Regione Lazio
Deliberazione 8 gennaio 2019, n. 2
Approvazione dello schema di Protocollo D'Intesa tra la Regione Lazio e le Parti Sociali "Per un lavoro di qualità in agricoltura".
B.U.R. 24 gennaio 2019, n. 8

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Politiche per la Ricostruzione
di concerto con l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali
VISTI:
- la Direttiva 2009/52/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 - che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;
- la Legge 11 agosto 2014, n. 116 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea;
- la Legge 7 luglio 2016, n. 122 - Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2015-2016;
- la Legge 28 luglio 2016, n. 154 - Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale;
- la Legge 29 ottobre 2016, n. 199 - Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo;
- il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 - Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero;
- il Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 - Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30;
- il Decreto Legislativo 16 luglio 2012, n. 109 - Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;
- il Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76 - Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti;
- il Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 - Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea;
- il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150 - Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183;
- il Decreto Legislativo 24 settembre 2016, n. 185 - Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2015, n. 81 e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151, a norma dell'articolo 1, comma 13, della legge 10 dicembre 2014, n. 183;
- il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 - Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo;
- il Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 - Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà;
- il Decreto Legge 12 luglio 2018, n. 87 - Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese;
- lo statuto della Regione Lazio;
- la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13, recante: “Legge di Stabilità regionale 2019”;
- la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14, recante: “Bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2019-2021”;
- il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di contabilità”;
- la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n. 861, concernente “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese;
- la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n. 862, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
- la determinazione dirigenziale 14 dicembre 2018, n. G16366 “delega, ex art. 164, comma 1, del regolamento regionale 1/2002, ai dirigenti della Direzione regionale Lavoro, Maria Chiara Coletti, Lina Selva e Carolina Tasco del potere di adottare gli atti indifferibili ed urgenti”;
CONSIDERATO che
- il settore agricolo è un settore particolarmente esposto al lavoro sommerso, sia esso irregolare o nero, a causa della mobilità territoriale e soprattutto per il fatto di essere legato alla stagionalità del lavoro;
- i dati che emergono dal quarto Rapporto Agromafie e Caporalato, riportano che in Italia sono circa 430.000 i lavoratori irregolari in agricoltura e potenziali vittime di caporalato e che il 10% di essi sono presenti nella Regione Lazio;
- la Regione Lazio per contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori intende intervenire tramite un Piano di intervento che si pone l’obiettivo di costruire strumenti in favore dei lavoratori e delle lavoratrici agricoli attraverso l’introduzione di meccanismi virtuosi che, a partire dalla presa in carico del soggetto da parte dei CPI, garantiscano un corretto incrocio tra domanda e offerta e mettano a disposizione delle aziende che si avvalgono di tali servizi e dei lavoratori e delle lavoratrici, strumenti e misure di sostegno;
PRESO ATTO che
con la legge di bilancio, LR n. 14/2018, sono state individuate sul capitolo F31920 le risorse finanziarie per la realizzazione di un Piano di Intervento per il contrasto ai fenomeni del lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro e per la promozione e valorizzazione della legalità in agricoltura nella Regione Lazio;
RITENUTO pertanto necessario
- approvare lo schema di Protocollo d’intesa, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, al fine di favorire il raccordo tra la Regione Lazio e le Organizzazioni sindacali e datoriali “Per un lavoro di qualità in agricoltura”;
- individuare le risorse finanziarie pari a € 500.000,00 a valere sul capitolo F31920 (missione 15 programma 03 macroaggregato 1.04.01.02.000 - Trasferimenti correnti a
Amministrazioni Locali) del bilancio regionale, esercizio finanziario 2019 al fine di promuovere attività previste dal Protocollo d’Intesa per avviare una prima sperimentazione sul territorio della Provincia di Latina che, in sinergia con l’articolazione territoriale della Rete del Lavoro agricolo di qualità costituita presso l’INPS provinciale di Latina, offra misure e strumenti a supporto dei lavoratori e lavoratrici agricoli e a beneficio delle aziende agricole per un “lavoro di qualità in agricoltura”;
Eventuali esigenze aggiuntive di natura finanziaria, attualmente non quantificabili, sono a carico del Bilancio regionale relativamente al triennio 2019/2021.
per le motivazioni indicate in premessa che si intendono integralmente recepite:
 

