Regione Toscana
Delibera Giunta Regionale 10 luglio 2023, n. 783
Approvazione schema “Protocollo di intesa per la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni dei lavoratori negli ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento”

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il “Quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 - Sicurezza e salute sul lavoro in un mondo del lavoro in evoluzione” (Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 28 giugno 2021), in cui si esortano gli Stati membri ad adoperarsi per realizzare l'approccio "zero vittime" (Vision Zero) per i decessi relativi al lavoro nell'UE;
Richiamato l’articolo 4, comma 1) lettera a) dello Statuto della Regione Toscana che individua, fra le finalità principali, il diritto al lavoro e ad adeguate forme di tutela della dignità dei lavoratori nonché il diritto alla sicurezza dei luoghi di lavoro;
Visto il D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e ss.mm.ii., con particolare riferimento agli artt. 66 e 121, relativi ai lavori in ambienti sospetti di inquinamento, e all'allegato IV, punto 3, dedicato ai lavori negli ambienti confinati;
Richiamato altresì l’art. 43, c. 1 lett. a) del D. Lgs. 81 del 2008, che prevede che il datore di lavoro, ai fini degli adempimenti di cui all'articolo 18, comma 1, lettera t) del medesimo decreto legislativo, debba organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza;
Visto il D. P. R. 14 settembre 2011, n. 177 “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”, in particolare l’art. 3 comma 3 secondo cui, in coerenza con quanto previsto dall’art. 43, c.1 lett. c) del D. Lgs. 81/08, durante tutte le fasi delle lavorazioni in ambienti sospetti di inquinamento o confinati deve essere adottata ed efficacemente attuata una procedura di lavoro specificamente diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al minimo i rischi propri delle attività in tali ambienti, comprensiva della eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio sanitario nazionale e dei Vigili del Fuoco;
Vista la Delibera di Giunta regionale n. 231 del 15 marzo 2021 “Approvazione delle Linee di indirizzo per l’attività di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro di competenza della Regione e dei Dipartimenti delle Aziende Sanitarie Territoriali”, che individua varie strategie di intervento e prevede azioni concomitanti e sinergiche quali l’informazione, l’assistenza, la vigilanza, il controllo, la formazione e il sostegno alle imprese, ai fini della prevenzione dei rischi in ambito lavorativo e per favorire l’adozione di ulteriori misure di sicurezza;
Vista la Delibera di Giunta regionale n. 1406 del 27 dicembre 2021 “Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2020-2025”, che ribadisce, tra l’altro, la collaborazione interistituzionale e l’attività di formazione e informazione quali strumenti irrinunciabili per massimizzare l'efficacia delle azioni delle amministrazioni pubbliche e degli organismi deputati alla tutela della sicurezza e legalità del lavoro;
Richiamata, in particolare, l’azione “formazione” del programma predefinito PP07 (Macrobiettivo 4) del predetto Piano, che prevede la realizzazione di attività formative dedicate alla prevenzione dei rischi in ambienti confinati dei comparti dell’edilizia e dell’agricoltura;
Visto il “Piano formativo regionale 2021-2023 per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” approvato con Delibera di Giunta regionale n. 944 del 13/9/2021, che prevede la realizzazione di corsi di formazione rivolti a formatori e a tecnici che forniscono consulenza e supporto alle imprese, con riferimento a comparti e ambiti specifici di rischio, tra cui anche gli ambienti confinati e in caso di utilizzo di sostanze pericolose;
Visti il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati), e il D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, così come modificato dal D. Lgs n. 101 del 10 agosto 2018;
Visto il D. Lgs. del 07.03.2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”e ss.mm.ii.;
Visto il D.Lgs. Del 8 marzo 2006, n. 139 “Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229”;
Vista la L. R. del 24 febbraio 2005, n. 40 “Disciplina del servizio sanitario regionale”e e ss.mm.ii.;
Vista la Delibera di Giunta regionale n. 1614 del 21 dicembre 2020 “Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro ex art. 7 - Rinnovo composizione” (di seguito “Comitato ex art. 7 della Toscana”);
Vista la Delibera di Giunta regionale n.1056 del 02-10-2017 “ Procedure operative di livello regionale per le operazioni di soccorso congiunto di competenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del sistema di emergenza sanitaria. Approvazione”. con la quale la Giunta regionale ha approvato specifiche procedure operative, di livello regionale, di raccordo e sinergia operativa, al fine di garantire omogeneità, efficienza ed efficacia su tutto il territorio regionale nella gestione delle emergenze che coinvolgono sia il soccorso sanitario che il soccorso tecnico urgente, rispettivamente competenze istituzionali del SSN e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 1003/2008 “Progetto Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva "Linee generali di Progetto” con la quale si approvano le linee generali di progetto per la costruzione di un sistema informativo regionale unico e centralizzato per la raccolta delle informazioni gestionali e sanitarie trattate dai Dipartimenti della Prevenzione Collettiva, incluse quelle di competenza della Medicina del Lavoro;
