Tipologia: Procedura operativa anti contagio per gestione del rischio da coronavirus
Data: 18 marzo 2020
Settori: Servizi, Servizi socio assistenziali, Cooperative, Labirinto Cooperativa Sociale
Fonte: labirinto.coop


Procedura operativa anti contagio per gestione del rischio da coronavirus
redatto ai sensi dell’Art. 7 DPCM 11/03/2020 - Protocollo di Intesa del 14/03/2020 - D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.

1 Introduzione e scopo
In un momento di particolare emergenza, dettato dall’elevata rapidità di sviluppo del contagio, l’azienda ha deciso di adottare misure specifiche volte a:
a. Prevenire il rischio di contagio per i lavoratori;
b. Intervenire tempestivamente su eventuali casi di infezione.
La presente procedura integra quanto previsto dal Protocollo di Intesa del 14 marzo 2020. Le misure indicate in questo protocollo sono state condivise con le Rappresentanze sindacali aziendali o territoriali. Tali misure, scaturite da una attenta valutazione del rischio da parte degli Enti Sanitari in questo scenario di pandemia dichiarato dall’OMS, riportano nell’incipit del medesimo protocollo, quanto segue:
''L’obiettivo del presente protocollo condiviso di regolamentazione è fornire indicazioni operative finalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19. Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Il presente protocollo contiene, quindi, misure che seguono la logica della precauzione e seguono e attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell’Autorità sanitaria. "
In buona sostanza possiamo affermare che:
• il rischio da Corona Virus è un rischio generico e non un rischio specifico e neanche un rischio generico aggravato per tutte le attività non sanitarie;
• le norme di Igiene Pubblica, in caso di una epidemia/pandemia sono sovraordinate a quelle di Igiene Occupazionale e, quindi, nelle aziende non sanitarie, come previsto nel Protocollo sopraindicato, si applicano così come impartite e calate all’interno delle specificità dell'azienda;
• se l’azienda non è nelle condizioni operative, tecniche, gestionali, organizzative, dimensionali, di poter applicare per intero le indicazioni del protocollo, dovrà sospendere le attività lavorative fino al termine degli effetti del DPCM 11/03/2020;
La prosecuzione dell’attività lavorativa è vincolata al rispetto delle condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione.
Il presente documento di attuazione e gestione delle misure anticontagio su rischio nazionale, è pertanto da intendersi disposto ai sensi dell’art. 7 del DPCM 11/03/2020 e quale strumento attuativo di quanto stabilito nel Protocollo di Intesa del 14/03/2020.
Si evidenzia che il DPCM dell’11 marzo 2020 prevede l’osservanza fino al 25 marzo 2020 (salvo ulteriori proroghe) di misure restrittive nell’intero territorio nazionale, specifiche per il contenimento del COVID - 19 e che per le attività di produzione tali misure raccomandano:
• sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
• siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
• siano sospese le attività dei settori aziendali non indispensabili alla produzione; (compilare allegato VIII specificando)
• assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
• siano incentivate le operazioni di pulizia dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
• per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni;
• si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali;
• per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile
Si adottano pertanto le procedure indicate a seguire allo scopo di realizzare le misure richieste in relazione al Protocollo di Intesa del 14/03/2020. Il presente documento viene allegato ai Documenti di Valutazione del Rischio aziendali e ai Piani di Emergenza o procedure di Emergenza.

2 Prevenzione del rischio da contagio
In base alla specifica attività svolta, il contagio dei lavoratori può verificarsi in questi modi:
1. Presenza di lavoratori che hanno contratto la malattia all’esterno dell’ambiente di lavoro;
2. Accesso di fornitori e appaltatori tra i quali possono essere presenti persone contagiate;
3. Accesso di visitatori, quali clienti e familiari dei lavoratori, che potrebbero essere malate;
4. Lavoro in presenza di persone che possono essere potenzialmente infette o a contatto con materiale che potrebbe portare infezione.
Poiché il Coronavirus può essere presente in assenza di sintomi o in presenza di sintomi lievi, le misure di prevenzione e protezione possono non risultare sufficienti. Inoltre, nelle fasi di sviluppo del contagio, anche condizioni quali Tessersi recato in zone con presenza di focolai, risulta sempre meno significativa di una condizione di rischio.
