Tipologia: Protocollo Covid
Data: 18 novembre 2020
Settori: Commercio, Eataly
Fonte: filcams.cgil.it


Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19


Ciao Ragazzi,
Con il proseguire dell'emergenza Coronavirus vengono emanate linee guida ed ordinanze sempre più precise.
Con l'obiettivo di massimizzare sempre la sicurezza di tutti noi riteniamo utile fare un punto sulla situazione e formalizzare ancora meglio ciò che nella pratica è già attivo.
Stiamo monitorando quotidianamente (in collaborazione con il Medico Competente aziendale, il Servizio Prevenzione e Protezione, le Aziende Sanitarie Locali) l'evoluzione della situazione e continueremo a farlo finché ce ne sarà la necessità.
In particolare, lavoriamo per tutelare i nostri ragazzi e i nostri clienti.

1. Cos'è il Coronavirus
I coronavirus (CoV) sono un'ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l'uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare, quello denominato provvisoriamente all'inizio dell'epidemia 2019-nCoV, non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina a dicembre 2019.
Nella prima metà del mese di febbraio l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.), ha assegnato al nuovo coronavirus il nome definitivo: "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Ad indicare il nuovo nome sono stati un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
Il nuovo nome del virus (SARS-Cov-2) sostituisce quello precedente (2019-nCoV).
Sempre nella prima metà del mese di febbraio (precisamente l'11 febbraio) l'OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona VI-rus D-isease e dell'anno d'identificazione, 2019.

2. Dove informarsi
Vi consigliamo di reperire informazioni solamente da siti istituzionali regolarmente aggiornati.
In particolare, vi consigliamo i seguenti siti:
• Ministero della Salute -http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.jsp
• EpiCentro, dell'istituto Superiore di Sanità - https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/2019-nCoV
• OMS - https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019
• European Center for Disease Control (ECDC) - https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china
Numeri utili:
- Basilicata: 800 99 66 88
- Calabria: 800 76 76 76
- Campania: 800 90 96 99
- Emilia-Romagna: 800 033 033
- Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
- Lazio: 800 11 88 00
- Liguria: 800 938 883 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle16 e il sabato dalle ore 9 alle 12)
- Lombardia: 800 89 45 45
- Marche: 800 93 66 77
- Piemonte:
800 19 20 20 (attivo 24 ore su 24)
800 333 444 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 20)
- Provincia autonoma di Trento: 800 867 388
- Provincia autonoma di Bolzano: 800 751 751
- Puglia: 800 713 931
- Sardegna: 800 311 377
- Sicilia: 800 45 87 87
- Toscana: 800 55 60 60
- Umbria: 800 63 63 63
- Val d'Aosta: 800 122 121
- Veneto: 800 462 340

3. Il contagio e la malattia
Il meccanismo principale di trasmissione del virus è attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, questo avviene con maggior probabilità se sintomatiche.
Le modalità di trasmissione dei coronavirus sono:
• per via aerea, attraverso la saliva e l'aerosol delle secrezioni delle vie aeree superiori veicolate da tosse e/o starnuti;
• per contatto diretto ravvicinato, con la stretta di mano e toccando con le mani contaminate le mucose di bocca, naso e occhi;
• per via oro-fecale (via ancora da dimostrare con certezza per il SARS-CoV-2).
• toccando superfici o oggetti contaminati dal virus e poi toccandosi bocca, naso e occhi.
Il periodo di incubazione può raggiungere le due settimane e i sintomi non sono specifici, essendo simili a quelli di una sindrome influenzale anche se nella maggior parte dei casi insorgono dopo 5 -7 giorni.
I sintomi più comuni sono quelli di un'infezione delle alte vie respiratorie ed includono febbre, tosse, cefalea, mal di gola, difficoltà respiratorie, malessere generale, perdita del gusto, nausea, diarrea, congiuntivite, mancanza di gusto e olfatto. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite o broncopolmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale, e in alcuni casi anche la morte.
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
• la saliva, tossendo e starnutendo;
• contatti diretti personali;
• le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi;
• in rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L'OMS considera non frequente l'infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi.
Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione.
La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate. È comunque sempre utile ricordare l'importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. Anche l'uso di detergenti a base di alcol è sufficiente a uccidere il virus. Per esempio, disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all'1% (candeggina).
Le malattie respiratorie normalmente non si trasmettono con gli alimenti. Anche qui il rispetto delle norme igieniche è fondamentale. In base alla specifica attività svolta, il contagio dei lavoratori potrebbe verificarsi in questi modi:
- Presenza di lavoratori che hanno contratto la malattia all'esterno dell'ambiente di lavoro;
- Accesso di fornitori e ditte esterne tra i quali possono essere presenti persone contagiate;
- Accesso di visitatori, quali clienti e venditori / rappresentanti, che potrebbero essere malati;
- Lavoro in presenza di persone che possono essere potenzialmente infette o a contatto con materiale che potrebbe portare infezione.

