Regione Piemonte
D.D. 30 maggio 2014, n. 548
Programma di attività della Regione Piemonte e dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro per l'anno 2014, in coerenza del piano regionale di prevenzione.
B.U.R. 31 luglio 2014, n. 31

 

Premesso che:
La Conferenza Unificata Stato Regioni ha sancito l’Intesa concernente gli “Indirizzi 2013 del Comitato ex art. 5 del Dlgs. 81/08, per la realizzazione nell’anno 2014 di linee comuni delle politiche nazionali e il coordinamento della vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” al fine di persegui re linee comuni delle politiche nazionali di prevenzione, assicurare un migliore coordinamento n ella programmazione delle azioni di vigilanza, conseguire migliori conoscenze per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con una più funzionale individuazione di priorità di ricerca finalizzate alla prevenzione di infortuni e malattie professionali;
tali “indirizzi” prevedono tra l’altro che, nell’ambito delle attività dei Comitati regionali di coordinamento, gli interventi di vigilanza devono risultare rispondenti ad una programmazione orientata al risultato di efficacia sul piano della prevenzione di malattie ed infortuni mortali e gravi, per una quota pari al 5% delle unità controllate sulle unità da controllare - fissati dai LEA in riferimento alla sicurezza nei luoghi di lavoro privilegiando i comparti dell’edilizia, dell’agricoltura e di altri comparti risultati a maggior rischio per la salute e sicurezza;
con DGR 52 – 7643 del 21/05/2014 è stato approvato il “Piano regionale della prevenzione 2014- 2018: indirizzi per l'anno 2014” stabilendo di dare continuità ai programmi e interventi in atto, previsti adeguandosi ai più recenti orientamenti nazionali e demandando a successivi provvedimento la stesura dettagliata di programmi operativi;
la programmazione deve tener conto altresì delle indicazioni derivanti dalla DGR 25 del 30.12.2013 di “Approvazione Programmi Operativi 2013-2015 predisposti ai sensi dell’art. 15, comma 20 del DL 95/2012 convertito, con modificazioni, in Legge 135/2012”, che nell’ambito del Piano regionale di prevenzione (proroga 2013), si pone per il primo semestre 2014 i seguenti obiettivi:
a) mantenimento degli standard di attività di inchiesta sugli infortuni e le malattie professionali, fin qui raggiunti;
b) migliorare l’efficacia delle inchieste e degli interventi di vigilanza attraverso l’adozione di un protocollo regionale di intervento concordato con la Procura Generale della Repubblica;
c) adozione della scheda di intervento in edilizia e della scheda di vigilanza sulle macchine in agricoltura;
d) utilizzo dell’applicativo regionale “SPRESALWeb” per la gestione del sistema informativo.
e) utilizzo dei dati informativi disponibili attraverso i registri cancerogeni per la pianificazione di interventi mirati;
f) attivazione di iniziative mirate alla riduzione della sottonotifica di malattia professionale con particolare riferimento alle patologie tumorali e altre patologie emergenti (es. patologie muscoloscheletriche);
Si è ritenuto necessario formulare il “Programma di attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro per l’anno 2014 in coerenza con il piano regionale di prevenzione, con gli indirizzi nazionali e con le attività in atto sia a livello regionale che locale, al fine di dare orientamenti ai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle ASL per il raggiungimento dei LEA e per le attività ordinarie di loro competenza

IL DIRIGENTE

Vista la DGR 25 del 30.12.2013
Vista la DGR 52 del 21/05/2014

determina

- di approvare il “Programma di attività della Regione Piemonte e dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro per l’anno 2014 in coerenza con il piano regionale di prevenzione, con gli indirizzi nazionali e con le attività in atto sia a livello regionale che locale, al fine di dare orientamenti ai servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle ASL per il raggiungimento dei LEA e per le attività ordinarie di loro competenza, contenuto nell’allegato 1 per farne parte integrante e sostanziale.
Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico del bilancio regionale e sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’articolo 61 dello Statuto e dell’art. 5 della L.R. 22/10.
 

Il Dirigente regionale
Gianfranco Corgiat Loia
 

ALLEGATO 1

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DELLA REGIONE PIEMONTE E DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO PER L’ANNO 2014, IN COERENZA CON IL PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE.