2.1 Interventi volti a contenere il rischio da contagio
2.1.1 Creazione di una task force

Il primo intervento a cura del Datore di lavoro è la creazione di una task force, composta dal direttore, i responsabili di settore aziendali di ogni sede presente sul territorio nazionale, dal RSPP, dai Medici competenti e dagli RRLLSS. Il gruppo, messo in comunicazione mediante strumenti informatici, è volto ad analizzare l’evoluzione della situazione al fine di valutare le misure da mettere in atto. Ogni membro del gruppo porta le proprie istanze alla discussione al fine di garantire un approccio sistemico al problema. Trattandosi tra l’altro di uno scenario in cui cambiano velocemente le disposizioni normative, è necessario anche poter attuare una procedura semplificata, in assenza di "tempi congrui” di rimodulazione delle misure, pertanto si stabilisce fin da ora che sarà possibile, in alternativa alla revisione della presente procedura integrativa di misura emergenziale, attenersi direttamente alle indicazioni ministeriali e governative, ove ritenute già esaurienti.
2.1.2 Informazione alle persone
Seguendo quanto previsto dalle disposizioni nazionali, si decide di farsi promotori dell’informazione attraverso:
Diffusione delle informazioni provenienti dalle istituzioni e inerenti l’individuazione di sintomi. Si provvede anche:
1. Affissione del cartello con le misure generali (vedi allegati) su tutti gli accessi ai servizi/uffici. Viene precisato che, in presenza di sintomi, l’operatore deve rimanere a casa;
2. Riferimenti da contattare in presenza di condizioni di rischio;
3. Norme igieniche volte a ridurre il rischio di diffusione, in particolare, all'interno di tutti i servizi igienici, mediante affissione dell’infografica di cui all’allegato II;
4. Norme igieniche volte a ridurre il rischio di diffusione, durante la fruizione dei locali spogliatoio mediante affissione del cartello di cui all’allegato III;
5. Diffusione delle regole generali distanziometriche da seguire, anche in relazione agli scenari possibili, in base ad alcuni schemi tipologici di riferimento per i responsabili di sede nell’allestimento, per quanto necessario, delle postazioni e situazioni di lavoro (vedi allegati);
L’informazione riguarda anche tutti gli esterni che, a qualsiasi titolo, accedono alle strutture aziendali. L’azienda, sempre nell’ottica della corretta comunicazione e informazione, ha messo a disposizione di tutti la mail dei responsabili di settore, dell’RSPP e del medico competente che si sono resi disponibili per rispondere ad eventuali dubbi e domande in merito all’organizzazione scelta per contenere il rischio.
2.1.3 Informazioni e procedure già diffuse ai lavoratori
Si evidenzia che con la pubblicazione dei vari DPCM già dalle prime fasi dell’emergenza, l’Azienda ha provveduto immediatamente ad attivare procedure di contenimento del rischio diffondendo diverse informative applicative scaturite dalla valutazione dei rischi da contagio da COVID-19. Le stesse, vanno considerate all’interno di uno scenario di continui mutamenti delle situazioni epidemiologiche nazionali e delle norme relative promulgate dal Governo centrale. Le stesse, pertanto, vanno considerate confermate per la parte residuale che non risulta modificata o integrata dal presente documento.
2.1.4 Modalità di trasferimento delle informazioni e validità del presente documento
Dato lo scenario attuale di emergenza, in alternativa alla modalità cartacea, tutti gli scambi informativi, i riesami, le verifiche e le approvazioni delle decisioni intraprese dall’azienda, avverranno preferibilmente in modo informatico, per evitare di agevolare qualsiasi forma di aggregazione spontanea. Eccezione può essere fatta solo per i lavoratori o le sedi ove non è disponibile uno strumento di validazione informatica, nel rispetto delle regole distanziometriche. Ad ogni lavoratore, sarà richiesto un feedback di corretta ricezione delle procedure e tale elemento, conservato dall’azienda, varrà come avvenuta consegna dell’informativa.
Per la registrazione della ricezione della presente procedura, si dispone la sottoscrizione del modulo di distribuzione documenti o della procedura stessa, un lavoratore per volta, rispettando la distanza interpersonale di 1m.
Ove i lavoratori abbiano necessità di chiarimenti, potranno richiederli, con i medesimi strumenti informatici, incluso l’uso del cellulare, provvedendo a contattare i responsabili di settore, l’ufficio delle Risorse Umane, l’RSPP, i Medici Competenti oppure gli RRLLSS.
