Tipologia: Accordo
Data firma: 26 settembre 2013
Parti: AnceBologna e Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil Bologna
Settori: Edilizia, Edili ed affini, Bologna
Fonte: filcacisl.it

Sommario:

Verbale di accordo
Premessa
Articolo 1
Articolo 2 [Premio di presenza per gli operai e gli impiegati]
Articolo 3 Elemento Variabile Della Retribuzione
Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la qualificazione del settore delle costruzioni edili nel territorio di Bologna
1. Lo scenario
2. Patto di stabilità e ritardati pagamenti
3. Trasparenza, legalità, sicurezza sul lavoro. Selezione imprese da parte di committenti pubblici.
4. Valorizzazione del lavoro subordinato in edilizia
5. Banca ore/modifica temporanea dell’orario di lavoro
6. Appalti e subappalti
7. Relazioni industriali, crisi aziendali, monitoraggio del mercato per grandi e medie opere
Protocollo d’intesa per l’operatività degli Enti Bilaterali nel territorio di Bologna
1. Scenario ed operatività degli Enti Bilaterali nel territorio di Bologna
2. Cassa Mutua Edile
3. Formazione ed operatività di IIPLE/CPTO
4. Borsa lavoro
5. Sicurezza sul lavoro ed operatività di IIPLE/CPTO
Verbale di accordo, 26 settembre 2013 - Razionalizzazione di alcune prestazioni della Cassa Mutua Edile
Verbale di accordo, 26 settembre 2013 Norma premiale per i versamenti in Cassa Edile
Verbale di accordo, 26 settembre 2013 Malattia e infortunio

Verbale di accordo
Bologna, 26 settembre 2013 tra AnceBologna Collegio Costruttori Edili e Fillea - Cgil della provincia di Bologna, Filca - Cisl della provincia di Bologna, Feneal - Uil della provincia di Bologna

Premesso che:
a) il settore negli ultimi anni è stato oggetto di una profonda trasformazione, imputabile alla crisi, che ha portato al progressivo svuotamento delle imprese in termini di risorse umane
b) le Parti hanno individuato la necessità di rendere il lavoro dipendente più competitivo al fine di contrastare il progressivo impoverimento delle imprese in termini di capacità professionali ed improntare, attraverso meccanismi incentivanti a favore di imprese regolari e lavoratori dipendenti, le dinamiche retributive ad un recupero della produttività dei lavoro dipendente, fermi restando i diritti quesiti dei lavoratori e l’adeguamento delle retribuzioni all’andamento del costo della vita.
c) in data 19 aprile 2010 è stato sottoscritto il contratto collettivo nazionale di settore che, all’allegato 3 (articolo 38), demanda alle organizzazioni territoriali la determinazione, non anteriore al 1 luglio 2011, dell’elemento variabile della retribuzione che tiene conto dell’andamento congiunturale del settore e che sarà collegato ai risultati conseguiti in termini di produttività, qualità e competitività nel territorio.
d) L’allegato I del contratto integrativo provinciale 18 luglio 2006, afferma che “gli obiettivi [di crescita del settore] possano essere raggiunti attraverso l’ulteriore riduzione del cuneo contributivo e fiscale in relazione a specifici elementi della retribuzione collegati alla produttività e alla qualità del lavoro subordinato, la cui attuazione, nel nostro settore, dovrà avvenire nell’ambito della contrattazione territoriale di secondo livello” e che a tal fine le parti firmatarie ritengono di utilizzare il premio di presenza per operai ed impiegati.
Tutto ciò premesso, si conviene quanto segue

Articolo 1
L’art. 4 del contratto integrativo provinciale 18 luglio 2006 e s.m.i. è sostituito dal seguente:
Pasto giornaliero
Le imprese provvederanno affinché i dipendenti operai e impiegati che intendano usufruirne, possano consumare nei luoghi di lavoro o nelle immediate vicinanze un pasto al giorno.
La composizione ed il costo complessivo del pasto sono predeterminati tra la direzione dell’impresa e la rappresentanza sindacale aziendale entro i limiti della normalità. [...]
Qualora il lavoro giornaliero sia inferiore alle 4 ore non spetta il pasto.
Restano immutate le condizioni più favorevoli eventualmente praticate ai lavoratori in servizio presso le singole
imprese.
[...]
Qualora non possano realizzarsi le condizioni per l’attuazione del pasto giornaliero verranno concordate in sede aziendale modalità per una prestazione alternativa.

Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la qualificazione del settore delle costruzioni edili nel territorio di Bologna
Tra AnceBologna - Collegio Costruttori Edili [...] e Feneal Uil della Provincia di Bologna [...], Filca Cisl della Provincia di Bologna [...], Fillea Cgil della Provincia dì Bologna [...], si conviene quanto segue

3. Trasparenza, legalità, sicurezza sul lavoro. Selezione imprese da parte di committenti pubblici. Far crescere un mercato attento alle imprese del territorio
Le parti si impegnano a svolgere ogni opportuno intervento, anche di concerto, presso le Stazioni Appaltanti Pubbliche, affinché in fase di selezione, affidamento, esecuzione degli appalti, vengano sempre perseguiti gli obiettivi della massima trasparenza, della legalità, della sicurezza sul lavoro, della congruità dei prezzi e della manodopera impiegata e della qualità delle opere da realizzare.
Le parti concordano sulla necessità di sensibilizzare le Amministrazioni Pubbliche affinché svolgano nelle varie fasi degli appalti, efficaci azioni di controllo sulle imprese esecutrici dei lavori, mirate a verificare la correttezza retributiva, previdenziale, assicurativa, attraverso la richiesta del DURC e la verifica della congruità dell’incidenza della manodopera, il rispetto dell’applicazione dei contratto dell’edilizia (laddove la lavorazione siano coincidenti con quelle previste dal contratto), l’iscrizione alla Cassa Edile, l’adozione di ogni misura di sicurezza prescritta dalle vigenti normative ed il rispetto degli adempimenti riguardanti l’affidamento di fasi lavorative in subappalto.
Le parti convengono sull’opportunità di richiamare l’attenzione delle Stazioni Appaltanti Pubbliche sull’esigenza che, in fase di aggiudicazione, vengano privilegiati sistemi più “responsabili” di scelta del contraente, con particolare riferimento a quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, contribuendo a limitare o ad escludere del tutto il ricorso al sistema del “massimo ribasso” che produce effetti distorsivi sul tessuto economico ed imprenditoriale del territorio a danno delle imprese qualificate e strutturate, dei tempi e della qualità delle opere realizzate.
Le parti convengono sull’opportunità che, per lavori pubblici d’importo previsto dalla legislazione vigente, le Stazioni Appaltanti invitino, senza bando e con procedura negoziata, prioritariamente le imprese edili della provincia di Bologna in possesso dei requisiti necessari per l’esecuzione dei lavori, al fine di salvaguardare le imprese del territorio e le loro professionalità.

5. Banca ore/modifica temporanea dell’orario di lavoro
Le parti concordano di promuovere il ricorso a livello aziendale/di cantiere significativo della banca delle ore/modifica temporanea dell’orario di lavoro con l’obiettivo di migliorare la flessibilità della durata temporale della prestazione lavorativa nel corso dell’anno, potendola meglio tarare sui picchi ed i cali di produzione, consentendo al lavoratore di usufruire di un numero maggiore di permessi qualora ne dovesse avere necessità.
Essa consiste nella creazione di un “conto ore individuale” di ogni lavoratore, in cui confluiranno, per un massimo di 80 ore in ragione d’anno (12 mesi), le ore prestate eccedenti il normale orario settimanale di lavoro. Esse pertanto non verranno retribuite nel mese di prestazione, ma verranno accantonate per poi essere utilizzate sia come permessi aggiuntivi a richiesta del lavoratore, sia come ore compensative per coprire eventuali cali di lavoro nel corso dell’anno, con priorità rispetto al ricorso alla cassa integrazione guadagni. Le ore accumulate ed eventualmente non godute, saranno liquidate alla cessazione del rapporto di lavoro o, comunque, entro un tempo predefinito da concordare (es. 12 mesi).
In occasione delle prestazioni aggiuntive si darà corso al riconoscimento della sola maggiorazione dovuta per prestazioni straordinarie, mentre sarà accantonata la retribuzione relativa alle ore di lavoro eccedenti l’orario normale.
Si propone di introdurre la banca ore/modifica temporanea dell’orario di lavoro come facoltativa, limitandosi all’elaborazione di un regolamento dell’istituto che le aziende/cantieri significativi potranno, se interessate, decidere di adottare, anche in alternativa alla riduzione dell’orario di lavoro nei mesi invernali già prevista (anch’essa in modo facoltativo) dal contratto integrativo provinciale vigente, subordinatamente alla sottoscrizione di un accordo che veda la partecipazione delle RSU e delle parti sociali a livello provinciale.

