Tipologia: Ipotesi di Accordo
Data firma: 23 gennaio 2020
Validità: 01.01.2020 - 31.12.2022
Parti: Piaggio/Confindustria e RSU/Fim, Fiom, Uilm
Settori: Metalmeccanici, Piaggio
Fonte: uilmnazionale.it

Sommario:

 

1. Relazioni Industriali
2. Osservatori/Comitati
3. Commissioni a livello di unità produttive
4. Nomina e funzionamento delle commissioni
5. Organismi di rappresentanza dei lavoratori
6. Coordinamento
7. Inquadramento Professionale
8. Conciliazione tempi di vita professionale e privata
9. Smart Working
10. Assistenza sanitaria Integrativa
11. Occupazione e orario di lavoro
12. Disciplina transitoria part-time verticali - sede di Pontedera
13. Diritto di precedenza e contratti a tempo determinato

 

13. Diritto di precedenza e contratti a tempo determinato
14. Premio Di Risultato
1. Disciplina generale di riferimento
2. Strutturazione del Premio Di Risultato
3. Disciplina fiscale del Premio Di Risultato
4. Calcolo del Premio spettante
5. Modalità di erogazione
6. Destinatari del Premio
7. Sistema di maturazione e assenteismo
8. Conversione del PdR in Misure di Welfare
9. Disposizioni finali
10. Decorrenza e durata
Allegato 1 Tabella Importi


Ipotesi di Accordo

Il giorno 23 gennaio 2020, presso l’Unione Industriale Pisana, Piaggio & C. spa, con l'assistenza dell'unione Industriale Pisana e la partecipazione di Confindustria Venezia e Rovigo, Confindustria Lecco e Sondrio e le RSU delle unità di Pontedera, Noale, Scorzò e Mandello del Lario con l'assistenza delle Segreterie Fim, Fiom e Uilm Nazionali, Regionali e Provinciali di categoria, hanno definito quanto segue

1. Relazioni Industriali
Le Parti confermano la comune volontà di realizzare un sistema di relazioni industriali improntato al dialogo, all’informazione e all’analisi coerentemente con quanto previsto dai previgenti Accordi Aziendali nelle diverse unità locali e con le novità introdotte dal nuovo CCNL metalmeccanici del 26/11/2016.
Le relazioni Industriali, nelle diverse unità produttive in Italia di Piaggio & C. spa, sono state negli anni il frutto di Accordi Aziendali a livello locale che si sono inseriti nello specifico contesto culturale tecnologico e produttivo. Nonostante queste differenze le relazioni industriali, nelle unità produttive in Italia di Piaggio & C. spa, sono state condotte con una dialettica attiva e costante tra le parti consentendo la gestione di un sistema complesso e sostenendo le norme fondamentali del lavoro stabilite dall’organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).
Alla luce di questo, le Parti concordano di adottare un sistema di relazioni industriali organico che consenta un livello di informazione omogeneo per argomenti trattati secondo quanto previsto dal CCNL in termini di rapporti sindacali e piani aziendali. E’ stato ricordato nel corso dei numerosi incontri come, a fronte di un mercato che a livello europeo ha registrato, a partire dal 2009 ad oggi, un forte calo strutturale per i veicoli a 2 ruote e si contraddistingue per la rinnovata presenza di players globali sempre più competitivi, Piaggio & C. abbia mantenuto nel tempo un trend costante di investimenti in Italia (crescente nel 2018 rispetto al triennio precedente) sia a livello di sviluppo prodotto che di attività industriali. L’azienda ha inoltre confermato un importante piano di investimenti anche per l'anno 2020 sui vari brand del gruppo. In particolare sono state evidenziate le significative ricadute per lo stabilimento di Pontedera a seguito del lancio del nuovo veicolo commerciale a 4 ruote.

