ACCORDO IN MATERIA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO “SETTORE AGRICOLTURA”

TRA

L’I.N.A.I.L. - Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro della regione Marche - con sede legale in Ancona, in via Piave n° 25, codice fiscale n° *** - rappresentato dal Direttore Regionale dr.ssa Anna Maria Pollichieni, nata a Portigliola (RC) il ***

E

L’Università Politecnica delle Marche, nella persona del Rettore Prof. Sauro Longhi, nato a Loreto (AN) l’***e domiciliato per la carica in Piazza Roma, 22 - 60121 Ancona - codice fiscale e P. Iva n. ***, nella sua qualità di Rettore pro-tempore, autorizzato alla stipula del presente atto con Decreto Rettorale n. 785 del 25.09.2015


PREMESSO CHE

- il d.lgs. 81/2008 e il d.lgs. 106/2009 affidano all’INAIL importanti compiti di formazione, informazione e consulenza nella materia della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, anche in sinergia con altri Enti ed Istituzioni Pubbliche e Private;
- il Piano Regionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2010-2012, deliberato in attuazione del Piano Nazionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2009 - 2011, che individua specifiche aree di rischio, particolarmente pericolose e rilevanti per i lavoratori, è tutt’ora un punto di riferimento per le attività di prevenzione in agricoltura;
- il Protocollo tra INAIL-Direzione regionale e l’Università Politecnica delle Marche, siglato in data 07/10/2010 e scaduto il 07/10/2013, ha impegnato le Parti ad elaborare un programma pluriennale di attività che promuovano la sicurezza nel settore agricolo marchigiano;
- la Convenzione tra INAIL-Direzione regionale e l’Università Politecnica delle Marche, siglato in data 14/1/2011 e scaduta il 17/01/2013, ha impegnato le Parti ad indagare numerose tipologie di rischi lavorativi presenti in agricoltura;
- il IV Protocollo d’Intesa in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, tra l’INAIL/Marche e la Regione Marche, siglato in data 17/10/2011, per quanto concerne il comparto Agricoltura/Selvicoltura, all’art. 6 comma a) ha evidenziato che “[...]la contenuta riduzione degli infortuni avvenuta in questo settore negli ultimi anni, la rilevanza produttiva che questo comparto ha per l’economia marchigiana, rendono necessario un impegno aggiuntivo che rinforzi in tempo breve la rete inter-istituzionale [...];
- il V Protocollo d’Intesa in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, tra l’INAIL/Marche e la Regione Marche, siglato in data 09.01.2015 conferma l’impegno delle Istituzioni in un settore particolarmente a rischio infortunistico e tecnopatico come quello dell’agricoltura.


TENUTO CONTO CHE

- sono state emanate dalla Direzione Centrale Prevenzione INAIL, le Linee di Indirizzo Operative per la Prevenzione (LIOP) sia per l’anno 2014 con relativo “Addendum”, sia per l’anno 2015;
- con la Determinazione n. 1019 del 18/12/2014 della Direzione Regionale INAIL, per le Marche è stato approvato il progetto prevenzionale tra l’Università Politecnica delle Marche, e per essa il Centro di Ricerca e Servizi per la Tutela della Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (CISSAL) e il Centro di Ricerca e Servizio Azienda Agraria Didattico- Sperimentale “Pasquale Rosati”, e l’INAIL Marche, per lo svolgimento di un programma triennale di ricerca e sperimentazione volto alla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali nel settore agricolo. Detto programma si è reso necessario in considerazione del fatto che il lavoro fino ad oggi realizzato, in attuazione del precedente Protocollo siglato il 07/10/2010, nonostante gli ottimi risultati raggiunti, non ha permesso di completare l’identificazione dell’articolata e complessa rete di rischi presenti nel settore e la successiva individuazione di buone prassi e buone regole di comportamento che gli operatori del settore dovrebbero rispettare.

