Regione Toscana
Delibera 19 dicembre 2016, n. 1299
Protocollo fra Regione Toscana Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, Comando regionale del Corpo forestale dello Stato della Toscana

La Giunta Regionale

VISTI:
a) il decreto del Presidente della Repubblica 9 aprile 1959, n. 128 (Norme di polizia delle miniere e delle cave);
b) il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421) ed in particolare l’art. 7 ter sulle funzioni dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende Unità Sanitarie Locali;
c) la legge regionale 13 luglio 2007 n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro);
d) il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
e) il decreto legislativo 25 luglio 2006 n. 240 (Individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari nonché decentramento su base regionale di talune competenze del Ministero della Giustizia);
f) il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro);
g) la legge regionale 25 marzo 2015 n. 35 (Disposizioni in materia di cave);
h) l’articolo 67 della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale) sugli obiettivi di promozione della salute, prevenzione delle malattie negli ambienti di vita e di lavoro del Dipartimento di prevenzione;
i) la legge regionale 25 marzo 2015, n. 35 (Disposizioni in materia di cave. Modifiche alla l.r. 104/1995 , l.r. 65/1997 , l.r. 78/1998 , l.r. 10/2010 e l.r. 65/2014);
j) la legge regionale 28 dicembre 2015, n. 84 (Riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario regionale. Modifiche alla l.r. 40/2005);
k) l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi);
Visto inoltre il Regolamento di attuazione dell'articolo 5 della legge regionale 25 marzo 2015, n. 35, emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 16 novembre 2015, n. 72/R (Regolamento di attuazione dell'articolo 5 della legge regionale 25 marzo 2015, n. 35 (..) in materia di allegati tecnici annessi al progetto definitivo e di controlli) che al Capo III stabilisce quali sono le attività di coordinamento, monitoraggio e controllo svolte dalla Regione;
Visti altresì:
l) la legge 6 febbraio 2004, n. 36 (Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato);
m) il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, dispone che il Corpo forestale dello Stato sia assorbito nell’Arma dei Carabinieri con effetto dal 1° gennaio 2017;
Vista la deliberazione n. 151 del 1 marzo 2016 (Piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza del lavoro) il cui allegato 2D riguarda in modo specifico il “comparto estrattivo e lapideo”
Richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:
a) n. 404 del 3 maggio 2016 (Definizione degli indirizzi per lo svolgimento dell'attività di controllo dei siti estrattivi di cui all'art. 51 della L.R. 35/2015 e relative modalità di selezione, da avviare in via sperimentale per l'anno 2016);
b) n. 458 del 7 maggio 2016 (Piano biennale straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo);
c) n. 565 del 14 giugno 2016 (Protocollo d'Intesa per la sicurezza del lavoro nelle cave e nelle aziende del settore del marmo del distretto Apuo-versiliese);
d) n. 677 del 12 luglio 2016 (Approvazione dello schema di accordo tra Regione Toscana, Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Dipartimento di Scienze della terra dell'Università degli studi di Firenze per l'attività di monitoraggio del rischio idrogeologico nel territorio della Regione Toscana);
e) n. 945 del 27-09-2016 (Linee sviluppo tecnico "progetto speciale cave");
Vista altresì la decisione n. 2 del 27 settembre 2016 (Coordinamento politico e amministrativo del progetto cave);
Ricordato che:
a) la deliberazione 404/2016 avvia in via sperimentale per l'anno 2016 l'attività di controllo dei siti estrattivi stabilendo i criteri ed indirizzi riportati nell'Allegato A per lo svolgimento dell'attività di controllo, sia relativamente al numero dei siti indagati e alle modalità di selezione degli stessi, sia nei riguardi delle tipologie dei controlli, stabilendo altresì che dell'esito delle verifiche svolte saranno informati i vari soggetti competenti all'adozione dei provvedimenti conseguenti;
b) la deliberazione 458/2016 approva il Piano biennale straordinario per la sicurezza presentato dalla Azienda USL Nord Ovest, il quale:
1. analizza gli aspetti numerici del comparto, gli eventi mortali e la loro dinamica e propone interventi diversificati e tra loro coerenti che riguardano le modalità di espletamento delle attività di vigilanza e controllo e i fabbisogni di risorse professionali e materiali;
2. persegue la finalità di poter affrontare la situazione straordinaria degli infortuni fino alla modellizzazione dei controlli in grado di garantire una condizione ordinaria, assicurando altresì le risorse umane e tecnologiche necessarie per il suo espletamento;
3. attiva forme sperimentali di coordinamento e collaborazione con gli altri soggetti competenti al controllo, per migliorare l’efficacia delle attività di vigilanza e di controllo finalizzate alla tutela ambientale e alla sicurezza e salute dei lavoratori e delle popolazioni interessate;
c) la deliberazione 565/2016 di approvazione di un protocollo di intesa con la Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze, la Procura Generale presso la Corte di Appello di Genova nonché con le Procure presso il tribunali di Lucca e Massa che, instaurando un rapporto collaborativi fra Regione e tali uffici giudiziari, persegue le seguenti finalità:
1. potenziamento delle attività di controllo e ispezione;
2. messa a disposizione degli uffici giudiziari di unità di personale del Servizio Sanitario Regionale e di giovani del servizio civile;
3. Istituzione di un Tavolo di monitoraggio;
d) la deliberazione 677/2016 approva un Accordo finalizzato all’attività di monitoraggio del rischio idrogeologico nel territorio della Regione Toscana ed instaura con il Dipartimento protezione civile e il Dipartimento Scienze della terra dell’Università di Firenze un rapporto di cooperazione e partnership, nell’ambito delle rispettive finalità istituzionali, per la realizzazione di studi, ricerche, indagini e monitoraggio finalizzati ad approfondire le conoscenze sui movimenti del suolo e le deformazioni del terreno;
e) la deliberazione 945/2016 con la quale si approva il “Progetto Speciale Cave” di durata biennale, elaborato da ARPAT su richiesta della Amministrazione Regionale nel quale:
1. si prevedono una serie di azioni mirate per migliorare, attraverso il potenziamento dei controlli sulle varie matrici (acque, rifiuti, aria), la gestione ambientale delle cave e ridurre l’inquinamento, agendo sia in fase preventiva che di controllo;
2. si incaricano, tra l’altro, le Direzioni Ambiente ed Energia e Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale di individuare le modalità di azione integrata sul territorio delle Alpi Apuane del “Progetto Speciale Cave” con il “Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto Apuo-Versiliese” di cui alla citata deliberazione 458/2016;
f) la decisione n. 2 del 27 settembre 2016 ha istituito delle sedi di coordinamento a livello regionale ed in particolare:
1. una Cabina di regia con funzioni di indirizzo e programmazione, coordinata dal Presidente della Giunta regionale e composta, oltreché dal medesimo Presidente, dagli assessori competenti;
2. un Nucleo operativo, quale organismo tecnico di supporto della Cabina di regia, di implementazione dei relativi indirizzi e di monitoraggio, con funzioni anche di raccordo, in base agli indirizzi politici ricevuti, con gli enti pubblici e gli enti locali interessati, composto dai direttori delle competenti direzioni della Giunta regionale;
Ritenuto che l’efficace implementazione degli obiettivi di sicurezza del lavoro nelle cave e la lotta alle irregolarità connesse di cui alle citate deliberazioni della Giunta regionale richiede, oltre ai tradizionali strumenti di intervento, un’azione di coordinamento ex ante, in itinere ed ex post di tutti le attività dei soggetti istituzionali interessati, capace di dare efficacia alla sinergia di azioni plurime avviate con gli atti deliberativi citati,
Ricordato che la deliberazione n. 566 del 7 luglio 2014 individua tra i distretti tecnologici quello del marmo e pietre ornamentali;
Considerato, infine, che occorre incentivare e avviare interventi a sostegno delle imprese del comparto estrattivo e lapideo volte all’innovazione per nuove tecniche di estrazione, uso dei materiali di scarto,
Visto il parere del CD del 15 dicembre 2016
A voti unanimi,
 