2. Osservatori/Comitati
a. Comitato Consultivo di Partecipazione
Ai sensi dell’art. 3, Sezione Prima CCNL vigente viene costituito, nell'ambito di Piaggio & C spa in Italia, il Comitato Consultivo di Partecipazione che si riunirà almeno una volta l'anno o su richiesta di parte motivata da circostanze rilevanti concernenti il complesso aziendale, con finalità informativa e di analisi sui seguenti argomenti:
- Struttura e tendenze dei mercati in cui opera Piaggio & C spa;
- Strategie industriali anche con riferimento ad eventuali modifiche organizzative;
- Informativa sulla situazione generale delle unità produttive di Piaggio & C spa;
- Andamento e tipologie occupazionali.
Il Comitato Consultivo di Partecipazione sarà composto:
- Per parte aziendale da 6 componenti;
- Per parte sindacale dai rappresentanti Nazionali e Provinciali delle Organizzazioni Sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil e delle Rappresentanze Sindacali Unitarie delle singole unità produttive per un numero massimo di 4 RSU per organizzazione per l’unità di Pontedera e di 2 RSU per organizzazione per le unità di Noale/Scorzè e di Mandello al Lario. È facoltà delle organizzazioni sindacali nominare un numero pari di sostituti.
Secondo quanto previsto dall'art. 3, Sezione Prima del CCNL vigente, il Comitato Consultivo di Partecipazione, è inoltre convocato dall’azienda in caso di scelte strategiche rilevanti riguardanti l'assetto industriale e le prospettive dell'occupazione anche al fine di consentire ai rappresentanti sindacali di esprimere un parere.
Qualora nel corso della riunione emergano elementi organizzativi che portino sostanziali modifiche del sistema produttivo di una singola unità locale le Organizzazioni potranno richiedere degli incontri specifici in funzione della relativa unità di appartenenza.
I partecipanti alle riunioni sono tenuti alla riservatezza sulle informazioni che siano state loro espressamente fornite in via riservata e qualificate come tali ed al rigoroso rispetto del segreto industriale su fatti e dati di cui vengono a conoscenza.
L’azienda comunicherà le modalità e il piano operativo di formazione che coinvolgerà i componenti del Comitato Consultivo di Partecipazione.
b. Osservatori a livello di unità produttive
Per ciascuna delle 3 unità produttive (Pontedera, Noale e Scorzè, Mandello del Lario), viene inoltre costituito un Osservatorio a livello locale.
Fatto salvo quanto già previsto dall'art. 9 Sez. Prima CCNL Metalmeccanici per le unità produttive con più di 150 dipendenti, l'Osservatorio aziendale si riunirà di norma una volta l'anno (ovvero su richiesta di parte motivata da circostanze rilevanti concernenti l'unità produttiva) con finalità informativa e di analisi sui seguenti argomenti:
- Quadro e previsioni dell'attività produttiva pertinente all’unità;
- Investimenti pertinenti all'unità e loro ricadute organizzative;
- Ampliamenti/nuovi insediamenti industriali;
- Ricadute occupazionali rispetto a modifiche organizzative rilevanti;
Le Parti si danno atto che le procedure previste dalla legge 23 luglio 1991, n. 223, dalla legge 29 dicembre 1990, n. 428 nonché dal D.P.R. n. 218 del 2000, non assorbono e sostituiscono le procedure di informazione e consultazione in materia.
Ogni Osservatorio sarà composto da 1 a 3 componenti in rappresentanza dell’azienda e dalle RSU di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil delle singole unità produttive oltre che da 1 membro in rappresentanza delle rispettive Organizzazioni Sindacali.
I partecipanti alle riunioni sono tenuti alla riservatezza sulle informazioni che siano state loro espressamente fornite in via riservata e qualificate come tali ed al rigoroso rispetto del segreto industriale su fatti e dati di cui vengono a conoscenza.

