Tipologia: Contratto integrativo aziendale
Data firma: 23 novembre 1995
Parti: Cesab Carrelli Elevatori e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e RSU
Settori: Metalmeccanici, Cesab Bologna
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario
:

1) Politica industriale
2) Ambiente
A) Delegati alla sicurezza.

B) Mensa
C) Spogliatoi
D) Video Terminali
E) Reparto Verniciatura
F) Ricevitoria
G) Collaudo Carrelli
3) Organizzazione del lavoro
Premessa

Gruppi di lavoro
Gruppi di lavoro interfunzionali
A) Obiettivi
B) Metodologia
C) Formazione
D) Coordinamento
4) Formazione professionale
5) Inquadramento/salario professionale
6) Premio di risultato
7) Assenze per assistenza ai figli o famigliari diretti
8) Pensioni integrative
9) Organico
10) Pari opportunità
11) Assenze per malattie
12) Part-Time
13) Monte ore sindacale
14) Quota contratto
Allegato n. 1 Informazioni sulla politica industriale
Allegato n. 2
Allegato n. 3
Verbale dl accordo 16/11/1995

Oggi, giovedì 23 novembre 1995 presso la sede della Cesab Carrelli Elevatori spa, presenti: […] la Direzione Aziendale […], le Organizzazioni Sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, più avanti definite OO.SS. territoriali […], per le RSU […], le parti hanno concordato quanto segue:

1) Politica industriale
Ad integrazione di quanto già previsto dagli accordi in materia, le parti daranno corso ad incontri semestrali di informazione sui principali temi aziendali; le informazioni scambiate durante questi incontri saranno verbalizzate nel corso stesso delle riunioni.
Dette informazioni riguarderanno, per quegli argomenti che hanno riflesso diretto sulla Cesab stessa, anche le aziende collegate; in specifico Btcesab e Sadam Meccanica. Le informazioni riguarderanno anche le aziende coinvolte nel decentramento dei principali gruppi e/o componenti.
Di norma le informazioni saranno basate, con cadenza annuale, sul mercato e sulle politiche industriali e con cadenza semestrale sulle situazioni organizzative e produttive.
Sarà inoltre consegnato alle RSU il bilancio aziendale al momento in cui verrà depositato.

2) Ambiente
A) Delegati alla sicurezza.

L'azienda metterà a disposizione dei delegati alla sicurezza una idonea ubicazione atta a fungere da archivio (libri e riviste o materiale di aggiornamento.
Per il materiale di aggiornamento, aggiuntivo rispetto a quanto già esistente in Azienda presso l'addetto alla sicurezza, l'Azienda metterà a disposizione un fondo di L. 200.000.= (duecentomila) annue.
Metterà inoltre a disposizione volta per volta idoneo locale per le riunioni che i delegati dovranno effettuare.
Essi avranno a disposizione un monte ore pari a 216 ore annue (equivalente a quello stabilito dai relativi accordi nazionali, calcolato in 40 x 3 = 120 ore di attività 32 x 3 = 96 ore di formazione; dette ore sono funzione del numero dei delegati stabilito per legge) aggiuntivo al monte ore sindacale a disposizione delle RSU.

B) Mensa
Si prevede un esame strutturale delle cucine, del locale e dell'ente gestore finalizzato ad un miglioramento del servizio e ad un adeguamento preventivo a moderne normative inerenti le attività di ristorazione collettiva.
Su questa base si scadenzierà un investimento che, dando priorità agli aspetti funzionali e di servizio (cucine/impermeabilizzazione soffitti, arredi ecc.), comporterà una globale revisione dei locali. Si prevede entro il 30.04.96 la presentazione alle RSU di un piano completo con successivo avviamento lavori entro il 30.07.96.

C) Spogliatoi
Si procederà alla ristrutturazione del locale spogliatoi e relativi servizi nell'ambito della totale ristrutturazione della palazzina servizi.
Il programma, come per la mensa, sarà presentato entro 30.04.96 ed i lavori saranno avviati entro il 30.7.96.

