclo (controllo visivo, tempi passivi o di attesa) per essere considerati significativi devono protrarsi consecutivamente per almeno 10 secondi consecutivi per minuto ed essere periodicamente ripetuti in ogni ciclo e per tutto il tempo di lavoro