3. Commissioni a livello di unità produttive
La ricerca di elevati livelli di sicurezza e di benessere sul luogo di lavoro riveste un’importanza fondamentale nell’organizzazione delle attività lavorative e costituisce la linea-guida perseguita dall’azienda nella programmazione della formazione individuale e degli interventi di adeguamento delle infrastrutture nonché di ottimizzazione dei processi operativi.
Sostenendo con azioni concrete la crescita delle professionalità femminili all'interno dell’azienda, Piaggio & C spa si è posta altresì l'obiettivo di collocarsi all’avanguardia nelle politiche a favore delle pari opportunità e di contrasto alle differenze di genere.
A conferma dell’impegno di Piaggio & C spa nel mantenimento degli standard raggiunti in materia di pari opportunità, organizzazione del lavoro, sicurezza e welfare aziendale vengono istituite per le unità di Pontedera, Noale/Scorzè e Mandello del Lario le seguenti Commissioni.
a. Commissione Ambiente e Sicurezza
Per Piaggio & C spa la tutela ed il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori è parte integrante della propria attività e rappresenta un impegno strategico rispetto agli obiettivi più generali dell’azienda. In particolare, il Gruppo ha intrapreso azioni concrete finalizzate a consentire:
- un’evoluzione continua per un lavoro più sicuro che parte dalla valutazione degli aspetti relativi alla sicurezza dell’ambiente di lavoro ed ai relativi strumenti fin dalle fasi di definizione delle nuove attività, o nella revisione di quelle esistenti;
- comportamenti più sicuri attraverso la formazione, informazione e sensibilizzazione di tutti i lavoratori per consentire loro di svolgere i propri compiti in sicurezza e di assumere la responsabilità in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro.
L’attività di prevenzione e protezione della salute dei lavoratori all'interno di un contesto complesso quale quello industriale di Piaggio & C spa, può infatti realizzarsi soltanto attraverso un'organizzazione adeguatamente strutturata con il preciso scopo di ampliare quanto più possibile la "cultura” della sicurezza in Azienda.
L’attenzione verso le tematiche connesse all’ambiente, alla sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro, secondo logiche di miglioramento continuo, trova espressione in un rapporto con gli RLS strutturato e caratterizzato da comportamenti improntati a senso di collaborazione.
A tale scopo, si conviene di istituire per ogni unità produttiva una Commissione Ambiente e Sicurezza, con finalità di informazione, analisi e consultazione formata da due rappresentanti della Direzione Aziendale e dai componenti della RLS per ciascuna organizzazione sindacale firmataria del presente accordo. Le commissioni si riuniranno annualmente, ovvero qualora una delle parti ne faccia richiesta, e tratteranno i seguenti punti:
a. Analisi degli ambienti di lavoro (microclima, ergonomia, sicurezza);
b. Verifica del Documento di Valutazione dei Rischi;
c. Valutazione e diffusione di buone pratiche finalizzate ad evitare incidenti ed infortuni. In particolare, saranno organizzati incontri specifici in sede di Commissione al fine di analizzare i casi di quasi infortuni ed approfondire le misure poste in atto di rimuovere le condizioni di rischio associate;
d. Valutazione dei DPI più opportuni in funzione delle mansioni e loro corretto utilizzo;
e. Analisi della formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro.
Particolare rilevanza è da attribuire alle previsioni del D.lgs. 81/2008 e degli Accordi Stato/Regioni del 2011 e 2012, con cui è stata introdotta la formazione obbligatoria sui luoghi di lavoro, e che è già stata erogata a tutti i dipendenti di Piaggio & C spa in Italia con una diversa modularità a seconda dei livelli di rischio. In tutte le unità locali in Italia di Piaggio & C spa è in atto l'aggiornamento obbligatorio che ha cadenza quinquennale e che sta coinvolgendo tutti i dipendenti.
Per quanto previsto al punto a) in merito all’analisi e alla rilevazione periodica del microclima nei vari reparti aziendali, anche con riferimento a piani specifici di miglioramento/razionalizzazione dell'ambiente di lavoro che potranno essere attuati nei reparti produttivi, l’Azienda presenterà un programma relativamente alle azioni di gestione e miglioramento entro il mese di Aprile 2020. Gli interventi finora effettuati, anche sulla base delle osservazioni emerse durante gli incontri sindacali di giugno e luglio 2019, sono andati nella direzione di razionalizzare/rinnovare i macchinari delle officine di lavorazione, riducendo in modo consistente la dispersione termica nell’ambiente di lavoro, oltre allo spostamento di talune attività da aree non climatizzate ad aree climatizzate.
La continuazione di questo programma sarà tra gli argomenti trattati nel corso della sopraccitata verifica. Eventuali significativi interventi tecnici di climatizzazione a seguito d’investimenti, attualmente non valutabili, saranno oggetto di confronto preventivo con le RSU.
Al fine di sperimentare modalità di coinvolgimento attivo dei lavoratori nell’organizzazione delle attività di prevenzione finalizzata al miglioramento della salute e della sicurezza dei luoghi di lavoro, saranno valutate, in funzione delle esigenze tecnico organizzative e produttive, iniziative di aggiornamento dei lavoratori sulla sicurezza al fine di ripercorrere le procedure operative di sicurezza dell’area di competenza, anche alla presenza di RLS e RSPP.
In sede di commissione verranno definite le modalità di programmazione di rincontri da tenersi a livello di unità locale per esaminare eventuali fattori di rischio e possibili soluzioni.
b. Commissione Pari Opportunità
Piaggio si conferma un’azienda attenta alla gestione delle diversità di genere. In questo contesto l’azienda si è da tempo dotata di un Codice Etico; opera inoltre nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di pari opportunità e adotta policies che tutelano le forme di diversità già presenti nell’organizzazione.
In tale contesto, le parti convengono di istituire la Commissione per le pari opportunità, con finalità di informazione, analisi e promozione, composta da 1 a 2 componenti in rappresentanza della Direzione Aziendale e da 1 componente per organizzazione di appartenenza in rappresentanza delle RSU di Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil; questi ultimi e un numero equivalente di sostituti dovranno essere nominati a cura delle Organizzazioni territoriali.
La Commissione valuterà annualmente la possibilità di realizzare un’iniziativa/intervento con specifico riferimento agli obiettivi di:
