Tipologia:
Validità: 31 luglio 2020
Comparti: P.A., Conservatorio di Musica E.F. Dall'Abaco Verona
Fonte: conservatorioverona.it


Protocollo anticontagio
Aggiornato con il DPCM del 17-05-2020 e allegati valido fino al 31 luglio 2020

Premessa
Il virus SARS-COV2 non è ascrivibile all'attività lavorativa ma ad un rischio non professionale in quanto sovrapponibile alla comune popolazione, per il quale non ricade sul Datore di Lavoro il potere risolutivo e direttorio, ma piuttosto basta attenersi, lui come i suoi lavoratori, alle specifiche misure imposte dagli enti sanitari e dal Ministero, passando anche per iniziative e campagne di informazione al proprio personale.
Il Datore di Lavoro/Dirigente/Preposto deve collaborare facendo rispettare i provvedimenti delle istituzioni competenti al fine di favorire il contenimento della diffusione del SARS-CoV-2; in tal senso, il riferimento principale resta il protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo 2020 che reca misure e soluzioni organizzative per la sicurezza dei lavoratori del settore privato che sono pienamente in linea con le indicazioni fornite alle pubbliche amministrazioni con la direttiva n. 2 del 12 marzo 2020 del Ministro per la Pubblica amministrazione e ne condividono l'impostazione di fondo, secondo cui la modalità di lavoro ordinaria è il lavoro agile.
Fondamentalmente il recente Dpcm del 17/05/2020 introduce alcune indicazioni lasciando fermo il quadro generale dei protocolli condivisi con le parti sociali in data 3 aprile 2020.

Riferimenti normativi e contributi
• MPI. Registro decreti R.0000112.26-05-2020
DPCM 17/05/2020
DL N.33 del 16/05/2020
• Allegato a nota del 4 maggio 2020 prot. n. 798
d.P.C.M. 26 aprile 2020.
REGIONE DEL VENETO Area Sanità e Sociale Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria Nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) Indicazioni operative per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari Versione 10 del 11.04.2020
Protocollo anti-contagio del settore pubbliche amministrazioni del 3 aprile 2020
Decreto legge 17 marzo 2020, n. 18
• Circolare n. 2/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione,
DPCM 22 marzo 2020,
Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro - 14 marzo 2020
DPCM 11 marzo 2020
Decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6
Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute
Rapporto Istituto superiore di Sanità - Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da sars-cov-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19) aggiornamento 28-03-2020

Informazione
Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso nelle strutture, il divieto di accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID- 19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS2. Per questi casi si fa riferimento al Decreto legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lett. h) e i).
L'Istituto informa tutti i lavoratori e utenti circa le disposizioni di sicurezza, consegnando e/o affiggendo all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali Strutturali, appositi depliant e infografiche informative. (vedi allegati informativi per mansione). Il recente Dpcm del 17/05/2020 prevede anche per i servizi educativi per l'infanzia e, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, siano esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all'allegato 16. (vedi Allegato)

Modalità di ingresso nelle strutture del personale dipendente
Il personale, prima dell'accesso alle strutture potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l'accesso ai luoghi di lavoro. Pertanto è bene che il personale sia bene informato di non presentarsi al lavoro anche in caso di lievi sintomi influenzali, quali raffreddore e comunicare l'isolamento e l'astensione dal lavoro qualora abbiano avuto contatti stretti così come definiti dal DPCM 25/02/2020 all.2.¹
Quanto agli utenti è prematuro al momento fare ogni ipotesi, poiché è allo studio una eventuale modalità di mappatura o altri sistemi di controllo.