STRUMENTI

Per il raggiungimento degli obiettivi posti si intendono utilizzare strumenti quali:
1) Rafforzamento del sistema informativo:
- Utilizzo di Flussi INAIL – Regioni come base dati utile alla programmazione regionale e locale;
- Diffusione e utilizzo in tutti i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro dell’applicativo SPRESALWeb realizzato per la gestione delle attività dei Servizi e sua implementazione;
- Attivazione di un sistema per l’invio on-line della notifica canteri, ex art. 99 D.lgs. 81/08,
- Mantenimento del “Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali” gestito dal dallo SPreSAL dell’ASL AL di Alessandria, che acquisisce, valida, ricostruisce con il metodo “Sbagliando s’impara” e inserisce nel data base nazionale le informazioni relative agli infortuni sul lavoro mortali sottoposti ad inchiesta e segnalati dagli altri Servizi della regione.
- Mantenimento del Sistema per la rilevazione dei casi di mesotelioma attraverso il Registro dei Mesoteliomi Maligni istituito presso il Centro di Prevenzione Oncologica (CPO).
- Mantenimento del Sistema per la rilevazione attiva dei casi di tumori del naso e dei seni paranasali da parte del Centro Operativo Regionale per la rilevazione dei Tumori del Naso e dei Seni paranasali (CoR-TuNS) che ha sede presso la ASL CN1.

 

ATTIVITÀ A LIVELLO REGIONALE

Informatizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione – componente SPreSAL
Nell’ambito del programma di revisione del “sistema informativo SPreSAL”, finalizzato al suo adeguamento alle correnti esigenze gestionali/informative dei Servizi interessati, è stato realizzato l’applicativo denominato “SPRESALWeb” la cui sperimentazione si è conclusa positivamente il 30/06/2013 a partire da tale data è stato assunto come unico di strumento di lavoro per la gestione e la rendicontazione delle attività. Nel 2014 l’uso di tale applicativo sarà gradualmente esteso a tutti gli SPreSAL del Piemonte.
È stato realizzato un sistema atto alla ricezione della notifica preliminare cantieri (ex art. 99 Dlgs. 81/08) on-line, adottando una soluzione sinergica con il sistema MUDE (Modello Unico Digitale per l’edilizia) esistente in Regione, allo scopo di creare una base dati centralizzata da mettere a disposizione degli Enti previsti dalla norma. Per testarne la funzionalità è stata avviata una fase di sperimentazione con alcuni Comuni, coinvolgendo la DRL e le DTL, gli SPreSAL, gli Ordini e i Collegi Professionali.
Nel 2014 si intende implementare l’applicativo “SPRESALWeb” con alcune funzionalità utili per una migliore gestione delle attività SPreSAL quali ad esempio quella per la registrazione dei dati relativi al registro esposti ai cancerogeni.

Sicurezza in edilizia
A livello nazionale due rappresentanti degli SPreSAL partecipano attivamente ai lavori del gruppo tecnico interregionale che ha il compito di:
fungere da cabina di regia per l’attuazione del piano nazionale di prevenzione in edilizia che prevede azioni di omogeneizzazione della vigilanza, attivazione di una campagna nazionale di informazione e raccolta di buone pratiche
collaborare con i Ministeri competenti, a supporto del Coordinamento delle regioni, per la redazione di atti normativi e di indirizzo riguardo la sicurezza nei cantieri edili.
A livello locale, il progetto regionale di prevenzione in edilizia, avviato sin dal 1999 e rinnovato ogni anno, ha l’obiettivo di ridurre gli infortuni e le malattie professionali nel comparto edilizio che da sempre si conferma come comparto a maggior rischio, garantendo altresì un sistema capace di affiancare l’attività di prevenzione alla funzione di vigilanza e controllo sull’applicazione della normativa di riferimento.