2.1.5 Valutazione dei settori aziendali non indispensabili alla produzione
Al fine di ridurre il rischio di contagio, anche in considerazione di quanto espressamente previsto nel DPCM 11.03.2020, i vertici aziendali, unitamente ai responsabili dei singoli settori, hanno eseguito una preliminare verifica delle commesse in corso e, in relazione alle tempistiche concordate con i clienti, si è deciso, per quanto possibile, di adottare le seguenti misure volta a ridurre al minimo la presenza di persone in azienda tramite:
1. Utilizzo degli ammortizzatori sociali per la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa;
2. Utilizzo del lavoro agile, per tutte le attività dove questo sia possibile dal punto di vista operativo e tecnologico;
3. Incentivazione all’uso di ferie e permessi retribuiti;
4. Sospensione delle attività nei settori dove questo è possibile senza inficiare sullo svolgimento dell’attività aziendale;
5. Sospensione di tutti i settori non strettamente necessari;
6. Riduzione del personale operativo (operatori servizi sospesi in relazione ai decreti emanati del governo e regionali) allo strettissimo necessario per poter disimpegnare i minimi obbligazionali per la conduzione dell’attività lavorativa, pur consentendo, per esigenze legate al D.Lgs. 81/08, al mantenimento di almeno 1 incaricato alle emergenze antincendio e primo soccorso su ogni turnazione;
A riguardo della turnazione, l’azienda adotta le seguenti regole:
1. Gestione delle turnazioni, finalizzata sia alla riduzione del numero di persone nei settori aziendali e sia per garantire ai lavoratori di evitare qualsiasi fenomeno di aggregazione sociale in azienda;
2. Gestione delle turnazioni per garantire ai lavoratori di consumare i pasti a casa e non in azienda (con sospensione uso delle sale refettorio);
3. Gestione dei turni e delle modalità operative in modo da rendere possibile il divieto di consumare i pasti presso strutture esterne per poi rientrare in azienda, mancandone in tali casi, la possibilità di governarne la gestione del protocollo anti contagio durante tutto l’orario di lavoro.
2.1.6 Organizzazione delle aree di lavoro
L’azienda stessa definisce i flussi di ingresso, uscita e fruizione dei locali aziendali, al fine di ridurre la commistione tra lavoratori appartenenti a gruppi facilmente individuabili in base alla commessa per la quale lavorano. Secondo le direttive della presente procedura, i responsabili di ogni sede, definiscono per ogni gruppo di lavoro:
a) Vie di accesso separate per lavoratori ed eventuali fornitori;
b) Bagni assegnati al gruppo;
c) Aree break separate per Gruppo di appartenenza;
d) Spogliatoi.
Vengono adottati anche i seguenti interventi:
Modalità di ingresso in azienda (uffici/servizi):
> Sarà possibile la misurazione della temperatura all’ingresso utilizzando termometro a Infrarossi che non richiede il contatto (in assenza di questo il termometro deve essere accuratamente sanificato). In caso di positività, verrà impedito l’accesso e il lavoratore dovrà tornare al suo domicilio e contattare il proprio medico. Verrà chiaramente indicato al lavoratore di non recarsi al Pronto Soccorso ma di andare a casa, ricontrollare la propria temperatura corporea e, in caso di positività, chiamare il proprio medico curante. Nel controllo della temperatura, si imporrà la distanza di un metro tra un lavoratore e l’altro, in fila per entrare, e tra il lavoratore e l'operatore incaricato della misurazione. Il risultato della misurazione non verrà divulgato, se non al lavoratore, e non verrà registrato in nessuna banca dati;
> Orari differenziati per scaglionare gli ingressi, qualora questi determinino un rischio di assembramento;
> Organizzazione degli accessi e uscite in modo da differenziarli per gruppi omogenei evitando la commistione;
> Presenza di igienizzante per le mani ad ogni ingresso e uscita dall’ufficio o servizio dell’azienda
> Informazioni sulle modalità di registrazione degli ingressi volti a ridurre il rischio mediante affissione, all’ingresso di ogni ufficio o servizio, del cartello di cui all’allegato II;
> Definizione di una procedura di gestione degli accessi che prevede: invio di una mail a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, devono accedere in azienda, indicando loro le precauzioni prese e da prendere al fine di ridurre il rischio di contaminazione. In particolare, ricordare il divieto, da parte di chi ha sintomi quali febbre (maggiore di 37,5 °C), tosse, raffreddore, di accedere allo stabilimento e il divieto anche per coloro oggetti di provvedimenti di quarantena o risultati positivi al virus;
> Annullamento di tutti gli accessi da parte di visitatori esterni, clienti, consulenti ecc.;
Organizzazione del tempo e spazio in azienda.
