Tipologia: Accordo Fase 2
Data firma: 30 aprile 2020
Parti: Edison e Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Femca-Cisl, Uiltec-Uil,
Settori: Chimici-Servizi, Elettrico Gas-Acqua, Energia e Petrolio, Edison
Fonte: filctemcgil.it


Verbale di accordo

Il giorno 30 aprile 2020 si sono incontrati in videoconferenza Edison spa (di seguito Edison) […], in nome e per conto delle sue società controllate in cui sono applicati il CCNL per gli addetti al Settore Elettrico, il CCNL per il settore Gas-Acqua, il CCNL Energia e Petrolio e le Segreterie Nazionali delle OO.SS. del settore energia […] Filctem-Cgil, […] Flaei-Cisl, […] Femca-Cisl, […] Uiltec-Uil, al fine di condividere principi e linee guida generali in relazione alle misure di prevenzione igienico- sanitarie da introdurre in ogni sito per consentire la graduale ripresa delle attività lavorative nell’ambito di Edison per la fase successiva al lockdown derivante dall’emergenza COVID-19, in relazione alla quale era stato sottoscritto il verbale di accordo del 2 aprile u.s. per la gestione della prima fase dell’emergenza.
L’obiettivo fondamentale da perseguire attraverso l’adozione e l’applicazione delle misure contenute nel presente accordo è di avviare la ripresa delle attività lavorative assicurando il massimo grado possibile di sicurezza per tutte le persone, dipendenti e personale esterno, che riprenderanno la loro attività lavorativa nei diversi siti aziendali (impianti, cantieri, uffici, sportelli commerciali, etc.).
Tutte le misure contenute nel presente accordo saranno assunte in coerenza con le disposizioni delle autorità nazionali e locali, tra cui, da ultimo, il D.P.C.M. 26 aprile u.s. che ha recepito il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto dalle Parti Sociali il 24 aprile u.s.”. Pertanto, tali misure potranno essere oggetto di successive integrazioni, anche in relazione alle specificità delle diverse sedi aziendali presenti sul territorio nazionale, e costituiranno materia di confronto e monitoraggio nell’ambito degli incontri periodici previsti con il Coordinamento Unitario Nazionale delle RSU (CUN) e la Commissione Nazionale Salute e Sicurezza, organismo legittimato dall’accordo del 2 aprile 2020 a confrontarsi con l’Azienda in attuazione di quanto previsto dal “Protocollo Condiviso” del 14 marzo u.s. come confermato dal Protocollo del 24 aprile u.s..
L’applicazione delle misure di cui al presente verbale nelle diverse realtà locali avrà luogo con il coinvolgimento dei diversi soggetti preposti alla prevenzione e protezione della salute dei lavoratori: il Dirigente Delegato per la sicurezza di sito, il Medico Competente, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU).
Le linee guida contenute nel presente verbale si riferiscono alla prima fase di riavvio delle attività lavorative presso tutte le sedi di Edison la cui durata, allo stato, è stimabile in 4 settimane partire dal 4 maggio, e potranno essere oggetto di aggiornamento e di revisione in relazione all’evoluzione dello scenario normativo che potrà avvenire nelle successive settimane.