Sicurezza in agricoltura
Le attività di prevenzione rivolte al comparto agricolo verranno effettuate sulla base delle indicazioni riportate nel Piano di attività regionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura – anno 2014.
Oltre alle attività di informazione, assistenza e controllo indirizzati alla sicurezza delle macchine agricole saranno sviluppate le tematiche relative allo stoccaggio ed utilizzo dei fitosanitari, in collaborazione con gli Assessorati Ambiente e Agricoltura, e alla sicurezza negli allevamenti di grandi animali, sviluppando sinergie tra i diversi Servizi del Dipartimento di Prevenzione.
Verranno inoltre promosse iniziative formative indirizzate agli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL sull'uso sostenibile dei fitofarmaci e la condivisione delle banche dati disponibili per meglio indirizzare le attività di prevenzione sui rischi prioritari.
La Regione Piemonte continuerà a garantire la partecipazione di suoi operatori al gruppo tecnico nazionale che si occupa della materia ed agli specifici sottogruppi (rischio chimico, sorveglianza sanitaria, formazione e comunicazione, applicazione della normativa di sicurezza e salute).

Rischi da agenti chimici, cancerogeni e mutageni
E’ proseguita l’attività del gruppo di lavoro regionale dedicato allo studio delle problematiche legate ai rischi connessi all’esposizione ad agenti chimici, cancerogeni e mutageni.
In particolare il gruppo ha portato a termine i lavori per la revisione del modello applicativo proposto dalla Regione Piemonte per la valutazione del rischio chimico che è stato approvato con proprio atto e messo a disposizione sul sito internet.
Per l’anno 2014 si prevede la definizione di un atto di indirizzo relativo alle modalità di registrazione dei soggetti esposti ad agenti cancerogeni ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 81/08, al fine di rendere omogeneo sul territorio regionale tale obbligo in capo al Datore di Lavoro. I registri pervenuti ai vari servizi dovranno essere archiviati sulla specifica sezione di SPRESALWeb, quando la stessa sarà disponibile, al fine di essere fruibili sia per elaborazioni a livello locale che a livello regionale a supporto delle future attività di programmazione nello specifico settore.
E’ prevista altresì la definizione di una serie di strumenti finalizzati ad uniformare le attività dei servizi fra cui specifica scheda per la raccolta dei dati di attività nel corso dell’anno 2014 relativamente al Titolo IX capo I e II del D.Lgs 81/08.

Patologie Muscolo Scheletriche
Per quanto riguarda le attività finalizzate alla prevenzione delle patologie muscolo scheletriche connesse con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori (ULWMSDs) si dovrà definire un indirizzo operativo di carattere generale rivolto ai servizi SPRESAL delle ASL allo scopo di rendere sistematiche le pratiche di valutazione e gestione del rischio connesso con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori.
L’indirizzo operativo sarà orientato alle aziende dei settori produttivi tipicamente interessati da questo rischio (meccanica, elettromeccanica ed elettronica, tessile, abbigliamento, alimentare e della lavorazione delle carni, della plastica e della gomma, del mobile, cucine industriali, imprese di pulizie, grande distribuzione) ubicate nella Regione Piemonte e potrà essere applicato nel corso di interventi eseguiti dai servizi SPreSAL delle ASL in applicazione di piani di comparto nonché nel corso di interventi “ordinari” di vigilanza, controllo o assistenza a qualsiasi titolo svolti dalla ASL indipendentemente dai piani di cui al precedente punto.

Stress lavoro-correlato
Le esperienze sviluppatesi nel territorio regionale negli ultimi anni riguardo le problematiche connesse allo stress lavoro-correlate sono molteplici e significative. Nel 2013 la Regione Piemonte ha altresì partecipato, con la presenza di alcuni SPreSAL, al Corso di formazione organizzato dall’INAIL, a livello nazionale, sui vari aspetti riguardanti questo rischio (valutazione del rischio, misure di prevenzione e protezione, inquadramento clinico, ecc.), al fine di approfondire le conoscenze sull’analisi del problema e sulle metodologie di intervento.
Nel 2014 si intende definire una linea operativa di carattere generale per gli SPreSAL, al fine di fornire agli stessi indicazioni per le attività di vigilanza e di informazione/assistenza
su tale rischio, sulla base degli obblighi e delle indicazioni normative in materia, delle metodologie di valutazione del rischio attualmente in uso ed anche delle osservazioni/criticità che emergono dalle esperienze di vigilanza finora condotte sul territorio.
L’obiettivo è infatti di affinare gli strumenti operativi di intervento, coinvolgendo anche il personale tecnico di vigilanza dei Servizi, al fine di riuscire a far emergere le situazioni lavorative effettivamente più critiche, sia per numerosità dei lavoratori coinvolti che per gravità/intensità del problema, e adottare gli idonei provvedimenti prescrittivi per eliminare/ridurre tali condizioni nonché diffondere le relative conoscenze agli stakheolder, contribuendo quindi ad un progressivo miglioramento nei luoghi di lavoro rispetto a questo rischio.

