Ministero della Giustizia
Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi
Il Capo Dipartimento
Al Sig. Primo Presidente della Corte di Cassazione
Al Sig. Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione
Al Sig. Presidente del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche
Al Sig. Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo
Ai Sig.ri Presidenti delle Corti di Appello
Ai Sig.ri Procuratori Generali della Repubblica presso le Corti di Appello
Ai Sig.ri Presidenti dei Tribunali
Ai Sig.ri Procuratori della Repubblica presso i Tribunali
Ai Sig.ri Presidenti dei Tribunali di Sorveglianza
Ai Sig.ri Presidenti dei Tribunali per i minorenni
Ai Sig.ri Procuratori della Repubblica presso i Tribunali per i minorenni
Ai Sig.ri Commissari Usi Civici
Ai Sig.ri Dirigenti Amministrativi degli Uffici in indirizzo
e per opportuna conoscenza
Al Sig. Capo di Gabinetto dell'On. Ministro
Alle Organizzazioni Sindacali
OGGETTO: DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 NOVEMBRE 2020 - INDICAZIONI ED INFORMAZIONI
Nell'attuale gestione dell'emergenza epidemiologica negli Uffici giudiziari si inseriscono come elementi di novità le disposizioni da ultime contenute nel d.P.C.M. 3 novembre 2020 (pubblicato in data 4 novembre 2020 sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 275 supplemento ordinario n. 41) che, nel confermare alcune misure di prevenzione già in essere, detta disposizioni che limitano alcune attività ed in parte la mobilità territoriale dei cittadini (art.1).
Il d.P.C.M. interviene in modo differenziato su determinati territori regionali prescrivendo più restrittive misure che sono graduate in ragione della elevata gravità e di un livello di rischio alto (art. 2) nonché della massima gravità e di un livello di rischio alto (art. 3) nei territori regionali la cui rispettiva individuazione è stata rimessa al Ministro della salute, intervenuto con ordinanza del 4 novembre 2020, allegati 1 e 2, al fine della individuazione predetta.
Per quanto di interesse nell'organizzazione degli uffici giudiziari si segnala, sotto il profilo organizzativo dell'amministrazione della giustizia, la conferma delle indicazioni sul lavoro agile già contenute nel decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, e nei successivi provvedimenti emessi, precisando che le pubbliche amministrazioni “assicurano le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione, garantendo almeno la percentuale di cui all'articolo 263, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77” (art. 5, terzo comma).
Sul punto quindi gli uffici sono invitati a continuare a dare attuazione all'Accordo del 14 ottobre 2020, a quanto illustrato con la circolare di questo Capo Dipartimento (prot. m dg.DOG.20/10/2020.0172742.U) ed in quella del Direttore generale del personale e della formazione del 23/10/2020 (prot. DOG.0175448.U).
Si invita, altresì, specie negli uffici rientranti nelle zone cd. “rosse” di dar corso immediato ai progetti di lavoro agile anche temporanei, ove non siano terminate le procedure di mappatura e di confronto sindacale, che all'esito potranno essere confermati o modificati, accordando ai dipendenti lo svolgimento in modalità agile del lavoro in misura anche superiore al 50% delle attività declinabili come “smartabili”.
Si ricorda e si sottolinea sul punto quanto indicato all'articolo 5 del precitato decreto in tema di tutela dei dipendenti con fragilità, laddove inserisce una specifica prescrizione affinché sia adottata “nei confronti dei dipendenti di cui all'articolo 21-bis, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, nonché di norma nei confronti dei lavoratori fragili, ogni soluzione utile ad assicurare lo svolgimento di attività in modalità agile anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento come definite dai contratti collettivi vigenti, e lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale”
Si evidenzia, quanto agli ulteriori aspetti organizzativi, che il d.P.C.M. in oggetto prescrive in modo puntuale alcune soluzioni logistiche già indicate ed adottate dal Ministero della giustizia e contenute nelle precedenti circolari emanate.
In linea con la ratio di contrasto alla diffusione della pandemia, sottesa ai recenti provvedimenti governativi sopra menzionati, ossia al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020 e all'ordinanza del Ministro della salute del 4 novembre 2020, le forme di delocalizzazione dei dipendenti dell'amministrazione giudiziaria, co-working e soprattutto smart working, appaiono - in concomitanza con l'avvio dell'accesso da remoto ai registri civili SICID e SIECIC reso possibile dalla consegna di apparecchi personal computer, che sta proseguendo nel corrente mese di novembre - strumenti efficaci di contrasto alla ulteriore diffusione del virus COVID-19.
Pur nelle more del tempo assegnato dall'Accordo per l'espressione da parte dei dipendenti delle manifestazioni di interesse al lavoro agile e per la conseguente sottoscrizione dei relativi programmi, si raccomanda alle SS.LL. di accordare ai dipendenti lo svolgimento in modalità agile del lavoro in misura anche superiore al 50%, nel pieno rispetto cioè della percentuale indicata sia dall'art. 263, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 sia dall'art. 2, comma 2, del ricordato Accordo del 14 ottobre 2020.
Nel solco del precedente d.P.C.M. 24 ottobre 2020 si colloca, infine, la previsione sull'obbligatorietà di differenziare dell'orario di ingresso e, anche, di uscita del personale (art. 5 comma quinto del d.P.C.M. del 3 novembre 2020)
Al fine di supportare l'azione degli Uffici giudiziari nel fronteggiare l'emergenza epidemiologica ed assicurare l'efficienza della macchina della giustizia in questa nuova e delicata fase, il Dipartimento - anche avvalendosi delle Direzioni generali competenti - ha perseguito l'obiettivo di garantire adeguati livelli di protezione per i magistrati e per tutto il personale amministrativo, dotando quest'ultimo di strumenti utili per lo svolgimento dell'attività lavorativa in smart working: si richiama sul punto la nota del 3 novembre 2020 della Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati, che attiene alla fornitura al personale amministrativo di circa 16.900 personal computer portatili, di cui 3.000 già consegnati e 6.402 attualmente in fase di distribuzione nei singoli distretti.
Tali dispositivi consentono al personale amministrativo anche l'accesso ai registri da remoto.
Si conferma che è disponibile dalla prossima settimana l'accesso da remoto ai registri SICID e SIECIC e SGP, mentre è in fase di sperimentazione avanzata l'accesso da remoto ai registri penali.
L'occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
Roma 6 novembre 2020
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
Barbara Fabbrini