CONVENGONO QUANTO SEGUE:

1) FINALITÀ

Le Parti intendono completare quanto iniziato nel triennio precedente (2011 - 2013), in ottemperanza alla citata Convenzione, e approfondire gli aspetti che sono emersi durante questo periodo. In particolare si propongono di:
a) realizzare un prodotto editoriale sulla base dei risultati ottenuti nel periodo 2011 - 2013;
b) realizzare un sistema SGSL per l’Azienda Agraria Didattico Sperimentale “Pasquale Rosati” dell’Università Politecnica delle Marche, sempre sulla base dei risultati ottenuti dalla sperimentazione e dalla valutazione dei rischi presenti in azienda;
c) realizzare soluzioni tecniche applicate ai seguenti rischi presenti in agricoltura:
- vibrazioni del sistema mano-braccio;
- movimenti ripetitivi degli arti superiori (mano);
- esposizione alle radiazioni UV-IR;
- microclima: comfort termo-igrometrico degli operatori per le lavorazioni in serra.
Per i rischi individuati verranno predisposte idonee soluzioni preventive e/o protettive atte alla loro eliminazione e/o riduzione.
I risultati finali delle attività illustrate potranno essere proposti come buone prassi nel settore dell’Agricoltura ed elaborate opportunamente perché possano seguire l’iter di validazione ad oggi previsto presso il Ministero.

2) CONTENUTO DEL DOCUMENTO
2.1 Oggetto della collaborazione

Al fine di definire in maniera puntuale e dettagliata l’oggetto della collaborazione del presente accordo è stato redatto il documento sotto elencato, che ne fa parte integrante:
- Allegato 1 “Progetto finalizzato: “LA PREVENZIONE SU SALUTE E SICUREZZA IN AGRICOLTURA”.

2.2 Modalità di attuazione

Le parti individuano congiuntamente i seguenti ambiti di collaborazione:
a) il progetto viene implementato dal personale dell’Università Politecnica delle Marche e dal personale della Direzione Regionale INAIL per le Marche, utilizzando le proprie strutture, professionalità e risorse economiche condivise al fine della realizzazione del progetto stesso, secondo quanto previsto, dettagliatamente, dal successivo art. 2.3 e relativi allegati;
b) l’Università presenta, semestralmente, all’INAIL/Marche un report che verifichi l’andamento dei risultati intermedi e finali raggiunti;
c) le risorse economiche verranno erogate dall’INAIL a favore dell’Università, in fase di rendicontazione delle spese sostenute (per personale, strumentazioni, accessori, cancelleria, ecc.), previa presentazione di relativa documentazione amministrativa e contabile necessaria per la realizzazione di prodotti/report (analisi, relazioni, dati, opuscoli, ecc.) che saranno di volta in volta consegnati all’istituto;
d) il presente accordo non può comportare oneri economici ulteriori rispetto a quanto specificato per i singoli Soggetti firmatari.

2.3 Responsabili del progetto

I Responsabili per l’Università Politecnica delle Marche per il presente accordo sono così individuati:
- Per l’Università - Centro di Ricerca e Servizi per la Tutela della Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro: Prof. Massimo Paroncini;
- Per l’Università - Centro di ricerca e servizio Azienda Agraria Didattico Sperimentale “Pasquale Rosati”: Prof. Rodolfo Santilocchi
Capofila del Progetto sarà il C.I.S.S.A.L., che provvederà a coordinare le azioni e le attività da parte dell’Università Politecnica delle Marche.

2.4 Aspetti economici

Il presente accordo viene realizzato con un apporto partecipativo tendenzialmente paritario tra i firmatari.
Al fine della quantificazione della compartecipazione sarà valutato non solo l’apporto economico ma anche quello di natura strumentale e professionale, non necessariamente omogeneo in relazione alle diverse tipologie di apporto, per entrambi i partner.

