ACCORDO DI PROGETTO TRA:
Prefettura di Arezzo
INAIL - Direzione Territoriale di Arezzo - Siena
Confindustria Toscana Sud - Delegazione di Arezzo
Confagricoltura di Arezzo
in tema di
“PREVENZIONE INFORTUNI IN AMBIENTI CONFINATI SOSPETTI DI INQUINAMENTO”
 


ACCORDO da PROGETTO

TRA
PREFETTURA DI AREZZO rappresentata dal Prefetto S.E. Dott.ssa Anna Palombi;
INAIL DIREZIONE TERRITORIALE DI AREZZO-SIENA, con sede in Arezzo, Piazza Guido Monaco 8, rappresentata dal Dott. David Maccioni nella sua qualità di Dirigente della Direzione Territoriale INAIL di Arezzo-Siena;
CONFINDUSTRIA TOSCANA SUD - DELEGAZIONE DI AREZZO rappresentata dal Presidente Dott. Fabrizio Bernini;
CONFAGR1COLTURA AREZZO rappresentata dal Direttore Dott. Gianluca Ghini;

PREMESSO CHE
- le Prefetture, per il ruolo istituzionale che le contraddistingue in ordine al monitoraggio del fenomeno infortunistico nei luoghi di lavoro e delle connesse attività di controllo e vigilanza nelle provincie di competenza, intendono farsi promotrici di concrete iniziative, implementando azioni sinergiche, mirate e coordinate, per meglio prevenire e contrastare gli infortuni sul lavoro;
il D.lgs. n. 38/2000 ha rimodulato ed ampliato i compiti dell’INAIL, contribuendo alla sua evoluzione da soggetto erogatore di prestazioni assicurative a soggetto attivo di protezione sociale, orientato alla tutela globale dei lavoratori contro gli infortuni sul lavoro e le tecnopatie, tutela comprensiva di interventi prevenzionali, curativi, riabilitativi e di reinserimento dei lavoratori disabili;
l’INAIL, in attuazione del D.Lgs. n. 38/2000 e del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i, ha tra i suoi obiettivi strategici la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- per effetto degli artt. 9 e 10 del D.Lgs n. 81/2008, e successive modificazioni, l'INAIL vede assegnati compiti di informazione, formazione, assistenza, consulenza e promozione della cultura della salute e sicurezza del lavoro; all’INAIL il legislatore ha affidato compiti di formazione specialistica in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed è pertanto impegnato nello sviluppo di progetti prevenzionali nelle specifiche materie in sinergia con gli altri attori per la sicurezza;
- Confindustria e Confagricoltura riservano una particolare attenzione e sensibilità ai temi della prevenzione dei rischi ed alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sono impegnate alla diffusione tra i propri associati della “cultura della sicurezza” attraverso la formazione specifica e la divulgazione di buone pratiche;
- il DPR n. 177/2011 disciplina il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi destinati ad operare nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati, in attesa della definizione di un complessivo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi. Tale regolamento ha introdotto nuove e maggiori misure di tutela per la salute e la sicurezza dei lavoratori operanti in tali ambienti ed ha suscitato un notevole interesse nei diversi comparti produttivi;

CONSIDERATO CHE
è intenzione comune della Prefettura di Arezzo, di INAIL - Direzione Territoriale Arezzo-Siena, Confindustria Toscana Sud-Delegazione di Arezzo e Confagricoltura Arezzo, visti i risultati positivi ottenuti dall’esperienza “Safety First - la sicurezza Prima di tutto” realizzata con successo presso altre province, collaborare per la realizzazione del progetto “Formazione esperienziale itinerante in Ambienti di Lavoro confinati e/o sospetti di inquinamento”, che prevede l’organizzazione di corsi di alta formazione, con l’obiettivo di affrontare direttamente gli aspetti tecnico/pratici della problematica di tali ambienti riscontrabili in serbatoi, silos, attrezzature di lavoro (tipicamente in ambienti industriali), e comunque afferenti agli articoli 66, 121, e All. IV punto 3 del D.Lgs n. 81/2008.
Tale attività, sarà svolta mediante la realizzazione di un percorso informativo - formativo anche attraverso l’uso di un simulatore per ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento brevettato INAIL.
Tale attività sarà itinerante vista la possibilità del trasporto in loco del predetto simulatore ovvero direttamente presso le sedi delle aziende interessate e partirà con un modulo formativo della durata di 8 ore, affidando l’alta formazione e la formazione esperienziale con l’utilizzo del simulatore “a persona esperta e sul luogo di lavoro”, così come indicato al comma 5 dell’articolo 37 del D. Lgs.vo n. 81/2008 e s.m.i,;

