PROTOCOLLO D'INTESA
TRA
REGIONE CALABRIA
Dipartimento “Lavoro, Formazione e Politiche Sociali”
E
FAI CISL CALABRIA
Federazione Agricola, Alimentare, Ambientale, Industriale italiana della Calabria Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori
PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA TRATTA E DEL GRAVE SFRUTTAMENTO LAVORATIVO

PREMESSO CHE

La tratta di esseri umani rientra fra le più gravi e sempre attuali violazioni dei diritti fondamentali; colpisce persone, adulte e minori, assoggettate a forme di sfruttamento e di violenza fisica e psicologica diversificate ed è messa in atto da soggetti e organizzazioni criminali, anche transnazionali, che operano nel diverso e contiguo settore criminale del favoreggiamento dell'immigrazione illegale;
La Calabria, porta di ingresso dei flussi migratori via mare, è paese di destinazione e transito delle rotte individuate dalle organizzazioni criminali dedite alla tratta, fenomeno quest'ultimo che vede coinvolti in situazioni di reclutamento forzato, riduzione o mantenimento in schiavitù o comunque di grave sfruttamento anche i richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale;
I canali dello sfruttamento stanno assumendo una diversificazione ed intensificazione tale da rendere necessaria la messa a punto di strategie ed interventi di risposta immediata ed efficace rispetto a potenziali situazioni di rischio, specie in ambito agricolo, settore particolarmente soggetto a violazioni e situazioni di grave sfruttamento;
Il tema della lotta allo sfruttamento di esseri umani rappresenta una priorità della Regione che sostiene ogni azione e strategia finalizzata alla tutela e promozione dei diritti, anche a garanzia delle condizioni di legalità, nonché di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
La tutela della persona e il valore della solidarietà in una società multietnica, senza privilegi e discriminazioni, nonché la tutela e la promozione dei diritti inviolabili della persona unitamente alla tutela dei diritti individuali e collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto agroindustriale, rappresentano principi statutari della FAI CISL;
 

CONSIDERATO CHE

La Regione è titolare dal 2011 di progetti nell'ambito della tratta agli esseri umani promossi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Pari Opportunità (DPO) e, in particolare, da settembre 2016, è titolare del progetto IN.C.I.P.I.T. - INizitiva Calabra per l'Identificazione, Protezione ed Inclusione sociale delle vittime di Tratta, la cui scadenza dell'edizione corrente è fissata al 31 maggio 2020;
Che il progetto IN.C.I.P.I.T. è finalizzato ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell'assistenza e dell'integrazione sociale - programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell'art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, alle vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 del medesimo articolo 18 (art. 1, commi 1 e 3, del decreto del presidente del consiglio dei ministri 16 maggio 2016);
Le azioni proattive volte all'emersione, alla segnalazione e invio ai servizi di protezione delle persone vittime di tratta e grave sfruttamento, articolate in una vasta gamma di interventi, tra cui unità mobili in strada, interventi di contatto per lo sfruttamento sessuale o altre forme di sfruttamento, sportelli di ascolto e consulenza legale, accoglienza in strutture residenziali, accompagnamento all'inclusione socio-lavorativa, costituiscono la peculiarità e la forza del progetto IN.C.I.P.I.T, promosso dalla Regione, ed implementato sull'intero territorio regionale per il tramite degli enti partner, soggetti attuatori di progetto;
La complessità del fenomeno e la specificità di condizione del target considerato richiede un approccio multi agenzia basato sulla compresenza di risorse professionali e strategie cooperative di intervento in grado di favorire l'emersione e la presa in carico delle vittime, nonché la creazione di reti collegate e meccanismi di coordinamento interdisciplinare;
La FAI CISL a livello regionale e nazionale, per l'affermazione della dignità della persona e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ha avviato su tutto il territorio nazionale la campagna di ascolto e sensibilizzazione, denominata “SOS Caporalato”, per denunciare lo sfruttamento e illegalità nel lavoro agroalimentare. L'obiettivo è raccogliere, tramite un apposito Numero Verde Nazionale gratuito “800 199 100” le denunce di quanti, per varie ragioni, lavorano in condizioni di sfruttamento e illegalità. Tutte le segnalazioni serviranno a fare un monitoraggio di massima sull'evoluzione del caporalato agricolo;
Pertanto, gli obiettivi strategici e le azioni previste dal presente Protocollo d'Intesa agiscono lungo le direttrici della prevenzione, protezione ed integrazione sociale delle vittime di tratta e grave sfruttamento sul lavoro, secondo modalità operative e di intervento in linea con gli orientamenti ed i principi contenuti nel “Piano nazionale d'integrazione dei titolari di protezione internazionale”, approvato il 25 settembre 2017, nel “Piano Nazionale di Azione contro la tratta e il grave sfruttamento di esseri umani”, adottato nel febbraio 2016, nel “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, sottoscritto il 27 maggio 2016.
 

