Regione Marche
Deliberazione della Giunta Regionale 18 marzo 2016, n. 202
Modifica DGR 540/2015 concernente "Interventi regionali di attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018"

LA GIUNTA REGIONALE

VISTO il documento istruttorio riportato in calce alla presente deliberazione predisposto dalla P.F. Prevenzione e Promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro dal quale si rileva la necessità di adottare ii presente atto;
RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di deliberare in merito;
VISTA il parere favorevole di cui all’articolo 16bis della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 sotto il profilo della legittimità e della regolarità tecnica del Dirigente della P.F. Prevenzione e Promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro e l’attestazione dello stesso che dalla deliberazione non deriva ne può derivare alcun impegno di spesa a carico della Regione;
VISTA la proposta del Direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria;
VISTO l'articolo 28 dello Statuto della Regione;
Con la votazione, resa in forma palese, riportata a pagina 1

DELIBERA

di modificare la DGR 540 del 15.07.2015 “INTERVENTI REGIONALI DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE 2014-2018", come segue:
- Il paragrafo 1.5 “Monitoraggio”, relativamente agli indicatori sentinella, è sostituito da quello contenuto nell’allegato A della presente deliberazione.
- Il Programma n. 3 “Mi prendo cura di Me" è integrato con la linea d’intervento n. 3-6 “Progetto di fattibilità per un programma di medicina d’iniziativa in popolazione di età 45-60 in condizione di rischio aumentato per MNCT” come da allegato B della presente deliberazione.
- La linea di intervento 3-3 “Lavorare in stile” è sostituita dall’allegato C della presente deliberazione.
- La linea di intervento 4-2 “Ossi duri si diventa” è sostituita dall’allegato D della presente deliberazione.
 

DOCUMENTO ISTRUTTORIO

Con l'atto di intesa Stato - Regioni e Province Autonome n. 156/CSR del 13 novembre 2014, è stato approvato il Piano Nazionale della Prevenzione per gli anni 2014 -2018.
Con la delibera n. 1434 del 22.12.2014 si è proceduto al primo adempimento previsto con scadenza 31.12.2014 dalla Intesa Stato - Regioni e Province Autonome di cui sopra e sono stati individuati, con la metodologia prevista all’art. 2 della medesima, i programmi regionali per la successiva adozione del Piano Regionale della Prevenzione 2014 - 2018. Con la delibera n. 540 del 15.07.2015 la Giunta Regionale ha approvato i 12 programmi e relative Linee di Intervento individuati nell’Allegato A della delibera stessa.
Come previsto dall’intesa Stato Regioni 156/CSR del 13.11.14, il PRP adottato da ciascuna regione è sottoposto a valutazione da parte del Ministero della Salute anche ai fini degli adempimenti previsti dalla certificazione LEA per l’anno 2015, con i criteri indicati nella successiva Intesa Stato Regioni n. 56/CSR del 25 marzo 2015 dal titolo "PNP 2014 - 2018 - Documento di valutazione”.
Per quanto sopra in data 22.07.2015:
- con nota prot. 7331 è stata data formale comunicazione della approvazione della DGR 540/2015 al Ministero della Salute
- in data 30.09.2015 sì è tenuta in modalità di videoconferenza la riunione tra Coordinatore regionale del PRP ed il Ministero della Salute, DG Prevenzione, che ha avviato il confronto per la valutazione del PRP Marche
- nel periodo successivo, è avvenuto lo scambio di corrispondenza, agli atti della P.F. proponente, contenente le osservazioni del Ministero e le controdeduzioni regionali al termine del quale è stata condivisa la opportunità di modificare la DGR 540/2015 come segue:
- Integrazione del paragrafo 1.5 “monitoraggio” con alcuni ulteriori indicatori “sentinella”;
- Inserimento di una nuova linea d’intervento n. 3-6 nel Programma n. 3 “Mi Prendo cura di Me” al fine di rispondere all’obiettivo centrale 1.10 relativo all’aumento di offerta di approccio comportamentale o farmacologico per le persone con fattori di rischio per MCNT
- Integrazione della linea di intervento 3-3 “Lavorare con stile” inserendo tra gli obiettivi centrali perseguiti anche P1.7. relativo all’aumento del consumo di frutta e verdura nella popolazione adulta e I’ 1.8 relativo alla riduzione del consumo di sale;
- Modifica della linea di intervento 4-2 “Ossi Duri si diventa”.
(I percorso valutativo si è concluso con l’ultima nota del 17.12.2015, prot. 36854 del Ministero della Salute.
Per quanto sopra esposto, al fine di adeguare la DGR 540/2015 a quanto concordato con il Ministero della Salute si propone di modificare la DGR 540 del 15.07.2015 “INTERVENTI REGIONALI DI ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE 2014-2018”, come segue:
- Il paragrafo 1.5 “Monitoraggio”, relativamente agli indicatori sentinella, è sostituito da quello contenuto nell’allegato A della presente deliberazione.
- Il Programma n. 3 “Mi prendo cura di Me” è integrato con la linea d’intervento n. 3 - 6 “Progetto di fattibilità per un programma di medicina d'iniziativa in popolazione di età 45-60 in condizione di rischio aumentato per MNCT” come da allegato B della presente deliberazione.
- La linea di intervento 3-3 “Lavorare in stile” è sostituita dall’allegato C della presente Deliberazione.
- La linea di intervento 4-2 “Ossi duri si diventa” è sostituita dall’allegato D della presente Deliberazione.

