AUDIZIONE DEL 5 SETTEMBRE 2023 DAVANTI LE COMMISSIONI RIUNITE IX E XI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

RFI RETE FERROVIARIA ITALIANA
GRUPPO FERROVIE DELLO STATO ITALIANE
 


“CONDIZIONI DI SICUREZZA DEI LAVORATORI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SETTORE DEL TRASPORTO FERROVIARIO ANCHE A SEGUITO DELL'INCIDENTE AVVENUTO LO SCORSO 31 AGOSTO 2023 PRESSO LA STAZIONE DI BRANDIZZO"
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Presidente Rizzetto, Presidente Deidda, Onorevoli deputati,
desidero innanzitutto rinnovare da parte di Rete Ferroviaria Italiana, dell’intero Gruppo Ferrovie dello Stato e mia personale il più profondo dolore di fronte a quanto accaduto e il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai familiari delle vittime.
La dinamica dell’accaduto e l’individuazione delle cause dell’evento sono oggetto di indagine da parte della Magistratura competente, alla quale la Società ha fornito e garantirà completa collaborazione e disponibilità.
Per tale ragione non possiamo entrare nel merito di aspetti in corso di accertamento da parte delle Autorità competenti.


Sistema SGS e autorizzazioni di sicurezza
Rete Ferroviaria Italiana è la Società incaricata di gestire l’Infrastruttura ferroviaria nazionale e, come tale, preposta alla gestione della circolazione ferroviaria, alle attività di manutenzione e di sviluppo della rete ferroviaria composta da circa 16.800 km di linee.
Per assicurare l’indirizzo e il controllo dei processi e delle attività produttive relative alla circolazione dei treni e all’esercizio ferroviario, alla sicurezza del lavoro e alla tutela ambientale, RFI si è dotata di una serie sistematizzata e organica di provvedimenti organizzativi e procedurali che, nel loro insieme, costituiscono il Sistema Integrato di Gestione per la Sicurezza (SIGS).
Il Sistema Integrato di Gestione per la Sicurezza, che comprende il Sistema di Gestione della Sicurezza ferroviaria, concretizza la Politica Integrata per la sicurezza quale insieme di organizzazione, persone e tecnologie.
Il Sistema Integrato di Gestione per la Sicurezza è volto al soddisfacimento degli obblighi cogenti e persegue al contempo il miglioramento continuo dei processi.
Avviato dal 2003, il Sistema Integrato di Gestione per la Sicurezza è stato sviluppato utilizzando gli standard internazionali ISO 9001 (Sistemi di gestione per la qualità), l’OHSAS 18001- oggi ISO 45001 (Sistemi di gestione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro) e ISO 14001 (Sistemi di gestione ambientali).
Nel 2006 il SIGS ha ottenuto la sua prima certificazione da un Organismo indipendente ed è stata rinnovata con cadenza triennale.
Il Sistema di Gestione della Sicurezza ferroviaria, come detto parte integrante del Sistema Integrato di Gestione per la Sicurezza, è stato valutato dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA) ai fini del rilascio a RFI dell’Autorizzazione di Sicurezza di cui al D.Lgs. 50/2019, titolo che riconosce -conformemente alla normativa di settore, eurounitaria e nazionale- il possesso e la permanenza dei necessari requisiti in materia di sicurezza della progettazione, della manutenzione e del funzionamento dell’infrastruttura ferroviaria.
Il Sistema di Gestione della Sicurezza ferroviaria contempla, tra l’altro, un processo strutturato di controlli, effettuato con carattere preventivo e successivo sui processi e sulle attività del sistema di sicurezza.


