Tipologia: Incontro
Data firma: 9 aprile 2020
Parti: AdSP/ASL PSAL Porto/ASL 3 S.C. Igiene e Sanità Pubblica/ OOSS
Settori: Trasporti, Porti di Genova
Fonte: portsofgenoa.com


PORTS of GENOA
VADO LIGURE SAVONA PRA’ GENOVA
Tavolo ristretto di approfondimento “COVID 19” (AdSP/ASL PSAL Porto/ASL 3 S.C. Igiene e Sanità Pubblica/ OOSS) in ordine ad informazioni, procedure di comunicazione ed attivazioni in casi di lavoratori portuali positivi o sospetti- 09/04/2020 -

 

La riunione ha per oggetto alcuni approfondimenti e specificazioni, richiesti dalle OO/SS, sulle procedure di comunicazione iniziale relativi alle Linee ASL attuative della riunione - di uguale argomento- del 30/03.
AdSP riferisce sulla situazione di divulgazione differenziata del memo del 30/03 (estensione alle alle OO/SS, a Confindustria, a tutte le aziende del comparto commerciale ed industriale), e delle conseguenti linee ASL, includenti il numero dedicato (estensione specifica ai soli RSPP aziendali ed alle OO/SS partecipanti al tavolo ristretto, in ragione del numero riservato); detta ultima trasmissione è in fase di completamento, stante la necessità di acquisire, in particolare per le aziende minori, la mail specifica del loro RSPP.
ASL 3 rappresenta l’attuazione delle proprie linee, e l’attivazione del numero telefonico dedicato; raccomanda nuovamente la riservatezza del numero, ai fini di suo utilizzo mirato ed appropriato per procedure volte alla sicurezza dei lavoratori e delle aziende. Rammenta l’esistenza di altri numeri informativi o emergenziali generali, con cui il numero dedicato non deve essere confuso, proprio al fine della sua funzione di immediata valutazione di situazioni, a tutela dei lavoratori portuali, e di scongiurarne congestionamento e sviamento. Riferisce anche delle iniziative per la costituzione di squadre che operano sul territorio per l’effettuazione dei tamponi.
ASL ed AdSP ribadiscono quanto già espresso in precedenti memo divulgati sulla centralità dell’informazione e del coinvolgimento dei lavoratori, anche in termini di auto-responsabilità nella segnalazione dei sintomi, a tutela dei colleghi di lavoro.
Confindustria Genova esprime apprezzamento per l’iniziativa, e la disponibilità delle aziende ad assumere i compiti previsti in dette Linee ASL, oggetto di odierna riunione.
Posta l’essenzialità, ribadita da ASL, che le prime informazioni e comunicazioni, attraverso il numero dedicato, avvengano tra ASL e soggetti qualificati alla descrizione del “caso” e della situazione aziendale in cui ha operato il lavoratore che segnali sintomi, l’approfondimento si incentra:
i) sulle prime comunicazioni del “caso” da parte del lavoratore, e sul loro seguito specifico;
ii) sul coinvolgimento delle rappresentanze per la sicurezza dei lavoratori nella situazione. Quale elemento di cui tenere conto in questa maggiore diffusione delle informazioni, viene posto quello della privacy del lavoratore contagiato o potenzialmente contagiato; ciò, pur nella considerazione del contemperamento di questa tutela individuale con quella del’emergenza sanitaria pubblica, nonché della inevitabile diffusione dello stato di salute, a causa del necessario censimento dei “contatti stretti” con il suddetto.
Dall’approfondimento scaturiscono le seguenti precisazioni procedurali, che verranno divulgate ad integrazione delle Linee citate.
I. Il lavoratore che deve segnalare un proprio stato sintomatico sospetto, sul luogo di lavoro, o dal proprio domicilio, contatta, in via preferenziale, il medico competente aziendale o l’RSPP; la figura del medico competente è centrale per vagliare lo stato sintomatico e quindi veicolare ad ASL le informazioni medico/sanitarie acquisite dal lavoratore, qualora possano integrare il “caso fortemente sospetto”. Il trattamento delle informazioni deve contemperare i concorrenti interessi di tutela della riservatezza e di tutela della salute dei lavoratori, riservando al personale sanitario il trattamento dei dati sanitari.