Viste, altresì, la delibera di Giunta regionale n. 704 del 26-06-2017 “DGRT 312/2016. Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva SISPC 2.0 - Progettualità di evoluzione del sistema 2016 - 2020. Definizione di risorse”, la delibera di Giunta regionale n. 312 del 11-04- 2016 “Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva SISPC 2.0 - Progettualità di evoluzione del sistema 2016 - 2020. Approvazione e destinazione di risorse.”e la delibera di Giunta regionale n. 290 del 22-03-2021 “Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva SISPC 3.0 - Progettualità di evoluzione del sistema 2021 - 2025. Approvazione e destinazione di risorse”, che aggiornano e implementano il Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva SISPC;
Vista la Normativa Tecnica Internazionale relativa alla definizione di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e per la valutazione dei rischi ad essi correlati (es. standard di riferimento internazionale OSHA 29CFR 1910.146);
Viste le “Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio inquinamento” approvate dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri nella seduta del 29/01/2020;
Visto il “Protocollo d’intesa per la diffusione e la sperimentazione della Comunicazione preventiva di lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati” riferito alla Provincia di Pistoia, sottoscritto in data 15 Novembre 2019 dall’Azienda USL Toscana Centro, dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pistoia, dalle parti sociali e dagli ordini professionali dell’area pistoiese, ai fini dell’adempimento da parte dei datori di lavoro degli obblighi previsti dall’ art. 3 c. 3 del DPR del 14.09.2011 n.177 inerenti all’attivazione di una procedura nella fase di soccorso in ambienti confinati;
Richiamato il paragrafo 2.1. “Programmazione attività congiunta di legislatura” della sopra citata DGR n. 231 del 15 marzo 2021, che prevede la possibile estensione a tutto il territorio regionale della sperimentazione della scheda predisposta per la comunicazione preventiva di lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati sopra citata;
Preso atto che il predetto Protocollo provinciale è stato oggetto di illustrazione e condivisione in sede di Comitato ex art. 7 della Toscana e del relativo l’Ufficio operativo, e che, a settembre 2020, il Comitato ha approvato la proposta della Regione Toscana di ampliare il progetto quale strumento di prevenzione dei rischi in ambienti confinati a disposizione delle aziende presenti su tutto il territorio della Toscana;
Reso noto che, successivamente, Regione Toscana si è confrontata con i referenti della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pistoia, dell’AZ. USL Toscana Centro e del Coordinamento regionale delle Centrali Operative 118 per la rielaborazione del protocollo provinciale di comunicazione preventiva di cui sopra ai fini della sua applicazione in ambito regionale;
Evidenziati i seguenti aspetti, oggetto del confronto interistituzionale sopra citato:
- le attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati sono trasversali a molti settori produttivi e durante il loro svolgimento possono verificarsi infortuni gravi e mortali i quali, spesso, come emerge dai relativi dati di fonte INAIL, sono eventi mortali plurimi, coinvolgenti talvolta anche lo stesso personale di soccorso;
- per il raggiungimento di un elevato grado di efficienza e tempestività del soccorso in caso di incidente in tali ambienti è necessaria una conoscenza preventiva della loro presenza, delle loro caratteristiche e delle imprese che vi eseguono le lavorazioni;
- la pianificazione degli interventi di soccorso basata sulla conoscenza dei fattori di rischio presenti in tali luoghi di lavoro favorisce la tempestività degli interventi di soccorso e una gestione delle emergenze in grado di evitare il decesso dei lavoratori coinvolti negli eventi infortunistici;
- in continuità con il progetto provinciale, è stato ritenuto opportuno prevedere la trasmissione preventiva ai Vigili del fuoco e agli operatori del soccorso sanitario, da parte dei datori di lavoro/committenti, delle informazioni relative alle caratteristiche degli ambienti confinati o sospetti di inquinamento e alle lavorazioni ivi svolte per l’approntamento di un pronto ed efficace intervento di soccorso, da attivare attraverso il Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE 112), qualora si verificassero incidenti in tali ambienti;
- per la trasmissione delle informazioni di cui sopra, Regione Toscana e la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco hanno ritenuto opportuno prevedere l’utilizzo del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione Collettiva (SISPC) al fine di semplificare gli adempimenti amministrativi a carico dei datori di lavoro/committenti e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche necessarie per la gestione e la raccolta delle informazioni pervenute;
Reso noto che a seguito del suddetto confronto è stato elaborato uno schema di protocollo regionale che prevede due comunicazioni preventive, oggetto di specifici format che il datore di lavoro/committente compila sul portale del Sistema Informativo della Prevenzione Collettiva (SISPC):
- Allegato1-scheda tecnica “Comunicazione presenza ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento”, che contiene la descrizione dell’ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento individuato all’interno di un luogo di lavoro, riportando tutte le informazioni sulle caratteristiche fisiche e di possibile inquinamento necessarie per un eventuale intervento di soccorso. La predetta scheda tecnica deve essere aggiornata e ritrasmessa ogni qualvolta vi sia una variazione dei dati precedentemente trasmessi;