4. Definizione caso sospetto
Un caso sospetto è una persona con tosse, febbre e dispnea che nei 14 gg precedenti l'insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:
• contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da Covid-19;
• storia di viaggi zone a rischio epidemiologico;
• ha lavorato o frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni nosocomiali da Covid-19.

5. Misure di prevenzione generali
L'OMS definisce l'igiene delle mani la procedura più semplice per contrastare le infezioni, compresa quella da Covid-19.
Perché il lavaggio delle mani sia efficace occorre che la procedura sia eseguita per 40 secondi avendo cura di insaponare e sfregare il sapone sul palmo, sul dorso e nello spazio tra le dita. Le mani vanno sciacquate quindi con acqua corrente pulita, fredda o tiepida. In assenza di acqua si raccomanda di frizionare le mani con soluzione alcolica per 20-40 secondi.
Le mani vanno lavate spesso, in particolare:
• prima e dopo aver cucinato;
• prima di mangiare;
• prima e dopo aver assistito qualcuno con vomito o diarrea;
• prima e dopo aver medicato una ferita;
• dopo essere stati in bagno;
• dopo essersi soffiati il naso, dopo aver tossito o starnutito;
• dopo aver toccato la spazzatura.
Occorre inoltre:
• lavarsi le mani immediatamente prima e immediatamente dopo il contatto con le persone infette o supposte tali;
• porre attenzione all'igiene delle superfici;
• evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi simili influenzali;
• mantenere sempre la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone anche se sane;
• rimanere obbligatoriamente al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali;
• chiamare obbligatoriamente il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria se si presentano sintomi (vedi numeri utili sopra riportati). NON recarsi in ambulatori o pronto soccorso.
• rimanere al proprio domicilio obbligatoriamente se si sono avuti contatti con persone COVID-19 positive nei 14 giorni precedenti.
Uso della mascherina
Tutte le attività lavorative sono state mappate, inserendo l'obbligo di utilizzo della mascherina chirurgica (come normato dal DL n. 9 (art. 34) in combinato con il DL n. 18 (art. 16 c. 1)) per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni.
A livello di buone prassi igieniche, si fa riferimento a quanto contenuto nell'Allegato 4 del DPCM 26 Aprile 2020.
Nello specifico:
• Per prevenire il rischio di infezione da nuovo coronavirus è prioritario curare l'igiene delle mani ed evitare la diffusione di secrezioni respiratorie.
• È OBBLIGATORIO l'utilizzo delle mascherine chirurgiche durante tutte le attività lavorative compresi i trasferimenti e pause ad eccezione dei pasti, durante i quali devono essere rispettate sempre le distanze.
• L'uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.
• Il “Protocollo Condiviso” emesso il 14 marzo 2020 e aggiornato il 24 aprile 2020, nella situazione straordinaria in cui gli operatori si trovassero nella condizioni lavorative tali da non poter rispettare la distanza interpersonale di 1 metro e l'accostamento possa superare i 15 minuti, vengono date in dotazione delle mascherine con marchio CE con proprietà filtrante FFP2 o kn95 o FFP3 tali da poter garantire il proseguo del lavoro in totale sicurezza tra gli operatori, e comunque conformi a quanto previsto dagli articoli 15 e 16 del Decreto 17 marzo 2020.
• Nel caso di utilizzo di mascherine FFP2 e FFP3 con valvola di provenienza esterna dall'azienda le stesse devono essere ulteriormente coperte con le mascherine in dotazione all'azienda per evitare l'eventuale dispersione di aerosol verso altre persone.
• Le buone prassi lavorative di cui sopra devono essere garantite, ove applicabili, anche nella vita privata e durante il tragitto verso il posto di lavoro.
• Le varie tipologie di mascherine sono state previste per diverse finalità, demandando i facciali filtranti, le FFP2 e le FFP3 per quelle lavorazioni che da Documento di Valutazione dei Rischi prevedono l'uso di DPI specifici.
Misure igieniche di pulizia e sanificazione
Il quadro normativo rappresentato dal decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 (D.lgs. 81/08) costituisce la cornice naturale per supportare la gestione integrata del rischio connesso all'attuale pandemia, in riferimento ad ogni sistema aziendale. Le indicazioni operative di sanificazione, inerenti in particolare le attività di disinfezione, descritte in detto protocollo e quelle del Rapporto ISS COVID n. 25 sono pertanto coerenti con quanto previsto dai Titoli IX e X del D.lgs. 81/08, e dalla Legge n.40/2007.
Ferme restando le misure che saranno di seguito descritte, si rammenta che il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale costituiscono il punto cardine di una corretta prevenzione, e che solo la partecipazione consapevole e attiva di ogni singolo utente e lavoratore, con pieno senso di responsabilità, potrà risultare determinante per lo specifico contesto aziendale, per la tutela della propria salute e per quella della collettività. In fase di riapertura e di ordinarietà delle attività commerciali, con presenza sul luogo di lavoro sia di lavoratori, sia di clienti che di fornitori, la pulizia regolare, seguita periodicamente da idonee procedure di sanificazione delle superfici e degli ambienti interni, riveste un ruolo cruciale nella prevenzione e contenimento della diffusione del virus. La trasmissione delle infezioni da coronavirus, incluso il SARS-CoV-2, avviene soprattutto attraverso droplets, goccioline di diametro > 5 pm che originano dagli atti del respirare, parlare, tossire e starnutire. Per le loro dimensioni i droplets viaggiano nell'aria per brevi distanze, generalmente inferiori a un metro, e possono direttamente raggiungere soggetti suscettibili nelle immediate vicinanze, come anche depositarsi su oggetti o superfici che diventano quindi fonte di diffusione del virus. Infatti, in questo caso, le mani che sono venute in contatto con gli oggetti così contaminati possono costituire veicolo di trasmissione per contatto indiretto quando toccano le mucose di bocca, naso e occhi.
Dati sperimentali più recenti relativi alla persistenza del virus SARS-CoV-2 sono riportati nella tabella seguente: tuttavia bisogna considerare che i dati in essa riportati, essendo generati da condizioni sperimentali, devono essere interpretati con cautela, tenendo anche conto del fatto che la presenza di RNA virale non indica necessariamente che il virus sia vitale e potenzialmente infettivo.