D) Video Terminali
Fermo restando quanto previsto dalle normative specifiche vigenti, per le figure oggettivamente video-terminaliste, sarà prevista una organizzazione del lavoro che consentirà loro individualmente una interruzione periodica, mediante pausa dalla attività a video, nell'ambito della giornata lavorativa; si prevede, per i suddetti lavoratori, una visita medica oculistica iniziale, seguita da quanto successivamente previsto dal medico competente in materia.
Il servizio prevenzione e sicurezza nell'ambito del DL[gs] 626 terrà una situazione aggiornata dei nominativi interessati a detto controllo medico.

E) Reparto Verniciatura
Preso atto delle proposte avanzate da RSU sul miglioramento delle condizioni di lavoro nell'ambito del reparto verniciatura, si ritiene di poterle suddividere in 2 famiglie:
1) questioni di natura organizzativa/manutentiva relative alla conduzione ordinaria del reparto, che sono oggetto di confronto sistematico fra RSU e Direzione aziendale;
2) questioni di natura strutturale legate a scelte d'investimento e volumi di verniciatura previsti per il futuro.
In riferimento al punto 1) si procederà ad interventi migliorativi come descritti dettagliatamente nell'accordo interno del 16.11.95 tra Direzione Aziendale ed RSU.
Le questioni di cui al punto 2) saranno esaminate in concomitanza alla prevista variazione delle modalità di verniciatura del prodotto Cesab e comunque entro e non oltre 12 mesi dalla firma del presente accordo.

F) Ricevitoria
Si procederà ad interventi migliorativi come descritti dettagliatamente nell'accordo interno del 16.11.95 tra Direzione Aziendale ed RSU.

G) Collaudo Carrelli
Si procederà ad interventi migliorativi come descritti dettagliatamente nell'accordo interno del 16.11.95 tra Direzione Aziendale ed RSU.

3) Organizzazione del lavoro
Premessa

Sulla base di quanto illustrato dall'azienda in merito a progetti specifici ed alle linee guida di un piano di gestione che pone particolare attenzione a:
- miglioramento dei modelli organizzativi;
- temi della qualità del prodotto;
- temi della gestione produttiva con riflessi sulla professionalità, sulla formazione ed addestramento;
- temi delle condizioni di lavoro in generale;
si individua la necessità di metodologie che stimolino il coinvolgimento, la motivazione personale e la prospettiva dei soggetti coinvolti, tali da consentire di esprimere, in quanto finalizzate, le potenzialità del know-how presente nelle risorse umane dell'azienda.
Per la realizzazione di questi obiettivi, a cui l'azienda attribuisce importanza fondamentale, nel quadro del contesto competitivo, si individua come valenza positiva il ruolo attivo e di proposta della RSU e delle OOSS.
In conseguenza di ciò, per quanto riguarda il miglioramento della qualità e affidabilità della produzione prima richiamato, si conviene quanto di seguito riportato.

Gruppi di lavoro
Si conviene di istituire, in via sperimentale e limitatamente all'officina, dei gruppi di lavoro in continuità di quanto già svolto nel corso del 1995 a partire dalla data del presente accordo previo esame congiunto con le RSU.
I risultati saranno congiuntamente valutati al 30.6.1997. Qualora tali risultati vengano valutati positivamente potranno essere consolidati in parte od in toto.
Le parti si incontreranno per seguire l'evolversi dei gruppi nelle fasi di lavoro.
I gruppi di lavoro attraverso la flessibilità professionale dei propri componenti acquisita o da acquisire effettuando la rotazione su più mansioni, hanno il compito di operare sulla base dell'attività dei singoli gruppi che verranno definiti.
Nell'ambito dei nuovi ruoli complessi che ciascun operatore dovrà ricoprire all'interno dei gruppi così costituiti, si evidenziano i seguenti:
- partecipare alla standardizzazione dei processi, operazioni, procedure che lo riguardano;
- gestire in modo autonomo i processi, operazioni e procedure affidati al gruppo;
- verificare in base all'autocontrollo i risultati del proprio lavoro;
- effettuare eventuali primi interventi di manutenzione degli impianti o strumenti di lavoro;
- collaborare con tutte le strutture tecniche e gli altri enti dell'azienda, rilevando i problemi di prodotto e del processo produttivo.
Il lavoro dei gruppi si svilupperà secondo modalità basate su tutte le operazioni presenti nell'area interessata, nel quadro dei programmi produttivi aziendali.
In funzione del grado di autonomia che si raggiungerà durante la sperimentazione si concorderanno fra le parti gradi di maggiore autocontrollo.