___
¹ Contatto stretto ad alto rischio di esposizione (definizione integrata secondo le indicazioni internazionali2)
▪ una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
▪ una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. stretta di mano); ▪ una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
▪ una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore di 15 minuti;
▪ una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d’attesa, veicolo) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
▪ un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID-19 o personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei dispositivi di protezione individuale (DPI) raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
▪ una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave o abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
operatore sanitario o altra persona integrata nell’assistenza di un caso sospetto confermato; essere stato a contatto faccia a faccia in un ambiente chiuso con un caso sospetto;
vivere nella stessa casa di un caso sospetto;
confermato aver viaggiato in aereo la stessa fila o nelle due fila antecedenti in caso sospetto confermato

Modalità di accesso di utenti ed esterni
Il Dpcm 17-05-2020 precisa che nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, in conformità alle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione 25 febbraio 2020, n. 1, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani.
Per l'accesso di fornitori e utenti esterni sono da individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti.
Se possibile, gli autisti e i corrieri devono lasciare i pacchi all'ingresso dell'edificio o in area appositamente indicata.
Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro integrata con una mascherina chirurgica.
Per fornitori/utenti e/o altro personale esterno sono stati individuati/installati servizi igienici dedicati; è fatto divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera. Obbligo per chi entra per forniture o assistenza macchinari e che viene a contatto con attrezzature o documenti di utilizzare i guanti e mascherine questa disposizione vale per tutte le persone che accedono a qualsiasi titolo e che non fanno parte dello staff ordinario.
Le norme del presente Protocollo si estendono alle aziende in appalto che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all'interno dei siti e delle aree produttive.
Nella fase 2 della ripresa e fino ad avvio ordinario dell'attività, il Conservatorio di Musica ha organizzato le attività prevedendo un contingentamento del personale e delle attività in funzione delle necessità e di una programmazione così definita:
A questo scopo sarà attiva solo la Sede di Via Massalongo con le seguenti modalità:
- Attività di esercitazione individuale di uno strumento in preparazione degli esami: gli studenti interessati dovranno prenotare una delle aule e potranno accedervi solo 1 per locale con orario dalle ore 9,00 alle ore 14,00 con un massimo di 4 ore. Nella medesima giornata potrà accedervi solo lo studente assegnatario e non potrà essere usata da latri anche se in orario differito.
- Attività di esercitazione in piccoli gruppi (massimo 3 persone) destinate alle Aula 16-Aula 24 e Auditorium, dotate di barriere di protezione mobili per garantire dal contatto durante l'esercizio dello strumento. Le attività degli strumenti a fiato sono ammesse solo nell'Auditorium.
- Attività di audizione per esame, Aula 16-Aula 24 e Auditorium, dotate di barriere di protezione mobili per garantire dal contatto durante l'esercizio dello strumento e posti a sedere distanziati per la commissione.
- Il gira pagine sarà dotato di mascherine che avrà cura di posizionare correttamente quando non ha possibilità di rispettare la distanza sociale.
- Esame scritto di solfeggio, armonia e ritmica contemporanea. Saranno organizzate postazioni singole lungo il corridoio antico del piano primo in corrispondenza delle finestre, con distanziamento vincolato per gli studenti.

Pulizia e sanificazione in struttura
Durante l'operazione di pulizia assicurare la ventilazione degli ambienti tutte le operazioni di pulizia indossare guanti in pvc ad alta resistenza sopra i guanti usa e getta da sanificare e sostituire frequentemente. Mascherine monouso FFP2, camice monouso per l'igienificazione degli spazi aperti ed utilizzati dal pubblico.

AMBITI MISURE modalità

Servizi igienici e spazi usati dagli utenti

Pulizia ordinaria quotidiana e più volte al giorno in base alla frequenza di utilizzo avendo cura di pulire con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente (es. muri, porte, finestre, superfici dei servizi igienici).

Detergenti sgrassanti e disinfettanti normalmente utilizzati.

Uffici e vari reparti usati esclusivamente dal personale

Pulizia ordinaria sanificazione periodica o ad ogni cambio operatore, di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nelle aule, in funzione anche alla frequenza di utilizzo.

