Tipologia: Intesa
Data firma: 30 marzo 2009
Parti: Confindustria Verona, Apindustria Verona e Cgil Cisl Uil Verona
Settori: Industria
Fonte: Confindustria Verona
Sommario:
Verbale d'intesa Documentazione allegata 1) Procedura di collaborazione con l'OPP relativa alla formazione dei lavoratori e dei loro Rappresentanti per la Sicurezza • 1) Formazione dei RLS • 2) Formazione dei lavoratori 2) Percorso formativo per RLS Documento generale percorso formativo • 1. Premessa • 2. Descrizione del percorso formativo • 3. Struttura e svolgimento del corso • 4. Aspetti organizzativi | • Allegato 1) - Quadro sinottico moduli corso ▪ 1a parte sulla conoscenza di base e generale ▪ 2a parte sui rischi d'azienda • Allegato 2) - Comunicazione da inviare alle aziende ▪ 1.Percorso formativo per RLS ▪ 2. Requisiti per l'iscrizione al corso ▪ 3. Requisiti per ottenere l'attestato di partecipazione e formazione ▪ Promemoria delle principali attribuzioni e funzioni del RLS • Allegato 3) - Verbale dell'attività svolta in azienda • Allegato 4) - Check-list su SGS • Allegato 5) - Check-list sui rischi specifici • Allegato 6) - Registro delle presenze |
Organismo Paritetico Provinciale per la sicurezza nelle aziende industriali ai sensi dell'art. 20 del D. Lgs. n. 626/94 e art. 51 del D. Lgs. n. 81/08
Verbale d'intesa tra Confindustria Verona, Apindustria Verona e Cgil Cisl Uil Verona
Nell'ambito dell'Organismo Paritetico Provinciale di Verona per il settore industriale si è condiviso e definito il nuovo percorso formativo per RLS, in collaborazione con gli Spisal delle ULSS 20, 21 e 22.
Data la complessità della materia, l'intesa ha carattere sperimentale di un anno e sarà sottoposta a monitoraggio, verifica periodica e ad eventuali aggiornamenti che, concordemente, si dovessero ritenere necessari.
Il percorso individuato, di cui gli allegati al presente testo sono parte integrante, risponde formalmente e sostanzialmente ai requisiti previsti dal D.Lgs. 81/2008 per la formazione dei RLS, vertendo sul confronto e sulla collaborazione tra le figure aziendali preposte in materia di salute e sicurezza.
L'intesa raggiunta concretizza e valorizza il ruolo e i compiti dell'OPP, sanciti e rafforzati dalla vigente normativa, con particolare riferimento all'orientamento e alla promozione di iniziative formative nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti per la sicurezza.
Con la presente intesa si sono inoltre definite le procedure di collaborazione con l'OPP in attuazione dell'art. 37 comma 12 del D.Lgs. 81/2008 relativo alla formazione dei lavoratori e dei RLS, come da allegato al presente testo.
Verona, 30 marzo 2009
Documentazione allegata
Organismo paritetico provinciale di Verona per il settore industriale procedura di collaborazione con l’organismo paritetico provinciale di Verona per il settore industriale in attuazione dell’art.37 comma 12 del d.lgs.81/2008 relativo alla formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti per la sicurezza
L’art.37 comma 12 del D.Lgs.81/2008 stabilisce che l’attività di formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti per la sicurezza deve avvenire in collaborazione con gli organismi paritetici.
In applicazione di tale riferimento normativo l’OPP Industria di Verona ha stabilito le seguenti modalità e procedure operative:
1) Formazione dei RLS
In via prioritaria le aziende dovranno iscrivere le persone elette o designate a svolgere il ruolo di RLS ai corsi di formazione organizzati e proposti dall’Organismo Paritetico.
