Tipologia: Accordo
Data firma: 25 febbraio 2021
Parti: Confitarma, Assarmatori e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti
Settori: Trasporti, Marittimi
Fonte: fitcisl.org


Verbale di incontro

In data 25 febbraio 2021 si sono incontrate in videoconferenza Confitarma, Assarmatori e le Segreterie Nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, allo scopo di effettuare una valutazione della situazione emergenziale anche in relazione alle gravi problematiche relative all’imbarco e sbarco dei marittimi a bordo delle navi battenti bandiera italiana in relazione all’emergenza sanitaria in atto (virus COVID-19).

Premesso che
- le Parti si danno reciprocamente atto che gli accordi sottoscritti a partire dal 31 marzo 2020, fino a quello, da ultimo, firmato in data 21 gennaio 2021, hanno contribuito a garantire la piena operatività delle navi impegnate nei traffici internazionali in quanto, in assenza della sottoscrizione degli stessi, si sarebbe rischiato di determinare il fermo di tali navi, a causa dell’impossibilità a rispettare le tabelle minime di sicurezza, con conseguenti riflessi negativi sull’occupazione;
Considerato
- il progressivo miglioramento, registrato nelle ultime settimane, in merito alle gravi problematiche relative agli avvicendamenti degli equipaggi anche in virtù delle importanti azioni diplomatiche svolte dalle competenti Amministrazioni italiane e dalle Organizzazioni sindacali e datoriali firmatarie del presente accordo, anche tramite le proprie rispettive rappresentanze europee e internazionali;
- che, anche grazie a notevoli sforzi gestionali, le imprese armatoriali - salvo casi limitati e circoscritti - sono tornate ad avvicendare il personale marittimo italiano e comunitario nell’ambito dei periodi massimi di imbarco previsti dal vigente CCNL;
- che, pertanto, per il suddetto personale il ricorso a periodi di imbarco superiori a quelli massimi previsti dal vigente CCNL potrebbe ormai risultare residuale;
Tenuto conto, tuttavia, del fatto che
- è concreto il rischio che le varianti del virus che si stanno fortemente diffondendo in Europa potrebbero portare nel prossimo futuro alcuni Paesi Terzi ad adottare nuove pesanti restrizioni all’ingresso di cittadini comunitari nei loro Paesi;
Tutto ciò premesso, le parti concordano che
Gli accordi sindacali sottoscritti in data 31 marzo, 30 aprile, 27 maggio, 25 giugno, 23 luglio, 25 agosto, 14 settembre, 2 e 22 ottobre, 4 e 16 novembre, 3 e 15 dicembre 2020, 7 gennaio u.s. e, da ultimo, quello del 21 gennaio u.s., si intendono decaduti a decorrere dal 27 febbraio 2021.
Qualora il protrarsi della emergenza sanitaria derivante dalla diffusione della pandemia COVID-19 e la diffusione delle varianti del virus determinino nuove pesanti restrizioni da parte di Paesi Terzi all’ingresso di cittadini comunitari nei loro Paesi, le Parti si incontreranno al fine di effettuare una valutazione della portata e della dimensione degli effetti conseguenti ed eventualmente riportare al
tavolo nazionale la gestione del processo, anche in ragione dei risultati positivi in termini di risposta ed efficacia per la continuità del lavoro marittimo.
Inoltre, in conformità al vigente dettato contrattuale, le Parti si danno atto che eventuali specifiche problematiche negli avvicendamenti degli equipaggi, che dovessero emergere per singole imprese armatoriali, saranno oggetto di confronto fra l’azienda interessata, assistita dall’Associazione datoriale di riferimento, e le Organizzazioni sindacali firmatarie del presente accordo.
Anche in previsione dell’incontro del 3 marzo p.v. presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, il presente verbale verrà trasmesso alla competente Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al suddetto Comando Generale.