Superfici

Particelle virali infettanti rilevate fino a

Particelle virali infettanti non rilevate dopo

carta da stampa e calta velina

30 mimiti

3 ore

tessuto

1 giorno

2 gioliti

legno

1 giorno

2 giorni

banconote

2 giorni

4

giorni

vetro

2 giorni

4

giorni

plastica

4 giorni

7 giorni

acciaio inox

4 giorni

7 giorni

mascherine chirurgiche strato interno

4 giorni

7 giorni

mascherine chirurgiche

strato esterno

7 giorni

non

determinato

Valutazione del contesto
Nel dettaglio di ciascuna attività produttiva, è importante la valutazione del contesto per attuare idonee, mirate ed efficaci misure di sanificazione. Valutare innanzitutto il tipo di postazione di lavoro, per determinare quali tipi di superfici e materiali sono presenti nell'ambiente, che uso ne viene fatto, con che frequenza gli spazi vengono frequentati e le superfici che vengono toccate. Oltre ai criteri generali validi per tutta la popolazione, per le attività commerciali si indicano tre punti fermi per il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV- 2:
- Pulire accuratamente con acqua e detergenti neutri superfici, oggetti, ecc;
- Disinfettare con prodotti disinfettanti con azione virucida, autorizzati;
- Garantire sempre un adeguato tasso di ventilazione e ricambio d'aria.
Definizione: secondo le normative vigenti, la sanificazione è definita come il complesso di procedimenti ed operazioni di pulizia e/o disinfezione e mantenimento della buona qualità dell'aria.
I prodotti e le procedure da utilizzare per la sanificazione devono essere attentamente valutati prima dell'impiego, per tutelare la salute di lavoratori, utilizzatori, clienti e di tutti coloro che accedono alle aree sanificate. I prodotti utilizzati a scopo di disinfezione devono essere autorizzati con azione virucida come PMC o come biocidi dal Ministero della salute, ai sensi della normativa vigente.
Misure organizzative
A seguito della valutazione del contesto, per attuare idonee, mirate ed efficaci misure di sanificazione è necessario seguire appropriate misure organizzative, quali:
• Stabilire una procedura di azione e una pianificazione preventiva contro il SARS-CoV-2;
• Aggiornarle secondo le istruzioni delle autorità sanitarie in ogni momento;
• Effettuare la registrazione delle azioni intraprese, specificando data, ora, persone responsabili, ecc. e salvare tutta la documentazione che può essere generata.
• Incentivare la massima collaborazione di tutte le persone dell'organizzazione nell'adozione di misure preventive e il monitoraggio delle raccomandazioni condivise nel protocollo di prevenzione (all. 6 al DPCM del 26 aprile 2020).
• Informare e distribuire materiale informativo comprensibile desunto da fonti affidabili a tutto il personale, relativamente agli aspetti di base del rischio di contagio:
- misure di igiene personale e collettiva;
- criteri stabiliti dall'autorità sanitaria per definire se una persona è stata contaminata;
- le linee guida per l'azione di fronte a un caso sospetto COVID-19.
Nello svolgimento delle procedure di sanificazione è raccomandato adottare le corrette attività nella corretta sequenza:
• La normale pulizia ordinaria con acqua e sapone riduce la quantità di virus presente su superfici e oggetti, riducendo il rischio di esposizione.
• La pulizia di tutte le superfici di mobili e attrezzature da lavoro, macchine, strumenti, ecc., nonché maniglie, cestini, ecc. deve essere fatta almeno dopo ogni turno.
• Il rischio di esposizione è ridotto ancor più se si effettuano procedure di disinfezione utilizzando prodotti
disinfettanti con azione virucida autorizzati (PMC o biocidi). È importante la disinfezione frequente di superfici e oggetti quando toccati da più persone.
• I disinfettanti uccidono i germi sulle superfici. Effettuando la disinfezione di una superficie dopo la sua pulizia, è possibile ridurre ulteriormente il rischio di diffondere l'infezione. L'uso dei disinfettanti autorizzati rappresenta una parte importante della riduzione del rischio di esposizione a COVID-19.
• I disinfettanti devono essere utilizzati in modo responsabile e appropriato secondo le informazioni riportate nell'etichetta. Non mescolare insieme candeggina e altri prodotti per la pulizia e la disinfezione: ciò può causare fumi che possono essere molto pericolosi se inalati.
• Tutti i detersivi e i disinfettanti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini.
• L'accaparramento di disinfettanti o altri materiali per la disinfezione può comportare la carenza di prodotti che potrebbero invece essere utilizzati in situazioni particolarmente critiche.
• Bisogna indossare sempre guanti adeguati per i prodotti chimici utilizzati durante la pulizia e la disinfezione, ma potrebbero essere necessari ulteriori dispositivi di protezione individuale (DPI, specie per i prodotti ad uso professionale) in base al prodotto.
Attività di sanificazione in ambiente chiuso