- Allegato 2 - scheda tecnica “Comunicazione preventiva esecuzione lavori in ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento” che contiene tutte le informazioni relative ai tempi, alle modalità dei lavori che debbano svolgersi e alle imprese e ai lavoratori che intervengono negli ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento. Il datore di lavoro/committente, almeno tre giorni prima dall’ inizio delle lavorazioni all’interno di essi, salvi i casi di necessità e di urgenza che richiedano interventi tempestivi e/o non programmabili, comunica le informazioni di cui sopra attraverso l’invio telematico della predetta scheda tecnica, che dovrà essere nuovamente trasmessa in caso di modifica delle caratteristiche ambientali, delle possibili sostanze inquinanti e/o dell’intervento da realizzare dichiarate nell’invio precedente. In caso di lavorazioni ripetute ciclicamente in tali ambienti, tale comunicazione può essere inviata una sola volta specificando la tempistica con cui avvengono le attività lavorative.;
Reso noto che i punti salienti dello schema di protocollo regionale sono stati illustrati al Comitato ex art. 7 della Toscana nella seduta del 21 ottobre 2021, trovando la piena adesione dei suoi componenti e delle parti sociali ivi rappresentate, e che nei mesi successivi sono stati condivisi in tale contesto gli ulteriori sviluppi dello stesso;
Reso noto altresì che il progetto regionale è stato:
- oggetto di approfondimento con il Responsabile Regionale Coordinamento Interaziendale del Sistema Informativo Sanitario Prevenzione Collettiva (SISPC) della Toscana al fine del suo utilizzo per la trasmissione delle comunicazioni di cui sopra da parte dei datori di lavoro/committenti;
- oggetto di confronto con l’Ispettorato interregionale del lavoro-Centro per l’adesione di quest’ultimo allo schema di protocollo, con l’impegno di svolgere attività di promozione del protocollo e degli adempimenti previsti per i datori di lavoro/committenti;
- oggetto di confronto e condivisione con gli operatori dei Servizi di Prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro delle Az. USL Toscane, cui compete lo svolgimento di attività di promozione del protocollo e degli adempimenti previsti per i datori di lavoro/committenti;
- oggetto di confronto e condivisione con le parti sociali e con gli ordini professionali della Toscana, al fine dello svolgimento di attività di promozione degli adempimenti previsti a carico dei datori di lavoro/committenti e, per ciò che riguarda le associazioni di categoria, dello svolgimento di attività di supporto e assistenza agli stessi per la compilazione e trasmissione attraverso SISPC delle comunicazioni previste;
Visto lo schema di “Protocollo di intesa per la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni dei lavoratori negli ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento” e i relativi Allegato 1- scheda tecnica “Comunicazione presenza ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento” e Allegato 2 - scheda tecnica “Comunicazione preventiva esecuzione lavori in ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento”, parti integranti e sostanziali del presente atto;
Considerata la coerenza dello schema di protocollo di cui sopra con la finalità di rilevante interesse pubblico di prevenire eventuali incidenti in tali ambienti mettendo a disposizione delle imprese un sistema informatizzato per la trasmissione delle informazioni relative alla presenza, alle caratteristiche e alle attività lavorative ivi svolte, che permetta ai soggetti addetti all’emergenza di conoscere con un adeguato anticipo tali aspetti in modo da potere adottare misure di intervento idonee e efficaci in caso di incidenti;
Preso atto che le comunicazioni preventive di cui agli Allegati 1 e 2, previste dallo schema di Protocollo di cui sopra, costituiscono per i datori di lavoro/committenti un adempimento idoneo a realizzare un’efficiente ed efficace organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza, secondo quanto previsto dall’art. 43 c. 1 lett. a) del D. Lgs 81 del 2008 e dall’art. 3 c. 3 del DPR 177/2011;
Reso noto che lo scopo ulteriore del presente Protocollo è quello di promuovere iniziative di informazione, formazione e assistenza in materia di lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, nonché di incentivare e monitorare l’utilizzo delle comunicazioni preventive di cui sopra;
Evidenziato, in particolare, che le comunicazioni di cui agli Allegati 1 e 2 sopra citati sono trasmesse attraverso SISPC dai datori di lavoro/committenti alla Direzione dei Vigili del Fuoco e al Coordinamento regionale Centrali Operative 118 nonché alle loro articolazioni territoriali , mentre alla Regione Toscana e agli altri soggetti pubblici e privati sottoscrittori del protocollo compete lo svolgimento di attività di promozione del protocollo nonché di informazione e formazione a supporto delle imprese;
Sentiti i Responsabili della Protezione dei Dati di Regione Toscana di Estar per gli aspetti inerenti al trattamento dei dati personali contenuti nelle comunicazioni predette, al fine di garantire il rispetto di quanto previsto dalla relativa normativa vigente;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1392 del 07.12.2022 di adozione del Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025;
Visti il Documento di Economia e Finanza Regionale 2023 (DEFR 2023), approvato con Delibera di Consiglio Regionale n. 75 del 08.09.2023, e la successiva Nota di Aggiornamento al DEFR 2023 (NADEFR 2023), approvata con Delibera di Consiglio Regionale n. 110 del 22.12.2022, con particolare riferimento al Progetto Regionale 26" Politiche per la salute" Obiettivo 11 - Potenziare la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro;
Visto il parere positivo espresso dal Comitato dei Direttori nella seduta del 29.06.2023;
Visto il DPGR n. 136/2020 avente ad oggetto “Delega per la sottoscrizione di accordi di programma, protocolli d'intesa, convenzioni e altri accordi comunque denominati”;
Dato atto che l’attuazione degli impegni previsti dallo schema di protocollo d'intesa non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale;
A VOTI UNANIMI
 