Detergenti normalmente utilizzati classificati come soluzioni disinfettanti e presidio Medico Chirurgico. Per le mense e cucine il prodotto dovrà essere valutato nell'ambito dell'HACCP

Aule e spazi collettivi

pulizie ordinarie degli ambienti avendo cura di pulire con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente (es. muri, porte, finestre, superfici dei servizi igienici).

Detergenti sgrassanti e disinfettanti normalmente utilizzati.

Per la pulizia di ambienti dove abbiano eventualmente soggiornato casi di COVID-19, applicare le misure straordinarie da adottare anche periodicamente indipendentemente dalle situazioni di contagio

AMBITI MISURE modalità

tutti

Pulizia straordinaria Decontaminazione

ipoclorito di sodio 0.1% dopo pulizia ordinaria

Per le superfici che possono essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.

Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto di DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe) e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI. Dopo l'uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto.
AVVERTENZA: I SERVIZI IGIENICI DEVONO SEMPRE ESSERE CORREDATI DI SAPONE NEUTRO E ASCIUGATORI ELETTRICI O CON CARTA USA E GETTA.
Laddove si verifichi un caso di positività al COVID-19 di un dipendente o di eventuale cittadino/utente che ha avuto recente accesso agli spazi di un'amministrazione, alla chiusura della stessa amministrazione per almeno 24 ore ai fini dello svolgimento delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali interessati secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione e all'adozione di tutte le misure prescritte in caso di esposizione al contagio.

Precauzioni igieniche personali
Negli antibagni vanno posizionate note informative sul corretto lavaggio delle mani. In prossimità dei dispenser di soluzioni idroalcoliche vanno posizionate le istruzioni sul corretto utilizzo. Si rimanda alle note informative dell'allegato 16 del Dpcm 17-05-2020 che vanno esposte nelle aree aperte al pubblico.
L'operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso all'utente).
Assicurare una adeguata pulizia delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo utente e una adeguata disinfezione delle attrezzature. Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell'aria
AVVERTENZA: I SERVIZI IGIENICI DEVONO SEMPRE ESSERE CORREDATI DI SAPONE NEUTRO E ASCIUGATORI ELETTRICI O CON CARTA USA E GETTA. POSIONARE CONTENITORI PER RACCOLTA DEI DPI DISMESSI DA DESTINARE AI RIFIUTI DEL SECCO.

Dispositivi di protezione individuale
Nell'attuale scenario emergenziale COVID-19 italiano, la selezione del tipo deve tenere conto del rischio di trasmissione di SARS-CoV-2; questo dipende da:
1- tipo di trasmissione (da droplets e da contatto);
2- tipo di contatto: soggetti che presentano tosse/o starnuti;
3- tipo di contatto: ravvicinato (< 1 metro) e prolungato (> 15 minuti)
L'adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo è fondamentale e, vista l'attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio.

ATTENZIONE: L'USO DELLE MASCHERINE NON GARANTISCE LA PROTEZIONE ASSOLUTA LA DISTANZA SOCIALE RIMANE IL SISTEMA DA ADOTTARE QUANTO PIU' POSSIBILE IN SINCRONIA CON I DPI.
Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l'uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.). conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie. Nella tabella allegata si riportano le situazioni di rischio ipotizzabili.
 

SITUAZIONE

CONTESTO

DPI/DPC

MANSIONI RIFERIBILI

DISTANZA < 1m

DURATA CONTATTO < 15 m

SOGGETTI NON SOSPETTI

NON A RISCHIO

Mascherine chirurgiche usa e getta eventualmente riutilizzabili previa disinfezione

Uffici e spazi comuni Coadiutori

DISTANZA < 1m DURATA CONTATTO >15 m SOGGETTI SOSPETTI/RISCHIO

RISCHIO BASSO

Postazione protetta da barriera fisica in vetro o

plexiglass

Reception

Ufficio rapporto con pubblico (sia didattica che personale)