Gruppi di lavoro interfunzionali
Le parti, consapevoli della necessità di raggiungere un sempre maggior coinvolgimento di ogni livello professionale, ciascuno nell'ambito delle proprie responsabilità e con modalità coerenti alla funzione quotidianamente svolta nella vita aziendale, convengono:

A) Obiettivi
1) facilitare sempre di più i rapporti di tipo interfunzionale tra i vari reparti e servizi e la conoscenza capillare di obiettivi di funzione e di processo;
2) aumentare conseguentemente i risultati globali dei processi aziendali anche attraverso una crescita del coinvolgimento professionale dei lavoratori;
3) migliorare la qualità, le competenze, le professionalità ed il grado di autonomia di tutti i dipendenti.
Per la definizione dei temi e le aree su cui i gruppi di progetto interfunzionali lavoreranno e per l'analisi degli obiettivi da dare agli stessi, la Direzione Aziendale e le RSU si riuniranno preventivamente. Un primo esame si farà a partire da 1.3.1996.
La Direzione aziendale riconosce alle RSU il diritto di proposta di temi su cui sviluppare progetti attraverso i gruppi di lavoro interfunzionali.
Le parti si incontreranno per seguire l'evolversi dei gruppi nelle varie fasi evolutive.

B) Metodologia
Si considera primaria l'estensione dell'utilizzo di gruppi di lavoro, anche sulla traccia di quanto avviato nel 1995, consolidandone 1'applicazione nelle aree di ufficio ed allargandola in modo più massiccio ai reparti di officina.

C) Formazione
In tutti i casi in cui le parti ravvisino congiuntamente l'esigenza di avviare corsi di formazione che possano facilitare l'attività dei gruppi di lavoro interfunzionali, si effettueranno incontri preventivi nel corso dei quali verranno esaminati provenienza dei dipendenti, numero dei partecipanti, obiettivi, durata e modalità.

D) Coordinamento
Al fine di agevolare il raggiungimento degli obiettivi dei gruppi di lavoro, in fase di formazione dei gruppi stessi, sarà individuata dalla Direzione aziendale una figura di coordinamento; detta figura dovrà interloquire con la Direzione in merito alla gestione delle attività svolte ed in riferimento a risultati, proposte, ecc.

4) Formazione professionale
La formazione è elemento determinante per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento organizzativo, favorendo la proficua applicazione dei lavoratori in funzioni sempre più qualificate, al fine di conseguire il miglioramento della qualità del prodotto/processo della professionalità e delle condizioni di lavoro.
Fra Direzione aziendale ed RSU si definiranno di volta in volta in appositi incontri: i programmi; gli incarichi di docenza; gli istituti preposti; i calendari di partecipazione; i partecipanti, ecc.
Tra le aree di priorità si individuano fin d'ora gli elementi che concorrono alla formazione del premio di risultato di cui al punto 6) del presente accordo e le tecniche di lavoro in gruppo.
Sottolineando la volontà di considerare la formazione come un punto centrale per lo sviluppo, le parti concordano che la formazione è investimento sia per l'azienda che per il lavoratore.
Gli orari, di volta in volta, potranno variare anche in funzione delle esigenze tecnico-organizzative dei reparti coinvolti.
Potranno essere utilizzate anche forme di finanziamento pubblico e a tal proposito ciò sarà specificato alle RSU nell'ambito degli incontri programmati. RSU, con l'assistenza delle OO.SS. territoriali, hanno diritto di individuare e di proporre alla Direzione aziendale opportunità di formazione.

9) Organico
L'azienda informerà ogni tre mesi le RSU sulle dinamiche delle assunzioni, indicando nominativi, tipi di contratto, quantità, sesso, qualifica professionale, reparto od ufficio in cui sono stati inseriti i nuovi dipendenti.
Nell'ambito delle assunzioni previste nei prossimi mesi, L'azienda si impegna ad assunzioni anche di sesso femminile.
Per eventuali contratti a termine (aggiuntivi al recupero del turn over ed agli assetti occupazionali correnti per i normali livelli produttivi), di formazione lavoro e stages, l'informazione alle RSU sarà immediata, alla attivazione degli stessi.
L'azienda si impegna entro il 30.4.1996 ad effettuare n. 15 assunzioni a tempo indeterminato nelle aree produttive e collegate.