> Riduzione dei trasferimenti all’interno del singolo ufficio/servizio mediante definizione di aree di trasferimento che permettano di lasciare il materiale in una zona neutra senza che un lavoratore di un ufficio/servizio acceda all’altro ufficio/servizio;
> Prediligere l’assegnazione personale di veicoli di trasporto, es. auto aziendali. Le esigenze di uscita sono totalmente cancellate, con la sola eccezione di consegne indispensabili al completamento delle commesse;
> È sospeso l’uso di mezzi aziendali di qualsiasi tipo, comprese le postazioni videoterminali, scrivanie ad uso collettivo, ove non fosse possibile garantire la presenza di detergente per pulire le parti a contatto quali sedili, pulsantiere, volanti e comandi in genere;
> La possibilità dell’operatività aziendale è possibile esclusivamente ove possa essere garantita sempre la presenza di detergenti per le mani ed i DPI anticontagio (allegato XI). In sostanza, in mancanza di numeri congrui dei quantitativi di tali materiali e DPI rispetto al numero di lavoratori prevedibilmente presente nella sede, l’attività di lavoro è sospesa fino a successivo rifornimento
> Deve essere evitato l’uso promiscuo delle attrezzature, per quanto tecnicamente possibile, pertanto ogni responsabile di settore/servizio individua le attrezzature che possono essere temporaneamente preassegnate al personale esclusivo, unitamente alla presenza di detergente per pulire le parti a contatto (impugnature, pulsantiere, ecc.);
> Evitare l’accesso ai diversi uffici da parte degli impiegati residualmente presenti attuando le comunicazioni esclusivamente via telefono, analogamente, evitare che gli addetti ad altri settori/servizi accedano agli uffici “di persona”, bensì usare canali di comunicazione quali il proprio telefono;
> Regolare in modo tassativo la disposizione delle postazioni di lavoro assegnate al personale residualmente presente per evitare il lavoro a distanza inferiore a 1 metro;
> Consegna di mascherine protettive a tutti i lavoratori per i quali non è possibile garantire il rispetto della distanza di 1 metro;
> Sono annullate tutte le riunioni in presenza ed i corsi di formazione (tranne via FAD) e qualsiasi altro evento.
Organizzazione degli spazi comuni e di servizio
> Pause break differenziate come orario e predisposizione informazione sulle modalità corrette di uso dei distributori automatici mediante affissione di apposita informativa di cui all’allegato;
> L’accesso agli spazi comuni (refettori, aree fumatori, spogliatoi) viene contingentato definendo il numero massimo di persone che possono accedervi contemporaneamente (come già disposto nelle precedenti informative) e definendo il tempo massimo di stazionamento al loro interno comunque mai superiore a quanto strettamente necessario;
> All’interno degli spazi comuni vige il divieto di avvicinarsi a meno di 1 metro uno dall’altro;
> Pulizia delle docce, ove fruibili, con l’uso di detergenti dopo gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori;
Organizzazione delle situazioni di contatto con pubblico o esterni:
> Per le postazioni di rapporto con utenti (interni od esterni, fattorini, fornitori ecc.) garantire in modo tassativo che l’operatore che li accoglie sia ad almeno 1 metro di distanza. Tale disposizione vale anche per le attività di front office ove è possibile la necessità di contatto “di persona’’. In tal caso, se necessario, indicare a terra, con una striscia colorata, il limite invalicabile, oppure tramite segnali a terra (di tipo rimuovibile, come paletti, coni o altro);
> Nei pressi di qualsiasi punto di “accoglienza” di fornitori, fattorini, appaltatori, ecc., non differibili (es. impresa di pulizie), si appone a terra strisce colorate poste ad una distanza minima di 1 metro l’una dall’altra per garantire il rispetto delle distanze in attesa del proprio turno, oppure tramite segnali a terra (di tipo rimuovibile, come paletti, coni o altro);
> Svolgimento dei lavori in appalto, quali manutenzione dei distributori automatici, verifiche impiantistiche, manutenzione mezzi di estinzione, nei giorni di chiusura dell’attività lavorativa (o comunque in orari di assenza di personale);
> Ove il punto precedente, per specifiche necessità non possa concretizzarsi in alcuni casi, il responsabile di sede dovrà individuare i percorsi da assegnare al personale esterno in modo che sia possibile evitare l’incrocio con i lavoratori dell’azienda. Tale passaggio, potrà anche avvenire sospendendo temporaneamente talune operazioni, oppure distanziando il personale aziendale precauzionalmente a 2m dal personale terzo che deve accedere. Un accompagnatore, a distanza sempre di 1m, provvederà ad indossare apposita mascherina (es. FFP2/FFP3). Il personale accedente, in ogni caso, dovrà indossare mascherine e guanti.