Gestione rischio amianto
Ai sensi della DGR n. 64-3574 del 19 marzo 2012, Ottimizzazione dei rapporti sinergici fra ambiente e sanità in materia di controllo e monitoraggio del rischio amianto, anche nell’anno 2013 è proseguito il lavoro del Comitato di Direzione, che ha prodotto diversi atti di indirizzo, quali le Indicazioni operative per la rimozione e la raccolta di modeste quantità di materiali contenenti amianto presenti in utenze civili da parte di privati cittadini (DGR n. 25-6899 del 18/12/2013) e le indicazioni utili alla gestione del rischio dovuto alla presenza di amianto naturale nel comune di Sauze d’Oulx. Sono inoltre state raccolte ed elaborate le schede del censimento dei materiali contenenti amianto negli edifici in uso alle ASL, secondo quanto previsto dalla DGR n. 38-5286 del 29 gennaio 2016, che definiva le modalità per il raggiungimento di uno degli obiettivi di mandato dei direttori generali delle aziende stesse. Nel corso del 2014 il Comitato di Direzione provvederà alla elaborazione di un nuovo Piano Regionale Amianto, che sostituisca il precedente, datato febbraio 2001.
In collaborazione con la Direzione Trasporti della Regione Piemonte e con gli altri soggetti istituzionali a ciò deputati, definirà linee guida per la protezione dell’ambiente, dei lavoratori e della popolazione dal rischio amianto derivante dai lavori di realizzazione dei grandi tunnel ferroviari.
Per quanto riguarda gli aspetti clinico-epidemiologici, nel 2013 l’ASL AL e l’ASO di Alessandria hanno presentato una proposta di istituzione di una unità funzionale interaziendale ASO AL – ASL AL per la diagnosi e la terapia del mesotelioma con un accordo e la collaborazione scientifica del dipartimento di oncologia dell’Università di Torino. Il 15 luglio 2013, a seguito del parere favorevole della Consulta Tecnico Scientifica, il documento progettuale è stato approvato dalla Giunta Regionale che ha dato mandato all’ASL ed all’ASO di Alessandria di adottare i provvedimenti necessari per la realizzazione del progetto. Per il finanziamento del progetto, d’intesa con il Comitato Strategico Amianto, l’ASL AL e le Associazioni dei familiari delle vittime di amianto, è stata avviata la procedura per costituzione e la dotazione di un fondo presso la Tesoreria dell'Azienda Sanitaria Locale AL costituito da parte delle somme, accantonate a seguito di transazioni extragiudiziali, destinate a finanziare la ricerca sanitaria per il mesotelioma polmonare. Parte di queste somme saranno utilizzate anche per finanziare un progetto elaborato dall'Università del Piemonte Orientale, anch’esso approvato dal Comitato Strategico Amianto.

La formazione delle figure previste dal DLgs 81/08 e s.m.i.
La Regione Piemonte, con DGR n. 22-5962 del 17 Giugno 2013, ha raccolto in un unico documento, onnicomprensivo e agevole da consultare, dal titolo Indicazioni operative per la formazione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al DLgs 81/08 e s.m.i. , tutte le indicazioni utili alla progettazione, realizzazione e fruizione dei corsi di formazione previsti dalla normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Il documento, realizzato con la collaborazione del Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del DLgs 81/08, ha l’obiettivo di agevolare la corretta applicazione della normativa, nell’ottica di favorire la migliore qualità dei corsi di formazione e contribuire quindi a una maggiore tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Nel corso del 2014 esso sarà aggiornato con le indicazioni relative alla formazione all’utilizzo di attrezzature pericolose ai sensi dell’art. 73 del DLgs 81/08 e comunque adeguato alle possibili altre novità normative.
Ai sensi della suddetta deliberazione, è stata istituita la Commissione regionale per la verifica dei requisiti dei soggetti formatori, che esamina puntualmente tutte le istanze pervenute e pubblica periodicamente l’elenco aggiornato dei soggetti formatori abilitati, circa 300 al 31 dicembre 2013. La commissione proseguirà il proprio lavoro anche nell’anno 2014.
È stato inoltre costituito uno specifico gruppo composto da UPG operanti in diversi SPreSAL piemontesi, con il duplice obiettivo, per l’anno 2014, di definire gli strumenti operativi più idonei ad espletare efficacemente l’attività di vigilanza e di definire indirizzi finalizzati ad uniformare tale attività su tutto il territorio regionale.