TUTTO CIÒ PREMESSO
TRA
La Regione Calabria Dipartimento “Lavoro, Formazione e Politiche Sociali"
Rappresentata dal Dirigente Generale dott. Roberto Cosentino ai sensi L.R. 13 maggio 1996, n. 7 e ss.mm.ii.
(di seguito per brevità Regione)
e
La FAI CISL CALABRIA
Federazione Agricola, Alimentare, Ambientale, Industriale italiana della Calabria - Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori
Rappresentata dal Segretario Generale Michele Sapia
(di seguito per brevità FAI CISL)
 

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Articolo 1 - Oggetto

Oggetto del presente Protocollo d'Intesa è la collaborazione finalizzata alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della tratta e del grave sfruttamento sul lavoro, mediante interventi di risposta efficaci e coordinati di sensibilizzazione, prevenzione sociale, monitoraggio dei fenomeni, informazione, emersione, condivisione di sistemi di segnalazione, ed integrazione sociale delle vittime stesse;
La Regione attuerà gli interventi territoriali nell'ambito del progetto IN.C.I.P.I.T. - INizitiva Calabra per l'Identificazione, Protezione ed Inclusione sociale delle vittime di Tratta, per il tramite degli enti partner attuatori.
La FAI CISL Calabria su tutto il territorio regionale sarà operativa anche tramite il coinvolgimento e l'attività sindacale delle proprie Federazioni Territoriali;
 

Articolo 2 - Obiettivi

L'obiettivo generale del presente Protocollo d'Intesa è la creazione del raccordo operativo tra il sistema di protezione e contrasto delle vittime di tratta e grave sfruttamento e il sistema a tutela dei lavoratori, con particolare attenzione ai lavoratori migranti;
Gli obiettivi specifici sono:
• Programmare e realizzare in modo congiunto e coordinato interventi per incrementare le rispettive capacità di approccio negli ambiti della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo e della tutela dei diritti sul lavoro e sviluppare azioni proattive multi-agenzia di identificazione dello stato di vittima;
• Promuovere azioni e interventi di formazione e informazione congiunta tra operatori dei dispositivi antitratta e operatori del sistema sindacale, per definire procedure e collaborazioni finalizzate alla identificazione delle vittime di tratta ed alle modalità di re-invio tra i rispettivi sistemi;
• Rafforzare il lavoro di rete territoriale e dunque le pratiche “condivise” di governance locale e regionale in favore dell'inclusione attiva delle vittime, attraverso l'individuazione di tipologie di attori, competenze, percorsi, azioni, modalità di collaborazione che risultino efficaci e salvaguardino la personalizzazione degli interventi;
• Favorire l'attivazione di servizi di orientamento e sostegno al lavoro migrante regolare e irregolare, con particolare attenzione al lavoro femminile, facilitando la diffusione di informazioni sulle normative a tutela dei diritti dei lavoratori e dei migranti;
• Pianificare azioni svolte sui territori di riferimento, mediante strategie integrate di animazione e partecipazione territoriale dirette all'informazione e alla sensibilizzazione, al fine di trasferire una corretta informazione sul tema, innescando quei processi di integrazione sociale e mutamento culturale;
• Dare impulso a rapporti di collaborazione/accordi con il mondo delle imprese e/o con le associazioni di settore per potenziare e fare leva anche sulla responsabilità sociale d'impresa;
 