Se il posto di lavoro, o l'azienda non sono occupati da almeno 7-10 giorni, per riaprire l'area sarà necessaria solo la normale pulizia ordinaria, poiché il virus che causa COVID-19 non si è dimostrato in grado di sopravvivere su superfici più a lungo di questo tempo neppure in condizioni sperimentali (vedi tabella sopra).
• La maggior parte delle superfici e degli oggetti necessita solo di una normale pulizia ordinaria.
• Interruttori della luce e maniglie delle porte o altre superfici e oggetti frequentemente toccati dovranno essere puliti e disinfettati utilizzando prodotti disinfettanti con azione virucida, autorizzati dal Ministero della salute per ridurre ulteriormente il rischio della presenza di germi su tali superfici e oggetti. (Maniglie delle porte, interruttori della luce, postazioni di lavoro, telefoni, tastiere e mouse, servizi igienici, rubinetti e lavandini, maniglie della pompa di benzina, schermi tattili.)
• Ogni azienda o struttura avrà superfici e oggetti diversi che vengono spesso toccati da più persone. Disinfettare adeguatamente queste superfici e questi oggetti.
Pertanto:
• Pulire, come azione primaria, la superficie o l'oggetto con acqua e sapone.
• Disinfettare se necessario utilizzando prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati, evitando di mescolare insieme candeggina o altri prodotti per la pulizia e la disinfezione.
• Rimuovere i materiali morbidi e porosi, come tappeti e sedute, per ridurre i problemi di pulizia e disinfezione.
• Eliminare elementi d'arredo inutili e non funzionali che non garantiscono il distanziamento sociale tra le persone che frequentano gli ambienti (lavoratori, clienti, fornitori)
Le seguenti indicazioni possono aiutare a scegliere i disinfettanti appropriati sulla base del tipo di materiale dell'oggetto/superficie; si raccomanda di seguire le raccomandazioni del produttore in merito a eventuali pericoli aggiuntivi e di tenere tutti i disinfettanti fuori dalla portata dei bambini:
a) materiale duro e non poroso oggetti in vetro, metallo o plastica
- preliminare detersione con acqua e sapone;
- utilizzare idonei DPI per applicare in modo sicuro il disinfettante;
- utilizzare prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati (vedi note 8 e 9).
b) materiale morbido e poroso o oggetti come moquette, tappeti o sedute
I materiali morbidi e porosi non sono generalmente facili da disinfettare come le superfici dure e non porose. I materiali morbidi e porosi che non vengono frequentemente toccati devono essere puliti o lavati, seguendo le indicazioni sull'etichetta dell'articolo, utilizzando la temperatura dell'acqua più calda possibile in base alle caratteristiche del materiale. Per gli eventuali arredi come poltrone, sedie e panche, se non è possibile rimuoverle, si può procedere alla loro copertura con teli rimovibili monouso o lavabili.
Procedure di sanificazione per ambienti esterni di pertinenza
È necessario mantenere le pratiche di pulizia e igiene esistenti ordinariamente per le aree esterne. Nello specifico, le aree esterne richiedono generalmente una normale pulizia ordinaria e non richiedono disinfezione.
Alcune aree esterne e strutture, come bar e ristoranti, possono richiedere azioni aggiuntive, come ad esempio disinfettare superfici dure quali tavoli, sedie, sedute all'aperto e oggetti spesso toccati da più persone. Non è stato dimostrato che spruzzare il disinfettante sui marciapiedi e nei parchi riduca il rischio di COVID-19 per il pubblico, mentre rappresenta un grave danno per l'ambiente ed il comparto acquatico.
Tipologia di disinfettanti
Ad oggi, sul mercato, sono disponibili diversi disinfettanti autorizzati che garantiscono l'azione virucida. Nel rapporto ISS COVID-19 n.19/2020 sono riportati tutti i principi attivi idonei, con le indicazioni all'uso. Si raccomanda di attenersi alle indicazioni d'uso riportate in etichetta.
Le concentrazioni da utilizzare e i tempi di contatto da rispettare per ottenere una efficace azione disinfettante sono dichiarati sull'etichetta apposta sui prodotti disinfettanti stessi, sotto la responsabilità del produttore. Quest'ultimo, infatti, deve presentare test di verifica dell'efficacia contro uno o più microorganismi bersaglio per l'autorizzazione del prodotto PMC o del prodotto biocida. Le informazioni relative a principio/i attivo/i e sua concentrazione, microrganismo bersaglio e tempi di azione riportati in etichetta sono oggetto di valutazione da parte dell'Autorità competente che ne emette l'autorizzazione. Pertanto, la presenza in etichetta del numero di registrazione/autorizzazione (PMC/Biocida), conferma l'avvenuta valutazione di quanto presentato dalle imprese su composizione, stabilità, efficacia e informazioni di pericolo.
Organismi nazionali ed internazionali e i dati derivanti dai PMC attualmente autorizzati suggeriscono, come indicazioni generali per la disinfezione delle superfici, a seconda della matrice interessata, i principi attivi riportati nella tabella sottostante.