- Promuovere comportamenti coerenti con i principi di pari opportunità nel lavoro;
- Facilitare il reinserimento delle lavoratrici dopo l’assenza per maternità;
- Favorire l'occupazione femminile in ruoli connessi alle nuove tecnologie;
- Prevenire forme di molestie sessuali nei luoghi di lavoro;
Nel corso dell'incontro annuale della Commissione sarà data altresì attuazione alla presentazione del rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile (D.Lgs. n. 198/2006).
La Commissione prenderà altresì atto di quanto le singole unità produttive hanno attuato in applicazione dell'accordo interconfederale 25.01.2016, recepito dalle associazioni datoriali e dalle segreterie provinciali Cgil/Cisl/Uil ai sensi di quanto previsto dall'accordo medesimo.
c. Commissione tempi e metodi e WCM
Le unità di Piaggio & C spa hanno adottato nel tempo propri stabilimenti produttivi avanzate metodologie di lavoro di stampo scientifico (World Class Manufacturing e Piaggio Production System) per organizzare il lavoro in modo efficiente riducendo, nel contempo, i costi di produzione e gli sprechi.
In quest’ottica è necessario, per assicurare la competitività del prodotto su mercati sempre più concorrenziali, proseguire nella ricerca continua di ottimizzazione dei risultati raggiunti facendo leva sull’idea del miglioramento continuo dei processi e della qualità del prodotto ma anche sul coinvolgimento e sulla motivazione dei lavoratori che partecipano.
In ciascuna unità produttiva sarà costituita una Commissione tempi e metodi di lavoro e WCM con finalità di informazione ed analisi formata da due rappresentanti della Direzione Aziendale e un componente della RSU Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil per ciascuna organizzazione sindacale firmataria del presente accordo; questi ultimi e un numero equivalente di sostituti dovranno essere nominati a cura delle Organizzazioni territoriali.
Le commissioni opereranno, previo confronto sulle metodologie comuni per la gestione delle problematiche dei tempi di lavoro, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Analisi di tempi di lavoro, stazionamenti, saturazione delle postazioni di lavoro; valutazione del posto di lavoro dal punto di vista ergonomico/della sicurezza sul lavoro e identificazione delle procedure suscettibili di miglioramento al fine di evitare gli sprechi e le inefficienze;
- Esame degli impatti sulle postazioni di lavoro derivanti dalle variazioni tecnologiche ed organizzative nel caso di rilevanti modificazioni del sistema produttivo;
- Informazione e coinvolgimento dei lavoratori in relazione ai progetti di miglioramento continuo, con il monitoraggio degli obiettivi da perseguire e la predisposizione di rapporti periodici che illustrino le attività svolte ed i risultati raggiunti.
Nell'ambito della Commissione l’Azienda comunicherà in un apposito incontro annuale programmi e risultati dei progetti del World Class Manufacturing e Piaggio Production System. Nell’ambito dei suddetti progetti l’Azienda, al fine di un maggior coinvolgimento della RSU nel programma, predisporrà degli incontri formativi.
La Commissione di ogni singola unità produttiva si occuperà, sulla scorta di quanto previsto da pregressi accordi aziendali, di analizzare i risultati derivanti dai criteri di rilevazione (i tempi, gli stazionamenti e la saturazione determinata sulla prestazione di ogni singolo lavoratore), nonché di verificare le tabelle/cicli di lavorazione; queste ultime saranno di norma visibili presso le singole postazioni di lavoro. La scomposizione delle operazioni riferite alle tabelle sarà esposta e dove non possibile sarà resa disponibile presso il responsabile di ogni linea di montaggio, in modo che il lavoratore e/o le RSU interessate possano agevolmente consultarle. La Commissione sarà anche la sede in cui si esamineranno le controversie eventualmente insorte, e non risolte, tra il lavoratore e l’azienda riguardanti le applicazioni dei tempi base e/o del tempo standard totale della postazione di lavoro.
Le commissioni si riuniranno su richiesta di una delle parti.
d. Commissione Formazione
In un contesto produttivo di forte evoluzione tecnologica in cui nuove modalità di produzione e commercializzazione dei beni e dei servizi evidenziano impatti diretti e rilevanti sulle dinamiche lavorative e occupazionali delle aziende, la formazione continua del personale costituisce uno degli elementi strategici per affrontare le necessità di adeguamento ai cambiamenti incessantemente imposti dall’automazione, dalla informatizzazione e dal confronto continuo con i propri competitors.
Il numero delle ore di formazione fino ad oggi svolte e la molteplicità dei corsi attivati a tutti i livelli nelle unità produttive attestano a tal riguardo la costante attenzione di Piaggio.
In continuità con il percorso già intrapreso, le parti riconfermano l’interesse alla qualificazione e all'aggiornamento professionale del personale, sia nell’ambito delle competenze tecnico-specialistiche che in quello dei comportamenti organizzativi, attraverso iniziative formative specifiche svolte all’interno dell’azienda o con il ricorso a docenza esterna laddove necessario.
A tal proposito verrà istituita per ogni unità produttiva una Commissione formazione, con finalità di Informazione, analisi e promozione formata da due rappresentanti della Direzione Aziendale e un componente della RSU per ciascuna organizzazione sindacale firmataria del presente accordo; questi ultimi e un numero equivalente di sostituti dovranno essere nominati a cura delle Organizzazioni territoriali per il tramite dell’associazione datoriale.
Le attività della commissione saranno incentrate sui seguenti punti:
- Verifica dei corsi realizzati nell'anno solare precedente e di quelli previsti per l’anno in corso, con particolare attenzione all’apprendimento ed alla certificazione delle competenze;
- Valutazione della realizzabilità, in funzione delle specifiche esigenze aziendali, di nuovi progetti formativi;
- Esame delle specifiche esigenze formative dei lavoratori con riferimento all'evoluzione delle tecnologie impiegate in azienda ed al fine di rispondere in modo più adeguato ed efficace alle necessità di mercato e di qualità del prodotto;
- Informazione e monitoraggio relativamente alle iniziative ex art. 7 sez. Quarta Titolo VI del CCNL sulla formazione continua.
Le parti riconoscono altresì il vantaggio di ricorrere, laddove ve ne siano le condizioni, ad iniziative formative di natura condivisa facendo ricorso al supporto sia organizzativo che economico dell'ente bilaterale "Fondimpresa”.
e. Commissione Welfare
[…]