6. Appalti e subappalti
Le parti concordano di adoperarsi per favorire il pieno rispetto e la puntuale applicazione delle norme contrattuali e di legge sulle prestazioni lavorative, con particolare riferimento alla disciplina dell’impiego di manodopera negli appalti.
A tal fine le imprese che, nell’esecuzione di una qualsiasi delle opere rientranti nella sfera di applicazione dei contratti dell’edilizia, intendano affidare lavori in appalto o in subappalto, si impegnano allo scrupoloso rispetto della disciplina di cui all’art. 14 del CCNL industria, nonché alla verifica dell’iscrizione dei subappaltatori, se dovuta in base all’articolo citato, alla Cassa Muta Edile.

7. Relazioni industriali, crisi aziendali, monitoraggio del mercato per grandi e medie opere
[...]
Le parti si impegnano ad un monitoraggio costante delle gare bandite, aggiudicate ed in corso di esecuzione nella provincia di Bologna con particolare riferimento ad opere pubbliche di grandi (il cui importo di aggiudicazione sia pari o superiore a cento milioni di euro) e medie (il cui importo di aggiudicazione sia pari o superiore a quindici milioni di euro) dimensioni.
Bologna, 26 settembre 2013

Protocollo d’intesa per l’operatività degli Enti Bilaterali nel territorio di Bologna
Tra AnceBologna - Collegio Costruttori Edili [...] e Feneal Uil della Provincia di Bologna [...], Filca Cisl della Provincia di Bologna [...], Fillea Cgil della Provincia di Bologna [...], si conviene quanto segue

1. Scenario ed operatività degli Enti Bilaterali nel territorio di Bologna
Dopo oltre 4 anni di crisi, le parti prendono atto del calo della base imponibile e dalla massa salari di riferimento nel settore edile a Bologna, calo quantificabile in circa il 40% (base 2008 su 2010) che ha un riflesso diretto sull’operatività degli Enti Bilaterali di emanazione contrattuale del territorio di Bologna, quali la Cassa Mutua Edile e l’IIPLE/CPTO, amministrati dalle parti firmatarie.
Le parti ribadiscono l’importanza del sistema bilaterale, quale strumento di attuazione delle politiche contrattuali e di regolamentazione del mercato del lavoro e si impegnano ad operare affinché venga rafforzato e valorizzato il sistema degli Enti Bilaterali, che rappresentano un indubbio valore aggiunto per il settore dell’edilizia ed una risorsa ai fini della qualificazione del settore.
In considerazione della grave crisi in cui versa il settore edile, che ha inevitabilmente avuto gravi ripercussioni anche sugli Enti Paritetici, le parti convengono sulla necessità di garantire una sempre maggiore efficienza degli stessi, a beneficio dei lavoratori e delle imprese ed un corretto rapporto tra costi e benefici.
A motivo di ciò, le parti confermano l’esigenza di procedere, previa attenta analisi delle voci di entrate e di uscita, ad un costante monitoraggio dell’andamento economico operativo e patrimoniale degli Enti finalizzato a promuovere una razionalizzazione dei costi e ad adottare tutte le misure necessarie per perseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio, anche attraverso sinergie e/o collaborazioni con Enti analoghi operativi nel territorio di Bologna.