Apporto annuo da parte dell’Università
I costi di competenza dell’Università sono ulteriormente dettagliati nell’Allegato 2 che fa parte integrante del presente Accordo, così dettagliato:
- Per il Centro di ricerca e servizio Azienda Agraria Didattico Sperimentale “Pasquale Rosati”:
o Risorse economiche (noleggio macchine ed attrezzature, servizi, operatori avventizi) pari a € 17.000,00;
o Risorse umane (personale docente e tecnico) e strumentali in possesso dell’Azienda Agraria, pari a € 18.180,00
- Per il Centro di Ricerca e Servizi per la Tutela della Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (C.I.S.S.A.L.):
o Risorse umane (personale docente e tecnico) e strumentali in possesso del C.I.S.S.A.L., pari a € 24.820,00

Totale € 60.000,00
Importo complessivo del contributo nell’arco dei tre anni € 180.000,00


I costi sostenuti dall’Università dovranno essere evidenziati come “Voci di spesa sostenute dall’Università” nei documenti che verranno presentati all’INAIL in fase di rendicontazione di cui al precedente art. 2.2 comma c).
A tal fine ognuno dei Responsabili da parte dell’Università redigerà la relazione sull’attività svolta, lo stato dell’arte e i risultati attesi, nonché provvederà alla predisposizione dei documenti richiesti e necessari per la rendicontazione, che per il tramite del Capofila del progetto verrà inviata all’INAIL.
L’INAIL provvederà a visionare la documentazione ottenuta e, dopo l’approvazione della stessa, procederà ad autorizzare l’erogazione dei contributi previsti tramite un versamento da effettuarsi al C.I.S.S.A.L. sul Conto di Tesoreria Unica presso la Banca n. ***1.
Sarà il Capofila del progetto che provvederà poi a trasferire la quota parte di competenza al Centro di ricerca e servizio Azienda Agraria Didattico Sperimentale “Pasquale Rosati”, secondo quanto previsto dalla presente convenzione.

Apporto annuo da parte dell’INAIL Marche
Per l’INAIL Marche i costi di competenza dell’INAIL sono quelli indicati nell’Allegato 3, parte integrante del presente Accordo, così dettagliato:
o Risorse economiche (contratto e prodotti del progetto finalizzato) pari a € 40.000,00
o Risorse umane (personale tecnico e amministrativo) pari a € 15.000,00
Il dettaglio relativo ai contributi di competenza dei singoli Centri è quello specificato nell’Allegato
I che fa parte integrante del presente Accordo.

Totale € 55.000,00
Importo complessivo del contributo nell’arco dei tre anni € 165.000,00


2.5 Durata

Il presente Accordo ha durata triennale.
Le parti concordemente convengono che il presente accordo potrà essere risolto anticipatamente ad iniziativa congiunta dell’INAIL/Marche e dell’Università Politecnica delle Marche nel caso in cui si ritenessero superate le finalità condivise e/o si ritenesse opportuno ricorrere ad altre e diverse forme di collaborazione.

2.6 Aspetti Legali

Le parti convengono che per qualsiasi controversia relativa alla validità, interpretazione ed esecuzione del contratto, che le stesse non siano in grado di risolvere in via bonaria, sarà competente in via esclusiva il Foro di Ancona.

2.7 Proprietà dei risultati

Tutto quanto realizzato in esecuzione del presente accordo (risultati, informazioni, conoscenze ed altro), sarà di proprietà congiunta dell’INAIL e dell’Università. E’ fatto espresso divieto a ciascuna parte di cedere, divulgare o comunicare a terzi le informazioni riservate, nonché di utilizzarle per scopi estranei al presente accordo, o comunque senza il preventivo consenso scritto tra le parti.

2.8 Invenzioni e brevetti

I diritti patrimoniali derivanti dalle eventuali invenzioni realizzate nell'ambito delle attività oggetto della presente convenzione saranno disciplinate con appositi atti, nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia di brevetto.