 

ALLEGATO A

5.1 MONITORAGGIO
 

Al fine di offrire un quadro di sintesi del contributo del PRP Marche al raggiungimento degli obiettivi centrali, si riporta:
una tabella che indica quali obiettivi centrali verranno perseguiti da ciascun programma (TAB -1-)-
una tabella di sintesi che informa sul valore di “base line” e di “riferimento al 2018” di ciascuno degli obiettivi centrali da perseguire, riferito alla Regione Marche (TAB -2-). Tale tabella è utile per il monitoraggio a fini valutativi che avverrà a livello Regionale e Nazionale al termine del periodo di validità del PNP 2014 - 2018.
L’Intesa Stato Regioni n. 56 del 25 marzo 2015 dal titolo “PNP 2014 - 2018 - Documento di valutazione” prevede, inoltre, una valutazione di processo attraverso la misurazione del livello di avanzamento dei programmi. Tale valutazione avviene annualmente da parte del Ministero della Salute ed è valida ai fini certificativi LEA. A tal fine, il PRP prevede, come specificato al punto 3.4 dell’Accordo, l’individuazione, tra gli indicatori di processo di ogni programma, dei così detti “indicatori sentinella” e relativi standard, che verranno utilizzati ai fini certificativi per gli anni 2016 - 2018. La scelta degli Indicatori sentinella del presente PRP si è basata sui seguenti criteri generali:
La priorità è stata data ad indicatori con un maggiore significato per sostenere/indirizzare lo spostamento complessivo del sistema rispetto al programma del PRP;
Sono stati selezionati preferibilmente indicatori sentinella quantitativi; in alcuni casi sono stati utilizzati indicatori qualitativi
Essendo il PRP strutturato in un limitato numero di programmi, come suggerito dal PNP, sono stati individuati più indicatori sentinella per ciascun programma complesso, al fine di garantire la valutazione di processo degli elementi fondamentali;
La scelta degli Indicatori sentinella ha tenuto conto anche della loro specificità, misurabilità, disponibilità, pertinenza e modificabilità temporale.
Si riporta di seguito la descrizione di ciascuno degli indicatori sentinella individuati.

Indicatori sentinella
 

ALLEGATO B

Programma n. 3 Mi prendo cura di Me
Linea d’intervento 3-6
TITOLO: Progetto di fattibilità per un programma di medicina di iniziativa in popolazione di età 50-60 in condizione di rischio aumentato per MCNT
 

