Tipologia: Verbale
Data: 19 novembre 2020
Parti: Comitato Igiene e Sicurezza del Lavoro ex art. 7 d.lgs 272/99
Settori: Trasporti, Porti di Genova
Fonte: portsofgenoa.com
PORTS of GENOA
VADO LIGURE SAVONA PRA GENOVA
Comitato igiene e sicurezza del lavoro ex art. 7 d.lgs 272/99 - Settore riparazioni navali
Verbale sintetico della seduta svoltasi in modalità di videoconferenza in data 19 novembre 2020 ore 15.00.
La riunione ha per oggetto:
I. Punto di situazione Covid/porto - comparto cantieristico;
II. Riattivazione delle attività del comitato: punto di situazione del comparto su temi o criticità da approfondirsi.
Per quanto riguarda il primo argomento, il presidente evidenzia la ripresa epidemiologica, già richiamata, negli ultimi mesi, nelle ricorrenti segnalazioni divulgate alle rappresentanze sindacali, datoriali ed alle singole aziende; ritiene che un segnale per mantenere alta la guardia sia stato anche la costante divulgazione “commentata”, ai componenti del Comitato ed alle aziende del comparto, di ordinanze ministeriali, DPCM ed altro, da parte dell’ente. I numeri dei contagi sono preoccupanti, è quindi necessario mantenere estrema attenzione, raccomandando anche l’attenzione dei medici competenti aziendali sui documenti e le prescrizioni sanitarie inviate; quanto sopra anche al fine ulteriore di garantire la continuità del lavoro, scongiurando interruzioni dovute a casi che si verifichino in azienda.
Il modello organizzativo ed operativo AdSP di reazione alla crisi, progressivamente costruito, condiviso e attuato da febbraio, ha dimostrato la sua efficacia: benché nel comparto industriale numerose attività siano state interrotte, o abbiano proseguito a ritmo e personale ridotto, e solo nella fase 2 abbiano potuto riprendere in sicurezza, si è riusciti a mantenere il Porto di Genova un “ambiente protetto”, garantendo, e facendo garantire, anche attraverso gli organi di vigilanza e ispettivi, l’applicazione delle Linee guida dell’ente e dei Protocolli di sicurezza nazionali; il lavoro, anche con il contributo da parte delle parti rappresentate in Comitato, ha permesso che le attività economiche continuassero o riprendessero, seppur con numerose criticità iniziali, garantendo la sicurezza sanitaria ai lavoratori.
Negli ultimi mesi vi è stato un incremento del numero di casi positivi, ma, per quanto concerne l’ambito portuale, dai primi confronti con dati ASL e relativi tracciamenti, si può ritenere che questo sia dovuto, in parte maggioritaria, a contatti esterni all’ambiente lavorativo. È quindi necessario sensibilizzare sul mantenimento di misure precauzionali anche nei contesti extra-lavorativi.
In prospettiva dell’odierno Comitato, si è chiesto al settore ispettivo dell’AdSP una verifica sistematica, analoga a quelle precedenti, sullo stato di attuazione delle misure di sicurezza; l’esito è stato in generale confortante.
Si ritiene che particolare attenzione debba essere dedicata ai marittimi presenti a bordo delle navi e yachts in sosta per lavori, in quanto nell’ultimo periodo si è registrato un numero sensibile di segnalazioni di casi positivi e relativi sbarchi. È importante che queste casistiche, gestite da USMAF e Capitaneria di Porto, vengano tempestivamente segnalate all’ente e ad ASL, già all’atto dell’inizio della gestione dei casi. Sul tema, il presidente chiede la collaborazione informativa anche di Ente Bacini, oltre che delle singole aziende, nel riferire all’ispettorato dell’ente,
Sempre in ottica preventiva, ulteriore tema da attenzionare sono gli spogliatoi, in quanto luoghi di parziale “assembramento”, e, tendenzialmente comportanti una minore attenzione alle misure basiche di distanziamento e mascherina.
ASL 3 - PSAL Porto espone la propria attività in sede di monitoraggio delle misure.
Conferma il numero crescente dei dati epidemiologici in Porto, riferendo che dall’avvio della procedura ASL con attivazione del servizio di numero dedicato e protocollo condiviso (circolare inviata dalla segreteria Comitato in data 8 aprile 2020 ndr) le procedure sanitarie hanno funzionato bene; il numero di casi segnalati ad oggi in ambito portuale è di 135 unità, di cui un quarto nel comparto industriale, particolarmente concentrati tra inizio ottobre e novembre; allo stato attuale vi sono i primi segnali di abbassamento della curva di contagio di quest’ultima ondata.