Organizzazione del lavoro
Con l’introduzione delle misure contenute nel presente paragrafo, le Parti hanno inteso individuare un sistema di strumenti idonei a rispondere all’attuale emergenza evitando il ricorso agli ammortizzatori sociali, mantenendo quindi inalterato il livello reddituale dei lavoratori.
Le Parti pertanto confermano il ricorso allo smart working, con le caratteristiche e le modalità di cui all’accordo del 2 aprile u.s., quale strumento principale anche per la gestione della fase successiva al lockdown, fase che, secondo le indicazioni del DPCM 26 aprile 2020, avrà inizio a partire dal 4 maggio p.v..
In tale fase, il ricorso allo smart working sarà utile a supportare la gestione, con gradualità progressivamente crescente, del rientro nei luoghi di lavoro, riducendo gli spostamenti nel tragitto casa-lavoro in particolare quando effettuati attraverso l’utilizzo di mezzi pubblici di trasporto nei grandi centri urbani. La gradualità di rientro nei luoghi di lavoro terrà in elevata e prioritaria considerazione anche la gestione delle situazioni connesse all’emergenza nell’ambito del proprio nucleo familiare (ad esempio, necessità di accudimento dei figli minori in conseguenza della chiusura delle scuole)
In sede locale azienda ed RSU si incontreranno, entro la fine del mese di giugno, per valutare il programma delle chiusure aziendali previste per il periodo estivo, fermo restando che le scadenze, definite dai CCNL di riferimento, entro le quali fruire delle ferie dell’anno precedente si confermano posticipate al 31 luglio 2020.
E’ confermata anche la possibilità per tutto il personale, fatte salve le esigenze tecnico-produttive legate alle attività essenziali e previa comunicazione preventiva di almeno un giorno, di utilizzo delle ferie anche per la parte maturata sino 31 marzo 2020.
Fino al 31 luglio 2020 inoltre non si darà luogo né alla liquidazione delle spettanze arretrate 2019 (rol, ex festività, banca/conto ore) come da intese in essere né alla liquidazione relativa all’anno 2019 della differenza tra i 20 giorni spettanti per legge e le eventuali maggiori spettanze derivanti dai CCNL applicati.
Per le attività che non possono essere svolte in modalità “smart working”, sempre con la finalità di evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali, quanto previsto dall’accordo del 2 aprile u.s. in materia di permessi retribuiti “in conto recupero” viene estesa a tutto il 31 maggio 2020, definendo che i permessi concessi nel mese di maggio dovranno essere recuperati in misura massima pari al 50% entro il 31 dicembre 2020.
Anche in relazione a quanto sopra, è introdotto, come ulteriore supporto, uno strumento solidaristico volontario ed in via sperimentale, in forza del quale, fermo restando quanto previsto dal D.lgs. n. 66/2003, ciascun lavoratore avrà la possibilità di contribuire, mediante la rideterminazione in riduzione di uno o più giorni di ferie e/o permessi della sua spettanza annuale per consentire al personale interessato l’abbattimento del recupero delle giornate di lavoro non prestate.
Nel mese di giugno verrà conteggiato il numero di giornate derivanti dall’iniziativa di solidarietà alle quali verranno aggiunti da parte dell’Azienda un numero di giornate pari alle giornate donate dai dipendenti. Il numero complessivo delle giornate sarà ripartito tra tutti i dipendenti che hanno fruito dei permessi “in conto recupero”, al fine di abbattere il recupero delle ore di lavoro non prestate. La ripartizione avverrà distribuendo proporzionalmente il monte ore dei permessi fino ad esaurimento su tutta la platea del personale che ha beneficiato dei permessi “in conto recupero”. Le modalità applicative di tale ripartizione del monte ore saranno definite in sede di esame con le Organizzazioni Sindacali.

Affollamento siti e uffici
In tutti i luoghi di lavoro aziendale, la ripresa delle attività avverrà adottando modalità di lavoro che assicurino il necessario distanziamento interpersonale, sia tra le singole postazioni di lavoro, che nei locali aziendali ad uso comune (es. mense, sale riunioni, aree break, etc). A tal fine verranno definiti i livelli massimi di presenza consentiti in funzione delle diverse specificità di ogni sito/area aziendale, che potranno essere modificati in funzione dell’andamento della situazione interna ed esterna. I livelli massimi di presenza terranno altresì conto del rischio derivante dal tragitto casa-lavoro soprattutto nei grandi centri urbani dove vengono utilizzati prevalentemente i mezzi pubblici di trasporto.
Per quanto attiene le sedi aziendali poste nei grandi centri urbani e per le attività non strettamente connesse alla continuità dei servizi essenziali, allo stato, tali livelli massimi - raggiungibili con gradualità crescente nelle 4 settimane di maggio - sono indicativamente stimabili mediamente in un 25% delle presenze in situazione di normalità ante COVID-19.
Sulla base di tale indicatore di riferimento ogni responsabile organizzerà e gestirà la presenza di personale nelle aree di propria responsabilità. Analogamente saranno rivisti, ampliando e regolamentando le fasce di orario e i limiti massimi di contemporanea presenza, gli accessi a taluni locali comuni (es. mensa, caffetteria), o limitando temporaneamente l’uso per altri (es. sale riunioni, spogliatoi etc).
Con specifico riferimento alla finalità di contenere l’utilizzo dei mezzi pubblici soprattutto nella fase iniziale di ripresa successiva al lockdown e nei grandi centri urbani, saranno valutate e adottate anche soluzioni che agevolino l’uso di mezzi di trasporto alternativi (es. bike-sharing, car-sharing...) e, nel caso di utilizzo dell’auto privata, saranno attivate convenzioni con parcheggi nelle zone limitrofe con costi, nel mese di maggio, a carico dell’Azienda.
All’interno dei luoghi di lavoro, in particolare nella prima fase di riapertura, dovranno comunque essere limitati al massimo gli spostamenti delle persone dalla propria area/ufficio/postazione di lavoro, privilegiando la comunicazione interpersonale attraverso l’uso di sistemi telefonici e informatici. In particolare, saranno da evitare affollamenti nei corridoi, nelle aree break, e più in generale negli spazi ad uso comune ove in ogni caso occorre rispettare il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale Sono vietate le soste in dette aree comuni, se non per il tempo strettamente necessario all’uso del servizio erogato nella suddetta area. L’accesso e la permanenza nei locali mensa e spogliatoi saranno contingentati e limitati al fine di ridurre rischi di sovraffollamento.
In relazione all’utilizzo della mensa/caffetteria - laddove esistenti - sarà affissa specifica e adeguata segnaletica di riferimento con indicazioni precise su lavaggio mani, accesso al locale, distanziamento, modalità di ritiro del cibo, obbligo di mascherina, tempi di permanenza, pulizia dei tavoli.
È vietato l’uso delle sale riunioni che non dispongono di ricambio d’aria naturale.
Per qualsiasi spostamento e permanenza nelle aree comuni aziendali, ove sia possibile incontrare altre persone, è obbligatorio indossare la mascherina protettiva.