DELIBERA

1. di approvare lo schema di “Protocollo di intesa per la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni dei lavoratori negli ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento” e i relativi Allegato 1- scheda tecnica “Comunicazione presenza ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento” e Allegato 2 - scheda tecnica “Comunicazione preventiva esecuzione lavori in ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento”, parti integranti e sostanziali del presente atto;
2. di dare mandato al Settore regionale “Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro” della Direzione “Sanità, welfare e coesione sociale” di porre in essere gli adempimenti amministrativi e gli approfondimenti tecnici necessari all'attuazione dello schema di protocollo di cui al punto n. 1 nonché all’assolvimento degli impegni assunti con la sottoscrizione dello stesso;
3. di autorizzare le eventuali modifiche non sostanziali ritenute necessarie per la sottoscrizione del protocollo;
4. di dare atto che l'adesione al protocollo non comporta alcun onere finanziario a carico del bilancio regionale;
Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.18 della L.R. 23/2007.

Al Comunicazione presenza ambienti confinati
A2 Comunicazione lavori ambienti confinati

 

A Schema protocollo tutela salute e prevenzione infortuni dei lavoratori negli ambienti confinati

 

PROTOCOLLO D’INTESA
per la tutela della salute e la prevenzione degli infortuni dei lavoratori negli ambienti confinati e a possibile sospetto di inquinamento

TRA

REGIONE TOSCANA, con sede legale in Firenze, Piazza Duomo 10, ***, rappresentata dal …... , nella sua qualità di responsabile del ………..;

E

DIREZIONE REGIONALE VV.FF. TOSCANA rappresentata da ______________

E

ISPETTORATO INTERREGIONALE DEL LAVORO-Centro, rappresentato da ______________

E

AZIENDA USL TOSCANA CENTRO rappresentata da ______________
AZIENDA USL TOSCANA NORD-OVEST rappresentata da ______________
AZIENDA USL TOSCANA SUD-EST rappresentata da ______________

E

CGIL Regionale Toscana rappresentata da ______________
CISL Regionale Toscana rappresentata da ______________
UIL Regionale Toscana
rappresentata da ______________

E

Confindustria Toscana rappresentata da ______________
Legacoop Toscana rappresentata da ______________
Associazione Generale Cooperative Italiane Toscana (AGCI) rappresentata da ______________
Confcooperative Toscana rappresentata da ______________
Confederazione italiana agricoltori Toscana (CIA) rappresentata da ______________
Coldiretti Toscana rappresentata da ______________
Confagricoltura rappresentata da ______________
Confesercenti Toscana ______________
Confcommercio Toscana ______________
Confederazione Nazionale Artigianato (CNA) Toscana rappresentata da ______________
Confartigianato Imprese Toscana rappresentata da ______________
Casartigiani Toscana rappresentata da ______________
Rete Toscana delle professioni tecniche, rappresentata da ______________
in rappresentanza di:
Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Toscana
Federazione Regionale Ordini degli Architetti PPC Toscana
Federazione Intercollegiale Regionale Toscana dei Periti industriali e dei Periti Industriali laureati
Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali Toscana
Ordine dei Geologi della Toscana
Federazione Regionale Toscana Geometri
Coordinamento Regionale Collegi Provinciali Periti Agrari e Periti Agrari laureati della Toscana
Collegi dei Geometri e Geometri laureati delle Province di Prato, Pisa, Siena, Arezzo, Firenze, Livorno, Pistoia; Massa Carrara e Lucca
Ordini degli Architetti, PPC, delle Province di Pisa, Firenze e Massa Carrara.
Ordine dei Chimici e Fisici della Toscana

Tutti i soggetti firmatari sono in seguito denominati “PARTI”.
 

PREMESSO che

Lo Statuto della Regione Toscana annovera, all’art. 4 comma 1 lett. A), fra le principali finalità “il diritto al lavoro e ad adeguate forme di tutela e della dignità dei lavoratori, il diritto alla sicurezza dei luoghi di lavoro”.
La Regione Toscana, pertanto, ritiene prioritario il tema della prevenzione, salute e sicurezza dei lavoratori, nonché il perseguimento dei più alti standard di sicurezza del lavoro.
È opportuno perseguire l’implementazione di tali obiettivi mediante il contributo degli Enti con competenza in materia di prevenzione e soccorso nonché delle rappresentanze sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e degli Ordini professionali, nella consapevolezza che alti standard di sicurezza tutelano il lavoratore, migliorano l’organizzazione del lavoro e l’immagine delle aziende e abbattono i costi per la collettività.
Il lavoro in ambienti sospetti di inquinamento o confinati costituisce un grave rischio di infortunio, spesso rappresentato da eventi mortali plurimi, coinvolgenti talvolta anche il personale di soccorso, come emerge dai relativi dati INAIL.
La tutela dei luoghi di lavoro e la connessa salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori costituiscono un interesse delle Parti, le quali si accordano per una strategia volta al raggiungimento di tali obiettivi condivisi. Il presente Protocollo rappresenta un impegno prioritario per le Parti e per i soggetti da loro rappresentati ma non esaurisce, in ogni caso, le competenze istituzionali dei firmatari.
 

VISTI

- Il D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e succ. mod. e int. ed in particolare:
• l’art. 10, che assegna, fra gli altri, alle Aziende Sanitarie Locali ed alle strutture del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco compiti di informazione, assistenza, promozione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane, delle aziende agricole, delle piccole e medie imprese e delle rispettive associazioni dei datori di lavoro, nonché delle altre parti sociali interessate;
• l’art. 43, c. 1 lett. a), secondo cui il datore di lavoro, ai fini degli adempimenti di cui all'articolo 18, comma 1, lettera t), organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza;
• gli artt. 66 e 121 e l’allegato IV, che descrivono le misure di sicurezza necessarie per il corretto accesso ad ambienti confinati o sospetti di inquinamento, al fine di eliminare o ridurre al minimo il pericolo derivante dalla conformazione di tali ambienti e dalla eventuale presenza di sostanze pericolose;
- il D.Lgs. 8 marzo 2006, n. 139 “Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229”;
- Il DPR del 14.09.2011, n. 177 in materia di requisiti delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, ed in particolare l’art. 3 comma 3, che in combinato con l’art. 43 comma 1 lettera a) del Dlgs 81/2008, richiede al datore di lavoro l’organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza;
- Il Piano regionale della Prevenzione (PRP) 2020-2025 approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 1406 del 27.12.2021, che ribadisce, tra l’altro, la collaborazione interistituzionale e l’attività di formazione e informazione come strumenti irrinunciabili per massimizzare l'efficacia delle azioni delle amministrazioni pubbliche e degli organismi deputati alla tutela della sicurezza e legalità del lavoro;
- la L. R. del 24 febbraio 2005, n. 40 “Disciplina del servizio sanitario regionale” e succ. mod. e int.;
- la DGR del 21 dicembre 2020, n. 1614 avente ad oggetto “Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro ex art. 7 D. Lgs n. 81/ 2008 - Rinnovo composizione (di seguito “Comitato ex art. 7 della Toscana”;
- La DGR del 15 marzo 2021 n. 231 che approva le “Linee di indirizzo per l’attività di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro di competenza della Regione e dei Dipartimenti delle Aziende Sanitarie Territoriali”, nelle quali vengono individuate varie strategie di intervento, prevedendo azioni concomitanti e sinergiche ai fini della prevenzione, quali informazione, assistenza, vigilanza, controllo, formazione e sostegno alle imprese, e per favorire l’adozione di ulteriori misure di sicurezza. In particolare il paragrafo 2.1. “Programmazione attività congiunta di legislatura”, prevede la “possibile estensione a tutto il territorio regionale della sperimentazione della scheda (frutto della collaborazione tra Az. USL Centro e Comando Provinciale VVF di Pistoia) predisposta per la notifica preliminare ai fini dell’adempimento degli obblighi ex art. 3 c. 3 del DPR del 14.09.2011 n.117 inerenti all’attivazione di una procedura nella fase di soccorso in ambienti confinati”.
- La DGR n.1056 del 02-10-2017 “ Procedure operative di livello regionale per le operazioni di soccorso congiunto di competenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del sistema di emergenza sanitaria. Approvazione”. con la quale la Giunta regionale ha approvato specifiche procedure operative, di livello regionale, di raccordo e sinergia operativa, al fine di garantire omogeneità, efficienza ed efficacia su tutto il territorio regionale nella gestione delle emergenze che coinvolgono sia il soccorso sanitario che il soccorso tecnico urgente, rispettivamente competenze istituzionali del SSN e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
- la Normativa Tecnica Internazionale relativa alla definizione di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e per la valutazione dei rischi ad essi correlati (es. standard di riferimento internazionale OSHA 29CFR 1910.146);
- le “Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio inquinamento” approvate dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri nella seduta del 29/01/2020;
- il D. Lgs. del 07.03.2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale” e ss.mm.ii.;
- la delibera di Giunta regionale n. 1003/2008 “Progetto Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva "Linee generali di Progetto” con la quale si approvano le linee generali di progetto per la costruzione di un sistema informativo regionale unico e centralizzato per la raccolta delle informazioni gestionali e sanitarie trattate dai Dipartimenti della Prevenzione Collettiva, incluse quelle di competenza della Medicina del Lavoro;
- il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati);
- il D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, novellato dal Decreto Legislativo n. 101 del 10 agosto 2018 “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)”;
 

