Protocollo di intesa sulla realizzazione di un piano di interventi per incentivare la sicurezza sul lavoro nei cantieri della Variante autostradale di Valico (VAV)

Bologna, 1 ottobre 2008

PREMESSO

1. che il “Tavolo Provinciale Permanente per la Sicurezza nei Cantieri della VAV” (di seguito denominato Tavolo), presieduto dall’Assessore Provinciale all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Politiche per la Sicurezza sul Lavoro, di cui fanno parte Autostrade per l’Italia SpA, SPEA Ingegneria Europea, le imprese affidatarie dei principali lavori stradali, i Comuni interessati dal passaggio dell’autostrada, l’Azienda USL di Bologna, l’INAIL, la Direzione Provinciale del Lavoro, i Vigili del Fuoco, il 118, l’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna e l’Osservatorio ambientale e socio-economico della VAV, le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, unitamente a FILLEA, FILCA e FENEAL, è sede di confronto tra i molteplici attori della sicurezza coinvolti in un contesto di lavoro ampio e problematico come quello della Variante di Valico e promuove gli indispensabili raccordi e le integrazioni operative necessarie al fine di intervenire, in maniera sinergica, sulle problematiche esistenti e su quelle emergenti;
2. che nell’ambito delle iniziative messe in atto dal Tavolo è stato proposto da Autostrade di valutare l’opportunità di attivare un sistema di incentivi per i lavoratori e le squadre di lavoro al fine di aumentare il grado di sicurezza e di prevenzione degli infortuni nei lavori in corso di esecuzione;
3. che l’obiettivo principale che si vuole perseguire è quello di sviluppare una cultura in cui il valore “sicurezza” trovi sempre più spazio;
4. che il sistema di incentivi in questione va ad aggiungersi ai costi della sicurezza contrattualmente previsti, in conformità alla normativa vigente, con lo scopo della riduzione del fenomeno infortunistico attraverso la messa in atto, da parte dei lavoratori e delle imprese, di comportamenti virtuosi, rigorosamente verificabili e documentabili, che costituiscono il presupposto organizzativo per conseguire una reale e stabile riduzione del suddetto fenomeno;
5. che il sistema prevede incentivi individuali e di gruppo o squadra;
6. che è stato individuato un progetto di incentivazione alla sicurezza attraverso un cambiamento del modello culturale e valoriale di tutti i soggetti interessati, ognuno per il proprio livello organizzativo o gerarchico, in particolare dei preposti (capi cantiere, capi imbocco, assistenti di cantiere, capi squadra);
7. che la realizzazione di un tale progetto presuppone un forte coinvolgimento e l’adesione delle imprese appaltatrici e subappaltatrici, che devono attivarsi per il miglioramento, in senso positivo e di fiducia, del contesto lavorativo.