Razionale dell’intervento
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo sottolineato l’importanza della sorveglianza dei fattori di rischio correlati alle principali malattie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari, ictus, diabete, tumori, e malattie respiratorie) che, soprattutto nei paesi sviluppati hanno visto in questi decenni un forte aumento.
In particolare, le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale) e rappresentano la prima causa di morte nella nostra regione e, più in generale, nel mondo occidentale. Hanno inoltre un notevole impatto in termini di disabilità. Di notevole rilevanza, in termini di sanità pubblica, risulta quindi la possibilità di prevenire i fattori di rischio associati a queste patologie. Infatti, i fattori di rischio modificabili per le malattie cardiovascolari sono numerosi: ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, fumo di tabacco, sovrappeso/obesità, sedentarietà, dieta (scarso consumo di frutta e verdura e di pesce, eccessivo contenuto di sale e grassi saturi nei cibi, ecc). Nel quadriennio 2011-2014 il sistema di sorveglianza PASSI (popolazione 18-69 anni) evidenzia che nelle Marche il 20% degli intervistatati riferisce una diagnosi di ipertensione, il 29% di ipercolesterolemia, il 25% risulta fumatore, il 23% sedentario, mentre il 43% risulta in eccesso ponderale (IMC>25). Quasi tutti gli intervistati, l’88%, dichiarano di consumare meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (come invece raccomandato - five a day). Inoltre circa il 4% degli intervistati riferisce una diagnosi di diabete. Gli stessi dati PASSI mostrano anche che, complessivamente, quasi 4 persone su 10 (il 23%) hanno almeno tre di questi fattori di rischio cardiovascolare e includendo fra i fattori di rischio anche la mancata adesione al five a day, che come detto, coinvolge quasi la totalità della popolazione, solo una piccolissima quota degli adulti (3%) risulta del tutto libera dall'esposizione al rischio cardiovascolare noto. Tra le condizioni che aumentano il rischio di cronicità e disabilità rientra quella della osteoporosi che viene affrontata per la parte di sensibilizzazione e formazione nella linea d’intervento n. 4.2 del Programma n. 4 Salute d’Argento. La scelta di inserire nello studio di fattibilità la condizione aggiuntiva per osteoporosi è motivata da:
• l’impatto epidemiologico che pone [’osteoporosi tra le MCNT in rilevante crescita connessa anche alle variazioni demografiche (incremento della longevità) della popolazione italiana e marchigiana;
• la disponibilità di uno strumento semplice, quale è l’algoritmo DEFRA, approvato dalla società scientifica SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro), per valutare il rischio di frattura entro i 10 anni;
• la fascia di età nel quale viene sperimentato (50-60 anni) compresa in quella prevista (45-60) dall’indicatore 1.10.1;
• la possibilità di affrontare, in sequenza, anche una razionalizzazione dei successivi percorsi diagnostici e della corretta presa in carico, elementi allo stato attuale con notevoli criticità in termini di omogeneità ed appropriatezza.
Con lo studio di fattibilità si affronterà quindi complessivamente lo studio delle modalità organizzative per la identificazione precoce dei soggetti a rischio di malattie cardiovascolari mediante la somministrazione da parte dei MMG della carta del rischio cardiovascolare, nonché di frattura, mediante la somministrazione di algoritmo DEFRA. Lo studio di fattibilità potrà contenere la definizione dei percorsi diagnostici successivi e, per quanto riguarda ¡’osteoporosi, la sperimentazione della somministrazione di vitamina D come prevenzione farmacologica, secondo le indicazioni scientifiche.
La sperimentazione complessiva che ne deriverà sarà limitata ad un territorio regionale individuato nell'ambito dello studio di fattibilità.

Obiettivi Centrali
1.10 Aumentare l'offerta di approccio comportamentale o farmacologico per le persone con fattori di rischio per MCNT

Obiettivo/i specifico/
• Realizzazione di uno studio di fattibilità a livello regionale di un programma di popolazione per l’identificazione precoce dei soggetti in fascia d’età 50-60 in condizioni di rischio aumentato per MCNT e a rischio di frattura per osteoporosi

Attori e portatori di interesse
Aziende del Servizio Sanitario Regionale, INRCA-IRCCS, Società scientifiche, Organizzazioni sindacali, Ordini dei Medici e MMG, Distretti.

Beneficiari
Popolazione con fattori di rischio per MCNT (in particolare genere, fumo, alcol a rischio, sovrappeso, sedentarietà, utilizzo di farmaci) di specifica età adulta (45-60 anni).

Fasi di Articolazione
Predisposizione dello studio di fattibilità
- Costituzione di un gruppo di professionisti sanitari e portatori di interesse da coinvolgere per la progettazione dello studio di fattibilità;
- Valutazione del contesto epidemiologico regionale e letteratura scientifica;
- Identificazione delle linee di azione e stesura documento;
- Identificazione contesto di applicazione definizione indicatori;
- Stima impatto economico;
- Sperimentazione del progetto nelle modalità individuate dallo studio di fattibilità.

