22 ottobre 2009: DG 813 - Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro.

Oggetto: Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio 2009 – 2011. Primo anno (2009).


LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA del Vice Presidente della Giunta Regionale;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni, concernente “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”;

VISTO il regolamento 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, che disciplina l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale;

VISTO il D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 e della vigente legislazione in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

VISTA la legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32. “Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2009”, che prevede nell’ambito del capitolo H13567 un importo pari a 5 milioni di euro per il 2009 destinato “all’implementazione, la qualificazione ed il monitoraggio delle attività di prevenzione, vigilanza e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per la costituzione e gestione di un numero unico regionale dedicato alla sicurezza sul lavoro” ;
VISTA la L.R. 1 settembre 1999, n. 16, “Istituzione di Laziosanità – Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio (A.S.P.)”;

VISTO il R.D. 147/1927 “Approvazione del Regolamento speciale per l’impiego dei gas tossici” e successive modificazioni;

VISTO il D.P.C.M 17 dicembre 2007 che prevede l’esecuzione dell’accordo del 1° agosto 2007 tra Governo, Regioni e Province Autonome chiamato “Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro”;

VISTA la D.G.R. n. 177 del 27 marzo 2009, “Attribuzione al Dipartimento di Epidemiologia dell’azienda USL Roma E delle funzioni di Centro Operativo Regionale (COR) della Regione Lazio previste dal d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, art. 244. Istituzione del Registro Regionale dei casi di neoplasia di sospetta origine professionale e delle relative esposizioni”;

VISTA la D.G.R. n. 458 del 26 giugno 2007 “Decreto Ministeriale 18 marzo 2003, n. 101. Mappatura della presenza dell’amianto nella Regione Lazio. Approvazione progetto (1°fase) e affidamento incarico al Laboratorio di Igiene Industriale- Centro Regionale Amianto dell’Asl di Viterbo - Spesa € 269.657,40 – cap. E34110. Es. Fin. 2007”;

VISTA la D.G.R. n. 617 del 26 settembre 2006 relativa al “Piano Straordinario Regionale di Prevenzione degli infortuni sul lavoro per il potenziamento, l’implementazione delle attività di sicurezza attuate dagli SPreSAL delle ASL del Lazio, di interventi attuati dalle Parti Sociali, istituzione dell’Osservatorio Regionale presso l’ASP” - Spesa € 4.000.000,00 capitolo H11550 esercizio 2006;

VISTA la D.G.R. n. 635 del 3 agosto 2007 relativa al “Piano Straordinario Regionale di Prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Triennio 2006-2008 - Secondo anno (2007)”;

VISTO la D.G.R. n. 897 del 17.12.2008 realtiva al Piano Straordinario Regionale di Prevenzione degli infortuni e malattie professionali – triennio 2006 – 2008. Terzo anno (2008);

CONSIDERATO che il Servizio Sanitario Regionale è impegnato attraverso i Servizi PreSAL dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL nel rendere più incisivo il sistema di controlli sulla applicazione delle leggi e nello sviluppare interventi di prevenzione degli infortuni e della malattie professionali, al fine di migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori e far crescere in qualità il sistema imprese, anche in relazione al rispetto del Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro;

CONSIDERATO che Laziosanità - ASP svolge attività di supporto tecnico-scientifico per la Regione Lazio in materia di “progettazione, promozione e sviluppo di modelli organizzativo-gestionali innovativi, anche su base sperimentale, orientati all’efficienza, all’efficacia e al miglioramento qualitativo dei servizi sanitari e che con la DGR n. 617/2006 è stato istituito l’Osservatorio regionale sulla sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro presso l’Agenzia di Sanità Pubblica (ASP)”;

CONSIDERATO che la LAIT S.p.a. ha il compito di eseguire la manutenzione e lo sviluppo del portale regionale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e che ciò rientra tra gli obiettivi della Direzione Politiche della Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro;

VISTO il Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio 2009 – 2011. Primo anno (2009), allegato alla presente deliberazione e facente parte integrale e sostanziale di essa (allegato n. 1);

RITENUTO che la realizzazione dei programmi di formazione, informazione e assistenza rivolti ai lavoratori, RLST, RLS, preposti, micro, piccole e medie imprese avverrà con avviso pubblico, fatta salva l’attuazione dei progetti già precedentemente approvati;