Entrata e uscita dai siti aziendali
Saranno adottate procedure di accesso/uscita ai siti aziendali finalizzate ad uno scaglionamento degli ingressi ed a ridurre l’affollamento di persone, soprattutto per le sedi localizzate nei grandi centri urbani, ove necessario anche valutando con le RSU dei singoli siti, l’applicazione in via emergenziale e temporanea di regimi d’orario con un maggior livello di flessibilità giornaliera in ingresso ed in uscita.

Misurazione della temperatura corporea in accesso al sito
All’ingresso di ogni sito aziendale, sia pedonale che effettuato attraverso mezzo di trasporto privato, verrà predisposta la misurazione della temperatura corporea di tutte le persone autorizzate ad accedere al sito.
La misurazione sarà effettuata tramite idonea strumentazione aziendale fissa o mobile (con ausilio di persona incaricata). La strumentazione sarà sanificata a fine giornata in caso di presidio fisso o ad ogni cambio di incaricato, in caso di rilevazione mobile con ausilio di persona.
L’attività di rilievo della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali. Pertanto, dovrà svolgersi nel rispetto delle norme a tutela della privacy, come applicate in relazione alla gestione dell’emergenza COVID 19 anche sulla base delle interpretazioni rese dal Garante della Privacy, sulla base di adeguata informazione preventiva da diffondere a tutto il personale che accede al sito resa disponibile attraverso adeguati strumenti informativi (es: intranet aziendale, cartellonistica, opuscoli informativi distribuiti all’accesso etc
Nel caso in cui, la temperatura risultasse superiore a 37,5°C il lavoratore dipendente o di terzi non potrà accedere in azienda. La persona sarà immediatamente e temporaneamente isolata in locale adiacente l’ingresso, dotata di mascherina, invitata a tornare al proprio domicilio appena possibile ed a contattare il proprio medico di base o i numeri di riferimento indicati dalle autorità nazionali o locali, dando riscontro all’azienda nei giorni successivi dell’evolversi delle sue condizioni di salute.
L’accesso ai siti aziendali è precluso inoltre ad ogni persona (dipendente aziendale o di impresa terza) che nei 14 giorni precedenti abbia avuto contatti con soggetti accertati positivi al Covid 19: l’azienda darà adeguata informazione di tale preclusione attraverso appositi strumenti, anche attraverso opportuna affissione all’entrata dei luoghi di lavoro.

Modalità di accesso del personale di imprese terze
A titolo precauzionale, qualsiasi visita di personale esterno non essenziale deve essere evitata e riprogrammata, privilegiando le riunioni da remoto. Sono quindi possibili solo gli accessi di personale esterno strettamente necessari e/o funzionali per garantire la continuità aziendale.
In ogni caso, il personale esterno che accede ai siti aziendali deve rispettare le condizioni specifiche di accesso e di movimento all’interno dei locali aziendali che la società richiede a tutte le persone per accedere al sito.
Tutti i visitatori/fornitori che devono accedere ad un sito Edison devono sottoporsi alla misurazione della temperatura ed indossare una mascherina di protezione.
L’accesso non è consentito a coloro che hanno temperatura corporea superiore a 37,5°C, nonché a persona che negli ultimi 14 giorni abbia avuto contatti con soggetti accertati positivi al Covid 19.