La programmazione dei lavori; aspetti normativi relativi all’esecuzione delle attività manutentive e di vigilanza in regime di interruzione
Uno dei processi principali del Sistema di Gestione della Sicurezza ferroviaria riguarda la programmazione dei lavori di manutenzione della rete ferroviaria.
Nella definizione e nell’assegnazione della capacità ferroviaria destinata ai servizi di trasporto (passeggeri e merci), RFI tiene conto degli spazi necessari alle inderogabili attività di manutenzione della rete, sia di quelle programmate, sia di quelle derivanti dal verificarsi di eventi puntuali quali, a esempio, guasti o fenomeni naturali.
I princìpi e le regole di sicurezza ferroviaria relativi alle modalità di effettuazione dei lavori di manutenzione e riparazione dell’infrastruttura ferroviaria e l’attività di vigilanza e controllo delle attività sono definiti dal Regolamento della Circolazione Ferroviaria emanato dall’ANSFISA con decreto n. 4/2012 e i cui principi sono recepiti, con il dettaglio di taluni aspetti operativi, nel quadro normativo di RFI e, segnatamente, nelle/nel:
- Istruzioni per la protezione dei cantieri operanti sull’infrastruttura ferroviaria nazionale (IPC)
- Regolamento per circolazione dei treni in uso sull’infrastruttura ferroviaria nazionale (RCT)
Tali documenti normativi stabiliscono, tra l’altro, che i lavori di manutenzione che comportano determinate modalità - come, ad esempio, il caso di occupazione dei binari con attrezzature, mezzi o persone - devono essere sempre effettuati in assenza di circolazione dei treni (cd. “interruzione di linea”), secondo le modalità ivi indicate e, comunque, svolti in un intervallo orario prestabilito che deve essere - prima dell’inizio dei lavori- formalmente autorizzato, per iscritto, dall’operatore della circolazione dei treni al richiedente dell’interruzione (Titolare dell’interruzione).
Detta autorizzazione, prima dell’avvio del cantiere, è trasmessa, sempre in forma scritta e con specifico modulo, dal richiedente l’interruzione al Capo Cantiere della Ditta chiamata ad eseguire i lavori.
L’avvio delle lavorazioni di cui trattasi è, quindi, tassativamente subordinato all’ottenimento dell’autorizzazione scritta all’interruzione della circolazione dei treni.
Al termine delle attività, il titolare dell’interruzione, dopo aver verificato l’assenza di qualunque ostacolo, fisso o mobile, sul binario da restituire all’esercizio e il ripristino delle normali condizioni di sicurezza, procede a comunicare all’operatore della circolazione (al quale aveva precedentemente fatto la richiesta di interruzione) il benestare alla ripresa della circolazione.
 

Requisiti e abilitazioni necessari allo svolgimento di attività manutentive sulla rete ferroviaria di RFI
Le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sono svolte direttamente da personale RFI ovvero da imprese appaltatrici.
Sia il personale di RFI che il personale delle imprese appaltatrici, per poter operare sull’infrastruttura ferroviaria devono essere opportunamente formati ed acquisire le necessarie abilitazioni.
Le ditte appaltatrici che svolgono attività di manutenzione e interventi sull’armamento ferroviario, ovvero altre specifiche lavorazioni, devono essere iscritte al Sistema di qualificazione delle imprese che RFI ha istituito in conformità al pertinente quadro legislativo.
Le ditte appaltatrici e subappaltatrici, per poter divenire affidatari e per poter svolgere le richiamate lavorazioni devono quindi essere in possesso di specifici requisiti di ordine generale, economico-finanziari e tecnico-professionali e dimostrare di disporre di un’adeguata organizzazione aziendale anche sotto il profilo della sicurezza sul lavoro, della qualità e della tutela dell’ambiente.
Per gli interventi relativi all’armamento ferroviario è stato istituito uno specifico Sistema di Qualificazione.