> Come specificato più avanti, è vietato l’ingresso agli uffici ai trasportatori;
> Pulizia di ogni spazio condiviso delle sedi aziendali con l’uso di detergenti dopo gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori;
> Come già disposto, le riunioni con personale terzo sono totalmente sospese “di persona” (visitatori esterni, clienti, consulenti ecc.) e sono effettuabili esclusivamente nella modalità a distanza con strumenti informatici;
> Fornitura nei servizi igienici e sugli accessi di igienizzante per le mani;
> In particolare, per quanto attiene alle pulizie degli ambienti affidate a ditte esterne, queste dovranno operare esclusivamente fuori dagli orari di lavoro. Quindi, i responsabili di sede organizzeranno gli orari in modo che le operazioni di pulizia e sanificazione possano avvenire PRIMA e DOPO l’orario di lavoro degli operatori aziendali.
Misure generali applicabili a tutti i contesti
> TUTTE LE ATTIVITÀ LAVORATIVE, SVOLTE IN QUALSIASI MOMENTO, DEVONO RISPETTARE LA DISTANZA INTERPERSONALE DI 1 METRO MINIMO, compreso pause, break, uso servizi igienici, passaggi, camminamenti, uso mezzi aziendali, ecc.;
> l’accesso agli spazi comuni, è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano;
> se non è possibile garantire la distanza interpersonale di sicurezza, gli spogliatoi vanno interdetti a tutti; comunque, se possibile, al di là della distanza interpersonale e in accordo con i lavoratori, gli spogliatoi vengono interdetti;
> qualsiasi altro locale aziendale che non consente il rispetto delle distanze minime di 1m, dovrà o essere chiuso, oppure, se necessario alle attività da svolgere, si disporrà l’accesso esclusivamente tramite impiego di idonee mascherine (es. FFP2/FFP3), guanti antiallergici usa e getta, occhiali paraschizzi, tuta intera, in base alle indicazioni dei Medici competenti, degli Enti Sanitari e dell’OMS;
> per ridurre la frequenza dei locali di ristoro e refettorio si deve provvedere affinché sia consentita la consumazione dei pasti al proprio domicilio da parte dei lavoratori che risiedono a breve distanza dall’azienda;
> occorre garantire la pulizia periodica con appositi detergenti delle tastiere dei distributori di bevande e snack e tutte le superfici e attrezzature di uso collettivo;
> dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni
> Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali
2.1.7 Pulizia e sanificazione delle aree di lavoro
Al fine di ridurre il rischio di contagio, si definisce un protocollo di sanificazione dei locali di lavoro. Il protocollo prevede:
a) Nel caso di ambienti non frequentati da casi di COVID-19 ogni lavoratore provvede alla sanificazione del proprio posto di lavoro utilizzando prodotti già diluiti e ponti all’uso, prevalentemente nebulizzati mediante spruzzino. La pulizia della postazione viene effettuata ad inizio della fruizione della postazione di lavoro da parte del singolo lavoratore. Qualora la postazione venga usata da più operatori nell’arco della giornata, ogni operatore sanificherà la postazione prima dell’utilizzo. Ad ogni operatore viene consegnato uno spruzzino personale con il nome indicato mediante apposizione di etichetta;
b) Nel caso di ambienti frequentati da persone che dovessero risultare positive al COVID-19 attenersi alle istruzioni riportati nell’ Allegato VII.
c) I bagni vengono sanificati più volte al giorno usando appositi detergenti;
d) La pulizia viene effettuata a fine di ogni turno di lavoro;
e) Le imprese di pulizie che intervengono opereranno negli spacchi orari in base ai turni di cui al paragrafo precedente, per evitare promiscuità;
f) Periodicamente si procede alla sanificazione di tastiere, schermi touch e mouse usando specifici detergenti quali
g) Come sopra, ogni lavoratore provvede con i medesimi prodotti a pulire e sanificare tutte le superfici a contatto con le proprie mani delle attrezzature di lavoro, usate nelle modalità di cui al paragrafo precedente;
h) Aree break vengono sanificate dopo il periodo di fruizione definito in base all’organizzazione delle pause e prevede la sanificazione anche dei distributori automatici, per quanto concerne la pulsantiera e la zona di prelievo dei prodotti, compresi i badge in ingresso ed uscita, per assicurare la sanificazione di tutte le superfici con cui può entrare in contatto il lavoratore;
i) Spogliatoi e docce, vengono sanificati dopo ogni turno di utilizzo, in base ai turni di ingresso e uscita.