Gestione trasferte
Si confermano, anche per la prima fase di ripresa dell’attività immediatamente successiva al periodo di lockdown, le misure in materia di trasferte di lavoro, già definite con accordo del 2 aprile u.s..
A titolo precauzionale, le trasferte sono limitate al minimo, fatte salve esigenze lavorative essenziali e indifferibili da far validare preventivamente dal proprio responsabile in coordinamento con il proprio HR business partner.
Qualora la trasferta fosse indifferibile, è preferibile l’uso di mezzi di trasporto privati o aziendali, evitando se possibile l’utilizzo di mezzi pubblici. Se ciò non fosse possibile, è obbligatorio l’uso di mascherine come misura minima di protezione.

Dispositivi di Protezione Individuale
All’ingresso di ogni sede/sito aziendale, tutte le persone devono indossare la mascherina protettiva, conforme alle normative applicabili.
Non è consentito l’accesso di personale protetto con mascherina con valvola.
In deroga a quanto sopra, qualora fosse necessario utilizzare mascherine con valvola per particolari attività lavorative, tale utilizzo dovrà essere previamente autorizzato dal Responsabile di sito e sarà necessario garantire lo stesso grado di protezione tra i lavoratori, in base alla valutazione dei rischi specifica.
All’interno di ogni sito aziendale che preveda la presenza contemporanea di più persone, l’uso della mascherina protettiva è obbligatorio qualora non sia possibile il rispetto delle norme del distanziamento interpersonale o non siano presenti barriere parafiato (es. sportelli, reception).
Per qualsiasi spostamento all’interno dei siti aziendali, ove sia possibile incontrare altre persone, è obbligatorio indossare la mascherina protettiva.
Le regole per l’utilizzo corretto delle mascherine e saranno affisse nelle aree ad uso comune e comunicate anche attraverso l’intranet aziendale.
Sarà garantita dall’azienda una distribuzione adeguata di mascherine e la loro sostituzione in funzione del deterioramento connesso all’effettivo uso.

Sorveglianza sanitaria e personale con specifiche fragilità
La sorveglianza sanitaria periodica non è interrotta e vanno privilegiate in questo periodo le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia superiore a 60 giorni.
I dipendenti affetti da condizioni specifiche che ne aumentano la vulnerabilità al virus COVID-19 (es: soggetti immunodepressi, soggetti affetti da patologie cronico-degenerative, donne in stato di gravidanza ecc.) sono gestiti con particolare attenzione in linea con le indicazioni e i requisiti previsti dalle autorità sanitarie competenti e le eventuali specifiche prescrizioni emesse dal medico competente.
In ogni caso, il loro progressivo ritorno nelle sedi, è definito dall’esito di un percorso volto a tutelare le loro condizioni di salute, sulla base delle certificazioni mediche fornite dal lavoratore interessato, dal proprio medico curante e delle specifiche misure previste dal medico competente.
Per il reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID-19 il medico competente, previa presentazione da parte del lavoratore di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone, rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, effettua la visita medica prima della ripresa del lavoro, indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.
IL medico competente supporterà l’Azienda nella gestione della fase di ripresa, oltre a quanto di normale competenza, anche per l’applicazione delle specifiche indicazioni emesse dalle competenti Autorità Sanitarie e per l’applicazione delle conseguenti misure aziendali