CONSIDERATO che

- in data 15 Novembre 2019 è stato sottoscritto, dall’Azienda USL Toscana Centro, dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pistoia, dalle associazioni di categoria, dai sindacati e dagli ordini professionali dell’area pistoiese, il “Protocollo d’intesa per la diffusione e la sperimentazione della Comunicazione preventiva di lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati” riferito alla Provincia di Pistoia;
- il progetto sopra indicato è stato oggetto di illustrazione e condivisione in sede di Comitato ex art. 7 della Toscana e del relativo l’Ufficio operativo, e, a settembre 2020, è stata approvata da quest’ultimo la proposta della Regione Toscana di estendere il progetto a tutto il territorio della Toscana al fine di predisporre uno strumento di prevenzione dei rischi in ambienti confinati a disposizione delle aziende e del sistema pubblico di soccorso presenti su tutto il territorio della Toscana;
- il Coordinamento regionale delle Centrali Operative 118, nella propria riunione del 29 giugno 2021, ha condiviso l’opportunità di estendere a livello regionale il progetto di una comunicazione preventiva ex DPR 177/2011;
- la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco ha espresso l’adesione alla proposta di progetto regionale di comunicazione preventiva ex DPR 177/2011 in data 16.09.2021 nella riunione con Regione Toscana e con il rappresentante individuato dal Coordinamento regionale delle Centrali Operative 118;
- Regione Toscana si è confrontata con i referenti dell’AZ. USL Toscana Centro e -del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione Collettiva (SISPC), della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e del Comando Provinciale di Pistoia dei Vigili del Fuoco, nonché del Coordinamento regionale delle Centrali operative 118, per la rielaborazione del progetto provinciale di comunicazione preventiva ex DPR 177/2011 ai fini della sua applicazione in ambito regionale;
- a seguito del confronto sopra indicate sono state previste due comunicazioni preventive, predisponendo specifici moduli che il datore di lavoro/committente compila sul portale del Sistema Informativo della Prevenzione Collettiva (SISPC):
- scheda tecnica “Comunicazione presenza ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento”, che riporta la descrizione dell’ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento individuato all’interno di un luogo di lavoro, riportando tutte le informazioni sulle caratteristiche fisiche e di possibile inquinamento la cui conoscenza è necessaria per un eventuale intervento di soccorso.
- scheda tecnica “Comunicazione preventiva esecuzione lavori in ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento” che contiene tutte le informazioni relative ai tempi, alle modalità dei lavori che debbano svolgersi e ai dati relativi alle imprese e ai lavoratori che intervengono negli ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento.
- i punti salienti del progetto regionale per la comunicazione preventiva ex DPR 177/2011 per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati sono stati illustrati al Comitato della Toscana nella seduta del 21 ottobre 2021 e hanno trovato la piena adesione dei suoi componenti e delle parti sociali ivi rappresentate.
 

CONSIDERATO inoltre che

- la conoscenza preventiva della presenza e delle caratteristiche dell’ambiente confinato è ritenuta fondamentale da parte dei soggetti addetti all’emergenza, con riferimento alle aziende che effettuano lavori in ambienti confinati o a rischio di sospetto inquinamento;
- è necessario fornire ai soggetti pubblici cui compete il soccorso tecnico e sanitario le informazioni relative alla presenza e alle caratteristiche dell’ambiente confinato con un adeguato anticipo rispetto allo svolgimento delle lavorazioni, in modo tale che gli operatori possano predisporre le misure di intervento in caso di evento accidentale;
- Regione Toscana e la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco hanno ritenuto opportuno prevedere l’utilizzo del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione Collettiva (SISPC) per la trasmissione delle comunicazioni ex DPR 177/2011 da parte dei soggetti individuati all’art. 2.1 del presente protocollo al fine di semplificare gli adempimenti amministrativi a loro carico e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche necessarie per la gestione e la raccolta delle informazioni pervenute.
Per quanto sopra esposto,
 