Articolo 3 - Forme di collaborazione

La Regione, per il tramite degli enti attuatori del Progetto IN.C.I.P.I.T. e la FAI CISL, per il tramite delle Federazioni territoriali, si impegnano, nel rispetto della normativa sulla privacy ed ognuno per le proprie competenze e nel rispetto del proprio mandato progettuale e operativo, alla collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi di cui all'art. 2, attraverso un approccio collaborativo e tramite la promozione delle seguenti azioni:
Azione n. 1 “Attività di divulgazione, monitoraggio del fenomeno
Al fine di valutare l'evoluzione del fenomeno dello sfruttamento, caporalato e lavoro nero, anche con riferimento ad altre aree extra regionali, le parti si impegnano alla raccolta, condivisione e sistematizzazione dei dati e delle informazioni scaturenti dai rispettivi ambiti di operatività, anche attraverso l'elaborazione di strumenti comuni di rilevazione e di ricerca.
Azione n. 2 “In-Formazione Sindacale”: potenziamento delle attività di tutela e di promozione della cultura della solidarietà, della persona e del welfare contrattuale.
Al fine di aumentare la consapevolezza delle lavoratrici e lavoratori, in particolare dei lavoratori migranti, ed anche degli stranieri che vivono nei centri di accoglienza o che sono già assistiti dal progetto In.C.I.P.I.T. e che, per le specifiche condizioni di vulnerabilità, potrebbero essere esposti a situazioni di rischio, le Parti si impegnano a collaborare per la promozione di attività di sensibilizzazione, informazione e formazione da tenersi all'interno dei Centri del sistema di Accoglienza (CAS, SIPROIMI, etc..) o in altre strutture di accoglienza strutture di Enti della rete territoriale del progetto In.C.I.P.I.T.;
A tal riguardo, gli operatori del Progetto In.C.I.P.I.T. si impegnano a creare le condizioni (convenzioni e accordi con le Prefetture o altri Enti del Territorio) per favorire l'organizzazione delle attività formative;
Gli operatori del Progetto In.C.I.P.I.T. si impegnano a fornire la propria expertise per l'organizzazione dei momenti formativi, proponendo metodologie didattiche differenziate, sotto forma di laboratori di gruppo e/o di lezioni frontali, a seconda delle caratteristiche qualitative e quantitative dei gruppi stranieri partecipanti;
La FAI CISL si impegna a collaborare con gli operatori del Progetto In.C.I.P.I.T. per percorsi e momenti formativi, rivolti alle lavoratrici e lavoratori stranieri, con particolare riferimento al comparto agricolo e agroalimentare, nello specifico organizzare incontri di sensibilizzazione su temi generali legati al lavoro, apprendimento basilare delle norme dei Contratti Collettivi Nazionali e di secondo livello, attività di informazione delle norme nazionale riguardanti il settore dell'agricoltura.
Inoltre la FAI CISL si impegna a promuovere, in sinergia con Associazioni della Cisl ed Enti, e gli operatori del progetto In.C.I.P.I.T. momenti e/o incontri informativi sui temi della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, igiene alimentare, informazioni sanitarie riguardanti i bambini, conoscenza della Costituzione Italiana e delle opportunità e norme socio-assistenziali dei Fondi di Assistenza Integrativa di origine contrattuale.
Azione n. 3: “Integrazione delle azioni a favore dei rispettivi utenti”: segnalazione agli utenti dei servizi del Sindacato e del progetto I.N.C.I.P.I.T. , ed accompagnamento ai rispettivi servizi.
Al fine di consentire alle lavoratrici e lavoratori migranti di fruire al meglio dei servizi resi dalla FAI CISL e dagli Enti del progetto In.C.I.P.I.T., le Parti si impegnano a segnalare reciprocamente contesti territoriali in cui si verificano casi di sfruttamento lavorativo e ad indirizzare i lavoratori verso i rispettivi servizi.
In particolare, gli operatori del progetto In.C.I.P.I.T, si impegnano a:
• segnalare alla FAI CISL, nel rispetto della privacy dei soggetti coinvolti e acquisito il loro consenso, l'esistenza di situazioni di sfruttamento lavorativo di cui vengano a conoscenza nell'ambito delle proprie attività;
• informare i lavoratori stranieri, quali presunte vittime o vittime di sfruttamento, riguardo ai diritti individuali ed alle possibilità di tutela, da esperirsi, eventualmente, anche per il tramite della FAI CISL;
• programmare incontri individuali delle presunte vittime di sfruttamento lavorativo presso le sedi sindacali periferiche della FAI CISL, garantendo, se ritenuto opportuno o necessario, una assistenza individualizzata ai medesimi lavoratori qualora emerga la necessità di una assistenza sindacale specifica e sia acquisito il consenso informato della presunta vittima di sfruttamento;
• supportare le lavoratrici e i lavoratori vittima di sfruttamento assistiti dal sindacato, acquisendo il consenso informato e garantendo la presa in carico territoriale degli stessi, per una assistenza multi-livello e multi-servizi;
La FAI CISL si impegna a:
• segnalare agli operatori del Progetto In.C.I.P.I.T, nel rispetto della privacy dei soggetti coinvolti, l'esistenza di contesti di sfruttamento lavorativo in cui i lavoratori possano aver bisogno della assistenza multi-agenzia garantita dal medesimo Progetto;
• informare i lavoratori vittime di sfruttamento lavorativo delle possibilità offerte dal Progetto In.C.I.P.I.T sul territorio ed indicare contatti utili per poter accedere ai servizi offerti dal Progetto In.C.I.P.I.T. ;
• fornire, anche mediante le proprie sedi periferiche, assistenza, informazione e sostegno tramite gli operatori sindacali in materie - a titolo esemplificativo ma non esaustivo - contrattuali, trattamenti economici previdenziali, fiscale, infortunistica sul lavoro, misure di sostegno al reddito, tutela diritti sindacali e bisogni abitativi.
Azione n. 4 “Scambi divulgativi e formativi tra gli operatori della FAI CISL e del Progetto In.C.I.P.I.T.”: integrazione di conoscenze e competenze per una professionalizzazione diffusa sui temi della tratta e sfruttamento.
Al fine di approfondire le conoscenze dei rispettivi operatori in tema di tratta di esseri umani e sfruttamento, ivi incluse quelle riguardanti i programmi di protezione e assistenza ex art. 18 D.Lgs 286/98, le parti si impegnano a collaborare per la promozione e organizzazione di specifici incontri di formazione specializzata e scambio di esperienze e conoscenze, attraverso la disponibilità del proprio personale impegnato rispettivamente nelle sedi sindacali della Cisl e nel progetto In.C.I.P.I.T. .
Azione n. 5 “Fruibilità delle sedi sindacali periferiche”: Rafforzamento delle attività di Presidio e presenza capillare sul territorio regionale.
Per rafforzare l'efficacia delle attività per l'emersione dello sfruttamento lavorativo e facilitare l'emersione del fenomeno, riducendo eventuali condizioni di svantaggio dei migranti, con riguardo alle difficoltà di mobilità territoriale degli stessi, la FAI CISL si impegna a rendere disponibili le proprie strutture periferiche, dislocate capillarmente sul territorio regionale, al fine di favorire i colloqui di emersione dei consulenti del Progetto In.C.I.P.I.T., oltre a coinvolgere quelle professionalità operanti nelle specifiche sedi periferiche.
La Regione si impegna, per il tramite degli Enti attuatori, alla presa in carico di potenziali vittime di tratta segnalati dalla FAI CISL.
Azione n. 6 “Sensibilizzazione delle comunità periferiche, e attività di assistenza, tutela, protezione e ricollocazione”.
Le Parti, ciascuno per il proprio ambito e in collaborazione tra loro, si impegnano a realizzare azioni di sensibilizzazione delle comunità sul territorio regionale, in cui il progetto In.C.I.P.I.T è attivo, riguardo ai problemi relativi allo sfruttamento lavorativo, e si impegnano, altresì, ad promuovere azioni di coinvolgimento delle competenti istituzioni locali e nazionali per garantire risposte efficaci ed integrate di assistenza, tutela, protezione e ricollocazione dei lavoratori stranieri vittime di sfruttamento lavorativo.
 