RITENUTO di finanziare l’insieme degli interventi previsti dal “Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio 2009 – 2011. Primo anno (2009)“, con l’utilizzo dello stanziamento di 5 milioni di euro per il 2009 del capitolo H13567 destinato all’implementazione, la qualificazione ed il monitoraggio delle attività di prevenzione, vigilanza e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per la costituzione e gestione di un numero unico regionale dedicato alla sicurezza sul lavoro ”;

ACQUISITO il parere della Commissione Consiliare speciale “Indagine conoscitiva sul fenomeno della sicurezza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro” ai sensi dell’art. 163, comma 2, della L.R. n.4 del 28 aprile 2006 in data 14/07/2009;

CONSIDERATO che il Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio 2009 – 2011. Primo anno (2009) è stato presentato e discusso nella seduta del Comitato di Coordinamento Regionale ex art. 7 del D.Lgs. 81/08 del 9 aprile 2008;

ESPERITA la procedura di concertazione con le Parti Sociali nella riunione del 27 luglio 2009;

All’unanimità,


DELIBERA

Per le considerazioni esposte in premessa che qui si intendono integralmente riportate

- di approvare il Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio 2009 – 2011. Primo anno (2009)che si allega come parte integrante e sostanziale alla presente atto (allegato n° 1) e di finanziare l’insieme degli interventi previsti dal “Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio 2009 – 2011. Primo anno (2009)“, con l’utilizzo dello stanziamento di 5 milioni di euro per il 2009 del capitolo H13567 destinato “all’implementazione, la qualificazione ed il monitoraggio delle attività di prevenzione, vigilanza e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per la costituzione e gestione di un numero unico regionale dedicato alla sicurezza sul lavoro ”;

- di stabilire che la realizzazione dei programmi di formazione, informazione e assistenza rivolti ai lavoratori, RLST, RLS, preposti, micro, piccole e medie imprese avvenga con avviso pubblico, fatta salva l’attuazione dei progetti già precedentemente approvati;

La LAIT S.p.a. ha il compito di eseguire il progetto per la manutenzione del portale regionale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

Il Direttore Regionale della Direzione Politiche della Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro provvederà con successivi atti all’attuazione del “Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio 2009 – 2011. Primo anno (2009)”.


La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito web regionale www.regione.lazio.it.










ALLEGATO 1


Direzione Regionale Politiche della Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro
Area 44/03 - Ufficio speciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro


PIANO REGIONALE
PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO E DELLE MALATTIE DA LAVORO TRIENNIO 2009-2011-PRIMO ANNO (2009)


Premessa

Il “miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori…” così come prefigurato dall’evoluzione della normativa prodotta dall’emanazione del D.Lgs. 81/08 deve rispondere sempre più all’esigenza di operare in una logica di “sistema”, di individuare le priorità di intervento e di realizzare appropriate ed efficaci azioni di prevenzione, di assicurare il reale coinvolgimento di tutti gli attori del sistema e di produrre e diffondere adeguate e fruibili informazioni per migliorare la conoscenza e per indirizzare le scelte operative.
Il piano regionale che si è attuato nel triennio 2006-2008, ha definito risorse ed obiettivi finalizzati alla realizzazione delle attività di prevenzione e sicurezza sul lavoro, alla loro qualificazione e monitoraggio, con particolare riferimento alla vigilanza, alla formazione alle campagne di informazione e diffusione della cultura della sicurezza . Tutto ciò in coerenza con quanto la normativa nazionale e regionale prevede nella tematica considerata.
In tale ottica si inserisce lo sviluppo del Piano regionale per il prossimo triennio quale strumento di indirizzo strategico e funzionale all’attuazione efficace di azioni di tutela e promozione della salute, prevenzione e vigilanza nei luoghi di lavoro nel contesto regionale.
Il piano 2009-2011 vuole rappresentare da un lato il consolidamento delle azioni già intraprese e che si sono dimostrate efficaci, dall’altro individuare e realizzare obiettivi di sviluppo ed implementazione di azioni volti ad assicurare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, adeguate ai bisogni ed alla domanda di salute della popolazione che lavora.
Ciò richiede un’azione congiunta di tutti i soggetti del “sistema prevenzione”, sia per la multifattorialità dei fattori di rischio implicati sia perché senza una reale partecipazione, multidisciplinare e multiistituzionale, si viene a ridurre l’efficacia delle azioni di promozione della salute e di prevenzione dei danni per la salute derivanti dal lavoro.