DISTANZA < 1m DURATA CONTATTO >15 m CONTATTO OCCASIONALE SOGGETTI RISCHIO ACCERTATO

RISCHIO MEDIO

Maschere filtranti FFP2-

FFP3

Occhiali o visiera paraschizzi

NON ASCRIVIBILE AD ALCUNA MANSIONE

DISTANZA < 1m DURATA CONTATTO >15 m CONTATTO RIPETUTO SOGGETTI RISCHIO ACCERTATO

RISCHIO ALTO

Maschere filtranti FFP3 Occhiali o visiera paraschizzi Tute in tweyek monouso

NON ASCRIVIBILE AD ALCUNA MANSIONE



Riutilizzo delle mascherine in contesti NON A RISCHIO².
Premesso che le mascherine chirurgiche in commercio sono certificate monouso, la procedura di seguito indicata ha lo scopo, nell'impossibilità di reperire un numero sufficiente di mascherine di ricambio, di tentare di "bonificare" le mascherine già usate in contesti NON A RISCHIO.
Secondo il SCFM è possibile riutilizzare la medesima mascherina da parte dello stesso soggetto attraverso il procedimento di sanificazione di seguito indicato:
1- soluzione idroalcolica 70% (alcol a 70°) da distribuire con somministratore a spruzzo;
2- procedere con lavarsi le mani accuratamente;
3- dopo aver usato la mascherina bisogna prestare molta attenzione alla superficie esterna, sarà dunque importante non toccare mai la parte interna della mascherina che deve sempre rimanere sterile;
4- posare la mascherina con la parte interna verso l'alto su una superficie sanificata anche con amuchina;
5- spruzzare la soluzione alcolica 70%;
6- lasciare agire la soluzione per almeno 30 minuti dopo l'asciugatura la mascherina risulterà sanificata.
7- la sanificazione delle mascherine non può superare le tre volte dopodiché deve essere sostituita. Le mascherine invece in tessuto sempre chirurgiche possono essere riutilizzate almeno 10 volte
Mancata disponibilità di Dispositivi di Protezione Individuale
In caso di mancanza di DPI per indisponibilità di mercato saranno definite delle misure integrative volte a garantire lo stesso livello di prevenzione di contagio. Ad esempio:
• riduzione delle presenze in sito a numero minimo
• incremento della distanza sociale a minimo 2 m nelle aree comuni
• sospensione del servizio al pubblico
____
² Procedura interna edita dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare

Gestione degli spazi comuni (aree break, mensa, spogliatoi, etc)
L'accesso agli spazi comuni è stato regolamentato anche tramite specifici cartelli e ove necessario con segnaletica a terra.
Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza; in alternativa, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e, in caso sia prevista una durata prolungata, anche l'uso della mascherina.
Assicurare una adeguata pulizia delle superfici di lavoro prima e dopo le riunioni.
Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell'aria
Sono stati distribuiti i prodotti e le regole da utilizzare per sanificare regolarmente la propria postazione di lavoro in aggiunta alle pulizie ordinarie e straordinarie in atto.
Rispetta le regole di accesso ai locali comuni (mensa, sale ristoro, spogliatoi, aree break ecc) mantenendo sempre la distanza di almeno 1 metro dai tuoi colleghi
Rispetta sempre la distanza interumana di almeno un metro anche negli spogliatoi anche con accesso a scaglioni
Sanifica regolarmente la tua postazione di lavoro e le superfici di contatto
Limita gli spostamenti in sito al minimo essenziale
Presta attenzione durante le entrate e uscite dai locali, dai la precedenza a chi esce evitando di stazionare davanti alle porte
Privilegia l'uso delle scale rispetto ad ascensori quando possibile. Nell'utilizzo delle scale assicurati di mantenere la distanza di almeno un metro da altre persone che salgono o scendono le scale. Non stazionare sulle scale
Non spostare le sedie di sale riunioni, mensa o sale break per avvicinarsi a colleghi. Mantieni sempre la distanza di almeno un metro anche da seduti. L'accesso ai locali servizi igienici è consentito ad un lavoratore per volta.