2. Cassa Mutua Edile
La Cassa Edile costituisce lo strumento principale per il monitoraggio della presenza dei cantieri edili sul territorio provinciale e per attuare le scelte contrattuali e legislative finalizzate prioritariamente a combattere il fenomeno del lavoro abusivo ed irregolare nel settore edile del territorio (quali rilascio del DURC, la verifica della congruità e l’inserimento delle imprese irregolari in BNI), nonché per erogare prestazioni mutualizzate a lavoratori ed imprese.
Al fine di sostenere le funzioni ed i servizi richiamati, alcuni di particolare rilievo per la certificazione dell’affidabilità delle imprese del settore, le parti si impegnano a promuovere l’omogeneità operativa e funzionale delle Casse Edile operanti nella provincia di Bologna, attraverso accordi di collaborazione fra le Cassa Edili e la sottoscrizione di specifici protocolli d’intesa con le principali stazioni appaltanti pubbliche e private, affinché collaborino con le Casse Edili de! territorio per verificare la regolarità delle imprese.
Le parti prendono atto, inoltre, del mutamento del settore e della trasformazione delle imprese anche in seguito alla lunga crisi economica e produttiva che ha colpito il settore e si impegnano a sviluppare un attento monitoraggio sulla compatibilità fra prestazioni in essere ed equilibrio economico/gestionale della Cassa Mutua Edile.
Le compatibilità di bilancio della Cassa Mutua Edile della provincia di Bologna con le finalità ad essa assegnate saranno verificate dalle parti con cadenza semestrale e, qualora necessario, le parti si impegnano ad intervenire per rimodulare la contribuzione esistente e/o per ridefinire l’assetto contributivo delle imprese.
Sul piano provinciale le parti si impegnano alla verifica dell’attuazione di quanto previsto nel protocollo nazionale d’intesa sugli Enti Bilaterali sottoscritto il 16 novembre 2010 da ANCE, Organizzazioni Cooperative e OO.SS. per promuovere a Bologna la costituzione di un sistema unitario delle Casse Edili.
Le parti si impegnano ad implementare interventi volti ad introdurre meccanismi incentivanti e premiali per ridurre la contribuzione alla Cassa Edile per le imprese regolari radicate nel territorio e ad agevolare, su! piano della contribuzione alla Cassa Mutua Edile, i nuovi rapporti di lavoro che riguardano lavoratori di età fino ai 29 anni compiuti e/o ultracinquantenni.
Le parti, infine, si impegnano ad esaminare modifiche statutarie che consentano di operare nella gestione finanziaria in modo competitivo, sicuro e comunque in conformità a quanto previsto dallo statuto tipo delle Casse Edili elaborato dalla CNCE.

3. Formazione ed operatività di IIPLE/CPTO
Le parti confermano la propria comune volontà di continuare ad investire fortemente sulla formazione dei lavoratori del settore edile quale strumento fondamentale per la crescita professionale e personale delle risorse umane e per uno sviluppo qualitativo e competitivo delle imprese e attribuiscono alla formazione erogata dall’IPLE un ruolo centrale per attenuare gli effetti negativi dell’attuale congiuntura economica.
Le parti confermano l’importanza della formazione obbligatoria pre-assuntiva di 16 ore, introdotta dalla contrattazione nazionale e rivolta agli operai di primo ingresso nel settore edile, quale momento determinante per l’acquisizione dei principi fondamentali relativi alla conoscenza del cantiere e del lavorare in sicurezza.
Sul piano della formazione le parti confermano le strategie in corso di attuazione e gestione, come nuove attività individuano:
- proseguire il percorso di istruzione e formazione professionale rivolto ai giovani. Nell’anno formativo 2013/2014 circa 50 giovani minorenni frequenteranno corsi presso l’IIPLE con il contributo della Provincia dì Bologna e della Regione Emilia Romagna;
- promuovere iniziative per accrescere la professionalità degli imprenditori edili con costi diretti a carico delle imprese
- proseguire le iniziative formative rivolte al conseguimento di obblighi formativi per l’utilizzo di particolari macchinari nel settore edile (consolidamento attività campo prove);
- l’avvio della borsa lavoro, da gestire con metodologia in via di definizione da parte delle Parti Sociali (cfr. successivo punto n. 4);
- promozione di formazione nel campo dell’eco-building, della sicurezza statica, del risparmio energetico.
Le parti, al fine di attenuare le conseguenze occupazionali e sociali della crisi e a favorire comunque la ricollocazione del personale eventualmente espulso dal ciclo produttivo, realizzeranno le seguenti azioni positive:
a) interventi formativi, realizzati dall’IIPLE, finalizzati ad aggiornare e riqualificare le competenze professionali dei dipendenti operai ed impiegati coinvolti in misure di Cassa Integrazione Guadagni ordinaria per mancanza di lavoro e straordinaria per crisi, ristrutturazione e riconversione aziendale, nonché in favore dei dipendenti apprendisti sospesi dal lavoro per le medesime causali;
b) interventi formativi, realizzati dall’IIPLE, finalizzati ad aggiornare e riqualificare le competenze professionali dei dipendenti operai, impiegati e apprendisti espulsi dal ciclo produttivo in seguito alla crisi e/o per mancanza di lavoro che si trovino in stato di disoccupazione;
c) previsione di una prestazione Cassa Edile finanziata attraverso il Fondo Attuazione Nuovi Servizi, senza oneri aggiuntivi per le imprese, consistente in un rimborso spese forfetario in favore dei lavoratori {operai e operai apprendisti) di cui alle precedenti lettere a) e b), pari a 40 euro lordi per ogni giorno di frequentazione dei corsi di cui alle medesime lettere, condizionato all’effettiva frequentazione di almeno l’80% delle ore/corso programmate o, nel caso di cui alla precedente lett. a), calendarizzate nel periodo di effettiva permanenza del lavoratore in CIG; nel caso di cui la lettera b) qualora si dovesse verificare l’instaurazione di un rapporto di lavoro, l’effettiva frequentazione di almeno l’80% delle ore corso programmate sarà rapportata al periodo di disoccupazione.
Le azioni positive di cui sopra saranno oggetto di specifici accordi attuativi. Le previsioni di cui alla lett. c) potranno essere prorogate qualora le Parti dovessero verificare il protrarsi della situazione di crisi del settore edile; a tal fine le parti si impegneranno ad assumere determinazioni entro il 30.11.2013.
Con la finalità di promuovere una corretta programmazione delle attività formative di cui alla lett. a), le parti si adopereranno per favorire la comunicazione all’IIPLE del ricorso alla CIGO/CIGS per mancanza di lavoro da parte delle imprese e dei lavoratori.