Il contesto produttivo/occupazionale e le problematiche di salute

Dai dati emersi nell’ ultimo “Rapporto Regionale Infortuni sul lavoro e Malattie Professionali nel Lazio - anni 2000-2006” dell’ASP, il contesto produttivo regionale è caratterizzato dalla presenza sul territorio di micro e piccole-medie imprese, che, assieme alla loro frammentazione sul territorio, pongono problemi specifici per l’attuazione delle misure per la salute di chi lavora.
I comparti produttivi che presentano indici infortunistici elevati sono, oltre all’Edilizia, i trasporti, alcune lavorazioni metalmeccaniche, i servizi e l’agricoltura.
In tale scenario bisogna tenere conto come l’evoluzione del mercato del lavoro (flessibilità, impiego di manodopera di cittadini stranieri, extracomunitari e non) così come il fenomeno del “sommerso” ( circa ¼ degli attuali occupati, che colpisce alcuni comparti produttivi più che altri) costituiscano ulteriori elementi incidenti sulla modificazione in termini di rischio e di danno per i lavoratori e, conseguentemente, di adeguatezza delle politiche e strategie di prevenzione.
Il trend temporale degli infortuni mostra una diminuzione negli anni, sia nel numero totale degli eventi che per quanto riguarda gli eventi mortali. Da considerare attentamente che, alla diminuzione dei numeri assoluti, non sempre corrisponde una minore gravità degli eventi.
Le patologie da lavoro, con tutti i limiti conoscitivi che attualmente persistono su tutto il territorio nazionale, sono caratterizzate dall’emergenza di nuove patologie correlate a rischi nuovi e/o diversificati rispetto al passato.

Il contesto normativo

Il contesto normativo configurato dal Decreto legislativo 81/08 è in ulteriore evoluzione, per la prossima emanazione sia del decreto correttivo del medesimo testo, sia di decreti attuativi previsti ( ad esempio quello sul sistema informativo nazionale di prevenzione nei luoghi di lavoro).
Parimenti in evoluzione, e in corso di emanazione, è il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione che continuerà anche per il triennio 2010-2012, e che contiene obiettivi specifici per la prevenzione nei luoghi di lavoro e vincola la programmazione regionale alla contestualizzazione territoriale di tali obiettivi.
Rimane del tutto attuale, peraltro, tutta la previsione di obiettivi e azioni contenuti nel DPCM 17.12.2007 “Patto per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, a cui ha già fatto riferimento la programmazione regionale per l’anno 2008 e che, ovviamente, rappresenta anche per il successivo periodo, vincolo per la programmazione, in considerazione anche del fatto che alcuni indicatori in esso contenuti rappresentano il riferimento per l’erogazione dei LEA in tale ambito.
Infine, a livello nazionale, sono in fase di avvio il Piano Nazionale Edilizia ed il Piano Nazionale Agricoltura, come definito nel Coordinamento interregionale di prevenzione nei luoghi di lavoro. A questi due piani, ovviamente, la Regione Lazio partecipa sia per la rilevanza in termini di priorità di rischio dei due comparti, sia per le esperienze maturate negli anni con l’attività svolta dai Servizi delle ASL.
Il forte elemento di novità e di stabilità del sistema regionale è rappresentato dalla costituzione e dal funzionamento del Comitato regionale di coordinamento previsto dall’articolo 7 del decreto 81/08 e, conseguentemente, dell’Ufficio operativo e degli Organismi provinciali. Ciò rappresenta sicuramente il contesto istituzionale e lo strumento più efficace per definire politiche, strategie e obiettivi di prevenzione con la partecipazione, il concorso e la condivisione dei vari soggetti che operano nel “sistema di prevenzione”.