Promozione della sicurezza nelle scuole
Al fine di promuovere e divulgare la cultura della salute e della sicurezza del lavoro nei percorsi formativi scolastici, nel 2014, proseguirà la collaborazione tra la Direzione Sanità della Regione Piemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e la Direzione Regionale INAIL Piemonte.
Si concluderanno i progetti presentati dalle Reti di scuole per la sicurezza e finanziati da INAIL nel 2013, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con interventi nel campo della didattica della sicurezza, rivolti agli studenti, e nel campo dell’informazione e formazione in materia di sicurezza, rivolti al personale della scuola e agli studenti.
Proseguirà la collaborazione con il Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3 della Regione Piemonte per la realizzazione di un piano di valutazione dell’efficacia degli interventi di promozione della sicurezza realizzati nelle scuole.
Si prevede di organizzare, a livello decentrato rispetto al capoluogo regionale in una Provincia dove tale attività informativa non è ancora stata realizzata, ed in collaborazione con lo SPreSAL territorialmente competente, un convegno informativo rivolto a Dirigenti scolastici, RSPP, ASPP, RLS, preposti della scuola sul Documento di indirizzo per la sicurezza negli Istituti scolastici del Piemonte.
Proseguirà il percorso di formazione dei formatori ex art. 37 del D.lgs. 81/08 con l’obiettivo di fornire strumenti didattici e di apprendimento ai docenti che realizzeranno le attività formative e di aggiornamento rivolte al personale delle scuole coerentemente con i contenuti minimi e le modalità previste nell’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011.
Un’apposita commissione istituita presso l’INAIL valuterà le proposte formative elaborate dalle scuole nell’ambito del bando di concorso “Vito Scafidi – La sicurezza a fumetti”, che prevede l’elaborazione di un pacchetto formativo che consenta di avvicinarsi in maniera efficace alla mentalità dei più giovani, offrendo, contemporaneamente, strumenti didattici e formativi per supportare la formazione degli allievi della scuola primaria equiparati a lavoratori ex art. 37 del D.lgs. 81/08 e smi.

Info.sicuri
Info.Sicuri è un servizio della Regione Piemonte che si pone l’obiettivo di fornire a tutti i soggetti portatori di obblighi e responsabilità (datori di lavoro, responsabili e addetti alla sicurezza, dirigenti, preposti, professionisti, lavoratori e loro rappresentanti) tutte le informazioni utili sulle misure di tutela, sulla sorveglianza sanitaria, sull’organizzazione della sicurezza nei luoghi di lavoro, sull’igiene del lavoro e sull’antinfortunistica.
Le risposte ai quesiti possono essere immediate o differite nel tempo, non oltre un mese dalla riunione periodica del Gruppo di lavoro che si tiene, di norma, una volta al mese, in base alla loro complessità, alla necessità di consultazione della normativa, ecc.
Nel corso del 2014, in collaborazione con alcuni operatori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza delle ASL piemontesi, proseguirà l’attività informativa del servizio.
Al fine di fornire una serie di indicazioni operative sulla materia, una selezione dei quesiti più rilevanti pervenuti al servizio, ordinati per argomenti omogenei, sarà pubblicata sul sito della Regione Piemonte nella sezione dedicata alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Newsletter “Io scelgo la sicurezza”
La newsletter Io scelgo la sicurezza (ISLS), è nato come strumento di comunicazione dedicato ai temi di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, finalizzato alla condivisione di informazioni ed esperienze maturate e alla riflessione su tematiche di interesse comune.
L’obiettivo è quello di migliorare la comunicazione tra gli operatori delle ASL e di favorire la circolazione delle informazioni utili per lo svolgimento delle attività prevenzionali, ma anche di creare un mezzo di diffusione e approfondimento delle disposizioni, delle misure e delle iniziative assunte a livello nazionale e regionale nei confronti dei diversi soggetti istituzionali competenti in materia e delle parti sociali.
Come per gli anni precedenti, l’impegno del Comitato di redazione, coordinato dal Settore Prevenzione e veterinaria e composto da referenti degli SPreSAL, del Centro di Documentazione per la Promozione della Salute (DoRS) e dell’INAIL Piemonte, è quello di realizzare, nel corso del 2014, 4 numeri della newsletter, che saranno pubblicati sul sito della Regione Piemonte, con approfondimenti su diversi aspetti tematici in materia di salute e sicurezza del lavoro, privilegiando aggiornamenti giuridico normativi e tecnici sui rischi ai quali sono esposti i lavoratori.