Criticità
- tempi attualmente non noti per il rinnovo del contratto nazionale per la medicina generale alcune variabili potranno essere definite solamente con lo studio di fattibilità previsto

Indicatori:
Indicatore di Obiettivo Centrale:
1.10.1 Realizzazione di uno studio di fattibilità a livello regionale di un programma di popolazione per l’identificazione precoce dei soggetti in fascia d’età 45-60 anni in condizioni di rischio aumentato per MCNT e a rischio frattura per osteoporosi (entro un anno dall’avvio del PRP)
Valore Baseline regionale: non rilevato
Standard di riferimento regionale: Realizzazione Studio di fattibilità (2016)
1.10.2 Attivazione del programma secondo le modalità individuate dallo studio di fattibilità e presenza di indicatori di estensione e adesione (entro il 2018)
Valore Baseline regionale: non rilevato
Standard di riferimento regionale: 2018 Avvio sperimentazione
 

Tabella linea Intervento 3-6 “Progetto di fattibilità per un programma di medicina di Iniziativa In popolazione di età 60-60 in condizione di rischio aumentato per MCNT "




 

ALLEGATO C

Programma n. 3 Mi prendo cura di Me
Linea di intervento: 3-3 LAVORARE IN... STILE
Breve descrizione dell’Intervento programmato:
 

Razionale dell’Intervento:
Parallelamente alle azioni seguite all’avvio di “Guadagnare Salute” nel territorio regionale, con le DGR 1045/09 e 940/10. in occasione della entrata in vigore di specifiche normative nazionali per il contrasto al tabagismo ed all’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope nei luoghi di lavoro, la Regione Marche ha emanato la DGR 603/09. Tale atto contiene le indicazioni per la gestione omogenea delle azioni di controllo, ma prevedendo anche la realizzazione di iniziative finalizzate a favorire l’adozione, da parte dei lavoratori, di sani stili di vita e comportamenti responsabili. Tali azioni di promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro sono state realizzate in collaborazione con le associazioni di categoria e le OO.SS. e con le associazioni di riferimento dei medici competenti. In particolare è stato realizzato un programma, rivolto ai medici competenti delle aziende, avente come obiettivo la formazione sull’utilizzo della metodologia denominata “Intervento Breve” (brief-intervention), secondo le evidenze scientifiche tra le più appropriate e vantaggiose in termini di costi-benefici per evidenziare problemi degli utenti rispetto all’uso incongruo di alcol. A questa esperienza specifica si vanno ad aggiungere le iniziative formative, realizzate nel periodo di vigenza del precedente PRP, che hanno realizzate moduli formativi specifici sui temi integrati alcol- fumo e che hanno sostenuto la costruzione di Reti Intersettoriali locali per il Contrasto al Tabagismo. Mediante la presente linea di intervento, che si avvale delle esperienze già realizzate, si intende operare una azione maggiormente coordinata, finalizzata al sostegno dei corretti stili di vita per il contrasto alle patologie croniche non trasmissibili all’interno dei luoghi di lavoro. In particolare si intende avviare anche nella Regione Marche una azione per la creazione e lo sviluppo della rete di “aziende che promuovono salute” (Health workplace promotion - WHP), come già positivamente realizzato in altre nazioni ed in altre regioni italiane: è fondamentale il coinvolgimento dei datori di lavoro e dei medici competenti, questi ultimi anche in relazione ai contenuti della normativa specifica che indica tra i compiti di questa figura la collaborazione “.... alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute, secondo i principi della responsabilità sociale”. Il concetto di Promozione della Salute nei contesti occupazionali presuppone che un’azienda non solo attui tutte le misure per prevenire infortuni e malattie professionali ma si impegni anche ad offrire ai propri lavoratori opportunità per migliorare la propria salute, riducendo i fattori di rischio generali e in particolare quelli maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche. I luoghi di lavoro che promuovono la salute, ad esempio, incentivano e promuovono l’attività fisica, offrono opportunità per smettere di fumare, promuovono un’alimentazione sana, attuano misure per migliorare il benessere sul lavoro e oltre il lavoro.
Obiettivo Centrale
1.4 Ridurre il numero dei fumatori.
1.5 Estendere la tutela del fumo passivo.
1.6 Ridurre il consumo di alcol a rischio.
1.7 Aumentare il consumo di frutta e verdura
1.8 Ridurre il consumo eccessivo di sale
1.9 Aumentare l’attività fisica delle persone.