Il lavoratore deve essere informato che tale segnalazione non costituisce, ne’ attiva, il servizio di emergenza, né permette di ricevere informazioni. Resta ferma pertanto l'indicazione di rivolgersi al N.U.E. 112 ogni volta che si ritenga sussistente una situazione di urgenza/emergenza sanitaria o di utilizzare i numeri istituzionali dedicati per ricevere informazioni.
II. Qualora il lavoratore, anziché segnalare ai due soggetti prioritari di cui sopra, segnali a RLSA od alla direzione aziendale, questi informeranno immediatamente RSPP e medico competente, che assumeranno l’interlocuzione preliminare con il lavoratore nei termini del punto I.
III. In esito a detta interlocuzione preliminare, se lo stato possa ricondurre, anche in via di possibilità, al “caso fortemente sospetto”, il medico competente, tramite il numero dedicato, interloquirà con ASL, che - contattato direttamente il lavoratore e valutata la situazione -, se ritenga sussistente il “caso fortemente sospetto”, attiverà le iniziative previste dai vigenti protocolli, compresa l’esecuzione del tampone; in questo caso potrà anche supportare l’RSPP e l’azienda nella adozione di misure preventive cautelari nella fase di attesa dell’esito del tampone (quali censimento dei “contatti stretti” ed igienizzazioni o sanificazioni aggiuntive e mirate).
IV. Espletata questa prima iniziativa, l’RSPP e l’azienda, con il supporto del medico competente, qualora la valutazione abbia avuto, come primo esito, un possibile “caso fortemente sospetto”-o comunque se ne ravvisi l’opportunità anche oltre la citata fattispecie precisa (quale il mero “caso sospetto”)- informerà della situazione l’RLSA e convocherà il comitato di sicurezza aziendale; quanto sopra anche al fine di una informazione corretta ed equilibrata dei lavoratori, garantendo il rispetto del citato elemento della privacy, ovvero limitando le informazioni a quanto necessario a tutelare la salute dei lavoratori.
V. A prescindere dalla citata procedura di supporto pubblico, rimangono fermi, nella eterogeneità delle possibili situazioni della fase emergenziale in essere, le iniziative di specifica responsabilità di RSPP, medico competente, datore di lavoro, e lavoratore.
Il presente Memo verrà divulgato, quale integrazione delle Linee ASL citate, ai medesimi soggetti di precedente divulgazione, riferita in esordio.
In ordine alla realtà portuale savonese, posta la competenza di diversa ASL, che deve delineare e gestire procedure delicate ed impegnative, quali quella in esame, ASL 3 riferisce di avere assunto già interlocuzioni con la ASL savonese, che verificherà, anche in base alla propria strutturazione e risorse, la possibilità di procedure analoghe.
In ordine alla distribuzione mascherine, AdSP riferisce che nei giorni precedenti sono state consegnate circa 25.000 mascherine, di cui 17200 circa a Confindustria Genova e circa 8.000 ad Unione Industriali Savona.
L’Ispettorato AdSP riferisce sulla ricezione pressoché totale (totale per i terminal) dei protocolli di sicurezza (in totale, 47), e sulle proprie ispezioni in corso (anche queste con priorità ai terminal), mirate e dettagliate sui 13 punti del protocollo; l’esito generale sulla coerenza del protocollo, e sulle misure effettivamente attuate, è, in via generale e media, confortante; vi sono alcune poche eccezioni di inadeguatezza del protocollo; le ispezioni, nell’ultima settimana, hanno assunto un carattere coordinato con quelle di ASL -PSAL Porto.