Di questi casi, il 75% dei tamponi eseguiti è risultato positivo; in questi dati non sono ricompresi i casi non passati dal numero dedicato, ma segnalati attraverso canali diversi (medico di base ed ospedali). Nel complesso la “macchina” sanitaria preventiva ha funzionato bene, anche in termini di riscontro temporale, benché alcuni casi richiedano interventi complessi e l’attuale e intensa fase epidemiologica di ottobre/novembre determini qualche congestionamento. Ringraziando, anche la parte sindacale, per l’efficacia della sensibilizzazione ad un utilizzo mirato del numero telefonico dedicato -si registra che l’80% delle segnalazioni abbia dato seguito a un intervento-, ASL necessita di insistere sul ricorso al servizio limitatamente ai casi previsti, per garantire sia la copertura preventivo-sanitaria atta ad assicurare un intervento attagliato al contesto portuale, sia un monitoraggio puntuale e specifico dell’evoluzione epidemiologica.
Conferma, inoltre, che nella maggior parte dei casi seguiti, il contagio ha avuto origine al di fuori dell’ambiente lavorativo e che il numero di casi di trasmissione all’interno dell’ambiente di lavoro è risultato esiguo. In tali termini, se da una parte risulta vincente applicare e reiterare sul posto di lavoro le misure di prevenzione, dall’altra tale atteggiamento virtuoso va mantenuto anche al di fuori dell’ambito lavorativo.
L’attività di controllo è indispensabile: risulta necessario essere presenti sia in fase di assistenza che in fase di vigilanza. A tal fine, è stata svolta da ASL vigilanza programmata con l’ispettorato AdSP: i casi di non conformità rilevata sono stati risolti, pertanto, il monitoraggio è risultato soddisfacente e si constata essere di fondamentale importanza per la tipologia delle attività svolte nel comparto industriale.
T. Confindustria - nel rappresentare il coinvolgimento delle aziende e la loro collaborazione, conferma la necessità di attenzione sull’incidenza in ambito portuale dei contagi di provenienza esterna, e ritiene di grande efficacia e significato la procedura di segnalazione alla ASL. Condivide le considerazioni del presidente, e ringrazia l’ente, la ASL, le rappresentanze delle OOSS, per il lavoro svolto.
Il presidente, cogliendo l’occasione, ringrazia l’ispettorato AdSP del comparto per l’impegno e l’attività compiuta.
P. (Ispettorato AdSP) informa circa l’attività svolta in questo ultimo periodo per quanto riguarda i processi di controllo e verifica e sottolinea la proficua collaborazione con ASL al fine di coordinare interventi e risorse.
La ripresa epidemiologica ha necessitato di estendere, in particolare negli orari di “punta”, i controlli agli esercizi di somministrazione alimenti e ai punti di ristoro, ai circoli e alle società sportive presenti nel comparto, individuati come ambienti di incontro e potenziale affollamento, ottenendo riscontri positivi anche da parte dei gestori delle attività, talora in difficoltà nell’ottenere il rispetto completo delle misure. Anche sui circoli sportivi si è verificata l’attuazione delle misure.
Conferma il corretto prosieguo e mantenimento delle applicazioni delle misure adottate dal protocollo nazionale e successive circolari. Rappresenta che è stato chiesto a tutte le aziende del comparto di redigere ed adottare il protocollo aziendale e se nel tempo sono intervenute modifiche di aggiornamento, di inviarlo nuovamente all’Ufficio Ispettorato.
Inoltre, per rendere efficace l’attività ispettiva, conferma l’importanza di ottenere in tempo reale informazioni relative ai contagi a bordo nave.
Consigliere -Ente Bacini- pone l’accento sulla sinergia con ASL e gli ispettori ADSP. Descrive l’attuazione del controllo della temperatura quale misura per accedere alle aree di lavoro; per quanto riguarda le criticità già espresse sui punti di ristoro, rappresenta la loro vigilanza, con anche chiusure, se necessarie, dei punti di distribuzione automatica.
In ordine alle considerazioni del presidente sui marittimi positivi su navi ai lavori, ritiene importante la comunicazione, anche attraverso gli armatori, con le imprese capo commessa.
M. - Capitaneria di Porto concorda sui buoni risultati dati dal sistema porto, che sta funzionando; conferma la presenza costante della CP nel comparto.
Il rappresentante Confindustria delle aziende del Comparto Industriale (ing. C.) brevemente illustra il modello di prevenzione adottato da Fincantieri a Sestri Ponente, con accordo firmato da Confindustria e ALISA per effettuare screening sui lavoratori diretti o in sub-appalto. Si associa agli apprezzamenti di T. sul sistema attuato nel comparto.