SI CONVIENE e STIPULA quanto segue

Art. 1
Premesse

1. Le premesse costituiscono parte integrante del presente protocollo d’intesa, di seguito chiamato “Protocollo”.
 

Art. 2
Soggetti incaricati e finalità del protocollo

1. I soggetti firmatari del presente atto convengono che:
a) i soggetti incaricati delle comunicazioni per l’individuazione in via preventiva degli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento presenti sul territorio regionale e delle attività lavorative in essi svolte sono i datori di lavoro/committenti che si avvalgono di propri addetti o di altre aziende esecutrici o di lavoratori autonomi in conformità di quanto previsto dal DPR 177/2011;
b) saranno trasmesse dai soggetti sopra individuati due comunicazioni necessarie alla conoscenza degli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento in via preventiva per l’approntamento di un pronto ed efficace intervento di soccorso, coordinato fra i Vigili del fuoco e gli operatori del soccorso sanitario, da attivare attraverso il Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE 112), qualora si verificassero incidenti in tali ambienti;
c) le comunicazioni preventive di cui agli allegati n. 1 e 2 del presente protocollo costituiscono per i datori di lavoro/committenti un adempimento idoneo a realizzare un’efficiente ed efficace organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza, secondo quanto previsto dall’art. 43 c. 1 lett. a) del D. Lgs 81 del 2008 e dall’art. 3 c. 3 del DPR 177/2011;
d) l’ invio telematico attraverso il portale del Sistema Informativo della Prevenzione Collettiva (SISPC ) dell’allegato n. 1 “Comunicazione presenza ambiente confinato o a possibile sospetto di inquinamento” e n. 2 “Comunicazione preventiva esecuzione lavori in ambienti confinati o a possibile sospetto di inquinamento”, si avvale dell’uso diretto delle interfacce applicative che consentono l’immissione controllata dei dati, favorendo altresì il loro riutilizzo per la conoscenza del tessuto produttivo e per la predisposizione di interventi mirati per la prevenzione dei fenomeni infortunistici nonché per lo svolgimento di attività formative e informative mirate a cura delle PARTI;
e) scopo ulteriore del presente Protocollo è quello di promuovere iniziative di informazione, formazione e assistenza in materia di lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati (artt. 66 e 121 Dlgs 81/2008, art. 1 del DPR 177/2011), nonché di incentivare e monitorare l’utilizzo delle comunicazioni preventive meglio descritte al successivo art. 3.
 

Art. 3
Procedure e allegati

1. Al fine del raggiungimento di un elevato grado di efficienza e tempestività del soccorso in caso di incidente è necessaria una conoscenza preventiva della presenza di ambienti confinati e/o a sospetto di inquinamento, delle loro caratteristiche e delle imprese che vi eseguono le lavorazioni.
Pertanto è richiesta la compilazione e l’invio telematico delle schede tecniche di cui agli allegati 1 e 2 del presente protocollo, che saranno predisposte per la compilazione sul portale del Sistema Informativo della Prevenzione Collettiva (SISPC), ove sarà possibile trovare tutte le relative informazioni per l’accesso al sistema:
a) l’Allegato 1 - scheda tecnica “Comunicazione presenza ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento” riguarda la descrizione dell’ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento individuato all’interno di un luogo di lavoro, riportando con tutte le informazioni sulle caratteristiche fisiche e di possibile inquinamento che si rendano necessarie per un eventuale intervento di soccorso.
Il datore di lavoro/committente comunica la presenza nella propria azienda di un ambiente confinato e/o a possibile sospetto di inquinamento e le sue caratteristiche attraverso l’invio telematico della predetta scheda tecnica, con le modalità specificate al primo comma, invio da aggiornare ogni qualvolta vi sia una variazione dei dati precedentemente trasmessi. L’ambiente confinato deve comunque essere indicato nel DVR sulla base di quanto indicato dalla normativa vigente.
b) l’Allegato 2 - scheda tecnica “Comunicazione preventiva esecuzione lavori in ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento”, è comprensivo di tutte le informazioni relative ai tempi, alle modalità dei lavori che debbano svolgersi e dei dati relativi alle imprese e ai lavoratori che intervengono in tali ambienti. Questo per permettere una verifica delle certificazioni necessarie per l’espletamento di tali lavorazioni ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e per l’approntamento delle modalità e dei mezzi necessari per un pronto ed efficace intervento in caso di necessità.
Quando sono in programma lavorazioni all’interno di ambienti confinati e/o a possibile inquinamento, il datore di lavoro/committente comunica, almeno tre giorni prima del loro inizio, salvi i casi di necessità e di urgenza che richiedano interventi tempestivi e/o non programmabili, le informazioni di cui sopra attraverso l’invio telematico della predetta scheda tecnica, con le modalità specificate all’art. 2, c. 2.
In caso di lavorazioni ripetute ciclicamente negli ambienti confinati e/o a possibile sospetto di inquinamento, la comunicazione di cui all’Allegato 2 può essere inviata una sola volta specificando la tempistica con cui avvengono le attività lavorative.
Tale comunicazione dovrà essere nuovamente trasmessa in caso di modifica delle caratteristiche ambientali, delle possibili sostanze inquinanti e/o dell’intervento da realizzare dichiarate nell’invio precedente.
2. L’allegato 1 e l’allegato 2 costituiscono parte integrante e sostanziale del presente protocollo.
 