2.9 Riservatezza

Le parti si impegnano ad osservare e far osservare la riservatezza su notizie, dati, fatti o circostanze e qualsivoglia informazione di cui si dovesse venire a conoscenza durante la permanenza nelle strutture dell’altro ente e in ogni caso in occasione del presente accordo, salvo che la divulgazione non sia stata debitamente autorizzata dal relativo responsabile scientifico.

3) TRACCIABILITÀ

L’Università Politecnica delle Marche, in qualità di Soggetto firmatario del presente Accordo, assume tutti gli obblighi inerenti la tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge n. 2 del 16/01/2003 e smi, che comporta l’obbligo di riportare il sottoelencato numero CUP su tutte le transazioni finanziarie e amministrative inerenti il presente Atto:
- Università Politecnica delle Marche: CUP:

4) FIRMA DELLE PARTI

IL DIRETTORE REGIONALE
INAIL MARCHE
Dr.ssa Anna Maria Pollichieni
IL RETTORE
UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE
Prof. Sauro Longhi


ALLEGATO 1

Progetto finalizzato
LA PREVENZIONE SU SALUTE E SICUREZZA IN AGRICOLTURA


Introduzione
La necessità di una maggiore attenzione alla salute e sicurezza nel settore agricolo si colloca nell’ambito dei Decreti Legislativi n. 81/2008 e n. 106/2009, del Piano Regionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2010-2012 ed emerge anche dall’andamento infortunistico del settore che risulta particolarmente critico, nonostante il generale trend in diminuzione degli ultimi anni.
Precedenti sinergie in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, instauratesi fra l’INAIL e l’Università Politecnica delle Marche, hanno permesso di ottenere risultati utili sia al mondo scientifico che in ambito prevenzionale agli operatori del settore agricolo, che si sono avvalsi, nel loro lavoro quotidiano, di strumentazioni, metodologie e buone prassi scaturite dalla suddetta collaborazione.

Localizzazione dell’attività
Il Centro di Ricerca e Servizi per la Tutela della Salute e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (CISSAL) è stato scelto come riferimento per effettuare le valutazioni dei rischi connessi all’attività agricola. Il CISSAL agisce in stretta collaborazione con i referenti delle altre strutture partecipanti (Inail, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e Facoltà di Medicina).

Obiettivo del progetto
L’attività si propone di completare quanto iniziato nel triennio precedente (2011 - 2013) e di approfondire gli aspetti che sono emersi durante questo periodo. In particolare si propone:
a. Realizzazione di un prodotto editoriale sulla base dei risultati ottenuti nel periodo 2011 - 2013
b. Realizzazione di un sistema SGSL per l’Azienda Agraria Didattico Sperimentale “Pasquale Rosati” dell’Università Politecnica delle Marche, sempre sulla base dei risultati ottenuti dalla sperimentazione e dalla valutazione dei rischi presenti in azienda.
L’attività sarà volta allo sviluppo dei temi che si sono mostrati di interesse per i rischi connessi alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle diverse lavorazioni realizzate nel mondo agricolo. Per i rischi individuati verranno predisposte idonee soluzioni preventive e/o protettive atte alla loro eliminazione e/o riduzione.
Infatti, si propone di realizzare soluzioni tecniche applicate a:

1. Vibrazioni del sistema mano-braccio
E’ emerso come le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio dagli abbacchiatori, siano essi meccanici o elettrici, risultano molto sopra i valori limite prescritti dalla normativa. Questo comporta che le apparecchiature possono essere utilizzate per un tempo molto limitato se non si vuole mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori costringendo l’Azienda a ricorrere alla turnazione dei lavoratori con un aggravio dei costi.
Quello che si propone è la realizzazione di modifiche tecnico-meccaniche da apportare a queste apparecchiature, tali da ridurre in modo consistente i rischi derivanti dal loro utilizzo. Queste modifiche verranno individuate in collaborazione con le ditte produttrici delle apparecchiature e sulla base di una sperimentazione condotta in laboratorio mediante la realizzazione di un prototipo di albero sul quale utilizzare gli abbacchiatori rilevando dati e confrontandoli con quelli provenienti dalle misure in campo. A questo scopo il CISSAL è già inserito in un progetto nazionale con il CNR di Torino ed altri soggetti istituzionali volto allo studio delle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio dagli abbacchiatori