--------------------------------------------------------------


Gli obiettivi strategici del piano regionale

Obiettivo generale

Le strategie regionali per la seconda triennalità del piano per la salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro è quello di passare da una fase di programmazione attraverso un “piano straordinario” ad una di messa a regime “ordinario” di politiche regionali, obiettivi ed attività, ed hanno come obiettivo generale la riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro in linea con gli standard definiti a livello comunitario e nazionale.
Tale obiettivo generale si muove sulle seguenti linee di indirizzo:
- consolidamento e sviluppo delle azioni già intraprese al fine di rendere “prassi corrente” quanto fino ad ora ha avuto carattere di avvio e/o di sperimentazione
- definizione e implementazione di obiettivi ed attività che rispondano in maniera sempre più efficace: a) all’evoluzione della normativa e del mercato del lavoro; b) al quadro dei rischi e dei danni; c) alla specificità e priorità dei bisogni e della domanda di salute nei luoghi di lavoro che emergono dai vari territori regionali
- adeguamento degli organici dei Servizi Presal alle esigenze di realizzazione degli obiettivi
- pieno utilizzo e funzionamento degli strumenti istituzionali e normativi, con il coinvolgimento delle parti sociali, degli Enti, delle altre Istituzioni demandate alla prevenzione e vigilanza nei luoghi di lavoro
- particolare attenzione al confronto, condivisione e coinvolgimento delle parti sociali e degli organismi paritetici negli obiettivi e nelle azioni

Obiettivi specifici

Gli obiettivi specifici si articolano in quattro macroaree (“pilastri”) su cui si sviluppa la complessiva attività:
Potenziare le attività di prevenzione e vigilanza degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro e lavoro correlate
Sviluppare i Sistemi informativi e le attività di comunicazione istituzionale e scientifica
Indirizzare le attività di assistenza, informazione e formazione sulle tematiche degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro e lavoro correlate in coerenza con le strategie generali e degli obiettivi del piano triennale
Realizzare le attività di Promozione della salute nei luoghi di lavoro

--------------------------------------------------------------

Linee di azione programmatiche

Le realizzazione degli obiettivi specifici si attua attraverso programmi finalizzati.

Potenziare le attività di prevenzione e vigilanza degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro e lavoro correlate

Funzionamento a regime del Comitato di Coordinamento regionale, dell’Ufficio operativo e dei Comitati provinciali
Stabilizzazione del potenziamento dei Servizi Presal in termini di personale, strumentazioni e software
Realizzazione di piani mirati di prevenzione degli infortuni nei comparti edilizia, agricoltura , nonché in comparti definiti a rischio sulla base delle informazioni epidemiologiche e di quelle delle attività svolte
Realizzazione di attività di prevenzione e vigilanza sulle patologie da lavoro, particolarmente per la “ricerca attiva” delle stesse e per la prevenzione del rischio da esposizione ad agenti cancerogeni
Monitoraggio dell’attività di vigilanza, attraverso il pieno funzionamento dei flussi informativi dedicati
Prosecuzione e sviluppo del piano regionale amianto


Sviluppare i Sistemi informativi e le attività di comunicazione istituzionale e scientifica

Utilizzo delle informazioni correnti dei Sistemi Informativi ai fini della programmazione e valutazione delle attività sul territorio regionale, anche attraverso la rivisitazione e potenziamento degli obiettivi e delle attività dell’Osservatorio regionale presso l’ASP
Messa a disposizione delle informazioni derivanti dall’elaborazione dei flussi esistenti e loro diffusione ai soggetti della prevenzione anche attraverso lo sviluppo del portale regionale sulla salute e sicurezza sul lavoro

Indirizzare le attività di assistenza, informazione e formazione sulle tematiche degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro e lavoro correlate in coerenza con le strategie generali e degli obiettivi del piano triennale rivolte sia al sistema delle imprese che dei lavoratori

Definizione di indirizzi per adeguare le attività ed i contenuti formativi realizzati nel territorio regionale dai vari soggetti, in coerenza con le strategie e gli obiettivi regionali della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Assistenza e informazione, anche attraverso gli Organismi paritetici a imprese e lavoratori, RLS, e RLST, in particolar modo rivolti al mondo della micro e PMI
Realizzazione di iniziative di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro negli istituti scolastici di II grado
Realizzazione di strumenti e campagne informative, con particolare riferimento alle iniziative rivolte alla popolazione lavorativa straniera

