Accordo applicativo Regione Lazio del “Protocollo di intesa tra il Coordinamento Tecnico Interregionale per la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro e la CNCPT, Commissione Nazionale Comitati Paritetici Territoriali per la sicurezza in edilizia e Formedil Nazionale, Ente per la formazione e l'addestramento professionale in edilizia” del 30 settembre 2016.
 

Tra
 

La Regione Lazio - Direzione Salute e Politiche Sociali - nella persona del Direttore regionale PANELLA VINCENZO
[…]
con sede in Via C. Colombo 212, 00147 Roma
[…]

E

ESEF-CPT nella persona del Presidente SIGISMONDI SANDRO
[…]
con sede in Via Romana Selva Km 4+400 03039 Sora (FR)
[…]
Nella persona del Vice Presidente CHIUCCHIOLO FRANCESCO
[…]

E

ESEL - CPT nella persona del Presidente LUPO FILIPPO
[…]
con sede in Corso della Repubblica n. 189 04100 Latina
[…]
Nella persona del Vice Presidente PASTORE SALVATORE
[…]

E

EDILFORMAZIONE nella persona del Presidente ROVERSI GIACOMO
[…]
con sede in Via Salaria per L'Aquila n. 44 02100 Rieti
[…]
Nella persona del Vice Presidente SPAZIANI MARIO
[…]

E

CEFME-CTP nella persona del Presidente MINICUCCI ALESSANDRO
[…]
con sede in Via Filippo Fiorentini n. 7 00159 Roma
[…]
Nella persona del Vice Presidente FEDERICONI MARCO
[…]

E

ESEV -CPT nella persona del Presidente SAGGINI SERGIO
[…]
con sede in L.go Onio della Porta n. 12 01100 Viterbo
[…]
Nella persona del Vice Presidente AGOSTINI FRANCESCO
[…]
 

VISTO

- Il decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, come modificato dal decreto legislativo 19 giugno 1999 n. 229, che individua le strutture del Servizio Sanitario Regionale cui compete la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e conferma la titolarità delle Regioni per uno stretto coordinamento operativo tra tutti gli Enti che hanno competenze, dirette e indirette, in tema di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
- l'art. 10 del decreto legislativo 81/2008 e s. m. i., che attribuisce alle Regioni, tramite le ASL, e agli Organismi Paritetici, oltre agli altri Soggetti Istituzionali ivi previsti, attività di promozione, di informazione, assistenza, consulenza, formazione, promozione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, da realizzare anche mediante convenzioni;
- l'intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 20 febbraio 2014 sul documento “Indicazioni ai Comitati di coordinamento per la definizione della programmazione per l'anno 2014” del Comitato ex art. 5, Rep. Atti n. 27/CU del 20 febbraio 2014;
- l'intesa in sede di conferenza unificata del 20 dicembre 2012, Rep. Atti n. 15E/CU del 20.12.2012 sul documento "Indirizzi per la realizzazione degli interventi in materia di prevenzione a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per l'anno 2012” del Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ex art. 5 decreto legislativo 81/2008 e s.m.i.;
- l'intesa in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 13 novembre 2014 concernente il Piano Nazionale Prevenzione 2014 - 2018 (PNP) Rep. Atti n. 156/CSR del 13 novembre 2014;
- il Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia 2014-2018;
- il Protocollo di intesa tra il Coordinamento Tecnico Interregionale per la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro, la CNCPT, Commissione Nazionale Comitati Paritetici Territoriali per la sicurezza in edilizia, e il Formedil Nazionale, Ente per la formazione e l'addestramento professionale in edilizia”, del 30 settembre 2016;
 

PREMESSO CHE

- la Regione, attraverso la competente struttura, esercita compiti di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo delle attività, svolte dai Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (di seguito SPreSAL) dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL, in materia di sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare coordina le attività che fanno capo a tali Servizi con quelle degli Enti che, a vario titolo, si occupano della stessa materia, quali Inail, Inps, le Direzioni territoriali del Lavoro e i Vigili del Fuoco;
- Il Piano Regionale Prevenzione 2014 - 2018 della Regione Lazio, di cui al Decreto del Commissario ad acta N. U00309 del 06/07/2015 come modificato e integrato dal DCA N. U00593 del 16 dicembre 2015 individua obiettivi e programmi di intervento anche nel comparto Edilizia;
- Il Coordinamento Regionale Organismi Paritetici Provinciali - CROP - del Lazio: ESEFCPT, ESELCPT, EDILFORMAZIONE, CEFMECTP, ESEVCTP, (in seguito CROP Lazio) costituisce per l'edilizia l'organismo paritetico di cui all'articolo 2, comma 1, lett. ee del Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche e integrazioni;
- in data 14 novembre 2016, nel corso della riunione del Comitato regionale ex art. 7 del D.Lgs 81/08, è stato presentato ed illustrato il Protocollo Nazionale citato sottoscritto il 30 settembre 2016 e deciso di dare attuazione allo stesso nella Regione Lazio attraverso la sottoscrizione di analogo accordo applicativo;
- nel corso della riunione del Gruppo regionale edilizia del 07 dicembre 2016 con i rappresentanti del CROP Lazio si è approvata la bozza di accordo regionale;
 