La sanificazione avviene impiegando specifici detergenti utilizzati nel rispetto delle schede tecniche e di sicurezza. Per facilitare la trasmissione delle informazioni, vengono messe a disposizione degli utilizzatori i suddetti documenti.
2.1.8 Gestione dei fornitori in ingresso:
Al fine di ridurre il rischio di contagio, da e verso corrieri e autotrasportatori, si decide di adottare le seguenti misure:
a) attività svolta gestendo le consegne riducendole numericamente il più possibile;
b) l’impiego a rotazione di un solo trasportatore/fornitore per volta;
c) ove possibile, la regola principale deve essere che gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi ed in ogni caso non è consentito l’accesso degli stessi agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro;
d) ove fosse strettamente indispensabile scendere dal mezzo, i trasportatori, prima di uscire dalla cabina, devono indossare mascherine idonee e guanti monouso;
e) divieto di interazione con personale esterno, se non per lo strettissimo necessario alle operazioni di coordinamento e nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza che per tali operazioni dovranno essere superiori al metro;
f) divieto da parte del personale aziendale di accedere all’interno della cabina guida dei mezzi terzi per nessun motivo;
g) il personale dei trasportatori, dopo le operazioni di posteggio mezzo, ove non sia possibile rimanere a bordo senza scendere, dovrà collocarsi in apposita area separata ed esterna e rimanere lì, a distanza di sicurezza con personale aziendale superiore al metro, per tutto il tempo delle operazioni di carico. Le operazioni in tal caso sono le seguenti:
a. Una volta entrato all’interno del perimetro aziendale, il trasportatore ferma il mezzo in una zona definita, quindi scende, e apre il portello o il telo per permettere il carico e scarico della merce;
b. L’autotrasportatore si reca al banco, situato nei pressi dell’area ricevimento nel punto stabilito, per lasciare o prelevare la bolla di trasporto. Se la merce è piccola, lo stesso la lascia sul banco sistemato a fianco a dove vengono lasciate le bolle;
c. Se il carico è pesante o ingombrante, lo segnala all’addetto al ricevimento dopodiché, sale sul mezzo e avverte a voce l’addetto al ricevimento;
h) L’addetto al ricevimento procede al prelievo del materiale usando il carrello elevatore e lo sistema nell’apposita area. Qualora sia necessario maneggiare del materiale, indosserà i guanti protettivi monouso;
i) nel caso di necessità di avvicinamento del personale del trasportatore, per esigenze operative, le distanze di sicurezza da garantire vanno SEMPRE rispettate;
j) il personale aziendale che dovesse procedere necessariamente con alcune, operazioni di manipolazione materiali impiegando le mani e avvicinandosi al mezzo, dovrà indossare mascherine idonee e guanti monouso antiallergici durante tutto il tempo dell’operazione, rispettando la distanza interpersonale di 1m;
k) si dispone il lavaggio delle mani da parte del personale aziendale con soluzioni idroalcoliche prima di indossare mascherina e guanti e subito dopo il loro disuso (o altre soluzioni come consigliato dal Medico Competente o quelle consigliate dall’OMS);
l) il divieto di scambio di documenti cartacei “a mano”, pertanto ogni operazione dovrà avvenire esclusivamente con scambio informatico via email di ogni documento necessario al completamento delle operazioni amministrative legate al trasportatore;
m) se l’operazione precedente non è possibile informaticamente, si dispone il passaggio dei documenti all’interno di buste sigillate;
n) se non è possibile l’uso di buste sigillate, allora l’autotrasportatore si recherà in un apposito punto dell’area ricevimento, per lasciare o prelevare la bolla di trasporto;
o) solo dopo un paio d’ore, l’operatore aziendale potrà prelevare il materiale e le bolle lasciate dal trasportatore, sempre avendo cura di lavarsi le mani subito dopo la movimentazione;
p) solo al termine delle operazioni, l’operatore aziendale rimuove i guanti e si lava le mani;
q) si dispone il rispetto di tutte le altre misure di igiene già comunicate e presenti nelle informative già date (come non toccarsi occhi, naso, bocca, mantenere le distanze sociali, non scambiarsi abbracci o strette di mano, ecc.);
r) solo dopo un paio d’ore, l’operatore potrà prelevare il materiale e le bolle lasciate dal trasportatore, sempre avendo cura di lavarsi le mani subito dopo la movimentazione.
Relativamente ai servizi igienici, il responsabile di sede, provvederà ad identificare un bagno da destinare esclusivamente ai fornitori che ne abbiano estrema necessità. Tale bagno viene segnalato mediante cartellonistica e sarà sanificato periodicamente e ne sarà vietato tassativamente l’uso da parte degli operatori.