Articolo 4 - Governance

Per la realizzazione del presente Protocollo d'Intesa viene costituita una Cabina di regia per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione delle attività di collaborazione.
La Cabina di regia è composta dai referenti delle Parti territorialmente impegnati nelle attività.
Il coordinamento generale della Cabina di regia è in capo alla Regione - Dipartimento Lavoro Formazione e Politiche sociali - Settore n. 5.
Le parti si impegnano a realizzare incontri periodici per una verifica aggiornata sull'attuazione del presente Protocollo d'Intesa, per favorire lo scambio reciproco di conoscenze sul fenomeno della tratta di esseri umani, sfruttamento lavorativo, e ottimizzare le modalità di collaborazione.
 

Articolo 5 - Aspetti finanziari

La realizzazione del presente Protocollo d'Intesa non comporta oneri finanziari per le parti.
 

Articolo 6 - Riservatezza

Ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche ed integrazioni, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”, il trattamento dei dati personali forniti o comunque acquisiti dalla Regione è finalizzato unicamente all'espletamento dell'attività di gestione amministrativa del protocollo, con l'utilizzo di procedure anche informatizzate, nei modi e nei limiti necessari per perseguire le predette finalità, anche in caso di eventuale comunicazione a terzi.
Tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico relative alla realizzazione del protocollo, dovranno essere considerate di carattere confidenziale. Esse non potranno essere utilizzate, per scopi diversi da quelli per i quali sono state fornite, senza una preventiva autorizzazione scritta dal soggetto che le ha fornite.
Ciascuna delle parti avrà cura di applicare le opportune misure per mantenere circoscritte le informazioni e le documentazioni ottenute.
 

Articolo 7 - Durata e validità

Il presente protocollo d'intesa decorre dalla data della sua sottoscrizione e ha validità fino al 31 maggio 2020. In caso di proroga o rinnovo del progetto In.C.I.P.I.T., il presente protocollo si intende automaticamente rinnovato fino alla durata delle attività del progetto, salvo recesso di una delle parti.

Letto, approvato e sottoscritto.
 

FAI CISL CALABRIA
Il Segretario Generale

REGIONE CALABRIA
Il Direttore Generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche sociali


Fonte: regione.calabria.it