DELIBERA

- di approvare lo schema di Protocollo d’intesa al fine di favorire il raccordo tra la Regione Lazio e le Organizzazioni sindacali e datoriali “Per un lavoro di qualità in agricoltura”, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
- di individuare le risorse finanziarie pari a € 500.000,00 a valere sul capitolo capitolo F31920 (missione 15 programma 03 macroaggregato 1.04.01.02.000 - Trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali) del bilancio regionale, esercizio finanziario 2019 al fine di promuovere attività previste dal Protocollo d’Intesa al fine di avviare una prima sperimentazione sul territorio della Provincia di Latina che, in sinergia con l’articolazione territoriale della Rete del Lavoro agricolo di qualità costituita presso l’INPS provinciale di Latina, offra misure e strumenti a supporto dei lavoratori e lavoratrici agricoli e a beneficio delle aziende agricole per un “lavoro di qualità in agricoltura”.
- Eventuali esigenze aggiuntive di natura finanziaria, attualmente non quantificabili, sono a carico del Bilancio regionale relativamente al triennio 2019/2021.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito regionale www.regione.lazio.it canale Lavoro
 

PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
LA REGIONE LAZIO
E
LE PARTI SOCIALI
“PER UN LAVORO DI QUALITA’ IN AGRICOLTURA”

PREMESSO CHE

Il fenomeno del "caporalato" consiste nell'attività di intermediazione illecita e sfruttamento posta in essere da taluni soggetti, c.d. "caporali", nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, spesso particolarmente vulnerabili come stranieri privi del regolare permesso di soggiorno ovvero disoccupati.
Il settore agricolo è un settore particolarmente esposto al lavoro sommerso, sia esso irregolare o nero, a causa della mobilità territoriale e soprattutto per il fatto di essere legato alla stagionalità del lavoro.
 

PRESO ATTO CHE

I dati che emergono dal quarto Rapporto Agromafie e Caporalato, riportano che in Italia sono tra 400.000 e 430.000 i lavoratori irregolari in agricoltura e potenziali vittime di caporalato. Le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici sottoposti a grave sfruttamento in agricoltura determinano la privazione di qualsivoglia tutele e diritti garantiti dai contratti o dalla legge. Basti pensare che generalmente è previsto un salario tra i 22 e i 30 euro al giorno, metà di quanto previsto dal contratto di categoria, dalle 8 alle 12 ore di lavoro o il cottimo per un compenso di 3 o 4 euro per un cassone da 375 Kg. Nella retribuzione è compreso anche il costo dei beni di prima necessità: 5 euro per il trasporto, 3,5 euro per il panino, 1,5 euro per l’acqua.
 

CONSIDERATO CHE

Al fine di contrastare lo sfruttamento a basso costo della manodopera, assume estrema rilevanza l’intervento del legislatore nazionale che, con la legge 29 ottobre 2016, n. 199 recante “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo” non solo inasprisce il quadro normativo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, ma prevede anche azioni positive, come la Rete del Lavoro Agricolo di qualità e le sue sezioni territoriali, che sono volte a prevenire tali fenomeni e a promuovere la legalità anche attraverso nuove forme di intermediazione e strumenti per favorire il trasporto legale a beneficio di imprese e lavoratori agricoli.
La legge ha un duplice obiettivo:
- contrasto allo sfruttamento dei/delle braccianti, prestando attenzione all’accumulazione illecita di ricchezza da parte di chi sfrutta il loro lavoro con il fine di trarne profitto e violando le norme che sono alla base della sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti fondamentali della persona;
- intervento positivo attraverso la Rete del Lavoro Agricolo di qualità e le sue articolazioni territoriali cui è demandata una funzione sia di promozione della legalità (iscrizione delle imprese regolari alla rete) sia di strumento di controllo e conoscenza delle dinamiche per sviluppare interventi che, interponendosi alle attività dei caporali, siano in grado di proporre al sistema agricolo un’offerta di garanzie e servizi a lavoratori ed imprese.
 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

