Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
 

Roma, data del protocollo


OGGETTO: Organizzazione, formazione ed impiego degli artificieri della Polizia di Stato.
 

AI SIGNORI QUESTORI DELLA REPUBBLICA

LORO SEDI

AI SIGNORI DIRIGENTI DELLE ZONE DI POLIZIA DI FRONTIERA

LORO SEDI

AL SIGNOR DIRIGENTE DEL XII REPARTO MOBILE DELLA POLIZIA DI STATO

REGGIO CALABRIA

AL SIGNOR DIRETTORE DELLA SCUOLA ALLIEVI AGENTI DI

VIBO VALENTIA

e, per conoscenza
AL SIGNOR CAPO DELLA SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

ROMA

AL SIGNOR DIRETTORE CENTRALE ANTICRIMINE DELLA POLIZIA DI STATO

ROMA

AL SIGNOR DIRETTORE CENTRALE DELL’IMMIGRAZIONE E DELLA POLIZIA DELLE FRONTIERE

ROMA

AL SIGNOR DIRETTORE DELL’ISPETTORATO DELLE SCUOLE DELLA POLIZIA DI STATO

ROMA


L’analisi dell’esperienza finora raccolta ha evidenziato l’esigenza di rivisitare il quadro regolamentare del settore degli artificieri, troppo spesso caratterizzato da una non omogeneità di esperienze e procedure.
In effetti, la mole di disposizioni intervenute e stratificatesi nel corso degli anni ha determinato un panorama disarticolato e frammentario, tale da causarne una fruibilità difficoltosa.
Per assecondare l’esigenza di razionalizzazione e delineare competenze e profili di responsabilità è stato, quindi, predisposto l’allegato documento che ha l’ambizione di rappresentare “il Testo Unico” del mondo degli artificieri.
L’elaborato, nell’assorbire/abrogare 9 precedenti circolari e richiamare 10 provvedimenti normativi/regolamentari di altri Organi dello Stato, da un canto, “mette ordine” indicando un definito profilo organizzativo, dall’altro introduce alcuni aspetti di novità. In particolare:
Il contributo riorganizzativo:
- individua i soggetti che, nell’ambito degli Uffici territoriali, debbono richiedere o disporre l’impiego degli artificieri in sede e fuori sede;
- definisce le caratteristiche dei locali degli uffici di polizia ove devono essere conservati i materiali e le dotazioni di competenza;
- illustra le modalità di intervento sulle diverse tipologie di materiale esplodente, da quello pirotecnico al presunto ordigno improvvisato.
Le novità:
- la composizione del c.d. team artificieri-,
- l’enucleazione di alcuni profili operativi e gestionali di competenza dei Questori, da considerare non delegabili.
La parte più rilevante è costituita dallo sforzo interpretativo per dare identità alla c.d. “seconda figura” del team. E’ previsto¹, infatti, che l’artificiere sia “impiegato di norma in coppia”, ma ove il secondo artificiere non sia presente², il team deve essere composto necessariamente da un artificiere e da un operatore “generico” in possesso di determinate caratteristiche.
La nuova impostazione provvede, quindi, alla “strutturazione” di questa figura nell’ambito dell’organigramma degli Uffici ed alla sua denominazione quale “operatore di supporto per l’artificiere”³.
Unitamente all’ispettorato delle Scuole della Polizia di Stato, è stato allo scopo elaborato un percorso formativo, che prevede seminari di 3 giorni per operatori di polizia “generici”, da tenersi nelle rispettive sedi di servizio, a cura degli artificieri ivi in forza⁴. Il personale così formato, all’esito, potrà continuare a svolgere anche le mansioni ordinarie.
Al fine di assecondare in modo consapevole e partecipato il nuovo modello gestionale proposto, i Signori Questori, d’intesa con i Dirigenti delle Zone di polizia di frontiera sedenti nell’ambito della provincia⁵, vorranno organizzare al più presto il kick-off, quale momento di illustrazione e condivisione del “nuovo corso” ai funzionari ed al personale interessato.
La Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato rimarrà a disposizione per eventuali chiarimenti che dovessero rendersi necessari.
 

Il Capo della Polizia
Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Giannini

___

¹ Decreto del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 4 aprile 2002.
² Si pensi, ad esempio, ai cc.dd. artificieri “fuori nucleo” che sono in numero di uno in ogni Ufficio ove sono stati assegnati.
³ Si tratta di un dipendente del ruolo ordinario, con compiti accessori, da svolgersi non a diretto contatto con lo scenario operativo.
⁴ Con trascrizione matricolare.

⁵ I Questori di Reggio Calabria e Vibo Valentia vorranno altresì coinvolgere, rispettivamente, il Dirigente del XII Reparto Mobile ed il Direttore della Scuola Allievi Agenti di Vibo valentia, ove sono incardinati gli Artificieri cc.dd. “fuori nucleo”.

 

GLI ARTIFICIERI DELLA POLIZIA DI STATO
“Organizzazione, Formazione, Impiego”
Gennaio 2022


SOMMARIO
 

LA PREMESSA
IL GLOSSARIO
PARTE 1
L’IDENTITÀ
1.1 L’Organico e la dislocazione
1.2 La dipendenza e l’impiego
1.2.1 - Le modalità di impiego
1.3 I compiti all’interno del sistema sicurezza
1.4 La gestione
1.4.1 - La gestione ed il monitoraggio dell’attività operativa ed addestrativa
1.4.2 - La banca dati degli interventi
1.4.3 - Le indennità
PARTE 2
LA FORMAZIONE
2.1 L’accesso
2.1.1. - La formazione
2.2 La specializzazione
2.3 L’aggiornamento
2.4 L’addestramento
PARTE 3
LE DOTAZIONI
3.1 Le dotazioni dei nuclei artificieri
3.2 Le procedure di acquisto
3.3 La custodia delle sostanze esplodenti
3.4 Le apparecchiature radiografiche
PARTE 4
L’INTERVENTO
4.1 Le tipologie
4.1.1 - L’intervento su materiale pirotecnico
4.1.2 - L’intervento su materiale pirotecnico classificato
4.1.3 - L’intervento su materiale pirotecnico illegale
4.1.4 - Il materiale pirotecnico per uso nautico
4.1.5 - L’intervento su ordigni residuati bellici
4.1.6 - L’intervento su ordigni improvvisati