Ministero dell’Interno
GABINETTO DEI. MINISTRO
N. 15350/117/2/1 Uff.III-Prot.Civ. Roma, data del protocollo
AI SIGG.RI PREFETTI DELLA REPUBBLICA
LORO SEDI
AI SIGG.RI COMMISSARI DEL GOVERNO PER LE PROVINCE DI
TRENTO e BOLZANO
AL SIG. PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA VALLE D’AOSTA
AOSTA
e, per conoscenza
AL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Segreteria del Dipartimento
AL DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
AL DIPARTIMENTO PER L’AMMINISTRAZIONE GENERALE, PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE
SEDE
OGGETTO: Piano nazionale di vaccinazione. Programma prioritario per le Forze Armate e le Forze di Polizia.
Il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid 19, Domenico Arcuri, ha recentemente reso noto (all. 1) che, nell’ambito del piano nazionale di vaccinazione, in corso di attuazione, il personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, nonché del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato inserito tra i gruppi prioritari del percorso di vaccinazione dedicato a cittadini con età non superiore ai 55 anni e non affetti da particolari forme, di fragilità individuale.
Tale previsione è stata specificata nel documento di aggiornamento del Piano strategico nazionale dei vaccini (all. 2) elaborato dal Ministero della Salute, con il quale è stato precisato il novero dei destinatari e sono stati integrati i criteri di priorità che le Regioni dovranno applicare nella somministrazione delle dosi vaccinali loro assegnate.
Si informa, altresì, che le Regioni hanno già cominciato a ricevere, secondo un piano distributivo gestito dalla struttura commissariale, appositi quantitativi di dosi vaccinali che verranno, secondo i cennati criteri di priorità di cui al documento in allegato 2, destinati alla somministrazione anche in favore del personale sopra indicato.
Ciò posto, i Sigg.ri Prefetti dei capoluoghi di regione e i Sigg.ri Commissari del Governo per le province autonome vorranno cortesemente:
• acquisire dai Sigg.ri Questori dei capoluoghi di regione e delle province autonome e dai Sigg.ri Direttori Regionali e Interregionali dei Vigili del Fuoco il quadro esigenzialc riferito al personale operante presso le strutture presenti negli ambiti di rispettiva competenza territoriale. Tale quadro, cautelativamente, dovrà ricomprendere l’intera platea dei potenziali destinatari, ancorché la somministrazione dei vaccini sia subordinata alla volontaria adesione da parte degli interessati;
• assumere interlocuzioni con le competenti articolazioni regionali ai fini dell’attivazione della dedicata campagna vaccinale, secondo i modelli organizzativi indicati con circolare del 10 febbraio 2021, della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che prevedono che la vaccinazione possa essere somministrata:
1) presso le ASL/ASP o altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, o presso medici di base, previa prenotazione ed afflusso concordato con l’Amministrazione;
2) presso le suddette strutture con la partecipazione attiva di personale medico e di supporto dell’Amministrazione;
3) presso strutture dell’Amministrazione, tramite proprio personale sanitario, con la collaborazione o meno di personale delle ASL/ASP;
4) presso le ASL/ASP o altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, o presso i medici di base, previa prenotazione ed afflusso diretto del personale dell’Amministrazione,
Attesa l’esigenza di garantire un costante flusso informativo con le Autorità regionali, anche in relazione alle finalità di aggiornamento dell’Anagrafe Nazionale Vaccini, cui ha fatto riferimento il Commissario Straordinario nella nota citata in premessa, si ravvisa l’opportunità che i modelli organizzativi preferenziali siano quelli indicati ai punti 1), 2) e 3), e che l’ultima modalità rivesta carattere residuale, come peraltro precisato nella stessa circolare dipartimentale succitata.
Tenuto conto che nel documento in allegato 2, con riferimento alla Tabella 5, è indicata l’ulteriore categoria “altri servizi essenziali”, le SS.LL. potranno altresì avviare le opportune intese con le autorità regionali al line di ricomprendere nel programma prioritario di vaccinazioni in questione, secondo i criteri generali previsti nel citato documento, il personale riconducibile a tale categoria, tra cui si colloca, ai sensi dell’art. 1, comma 1 della legge 12 giugno 1990, n.146, anche il personale dell’Amministrazione civile dell’interno in servizio presso le Prefetture ovvero presso le articolazioni territoriali funzionalmente e gerarchicamente dipendenti dai Dipartimenti interessati.
A tal fine, i Sigg.ri Prefetti dei capoluoghi di regione, per il tramite dei Prefetti delle altre province della regione, e i Sigg.ri Commissari del Governo per le province autonome vorranno acquisire anche il quadro esigenziale riferito al predetto personale dell’Amministrazione civile dell’interno.
Si fa presente che laddove il modello organizzativo attuato sia quello specificato al punto 3), dovrà essere valutata l’opportunità che l’attività di somministrazione delle dosi vaccinali in favore del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dell’Amministrazione civile dell’interno venga sostenuta con il supporto delle strutture sanitarie territoriali della Polizia di Stato.
Le SS.LL. vorranno, infine, assicurare le necessarie interlocuzioni con le competenti autorità regionali in relazione a esigenze correlate al piano vaccinale in oggetto, eventualmente rappresentate dai vertici regionali di Forze di polizia inquadrate in altre Amministrazioni dello Stato.
Nel confidare nella consueta puntuale collaborazione, le SS.LL. sono pregate di voler dare cortese notizia dell’avvio delle vaccinazioni in questione, fornendo anche a questo Ufficio, oltre che ai Dipartimenti interessati, un costante aggiornamento informativo sulla campagna vaccinale.
IL CAPO DI GABINETTO
Frattasi