Art. 4
Impegni delle PARTI

1. Allo scopo di dare attuazione alle finalità stabilite, i soggetti firmatari del presente atto si impegnano ciascuno per la propria competenza, nel seguente modo:
a) Direzione Regionale Vigili del Fuoco e Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario, Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, nonché le sue articolazioni territoriali rappresentate dai Comandi provinciali hanno accesso ai format delle comunicazioni di cui all’Allegato 1 e 2, che sono inseriti su una sezione dedicata di SISPC dalle imprese o titolari di tali ambienti, al fine di costruire una banca dati contenente localizzazione, caratteristiche e tipi di inquinanti negli ambienti confinati e/o a possibile inquinamento e le imprese/lavoratori che vi hanno accesso;
Utilizzano le comunicazioni per l’approntamento di un pronto ed efficace intervento di soccorso coordinato, attraverso il Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE 112), qualora si verificassero incidenti in tali ambienti.
Definiscono le procedure coordinate per gli scenari possibili al verificarsi di un incidente, da attuare con i datori di lavoro tenendo conto delle caratteristiche fisiche dell’ambiente e dei potenziali inquinanti, da attivare eventualmente tramite Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE 112)
b) Regione Toscana
Regione Toscana, in collaborazione con gli altri Enti, promuove l’informazione e la formazione relativa alla sicurezza degli ambienti confinati e/o a possibile rischio di inquinamento.
Promuove altresì l’organizzazione di corsi specifici rivolti ai soggetti sottoscrittori del presente protocollo e ai datori di lavoro/committenti per gli adempimenti discendenti da quest’ultimo anche per ciò che concerne le modalità di compilazione e trasmissione attraverso SISPC delle comunicazioni di cui all’art. 3.
Qualora vengano ritenute necessarie, potranno essere valutate ulteriori azioni propositive e/o correttive da mettere in atto.
c) Direzione Regionale Vigili del Fuoco, Aziende USL Toscana-Servizi Prevenzione, Igiene sicurezza nei luoghi di lavoro (PISLL), Ispettorato Interregionale del Lavoro-Centro
Gli operatori della Direzione Regionale Vigili del Fuoco e dei Comandi VV.F. territoriali, dei Servizi PISLL delle Aziende USL, e dell’ Ispettorato Interregionale del Lavoro-Centro, se rilevano la presenza di ambienti confinati e/o a sospetto di inquinamento nel corso dello svolgimento di attività di vigilanza, promuovono l’invio delle comunicazioni di cui agli allegati 1 e 2, in ottemperanza di quanto previsto all’art. 43 comma 1 lettera a) del D. Lgs. 81/2008.
d) Associazioni di categoria e ordini professionali
Le Associazioni di categoria e gli ordini professionali si impegnano, relativamente ai loro iscritti, a diffondere e promuovere l’invio delle comunicazioni di cui agli Allegati 1 e 2 da parte del datore di lavoro, ai sensi dell’articolo 3 del presente protocollo, quale idoneo adempimento di quanto previsto dalla normativa vigente in riferimento all’organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza.
Si impegnano a diffondere l’informativa sulle procedure di richiesta di soccorso di cui al punto 4.1, da attivare tramite Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE 112), stabilite in modo coordinato fra i Vigili del Fuoco e gli operatori del soccorso sanitario.
Si impegnano a supportare i datori di lavoro/committenti fornendo assistenza per la compilazione e trasmissione attraverso SISPC delle comunicazioni di cui all’art. 3.
e) Cgil, Cisl e Uil
Cgil, Cisl e Uil si impegnano a svolgere attività di promozione dell’invio delle comunicazioni di cui agli allegati 1 e 2, anche attraverso il coinvolgimento attivo degli RLS aziendali e gli RLST di settore.
Si impegnano a diffondere l’informativa sulle procedure di richiesta di soccorso di cui al punto 4.1, da attivare tramite Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE 112), stabilite in modo coordinato fra i Vigili del Fuoco e gli operatori del soccorso sanitario.
 