Superfici in pietra, metalliche o in vetro escluso il legno

Detergente neutro e disinfettante vimcida - sodio ipoclorito 0,1 % o etanolo (alcol etilico) al 70% o altra concentrazione, purché sia specificato vimcida

Superfici in legno

Detergente neutro e disinfettante vimcida (contro i virus) a base di etanolo (70%) o ammoni quaternari (es. cloruro di benza Iconio; DDAC)

Servizi

Pulizia con detergente e disinfezione con disinfettante a base di sodio ipoclorito almeno allo 0.1% sodio ipoclorito

Tessili (es. cotone, lino)

 Lavaggio con acqua calda (70°C-90°C) e normale detersivo per bucato; in alternativa: lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato


6. Misure specifiche per il personale di Eataly
Alla luce di quanto sopra tutti i dipendenti devono attenersi alle buone pratiche, in particolare:
• Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 40 secondi; se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base alcolica che l'azienda mette a disposizione.
• Non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani.
• Non consumare alimenti o bevande (o non fumare sigarette) senza aver precedentemente lavato le mani.
• Mantenersi sempre a distanza di 1 metro da colleghi e clienti.
• Indossare la mascherina data in dotazione al momento in cui si prende servizio fino all'uscita secondo le istruzioni distribuite.
• Salvo i casi in cui è previsto l'uso obbligatorio dei guanti a prescindere dall'emergenza Covid-19, ad essi può essere sostituita ed è preferibile la pratica di sanificare frequentemente le mani con soluzione alcolica.
• Prima di recarsi sul posto di lavoro provvedere alla misurazione della temperatura e non prendere assolutamente servizio in presenza di una temperatura maggiore di 37.5 °C, informare il proprio medico di medicina generale e il datore di lavoro per il tramite del medico competente
• Informare tempestivamente e responsabilmente il proprio medico di medicina generale e il datore di lavoro per il tramite del medico competente della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti e isolarsi a casa al più presto.

7. Modalità di accesso dei fornitori esterni
• Le visite e le riunioni con i fornitori sono sospese, salvo casi di necessità, che devono essere preventivamente notificati all'ufficio sicurezza al fine di poter scambiare con il fornitore i rispettivi protocolli di sicurezza.
• I fornitori di servizi che devono necessariamente entrare devono essere avvisati delle stesse norme in uso in azienda e ciò vale anche per le imprese che hanno appalti.
• In tutti i casi si devono ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti ivi compresi i momenti di accesso e uscita.
• Gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi e comunque non è consentito l'accesso agli uffici per nessun motivo.
• Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.
• È posto il divieto agli estranei di utilizzo dei servizi del personale dipendente; là dove presenti potranno essere impiegati i servizi della clientela.
• Non deve essere permesso l'ingresso ad autisti o vettori che presentano evidente sintomatologia. Gli stessi devono essere allontanati senza che scendano dagli automezzi ed evitando ogni contatto.
• Nel caso in cui le operazioni di carico e scarico comportino l'uso di attrezzature di proprietà, esse dovranno essere sanificate dopo l'uso.
• I trasportatori dovranno essere muniti di mascherina in assenza della quale non sarà consentito l'ingresso.