4. Nomina e funzionamento delle commissioni
Le segreterie territoriali di Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil provvederanno disgiuntamente alla nomina dei rispettivi componenti titolari e supplenti delle singole Commissioni. La mancata nomina da parte di un’organizzazione sindacale non impedirà la legittima convocazione delle Commissioni, ne tantomeno sarà d’impedimento la mancata partecipazione di singoli componenti.
Le riunioni delle Commissioni sono convocate da parte aziendale, su richiesta della maggioranza della componente sindacale, in forma scritta, con preavviso non inferiore alle 48 ore, salvo casi di particolare urgenza
Nella convocazione saranno indicati l’ordine del giorno, il luogo e la data della riunione.
La riunione sarà validamente convocata con la presenza di almeno la metà dei componenti di nomina sindacale.
Su richiesta di una delle parti, o in caso di particolare rilevanza, verrà redatto n verbale di riunione.

5. Organismi di rappresentanza dei lavoratori
Le Rappresentanze Sindacali Unitarie e le rispettive Organizzazioni Sindacali territoriali costituiscono l’interlocutore di riferimento per le singole unità produttive. Il numero dei rappresentanti sindacali per ogni unità produttiva sarà disciplinato dalla normativa di Legge, dal Contratto Collettivo Nazionale e dagli accordi sindacali vigenti nelle singole unità locali.
A livello di singola unità produttiva le parti interverranno per definire re uniformi ed eque che regolamentino l’agibilità sindacale alla luce delle complessità tecnico-organizzative che caratterizzano i diversi contesti produttivi. I temi legati alla rappresentatività verranno esaminati a livello di singola unità locale.