VISTO il parere del Ministero dell’interno;
 

Tutto ciò premesso e considerato si conviene e si stipula quanto segue:

Art. 1

Il presente Accordo ha come obiettivo quello di realizzare, nel territorio della Provincia di Arezzo, un progetto sperimentale di alta formazione e formazione esperienziale itinerante mirato a supportare le imprese ed i lavoratori nelle attività di prevenzione degli infortuni occorsi agli addetti che operano in “ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento” (silos, serbatoi, pozzetti interrati, cavidotti, ecc) e comunque afferenti agli articoli 66, 121, e all. IV punto 3 del D.L.gs n. 81/2008 ( All. A ).
In tale ambito sarà inoltre avviata un’analisi dei casi concreti di infortuni, incidenti o quasi-incidenti, occorsi alle aziende partecipanti alla formazione, al fine di ricercare soluzioni operative sotto il profilo prevenzionistico e dell’emergenza.
 

Art. 2

I soggetti destinatari del progetto saranno individuati dal Comitato di Coordinamento di cui al successivo art. 6, previa verifica INAIL in merito all’effettiva sussistenza dei requisiti oggettivi, soggettivi e di regolarità contributiva, dovendosi garantire elementi di efficacia dell’intervento formativo che deve essere rivolto a lavoratori idonei alla mansione, elemento quest’ultimo a carico del datore di lavoro, che andranno ad operare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento, tra :
dipendenti di aziende che annoverano nelle loro unità produttive ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento o che per l’attività svolta dai propri addetti nello svolgimento delle opere di installazione, manutenzione, pulizia, riparazione od, approvvigionamento prevedano nel proprio documento valutazione dei rischi (DVR) rischi connessi a lavori in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento;
dipendenti/titolari di piccole e medie imprese che nell’ambito della manutenzione sono chiamate ad operare presso unità produttive dei committenti che presentano ambienti confinati e/o sospetti d’inquinamento;
dipendenti/titolari di aziende che, comunque, manifestano uno specifico interesse, in vista di possibili trasformazioni organizzative e di variazione del tipo di attività, alla formazione del proprio personale per l’acquisizione di specifiche competenze nell’ambito di lavorazioni all’interno di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento.
 

Art. 3

La Prefettura, nella sua qualità di soggetto promotore del Progetto, darà informativa sulle finalità e le modalità di svolgimento dello stesso e favorirà le adesioni delle aziende potenzialmente interessate, attraverso un’opera di sensibilizzazione presso le rappresentanze datoriali e le parti sociali.
L’INAIL D.T. Arezzo, quale soggetto promotore e compartecipante del progetto, conferirà propri professionisti e tecnologi specializzati in materia, per l’attività di alta formazione in aula per sessioni e formazione esperienziale nell’utilizzo del simulatore e contribuirà alla diffusione dell’iniziativa tramite la fornitura di materiale divulgativo e l’uso di specifiche attrezzature.
Confindustria Toscana Sud-Delegazione di Arezzo e Confagricoltura di Arezzo, quali soggetti promotori e compartecipanti, si impegnano a comunicare alle proprie associate i dettagli tecnico/logistici/organizzativi del progetto, oltre a mettere a disposizione idonee sedi, anche all’interno degli spazi aziendali idonei per l’erogazione dei corsi (aule, piazzali), nonché a rilasciare gli attestati di frequenza.
 