 

ATTIVITÀ A LIVELLO LOCALE

La programmazione delle attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro deve essere orientata all’obiettivo di ridurre la frequenza di infortuni e malattie lavoro-correlate, attraverso il contenimento delle esposizioni presenti in ambiente di lavoro, concentrando le attività sugli ambiti a maggior rischio.
Quantitativamente gli interventi di vigilanza devono raggiungere una quota “... pari al 5% delle unità locali controllate sulle unità locali da controllare – fissati dai LEA in riferimento alla sicurezza nei luoghi di lavoro” come indicato dagli “Indirizzi 2013 del Comitato ex art. 5 del Dlgs. 81/08, per la realizzazione nell’anno 2014 di linee comuni delle politiche nazionali e il coordinamento della vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Considerate le risorse disponibili nelle ASL il raggiungimento complessivo, a livello regionale, del 5% dei controlli delle aziende sulle aziende da controllare, è demandata a ciascun SPreSAL, sulla base delle specificità territoriali e delle diverse esigenze locali e dovrà garantire quantitativamente almeno il mantenimento dei livelli già programmati per l’anno 2013, come di seguito indicato:
 

TO1

TO3

TO4

TO5

BI

VC

NO

VCO

CN1

CN2

AT

AL

Totale

1.867

1.252

979

628

443

426

717

448

1.040

356

525

939

9.620

Numero di aziende da controllare secondo il LEA nazionale: il riparto tiene conto del numero ponderato di UPG in servizio dal 01/01/2013 al 31/12/2013

L’attività di controllo sui cantieri edili, dovrà a coprire almeno l’80% del numero di cantieri da controllare così come programmati nell’anno 2013, privilegiando la scelta dei cantieri in cui intervenire attraverso un’attenta analisi delle notifiche preliminari, tenendo conto dell’entità e complessità dei lavori, correlati ai rischi prioritari definiti dal Piano Edilizia.
Deve inoltre essere mantenuto un alto livello di attenzione per i controlli dei cantieri di rimozione amianto, sulla base delle esperienze acquisite.
Gli Enti di vigilanza (SPreSAL, DRL e le DTL, INPS, INAIL, VVFF) sono impegnati ad attivare interventi di “vigilanza congiunta” caratterizzati dalla contemporanea partecipazione, coordinata e sinergica, degli addetti ai controlli. Tale attività deve tendere all’obiettivo di interventi congiunti per il 20% di cantieri assegnati dalla programmazione regionale delle ASL, mantenendo un obiettivo minimo del 10%.
Le attività di controllo sulle aziende agricole dovranno tendere a garantire quantitativamente il mantenimento dei livelli di attività già programmati per l’anno 2013.
Tale attività dovrà prevedere la realizzazione di ispezioni in aziende agricole in modalità congiunta tra ASL e DTL unendo gli aspetti di vigilanza sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro con il controllo della regolarità dei rapporti di lavoro. Si dovrà dare anche particolare attenzione a quelle aziende ove vi sia presenza di “ambienti confinati”.