Le imprese agricole registrate nel Lazio sono pari a 44.039 (Agricoltura, silvicoltura pesca). Di queste 12.878 sono a Roma, 11.094 sono a Viterbo, 3655 sono a Rieti, 9.969 sono a Latina e 5.633 sono a Frosinone.
Ad oggi, le iscrizioni da parte delle aziende agricole operanti nel territorio della regione Lazio alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità presso l’Inps, sono ancora basse.
Nella Regione Lazio risultano costituite due sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità rispettivamente nella provincia di Viterbo e di Latina.
L’ultimo osservatorio del mondo agricolo elaborato dall’Inps con riferimento all’anno 2017, evidenzia che nel Lazio, il numero degli operai agricoli dipendenti è pari a 43.352 con una variazione in positivo del 2,9% rispetto al 2016 a cui si aggiunge il numero di lavoratori autonomi pari a 24.851, di cui 14.561 uomini e 10.290 donne.
Il settore agricolo è caratterizzato da una notevole incidenza di lavoro straniero. Nel Lazio, la percentuale degli occupati in agricoltura con nazionalità non italiana dal 2008 al 2015 è triplicata passando dal 10,30% al 38.4%.
 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO LE PARTI CONCORDANO QUANTO
SEGUE

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo di Intesa.
 

Art. 1.
Oggetto del Protocollo

Il presente Protocollo ha ad oggetto la realizzazione di un Piano di Intervento per il contrasto ai fenomeni del lavoro nero e sfruttamento del lavoro e per la promozione e valorizzazione della legalità in agricoltura nella regione Lazio.
Le Parti intendono avviare una prima sperimentazione sul territorio della Provincia di Latina che, in sinergia con l’articolazione territoriale della Rete del Lavoro agricolo di qualità costituita presso l’INPS provinciale di Latina, offra misure e strumenti a supporto dei lavoratori e lavoratrici agricoli e a beneficio delle aziende agricole per un “lavoro di qualità in agricoltura”.
Si dà atto che tutte le Parti sottoscrittrici del presente protocollo, in quanto legittimate a partecipare in qualità di titolari alla suddetta articolazione territoriale, sono impegnate a sostenere e promuovere in tale contesto le azioni e le misure di cui a seguire.
 

Art. 2
Obiettivi del Piano di Intervento

Il Piano di intervento si pone l’obiettivo di costruire strumenti in favore dei lavoratori e delle lavoratrici agricoli attraverso l’introduzione di meccanismi virtuosi che, a partire dalla presa in carico del soggetto da parte dei CPI, garantiscano un corretto incrocio tra domanda e offerta e mettano a disposizione delle aziende che si avvalgono di tali servizi e dei lavoratori e delle lavoratrici, strumenti e misure di sostegno.
In questo contesto, la Regione Lazio promuove le seguenti azioni:
1) Rete del lavoro agricolo di qualità - articolazioni territoriali. L’Assessorato al Lavoro si impegna ad essere parte, designando propri rappresentanti, nelle articolazioni della rete del lavoro agricolo di qualità e quindi a promuovere, attraverso il coinvolgimento dell’Inps regionale e del Coordinamento delle Prefetture, l’attuazione delle stesse.
2) Coinvolgimento dei soggetti attivi per la definizione e realizzazione del piano d’interventi. L’Assessorato al Lavoro, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali e con il coinvolgimento dei referenti regionali dei servizi per l’agricoltura, politiche abitative, trasporti pubblici, politiche sociali, procede alla definizione e realizzazione del piano d’interventi, da sottoporre ed incardinare nel quadro delle azioni oggetto dell’attività delle articolazioni territoriali della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità al fine di massimizzarne l’efficacia.
 

Art. 3
Governance del Piano di Intervento.

Nell’ambito della governance dell’intervento viene istituito un Gruppo di Coordinamento composto dalla Regione Lazio e dalle Organizzazioni sindacali e datoriali al fine di favorire il raccordo fra tutti gli attori coinvolti.
Al gruppo di coordinamento è demandato il compito di realizzare le seguenti attività:
■ coinvolgimento, in base alla fase di attuazione dell’intervento, di ulteriore soggetti che per competenza, potranno contribuire alla riuscita dell’intervento;
■ individuazione delle risorse da attivare per le misure e condivisione delle modalità di attivazione;
■ definizione e condivisione dei dettagli del piano di intervento;
■ rilevazione di eventuali criticità e tempestiva adozione di misure correttive in corso d’opera;
■ coordinamento e monitoraggio dell’intervento.
 