Qualora le aziende intendessero avvalersi di corsi organizzati da altre agenzie formative, si dovrà seguire la seguente procedura:
a) invio della richiesta di collaborazione all’OPP, da parte delle aziende interessate;
b) accettazione, da parte dell’agenzia formativa indicata dall’azienda richiedente, del percorso formativo definito e consegnato dall’OPP relativamente a:
• contenuti da erogare;
• modalità di esecuzione (durata, articolazione, metodologia didattica, ecc.);
• certificazione dei docenti (esperti in materie di igiene e sicurezza con curriculum attestante l’esperienza di formatore);
• sistemi di valutazione (verifica dell’apprendimento con strumenti quali check-list, verbale di attività svolta in azienda, registro presenze, questionario di verifica finale, ecc.);
• sistema di tutoraggio.
c) possibilità di sopralluoghi dell’OPP per verificare il rispetto del percorso formativo;
d) invio, da parte dell’agenzia formativa o dell’azienda, della documentazione attestante l’esecuzione del corso di formazione in modo conforme alle modalità definite al precedente punto b);
e) rilascio dell’Attestato di partecipazione e formazione al RLS partecipante al corso, da parte dell’OPP.
2) Formazione dei lavoratori
La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione dei lavoratori devono ancora essere definiti da un Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni, così come previsto dall’art.37 comma 2 del D.Lgs.81/2008.
L’OPP si farà parte attiva nel pubblicizzare e informare le aziende sui contenuti di tale accordo.
Per quanto riguarda la collaborazione con l’OPP le aziende dovranno seguire la seguente procedura:
a) invio all’OPP del Piano di formazione aziendale e dei relativi contenuti, del calendario dei corsi o incontri previsti e del verbale di avvenuta consultazione del/i RLS;
b) invio all’OPP di copia di una relazione finale di ogni corso o incontro effettuato, riportante l’attività formativa svolta.
“Percorso formativo per RLS proposto dall'organismo paritetico provinciale di Verona per il settore industriale”
1. Premessa
Gli Organismi Paritetici hanno il compito, come sancito dall’art. 51 del D.Lgs. 9 Aprile 2008 (ex art.20 D.Lgs.626/04) e dall’accordo interconfederale del 22 giugno 1995, di svolgere diverse azioni, tra cui l’orientamento e la promozione di iniziative formative nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti per la sicurezza (RLS).
In relazione a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 la formazione dell’RLS deve ottemperare all’art. 37 c. 11 che prevede quanto segue: “la durata minima dei corsi è di 32 ore iniziali, di cui 12 sui rischi specifici presenti in azienda e le conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate, con verifica di apprendimento”
Il percorso proposto risponde a tali requisiti garantendo l’acquisizione dei contenuti minimi previsti dalla legge vigente, che comprende anche la formazione sui rischi specifici presenti nella propria azienda con le conseguenti misure di prevenzione e protezione.
2. Descrizione del percorso formativo
Per favorire l’attuazione del percorso formativo come previsto dal D.Lgs.81/08 si ritiene necessario:
a) l’invio da parte dell’ente organizzatore del programma del corso e delle modalità di svolgimento (v.allegato2);
b) l'attuazione di un percorso formativo in azienda sui rischi specifici, con il coinvolgimento delle figure aziendali (Datore di Lavoro, RSPP, Dirigenti e/o preposti aziendali e Medico Competente) e la sua certificazione attraverso la compilazione di un Verbale dell'attività svolta (v.allegato 3);
c) la necessità da parte del RLS, durante la realizzazione del corso, in aula ed extra aula di compilare, in collaborazione con le figure aziendali di cui sopra, una check list di valutazione del sistema di gestione aziendale (v. allegato 4) e una check list sugli aspetti tecnico/igienistici della sicurezza (v.allegato 5) al fine di individuare i rischi aziendali e le relative misure di prevenzione e protezione adottate oltre agli aspetti gestionali;
d) definire i seguenti requisiti minimi per l’acquisizione dell’attestato di formazione:
- aver partecipato a tutte le lezioni (recuperando eventuali moduli persi nelle edizioni successive) che devono essere controfirmate sull’apposito registro (v. allegato 6);
- aver attuato il percorso formativo in azienda e compilato e consegnato il relativo Verbale delle attività svolte;
- aver compilato e consegnato le due check - list fornite;
- avere compilato il questionario di apprendimento di fine corso.