Organizzazione attività
Le attività nelle pubbliche amministrazioni non si sono fermate del tutto e progressivamente sono stati messi a punto dei nuovi sistemi per poter garantire la salute dei lavoratori adottando un criterio di drastica riduzione dei servizi e della presenza del personale. E' indubbio che si andrà verso una progressiva normalizzazione che però comporterà cambiamenti definitivi che hanno lo scopo di contenere e agire tempestivamente alla progressione di eventuali nuovi o riedizioni di contagi pandemici. Non solo Il virus SARS-COV2, la modifica dei nostri comportamenti sociali e igienici potrà difenderci o almeno contenere la nostra vulnerabilità al rischio contagio. Per poter assicurare una ripresa progressiva si dovrà provvedere a:
• utilizzare i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti per chi ne avesse ancora disponibili anche distribuendoli in modo da ridurre i giorni lavorativi settimanali ed effettuando una rotazione tra lavoratori di un medesimo reparto in modo da ridurre gli affollamenti;
• procedere ad una rimodulazione dei servizi implementando la possibilità di utilizzare sistemi a distanza o al telefono;
• assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati al pubblico con l'obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
• utilizzare lo smart working come strumento di lavoro ordinario anche per ridurre la settimana e le presenze contemporanee;
• riprogrammare le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, tenendo conto della destinazione e dello stato di emergenza presente; in ogni caso vanno ridotte allo stretto indispensabile.
• Strutturare orario dei part time su turno in modo da poter ridurre il personale in presenza contemporanea.
La fase 2 di post lock-down consente la ripresa dei servizi in presenza connessi con l'attività di didattica con le seguenti limitazioni:
• lezioni frontali: in telepresenza nella fase 2; in modalità mista nella fase 3;
• 1- laboratori didattici obbligatori: in presenza a partire dalla fase 2;
• 2- tirocini: in presenza per l'area sanitaria a partire dalla fase 2; in modalità mista per le altre aree, nelle fasi 2 e 3;
• 3- esami: in telepresenza nella fase 2 con possibile modalità mista a luglio; in modalità mista nella fase 3;
• 4- lauree: in telepresenza nella fase 2 con possibile modalità mista a luglio; in modalità mista nella fase 3;
• 5- accesso ad uffici, spazi studio, laboratori, biblioteche e residenze da parte di studenti, docenti, personale della ricerca e PTA: consentito a partire dalla fase 2, nel rispetto delle norme di sicurezza;
• 6- attività amministrative: in modalità mista a partire dalla fase 2;
• 7- orientamento: in telepresenza nella fase 2; preferibilmente in presenza nella fase 3.
Le tabelle che seguono forniscono alcune indicazioni utili a seconda delle attività svolte e dell'ambito di svolgimento per poter impostare un sistema di lavoro che mantenga la flessibilità anche dopo la chiusura della crisi epidemica. Le indicazioni riportate dovranno essere gestite dai Datori di lavoro sia dirigenziali che dalle Posizioni organizzative per le specifiche competenze del proprio ufficio.
 

A

Attività svolte in ambienti chiusi

Modalità contatto

di riduzione occasioni di

Lavoratori fragili3

Limitazioni di spostamenti interni

1

Lavoratori che operano prevalentemente a contatto con pubblico non selezionato (segreteria didattica utenti esterni- portinerie ingresso)

Aumento Servizi in remoto

Servizi pubblico su prenotazione

Rotazione servizi al pubblico per gruppi omogenei

Agevolare modalità smart working

Separare percorso di accesso e di uscita al pubblico riducendo od eliminando zone di transito condiviso

2

Lavoratori che operano prevalentemente con pubblico selezionato (segreteria personale)

Aumento

Servizi in remoto

Richiesta servizi e appuntamento per e-mail

 

Agevolare modalità smart working

Accesso regolamentato programmato su registro elettronico

3

Lavoratori che operano occasionalmente con pubblico non selezionato (ricevimento genitori, specialisti)