Art. 4

Il progetto sarà articolato in due distinte fasi per sessione: una formazione teorica in aula (3 ore) ed Una formazione esperienziale (pratica 5 ore) svolta esclusivamente dal personale qualificato dell’INAIL all’utilizzo del simulatore e che comporterà l’uso dello stesso prodotto e degli accessori necessari alla simulazione, come ad esempio: tre piedi cevedale, strumentazione di rilevamento e di Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) di terza categoria forniti da INAIL.
Le lezioni di aula potranno essere svolte anticipatamente alle esercitazioni pratiche presso le sedi delle Associazioni di categoria o presso locali idonei delle stesse aziende partecipanti.
Le esercitazioni pratiche saranno effettuate presso:
aziende della provincia di Arezzo con rischi lavorativi specifici in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento;
piazzali e spazi idonei, indicati dai soggetti firmatari o nel corso di manifestazioni ed eventi socio culturali di promozione della cultura della sicurezza sul lavoro;
Le sessioni formative previste saranno realizzate sul territorio della provincia di Arezzo, presumibilmente, ove possibile, nelle sedi delle Associazioni/Enti ospitanti e/o nei luoghi di lavoro di aziende che presentano queste tipologie di rischio, previa valutazione di fattibilità.
I partecipanti per singola sessione formativa dovranno essere compresi tra un numero minimo di 10 ed un numero massimo di 16, onde garantire un corretto ed efficace svolgimento delle attività, in una logica di valorizzazione dell’esperienza formativa caratterizzata da specifico addestramento.
 

Art. 5

L’INAIL-Direzione Territoriale di Arezzo comparteciperà per la realizzazione del progetto con un contributo, autorizzato dalla Direzione Regionale INAIL di appartenenza, dettagliato e articolato nel piano finanziario al quale si rimanda, contenuto nell'allegato B) che forma parte integrante del presente atto.
Tale importo, comprensivo delle spese di gestione per lo svolgimento dell’attività di cui al citato allegato, sarà corrisposto in tre tranches.
L’importo relativo alla prima tranche (pari al 20%) di pagamento avverrà dopo la selezione delle aziende al corso, previa presentazione di adeguato piano di, attività frutto dell’elaborato progettuale, all'avvio del progetto; il 40% alla prima verifica intermedia, il restante 40% al termine del progetto secondo i termini e le previsioni di cui al successivo art. 11 e dietro presentazione di relazioni, intermedia e conclusiva, curate dal Comitato di Coordinamento di cui al successivo art.6.
Confindustria Toscana Sud-Delegazione di Arezzo e Confagricoltura di Arezzo comparteciperanno in misura paritetica per la realizzazione del progetto fornendo le seguenti attività sviluppate nell’allegato B):
promozione presso i propri associati comunicando i dettagli tecnico/logistici/organizzativi dei corsi di formazione;
messa a disposizione di idonee sedi, anche all’interno degli spazi aziendali per l’erogazione della formazione teorica e pratica (aule attrezzate, piazzali);
predisposizione registro presenze;
consegna attestati di frequenza;
coordinamento progetto;
elaborazione reports, studi; manifestazioni conclusive.
 

Art. 6

La collaborazione tra le Parti viene gestita per l’intera durata dell’accordo da un Comitato di Coordinamento composto da un membro per parte e si avvarrà dei supporto amministrativo e tecnico delle strutture dei soggetti firmatari e curerà tra l’altro, oltreché la programmazione di ciascun intervento formativo, nonché le condizioni di fattibilità del medesimo presso i luoghi di svolgimento dei corsi anche sotto il profilo della salvaguardia del simulatore e delle strumentazioni che dovrà essere sempre garantita, l’attività di monitoraggio e verifica dei risultati delle attività previste dal presente accordo.
 

Art. 7

Le Parti d’intesa, sentito il Comitato di Coordinamento, potranno estendere il coinvolgimento, per la realizzazione del progetto, ad altri soggetti con competenze istituzionali nel campo della salute e sicurezza sul lavoro.
 