3. Struttura e svolgimento del corso
Il corso (v. allegato 1) si struttura in due parti:
1a parte: 20 ore in aula dedicate alla conoscenza dei:
- contenuti principali dell’art. 37 c. 11 del D.Lgs.9 aprile 2008, n.81;
- strumenti fondamentali a disposizione dell’RLS;
- criteri di lettura dei documenti aziendali in osservanza alle attribuzioni degli RLS (art. 50 D.Lgs. 81/08)
2a parte dedicata alla conoscenza:
- delle modalità di valutazione dei rischi, del sistema di gestione della sicurezza, degli strumenti per conoscere i rischi della propria azienda – 4ore in aula;
- attuazione del percorso formativo in azienda sui rischi specifici (non quantificabile in termini di tempo);
- restituzione e confronto del lavoro fatto dal RLS in azienda – 8 ore in aula
4. Aspetti organizzativi
Dopo i primi due moduli (ved. Allegato 1) è opportuno intercalare uno spazio di una settimana per permettere all’RLS di costruire l’organigramma aziendale e di calcolare gli indici di frequenza e di gravità degli infortuni.
La prima parte del 3° modulo è dedicata alla restituzione e valutazione collettiva di quanto richiesto nelle prime due lezioni (analisi degli infortuni ed organigramma della sicurezza aziendale).
Dopo il 6° modulo (24 ore di corso già realizzate) è opportuno intercalare un periodo di circa 1 mese per permettere all’RLS di confrontarsi in uno o più incontri con le figure aziendali preposte ( Datore di lavoro, RSPP, Medico Competente dove richiesto) al fine di acquisire la piena conoscenza sui fattori di rischio presenti e sulle misure di prevenzione e protezione adottate in azienda e rendere possibile la compilazione delle due Check-list fornite.
I tempi previsti per tale attività non sono stimabili poiché dipendono dalla dimensione e complessità aziendale e dalla presenza delle figure aziendali interne o esterne con le quali il RLS deve collaborare per l’apprendimento previsto.
Quindici giorni prima del rientro in aula il RLS dovrà restituire le due check-list compilate alla segreteria dell’ente formativo che gestisce il corso.
La segreteria organizzativa del corso, in collaborazione con il tutor d’aula, si farà carico di consegnare tempestivamente tutte le chek-list raccolte al docente incaricato a svolgere il programma delle ultime 8 ore di corso.
Al rientro in aula durante le successive 8 ore si attuerà il riscontro e il confronto sulle attività svolte in azienda, fornendo gli opportuni chiarimenti e approfondimenti, anche utilizzando i contenuti tratti dalle due check list compilate dai RLS opportunamente raggruppati da parte del docente..
Allegati n.5:
- allegato 1: quadro sinottico moduli corso
- allegato 2: comunicazione da inviare alle aziende
- allegato 3: verbale delle attività svolte in azienda
- allegato 4: check-list SGS
- allegato 5: check-list sui rischi specifici
- allegato 6: registro delle presenze
Allegato 1
Corso di formazione per RLS
1aparte sulla conoscenza di base e generale
Contenuti | Obiettivi | Modalità Didattica | Strumenti | Docenti | Tempi | Verifica e attività per RLS |
Modulo 1 Le direttive comunitarie, i principi costituzionali e civilistici. Cenni sull’evoluzione storica della normativa (c.c., c.p., assicurazione obbligatoria, L. 300/70, normativa anni ’50 – ’90 di igiene e sicurezza) Le innovazioni introdotte dal T.U. D.Lgs 81/08 in materia di igiene e sicurezza. Definizioni Struttura del D.Lgs 81/08 Le misure generali di tutela. Gli organismi di controllo e sistema sanzionatorio e rapporti con RLS Le principali problematiche di salute degli ambienti di lavoro: infortuni e malattie professionali | Conoscere l’impianto generale della normativa italiana sulla sicurezza e quale è stata la sua evoluzione nel tempo Saper consultare la normativa Conoscere le principali misure di tutela dei lavoratori della normativa di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro Far comprendere i principali termini sulla salute e