Realizzare le attività di Promozione della salute nei luoghi di lavoro

Attivazione di un centro di riferimento regionale per la promozione della salute nei luoghi di lavoro
Avvio di iniziative a carattere regionale di promozione della salute nei luoghi di lavoro

--------------------------------------------------------------

Programmi da finanziare con i fondi stanziati per il 2009 ( € 5.000.000,00)

(A) Potenziare le attività di prevenzione e vigilanza degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro e lavoro correlate

Funzionamento Organismi provinciali

Come definito dal DPCM 21.12.07 e dalla DGR 178/2009, gli Organismi provinciali attuano i piani operativi di vigilanza definiti in sede di Ufficio operativo del Comitato di coordinamento regionale.
In tale ambito sono definite, sempre ai sensi della DGR 178/09 le risorse ordinarie che sono rese sinergicamente disponibili da parte dei vari soggetti pubblici interessati
Per attuare una prevenzione efficace del fenomeno infortunistico e delle malattie da lavoro non si può far riferimento solo all’equazione: più vigilanza = più repressione = più prevenzione, senza con ciò nulla togliere all’importanza cruciale della vigilanza.
Il problema è infatti quale vigilanza sviluppare dentro una politica complessiva finalizzata alla prevenzione e alla promozione della salute.
Bisogna assicurare una reale integrazione degli interventi da parte di tutti gli aventi titolo, da quelli istituzionali fino alle forze sociali, al fine di realizzare il “sistema della prevenzione”.
Pertanto si ritiene necessario supportare con risorse dedicate l’avvio ed il funzionamento degli Organismi provinciali al fine di:
· utilizzare localmente i dati dei sistemi informativi correnti per le attività sul territorio
· produrre report periodici, sulla base di indici e indicatori concordati tra gli Enti facenti parte degli Organismi, anche al fine di una lettura valutativa delle azioni realizzate
· supportare le scelte operative, anche attraverso la verifica della diffusione e dell’applicazione di vademecum, linee guida, buone prassi, scambio di informazioni sull’attività di vigilanza tra ASL, DPL, INAIL, INPS, VVF, Polizie Locali, in modo da integrare e coordinare, in particolare sull’edilizia e sull’agricoltura, le rispettive attività di controllo e ottimizzare la presenza sul territorio
· Raccogliere le iniziative di indirizzo e di formazione dei loro associati da parte delle Associazioni Imprenditoriali (artigiane, industriali, agricole) e della CCIAA.
· mettere a disposizione materiali relativi a esperienze esemplari condotte sul territorio regionale/nazionale
· promuovere le sinergie tra i soggetti e gli Enti in periodici momenti di confronto.

Risorse dedicate: € 600.000,00
Gestione : Aziende USL partecipanti all’ Organismo provinciale

 
Stabilizzazione del potenziamento dei Servizi Presal in termini di personale, strumentazioni e software

L’azione di vigilanza e prevenzione richiede sempre più che i Servizi Presal dispongano di risorse adeguate a realizzare interventi efficaci nel panorama in evoluzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Particolare importanza, riveste il rafforzamento dei Servizi in termini di personale tecnico laureato ( ingegneri, architetti, chimici, etc.) per permettere incisive azioni di risanamento dei luoghi di lavoro non a norma. Accanto a ciò la riqualificazione culturale e professionale del personale operante ( sia sanitario che tecnico) al fine di rispondere adeguatamente alla domanda di salute dei lavoratori
Le risorse saranno dedicate al potenziamento degli organici

Risorse dedicate: € 2.040.000,00
Gestione : Aziende USL

Prosecuzione e sviluppo del piano regionale amianto

Azioni di prevenzione verso i lavoratori esposti ad agenti cancerogeni

Della necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell’attività che comporta esposizione ad amianto parla chiaramente già l’art. 29 comma 4 del D Lgs 277/91. L’art. 259 comma 2 del D Lgs 81/2008 ribadisce che il medico competente all’atto della cessazione del rapporto di lavoro “deve fornire al lavoratore le indicazioni relative alle prescrizioni mediche da osservare ed all’opportunità di sottoporsi a successivi accertamenti sanitari”.
Al momento non esistono le condizioni tecnico-scientifiche per attuare programmi di screening attivi volti ad effettuare una utile diagnosi precoce per mesotelioma e tumore polmonare, mentre per l’asbestosi la diagnosi precoce è possibile, seppure di limitata utilità (Merler, 2006).