2.1.9 Disposizioni sull’uso dei DPI e detergenti:
a) le mascherine vengono utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’organizzazione mondiale della sanità, che ne esclude l’uso per le persone asintomatiche e lo riserva ai malati e a chi assiste persone malate;
b) è possibile impiegare, in assenza di soluzioni in commercio, la preparazione farmaceutica del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf), come da Allegato XI
c) qualora un determinato lavoro imponga di lavorare senza ulteriori possibilità inderogabili ed indifferibili a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, deve essere SEMPRE PREVISTO l’uso delle mascherine i guanti monouso antiallergici, occhiali paraschizzi, tuta intera anti contagio.
d) La scelta dei DPI di cui al punto precedente, viene svolta in accordo con i Medici Competenti aziendali, gli Enti Sanitari e le indicazioni dell’OMS in tale scenario.
2.1.10 Sorveglianza sanitaria:
Secondo quanto previsto dal Protocollo di Intesa del 14/03/2020 La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo)
In accordo con il medico competente, la sorveglianza sanitaria viene mantenuta ed in particolare si riporta quanto segue:
a) Viene data priorità alle visite preventive, a richiesta e da rientro;
b) Il medico competente si impegna a fornire ai lavoratori informazioni in merito alla situazione e alle misure opportune da rispettare quali l’igiene personale, il rispetto delle distanze ecc.;
c) Prima di recarsi ad effettuare la visita medica, il lavoratore si deve lavare le mani rispettando le procedure previste;
d) Nel l’effettua re le visite mediche, il medico indossa maschera protettiva e visiera al fine di evitare il contagio;
e) Il medico competente indossa mascherina protettiva, visiera protettiva;
f) Qualora rilevasse sintomi di possibile contagio, richiede al lavoratore di comunicare il sospetto all’azienda, senza indicare i sintomi;
g) Al termine della visita, il lavoratore si lava le mani nel rispetto della procedura prevista;
h) Il medico competente segnala all’azienda eventuali soggetti particolarmente suscettibili, senza comunicare la patologia che li rende tali. In questi casi, l’azienda valuta l’opportunità di allontanare i soggetti dall’attività usando gli strumenti a disposizione (smart working, ferie, permessi, cassa integrazione ecc.).
Dopo ogni visita, il medico procede alla sanificazione di tutto il materiale, non monouso, utilizzato per la visita del lavoratore.

3 Verifica delle misure adottate
Periodicamente, il responsabile della sede effettua un controllo volto a verificare l’applicazione sia delle indicazioni riportate all’interno del provvedimento del Governo, sia delle prescrizioni previste all’interno di questo piano.
Il controllo avviene utilizzando la checklist allegata alla presente procedura.
La checklist compilata e firmata viene archiviata nel rispetto delle indicazioni aziendali sulla conservazione documentale.

4 Procedura di gestione in caso di positività ai test
La procedura prevista dalle istituzioni, richiede che il singolo cittadino che presenti sintomi o che sia stato esposto a possibile contagio, debba comunicarlo al proprio medico di famiglia o al numero 1500. Questi, in base alle procedure applicate, decideranno se sottoporre la persona a tampone o meno o a provvedimento di quarantena cautelare.
Nel caso in cui venga comunicata all’azienda la positività di un proprio operatore, si procederà applicando i seguenti punti.
4.1 Interventi di primo soccorso in azienda
Qualora un lavoratore dovesse riferire un malore, salvo che non sia a rischio la sua salute e sicurezza, questi dovrà abbandonare precauzionalmente il lavoro e recarsi presso il proprio domicilio; il lavoratore dovrà essere informato circa la necessità di contattare al più presto il proprio medico.
Qualora questo non fosse possibile, l’operatore dovrà recarsi all’interno dell’infermeria o di un locale chiuso, e l’azienda provvederà alla chiamata dei soccorsi. Una volta che il lavoratore avrà abbandonato il locale, questo dovrà essere sanificato.
Qualora sia strettamente necessario intervenire immediatamente sul lavoratore, il soccorritore dovrà prima indossare maschera, visiera e guanti, presenti all’interno della cassetta di primo soccorso. Tutti i presidi utilizzati vanno chiusi in un sacchetto e gettati come rifiuti speciali pericolosi. Durante l’intervento, dovranno essere presenti solo i soccorritori nel numero strettamente necessario all’intervento. Una volta terminato l’intervento, i soccorritori dovranno segnalare il contatto con il possibile soggetto e, salvo che questi risultasse negativo, dovranno abbandonare il posto di lavoro e rimanere in quarantena per il periodo necessario.