8. Pulizia e sanificazione in azienda
• Sono previste pulizie giornaliere di tutte le parti comuni eseguite utilizzando specifici prodotti sanificanti che sono anche a disposizione dei singoli per ulteriori usi. Viene data particolare attenzione a dettagli quali maniglie, interruttori, pulsanti.
• Le superfici quali, tavoli, sedie, banconi, rulli delle casse, carrelli, tastierini devono essere correttamente igienizzate con Rifraxan, Alcosan o M4 a ogni cambio turno.
• Le parti comuni vengono sottoposte a pulizia e sanificazione giornaliera da parte di ditte specializzate secondo un protocollo definito utilizzando prodotti sanificanti. (vedi protocollo)
• Il sistema di aerazione interno è stato impostato per garantire il ricambio costante dell'aria senza alcun ricircolo, immettendo aria fresca dall'esterno ed eliminando quella presente nel punto vendita. Viene inoltre effettuata regolare pulizia di tutti i filtri presenti.

9. Gestione spazi comuni
• L'accesso agli spazi comuni è contingentato nell'ottica del mantenimento del distanziamento interpersonale di 1 m. Il numero massimo di persone che possono accedere ad un locale dipende dalla tipologia di locale e dalla superficie calpestabile.
• Negli spogliatoi, presso le timbratrici, nei servizi igienici dovrà essere sempre rispettata la distanza di almeno 1 metro tra le persone e dovrà sempre essere indossata la mascherina.
• L'accesso e l'uscita dall'azienda deve avvenire in maniera ordinata rispettando la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra il personale durante tutto il tragitto parcheggio-spogliatoi-bollatrice sempre indossando la mascherina.
• Durante le operazioni di bollatura le persone attendono il proprio turno mantenendo la distanza interpersonale di 1 metro.
• L'accesso agli spogliatoi è contingentato in funzione della metratura dei locali e all'interno dello spogliatoio è consentito l'accesso di un numero massimo di persone tali da permettere il mantenimento del metro di distanza interpersonale.
• Il personale che attende il proprio turno per accedere agli spogliatoi mantiene la distanza interpersonale di 1 metro.
• Durante le attività di mensa il personale deve mantenere la distanza di un metro sia durante la somministrazione sia durante l'attesa per avere accesso ai luoghi di mensa.

10. Organizzazione aziendale
• Le trasferte vengono ridotte il più possibile, mantenendo solo quelle indispensabili. Gli spostamenti in treno sono gestiti nell'ottica della minimizzazione della probabilità che il lavoratore venga a contatto con assembramenti di persone (si preferisce il viaggio in classe premium e si evitano gli orari di punta).
• Sono sospese le attività non essenziali.
• Sono rimodulati i turni in modo da diminuire la presenza di persone.
• Sono incentivati periodi di ferie e permessi.
• È attivato lo smart working per tutti i lavoratori che possono farlo. È stato definito un numero massimo di lavoratori possibili contemporaneamente per ogni ufficio. I lavoratori che necessitano di recarsi in ufficio sono tenuti a informare preventivamente il responsabile del loro ufficio e prenotarsi in via ufficiale tramite apposito portale on-line, il quale verificherà in automatico la possibilità di accettare o meno la prenotazione, sulla base del numero di prenotazioni già presenti, nell'ottica di evitare un eccessivo affollamento.
• Negli uffici viene comunque sempre garantita opportuna distanza tra le persone e vengono seguite tutte le idonee procedure anticontagio di sanificazione delle attrezzature e di aerazione dei locali.
• È favorito l'orario di ingresso ed uscita scaglionato.
• Tutto il personale prima di accedere all'area di lavoro dovrà lavarsi le mani seguendo le indicazioni del Ministero della Salute affisse vicino ai lavabi.
• Dopo aver utilizzato il proprio cellulare il lavoratore deve igienizzarsi nuovamente le mani tramite lavaggio o tramite soluzione idroalcolica se disponibile.
• Il personale deve limitare al massimo gli spostamenti tra reparti.
• Il personale terminata l'attività lavorativa deve evitare di assembrarsi in prossimità dell'azienda.
• Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia/areazione dei locali.
• Le attività di formazione in modalità in aula sono sostituite, quando possibile, da formazione a distanza. Per le attività di formazione in aula è necessaria una previa comunicazione all'ufficio sicurezza. Tali attività necessitano dell'utilizzo della mascherina e sono gestite nell'ottica del mantenimento del distanziamento interpersonale di 1 m. Il numero massimo di persone che possono accedere ad un locale dipende dalla tipologia di locale e dalla superficie calpestabile.
• in ottemperanza alle vigenti norme l'azienda chiedere a tutto il personale l'uso continuo di mascherine che mette a disposizione.
• Il personale che abbia svolto viaggi all'estero deve seguire le indicazioni date dal ministero per il rientro http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italia no&id=5411&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto.
• Sono vietati tutti i tipi di contatto stretto, gli scambi di oggetti, capi di vestiario ecc.
• Nel caso di uso di attrezzature in comune (palmari, tastiere, transpallet, ecc...) esse devono essere sanificati mediante gli appositi prodotti prima del passaggio.
• È ridotto al minimo l'uso di ascensori e montacarichi ed in ogni caso il montacarichi viene usato da 1 persona per volta.
• In caso di utilizzo di mezzi aziendali con più di una persona a bordo, il personale trasportato deve utilizzare la mascherina e si consiglia di procedere con finestrini aperti per favorire il ricambio d'aria e di disporsi sui sedili in modo tale da garantire la maggior distanza interpersonale possibile; in ogni caso non possono essere presenti più di 1 lavoratore per ogni fila di sedili. Volanti e leve del cambio devono essere sanificati dopo l'utilizzo.