Obiettivi Specifici
Realizzare la prima rete di aziende che promuovono salute nelle Marche
Attori e portatori di interesse
Medici Competenti e loro associazioni scientifiche/sindacali di riferimento, Personale sanitario SPSAL, INAIL, Associazioni dei datori di lavoro e OO.SS. dei lavoratori.
Beneficiari
Lavoratori e datori di lavoro delle aziende marchigiane.
Fasi di Articolazione
• Realizzazione di un seminario informativo regionale preliminare su "Aziende che promuovono salute”, curato dal CRC ex art. 7 D.Lgs 81/08, rivolto in particolare alle Aziende, ai lavoratori, ai medici competenti, ai consulenti aziendali.
• Coinvolgimento, attraverso le associazioni di categoria e/o i medici competenti di un primo panel di aziende, sia pubbliche che private, di dimensioni medio- grandi, disponibili a sperimentare il percorso per giungere al riconoscimento di “azienda che promuove salute”.
• Attuazione del percorso informativo - formativo per i "soggetti aziendali” delle aziende selezionate finalizzato a renderli consapevoli del significato della adesione al programma e fornirgli gli strumenti attuativi.
• Formazione ed aggiornamento del personale sanitario del SSR dei Dipartimenti di Prevenzione e dei medici competenti per il sostegno alla realizzazione di interventi di promozione della salute finalizzati al contrasto delle patologie croniche non trasmissibili negli ambienti di lavoro mediante interventi motivazionali finalizzati ad indurre e mantenere il cambiamento degli stili di vita.
• Programmazione ed effettuazione di interventi collettivi di informazione rivolti a datori di lavoro e lavoratori sulle tematiche fumo di sigaretta, consumo di alcol, sedentarietà, scorretta alimentazione e sovrappeso-obesità, consumo eccessivo di sale, da condurre:
- durante incontri con i lavoratori e loro rappresentanti per la sicurezza (RLS/RLST) condotti da Operatori sanitari dei Dipartimenti di Prevenzione e/o MC
- attraverso la distribuzione del materiale informativo prodotto a supporto di tutte le linee di intervento del programma Mi prendo cura di me effettuata dagli operatori dei servizi di prevenzione del SSR, dai Medici competenti, dalle associazioni dei datori di lavoro e delle OO.SS.
- coinvolgendo gli organismi paritetici, laddove operativi

Criticità
Le evidenze scientifiche mostrano che gli stili di vita degli individui sono influenzati dal modello culturale che caratterizza i differenti contesti socio-familiari. Essendo inoltre i beneficiari individui in età lavorativa e non nella fascia d’età più idonea per trasmettere Life skills ed empowerment (che invece risulta essere quella dai 6 ai 16 anni) sarà più lungo il percorso per modificare comportamenti a rischio, ormai consolidati rompendo gli automatismi comportamentali.
Inoltre i medici competenti e il personale dei servizi SPSAL non sempre si mostrano sensibili verso le tematiche dì salute non afferenti a quelle specifiche indicate dalle normative di settore.

Indicatori:
Indicatore di Obiettivo Centrale:
1.4.1 Prevalenza di fumatori nella popolazione.
1.5.1 Prevalenza di persone che riferiscono che nel proprio ambiente di lavoro il divieto di fumo è sempre o quasi sempre rispettato.
1.6.1 Prevalenza di consumatori di alcol a rischio.
1.7.1 Prevalenza delle persone che consuma almeno 3 porzioni di frutta e/o verdura al giorno
1.8.1 Prevalenza di soggetti che hanno ricevuto suggerimenti da operatori sanitari per la riduzione del consumo di sale.
1.9.1 Prevalenza di soggetti 18-69 anni fisicamente attivi.