6. Coordinamento
Viene istituito il coordinamento delle Rsu di Piaggio & C spa delle organizzazioni sindacali Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil delle Unità produttive di Pontedera, Scorzè, Noale e Mandello al Lario. Il coordinamento sarà composto dalle strutture nazionali e territoriali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e dalle rappresentanze delle RSU delegate dalle unità produttive, così articolate:
15 RSU di Pontedera
4 RSU di Scorzè
4 RSU di Noale
2 RSU di Mandello del Lario
La ripartizione è stata fatta considerando le unità produttive, la loro diversa dimensione occupazionale e la rappresentatività sindacale. Nello specifico, in base agli ultimi rinnovi, è così ripartita: Pontedera n. 5 RSU per ogni organizzazione di Fim Fiom Uilm, Scorzè n. 2 RSU per ogni organizzazione di Fim e Fiom, Noale n. 2 RSU per ogni organizzazione di Fim e Fiom, Mandello n. 1 RSU per ogni organizzazione di Fim e Fiom. Nel coso di cambiamenti nella RSU le OO.SS. azionali si incontreranno per adeguare la loro presenza nel coordinamento.
Il coordinamento sarà operativo esclusivamente nella fase negoziale ed informativa del rinnovo del contratto di secondo livello per svolgere il proprio ruolo negoziale per i contenuti riguardanti la generalità delle unità produttive ed effettuerà, sempre nell’ambito del rinnovo del contratto di secondo livello, l’eventuale coordinamento per gli aspetti specifici delle singole unità produttive rappresentate dai delegati di riferimento Rsu Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil.

