Tipologia: Protocollo
Data firma: 15 marzo 2020
Parti: Gruppo Saviola e RSPP e MC e RLS
Settori: Legno, Gruppo Saviola
Fonte: filleacgil.net
Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro
DPCM 11/03/2020 e Protocollo condiviso di regolamentazione del 14/03/2020
Ufficializzazione del documento
Il presente "Protocollo" è stato elaborato in collaborazione con:
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ***
Il Medico Competente ***
I Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza ***
il Datore di Lavoro ***
Riesame periodico o occasionale della valutazione
Il presente protocollo di regolamentazione verrà rielaborato in seguito a nuove strategie e decisioni prese a livello aziendale per contrastare la diffusione del virus, denominate COVID19; oppure in seguito all’emissione di norme legislative al riguardo valide per tutto il territorio nazionale od in modo specifico ove è ubicato il sito produttivo di Mortara di Gruppo Mauro Saviola srl.
Mortara (PV) 15/03/2020
Anagrafica aziendale
…omissis…
Premessa
Considerato che:
- La prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione;
- È obiettivo prioritario coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative;
L'obiettivo del presente protocollo condiviso di regolamentazione è fornire indicazioni operative finalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l'efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l'epidemia di COVID-19.
Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Il presente protocollo contiene, quindi, misure che seguono la logica della precauzione e seguono e attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell'Autorità sanitaria.
Coinvolgimento componenti aziendali nella redazione del protocollo |
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Cognome e Nome |
Mansione |
Modalità di coinvolgimento |
*** |
Datore di Lavoro |
Consultazione preventiva, consultazione consuntiva
Sopralluoghi congiunti e illustrazioni delle modalità di lavoro |
*** |
Direttore dello stabilimento |
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*** |
RLS |
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*** |
RSPP |
Redazione del documento, diffusione e supporto applicazione |
Professionalità e risorse esterne cui si è fatto ricorso nella redazione del presente protocollo |
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*** |
Medico Competente |
Consultazione preventiva, consultazione consuntiva |
Comitato per l'applicazione del presente protocollo
Viene istituito uno specifico Comitato denominato "Comitato COVID19" con la funzione di favorire l'applicazione e verificare il rispetto delle regole previste dal presente Protocollo aziendale. Decisioni che si ritiene abbiano una valenza sovra aziendale oppure nel caso si verifichino casi di dubbia o difficile applicazione verranno portate all'attenzione dell'analogo Comitato istituito a livello di Gruppo. Il Comitato COVID19 di Gruppo Mauro Saviola srl UL Mortara da:
*** Direttore stabilimento
Comitato per l'applicazione del presente protocollo
Viene istituito uno specifico Comitato denominato "Comitato COVID19" con la funzione di favorire l'applicazione e verificare il rispetto delle regole previste dal presente Protocollo aziendale. Decisioni che si ritiene abbiano una valenza sovra aziendale oppure nel caso si verifichino casi di dubbia o difficile applicazione verranno portate all'attenzione dell'analogo Comitato istituito a livello di Gruppo. Il Comitato COVID19 di Gruppo Mauro Saviola srl UL Mortara da:
*** RSPP
Protocollo di azione "Corona Virus"
Mansione |
Tutti gli addetti, siano essi lavoratori del Gruppo Mauro Saviola o lavoratori di ditte esterne |
Stabilimento |
Mortara |
Lavorazione |
Normale attività lavorativa |
Pericolo |
Trasmissione del virus COVID-19 attraverso contatti interpersonali secondo le definizioni riportate di seguito. |
Riferimenti legislativi |
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 04 marzo 2020 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 |
Definizioni |
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Contatto Stretto |
Il contatto stretto di un caso possibile o confermato è definito come: |
Caso sospetto |
Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni: |
1. Informazione |
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Chi |
Cosa |
DIRETTORE DI STABILIMENTO |
Informa tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità e le specifiche misure aziendali attraverso: |
Contenuti minimi dell'informazione
L'informazione ai lavoratori contiene i seguenti concetti minimi:
o preclusione dell'accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS¹ l'obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria
o la consapevolezza e l'accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all'ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc) in cui i provvedimenti dell'Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l'Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio
o l'impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell'igiene)
o l'impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti
Al riguardo fare riferimento alla nota predisposta per tutte le Società del Gruppo Saviola a seguito dell'entrata in vigore del DPCM 04/03/2020.