Valore Baseline regionale e Standard di riferimento regionale
1.4.1 Ridurre il numero di fumatori. Prevalenza di fumatori nella popolazione (fonte PASSI).
Valore baseline Marche: 25,8%, standard (-10,0%) 23,2% nel 2018.
1.5.1 Estendere la tutela del fumo passivo. Prevalenza di persone che riferiscono che nel proprio ambiente di lavoro il divieto di fumo è sempre o quasi sempre rispettato (fonte PASSI).
Valore baseline Marche: 91,3%, standard (+5%) 95,9% nel 2018.
1.6.1 Ridurre il consumo di alcol a rischio. Prevalenza di consumatori di alcol a rischio (fonte PASSI).
Valore baseline Marche: 18,8%, standard (-15%) 15,9% nel 2018.
1.7.1 Prevalenza delle persone che consumano almeno 3 porzioni di frutta e/o verdura al giorno, (fonte PASSI)
Valore baseline Marche: 52,5% standard (+ 10%) 54,5% nel 2018.
1.8.1 Prevalenza di persone di età 18-69 anni ipertese che hanno ricevuto da operatori sanitari il suggerimento di ridurre il consumo di sale nel cibo, (fonte PASSI).
Valore baseline Marche: 88,6%, standard {+ 5%) 93,1% nel 2018.
1.9.1 Aumentare l’attività fisica delle persone. Prevalenza di soggetti 18-69 anni fisicamente attivi (fonte PASSI).
Valore baseline Marche: 30,6%, standard (+30%) 39,8% nel 2018.

Indicatore di Obiettivo Specifico: Indicatore/i di processo
a) Definizione: Realizzazione di accordi di partenership con Associazioni di Medici Competenti, Ordine di Medici, Istituzioni ed Aziende del settore pubblico e privato, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali attraverso la formalizzazione di accordi di partenership tipo.
• Fonte: Regione Marche.
• Tipologia: Indicatore quantitativo.
• Modalità in cui viene costruito: un accordo all’anno per un totale di tre durante il PRP 2014- 2018.
• Valore baseline: non rilevato.
b) Definizione: Realizzazione di un percorso formativo sull’ intervento motivazionale breve per il sostegno del ruolo dell’Azienda come Promotrice di Salute.
• Fonte: Regione Marche.
• Tipologia: indicatore quantitativo.
• Modalità in cui viene costruito: un corso di formazione all’anno per un totale di tre durante il PRP 2014-2018.
• Valore baseline: non rilevato.
 

Tabella: Linea di intervento n. 3-3 Lavorare con Stile

 

ALLEGATO D

Programma n. 4 Salute d’Argento
Linea d’intervento n. 4 - 2
OSSI DURI ... SI DIVENTA: PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI e del rischio di frattura correlato.
 