Attività inerente gli infortuni
L’obiettivo generale di questo filone di attività è di ridurre la frequenza degli infortuni e la loro gravità attraverso: azioni mirate di vigilanza anzitutto nel settore edile e nelle aziende agricole, settori più critici per gli accadimenti infortunistici; gestione tempestiva degli eventi infortunistici gravi e mortali in coordinamento con il sistema di emergenza del 118; accurata attività di indagine in merito agli infortuni occorsi, a fini di giustizia penale e di prevenzione; attività di formazione, assistenza e promozione della salute in collaborazione con le parti sociali.
Nell’anno 2014 gli SPreSAL devono proseguire a:
- applicare l’ormai consolidato Protocollo concordato con la Procura Generale della Repubblica per la gestione delle denunce di infortunio, al fine di migliorare ulteriormente l’efficacia delle inchieste;
- mantenere i livelli di attività relativi alle inchieste infortuni in relazione agli eventi che si determinano a livello territoriale di singola ASL;
- proseguire nell’utilizzo della scheda di rilevazione delle attività di vigilanza nel settore edile, che monitora i risultati degli interventi e le tipologie delle violazioni riscontrate, oltre che altri dati utili alla conoscenza dei problemi presenti nel territorio;
- utilizzare la “Scheda sopralluogo aziende agricole” definita a livello nazionale.

Attività inerente le malattie professionali
L’obiettivo generale è di ridurre la frequenza delle malattie professionali e la loro gravità attraverso l’attivazione di iniziative mirate alla riduzione della sottonotifica attualmente diffusa, con particolare attenzione alle patologie tumorali ed alle altre patologie emergenti, quali le patologie muscoloscheletriche; contrasto delle esposizioni causa di patologie lavoro-correlate, con attività di vigilanza e prevenzione; implementazione dei flussi informativi, in raccordo anche con gli osservatori regionali dei tumori naso-sinusali e dei mesoteliomi.
Nell’anno 2014 gli SPreSAL devono proseguire a:
- mantenere gli standard di attività di inchiesta sulle malattie professionali sulla base degli eventi segnalati a livello di singola ASL e/o richiesti dall’AG;
- implementare i protocolli di intervento concordati con le Procure della Repubblica per la gestione delle denunce di malattia professionale, al fine di migliorare l’efficacia delle inchieste, nelle ASL ove si renda necessario;
- utilizzare i dati informativi disponibili attraverso i registri cancerogeni per la pianificazione di interventi mirati.

Attività su richiesta degli utenti
L’attività su richiesta degli utenti eseguita dagli SPreSAL comprende l’attività autorizzativa e l’attività prettamente sanitaria svolta dai medici del lavoro dei Servizi.
L’attività autorizzativa comprende il rilascio di diversi pareri e autorizzazioni: pareri inerenti a progetti edili, autorizzazioni in deroga per l’utilizzo di locali interrati/seminterrati e di locali con altezza inferiore ai parametri stabiliti dalla normativa, valutazioni delle notifiche ex art. 67 D. Lgs. 81/08, altri pareri tecnici per locali da adibire ad attività lavorative e per il rilascio delle autorizzazioni sanitarie all’esercizio (quest’ultimo caso per la città di Torino).
Nell’ambito di questo filone di attività rientra anche la valutazione dei piani di lavoro di rimozione amianto che pervengono ai Servizi, finalizzata a garantire che l’esecuzione di lavori comportanti la rimozione di tale minerale avvenga in sicurezza per i lavoratori e per l’ambiente esterno.
L’attività prettamente sanitaria svolta dagli SPreSAL riguarda, essenzialmente, la gestione dei ricorsi ex art. 41 D.Lgs. 81/08 avverso il giudizio rilasciato dai medici competenti, le valutazioni inerenti l’astensione al lavoro delle gestanti, le visite mirate alla prevenzione secondaria dei tumori dei lavoratori ex-esposti ad ammine aromatiche, la partecipazione a Commissioni aziendali con valenza medico-legale.
Per entrambi questi filoni si deve tendere a mantenere, per il 2013, i livelli di attività degli anni precedenti, ovviamente sulla base delle richieste dell’utenza alle diverse ASL.