Art. 4
Le misure del Piano di intervento

Al fine di mettere in campo azioni volte a contrastare i fenomeni del lavoro nero e sfruttamento del lavoro e per la promozione e valorizzazione della legalità in agricoltura nella regione Lazio, le Parti condividono l’opportunità di agire prioritariamente in relazione alle seguenti misure di intervento:
1) Elenchi di prenotazione presso i CPI: sperimentazione su alcuni CPI delle province del Lazio con l’attivazione di uno sportello dedicato al collocamento in agricoltura.
Anche attraverso il supporto degli enti bilaterali, avranno accesso allo sportello le aziende agricole del territorio per soddisfare i propri fabbisogni occupazionali, ricercando nelle liste le persone che si dichiarino disponibili al lavoro agricolo.
I CPI designati, in sinergia con la sezione territoriale della rete del lavoro agricolo di qualità di cui all’art.8 comma 4 ter, l. 199/2016:
a. definiscono il profilo professionale;
b. inseriscono e certificano le competenze dei profili nella LISTA di prenotazione;
c. confrontano i profili con i fabbisogni delle aziende interessate.
2) GoodJob: sviluppo di una piattaforma informatica, per un lavoro buono e trasparente, nella quale far confluire le liste di disponibilità presenti presso i CPI con la finalità di rendere immediato per il datore di lavoro il servizio di intermediazione e di incrocio domanda e offerta, consentendo alle aziende la modalità di chiamata nominale tra i profili ritenuti idonei.
3) Incentivi all’assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di prenotazione presso i CPI: Introduzione di incentivi alle imprese che assumono lavoratori stagionali attraverso le liste di prenotazione esistenti presso i Centri per l’impiego.
4) Formazione: interventi di informazione e formazione per i lavoratori in tema di salute e sicurezza sul lavoro anche preventivi all’instaurazione del rapporto di lavoro a norma degli artt. 36 e 37 D.lgs. 81/08.
5) Ente bilaterale: supporto e raccordo nell’attuazione delle misure oggetto del Piano di interventi.
6) Trasporto: agevolazioni in materia di trasporto pubblico dei lavoratori da e per il luogo di lavoro anche attraverso convenzioni con aziende del trasporto pubblico locale e ricognizione delle aree nelle quali risulta maggiormente diffuso l’uso delle biciclette da parte di lavoratori e lavoratrici dell’agricoltura, per l’implementazione di piste ciclabili, illuminazione etc..
7) Accoglienza abitativa: misure a garanzia del diritto all’abitare anche attraverso contributi economici finalizzati al rispetto della dignità dei lavoratori per una corretta sistemazione alloggiativa.
8) Mediatore Culturale: avvio di attività di mediazione culturale e orientamento ai servizi del territorio anche attraverso convenzioni con associazioni per l’integrazione degli immigrati al fine di promuovere la conoscenza e la tutela dei diritti anche in un’ottica di genere.
9) Campagna di informazione: informazione e divulgazione delle opportunità per i lavoratori di essere inseriti nelle liste di prenotazione. Bacheca dei diritti presso ogni CPI. Promozione dell’iniziativa alle aziende agricole. Sensibilizzazione del fenomeno del caporalato anche presso le scuole; coinvolgimento dei media locali e nazionali, con particolare attenzione alle stazioni radio locali.
10) Legge regionale sul contrasto e l’emersione del lavoro non regolare in agricoltura: proposizione di una legge regionale che, nell’ambito delle competenze regionali e non in contrasto con la normativa nazionale, introduca in maniera organica disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare e che introduca degli indici di congruità idonei a circoscrivere il lavoro di qualità in agricoltura.
 

Art. 5
Disposizioni finali

Il presente Protocollo ha efficacia dalla data di stipula e ha natura sperimentale.
Esso può essere modificato o integrato per volontà delle Parti o anche al fine di adeguare il relativo Piano di Intervento alle eventuali innovazioni legislative che nel frattempo dovessero intervenire in materia.

Letto confermato e sottoscritto

Latina lì, 8 gennaio 2019
 

REGIONE LAZIO
CGIL
CISL
UIL
UGL
CONFEDERDIA
CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI - CIA LAZIO
UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI - CONFAGRICOLTURA LAZIO
COLDIRETTI LAZIO
LEGA COOPERATIVE LAZIO
CONFCOPERATIVE LAZIO