Tipologia: Protocollo d'intesa interconfederale
Data firma: 6 giugno 2022
Parti: Pmi Italia e Clas
Fonte: cnel.it


Protocollo d'intesa interconfederale "Linee programmatiche, lavoro che cambia, politiche attive, walfare, industria 4.0 e lavoro agile"

Tra la "Pmi Italia" - Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese, ha Sede Nazionale Legale in Roma - Via Dei Monti Paridi, 48 -Piano Tint.4 ed Sede Nazionale Operativa in Nola (NA) alla Via Gen. Mario De Sena, 174 (P.zzo Ambrosio)- […] - sito web: www.confpmiitalia.it […] e la Confederazione Nazionale Sindacato "Clas" con Sede Nazionale Legale in Latina (LT) in Via Pier Luigi Nervi, N. 210 […] - Sito web:sindacatoclas.wordpress.com – […]

Premesso
Che la Conf. "Pmi Italia" è una Confederazione Nazionale Datoriale che raggruppa N° 84 Associazioni tra: Imprenditoriali, Professionali e Lavoratori Autonomi, nonché Associazioni del Terzo Settore con oltre n° 300.000 iscritti;
Che la Conf. " Pmi Italia" è maggiormente e comparativamente rappresentativa a livello Nazionale nelle Associazioni di categoria delle PMI ed è riconosciuta dal CNEL, in quanto firmataria diretta o per adesione unitamente ad altre OO.SS. di N°72 CCNL Settoriali regolarmente depositati presso il CNEL ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i quali coprono le N° 9 Macro Aree Settoriali ATECO delle CCIAA(consultabili sui siti Istituzionali: www.archiviocontratticnel.itwww.confpmiitalia.it e per il miglioramento delle tecniche di gestione aziendali favorisce la Contrattazione Sindacale Aziendale di 2° Livello;
Che la Conf. "Pmi Italia" è inserita nei Registri Trasparenza, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con (codice "DLICON43"), del Ministero dello Sviluppo e del Parlamento Europeo, nonché inserita nei Gruppi di Interesse di Categoria (Lobbying) c/o la Camera dei Deputati;
Che la Conf. "Pmi Italia" intende integrare ed ampliare i servizi da offrire alle aziende, professionisti, lavoratori autonomi iscritti e loro dipendenti e familiari ed Associazioni del Terzo Settore, attraverso la stipula di Protocolli d'Intesa , Accordi, Convenzioni e Partnership;
Che il Sindacato Clas offre le proprie risorse professionali a sostegno delle fasce più deboli, giovani, donne, lavoratori, pensionati, disoccupati, precari, immigrati;
Che l'impegno del Sindacato Clas sta nel sensibilizzare gli organi politici, amministrativi ed istituzionali, cercando di favorire il superamento delle difficoltà congiunturali, contrattuali e sociali a tutti i livelli (Nazionale-Regionale-Provinciale), proponendo politiche che favoriscano lo sviluppo occupazionale nei territori, potenziando la contrattazione di secondo livello, attraverso la sottoscrizione di contrattazione collettiva e di proposte di legge;
- Che il Sindacato Clas è portavoce dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori sia del settore privato che del pubblico, porta le istanze dei lavoratori, prevalentemente appartenenti ai settori di piccole e medie imprese, ai tavoli di Enti pubblici locali, Regioni, Ministeri, creando un ponte tra cittadini, lavoratori ed Istituzioni;
- Che In questa fase storica attuale, legata ancora alla crisi pandemia e alla guerra in Ucraina, stiamo assistendo a grandi trasformazioni del mercato del lavoro che determinano un numero crescente di cambiamenti a vari livelli gestionali, organizzativi e produttivi tra "Scienza, Tecnologia e Lavoro";
- Che l'intesa tra le Organizzazioni firmatarie è quella di promuovere linee programmatiche sul tema della trasformazione del lavoro rispetto ad una sempre più diffusa automazione e digitalizzazione della società, partendo da quattro direttrici principali:
• lavoro e società;
• organizzazione del lavoro e della produzione;
• lavoro dignitoso per tutti;
• governance del lavoro.