Ma. (Fiom Cgil) chiede approfondimento su questo modello di accordo, che è stato firmato da Confindustria e Alisa, con il coinvolgimento delle OOSS, verificando quali elementi siano estensibili al comparto industriale.
Il presidente evidenzia la differenza tra il comparto Fincantieri, quale grande azienda, unica di riferimento e titolarità del sistema, ed il comparto, costituito da numerose singole aziende e singole titolarità di “datore di lavoro”, soprattutto di piccole e medie dimensioni; il tema può essere approfondito, tramite un confronto tra gli attori del sistema Fincantieri e quelli del comparto industriale.
Pe. concorda sul controllo/vigilanza che questo screening apporta e ritiene efficace il modello Fincantieri; nel dettaglio, reputa necessaria la piena attivazione del un presidio medico-sanitario nel settore industriale, che potrebbe essere chiamato a contribuire anche in tema “covid”.
Il presidente del Comitato ritiene valutabile l’impiego del presidio sanitario per gli scopi enunciati. Precisa che le strutture dell’ente competenti stanno portando a termine l’affidamento definitivo del servizio, configurato a norma delle precise prescrizioni di adeguatezza e pertinenza fornite da Alisa, che sostituirà la soluzione temporanea attuale. Il precedente presidio era stato attuato con minore attenzione a specifiche necessarie, mentre i maggiori tempi sono stati causati da approfondimenti con ALISA, necessari sui requisiti, in un campo sanitario che non appartiene alle conoscenze professionali dell’ente. Infine, i tempi sono slittati anche a seguito della criticità sanitaria in atto e, al momento, per concludere, l’ente si trova nella situazione di dover sollecitare riscontri all’operatore economico su requisiti già richiesti a base di gara.
Me. spiega la procedura attuata da Fincantieri (organizzazione tutta a cura della stessa), che prevede tamponi settimanali (strumento diagnostico) rapidi antigienici con risultati in 15 minuti e monitoraggio a cura del laboratorio cui Fincantieri ha affidato il Servizio; tutto sotto il controllo di ASL, RLS e RSU. ASL interviene nel caso di tamponi positivi con il tampone molecolare, ed il lavoratore viene messo in isolamento; questo accordo ha visto la partecipazione sinergica di Fincantieri, ALISA, ASL, OOSS.
Interviene C. riferendo che introdurrà l’argomento al prossimo Consiglio Direttivo della Sezione di Confindustria.
Pe. rammenta argomento del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza di Sito nel comparto industriale, come già esistente per il settore commerciale; se quanto auspicato fosse realizzato, ne gioverebbe tutto il sistema.
T. -Confindustria- rileva difficoltà, anche di attuazione economica in capo alle singole aziende, in ordine al sistema Fincantieri, rendendosi comunque disponibile a contribuire ad una verifica.
Non concorda, quantomeno in via immediata, su questa ipotesi/proposta del RLSS: oltre ai costi per le aziende, non paragonabili a quelle terminalistiche, soprattutto l’istituto è fondato su un accordo nazionale che prevede tale figura nel comparto terminalistico, ma non in quello industriale. Anche in questo caso, offre alle OOSS la disponibilità ad un confronto.
Ma. chiude gli interventi sull’estensione dell’accordo Fincantieri rendendosi disponibile ad un confronto, che ritiene utile a comprendere quali buone pratiche possano essere esportate, anche solo a beneficio di un limitato numero di imprese e, così, alzare i livelli di sicurezza nel comparto.
Esauriti i confronti, si passa al punto 2.
Il presidente, ricordando di avere assunto questo ruolo dall’anno 2018, aveva, dai primi mesi del suo mandato, constatato la prolungata non convocazione del comitato igiene e sicurezza del comparto industriale. Pur presumendo che il comparto fosse affetto da minori criticità -e sicuramente pressioni, ne riteneva opportuna una riattivazione; le attività del settore sono state invece assorbite per un anno da temi molto impegnativi del comparto terminalistico; esauriti questi, a gennaio 2020 intendeva procedere a questa riattivazione, anche mediante un censimento delle tematiche e/o criticità del comparto, ma a febbraio è esplosa la pandemia, costringendo ad accantonare questa riattivazione per la priorità intervenuta, ed incentrando i comitati del comparto industriale su questo tema. L’odierna riunione si prefigge quindi un primo confronto ed input per fissare un’agenda di temi/argomenti da portare in discussione al tavolo del Comitato, e, in parallelo, a una revisione integrativa della rappresentanza e dei componenti del comitato stesso.
Ma. concorda e propone come argomento di possibile trattazione i corsi di formazione sulla sicurezza per i lavoratori neo assunti e la situazione per le aziende in sub-appalto.