2. Movimenti ripetitivi degli arti superiori (mano)
Lo stesso lavoro viene proposto anche per il miglioramento delle forbici utilizzate per la potatura. In effetti il numero di ore dedicate a questa operazione, fortemente ripetitiva e in alcuni casi invalidante (frequenza di malattie come il tunnel carpale), è secondo solo a quello della raccolta in frutticoltura, olivicoltura e viticoltura.
I risultati e le modifiche proposte verranno discussi con le ditte produttrici delle apparecchiature al fine di giungere alla realizzazione di prototipi che riducano in modo sensibile il rischio sotteso a questa specifica attività.

3. Miglioramento delle condizioni di esposizione alle radiazioni UV-IR
Il progetto si propone, mediante modellizzazione di un ambiente di lavoro che favorisca la riduzione del rischio da radiazioni UV e IR, l’uso di reti aventi le migliori caratteristiche di protezione in riferimento ai tipi disponibili sul mercato, reti che potrebbero essere considerate infine come DPI di protezione collettiva.
Infatti, dall’analisi dei dati relativi all’esposizione della radiazione solare dei lavoratori addetti alle varie attività (potatura, diradamento dei frutti, raccolta, gestione del terreno...) è risultato come gli stessi, lavorando all’aperto, siano particolarmente esposti alle radiazioni ultraviolette (UV) ed alle radiazioni termiche (IR) che possono raggiungere e superare i valori limiti previsti. Anche in questo caso la riduzione dei rischi per la sicurezza e la salute dovrebbe essere effettuata mediante una opportuna riduzione delle ore lavorative con conseguente aumento dei costi per l’Azienda.
Da una prima analisi effettuata su particolari reti di protezione delle piante (antigrandine colorate) è emerso come l’utilizzo di queste riduca in modo selettivo la radiazione solare (reti fotoselettive) senza incidere negativamente sull’attività fotosintetica della pianta rispetto a colture sotto rete tradizionale nera.
L’attività verrà condotta in un primo tempo in laboratorio, quindi sul campo per poi confrontare i risultati ottenuti nelle diverse condizioni. L’attività in campo verrà condotta presso i frutteti con reti antigrandine sia dell’Azienda Agraria sia di altre Aziende che collaborano con essa non solo nel territorio marchigiano ma anche in altre regioni quali Emila Romagna e Puglia dove sono già presenti alcuni frutteti protetti con reti fotoselettive commerciali.

Si propone, inoltre, di analizzare anche il microclima nell’ambiente lavorativo della serra.

4. Microclima: Comfort termo-igrometrico degli operatori per le lavorazioni in serra
Il microclima che si instaura nei campi e all’interno delle serre espone i lavoratori a disagi dovuti all’aumento della temperatura e dell’umidità relativa, il che comporta una riduzione delle capacità lavorative esponendo i lavoratori a rischi crescenti per la salute e la sicurezza.
L’attività si propone di individuare le condizioni ottimali per i lavoratori in modo da ridurre lo stress derivante dalle condizioni microclimatiche, e al tempo stesso indurre un miglioramento delle condizioni di crescita delle piante con un risparmio energetico nel controllo ambientale. Questo approccio metodologico potrebbe ampliare l’utilizzo di colture protette con vantaggi e ricadute positive sul benessere degli operatori ed economici per le aziende.
L’attività verrà condotta presso i campi e le serre dell’Azienda Agraria e di altre aziende del territorio marchigiano.