Breve descrizione dell’Intervento programmato:
Razionale dell’Intervento:
È dimostrato che gli stili di vita impattano su molte patologie, compresa l’osteoporosi, malattia cronica non trasmissibile (MCNT) molto diffusa e che comunemente si instaura in menopausa (post- menopausale) o nell’anziano (senile). Si tratta di un problema globale in continuo aumento che l’OMS ha identificato come una priorità sanitaria a livello mondiale. In Italia l'osteoporosi è la terza patologia cronica più diffusa (dopo ipertensione e artrosi/artrite), per la quale si evidenziano marcate differenze di genere, in quanto colpisce circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini. Ne sono affette il 15% delle donne appartenenti alla fascia di età 50-59, più del 30% della classe 60-69 e il 45% della fascia 70-79. Si stima che ne sia affetto anche il 15% dei maschi over 60.
Le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) raccolte dal Ministero della Salute riportano soggetti in cui la frattura abbia richiesto un ricovero. In Italia, ogni anno, si registrano circa 80.000 fratture di femore, il 75% delle quali si verifica nella popolazione femminile e, di questa percentuale, il 94% avviene nelle donne con età >65 anni. La causa o concausa “osteoporosi" è presente nella quasi totalità dei casi. Il 90% delle fratture femorali è legato ad una caduta e il rischio di cadute aumenta con l’età. Circa un terzo degli individui oltre i 65 anni cade almeno una volta all’anno. Nelle Marche, il tasso di ospedalizzazione della popolazione > 75 aa, con diagnosi principale o secondaria di frattura del collo del femore, negli anni dal 2009 al 2013, ha dimostrato valori leggermente più bassi della media nazionale, ma con un trend in leggero aumento (dal 12,42 del 2009 al 13,22 del 2012). Nel 2013 si assiste ad un lieve riduzione del tasso (12.57/1000).
La prevenzione dell’osteoporosi si attua a partire dalla correzione dei fattori di rischio (connessi alla acquisizione del picco di massa ossea, alla densità ossea in età senile e agli aspetti strutturali scheletrici). Una dieta adeguata con giusto apporto di vitamina D, ma anche equilibrata con corretto apporto di proteine, carboidrati e lipidi può essere utile per ottimizzare il picco di massa ossea anche in età giovanile. Svolgere attività fisica regolare, esporsi regolarmente al sole e ridurre i fattori di rischio modificabili (fumo, abuso di alcool, riduzione consumo di sale, rischi ambientali dì cadute) debbono essere consigliati a tutti.
Con queste premesse che rendono ragione della necessità di informare, sensibilizzare e promuovere strategie di prevenzione, nella Regione Marche, su impulso delle organizzazioni sindacali dei pensionati CGIL/CISL/UIL, e dei rispettivi Coordinamenti Donne a partire da un forte coinvolgimento dal basso, anche attraverso una raccolta di 5000 firme, dal 2012 sono state avviate stesura e sperimentazione della prima fase di un Progetto Regionale di Prevenzione dell’Osteoporosi.
Al fine di procedere alla stesura del piano progettuale è stato costituito un gruppo di lavoro funzionale con operatori del Servizio Sanitario Regionale, che vede la presenza di componenti
rappresentative di tutte le professionalità coinvolte nella gestione della tematica. Il gruppo ha visto altresì presenti, in maniera altamente collaborativa e propositiva, le rappresentanti dei Coordinamenti Donne Pensionate (SPI- CGIL; FNP - CISL; UILP - UIL) promotrici dell’iniziativa. A partire dal 2013 il gruppo tecnico ha individuato le seguenti linee di azione:
• Informazione e sensibilizzazione della popolazione generale sulla importanza dei corretti stili di vita per la prevenzione della osteoporosi e diffusione di strumenti semplici per la valutazione del rischio di frattura a 10 anni che può anche essere autosomministrato (algoritmo Defra);
• Identificazione dei soggetti con rischio più elevato di frattura, al fine di investire su di loro le limitate risorse economiche disponibili sia in tema di diagnosi precoce che della terapia più appropriata;
• informazione generale, mediante gli Ordini dei Medici marchigiani, sul progetto ed i suoi obiettivi, in particolare quelli relativi alla formazione e sensibilizzazione della categoria dei medici, sulle tematiche della diagnosi, successiva terapia ed eventuale profilassi con vit D;
• Informazione/formazione sui corretti criteri di accesso alla densitometria dei MMG e degli specialisti, coinvolti nella gestione di prevenzione, diagnosi e cura dell’osteoporosi;
La prima linea di azione è stata attuata, mediante la realizzazione della campagna informativa regionale "Ossi Duri si diventa”, composta dalla produzione di un opuscolo informativo da parte del gruppo tecnico regionale e dell’Ufficio Comunicazione formazione dell’ASUR, e di incontri informativi in tutto il territorio regionale rivolti alla popolazione. Metodologicamente gli incontri sono stati organizzati a cura delle 00.SS. ed hanno avuto un format con contenuti informativi unificati illustrati da personale del SSR addestrato. Dall’ ottobre 2013, sono stati realizzati, 19 incontri , raggiungendo circa 2000 persone anche grazie alla ulteriore collaborazione attiva di Enti Locali, Volontariato e altri partner istituzionali e non. Si prevede di continuare l’organizzazione di questo tipo di incontri nei prossimi anni con le medesime modalità.
L’inserimento della linea di intervento "Ossi duri ... si diventa" nel presente PRP consente la valorizzazione ed il completamento del cospicuo lavoro già svolto e degli stake-holders che ne sono stati artefici e fautori.
Particolare attenzione sarà riservata nell'evitare disuguaglianze: il tema stesso favorisce un approccio “di genere”. Alcune azioni, come l’esposizione al sole, la riduzione del consumo di sale, l'astensione dal fumo e la riduzione del consumo di alcol, l’abitudine all’attività fisica, non necessitano di rilevanti risorse economiche; i luoghi ove si svolgeranno le azioni (es. centri sociali e ricreativi per anziani, case di riposo, mense del povero, ecc.) permettono di raggiungere anche una quota di persone “svantaggiate”, sia economicamente che socialmente, con modalità inclusive che ne favoriscono maggiore dignità ed integrazione.