SI CONVIENE

la realizzazione di un sistema di incentivi economici all’interno dei principali cantieri delle VAV, articolato come segue:
a) Adozione di un sistema per la registrazione e l’analisi dei “quasi Infortuni”, intesi come incidenti che solo casualmente e fortuitamente non hanno prodotto danni/ lesioni ai lavoratori (infortuni mancati), tramite segnalazione, che individua i lavoratori (opportunamente formati, motivati e sensibilizzati) quale fonte informativa, rendendoli soggetti attivi nei confronti della sicurezza e considera i preposti come primo livello da “responsabilizzare”.
b) Tale sistema ha una valenza immediatamente operativa: le segnalazioni scritte vengono quindi immediatamente inoltrate dai preposti e/o dai RLS sia al direttore di cantiere, al fine di adottare le opportune misure correttive alla situazione/contesto organizzativo contingente (coinvolgendo anche il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione), sia alla Commissione Sicurezza.
c) Adozione di un sistema di segnalazione, da parte dei singoli lavoratori, delle situazioni di rischio e di pericolo potenziale, specie se grave ed imminente, nonché di carenze relative alle norme e procedure di sicurezza, anche alla medesima Commissione di Sicurezza, anche qualora non abbiano dato luogo a “quasi infortuni”.
d) L’insieme delle segnalazioni, opportunamente esaminate, validate ed elaborate, consentirà inoltre di individuare misure preventive e procedurali di più ampio respiro, atte a prevenire in futuro il verificarsi di fenomeni analoghi.
e) Sarà costituita un’apposita “Commissione Sicurezza” per ciascun lotto, composta dal responsabile dei lavori, dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, dai responsabili del servizio di prevenzione e protezione delle Aziende, dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e territoriali.
f) Per dare trasparenza al sistema premiante e consentire una verifica tecnica delle valutazioni espresse dalle Commissioni Sicurezza, i lavori delle stesse saranno verbalizzati, facendo particolare riferimento all’esplicitazione dei calcoli per l’assegnazione degli incentivi, e inviati tempestivamente al Tavolo, presso l’Assessorato Provinciale al Lavoro.
Verrà costituito un Gruppo tecnico specifico per il coordinamento delle attività di presidio, coordinato dalla Provincia.
Il Gruppo tecnico si occuperà inoltre di elaborare il regolamento applicativo, nel quale saranno delineate le linee di intervento operative e che darà piena attuazione alle intese di cui al presente Protocollo.
Al fine di una piena e congrua attuazione del progetto, Autostrade per l’Italia SpA si impegna a mettere a disposizione adeguate risorse finanziarie, costanti negli anni, per ciascuno dei principali lotti della Variante di Valico presenti nella provincia di Bologna (Lotti 5A, 5B, 6, 7, 9, 10 e lotto 0 ) come espresso di seguito:
1. Un importo annuale fino a un massimo di 40.000 d affidato alla Provincia di Bologna, quale contributo per lo svolgimento di corsi di formazione specifici, rivolti ai preposti e agli operai, per:
a) l’adozione di un sistema per la registrazione ed analisi dei “quasi Infortuni”, come da proposta del Tavolo. La formazione sarà svolta da soggetti accreditati, abilitati allo svolgimento di attività di formazione professionale, individuati dalla Provincia di Bologna. Le imprese appaltatrici e subappaltatrici dovranno organizzare tali corsi di formazione all’interno dell’orario di lavoro.
b) le necessarie ricadute formative all’interno del “sistema cantiere” saranno organizzate dal CSE e Dirigenti dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice, con il contributo dei RLS aziendali e, se del caso, dei dirigenti delle ditte in subappalto per illustrare e discutere “i casi” esaminati e socializzare le soluzioni adottate per eliminare le carenze.
La frequenza di tali ricadute formative, relative alle più frequenti non conformità registrate, sarà individuata sulla base del numero e gravità delle segnalazioni pervenute alla direzione del cantiere e alla commissione, ma comunque tempestivamente.
2. Un incentivo trimestrale fino a un massimo di 5.000 d per la squadra che, a giudizio della Commissione Sicurezza, ha realizzato più compiutamente le azioni del progetto in questione. Tale incentivo sarà nel suo complesso distribuito in quote uguali tra i componenti della squadra e in quota doppia al suo preposto.
3. Un incentivo mensile ad personam, fino a un massimo di 500 d, al dipendente dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice che, a giudizio della Commissione Sicurezza, ha espresso l’impegno più virtuoso per quanto riguarda la sicurezza.
4. I compensi di cui ai punti 2 e 3 (che non hanno natura retributiva) saranno aumentati, con verifica trimestrale, proporzionalmente alla sommatoria della percentuale di riduzione dei valori degli Indici di Gravità (IG) e di Frequenza (IF) registrati alla data della sottoscrizione del presente protocollo, fino a un massimo del 50%.
5. I dati necessari al calcolo dei compensi di cui al punto precedente (presenze, ore lavorative, dati sugli infortuni) saranno forniti tempestivamente dalle imprese coinvolte.
Al fine di rafforzare e rendere più efficaci e integrate le attività di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro previste nell’ambito del presente protocollo, i Componenti del “Tavolo Provinciale Permanente per la sicurezza sul lavoro nei cantieri della VAV” si impegnano, ognuno per quanto di competenza:
1. a consolidare e sviluppare il progetto, attraverso il supporto, l’orientamento e la facilitazione alle diverse attività di cui al presente protocollo;
2. a verificare l’opportunità di una sua applicazione anche in altri contesti produttivi locali, con analoghe problematiche legate alla complessa gestione del sistema di sicurezza sul lavoro.
In particolare, l’INAIL di Bologna si impegna al sostegno del presente progetto, contribuendo alla realizzazione delle attività di informazione e formazione.

Decorrenza e durata

Il presente Protocollo d’Intesa avrà decorrenza dalla data di sottoscrizione ed avrà durata fino al termine dei lavori della Variante Autostradale di Valico.
In considerazione del carattere sperimentale dell’attività, le parti convengono altresì di riunirsi con cadenza semestrale, o anticipatamente se necessario, per verificare le modalità di funzionamento ed i risultati raggiunti. Le parti potranno altresì concordare revisioni del presente protocollo.

Il Protocollo è stato sottoscritto da:

Provincia di Bologna (Assessorato Istruzione Formazione Lavoro Politiche per la Sicurezza sul lavoro), Autostrade per l’Italia SpA, CGIL e FILLEA di Bologna, CISL e FILCA di Bologna, UIL e FENEAL di Bologna, Azienda USL di Bologna, Direzione Provinciale del Lavoro di Bologna, INAIL di Bologna, Regione Emilia-Romagna (Assessorato alle Politiche per la Salute), Osservatorio Ambientale e Socioeconomico della VAV , SPEA Ingegneria Europea, Impresa SpA, Toto SpA, Todini SpA, CMB Carpi, Consorzio Stabile Infrastrutture, Comune di Castiglione dei Pepoli, Comune di Sasso Marconi, Comune di Grizzana Morandi, Comune di Monzuno, Comune di Marzabotto, Comune di San Benedetto Val di Sambro, Comune di Casalecchio di Reno, Vigili del Fuoco di Bologna, 118 di Bologna.


Fonte: Variante di valico, ottobre 2009, n. 9