D E L I B E R A

1) è approvato lo schema di “Protocollo per la salvaguardia della legalità e per la promozione dello sviluppo sostenibile dell'attività estrattiva nel distretto Apuo-Versiliese” fra Regione Toscana, Procura presso il tribunale di Lucca, procura presso il Tribunale di Massa, l’Azienda USL Toscana Nord Ovest e Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato;
2) di dare atto che la sottoscrizione del protocollo non comporta ulteriori oneri per il bilancio regionale in quanto anche le attività volte al sostegno delle imprese del comparto estrattivo e lapideo si attuano negli ambiti di quanto già previsto dagli atti in vigore;
Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 della L. R. n. 23/2007.
 

Protocollo per la salvaguardia della legalità e la promozione dello sviluppo sostenibile dell'attività estrattiva nel distretto Apuo-Versiliese


tra
Regione Toscana
in persona del Presidente dott. Enrico Rossi
piazza Duomo n. 10, palazzo Strozzi Sacrati, 50122 Firenze
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa
in persona del Procuratore della Repubblica dott. Aldo Giubilaro
piazza Alcide De Gasperi, 1 - 54100 Massa
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca
in persona del Procuratore della Repubblica dott. Pietro Suchan
via Galli Tassi, 61 - 55100 Lucca
Comando regionale del Corpo forestale dello Stato della Toscana
in persona del Dir. Sup. Giuseppe Vadalà
con sede in piazza Thomas Alva Edison, 2 - 50133 Firenze
 

Visti:
1) il decreto legislativo 25 luglio 2006 n. 240 (Individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari nonché decentramento su base regionale di talune competenze del Ministero della Giustizia);
2) il decreto del Presidente della Repubblica 9 aprile 1959, n. 128 (Norme di polizia delle miniere e delle cave);
3) il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro);
4) la legge regionale 13 luglio 2007 n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro);
5) la legge regionale 24 febbraio 2005 n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale);
6) la legge regionale 28 dicembre 2015 n. 84 (Riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario regionale. Modifiche alla l.r. n. 40/2005);
7) la legge regionale 25 marzo 2015 n. 35 (Disposizioni in materia di cave) ed in particolare gli articoli 50 e 51 sulle funzioni in materia di vigilanza;
8) il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 16 novembre 2015, n. 72/R Regolamento di attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 25 marzo 2015, n. 35 (Disposizioni in materia di cave. Modifiche alla l.r. 104/1995 , l.r. 65/1997 , l.r. 78/1998 , l.r. 10/2010 e l.r. 65/2014.) in materia di allegati tecnici annessi al progetto definitivo e di controlli.
Visti altresì
1) la legge 6 febbraio 2004, n. 36 (Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato);
2) il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, dispone che il Corpo forestale dello Stato sia assorbito nell’Arma dei Carabinieri con effetto dal 1° gennaio 2017;
Vista la deliberazione n. 151 del 1 marzo 2016 (Piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza del lavoro) il cui allegato 2D riguarda in modo specifico il “comparto estrattivo e lapideo”
Considerato che la sicurezza del lavoro dell’attività estrattiva negli agri marmiferi del distretto Apuo-Versiliese e la tutela ambientale del comprensorio della Alpi Apuane è stata oggetto di attenzione particolare mediante i seguenti atti regionali che hanno coinvolto competenze e professionalità rilevanti del sistema amministrativo ed istituzionale toscano:
a) n. 404 del 3 maggio 2016 (Definizione degli indirizzi per lo svolgimento dell'attività di controllo dei siti estrattivi di cui all'art. 51 della L.R. 35/2015 e relative modalità di selezione, da avviare in via sperimentale per l'anno 2016);
b) n. 458 del 7 maggio 2016 (Piano biennale straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo);
c) n. 565 del 14 giugno 2016 di approvazione del Protocollo d'Intesa per la sicurezza del lavoro nelle cave e nelle aziende del settore del marmo del distretto Apuo- versiliese sottoscritto con la Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze, la Procura Generale presso la Corte di Appello di Genova nonché con le Procure presso il tribunali di Lucca e Massa;
d) n. 677 del 12 luglio 2016 (Approvazione dello schema di accordo tra Regione Toscana, Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Dipartimento di Scienze della terra dell'Università degli studi di Firenze per l'attività di monitoraggio del rischio idrogeologico nel territorio della Regione Toscana);
e) n. 945 del 27-09-2016 (Linee sviluppo tecnico "progetto speciale cave");
f) n. 1254 del 05-12-2016 (Approvazione della convenzione con il Corpo Forestale dello Stato per le annualità 2017 e 2018)
Richiamata la decisione della Giunta regionale n. 2 del 17 settembre 2016 con cui si istituisce:
a) una Cabina di regia con funzioni di indirizzo e programmazione;
b) un Nucleo operativo quale organismo tecnico di supporto della Cabina di regia, di implementazione dei relativi indirizzi e di monitoraggio, con funzioni anche di raccordo con gli enti pubblici interessati e composto in base alle competenze coinvolte, dai preposti alle seguenti direzioni: 1) Diritti di cittadinanza e coesione sociale; 2) Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale; 3) Ambiente ed energia; 4) Attività produttive;5) Difesa del suolo e protezione civile; 6) Urbanistica e politiche abitative;
Ricordato che anche nella proposta della Giunta regionale di Piano regionale di Sviluppo 2016-2020 si legge che la Regione si sarebbe dotata di regole “univoche ed omogenee su tutto il territorio regionale per il corretto uso delle risorse di cava e del territorio” e che “a garanzia della sostenibilità delle attività di cava, si procederà alla messa in atto di un efficace sistema di monitoraggio e controllo delle attività esistenti sul territorio”;
Vista la deliberazione n. 566 del 7 luglio 2014 individua tra i distretti tecnologici quello del marmo e pietre ornamentali;
Considerata la necessità di promuovere, incentivare e diffondere l'innovazione, condividendo strutture e conoscenze, competenze e know how;
 

