Commissione europea
MEMO

 


Bruxelles, 20 novembre 2013

 


Pacchetto infrazioni di novembre: decisioni principali

 

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Con le decisioni sui casi d'infrazione assunte questo mese la Commissione europea avvia azioni legali nei confronti di alcuni Stati membri per inadempimento degli obblighi previsti dalla normativa dell'UE. Le decisioni qui esposte, relative a settori diversi, si propongono di garantire la corretta applicazione del diritto dell'Unione a favore dei cittadini e delle impres

La Commissione ha adottato oggi 248 decisioni, tra le quali 58 pareri motivati e 12 deferimenti alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Si riporta di seguito una breve esposizione delle principali decisioni. Per maggiori informazioni sulla procedura d'infrazione si rimanda a MEMO/12/12.

 

1.   Casi principali che coinvolgono gli Stati membri
OMISSIS

 

2.   Deferimenti alla Corte di giustizia
OMISSIS

 

3.   Pareri motivati
OMISSIS

 


Salute e sicurezza: la Commissione chiede all'ITALIA di recepire la direttiva in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario
La Commissione ha chiesto all'Italia di recepire nel diritto nazionale la direttiva dell'UE sulla prevenzione delle lesioni causate dagli strumenti medici taglienti nel settore ospedaliero e sanitario (2010/32/UE). La direttiva attua l'accordo quadro in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta concluso dalla European Hospital and Healthcare Employers' Association ((HOSPEEM - Associazione europea datori di lavoro del settore ospedaliero e sanitario) e dalla European Public Services Union (EPSU -Federazione sindacale europea dei servizi pubblici). Il suo obiettivo consiste nel garantire la massima sicurezza possibile dell'ambiente di lavoro del personale sanitario e ospedaliero, combinando misure di pianificazione, sensibilizzazione, informazione, formazione, prevenzione e monitoraggio. La richiesta della Commissione è esposta sotto forma di parere motivato nel quadro dei procedimenti per infrazione dell'UE. L'Italia dispone ora di un termine di due mesi per notificare alla Commissione le misure adottate al fine di attuare appieno la direttiva. In caso contrario la Commissione potrà decidere di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
(per ulteriori informazioni:J.Todd - Telefono: +32 229 94107 - Cellulare: +32 498 99 4107)

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