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¹ Qualora si richieda il rilascio di una dichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l’assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi al COVID-19, si ricorda di prestare attenzione alla disciplina sul trattamento dei dati personali, poiché l’acquisizione della dichiarazione costituisce un trattamento dati. A tal fine, si applicano le indicazioni di cui alla precedente nota n. 1 e, nello specifico, si suggerisce di raccogliere solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da COVID-19. Ad esempio, se si richiede una dichiarazione sui contatti con persone risultate positive al COVID-19, occorre astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alla persona risultata positiva. Oppure, se si richiede una dichiarazione sulla provenienza da zone a rischio epidemiologico, è necessario astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alle specificità dei luoghi.
2. Misure preventive
Al fine di ridurre il rischio di contagio in tutte le Società del Gruppo Mauro Saviola si è provveduto a:
2.1 attuare il massimo utilizzo possibile di modalità di "lavoro agile" sospendendo le attività e disponendo la chiusura di tutti i reparti/settori diversi dalla produzione e non indispensabili ad essa; per i quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work o in modalità "a distanza"
2.2 attuare la rimodulazione dei livelli produttivi
2.3 assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l'obiettivo di diminuire al massimo
i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili
2.4 sospendere ed annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate
2.5 favorire ove tecnicamente compatibile con la produzione orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, timbratrici, spogliatoi). Tale misura deve in ogni caso essere adottata anche senza esplicite modifiche di orario ma invitando il personale a rispettare la distanza di 2 metri dai colleghi in tutti gli ambienti e durante gli spostamenti
2.6 dedicare, dove è possibile, una porta di entrata e una porta di uscita dai locali comuni (timbratrice, spogliatoi, mense ecc.)
2.7 Adottare protocolli di sicurezza "anti - contagio": laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di due metri come principale misura di contenimento, si utilizzano dispositivi di protezione individuali ovvero mascherine FFP2 o FFP3. Altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie sono obbligatori per svolgere attività lavorative o permanere presso postazioni che impongono obbligatoriamente di mantenere da altre persone una distanza inferiore ad un metro e prive di qualsiasi schermatura fisica (es. vetro ufficio spedizioni)
2.8 Limitare al massimo gli spostamenti all'interno dei siti produttivi: sono consentiti solo gli spostamenti strettamente indispensabili
2.9 Garantire un'adeguata pulizia giornaliera dei locali e la sanificazione periodica delle postazioni di lavoro mediante erogatori (spruzzini) con liquido igienizzante
2.10 Posizionare contenitori di gel sanificante all'ingresso delle aree con presenza contemporanea di più operatori
2.11 Favorire la scrupolosa e frequente pulizia delle mani mettendo a disposizione detergenti e tutto l'occorrente necessario per garantire tale buona pratica
2.12 Evitare situazioni di affollamento ovvero permanenza di più persone in spazi chiusi ove non sia possibile garantire una adeguata distanza tra le persone evitando situazioni "faccia a faccia"; al riguardo gli accessi agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori, i locali ristoro e gli spogliatoi è contingentato con la regola di mantenere la distanza di 2 mt uno dall'altro, e di permanervi per il tempo minimo indispensabile
2.13 Richiedere a tutti i trasportatori ed appaltatori esterni (tramite il preposto che li segue) di accedere ai luoghi di lavoro unicamente se provvisti di mascherine
2.14 Limitare la presenza di lavoratori esterni alle sole aziende strettamente necessarie all'attività produttiva o alle aziende che effettuano interventi obbligatori in base alla normativa vigente
2.15 Rendere obbligatoria la pulizia ad inizio turno e la sanificazione della propria postazione di lavoro con particolare riguardo a tastiere, schermi touch, mouse, tastierini, pulsantiere, distributori bevande e snack ecc. sia negli uffici, sia nei reparti produttivi.