11. Protezione dei soggetti deboli
• I dipendenti con patologie organiche importanti che lavorano a contatto con il pubblico si mettono in contatto con il proprio medico o il medico competente.
• Il datore di lavoro, tramite il Medico Competente, dà la propria disponibilità a valutare singolarmente eventuali iper-suscettibilità e necessità di misure preventive ulteriori.
• È favorito l'uso di ferie, permessi, ammortizzatori sociali, Smart Working.

12. Gestione di una persona sintomatica/positiva al COVID-19
I lavoratori devono controllare il proprio stato di salute prima di recarsi al lavoro misurando la temperatura e non devono accedere all'azienda in presenza di sintomi riconducibili al COVID19.
Qualora un lavoratore segnali all'azienda uno dei seguenti casi:
a) la propria positività;
b) l'insorgenza di sintomi riconducibili al covid19;
c) un contatto stretto con persona positiva al covid19;
d) un contatto stretto con persona sintomatica.
Si dovrà :
1. Esentare immediatamente il lavoratore dal lavoro.
2. Invitarlo a prendere contatto con il proprio medico.
3. Invitarlo a prendere contatto con il medico competente.
4. Individuare mediante intervista svolta dal medico competente eventuali contratti stretti tra gli altri lavoratori intendendo per contatto stretto “un contatto prolungato di almeno 15 minuti senza protezioni ad una distanza minore di un metro”.
5. Verificare tramite il medico competente che il lavoratore sia stato preso in carico dalla ASL per il tramite del suo medico di base e si stia attenendo alle disposizioni dell'autorità competente.
6. Nel caso ciò non avvenga, in caso la sintomatologia lo richieda, sarà il medico competente stesso a segnalarlo all'autorità sanitaria.
In tutti i casi l'azienda fornirà tutta la collaborazione necessaria alle Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19 inoltre al fine di agire tempestivamente ed essere efficaci nel contenimento del contagio in attesa del tracciamento ufficiale l'azienda per il tramite del medico competente inizia l'indagine e precisamente.
Nel caso un lavoratore positivo a) individui dei colleghi con i quali ha avuto contatto stretto essi saranno contattati dal medico competente che verificherà l'effettivo contatto stretto e li inviterà a segnalarsi per il tramite del medico di medicina generale secondo le modalità su descritte.
Nel caso il lavoratore a rischio b) c) d) riferisca contatti stretti con altri lavoratori nelle ultime 48 ore essi saranno contattati dal medico competente che valuterà la necessità di esonerarli dal lavoro in via precauzionale in attesa di definire il quadro clinico per poi rinviarli al medico personale per le opportune segnalazioni come sopra descritto.
Nel caso un lavoratore presenti sintomi suggestivi per infezione da COVID-19 mentre è in azienda si dovrà:
a. Isolare il lavoratore e allontanandolo dagli altri presenti nei locali.
b. Invitarlo (da parte di un preposto aziendale) a recarsi al proprio domicilio, contattare il proprio medico curante e il medico competente.
c. Sanificare in via straordinaria gli ambienti in cui il lavoratore ha operato.
d. Monitorare tramite il medico competente che il lavoratore segua le indicazioni date dall'autorità per il tramite del medico personale.
e. Procedere ad individuare eventuali contatti stretti secondo la modalità su descritta.
Si precisa che:
- Il personale in malattia o guarito dopo aver presentato sintomatologia suggestiva (es. febbre o disturbi respiratori) è considerato caso sospetto unicamente se sottoposto da parte dell'Autorità Sanitaria, a tampone per COVID-19.
- Il personale già valutato dall'Autorità Sanitaria e/o dal Medico Curante e non considerato meritevole di tampone specifico NON è da considerare come caso sospetto.