8. Conciliazione tempi di vita professionale e privata
L’Azienda favorisce le forme di conciliazione tra vita privata e lavorativa, e questo avviene attraverso iniziative di già operative nelle sedi del Gruppo. La complessità tecnico organizzativa, sia per la tipologia di beni prodotti che per le peculiarità dei differenti contesti produttivi/lavorativi, esige un’attenta valutazione delle diverse forme di conciliazione tra vita professionale e privata che possano portare un reale miglioramento per i dipendenti senza generare peggioramento dell'organizzazione del lavoro.
In particolare, con riferimento al contratto Part Time Orizzontale, il numero complessivo di Part Time Orizzontali negli stabilimenti italiani del Gruppo ha raggiunto nel corso del 2017 oltre il 5% rispetto all’organico a tempo pieno, superando di fatto la percentuale massima prevista dalla contrattazione collettiva vigente, con notevoli differenze applicative sia tra diverse sedi (Pontedera, Noale, Scorzè, Mandello del Lario), ma anche tra le unità produttive nell’ambito della stessa sede, sia tra le qualifiche (Impiegati e Operai), generando criticità dal punto di vista organizzativo.
A tale proposito, per le richieste che eccedano la percentuale massima prevista dalla contrattazione collettiva rispetto all’organico delle singole unità produttive, le parti attiveranno un confronto nell'ambito delle stesse per definire equi meccanismi di rotazione o ricercare altre soluzioni idonee per soddisfare le domande, tenuto conto delle esigenze tecnico-organizzative nel caso in cui la percentuale massima complessiva sia già stata superata.
Per quanto attiene, invece:
• Le modalità di utilizzo del Part Time orizzontale si stabilisce che lo stesso avrà durata predeterminata: la durata iniziale del primo contratto ad orario lavorativo ridotto, per le motivazioni previste dal CCNL vigente, non potrà essere superiore ad 1 anno, con possibilità di proroga dello stesso di durata non inferiore ai 6 mesi. Eventuali esigenze oggettive saranno valutate in sede di Commissione Pari Opportunità
• La fascia di flessibilità per l’orario di ingresso e uscita, già prevista nella misura di 5 minuti a favore del personale con orario lavorativo ridotto (Part Time orizzontale) con qualifica impiegatizia viene estesa a 15’ minuti massimi complessivi giornalieri. Tale fascia di flessibilità troverà specifica evidenza nell’accordo di trasformazione dell’orario di lavoro da tempo pieno a ridotto nel rispetto di quanto richiesta dalla disciplina della specifica fattispecie contrattuale.
Si definiscono ulteriori forme di conciliazione ed in particolare:
- Le ore di permesso "a recupero" fruibili nell'arco del mese per il personale con qualifica impiegatizia e per quello già specificatamente previsto nelle singole unità, a fronte dell’effettuazione di una maggior presenza lavorativa anche anticipata, sono elevate, rispetto a quanto attualmente previsto dal regolamento aziendale e dagli accordi in essere, al numero massimo di 8 con durata minima per ciascun permesso di 30’ e massima di 2 ore.
- Le Commissioni aziendali tempi e metodi valuteranno in quali aree, non collegate direttamente o indirettamente alla produzione (intendendosi come tale il personale appartenente alle aree Manufacturing: Produzione Emea e Tecnologie di Fabbricazione) e con esclusione in ogni caso del personale addetto alla Sorveglianza/impianti Generali, sia eventualmente possibile l’introduzione, in via sperimentale e con durata trimestrale, di fasce orarie di flessibilità fino al massimo di un'ora giornaliera per l’ingresso e l’uscita dal lavoro. Al termine del “trimestre sperimentale" l'azienda ne valuterà la prosecuzione in funzione dell’incidenza riscontrata sull’organizzazione del lavoro.
• Per quanto riguarda gli asili nido, si riconferma la possibilità, per i dipendenti della sede di Pontedera, di usufruire di facilitazioni per il sostegno dell’infanzia destinate ai figli ammessi alla frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia così come previsto dagli accordi sindacali del 06.03.2009 e del 19.04.2010.
• Oltre alle forme di conciliazione tra vita privata e lavorativa già operative e/o che verranno individuate nelle varie sedi del gruppo le parti convengono sull'opportunità di attuare delle iniziative per facilitare il rientro delle lavoratrici madri dopo l'assenza per maternità.
In particolare, quale misura specifica di conciliazione, si prevedono percorsi formativi in modalità e-learning/coaching per favorire il rientro dal congedo che saranno esposti dall’azienda e comunicati alla RSU nell'ambito delle competenti Commissioni formazione, a cui sarà resa puntuale informazione sull’avanzamento dei corsi.