Possibilità di colloquio a distanza. Orari ricevimento in orari extrascolastici

Distribuzione ricevimento genitori in più giornate per gruppi omogenei e scaglionati

Ricevimenti generali su prenotazione obbligatoria

Possibilità di colloqui a distanza

Locali jolly per ricevimento separati dagli uffici e dalle aule

4

Lavoratori che operano occasionalmente con pubblico selezionato (ufficio acquisti e contratti, progetti)

Aumento

Servizi in remoto

Ricevimento su prenotazione

   

Zone di attesa esterne agli uffici, con accesso regolamentato

5

Attività di incontro/riunioni interne (qualora non sia possibile svolgerla a distanza)

Suddivisione collegio docenti per scaglioni o in più locali con possibilità di streaming

Gruppi ridotti con distanza sociale assicurata in locali con capienza doppia rispetto ai presenti

Areazione continua o alternata ogni 15 minuti

Possibilità di effettuare riunioni a distanza

Gruppi omogenei e costanti per ridurre le occasioni di incontri multipli

6

Attività di incontro/riunioni aperte ad operatori esterni (qualora non sia possibile svolgerla a distanza)

Selezionare e concentrare tematiche essenziali

Come sopra

Areazione continua o alternata ogni 15 minuti

Possibilità di effettuarla a distanza

Locali riunione appositamente destinati collocati in posizione agevole riducendo al massimo i percorsi di smistamento.

Nota: alla ripresa delle situazioni di emergenza si dovranno adottare ulteriori misure indicate dalle organizzazioni sanitarie.
___
³ Per i soggetti immuno depressi o con altre patologie importanti, in base a quanto indicato dal Medico del lavoro laddove presente o attraverso una sensibilizzazione sui rischi di detti soggetti, deve essere imposto, laddove possibile la modalità di lavoro a distanza o la sospensione dal servizio lavorativo secondo le modalità contrattate con le RSU (ferie arretrate, ferie e congedi, ecc).Sono da includere anche lavoratrici in gravidanza, assicurando o una mansione che esclude il contatto con il pubblico oppure agevolando il lavoro a distanza.

Contesti e rischi
Non tutte le attività svolte nelle istituzioni scolastiche hanno lo stesso livello di rischio da contagio. Non essendoci un riferimento catalogato, ci si è avvalsi delle indicazioni dell'ISS emesse per il proprio personale sanitario calibrando le valutazioni alle tipologie di contesti e spazi di lavoro.

Le attuali disposizioni del Presidente del Consiglio confermano lo svolgimento delle attività di docenza con la modalità a distanza e, a partire dal 3 giugno saranno consentite le attività non erogabili in altro modo, quali attività di laboratorio ed esercitazioni strumentali, come previste dai tavoli tecnici Afam che prevedono in sintesi:
1- consentire le attività individuali, ovvero l'accesso agli studi, agli uffici, alle biblioteche e ai laboratori da parte dei singoli, con eventuale presenza in piccoli gruppi, adottando le misure di sicurezza;
2- minimizzare le attività collettive, consentendo solo quelle strettamente necessarie, comunque adottando le adeguate misure di sicurezza;
3- minimizzare lo spostamento dei pendolari a lunga percorrenza, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
4- escludere il rientro degli studenti internazionali, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
5- contingentare l'accesso in presenza ai servizi amministrativi, da limitare solo alle attività strettamente necessarie, mantenendo, comunque, attraverso i sistemi digitali, un livello di servizio adeguato al funzionamento delle attività.
6- Altresì sono sospese le riunioni collegiali.
L'accesso alla struttura è quindi da considerarsi eccezionale e in funzione di necessità connesse allo svolgimento del servizio e della didattica obbligatoriamente da svolgersi in presenza. Le indicazioni che seguono sono quindi indicative in funzione di una prossima eventuale partenza e saranno comunque oggetto di revisione in funzione degli aggiornamenti previsti.