Art. 8

Le Parti si impegnano a trattare i dati personali di reciproca provenienza unicamente per finalità connesse all'esecuzione del presente Protocollo, ai Sensi del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, e successive modifiche e integrazioni.
 

Art. 9

Le Parti valutano insieme l’opportunità di procedere al deposito di eventuali brevetti concernenti i risultati o le invenzioni frutto del progetto collaborativo, fatti salvi i diritti di proprietà intellettuale e quelli derivanti dallo sfruttamento dell’invenzione, che sono disciplinati dalle leggi vigenti in materia e dagli appositi regolamenti dei partners.
In ogni caso la proprietà intellettuale relativa alle metodologie ed agli studi, frutto del progetto collaborativo, sarà riconosciuto a ciascuna parte.
Il coordinamento scientifico delle attività svolte è in capo all’Ing. Luciano Di Donato dell’INAIL- Direzione Centrale Ricerca, anche per l’eventuale promozione di iniziative divulgative.
Le parti si impegnano ad assicurare la riservatezza nei riguardi di terzi in relazione a dati, notizie ed informazioni eventualmente trasmesse dai docenti, nonché tra le Parti.
 

Art. 10

Le parti si danno atto dell’esigenza di tutelare e promuovere l’immagine dell’iniziativa comune e quella di ciascuna di esse.
In particolare i loghi dei sottoscrittori saranno utilizzati nell’ambito delle attività comuni oggetto del presente accordo.
L’utilizzazione del logo delle Parti, straordinaria o estranea all’azione istituzionale corrispondente all’oggetto di cui all’art 1 del presente accordo, richiederà il consenso delle Parti interessate.
 

Art. 11

Per le finalità che si intendono perseguire con l'iniziativa di cui al presente Accordo si prevede che il progetto abbia una durata di un anno previa verifica intermedia, all’esito del quale potranno essere riviste modalità operative, impegno e oneri in relazione al buon esito del progetto e ad una sua replicabilità sul territorio della Toscana.
 

Art. 12

L’INAIL-Direzione Territoriale Arezzo, qualora l'attività non sia svolta in modo soddisfacente per il raggiungimento degli obiettivi di cui ai precedenti artt. 1, 2 e 4 potrà recedere dal presente accordo.
 

Art. 13

Foro competente in caso di controversie sarà quello di Arezzo, rinunziando espressamente fin da ora le Parti alla competenza di qualsiasi altra sede.
Letto, confermato e sottoscritto digitalmente, ai sensi dell’art. 15, comma 2 bis (così come modificato dall’art. 6, comma 2, Legge n. 221/2012) della L. n. 241/1990 e ss. mm. ii.

Arezzo, 28 marzo 2019
 

Allegato “A”

FORMAZIONE ITINERANTE PER ADDETTI CHE OPERANO IN AMBIENTI CONFINATI
 

Allegato “A” all’Accordo di Progetto tra PREFETTURA DI AREZZO, INAIL DIREZIONE TERRITORIALE DI AREZZO-SIENA con sede in Arezzo, CONFINDUSTRIA TOSCANA SUD - DELEGAZIONE DI AREZZO, CONFAGRICOLTURA AREZZO

Il Progetto in argomento prevede l’organizzazione di corsi di alta formazione mirata a supportare le imprese ed i lavoratori nelle attività di prevenzione degli infortuni occorsi agli addetti che operano in “ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento” (silos, serbatoi, pozzetti interrati, cavidotti, ecc.) e comunque afferenti gli articoli 66, 121, e all. IV punto 3 del D.Lgs. N. 81/2008. Tale attività sarà svolta mediante la realizzazione di un percorso formativo-informativo anche attraverso l’uso di un simulatore per ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento brevettato INAIL. Tale attività sarà itinerante vista la possibilità del trasporto in loco del predetto simulatore ovvero direttamente presso le sedi delle aziende interessate In tale ambito sarà inoltre avviata un’analisi di casi concreti di infortuni, incidenti o quasi-incidenti, occorsi alle aziende partecipanti alla formazione al fine di ricercare soluzioni operative sotto il profilo prevenzionistico e dell’emergenza.
Destinatari del progetto saranno i lavoratori, idonei alla mansione, di aziende e/o piccole e medie imprese che operano in ambienti confinati- e/o sospetti di inquinamento.