sicurezza al fine di padroneggiarli, acquisire un linguaggio comune e coerente a quello del D.Lgs 81/08 Conoscere gli organismi di controllo con i relativi ambiti di competenza Conoscere le statistiche degli infortuni e MP | Lezione frontale Lettura degli articoli di legge | - Slides: Lezione1.ppt - Dispensa 1 - Copia del D.Lgs.81/08 - Modellino per il calcolo dell’I.F. (frequenza) e dell’I.G. (gravità) degli infortuni della propria azienda (in dispensa) | Esperto/a in materia di prevenzione e protezione dei rischi lavorativi con esperienza almeno quinquennale. | 4 h | Questionario a domanda multipla al termine della lezione Fare calcolare l’indice di frequenza e di gravità degli infortuni della propria azienda da presentare alla 3° lezione. |
Modulo 2 I principali soggetti coinvolti preposti alla prevenzione in materia di igiene e sicurezza e relativi obblighi (DDL, RSPPASPP, RLS, MC, Dirigenti, Preposti, Lavoratori) RLS: ruolo e aspetti normativi dell’attività di rappresentanza dei lavoratori Strumenti e fonti informative per l’RLS per esercitare il ruolo (DVR, DUVRI e lav. in appalto, registro infortuni, protocollo di sorv. sanitaria e relazione annuale, libretto d’uso e manutenzione, schede di sicurezza, verbali riunioni periodiche, etc.) | Attribuire correttamente competenze e compiti ai soggetti aziendali della sicurezza Conoscere gli strumenti che ha a disposizione l’RLS per conoscere la propria realtà | Lezione frontale Lettura degli articoli di legge | - Slides: lezione2.ppt - Dispensa 1 - Copia del D.Lgs.81/08 | Esperto/a in materia di prevenzione e protezione dei rischi lavorativi con esperienza almeno quinquennale. | 4 h | Ricostruzione dell’organigramma della propria azienda Verifica della presenza dei documenti di cui alla lezione |
Modulo 3 Presentazione del lavoro personale. Analisi del ciclo produttivo dei principali settori produttivi: rischi, misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale. I fattori di rischio e normativa di riferimento: fisici, infortunistici, incendio/esplosione). | Saper riconoscere il ciclo produttivo della propria realtà aziendale e i relativi strumenti Saper individuare: - i fattori di rischio infortunistico legati alle macchine, attrezzature, ambienti di lavoro - i fattori di rischio da agenti fisici - gli strumenti e fonti informative - la normativa specifica - le modalità di valutazione del rischio - le misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale | Discussione sulla ricostruzione del proprio organigramma aziendale e sugli indici infortunistici della propria azienda. Lezione frontale con slides | - Slides: lezione3.ppt - Dispensa 2 - Normativa di riferimento | Esperto/a in materia di prevenzione e protezione dei rischi lavorativi con esperienza almeno quinquennale. | 4 h | Restituzione e valutazione collettiva di quanto richiesto nelle prime due lezioni (dati riepilogativi degli infortuni e organigramma della sicurezza) |
Modulo 4 I fattori di rischio chimici, biologici, ergonomici, psicosociali, la normativa di riferimento, le misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale. La sorveglianza sanitaria | Saper individuare: - i fattori di rischio legati all’organizzazione del lavoro e all’uso di agenti chimici - gli strumenti e fonti informative - la normativa specifica - le modalità di valutazione del rischio - le misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale - conoscere i rischi per i quali è obbligatoria la sorveglianza sanitaria | Lezione frontale Lezione frontale con slides e videofilmati Discussione casi | - Slides: lezione4.ppt - Dispensa 3 - Normativa di riferimento | Esperto/a in materia di prevenzione e protezione dei rischi lavorativi con esperienza almeno quinquennale. | 4 h | |