L’attività di sorveglianza sanitaria degli ex esposti possibile ha lo scopo di :
- identificare patologie da pregressa esposizione lavorativa ad amianto e favorirne il riconoscimento previdenziale;
- informare gli ex esposti sui rischi connessi all’amianto e sugli accertamenti sanitari più corretti da effettuare, sulla base della stima della pregressa esposizione e dell’esame clinico;
- promuovere la cessazione dell’abitudine al fumo attraverso il counselling
La Regione Lazio attraverso queste Linee Progettuali intende promuovere l’apertura di “sportelli amianto” sul territorio ai quali i cittadini potranno accedere per effettuare una stima della pregressa esposizione ad amianto, nonché per ricevere informazioni su eventuali benefici previdenziali e su tutte le tematiche correlate con l’amianto. Sulla base della classificazione della pregressa esposizione (alta o bassa) sarà inoltre possibile accedere ad una sorveglianza sanitaria di I livello finalizzata alla promozione della salute o di II livello finalizzata alla diagnosi, cura e riconoscimento di malattia professionale.

Risorse dedicate: € 250.000,00
Gestione : Ufficio speciale sicurezza nei luoghi di lavoro

Mappatura amianto
La prosecuzione del progetto mappatura dei materiali contenenti amianto nel Lazio prevede la conclusione prima fase, con il ricontatto degli Enti che non hanno risposto alla prima fase utilizzando la metodologia messa a punto per la seconda fase. Si prediligono i comuni con un più alto numero di abitanti. Provincia di Roma a parte, con il ricontatto di circa 100 comuni si raggiunge oltre il 50% della popolazione.
Si prosegue quindi con la mappatura degli Impianti Industriali e Grandi Aziende Pubbliche e Private.
Altro elemento di sviluppo è il telerilevamento. In tal senso si sono avviate collaborazioni con altri Enti (CNR) per la realizzazione di un sorvolo di aree della Regione dedicato alla rilevazione di coperture in cemento amianto.
Strategico, in questa fase di sviluppo, è l’attivazione di sportelli dedicati presso i Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL, al fine di fornire la necessaria assistenza ai cittadini sulla problematica
Per “dimensionare” la problematica dell’amianto nella Regione, si sta valutando l’ipotesi di concentrare la raccolta delle informazioni in piccole aree (2-3 comuni) su cui realizzare un lavoro di mappatura a “tappeto” delle aree maggiormente antropizzate.
Lo sviluppo di “sistema” in tale ambito, coerente con gli obiettivi su esposti, ovviamente, prevederà azioni che portino alla risoluzione delle problematiche inerenti il trasporto, lo stoccaggio e lo smaltimento definitivo dei materiali contenenti amianto che siano rimossi dai siti che li contenevano.

Risorse dedicate: € 200.000,00
Gestione : Centro regionale amianto, Civitacastellana – Az. USL VT


(B) Sviluppare i Sistemi informativi e le attività di comunicazione istituzionale e scientifica

v Rivisitazione e potenziamento degli obiettivi e delle attività dell’Osservatorio regionale presso l’ASP

Messa a regime del funzionamento dell’Osservatorio regionale per garantire il flusso informativo da e verso la Direzione regionale e i Servizi del territorio. In special modo si dovrà realizzare una attività che permetta, utilizzando i flussi correnti previsti dalle norme, di costruire un’anagrafe regionale dei “soggetti della prevenzione”.

Risorse dedicate: € 150.000,00
Gestione : Laziosanità - ASP

Sviluppo del portale regionale sulla salute e sicurezza sul lavoro

Potenziamento del portale quale strumento di servizio per i soggetti, istituzionali e non, del sistema di prevenzione regionale, anche attraverso la stipula di contratti temporanei.
Risorse dedicate: € 200.000,00
Gestione : Ufficio speciale sicurezza nei luoghi di lavoro
(C) Indirizzare le attività di assistenza, informazione e formazione sulle tematiche degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro e lavoro correlate in coerenza con le strategie generali e degli obiettivi del piano triennale rivolte sia al sistema delle imprese che dei lavoratori

Assistenza e informazione, attraverso gli Organismi paritetici, a imprese e lavoratori, RLS, e RLST, in particolar modo rivolti al mondo della micro e PMI