tutto ciò premesso
si conviene quanto segue
 

Art. 1
Premesse

1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo.
 

Art. 2
Oggetto del Protocollo

1. Il presente accordo ha lo scopo di realizzare un’azione di coordinamento e di monitoraggio delle attività dei vari Soggetti Istituzionali coinvolti, nel rispetto delle relative competenze, nella salvaguardia della legalità e nella promozione della sostenibilità dell'attività estrattiva del distretto lapideo Apuo-Versiliese. Nella presente intesa la salvaguardia della legalità sarà, prevalentemente, declinata rispetto ai seguenti temi: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, rispetto dell'ambiente e dell'assetto idraulico ed idrogeologico e, più in generale, corretta modalità di coltivazione delle cave.
2. Il coordinamento è volto ad ottenere piena sinergia dell'operato delle varie Istituzioni coinvolte e, conseguentemente, la più ampia efficacia delle azioni intraprese in attuazione degli atti citati in premessa.
3. L’accordo ha altresì la finalità di promuovere e sostenere l’innovazione tecnologica del comparto lapideo nell’ambito delle attività poste in essere dalla Giunta regionale.
 

Art. 3
Impegni delle parti

1. Le parti si riuniscono per sottoporre all’attenzione collegiale le iniziative che si intendono intraprendere nell’ambito delle rispettive competenze nonché rappresentare esigenze di coordinamento delle attività in essere.
2. Le riunioni hanno luogo a cadenza periodica su iniziativa di ciascun sottoscrittore del presente accordo.
3. La Giunta regionale, oltre a quanto previsto dall’articolo 4:
a) acquisisce dall'ASL e dall'ARPAT, entro il mese di gennaio di ogni anno, un piano operativo annuo delle seguenti attività:
- controlli in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro
- controlli in materia ambientale;
b) tramite le direzioni regionali competenti, predispone, entro il mese di gennaio di ogni anno:
- un disciplinare operativo annuo per le attività di controllo finalizzate alla riduzione del rischio idraulico e idrogeologico;
- un piano operativo annuo dei controlli di cui alla LR 35/2015;
c) sottopone ai sottoscrittori i piani ed il disciplinare citati in precedenza per una valutazione ex ante degli stessi anche alla scopo di identificare forme di coordinamento delle azioni in essi contenute;
d) predispone un monitoraggio almeno semestrale dell'attuazione delle azioni contenute nei piani operativi annui e lo esamina con i sottoscrittori del presente protocollo.
 