CONSIDERATO CHE

- le Parti firmatarie del presente accordo - la cui stipula è stata condivisa in seno al Comitato di Coordinamento ex art. 7 del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., nella seduta del 19 dicembre 2016, si pongono l'obiettivo di realizzare azioni sinergiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con riferimento prevalente al settore dell'edilizia, sulla base degli indirizzi e della pianificazione delle attività definite in seno al Comitato di cui all'art. 7 del d.Lg. n. 81/2008 e s. m. i;
- i contenuti individuati nel presente Accordo sono stati determinati attraverso la valutazione degli indirizzi programmatori nazionali di settore, indirizzi programmatori regionali, dei dati scaturenti dall'andamento infortunistico e tecnopatico, delle mappe di rischio, dei settori di rischio maggiormente critici e delle azioni di tutela fino ad oggi realizzate.
 

PRESO ATTO CHE

ai sensi dell'art. 6 del Protocollo Nazionale sottoscritto il 30 settembre 2016:
- possono essere stipulati specifici accordi applicativi a livello regionale tra le singole Regioni e i Coordinamenti regionali CPT e delle Scuole Edili;
- possono essere costituiti Comitati Tecnici di Coordinamento regionali.
 

Tutto ciò premesso e considerato, le Parti convengono e stipulano quanto segue:
 

ARTICOLO 1
FINALITA' DELLA COLLABORAZIONE

Il presente accordo applicativo di intesa è finalizzato a sviluppare la più ampia collaborazione nell'ambito della materia della salute e sicurezza sul lavoro e della formazione professionale, promuovendo il reciproco scambio di informazioni e la collaborazione per iniziative comuni e favorendo l'attivazione di analoghe intese da realizzare a livello territoriale per quanto riguarda il comparto Edilizia.
 

ARTICOLO 2
OGGETTO DELLA COLLABORAZIONE

Le parti individuano congiuntamente i seguenti ambiti di collaborazione a livello del territorio della Regione Lazio:
- diffusione di progetti, pubblicazioni, soluzioni tecniche ed organizzative nel campo della tutela della salute e sicurezza sul lavoro e della formazione e informazione al fine di favorire la replicabilità delle iniziative attraverso l'utilizzo dei materiali disponibili;
- definizione e condivisione di check list per la gestione della sicurezza in cantiere anche al fine di omogeneizzare l'analisi delle problematiche esistenti e prioritariamente di quelle maggiormente ricorrenti e di individuare adeguate soluzioni;
- condivisione di un sistema integrato di monitoraggio dei cantieri tenendo conto della piattaforma S.M.I.C.E. (già operativa presso l'ESELCPT) e delle piattaforme già utilizzate dalle AUSL, implementandone le funzioni che le parti firmatarie del presente Accordo riterranno necessarie;
- attuazione degli indirizzi nazionali sulle buone pratiche in edilizia secondo le procedure previste dal D.lgs. 81/2008;
- attivazione di percorsi formativi rivolti unitariamente a Operatori Tecnici dei SPRESAL delle AUSL della Regione Lazio, Tecnici degli Organismi Paritetici, ai Coordinatori per la Sicurezza dei Cantieri Edili, progettisti di modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza sul lavoro, Responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione, Medici Competenti e RLST, i Tecnici delle strutture Regionali dei Vigili del Fuoco, del Ministero del Lavoro e di altre Amministrazioni Pubbliche;
- promozione e diffusione del Registro dell'Impresa Formativa (RIF);
- promozione e organizzazione di attività di sensibilizzazione e formazione degli studenti nelle Scuole, si prevedono attività di formazione svolte in collaborazione tra i SPRESAL e il CROP Lazio e gli Istituti Scolastici interessati. Le attività possono essere rivolte anche ai formatori operanti nell'istruzione Tecnica.
- contributo, con contenuti tecnici specifici, per quanto riguarda lo Sportello informativo e l'attività di Promozione della salute, anche al fine di facilitare l'accesso alle prestazioni e fornire informazioni aggiornate sugli obblighi previsti dalla normativa per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (datori di lavoro, professionisti, Medici Competenti, Lavoratori).
 