OBIETTIVI GENERALI:
Con questo progetto sperimentale si intende fornire un supporto per realizzare un efficiente sistema di formazione e consulenza alle aziende che annoverano nelle loro unità produttive ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento o che per l’attività svolta dai propri addetti nello svolgimento delle opere di installazione, manutenzione, pulizia, riparazione od approvvigionamento prevedano nel proprio documento valutazione dei rischi (DVR) rischi connessi a lavori in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento.

ATTIVITÀ PRELIMINARE
La collaborazione tra le Parti verrà gestita per l’intera durata dell’accordo da un Comitato di Coordinamento composto da un membro per parte e si avvarrà del supporto amministrativo e tecnico delle strutture dei soggetti firmatari e curerà tra l’altro, oltreché la programmazione di ciascun intervento formativo, nonché le condizioni di fattibilità del medesimo presso i luoghi di svolgimento dei corsi anche sotto il profilo della salvaguardia del simulatore e delle strumentazioni, l’attività di monitoraggio e verifica dei risultati delle attività previste dal presente accordo.
I soggetti destinatari del progetto saranno individuati dal Comitato di Coordinamento dovendosi garantire elementi di efficacia dell’intervento formativo che deve essere rivolto a lavoratori idonei alla mansione, elemento quest’ultimo a carico del datore di lavoro, che andranno ad operare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.

ATTIVITÀ E RISULTATI PECULIARI DEL PROGETTO
Il progetto sarà articolato in due distinte fasi per sessione: una formazione teorica in aula (3 ore) ed una formazione esperienziale (pratica 5 ore) svolta esclusivamente dal personale qualificato dell’ INAIL all’utilizzo del simulatore e che comporterà l’uso dello stesso prodotto e degli accessori necessari alla simulazione, come ad esempio: tre piedi cevedale, strumentazione di rilevamento e di Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) di terza categoria forniti da INAIL.
Le lezioni di aula potranno essere svolte anticipatamente alle esercitazioni pratiche presso le sedi delle Associazioni di categoria o presso locali idonei delle stesse aziende partecipanti.
Le esercitazioni pratiche saranno effettuate presso:
• aziende della provincia di Arezzo con rischi lavorativi specifici in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento;
• piazzali e spazi idonei, indicati dai soggetti firmatari o nel corso di manifestazioni ed eventi socio-culturali di promozione della cultura della sicurezza sul lavoro.

RISULTATO ATTESO:
Le sessioni formative previste saranno realizzate sul territorio della provincia di Arezzo, presumibilmente, ove possibile, nelle sedi delle Associazioni/Enti ospitanti e/o nei luoghi di lavoro di aziende che presentano queste tipologie di rischio, previa valutazione di fattibilità.
I partecipanti per singola sessione formativa dovranno essere compresi tra un numero minimo di 10 ed un numero massimo di 16, onde garantire un corretto ed efficace svolgimento delle attività, in una logica di valorizzazione dell’esperienza formativa caratterizzata da specifico addestramento.
L’INAIL-Direzione Territoriale Arezzo qualora l'attività non sia svolta in modo soddisfacente per il raggiungimento degli obiettivi di cui ai precedenti artt. 1, 2 e 4 potrà recedere dal presente accordo erogando il compenso per l’attività svolta da determinarsi con riguardo al risultato utile che ne sia derivato all’ Istituto stesso, ferma restando l’assenza di alcun impegno economico sostitutivo per la Prefettura di Arezzo nella sua qualità di soggetto Promotore e non compartecipante.

MONITORAGGIO E ULTIMAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto si completerà con la raccolta dei risultati entro il 31 dicembre 2019, e seguiranno iniziative divulgative.

Arezzo, 28 marzo 2019


Fonte: inail.it