Art. 4
Promozione ed incentivazione dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile

1. La Regione Toscana promuove ed incentiva l’innovazione tecnologica mediante interventi a sostegno delle imprese nel quadro delle azioni per le aree di crisi industriale non complessa. Gli interventi sono volti a sviluppare:
a) l'introduzione di tecniche di estrazione che riducano la produzione dei volumi del materiale di scarto dell'estrazione e della lavorazione e migliorino la sostenibilità ambientale dell'attività estrattiva del distretto lapideo;
b) il sostegno di studi finalizzati a favorire l’utilizzo del materiale di scarto (economia circolare);
c) l’analisi delle prospettive tecnologiche su tali fasi del ciclo della lavorazione;
d) specifiche e mirate attività di ricerca da promuovere con le Università e gli Enti competenti, finalizzate alla messa a punto di sistemi di misurazione del materiale lapideo estratto e di tecniche di gestione della risorsa lapidea per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per il contenimento del materiale trasportato a valle;
e) l'incentivazione dell'introduzione di nuovi processi e tecniche di produzione anche identificati a seguito delle attività di studio e di ricerca menzionate in precedenza;
f) il rispetto e l'attuazione del Piano Paesaggistico della Regione Toscana.
2. Le attività di cui al comma precedente si esplicano nell’ambito delle politiche regionali in essere, laddove necessario mediante il soggetto gestore del Distretto tecnologico sul lapideo nonché mediante accordi con lo Stato per lo sviluppo dell'area di Massa Carrara.
 

Art. 5
Tavolo di governo e monitoraggio

1. È istituito un tavolo di governo e monitoraggio composto dai soggetti sottoscrittori del presente Accordo.
2. Il Tavolo si riunisce per le attività di coordinamento di cui all’articolo 3.
3. Il Tavolo può invitare soggetti esterni e riunirsi anche in seduta congiunta con il Nucleo operativo di cui alla decisione della Giunta regionale n. 2 del 17 settembre 2016.
4. Il Nucleo operativo di cui alla citata decisione n. 2 del 17/9/2016 esercita funzioni di supporto anche per il Tavolo di governo e monitoraggio.
5. La Direzione generale della Giunta regionale assicura le attività di segreteria a supporto del Tavolo.
 

Art. 6
Coordinamento operativo a livello locale

1. È istituito un coordinamento operativo a livello locale delle azioni del Corpo Forestale dello Stato, dell'ASL, dell'ARPAT e che potrà essere integrato, secondo le necessità segnalate e richieste, dai rappresentanti delle direzioni che compongono il Nucleo operativo istituito con la decisione della Giunta regionale n. 2 del 17 settembre 2016.
2. Tale coordinamento è affidato al Corpo Forestale dello Stato.
3. Il Tavolo di governo e monitoraggio potrà declinare le modalità di espletamento del coordinamento in esame.
 

Art. 7
Successive adesioni e modifiche

1. Il presente Protocollo potrà essere esteso ad altri ambiti e ad esso potranno aderire, successivamente alla sua sottoscrizione, anche altre amministrazioni statali od enti pubblici che ne condividano le finalità.
2. Le nuove adesioni di cui al comma 1 sono formalizzate tramite sottoscrizione del presente Protocollo da parte del nuovo soggetto, previo consenso unanime di coloro che lo hanno già sottoscritto manifestabile reciprocamente con modalità digitali.
3. Eventuali modifiche al presente Protocollo dovranno essere concordate tra le parti sottoscrittrici attraverso l'approvazione e la sottoscrizione di un successivo atto integrativo.
 

Art. 8
Validità

1. Il presente Protocollo ha validità fino alla conclusione della legislatura.