ARTICOLO 3
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA COLLABORAZIONE

Per il raggiungimento degli obiettivi di cui all'art. 2, nel rispetto delle reciproche funzioni e competenze, Regione Lazio e CROP Lazio si impegnano a definire e realizzare in forma coordinata un programma di collaborazione, attraverso la predisposizione e l'approvazione di progetti esecutivi annuali, previa discussione e condivisione all'interno del Comitato di Coordinamento ex art. 7 D.lgs. 81/08.
 

ARTICOLO 4
COMITATO TECNICO DI COORDINAMENTO

Le Parti svolgono le attività previste nel presente accordo in forma coordinata attraverso un Comitato Tecnico di Coordinamento composto in misura paritaria da componenti della Regione Lazio del Gruppo di Lavoro Edilizia Regionale e dai rappresentanti del CROP Lazio.
Al Comitato sono affidati i compiti di:
• coordinamento delle attività di cui all'art. 2;
• monitoraggio dello stato di attuazione del presente accordo ed elaborazione di una relazione annuale, relativa alle attività svolte e agli obiettivi perseguiti;
• modifica e integrazione al presente atto, a seguito dell'evoluzione del complessivo quadro delle norme e degli indirizzi nazionali in materia, nonché di nuove esigenze di collaborazione che dovessero manifestarsi durante la vigenza del Accordo.
Le Parti condividono la possibilità di valutare la partecipazione al Comitato tecnico di Coordinamento di esperti, che possano fornire il loro apporto professionale ed esperienziale, su specifici argomenti, contribuendo al buon andamento dei lavori.
 

ARTICOLO 5
ASSEVERAZIONE

Nell'ambito delle procedure di cui all'art. 51 del D.lgs. 81/2008 potranno essere individuate modalità di partecipazione congiunta alla realizzazione di seminari, convegni, percorsi di formazione e aggiornamento professionale, destinati ai tecnici del CROP Lazio.
 

ARTICOLO 6
IMPEGNI DELLE PARTI

Ai fini del pieno raggiungimento delle finalità poste nel presente atto, non è previsto l'impiego delle risorse aggiuntive rispetto a quelle attualmente disponibili.
Le Parti si impegnano, in una logica di partecipazione sostanzialmente paritaria, a destinare alla realizzazione delle attività progettuali risorse professionali, tecniche, strumentali in relazione agli obiettivi da raggiungere.
Il CROP Lazio potrà eventualmente provvedere alle spese per l'organizzazione di seminari a carattere provinciale/regionale.
 

ARTICOLO 7
TRATTAMENTO DEI DATI

Le parti si impegnano a non portare a conoscenza di terzi informazioni, dati tecnici, documenti e notizie di carattere riservato di cui vengano a conoscenza in ragione dell'espletamento delle attività riferite alle singole iniziative derivanti dal presente accordo.
Il trattamento dei dati personali acquisiti in conseguenza e nel corso del rapporto di collaborazione tra le parti dovrà essere effettuato in conformità alle disposizioni del nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali.
Il testo - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE) il 04 maggio 2016 - diventerà definitivamente applicabile in via diretta in tutti i Paesi UE a partire dal 25 maggio 2018, quando dovrà essere garantito il perfetto allineamento fra la normativa nazionale - D.lgs. 196/2003 e s.m.i. in materia di protezione dati - e le disposizioni del Regolamento europeo.
 

ARTICOLO 8
NATURA E DURATA DELL'ACCORDO

Il presente Accordo ha durata triennale a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e si intende tacitamente rinnovato alla scadenza, salvo esplicita disdetta anche di una sola delle parti contraenti. Potrà essere modificato e/o integrato solo mediante accordo scritto tra le Parti.
 

ARTICOLO 9
FORO COMPETENTE

Le parti si impegnano a risolvere bonariamente di comune accordo tra loro tutte le controversie che dovessero insorgere nell'attuazione del presente accordo.
Le parti convengono inoltre che, comunque, per eventuali controversie relative all'esecuzione del presente accordo, il Foro competente sarà esclusivamente quello di Roma.

Letto confermato e sottoscritto.

Data 13 ottobre 2017


Fonte: regione.lazio.it