L’incidente avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Brandizzo il 31 agosto 2023
Nella notte 30/31 Agosto 2023, presso la stazione di Brandizzo, all’altezza del termine marciapiede lato Chivasso, erano previste alcune attività di manutenzione armamento al km 23+084 a cura del personale dell’Impresa SiGiFer, consistenti nella sostituzione di uno spezzone di rotaia con mezzi manuali.
L’attività è disciplinata nell’ambito di un Contratto di appalto gestito dalla Direzione Operativa Infrastrutture Territoriale di Torino.
Alle ore 23:50 circa, il treno n. 14950 (treno non commerciale e quindi senza viaggiatori a bordo), partito da Alessandria in direzione Torino Porta Nuova ha investito 5 operai dell'Impresa Appaltatrice SiGiFer.
L’attività di cantiere prevedeva l’avvio e l’esecuzione in regime di interruzione e quindi lo svolgimento dei lavori in assenza di circolazione treni secondo le norme e le procedure richiamate in precedenza.
Come detto, la dinamica dell’accaduto e l’individuazione delle cause dell’evento sono oggetto di indagine da parte della Magistratura competente.
RFI, anche sulla base di quanto previsto dalla regolamentazione vigente, ha istituito una Commissione di indagine presieduta da un autorevole esponente del mondo accademico, i cui esiti saranno prontamente messi a disposizione delle Autorità competenti.
 

La formazione in RFI
Il sistema delle regole che governano la gestione, la verifica e il monitoraggio della sicurezza ferroviaria si fonda su un processo strutturato e continuo di formazione.
Al riguardo RFI ha definito un sistema di procedure finalizzato alla descrizione dei ruoli, delle attività e delle competenze. Annualmente viene definito il Piano della
Formazione annuale (PdF), che raccoglie l’insieme dei fabbisogni formativi di rilascio delle nuove abilitazioni/qualifiche ed il loro mantenimento, pianificati per l’anno successivo.
La formazione viene erogata, in coerenza con il modello formativo aziendale, attraverso le fasi di: pianificazione, programmazione, erogazione, consuntivazione e monitoraggio costante delle competenze.
Nelle procedure aziendali, facenti parte del Sistema di Gestione della Sicurezza di RFI sono normate, per le singole attività di sicurezza, i programmi di formazione relativi ai ruoli e ai contesti operativi, nonché le modalità di rilascio delle abilitazioni di sicurezza e delle qualificazioni professionali ed il relativo mantenimento della validità nel tempo.
I citati programmi formativi riguadano non solo il personale di RFI ma anche quello delle Imprese esterne che svolgono lavori all’infrastruttura ferroviaria di RFI.
I corsi e le sessioni di esame possono essere svolte esclusivamente da Istruttori ed Esaminatori certificati secondo le disposizioni vigenti.
La sicurezza, in ogni sua forma e per tutti gli ambiti che ci riguardano, è al centro della nostra missione: per la tutela dei lavoratori, dei passeggeri e dell’ambiente.
RFI punta a consolidare e a potenziare in un’ottica di miglioramento continuo la Cultura della Sicurezza, attraverso varie iniziative fra cui l’attivazione nell’aprile 2023 di un apposito progetto, l’istituzione di una Safety Academy e attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro con gli altri gestori europei.
Tra le principali iniziative cito ad esempio il progetto “SICURI INSIEME” che ha come obiettivo fondamentale quello di aumentare la consapevolezza di tutti i lavoratori, sia di RFI che delle imprese appaltatrici, per far sì che l’attenzione verso la sicurezza sul lavoro, a tutti i livelli, non subisca flessioni. E’ partito in fase sperimentale nel 2021. La prima fase sul campo è terminata nel 2022.
Nel 2023 i risultati sono stati inglobati, in una prima sperimentazione nel modello di valutazione di Vendor Rating per le imprese appaltatrici, di prossima attuazione.
Nell’ambito del Vendor Rating sono presi in cosiderazione per la valutazione delle Imprese la qualità e l’affidabilità delle relative performance in termini di numero di infortuni (fonte INAIL), numero di inconvenenti di esercizio e non conformità emerse in seguito a visite ispettive specifiche in cantiere afferenti sia alla Sicurezza Lavoro che dell’esercizio ferroviario.
Inoltre ad aprile 2022 è stato siglato un Protocollo d’intesa con INAIL, al fine di rafforzare le politiche di prevenzione e di tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e di cogliere l’occasione offerta dall’attuazione del PNRR e del PNC per accrescere la capacità di progettazione e sviluppo di soluzioni innovative tecnologiche, organizzative e regolatorie a garanzia della salute e della sicurezza dei lavoratori.
 

Vi ringrazio per l’attenzione e ringrazio i Presidenti per l’invito.


fonte: camera.it