Modulo 5 Tecniche di ascolto attivo e stili comunicativi efficaci La riunione periodica e le relazioni con i soggetti della prevenzione aziendale | Apprendere i principi delle tecniche di comunicazione e ascolto attivo Conoscere come si svolge una riunione con i relativi modelli relazionali | Lezione frontale Lavori di gruppo Simulazioni | Slides Dispensa | Esperto/a in materia di prevenzione e protezione dei rischi lavorativi con esperienza almeno quinquennale. | 4 h |
Contenuti | Obiettivi | Modalità Didattica | Strumenti | Docenti | Tempi | Verifica e attività per RLS |
Modulo 6 La valutazione dei rischi e la valutazione dei rischi interferenti (il DUVRI). Dalla valutazione del rischio alla organizzazione aziendale della sicurezza: il Sistema gestione della sicurezza, il piano delle emergenze/evacuazione, la gestione dei DPI, della manutenzione, La gestione degli infortuni/incidenti La gestione della sorveglianza sanitaria, dell’informazione, delle categorie deboli (lav. Madri, disabili, minori soggetti con problematiche di tossicodipendenza, sogg. Con problemi di idoneità). | Conoscere i processi ed i criteri di una valutazione dei rischi, delle misure di prevenzione e protezione Conoscere che cos’è il SGS e gli strumenti/modalità per applicarlo nella propria azienda Fornire strumenti per conoscere i rischi della propria realtà aziendale e delle misure di prevenzione adottate | Lezione frontale Presentazione delle check list per la valutazione del SGS aziendale e aspetti tecnici di salute e sicurezza | - Slides: Lezione 6.ppt - Dispensa 4 - Checklist SGS - Checklist sui rischi | Esperto/a in materia di prevenzione e protezione dei rischi lavorativi con esperienza almeno quinquennale. | 4 h | Compilare le 2 check list tramite verifica dei documenti e intervista ai soggetti della prevenzione aziendali |
Percorso in azienda
Contenuti | Obiettivi | Modalità Didattica | Strumenti | Docenti | Tempi | Verifica e attività per RLS |
Modulo 7 Rischi per la sicurezza e la salute in azienda | saper riconoscere i rischi e valutare le misure di prevenzione tecnica, organizzativa e individuale della propria azienda | Sopralluogo Intervista Consultazione documentale Compilazione 2 Check list | 1. documento di valutazione dei rischi e DUVRI con relativo organigramma 2. registro infortuni 3. relazione sugli accertamenti sanitari 4. verbali riunione periodica. 5. procedure 6. indagini ambientali 2 Check list | RSPP/DDL, Dirigente, preposto, medico competente | Non definibili | compilazione check list |
Restituzione in aula
Contenuti | Obiettivi | Modalità Didattica | Strumenti | Docenti | Tempi | Verifica e attività per RLS |
Modulo 8 Rischi per la sicurezza e la salute nella propria azienda e le relative misure di prevenzione e protezione | Illustrare i rischi e le misure di prevenzione e protezione della propria realtà aziendali con le relative criticità | Presentazione del lavoro fatto e discussione | Chek list compilate | Esperto/a in materia di prevenzione e protezione dei rischi lavorativi con esperienza almeno quinquennale. | 8h | Restituzione del lavoro svolto Verifica della compilazione check list |
Allegato 2
La formazione al ruolo del RLS
(Comunicazione da allegare alla lettera di presentazione del corso di formazione che verrà inviata alle aziende con il calendario di svolgimento del corso - copia della stessa deve essere consegnata al RLS e all’OPP).
1. Percorso formativo per RLS
L’art.37,11. del D.Lgs 81/08 prevede che, per la formazione dell’RLS, “la durata minima dei corsi è di 32 ore iniziali, di cui 12 sui rischi specifici presenti in azienda e le conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate, con verifica di apprendimento”
In ottemperanza a tali previsioni il corso svolto il collaborazione con l’OPP si compone di due parti:
1) Prima parte di 20 ore in aula dedicata alla conoscenza dei:
- contenuti principali dell' art. 37, c. 11 del D.Lgs 81/08;
- strumenti fondamentali a disposizione del RLS;
- criteri di lettura dei documenti aziendali in osservanza delle attribuzioni dei RLS (art. 50 D.Lgs 81/08).