Art. 5
Oneri

1. Le attività oggetto del presente Protocollo non comportano alcun onere finanziario per Regione Toscana.
 

Art. 6
Trattamento dei dati personali

1. Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario, della Toscana si danno reciprocamente atto:
a) di conoscere ed applicare, nell’ambito delle proprie organizzazioni, tutte le norme vigenti ed in fase di emanazione in materia di trattamento dei dati personali, sia primarie che secondarie, rilevanti per la corretta gestione del Trattamento, ivi compreso il Regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (di seguito “GDPR”);
b) che lo scambio di dati oggetto del presente protocollo risponde ai principi di liceità determinati da specifiche norme ed è conforme alle disposizioni, alle linee guida e alle regole tecniche previste per l’accesso, la gestione e la sicurezza dei dati dalla normativa in materia di amministrazione digitale (in specifico, d.lgs. 82/2005 e relative linee guida e regole tecniche) e dalle altre norme di riferimento richiamate nella premessa del presente atto;
c) che lo scambio dei dati tra Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e le Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario della Toscana avviene tramite SISPC.
Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e le Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario della Toscana tratteranno in via autonoma i dati personali oggetto dello scambio per trasmissione o condivisione, per le finalità connesse all’esecuzione del presente protocollo. I predetti soggetti, in relazione agli impieghi dei predetti dati nell’ambito della propria organizzazione, assumeranno, pertanto, la qualifica di Titolare autonomo del trattamento ai sensi dell’articolo 4, nr. 7) del GDPR, sia fra di loro che nei confronti dei soggetti cui i dati personali trattati sono riferiti. Estar assume la qualifica di responsabile del trattamento ai sensi dell’articolo 4, nr. 8) del GDPR.
2. A tal fine Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario della Toscana si impegnano a che:
a) i dati personali che saranno forniti per le finalità del presente protocollo siano esatti e corrispondano al vero, esonerandosi reciprocamente da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di compilazione, ovvero per errori derivanti da un’inesatta imputazione dei dati stessi negli archivi elettronici e cartacei;
b) i dati personali saranno conservati in forma che consenta l’identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità di cui al citato art. 2;
c) ciascuna parte, in qualità di titolare, provvederà ad individuare il proprio personale autorizzato e ad istruirlo, dandone informazione all'altra parte;
d) ciascuna parte potrà trattare e registrare i dati ad essa comunicati ai fini per le finalità del presente protocollo;
e) sia consentito agli interessati l’esercizio dei diritti di cui agli articoli 15-22 del Regolamento UE/2016/679 presso ciascuna delle parti, che ne definiranno le modalità di esercizio, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
f) i dati personali oggetto del trattamento sono:
- tipologia dei dati personali: dati comuni;
- categorie degli interessati: titolari imprese, rappresentanti legali, personale dipendente ditte interessate;
- tipologia del formato dei dati: testo.
3. Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e le Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario della Toscana dichiarano che le misure di sicurezza messe in atto al fine di garantire lo scambio sicuro dei dati sono adeguate al contesto del trattamento. Al contempo, si impegnano a mettere in atto ulteriori misure qualora fossero da almeno una delle due parti ritenute insufficienti quelle in atto e ad applicare misure di sicurezza idonee e adeguate a proteggere i dati personali trattati in esecuzione del presente accordo, contro i rischi di distruzione, perdita, anche accidentale, di accesso o modifica non autorizzata dei dati o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità ivi indicate.
4. Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e le Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario si impegnano a far sì che l’accesso ai dati personali oggetto dello scambio sia consentito solo a coloro e nella misura in cui ciò sia necessario per l’esecuzione del protocollo di intesa, e che l’uso dei dati personali da parte del soggetto utilizzatore rispetti gli stessi impegni assunti dal produttore riguardo alla conformità legale del trattamento e la sicurezza dei dati trattati con misure adeguate alla tipologia dei dati degli interessati e dei rischi connessi.
5. Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario della Toscana individuano un proprio referente tecnico, responsabile dell’accesso, della gestione e della sicurezza dei dati e dell’applicazione delle relative norme, linee guida e regole tecniche, tenuto a comunicare tempestivamente all’altra parte modifiche, aggiornamenti, esigenze, problematiche, incidenti e quanto ritenuto necessario nella corretta gestione dei dati, al fine di assicurarne la conformità ai principi e alle disposizioni normative di riferimento.
6. Fatto salvo quanto previsto come inderogabile dalla legge, nessuna responsabilità sarà imputabile a ciascuna parte per i trattamenti operati dall’altra. Regione Toscana, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e Aziende USL - Coordinamento regionale maxiemergenze e Centrali Operative di soccorso sanitario si obbligano a manlevare e tenere indenne la controparte per qualsiasi danno, incluse spese legali, che possa derivare da pretese avanzate da terzi - inclusi gli interessati - a seguito dell’eventuale illiceità o non correttezza delle operazioni di trattamento imputabili a ciascuno dei predetti soggetti.
 

Art. 7
Monitoraggio dell’accordo

Regione Toscana si impegna a monitorare l’esecuzione dell’accordo, prevedendo riunioni periodiche specifiche, almeno semestrali, con i firmatari del presente protocollo o in sede di Comitato ex art. 7 della Toscana, per verificare lo stato di avanzamento dell'attuazione del protocollo e il grado di raggiungimento dei suoi obiettivi.
 

Art. 8
Forma dell’accordo

Il presente Protocollo d’Intesa è firmato digitalmente, e trasmesso tramite posta certificata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
 

Art. 9
Durata dell’accordo, modifiche e integrazioni

1. Il presente Protocollo, di durata triennale, ha validità dalla data della sottoscrizione e può essere modificato e/o integrato e/o rinnovato, con atto scritto con il consenso unanime delle PARTI.
2. Le PARTI potranno recedere dal presente Protocollo mediante PEC da inviarsi nel rispetto di un preavviso di almeno sei mesi. Il recesso o lo scioglimento anticipato del presente Protocollo non produrrà alcun effetto sulle attività congiunte in essere al momento del recesso, salvo diverse decisioni che potranno intercorrere di comune accordo tra le Parti.
3. Al protocollo potranno aderire successivamente ulteriori soggetti qualora sia ritenuto utile dalle Parti.

data e luogo
 

FIRME:
Regione Toscana
Il Responsabile
Direzione regionale VV.FF. Toscana
Il Responsabile
Ispettorato Interregionale Lavoro-Centro
Il Responsabile
Azienda USL Toscana Centro
Il Responsabile
Azienda USL Toscana Nord Ovest
Il Responsabile
Azienda USL Toscana Sud Est
Il Responsabile
CGIL Toscana
Il Responsabile
Cisl Toscana
Il Responsabile
UIL Toscana
Il Responsabile
Confindustria Toscana
Il Responsabile
Legacoop Toscana
Il Responsabile
Associazione Generale Cooperative Italiane Toscana (AGCI)
Il Responsabile
Confcooperative Toscana
Il Responsabile
Confederazione italiana agricoltori Toscana (CIA)
Il Responsabile
Coldiretti Toscana
Il Responsabile
Confagricoltura Toscana
Il Responsabile
Confesercenti Toscana
Il Responsabile
Confcommercio Toscana
Il Responsabile
Confederazione Nazionale Artigianato ( CNA) Toscana
Il Responsabile
Confartigianato Imprese Toscana
Il Responsabile
Casartigiani Toscana
Il Responsabile
Rete Toscana delle professioni tecniche
Il Responsabile
in rappresentanza di:
Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Toscana
Federazione Regionale Ordini degli Architetti PPC Toscana
Federazione Intercollegiale Regionale Toscana dei Periti industriali e dei Periti Industriali laureati
Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali Toscana
Ordine dei Geologi della Toscana
Federazione Regionale Toscana Geometri
Coordinamento Regionale Collegi Provinciali Periti Agrari e Periti Agrari laureati della Toscana
Collegi dei Geometri e Geometri laureati delle Province di Prato, Pisa, Siena, Arezzo, Firenze, Livorno, Pistoia; Massa Carrara e Lucca
Ordini degli Architetti, PPC, delle Province di Pisa, Firenze e Massa Carrara.
Ordine dei Chimici e Fisici della Toscana