Il presidente, pur ritenendo -quale dato confortante- la bassa incidenza degli eventi infortunistici nel comparto industriale. condivide il tema da approfondire; se da un lato si esercita un controllo puntuale sulle imprese titolari di licenza d’impresa, dall’altro occorre meglio individuare i controlli esercitabili sulle aziende in subappalto. La questione non ha rilievo tanto per le aziende in subappalto appartenenti al comparto, che operano in un regime consolidato, bensì per quelle “occasionali”, di provenienza esterna, e caratterizzate da frequenti cambi di addetti. Chiederà agli uffici un approfondimento in merito.
Confindustria si esprime in modo favorevole alla proposta, in particolare prefigurando una “formazione di accesso”; sul tema, può essere interessante anche verificare forme di finanziamento di questa formazione.
Il presidente ritiene importante assumere le valutazioni di Ente Bacini, quale comparto connotato dal maggiore afflusso di questo tipo di aziende.
Per Ente Bacini il tema posto è di fondamentale importanza, in quanto sussistono difficoltà nel definire i rischi interferenziali già a livello di DVR e questa può costituire una buona occasione per creare migliori connessioni con i sub-appaltatori.
A sua volta, ASL condivide quanto suggerito sulla formazione e informazione.
La dott.ssa Pet. propone, alla luce delle previsioni della Legge di Bilancio 2021 ed in particolare della costituzione di un fondo MIT finalizzato alla rimozione delle navi abbandonate nei porti, quale tema di possibile interesse del comparto quello relativo al coordinamento legislativo-operativo tra i soggetti “portuali” connessi all’attuazione dell’attività in questione.
Il presidente ritiene di grande interesse la notizia ed il tema delle navi abbandonate, di cui si è interessato, e che è stato oggetto di una recente dialettica con la Capitaneria di Porto.
Si passa ad affrontare la composizione del Comitato Igiene e Sicurezza.
Il presidente rileva che la presenza permanente di Ente Bacini gli appare opportuna, in quanto è una realtà fondamentale per il comparto, portatore di esigenze ed esperienze specifiche, scaturenti dalla molteplicità delle aziende ivi operanti.
Altro membro permanente, a suo giudizio, dovrebbe essere la Capitaneria di Porto, che costituisce presenza istituzionale frequente sotto vari aspetti: oltre alle generali funzioni di polizia e sicurezza portuale, ricorda, nello specifico, la competenza agli accosti delle navi ai lavori e la connessa gestione del personale marittimo di guardiania (che si interfaccia con le aziende operanti sulla nave), i permessi di uso di fiamma a bordo nave, la regolazione e vigilanza sulla viabilità del comparto; l’emergenza “covid” vede infine la Capitaneria a supporto di USMAF sul tema della gestione dei marittimi positivi su navi o yachts ai lavori. In tale senso proporrebbe la CP quale membro permanente, con facoltà di non partecipazione od astensione laddove all’odg dei lavori di comitato non ci fossero argomenti di sua competenza.
Su dette proposte i membri di comitato concordano ed approvano.
Ente Bacini condivide la valutazione del presidente ed accetta la propria presenza permanente.
Il comandante M., nel confermare la assidua presenza della Capitaneria nel comparto, comunica una indicativa disponibilità di presenza permanente della sua Amministrazione al tavolo, riservando comunque la decisione ai propri superiori. Viene posto, in quanto menzionato, il tema della viabilità del comparto, e del suo carattere “ibrido” (mezzi operativi - traffico aziendale - veicoli privati dei lavoratori - veicoli dei circoli sportivo), benchè regolata e classificata come “viabilità operativa” (con conseguente limite di velocità dei 30 km orari).
Il presidente concorda sul tema, che è risalente, e consegue a presenze “storiche” estranee all’attività cantieristica ed alla topografia del comparto, che, allo stato non gli appare consentire soluzioni alternative.
In termini di costituzione e rappresentatività del comparto, il presidente rammenta la necessaria rappresentatività delle aziende minori.
(T.) conferma che il ruolo della sezione di Confindustria è quello di raccogliere e fare sintesi delle capacità ed esigenze, eterogenee, di aziende di diversa dimensione, e di trasferire le esperienze delle aziende maggiori, più strutturate professionalmente in termini di organizzazione di sicurezza, a quelle minori, ove mutuabili ed adattabili.
Ing. C. -Confindustria- conviene con il ruolo menzionato; aderisce a questa esigenza, riservandosi di approfordirne le migliori modalità attuative, anche attraverso deleghe di rappresentanza in caso vengano posti in comitato temi specifici.
La riunione si conclude alle ore 17 circa.