2) Seconda parte dedicata alla:
- conoscenza delle modalità di valutazione dei rischi, del sistema di gestione della sicurezza, degli strumenti per conoscere i rischi della propria azienda – 4 ore in aula;
- percorso formativo in azienda sui rischi specifici con compilazione di due apposite check-list e di un Verbale di attività svolta (v.allegati 3, 4,5);
- analisi, confronto e approfondimento sulle attività svolte dal RLS in azienda – 8 ore in aula
Fra le prime 4 ore e le seconde 8 ore svolte in aula nella seconda parte del corso è previsto un intervallo di circa un mese, per consentire:
- lo svolgimento del percorso formativo in azienda, attraverso la collaborazione fra le figure aziendali preposte e il RLS in formazione;
- la compilazione delle due check-lis fornite;
- la consegna delle due check-list compilate alla segreteria dell’ente di formazione che organizza il corso 15 giorni prima del rientro in aula (ultime 8 ore).
L’attività formativa in azienda dovrà prevedere:
- uno o più incontri fra le figure aziendali preposte (Datore di lavoro, RSPP, Medico Competente dove previsto) e il RLS in formazione per l’illustrazione della documentazione aziendale prevista dal D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 e per fornire la piena conoscenza sui fattori di rischio presenti e sulle misure di prevenzione e protezioni adottate in azienda;
- la compilazione delle due check-list fornite al RLS;
- la compilazione e la firma del verbale delle attività svolte.
Le due check list saranno utilizzate in aula per esprimere il proprio punto di vista, per analizzare le eventuali criticità, per valorizzare quanto fatto, per formulare domande ai/e docenti,per consolidare gli apprendimenti.
2. Requisiti per l'iscrizione al corso
a. La persona segnalata deve:
- essere stata eletta o designata come RLS, con le modalità previste dagli specifici accordi interconfederali;
- non ricoprire altri ruoli/figure aziendali incompatibili con quello di RLS, come previsto dall'art. 50, c. 7 del D.Lgs 81/08
b. Invio, da parte dell'azienda richiedente copia del Verbale di elezione o designazione
3. Requisiti per ottenere l'attestato di partecipazione e formazione
a. aver partecipato a tutte le lezioni (recuperando eventuali moduli persi nelle edizioni successive);
b. aver attuato il percorso in-formativo previsto in azienda, certificato dalla consegna del Verbale delle attività svolte;
c. aver compilato e consegnato le due check -list sui rischi specifici aziendali e sul sistema di gestione della sicurezza;
d. avere compilato il questionario di apprendimento finale del corso.
Promemoria delle principali attribuzioni e funzioni del RLS
Si ricordano le principali attribuzioni che il/la RLS potrà esercitare in azienda:
1. accedere ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
2. essere consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
3. essere consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
4. essere consultato in merito all'organizzazione della formazione di cui all'articolo 37 del D.Lgs.81/08;
5. ricevere le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
6. ricevere (su richiesta) copia del documento (DVR) di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a) del D.Lgs.81/08;
7. ricevere (su richiesta) copia del documento di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI) di cui all'articolo 26, comma 3 del D.Lgs.81/08;
8. ricevere le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza (SPISAL, VV.F., ecc);
9. promuovere l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori;
10. fare proposte in merito alla attività di prevenzione;
11. formulare osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito;
12. partecipare alla riunione periodica di cui all'articolo 35 del D.Lgs.81/08;
13. avvertire il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
14. fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
Inoltre il/la Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve:
3) essere formato in modo adeguato e, comunque, non inferiormente a quanto previsto dall'articolo 37 del D.Ls.81/08;
4) disporre del tempo necessario allo svolgimento dell'incarico senza perdita di retribuzione
5) disporre dei mezzi e degli spazi necessari per l'esercizio delle funzioni e delle facoltà riconosciutegli, anche tramite l'accesso ai dati, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera r) del D.Lgs.81/08.
Per la sua tutela:
6) non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali.
Per la tutela dell'azienda:
7) è tenuto/a al rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del segreto industriale relativamente alle informazioni contenute nel documento di valutazione dei rischi e nel documento di valutazione dei rischi di cui all'articolo 26, comma 3, nonché al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell'esercizio delle funzioni.