4.2 Individuazione di persona sintomatica all’interno dell’azienda
Qualora un lavoratore dovesse riferire sintomi quali febbre, tosse secca, si procederà immediatamente ad allontanare il lavoratore dal luogo di lavoro e gli verrà chiesto di recarsi immediatamente al proprio domicilio dove dovrà contattare il proprio medico curante.
L’azienda comunica, immediatamente, il caso all’autorità sanitaria competente e si mette a loro disposizione per fornire le informazioni necessarie a delineare la situazione. L’azienda procederà adottando qualsiasi misura venga indicata dall’autorità stessa.
Le autorità, una volta rilevato il contagio di una persona, indagano per definire i possibili rapporti intercorsi con altre persone, sia per motivi lavorativi che personali. A seguito di questo, l’autorità contatterà l’azienda, eventualmente anche il medico competente, per definire le misure quali l’indagine circa eventuali altri lavoratori contagiati, sospensione dell’attività, sanificazione straordinaria ecc.
L’azienda provvederà ad adottare tempestivamente le misure indicate dall’autorità, tra cui l’eventuale allontanamento delle persone entrate in stretto contatto con la persona positiva.
4.3 Misure immediate di intervento
Fatto salvo quanto previsto al punto 3.1, l’azienda adotta i seguenti interventi precauzionali:
a. Immediata richiesta cautelativa, a tutti i lavoratori che hanno lavorato negli ultimi 15 giorni in postazioni immediatamente adiacenti al lavoratore risultato positivo, di rimanere a casa;
b. Interdizione, fino all’avvenuta igienizzazione, dei locali di cui alla lettera c, fatto salvo le aree di transito; (Allegato VII)
c. Immediata sanificazione di, in questo ordine cronologico:
i. Delle zone di passaggio comuni quali scale, con particolare attenzione al corrimano, corridoi, porte, servizi igienici, ascensori;
ii. Postazione/i di lavoro del lavoratore e di tutti i lavoratori della medesima area di lavoro, comprese le attrezzature di lavoro;
iii. Area break utilizzata dal lavoratore, comprese le attrezzature presenti (distributori automatici, frigo, forno ecc.)

5 Messa conoscenza della procedura alle parti interessate
La presente procedura è stata redatta dal Datore di Lavoro con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e mediante l’apporto specialistico dei Medici Competenti, in accordo con l'ufficio personale e previa preventiva collaborazione degli RRLLS.
Al fine della sua corretta attuazione, copia della stessa procedura è stata consegnata alle parti interessate le quali, con la firma posta nella casella che segue, formalizzano la presa di conoscenza della procedura stessa e provvedono ad attuare quanto previsto al suo interno. La stessa è consegnata anche a tutti i lavoratori presenti in azienda in questo particolare momento storico, in modo da mettere tutti a conoscenza delle procedure attuate dall’azienda e per darne ampia pubblicità.
Con la firma apposta nella seguente tabella, le persone indicate certificano di aver ricevuto copia della procedura e sufficienti informazioni inerenti la sua applicazione e si impegnano ad attuare quanto previsto all'interno della procedura stessa:
…omissis…

Allegato I: informativa da posizionare sugli accessi
Allegato II: istruzioni per la detersione delle mani
Allegato III: cartello da apporre all’ingresso del servizio/ufficio ove sia presente una timbratura
Allegato IV: cartello da apporre presso i distributori automatici
Allegato V: cartello da apporre all’ingresso degli spogliatoi
Allegato VI: cartello da apporre nella zona carico e scarico
Allegato VII: Pulizia e sanificazione di ambienti non sanitari (es. postazioni di lavoro, uffici, mezzi di trasporto) dove abbiano eventualmente soggiornato casi di COVID-19

Applicare le misure straordinarie secondo quanto previsto dalla circolare del Ministro della Salute n. 5443 del 22 febbraio, di seguito riportate:
• A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0.1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.
• Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto di DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto; quelli riutilizzabili vanno invece sanificati.
° Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.
° Si raccomanda, in caso di affidamento a terzi di servizi di pulizia, di estendere le indicazioni sopra riportate ad eventuali imprese appaltatrici e/o lavoratori autonomi

Allegato VIII: check list verifica adempimenti
Allegato IX: check list verifica adempimenti
Allegato X: check list imprese Regione Marche
Allegato XI OMS: la ricetta del gel disinfettante per le mani