L'azione si sviluppa in coerenza con il Piano Nazionale Industria 4.0, messo in campo dal Governo Centrale, sulla base dei principi fissati nei Pilastri del sociale della Commissione Europea e al PNRR;
Ciò che si intende tracciare è un quadro del lavoro che cambia, con una particolare attenzione all'impatto che le trasformazioni tecnologiche stanno avendo e potranno avere sul lavoro;
Al contempo, occorre garantire la sostenibilità sociale di forti trasformazioni, in un contesto internazionale politico e sociale in profondo mutamento, ponendo in essere una progettualità di interventi e attività capaci di portare avanti quelle azioni necessarie a governare e a rispondere sin da subito alle esigenze dei cambiamenti in atto, per aiutare a crescere il sistema imprenditoriale italiano e migliorare le condizioni lavorative, economiche, sociali e culturali dei lavoratori e delle PMI ;
Tutto ciò premesso
Le parti intendono disciplinare la relazione tra cambiamento tecnologico e lavoro agile sintetizzando alcuni punti quali:
• la quantità e la qualità dell'occupazione;
• tipologie di lavoro e sulla vita sociale dei lavoratori;
• le competenze e la formazione;
• cambiamenti qualitativi e quantitativi nelle prestazioni lavorative;
• le relazioni industriali e la regolamentazione;
• le politiche industriali;
• la nuova organizzazione del lavoro e del welfare aziendale.
Un'azione volta ad accrescere in tutto il Paese la forza produttiva ed occupazionale, e conseguentemente, migliorarne le condizioni sociali.
Per governare questi cambiamenti è necessario colmare la differenza di velocità che oggi c'è tra le repentine trasformazioni portate dall'innovazione tecnologica e le azioni del Policy Maker in Materia di Lavoro, Formazione, Sicurezza e Welfare.
Ciò che rende tutto più complesso è che ci troviamo in una fase in cui possiamo dire che il passato non è passato ma il futuro è già arrivato.
Nel mondo del lavoro convivono infatti vecchi e nuovi mestieri, ai quali sarà necessario prestare la stessa attenzione per garantire a tutti migliori condizioni di lavoro ed opportunità da portare avanti anche in Europa, al fine di adottare soluzioni uniformi ed evitare di alimentare situazioni di Dumping Sociale.
Questo nuovo modo di realizzare e commercializzare beni e servizi rappresenta un nuovo paradigma produttivo che porta con sé cambiamenti importanti sul lavoro e sulla vita sociale dei lavoratori.
Cambia il concetto di "luogo di lavoro" (un tempo monolitico) che diventa oggi ubiquitario ("a portata di Smartphone") e potenzialmente pervasivo (da cui il tema del "diritto alla disconnessione").
In questo percorso si riconoscono innovazioni e strappi fisiologici, e non mancano abusi e tentativi di "torsione" di alcune pratiche a scapito delle condizioni di lavoro.
L'innovazione tecnologica, quindi, determina evoluzioni significative sulla qualità e sulla quantità di lavoro, sul concetto di ore lavorate, sull'approccio alla partecipazione e al luogo fisico di lavoro e di conseguenza sull'interezza della vita sociale delle persone.
Un elemento di novità profondo riguarda l'abbattimento delle barriere. Il perimetro dei processi produttivi tenderà ad allargarsi rendendo sempre più rarefatta la distinzione tra impresa madre e fornitori, tra manifattura e servizi ancillari, tra espletamento di operazioni codificate e programmate nel tempo e fornitura di servizi spot e on-demand, tra mansioni svolte da lavoratori contrattualizzati e riconoscibili entro uno specifico contesto produttivo e Self-Contractors che si relazionano con molteplici organizzazioni contemporaneamente. Si tratta, cioè, di una espansione senza precedenti del concetto di flessibilità, che trasformerà le condizioni di lavoro, la vita economica e sociale;
Una delle sfide sarà creare una giusta rete di protezione sociale per lavoratori e aziende, in grado di assicurare a tutti un forte sistema di welfare fatto di politiche attive e passive, e di continuità previdenziale.