Gestione di una persona sintomatica COVID-19.
Ogni sito, nell’ambio della propria organizzazione, dovrà prevedere una procedura di gestione in caso di segnalazione di sintomi da COVID-19 da parte di personale (interno ed esterno) durante l’orario di lavoro.
La persona dovrà informare immediatamente il proprio referente HR o in sua assenza il proprio diretto responsabile dell’insorgenza di tali sintomi (es febbre o difficoltà respiratorie). La persona dovrà essere isolata, dotata di mascherina e invitata a tornare al proprio domicilio appena possibile ed a contattare il proprio medico di base o i numeri di riferimento indicati dalle autorità nazionali o locali, dando riscontro all’azienda nei giorni successivi dell’evolversi delle sue condizioni di salute.
Nel caso di personale terzo, la richiesta di tornare al domicilio sarà gestita ove presente da un preposto dell’impresa; la comunicazione sull’evolversi dello stato di salute sarà effettuata tramite il proprio datore di lavoro o sua persona incaricata.
La persona ed i suoi contatti stretti saranno monitorati tramite l’Unità di Crisi Centrale del Gruppo Edison, al fine di individuare ulteriori misure da attuare (Riferimento documento “Linee guida aziendali per la gestione di persone con sintomi e casi positivi da COVID-19”).
Le suddette linee guida si applicano anche nel caso in cui l’Azienda venga a conoscenza di casi positivi COVID-19, sia relativamente al proprio personale che al personale di imprese esterne che opera presso i siti aziendali.
Nel caso in cui un lavoratore Edison risultasse positivo al tampone COVID-19, ai fini della collaborazione con l’autorità sanitaria per l’individuazione di eventuali contatti, Edison dovrà informerà immediatamente il referente dei fornitori e dei clienti con cui il lavoratore possa avere avuto contatti fino a 14 giorni precedenti.

Pulizia e sanificazione dei luoghi e degli strumenti di lavoro
Prima della ripresa dell’attività lavorativa dovrà essere garantita un’azione di pulizia e sanificazione dei locali/degli ambienti/delle postazioni di lavoro/impianti di ventilazione, attraverso l’uso di prodotti per la pulizia consigliati dal Ministero della Salute.
Dall’avvio della fase di ripresa e fino al perdurare dell’emergenza COVID 19, le attività di pulizia e igienizzazione saranno incrementate e adeguate alle specifiche condizioni preventive richieste dall’emergenza in atto, con particolare attenzione agli spazi ad uso comune (mense, sale riunioni, spogliatoi, corridoi di passaggio, ecc). Sarà inoltre garantita almeno a fine turno/giornata la pulizia di tastiere, mouse, stampanti, telefoni, piani di lavoro, maniglie di porte e finestre, corrimani delle scale, pulsantiere (es. ascensori, distributori automatici...), attrezzature manuali, elettriche e pneumatiche, console e comandi di macchinari e tutti quegli oggetti solitamente toccati con le mani. Saranno messe a disposizione, in punti di facile e agevole accesso segnalati e ben visibili, postazioni dotate di gel lavamani, materiale usa e getta idoneo per pulizia/asciugatura e prodotto igienizzante.

Informazione del personale
Alla ripresa delle attività sarà garantita un’ampia e diffusa informazione di tutto il personale (sociale e terzi), relativamente alle modalità per una gestione graduale del rientro e riguardo all’uso dei locali ed ai comportamenti da adottare. Le informazioni saranno affisse nei locali o comunicate tramite canali di informazione specifici o attraverso la distribuzione di opuscoli informativi e conterranno indicazioni su:
- misure preventive da applicare;
- modalità per il lavaggio delle mani sia con acqua e sapone sia con liquido igienizzante;
- possibilità di effettuare pulizia individuale delle superfici di lavoro;
- modalità di approvvigionamento dai distributori d’acqua solo con bicchieri monouso;
- misure da rispettare nelle mense;
- corretto utilizzo degli ascensori;
- corrette modalità di gestione delle riunioni;
- indicazioni di comportamento per visitatori e fornitori;
- modalità di utilizzo dei DPI specifici;
- corretta gestione di possibili sintomi di COVID-19 e attività di prevenzione
- le modalità di gestione in sicurezza dello smart working.
Su richiesta delle RSU/RLS delle principali sedi aziendali si darà seguito a momenti d’incontro - già a partire dalla prossima settimana con il responsabile di sito - di verifica dell’attuazione delle misure delineate nel presente verbale, anche attraverso la possibilità di sopralluoghi per i quali l’Azienda - nel rispetto delle linee guida in essere - conferma piena disponibilità.
Considerata l’evoluzione della situazione di emergenza e la conseguente variazione del complessivo quadro normativo, le Parti confermano l’impegno ad incontrarsi per valutare e adottare - per quanto di specifica e rispettiva competenza - ogni ulteriore misura si rendesse necessaria.
Il presente verbale di accordo è considerato approvato e sottoscritto in remoto attraverso accettazione del suo contenuto via e-mail.