Attività di diffusione, informazione e formazione
È compito fondamentale degli SPreSAL, parallelamente alle funzioni di vigilanza, l’attività di informazione, formazione ed assistenza nei confronti degli stakeholder, costituiti dai diversi soggetti che operano nell’ambito della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro: datori di lavoro, RLS, RSPP, Organizzazioni sindacali, lavoratori autonomi, medici competenti, professionisti, associazioni di categoria, ecc.
Tale attività ha lo scopo di diffondere conoscenze e sviluppare utili confronti per il miglioramento di comportamenti e prassi e ridurre quindi infortuni e malattie professionali.
Gli ambiti in cui tali attività vengono svolte sono molteplici: sportello informativo a livello di Servizio, partecipazione al Gruppo regionale INFOSICURI; organizzazione di incontri e seminari con i diversi soggetti della prevenzione, partecipazione a incontri e seminari organizzati da altri soggetti, partecipazione a progetti formativi organizzati da altri Enti, svolgimento di docenze nell’ambito di corsi mirati alle varie figure, ecc.
Anche i Piani Edilizia e Agricoltura prevedono specifiche iniziative di questo tipo.
Si evidenzia altresì il ruolo dei medici del lavoro dei Servizi nella promozione della qualità della sorveglianza sanitaria, fondato sullo sviluppo di iniziative che coinvolgono i medici competenti in programmi di formazione/informazione, nella logica della ricerca della qualità e dell’efficacia delle prestazioni. Questo tipo di approccio prevede necessariamente un confronto con disponibilità ad uno scambio di esperienze e di conoscenze e alla condivisione di obiettivi, nella prospettiva di una corretta applicazione della normativa, quale strumento essenziale per l’azione di prevenzione.
Lo sviluppo di occasioni di confronto con i medici competenti consentono inoltre la definizione di obiettivi finalizzati alla ricerca delle buone pratiche professionali e della Evidence Based Prevention. Occorre rammentare che l’EBP dovrebbe rappresentare il naturale riferimento per i medici del lavoro, ai quali è richiesta la competenza per ricercare e valutare diligentemente le evidenze scientifiche (WHO, 2000).
Nell’ambito di questo filone di attività, significativo è l’impegno di alcuni SPreSAL che accolgono tirocini e stage di persone che completano il loro corso di studi o che devono approfondire le problematiche di cui lo SPreSAL si occupa (studenti del corso di Laurea di Tecnico della Prevenzione, laureati di altri corsi universitari, medici di medicina generale, ecc.).
Infine, i Servizi organizzano specifici corsi di aggiornamento per il personale interno, prioritariamente per il personale tecnico di vigilanza, in qualche caso aperti anche al personale di altre ASL regionali, coinvolgendo altresì Enti esterni, come la Direzione Territoriale del Lavoro.
Nel 2014 si intende proseguire sulle linee di attività presentate.

Attività di ampliamento/miglioramento sistema informativo
Gli SPreSAL sono impegnati, da tempo, nelle attività di miglioramento e rafforzamento del sistema informativo riguardante le problematiche più significative di salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro e le attività dei Servizi, in particolare:
 utilizzo a regime dell’applicativo SPRESALWeb per la gestione delle attività di competenza;
 utilizzo dei flussi INAIL-Regioni, periodicamente aggiornati, al fine di analizzare più approfonditamente il territorio di competenza ed individuare le aziende più critiche in cui programmare interventi di vigilanza, sulla base anche di un confronto con altri dati di cui le Strutture sono in possesso (interventi già eseguiti, denunce/referti di malattia professionali pervenuti, ecc.);
 alimentazione del sistema di sorveglianza Infortuni mortali della Reg ione Piemonte istituito presso l’ASL di Alessandria, in collegamento con il sistema di sorveglianza nazionale, e utilizzo dell’applicativo “Informo” per l’analisi degli infortuni mortali;
 alimentazione del Centro Operativo Regionale (COR) dei tumori naso-sinusali, istituito presso l’ASL CN1, attraverso la valutazione, con apposito questionario, dell’attività lavorativa svolta da pazienti affetti da tumori naso-sinusali;
 alimentazione del Registro mesoteliomi istituito presso il CPO Piemonte;
 gestione dei Registri degli esposti a cancerogeni;