13. Sorveglianza Sanitaria / Medico Competente / RLS
Il Medico Competente aziendale è e deve essere coinvolto nelle fasi di individuazione delle misure organizzative e logistiche da mettere in atto per il contenimento del COVID-19 specialmente in riferimento ad aspetti correlati ad eventuali fragilità del personale.
La sorveglianza sanitaria prosegue nel rispetto delle misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute e secondo quanto previsto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e richiamate all'art. 34 del Decreto legge 02 marzo 2020, n. 9.
Ove possibile, le visite mediche verranno effettuate in ambiente con ampia metratura e con adeguato ricambio d'aria, che consenta il rispetto dei limiti del distanziamento sociale e un'adeguata igiene delle mani.
In occasione delle visite mediche il lavoratore dovrà indossare idonee protezioni (mascherine).
La programmazione delle visite mediche dovrà essere organizzata in modo tale da evitare l'aggregazione, ad esempio nell'attesa di accedere alla visita stessa
Un'adeguata informativa deve essere impartita ai lavoratori affinché non accedano alla visita con febbre e/o sintomi respiratori seppur lievi.
Tra le attività ricomprese nella sorveglianza sanitaria dovranno essere privilegiate le visite che possano rivestire carattere di urgenza e di indifferibilità quali: o la visita medica preventiva, anche in fase preassuntiva;
- la visita medica su richiesta del lavoratore;
- la visita medica in occasione del cambio di mansione;
- la visita medica precedente alla ripresa del lavoro dopo assenza per malattia superiore a 60 giorni continuativi.
- la visita medica periodica, (art. 41, c. lett. b)
- la visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro, nei casi previsti dalla normativa vigente (art. 41, c. 1 lett. e).
Per quanto concerne la visita medica in occasione del cambio della mansione (art. 41, c.1 lett. d) il medico competente valuterà l'eventuale urgenza ed indifferibilità tenendo conto sia dello stato di salute del lavoratore all'epoca dell'ultima visita effettuata, sia - sulla base della valutazione dei rischi - dell'entità e tipologia dei rischi presenti nella futura mansione.
Possono essere differibili, previa valutazione del medico stesso, in epoca successiva al 31 luglio 2020:
- la visita medica periodica, (art. 41, c. lett. b)
- la visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro, nei casi previsti dalla normativa vigente (art. 41, c. 1 lett. e).
È sospesa l'esecuzione di esami strumentali che possano esporre a contagio da SARS-CoV-2, quali, ad esempio, le spirometrie, gli accertamenti ex art 41 comma 4, i controlli ex art. 15 legge 125/2001 qualora non possano essere effettuati in idonei ambienti e con idonei dispositivi di protezione.
Il medico competente, in considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e nella sorveglia sanitaria, potrà suggerire l'adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori.
Il Medico competente collabora con l'azienda e con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19.
Il Medico Competente applicherà in Azienda eventuali indicazioni delle Autorità Sanitarie.
Reintegro lavorativo di lavoratori che sono stati affetti da Covid-19
Il reintegro lavorativo di lavoratori che sono stati affetti da COVID-19 potrà procedere unicamente previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone o fine quarantena, secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
Nel caso di lavoratori COVID-19 positivi per il quale è stato necessario un ricovero ospedaliero, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione, si dovrà procedere alla visita medica prevista dall'art. 41, c. 2 lett. e-ter del D.lgs. 81/08 e s.m.i. (quella precedente alla ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi) indipendentemente dalla durata dell'assenza.
Lavoratori fragili
È opportuno che il Medico Competente sia coinvolto per le identificazioni dei soggetti con particolari situazioni di fragilità ed è raccomandabile che la sorveglianza sanitaria ponga particolare attenzione ai soggetti fragili anche in relazione all'età.
In merito a tali situazioni di fragilità, i dati epidemiologici rilevano una maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione (> 55 anni di età), nonché in presenza di co-morbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità.
In considerazione di ciò, allo stato attuale, nelle more di una eventuale specifica previsione normativa, il Medico Competente nella valutazione della differibilità delle visite mediche periodiche terrà conto della maggiore fragilità legata all'età nonché di eventuali patologie del lavoratore.
I lavoratori andranno comunque sensibilizzati a rappresentare al Medico Competente l'eventuale sussistenza di patologie (a solo titolo esemplificativo, malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche), attraverso la richiesta di visita medica di cui all'art. 41 c. 1 lett. c. (c.d. visita a richiesta del lavoratore), corredata da documentazione medica relativa alla patologia diagnosticata, a supporto della valutazione del medico competente.
Il Datore di Lavoro provvede a consegnare ai lavoratori l'informativa in allegato “Nota informativa per i lavoratori alla luce del DPCM aprile 2020”.
I lavoratori con fragilità dovranno contattare il Medico Curante per segnalarle e valutare la possibilità di specifiche tutele INPS. Per i lavoratori con fragilità, che non potranno usufruire di strumenti di tutela individuati dall'INPS o dai Medici Curanti, saranno individuate soluzioni specifiche da parte del Datore di Lavoro in collaborazione con il Medico Competente nel rispetto della privacy e dignità del lavoratore.

14. Messa a conoscenza delle parti interessate
La presente procedura è stata redatta dal Servizio di Prevenzione e Protezione in accordo con l'ufficio personale, il Datore di Lavoro, il Medico Competente e gli RLS. Al fine della sua corretta attuazione, copia del presente protocollo è resa disponibile a tutti i dipendenti, e questi ultimi provvedono ad attuare quanto previsto al suo interno.
il Servizio di Prevenzione e Protezione in collaborazione con i preposti vigila circa l'applicazione e segnala all'ufficio del personale eventuali violazioni.
Ringraziando tutti per la collaborazione il Servizio di prevenzione e protezione è a Vostra disposizione per qualunque dubbio.