L'evoluzione dei processi produttivi e le nuove dinamiche di organizzazione del lavoro richiedono un ruolo più attivo dei lavoratori, un apporto qualificato in termini di creatività, competenza e responsabilità.
Emerge, insomma, l'esigenza di una disponibilità dei lavoratori al coinvolgimento nel processo produttivo, ad una maggiore partecipazione alla vita dell'impresa. Un elemento cui va dato forte impulso a partire dalle realtà imprenditoriali che hanno già realizzato esperienze di questo tipo, dall'impresa cooperativa alle altre tipologie aziendali che, come è avvenuto in altri paesi, si trovano ad affrontare questa esigenza.
Industria 4.0 inciderà significativamente su tutti i comparti produttivi, industriali, commerciali e dei servizi in genere. L'innovazione dei processi produttivi porta con sé anche nuovi rischi nell'attività lavorativa, quindi, è necessario adeguare forme che disciplinino il concetto di sicurezza sul lavoro.
Occorre, pertanto, regolamentare con attenzione questo specifico ambito, accompagnandone l'evoluzione con un'azione legislativa in grado di garantire la sicurezza dei lavoratori, con specifico riferimento del lavoro agile.
L'intento è quello di promuovere un nuovo approccio al lavoro in cui saranno sempre più importanti, oltre all'attuazione di politiche attive che migliorino e accrescano costantemente le competenze delle persone, gli interventi sul sociale finalizzati in particolare ad accrescere la qualità della vita personale e della quantità del tempo che le persone passano al lavoro in ambienti e contesti differenti;
Pertanto le parti convengono nel definire una cornice regolamentare che prevenga le distorsioni e raccolga le opportunità di cambiamento, come fatto già con il "Jobs Act", con un insieme di norme a sostegno e a tutela dei lavoratori che effettuato in remoto il "lavoro agile", con nuove regole per le modalità non tradizionali di esecuzione della prestazione lavorativa, Telelavoro e Smart Working.
Strategico deve essere il ruolo della contrattazione, a tutti i livelli, intesa come cerniera in grado di congiungere in modo sempre più evoluto i bisogni e le aspettative dei lavoratori con le nuove
esigenze produttive;
Ma la contrattazione dovrà essere anche lo strumento con cui accrescere e misurare la produttività e offrire, nel contempo, ai lavoratori e alle imprese risposte efficaci anche in termini di welfare, necessario, per competere in un mercato sempre più digitale e globalizzato;
La Conf. "Pmi Italia" ed il Sindacato Clas in relazione alle disposizioni a tutela dei dati personali, si danno reciprocamente atto che gli sono state rese note le informazioni di cui al D.Lgs. 196/2003 e al GDPR - Regolamento Privacy UE 679/2016. Pertanto entrambe le Organizzazioni conferiscono Luna all'altra il consenso del trattamento dei suoi dati direttamente o indirettamente, attraverso terzi, relativamente alle finalità necessarie alla gestione del presente Protocollo d' Intesa Interconfederale;
Il presente Protocollo d' Intesa Interconfederale è soggetto a registrazione solo in caso d'uso, ai sensi dell'Art. 1 lett. B - parte seconda - della Tariffa Ali, a D.P.R n. 634 del 26/10/1972 (tassa fissa);
Per il Presente Protocollo d' Intesa Interconfederale in caso di disaccordi sulla interpretazione, si pattuisce espressamente l'esclusiva competenza del Foro di Roma (RM);
Il Presente Protocollo d' Intesa Interconfederale, composta da 4 (quattro) pagine, una premessa e 7 (sette) articoli che ne sono parte integrante, tutti validi ai sensi di legge, recante le firme delle parti, viene letto, confermato e sottoscritto dalle Parti stesse;
Copia del presente Protocollo d'Intesa Interconfederale verrà inviato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed al CNEL per conoscenza e le opportune registrazioni.

Roma, lì 06/06/2022