 

Gestione di una persona sintomatica
Nel caso in cui una persona presente nell'ambiente di lavoro sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al proprio dirigente responsabile.
Il Preposto dovrà procedere al suo isolamento utilizzando tutte le misure previste per il distanziamento e procederà immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il CoViD-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute. A tale scopo è bene identificare un locale o area con possibilità di servizio igienico dove poter far stazionare la persona affetta.
Il lavoratore al momento dell'isolamento, deve essere subito dotato ove già non lo fosse, di mascherina chirurgica.
L'Istituto collaborerà con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente nell'attività che sia stata riscontrata positiva al tampone CoViD-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena.
Nel periodo dell'indagine, l'Struttura potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente l'area di lavoro, secondo le indicazioni dell'Autorità sanitaria.

CONTATTI DA ATTIVARE

IN CHE SITUAZIONE

ISTRUZIONI

MEDICO DI MEDICINA GENERALE

persone che presentano sintomi lievi come febbre e/o tosse senza difficoltà respiratoria

I medici di medicina generale del Veneto potranno essere contattati telefonicamente dai loro assistiti che percepiscano sintomi, e che non dovranno quindi recarsi in ambulatorio.
Il medico effettuerà un triage telefonico e deciderà se è necessario effettuare una visita domiciliare o attivare l'intervento del servizio di igiene pubblica o del sistema di emergenza-urgenza

NUMERO VERDE REGIONALE 800462340

Persone che temono di essere entrate in contatto con soggetti infetti, ma che non hanno alcun sintomo o che presentano sintomi lievi come febbre e/o tosse senza difficoltà respiratoria

E' questo il numero verde attivato dalla Regione Veneto per assistere e informare i cittadini sui comportamenti da tenere da parte delle persone che temono di essere entrate in contatto con virus.

118

In caso di difficoltà respiratoria, per richiedere l'invio immediato di un'ambulanza.

Indicare esattamente il punto di raggiungimento della postazione VIA__MASSALONGO - VERONA


Sorveglianza Sanitaria/Medico Competente
Ogni caso specifico di positività al test CoViD-19 e/o fragilità è quindi gestito in accordo con il medico competente del sito.
Per il reintegro progressivo di lavoratori dopo l'infezione da CoViD-19, il medico competente, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, effettua la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, al fine di verificare l'idoneità alla mansione”, anche per valutare profili specifici di rischiosità e comunque indipendentemente dalla durata dell'assenza per malattia. Il reintegro di un lavoratore classificato come “contatto stretto di caso positivo”, posto in sorveglianza domiciliare fiduciaria per 14 giorni, sarà riammesso al termine dei 14 giorni, se non compaiono sintomi sospetti. Il termine temporale della quarantena esaurisce gli obblighi. La riammissione al lavoro non richiede certificazioni sanitarie.
Il lavoratore posto in sorveglianza attiva presso il proprio domicilio senza essere stato sottoposto a un tampone molecolare di accertamento virologico, dovrà restare al proprio domicilio fino alla guarigione dei sintomi e seguire le indicazioni del Medico di Medicina Generale (MMG) prima della riammissione al lavoro per la conferma della quale sarà consultato il Medico Competente.

Segnaletica/informative
Di seguito è riportata la segnaletica per l'applicazione del presente protocollo che può essere stampata e utilizzata secondo necessità. Già trasmesse nelle precedenti versioni
• A- Dieci comportamenti da seguire
• B- No assembramento
• C- Mantenere la distanza di 1 m
• D- Uso Ascensore
• E- Disinfettare le superfici
Nuove indicazioni informative
• Allegato 16 dpcm 17-05-2020
• Procedura lavaggio mani (in ogni servizio igienico)
• procedura disinfezione mani con gel (presso ogni distributore)
• misurazione temperatura

Allegati

- Regole di sicurezza mansione M01-Assistenti amministrativi
- Regole di sicurezza mansione M02-Coadiutori
- Regole di sicurezza mansione M03-Docenti
- Regole di sicurezza mansione M04-Studenti