10) Pari opportunità
L'azienda, nell'applicare la Legge n. 125, avrà cura di affrontare specificatamente nell'ambito dei programmati incontri con le RSU, appositi percorsi professionali ed azioni positive per il personale femminile. L'azienda porrà inoltre particolare attenzione all'inserimento del personale femminile, come previsto dal punto 9.
Verranno inoltre esaminate con le RSU le azioni necessarie per garantire le pari opportunità nei percorsi di carriera.

13) Monte ore sindacale
Si intende dall'1.1.96 pari a 3,3 ore annue per numero di dipendenti all'1.1 di ciascun anno; alle RSU è data facoltà di utilizzare parte del monte ore così calcolato per attività relative alla sicurezza e di patronato.

Verbale dl accordo
Data: 16/11/1995
Dopo un'ampia e approfondita discussione tra direzione aziendale e rappresentanze sindacali unitarie in riferimento al miglioramento delle condizioni di lavoro nell'ambito dei reparti verniciatura e ricevitoria si sono concordati gli interventi di seguito elencati nel dettaglio:
1) Reparto verniciatura iniziai
a) Spazi zona cartatura materiale: il capo reparto provvederà a organizzare l'alimentazione dei ganci di trascinamento in modo da mantenere idonee condizioni di lavoro e di spazio per le operazioni di cartatura; fornendo inoltre opportune- istruzioni agli operatori.
b) Spazio essicazione vernice: il capo officina provvederà affinché vengano liberate le zone sottostanti alle scaffalature esterne adiacenti al reparto di verniciatura per consentire lo stoccaggio di zavorre e protezioni consentendo di liberare ampi spazi interni al reparto.
c) Deposito vernice: il capo reparto procederà a identificare le vernici ormai obsolete provvedendo a smaltirle presso la rete di assistenza o il fornitore; inoltre con ufficio acquisti verificherà l'ottimizzazione dei lotti di riordino in relazione ai consumi per utilizzare al meglio gli spazi esistenti.
d) Illuminazione: la manutenzione provvederà a installare entro 1 mese N. 2 plafoniere aggiuntive nella zona banconi di cartatura.
e) Sabbiatrice: la manutenzione provvederà a far fare una verifica completa da parte della ditta fornitrice per chiudere eventuali fessurazioni. Ulteriori eventuali interventi di natura strutturale saranno compresi nell'ipotesi di nuovo layout del reparto.
f) Lavapezzi: la manutenzione provvederà a una riparazione della guarnizione posta nella parte alta del portone e ad altre possibili zone di fuoriuscita vapore. Ulteriori eventuali interventi radicali saranno previsti nell'ipotesi di layout di reparto.
9) Carrelli in dotazione: si provvederà a dotare di idoneo abbigliamento il personale carrellista e di proteggere dalla pioggia il tettuccio dei carrelli.
Esiste la disponibilità da parte aziendale di esaminare se detta soluzione possa essere estesa ad eventuali altri carrelli oggettivamente soggetti a detto servizio.
h) Cartatura e zavorre: capo officina e ufficio metodi valuteranno alternative di utensileria più idonee a ridurre l'emissione di polvere nella cartatura di zone Curve delle zavorre.
2) Reparto verniciatura finale:
a) Ritocchi di vernice: il capo reparto provvederà a far effettuare i ritocchi sui carrelli internamente alla cabine curando che sia costantemente utilizzata la mascherina da parte dell'operatore. Inoltre la manutenzione provvederà a installare un paravento nella zona retrostante la scaffalatura esterna.
b) Portone finitura: le frequenti aperture e chiusure dovute alla fuoriuscita carrelli per la spedizione, sono eliminate, visto l'utilizzo da pochi mesi dell'altro portone collaudo per l'uscita, e dello stoccaggio della totalità dei carrelli di produzione sul capannone esterno.
3) Reparto ricevitoria e spedizione:
a) I1 capo reparto ricevitoria provvederà affinché i carrelli che operano in servizio esterno permanente vengano dotati di semicabina protettiva. (Al momento attuale trattasi di almeno N. 4 macchine).
b) Abbigliamento protettivo: eventuali necessità particolari saranno valutate e se necessario risolte dal capo reparto.