5. Sicurezza sul lavoro ed operatività di IIPLE/CPTO
Le parti riconoscono che l’informazione, la formazione e l’addestramento in materia di sicurezza e prevenzione infortuni, rivestono carattere prioritario nell’ambito delle politiche attive del lavoro e risultano essere fattori strategici indispensabili per il raggiungimento del comune e fondamentale obiettivo di migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e ribadiscono, quindi, la centralità del momento formativo quale strumento idoneo a concorrere, fattivamente, a! conseguimento di una corretta applicazione delle normative antinfortunistiche, di un puntuale utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nonché di una adeguata e concreta cultura della sicurezza.
Le parti ritengono adeguato ed ottimale l’assetto organizzativo che vede il CPTO integrato all’interno dell’IIPLE.
Le parti ritengono positivo il contributo fornito dalla trasmissione televisiva “Edilizia Sicura”, curata da IIPLE/CPTO, nello sviluppo della cultura, della sicurezza In edilizia ed alla riconoscibilità dell’operatività del sistema paritetico dell’edilizia nel territorio.
Le parti promuoveranno l’attivazione presso l’IIPLE/CPTO di un servizio di erogazione alle imprese dì “consulenza di base” anche attraverso la visita in cantiere di incaricati del CPTO.
Esso avrà le seguenti caratteristiche:
- a richiesta delle imprese;
- limitato alla verifica della completezza delle misure predisposte dalle imprese, non finalizzato a sostituirsi ad esse nella definizione delle misure (PSC-POC e loro gestione) di loro competenza;
- con pagamento di un contributo differenziato fra impresa che versa alle casse o che non versa e maggiorato se la verifica comporta sopralluogo in cantiere da parte del tecnico incaricato.
Nessuna assunzione di responsabilità da parte del tecnico incaricato o del CTPO/IIPLE sul merito delle misure oggetto di verifica.
Sul piano delle ulteriori iniziative in materia di sicurezza nelle imprese, le parti si impegnano a promuovere:
- messa a punto di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) a misura di piccole e medie imprese;
- un sistema di miglioramento delle procedure di sicurezza basato sul metodo BBS (Behavior - Based Safety - sicurezza basata sul comportamento) organizzato a livello territoriale per le piccole e medie imprese con la finalità di migliorare i comportamenti individuali di sicurezza del personale impiegato nei cantieri a Bologna.
Bologna, 26 settembre 2013