In continuità con quanto già attuato negli anni scorsi, si ritiene necessario rafforzare ulteriormente il coinvolgimento e la partecipazione degli Organismi paritetici nelle attività di formazione delle figure della prevenzione nei luoghi di lavoro. Fondamentale in tal senso è l’indirizzo che l’Area 44/03 darà in termini di obiettivi e contenuti formativi, al fine di realizzare una adeguata formazione ai soggetti regionali del “sistema prevenzione”. Più specificamente saranno realizzate iniziative rivolte sia ai “datoriali” ( RSPP, MC,) che ai lavoratori e loro rappresentanti ( RLS, RLST). Anche in questa linea di attività andranno tenute in particolare considerazione le iniziative rivolte alla popolazione lavorativa straniera.

Risorse dedicate: € 900.000,00, di cui
Corso regionale per gli operatori degli Spresal = 200.000,00 €
Formazione, informazione, assistenza per lavoratori, RLS, RLST, micro e PMI = 700.000,00€
Gestione : Ufficio speciale sicurezza nei luoghi di lavoro
 
Realizzazione di iniziative di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro negli istituti scolastici di II grado

Come previsto dal decreto 81/08 ( e precedentemente dalla legge delega 123/07) le iniziative di formazione rivolte agli alunni delle scuole di II grado sono già in essere in diversi territori regionali per l’impegno dei Servizi Presal delle ASL.
Tali iniziative rivestono importanza rilevante non solo per trasmettere ai giovani che si apprestano ad entrare nel mercato del lavoro informazioni su norme, metodologie e tecniche, ma anche, e soprattutto, per indurre l’adozione di comportamenti “virtuosi” per tutelare la propria ed altrui salute nel luogo di lavoro. In tal senso si avvieranno, in collaborazione con gli Istituti scolastici, iniziative di formazione sulle tematiche di salute e sicurezza, nonché iniziative finalizzate all’acquisizione di profili professionali previsti dalla norma, in collaborazione con gli Enti Bilaterali.

Risorse dedicate: € 210.000,00
Gestione : Aziende USL

(D) Realizzare le attività di Promozione della salute nei luoghi di lavoro

Attivazione di un centro di riferimento regionale per la promozione della salute nei luoghi di lavoro

Risorse dedicate: € 180.000,00
Gestione : Azienda USL RMG

Iniziative a carattere regionale di promozione della salute nei luoghi di lavoro

La normativa degli ultimi anni ( rafforzata in questo dal D.Lgs. 81/08) ha introdotto la possibilità di controllo di alcune categorie di lavoratori, adibiti a mansioni che possono comportare un rischio per loro stessi o per terzi, riguardante l’assunzione di alcol o di sostanze psicotrope e stupefacenti. Da ciò discende che tali tematiche rientrano nella complessiva gestione del rischio nelle aziende e, parimenti, attengono alle attività di prevenzione e vigilanza dei Servizi delle ASL.
Si ritiene fondamentale, per un corretto e sistematico affronto e soluzione di tali problematiche legate all’utilizzo di sostanze stupefacenti e alcoliche nei luoghi di lavoro, avviare campagne di promozione della salute che definiscano da un lato modalità omogenee a livello regionale per le attività di assistenza e di vigilanza, e dall’altro di iniziative di prevenzione e di promozione della salute attuate anche dai Servizi delle ASL.

Risorse dedicate: € 180.000,00
Gestione : Ufficio speciale sicurezza nei luoghi di lavoro


(E) Commissione gas tossici regionale
Risorse dedicate: € 35.000,00
Gestione : Azienda USL RME

(F) Commissione gas tossici provinciali
Risorse dedicate: € 25.000,00
Gestione : Azienda USL RME, Latina, Viterbo, Frosinone, Rieti

(G) Gruppo ispettori ASL c/o Procura di Roma*
Risorse dedicate: € 30.000,00
Gestione : Aziende USL

* Tale finalizzazione viene mantenuta solo in quanto già operante dall’inizio dell’esercizio, mentre si propone venga superata totalmente dal 2010; a tal fine è auspicio che il Comitato di Coordinamento Regionale individui linee operative da concordare con le Procure, per rendere più coordinato il lavoro e senza oneri specifici.