9. Smart Working
Lo “smart working”, disciplinato dalla l. 22/05/2017 n. 81, è una modalità organizzativa di lavoro in fase di evoluzione, con vincoli collegati alla tipologia di business gestito. Le Commissioni Welfare aziendali valuteranno, definita un'eventuale area di sperimentazione, la normativa applicabile e la possibilità di un accordo di regolamentazione nel rispetto delle esigenze di tipo tecnico-organizzativo.

11. Occupazione e orario di lavoro
Le Parti concordano che il contratto a tempo indeterminato costituisce il contratto di riferimento per l’azienda.
In ogni caso, tenuto conto della variabilità della domanda in un contesto di mercato delle 2 ruote strutturalmente ridimensionato a seguito della crisi economico-finanziaria (iniziata nel 2008 e protrattasi senza segnali di ripresa fino al 2012), si conferma la necessità di ricorrere alle diverse tipologie contrattuali e di orario di lavoro previsti dalla normativa e dalla contrattazione collettiva al fine di fornire risposte produttive adeguate ed in linea con le esigenze del mercato.
Con riferimento alle tipologie contrattuali, le Parti confermane che, a fronte delle particolari esigenze che caratterizzano il settore merceologico in cui opera il Gruppo Piaggio, si utilizzeranno:
• Il Contratto di lavoro a tempo determinato, nei limiti previsti dalla legge e dal CCNL;
• Il Contratto di somministrazione;
• Il Contratto a tempo parziale, strumento funzionale alla flessibilità e all’articolazione della prestazione di lavoro, in quanto applicato in rapporto alle esigenze tecnico-organizzative dell’impresa e all’interesse del lavoratore. Il rapporto di lavoro ad orario ridotto può prevedere una riduzione dell’orario normale giornaliero di lavoro (cd. Part Time Orizzontale), inoltre può prevedere lo svolgimento dell’attività lavorativa a tempo pieno limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell’anno (cd. Part Time Verticale);
• Il Contratto di apprendistato, che costituisce un istituto di accesso al lavoro capace di favorire un'occupazione stabile e di qualità finalizzato alla formazione e all'occupazione dei giovani.
Con riferimento all’orario di lavoro, le parti confermano che la massima settimanale del lavoro ordinario rimane di 40 ore. Essa può computata anche come durata media in un periodo non superiore ai 12 mesi, nei casi previsti dall’art. 5 sez. IV Tit. III del CCNL, con orario attivato per ragioni produttive per un massimo di 80 ore annue come previsto dal CCNL da realizzarsi per l’intera forza, reparti o gruppi di lavoratori, a seconda delle esigenze tecnico-organizzative, con un massimo di orario settimanale di 48 ore eseguibili in prolungamento dell’orario giornaliero di un’ora ovvero con prestazione al sabato.
[…]
Nell’ipotesi in cui, tenuto conto dello sviluppo dei piani produttivi futuri e dello scenario di mercato e dell’evoluzione normativa, si rendessero necessarie altre forme di orario lavorativo, le parti si impegnano a ricercare soluzioni aderenti alle nuove necessità produttive.