2.16 favorire la preparazione da parte dell'azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell'OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf)
2.17 Proibire le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia/areazione dei locali 2.18Sospendere e annullare tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work
Nota importante: Il mancato completamento dell'aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all'emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l'impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo: l'addetto all'emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità; il carrellista può continuare ad operare come carrellista)
3. Misure igienico-sanitarie |
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Chi |
Cosa |
TUTTO IL PERSONALE DIPENDENTE |
Attuano le seguenti misure igienico-sanitarie: |
Come utilizzare correttamente le mascherine
L'adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo di Regolamentazione è fondamentale e, vista l'attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio. Per questi motivi le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'organizzazione Mondiale della Sanità:
• non è utile indossare più mascherine sovrapposte
• la mascherina non è necessaria per la popolazione generale in assenza di sintomi di malattie respiratorie
• prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica
• copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che aderisca bene al volto
• evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani
• togli la mascherina prendendola dall'elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina
4. Accesso dei fornitori esterni (imprese e trasportatori) |
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Chi |
Cosa |
TRASPORTATORI |
Il personale delle ditte esterne deve attenersi all'interno dello stabilimento alle medesime norme definite per il personale dipendente (in particolare le misure igienico sanitarie di cui al punto 2.) volte prima di tutto a ridurre al minimo le occasioni di contatto con altre persone. Già al momento dell'accesso allo stabilimento, durante gli spostamenti, all'interno dei locali timbratura, spogliatoi, ristoro ecc. è vietata la presenza di persone ad una distanza tra di esse inferiore ai 2 metri. Vige l'obbligo di utilizzo della mascherina ogniqualvolta le attività lavorative richiedono di avvicinarsi ad altre persone a distanza inferiore. |
5. Sorveglianza sanitaria |
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Chi |
Cosa |
MEDICO COMPETENTE |
La sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una |
COSA FARE SE SI RISCONTRA UN CASO SOSPETTO O ACCERTATO |
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Casi sintomatici tra i lavoratori che siano occorsi entro 14 giorni dall'effettuazione della visita medica |
Segnalazione al Medico Competente |
NESSUNA MISURA AZIENDALE |
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NON è giustificata l'adozione di DPI se non c'è una condizione di esposizione in attività a rischio di contatto con un caso (ad esempio: operatori sanitari) |
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NESSUNA MISURA AZIENDALE |
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In caso di semplice contatto non rientrante nella definizione di "contatto stretto" |
NON necessaria chiusura intera attività produttiva o reparti |
NESSUNA MISURA AZIENDALE |
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Soggetti che frequentano o hanno frequentato contatti stretti asintomatici compresi conviventi (a meno che il "contatto stretto" non divenga, a sua volta, caso sospetto o accertato per la presenza di sintomi compatibili) |
Nessuna restrizione |
NESSUNA MISURA AZIENDALE |
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Casi sospetti, casi di febbre o con sintomi suggestivi di infezione respiratoria grave
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Vanno considerati sospetti |
il datore di lavoro invita il lavoratore a stare a casa e a contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale che provvederà, se del caso, ad inoltrare la segnalazione ad ATS secondo i protocolli stabiliti |
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Caso accertato |
Si mette in isolamento il turno di lavoro o i colleghi secondo lo schema riportato in allegato 1 questi lavoratori vengono considerati sospetti |
Si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione |
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Contatti stretti di casi accertati o sospetti |
Isolamento nella propria abitazione sotto sorveglianza sanitaria attiva (misura febbre 2 volte al giorno e comunicarlo alla ATS) |
Il datore di lavoro invita il lavoratore a stare a casa e a contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale che provvederà, se del caso, ad inoltrare la segnalazione ad ATS secondo i protocolli stabiliti |
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Soggetti che rientrano da zone a rischio ma non hanno avuto contatti con soggetti sintomatici |
Isolamento domiciliare volontario fiduciario per 14 gg |
Lavoratori autorizzati dal Prefetto ad accedere IN DEROGA nelle aree oggetto di contenimento |
Monitoraggio della temperatura corporea autocontrollata dal lavoratore 2 volte al g (preferibilmente prima dei pasti) e comunicarlo al Medico Competente segnalando anche eventuali sintomi respiratori |
DITTA |
REPARTO |
ORARI DI LAVORO |
CASO SOSPETTO |
CASO ACCERTATO |
GRUPPO MAURO SAVIOLA
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Ufficio tecnico |
Giornaliero |
Si informano in colleghi di lavoro del rispettivo reparto |
Si considerano sospetti i colleghi del turno: ISOLAMENTO FIDUCIARIO |
Uffici centrali |
Giornaliero |
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Area Carico finiti |
3 turni |
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Officina |
3 turni |
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Magazzino |
Giornaliero |
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Laboratori |
Giornaliero |
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Reparto PTG |
3 turni |
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Reparto Impregnazione |
3 turni |
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Reparto Nobilitazione |
3 turni |
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Reparto Laminazione |
3 turni |