5. Buone Prassi, prevenzione e formazione
I risultati finali delle attività illustrate potranno essere proposti come buone prassi nel settore dell’Agricoltura ed elaborate opportunamente perché possano seguire l’iter di validazione ad oggi previsto presso il Ministero. Fra i prodotti sono previsti analisi dei rischi, individuazione buone prassi di tutela, materiali informativi multimediali, incontri formativi su rischi rilevanti ed emergenti con imprenditori, aziende e consulenti tecnici per la prevenzione.

Materiali e metodi
Il lavoro di indagine e monitoraggio dei rischi connessi all’attività agricola si svolgerà attraverso le seguenti fasi operative:
1. Elaborazione progetti di modifica delle apparecchiature
2. Organizzazione dei rilievi e utilizzo delle attrezzature modificate con i vari gruppi di lavoro e verifica in campo
3. Studio del microclima e del benessere degli operatori in campo
4. Progettazione di un corso di formazione all’introduzione del SGSL in impresa rivolto ai ruoli aziendali coinvolti nella prevenzione del rischio
5. Implementazione assistita del sistema semplificato attraverso software dedicati da parte delle imprese coinvolte
6. Coinvolgimento di alcune aziende pilota per l’applicazione delle buone prassi elaborate
In itinere sono previsti momenti di verifica periodica degli obiettivi e dei risultati ottenuti, sia per singoli gruppi di lavoro che collegialmente con tutti i partecipanti al progetto.

Risorse umane ed economiche
Il progetto finalizzato viene implementato da personale dell’Università Politecnica delle Marche e INAIL utilizzando le proprie strutture, contratti finalizzati e risorse economiche destinate alla gestione del progetto (operai, noleggio di macchine ed attrezzature, servizi) secondo la tabella allegata.

Risultati attesi
Il monitoraggio dei rischi connessi all’attività agricola, la riduzione delle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio, la riduzione all’esposizione solare, la diffusione e l’applicazione di buone prassi per il contenimento dei rischi, la realizzazione di un sistema di gestione della sicurezza specifico per l’agricoltura (e non ereditato da altri settori produttivi spesso molto diversi dal comparto agricolo) ed infine la crescita della cultura della sicurezza anche nel settore agricolo sono alcuni dei risultati attesi dal presente progetto. A medio-lungo termine è attesa una riduzione degli infortuni e delle malattie professionali in agricoltura.

Divulgazione dei risultati
Ogni anno è prevista la realizzazione di una giornata aperta sulla “salute e sicurezza in agricoltura” rivolta soprattutto agli imprenditori agricoli professionali e ai contoterzisti, durante la quale saranno presentati i risultati ottenuti dalle attività annuali, materiali divulgativi sulle buone prassi e illustrati i rischi connessi alle varie lavorazioni e le nuove normative riguardanti le macchine agricole.
Inoltre saranno messi a punto corsi di formazione/informazione e materiali divulgativi specifici per gli addetti agricoli su buone prassi finalizzate al contenimento dei rischi.

Conclusioni
La materia "rischi in agricoltura" è ampia, diversificata e complessa. Indagarla in un arco di tempo di almeno 3 anni può permettere di acquisire importanti conoscenze tecnico-scientifiche, utili alla messa a punto di materiali prevenzionali. L’approccio multidisciplinare del progetto, che vede la collaborazione dell’INAIL e dell’Università Politecnica delle Marche, permette di affrontare molti aspetti della materia con una visione unitaria e di valorizzare al meglio conoscenze e competenze di ciascuno.
La collaborazione ben si colloca nelle attività sinergiche portate avanti già da alcuni anni relative alla valutazione del rischio negli ambienti di lavoro e al miglioramento delle attività prevenzionali in agricoltura.
A livello europeo infatti nell'esercizio della professione agricola è sempre più richiesto il rispetto di alcune condizioni per la sostenibilità delle pratiche agricole: la sicurezza alimentare, la salvaguardia ambientale e, più recentemente, la salute e la sicurezza degli addetti.

Allegato


Fonte: inail.it