Obiettivi Centrali
1.9 Aumentare l’attività fisica delle persone;
6.3 aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi di incidenti domestici e delle misure di prevenzione attuabili nella popolazione generale e a rischio, nei genitori e nei care giver;
6. 4 migliorare la conoscenza del fenomeno “incidenti domestici” e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari e MMG.

Obiettivo/i Specifico/i
- Informare la popolazione target e il personale sanitario sulla prevenzione dell'osteoporosi e dei rischi di frattura
- Aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi di incidente domestico connessi all'osteoporosi e delle misure di prevenzione attuabili nella popolazione generale e a rischio e nei care giver
- Migliorare la conoscenza del fenomeno “incidenti domestici” negli anziani e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari, MMG, PLS

Attori e portatori di interesse
Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Società scientifiche, Organizzazioni sindacali, Ordini dei Medici e MMG, Università, INRCA-IRCCS, Enti di promozione sociale, Associazioni di cittadini.

Beneficiari
Soggetti di età adulta (< 65 anni) e anziani (> 65 anni), personale sanitario del SSR e MMG.

Fasi di Articolazione
1. Formalizzazione gruppo di lavoro
2. Stesura del piano operativo dettagliato articolato nelle seguenti azioni principali:
2.A. informazione/sensibilizzazione della popolazione target Aumentare nella popolazione target. in contesto socio-sanitario la conoscenza dell’importanza di stili di vita salutari per contrastare i fattori di rischio anche per l’osteoporosi, quali alimentazione inadeguata, sedentarietà, tabagismo e uso inadeguato di alcol attraverso la prosecuzione degli incontri con la popolazione adulta e anziana su tali tematiche e sulla prevenzione degli incidenti domestici e con diffusione di materiale informativo prodotto ad hoc.
2. B. informazione/formazione del personale del SSR e dei MMG coinvolti nella prevenzione, diagnosi e cura dell’osteoporosi, relativamente a: prevenzione osteoporosi, criteri di accesso alla densitometria, informazione all’utilizzo dell’algoritmo DeFRA , diffusione dell’utilizzo di vitamina D, mediante corsi ECM specificamente dedicati. Questa linea di intervento si avvarrà invece dei percorsi formativi della linea 4-1 “manTeniamoci" per le tematiche relative alla prevenzione degli incidenti domestici
2.E. realizzazione di azioni di contrasto ai fattori di rischio, compreso quello di cadute in ambienti di vita, in raccordo, nella logica della intersettorialità e dell'integrazione, sia con altre linee progettuali di questo programma (4 - 1 manTeniamoci), che con linee analoghe del programma “Mi prendo cura di me”. Tali azioni saranno rivolte a target specifici in diversi setting (ad esempio: case di riposo, centri sociali e ricreativi per anziani, mense del povero) e attuate con la collaborazione delle associazioni di volontariato che fanno assistenza agli anziani e altre, il Coordinamento donne Sindacati, le Associazioni di Promozione sociale.

3. Monitoraggio
È prevista una ricognizione periodica dello stato di avanzamento della linea di intervento.

Criticità
• potenziale grande numero, di non semplice gestione, di popolazione e di sanitari coinvolti ai vari livelli
• tempi attualmente non noti per il rinnovo del contratto nazionale per la medicina generale

Indicatori:
Indicatore di Obiettivo Centrale:
1.9.3 Tasso di ospedalizzazione per fratture (soggetti di età > 75 anni)
Valore Baseline regionale: 12.57/1000 (anno 2013)
Standard di riferimento regionale: 10.69/1000
6.3.2 Misurazione della percezione del rischio (Passi - Passi d’Argento entro 5 anni)
Valore Baseline regionale: 10%
Standard di riferimento regionale: 12,9%

Indicatori di Obiettivo Specifico: Indicatori di processo:
o Definizione: numero Incontri con la popolazione target
o Fonte: regionale
o Tipologia: indicatore quantitativo
o Valore baseline: 19 incontri (2013-2014)
o Definizione: N. corsi formazione per il personale sanitario
o Fonte: regionale
o Tipologia: indicatore quantitativo
o Valore baseline: non rilevato
o Definizione: numero Incontri con i care giver
o Fonte: regionale
o Tipologia: indicatore quantitativo
o Valorebaseline: non rilevato
 

Tabella: linea intervento 4-2: OSSI DURI... SI DIVENTA: PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI e del rischio di frattura correlato