INL
Ispettorato Nazionale del Lavoro
 

Documento di programmazione della vigilanza per il 2023

Gli obiettivi e le priorità della programmazione dell’attività di vigilanza dell’INL nel 2023 tengono conto dell’evolversi della situazione socio-economica di riferimento, caratterizzata da un contesto, anche internazionale, complesso e che presenta numerose criticità, con ripercussioni dirette sul mercato del lavoro, sulle sue dinamiche e relazioni.
La crisi generata dal Covid-19 ha impattato sul mondo del lavoro in maniera asimmetrica tra i diversi settori economici, amplificando le differenze tra imprese, in base alla capacità di far fronte alle trasformazioni strutturali che la pandemia ha accelerato.
Alle conseguenze della pandemia si è aggiunto il progressivo deterioramento del clima geopolitico internazionale, che ha generato uno scenario dai contorni ancora più incerti, con un ulteriore impatto sulle dinamiche del mondo del lavoro.
In tale contesto, l’INL è chiamato ad assicurare gli accertamenti in ambito lavoristico, previdenziale, assicurativo ed in materia di salute e sicurezza del lavoro in adesione all’approccio “Vision Zero” delineato nel Quadro Strategico UE 2021-2027 della Commissione Europea e mirato a migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, nonché a ridurre il numero dei decessi correlati al lavoro.
Inoltre, il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso (per il triennio 2023-2025) - adottato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli impegni assunti dall’Italia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - nel realizzare azioni specifiche finalizzate a prevenire e contrastare il lavoro sommerso nei diversi settori dell’economia, attribuisce un ruolo centrale all’INL.
L’obiettivo prioritario dell’INL resta quello di orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socio-economico, garantendo una sollecita e adeguata tutela dei diritti del lavoro e dei lavoratori, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale, anche attraverso un approccio olistico e multi-agenzia.
A tal fine, saranno valorizzate la collaborazione e le sinergie con altre Autorità e altri organi di controllo, nonché con le organizzazioni attive a presidio e tutela dei diritti dei lavoratori, della legalità e del corretto funzionamento del mercato del lavoro.
Sul piano internazionale, l’INL manterrà fermo l’impegno al rafforzamento della collaborazione con l’Autorità Europea del Lavoro (ELA) e con gli altri Stati membri nel contrasto dei fenomeni illeciti con aspetti transfrontalieri.
 

CONSISTENZA PERSONALE ISPETTIVO

Al 31/12/2022 la consistenza del corpo ispettivo coordinato dall’INL risulta composta come di seguito:
• 2.412 ispettori civili dell’INL, dei quali 215 tecnici,
• 884 ispettori dell’INPS,
• 210 ispettori dell’INAIL,
• 477 militari dell’Arma, prevalentemente destinati a funzioni di polizia giudiziaria.
La persistente carenza di personale amministrativo adibito ad attività di supporto e allo svolgimento di altri fondamentali servizi assicurati dall’INL (conciliazioni, provvedimenti autorizzatori, certificazioni, gestione del contenzioso, rapporti con il pubblico, etc.), determina l’impiego di una consistente quota di unità ispettive INL in tali diversi compiti.
Il personale ispettivo INL effettivamente adibito alla vigilanza risulta quindi quantificato in circa 1.600 unità, di cui 340 assunte alla fine dello scorso anno.
Nel corso del 2023 andranno concluse le assunzioni programmate e assicurato un adeguato percorso formativo al personale ispettivo neo assunto.
Tenuto conto di quanto sopra, in progressivo adempimento degli obiettivi definiti dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso, l’INL prevede di effettuare, a cura del proprio personale e dei militari del Comando Carabinieri tutela lavoro, 75.000 accessi ispettivi, con un incremento di circa il 18% delle ispezioni attivate nel corso del 2022.
 

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA LEGALITÀ

Parallelamente all’attività di vigilanza, verranno realizzate apposite iniziative nell’esercizio della funzione di prevenzione e promozione affidata all’INL dall’art. 8 del d.lgs. n. 124/2004, al fine di sensibilizzare cittadini italiani e stranieri, imprenditori, parti sociali e associazioni sulla legalità e sicurezza del lavoro.
In particolare, nell’ambito del Protocollo d’intesa stipulato il 26 maggio 2022 tra l’allora Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca - attuale Ministero dell'Istruzione e del Merito, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’Inail, per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento, l’INL si è impegnato a sviluppare iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rafforzando la collaborazione con il settore scolastico.
L’attività informativa sarà rivolta prioritariamente a tutti gli studenti, in particolare a quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro, nonché a quelli interessati dai progetti di alternanza scuola lavoro, ai dirigenti scolastici e ai docenti tutor, al fine di far acquisire conoscenze e competenze specifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Obiettivo dell’azione di informazione sarà anche quello di diffondere e promuovere la cultura della parità di genere quale importante valore da porre alla base di una moderna organizzazione aziendale. Il raggiungimento di tale obiettivo rappresenta altresì il presupposto per il riconoscimento della c.d. “Certificazione della parità di genere”, innovativo istituto di carattere premiale introdotto dalla legge n. 162/2021.
 

RICHIESTE DI TUTELA E LAVORATORI VULNERABILI

Richieste di intervento e tutela dei lavoratori
L’attività dell’INL sarà improntata ad assicurare una risposta prioritaria alle istanze provenienti dai lavoratori e dai soggetti qualificati che li rappresentano, specie se caratterizzate dalla necessità di una tempestiva trattazione, in ragione della gravità dei fatti riportati.
A tal fine, l’Ispettorato rafforzerà lo “sportello all’utenza” i cui servizi continueranno ad essere assicurati, oltre che in presenza, anche in modalità “online” prevedendo, tra l’altro, l’utilizzo di modalità, attualmente in fase di sperimentazione, che consentano la gestione degli appuntamenti con gli utenti.
Inoltre, sarà incrementato l’utilizzo degli istituti normativi volti ad una pronta soddisfazione delle richieste di intervento, specie di natura economica, attraverso:
• il ricorso in via prioritaria, per la definizione delle richieste di intervento, alla conciliazione monocratica preventiva (art. 11, comma 1, d.lgs. n. 124/2004) che, ove necessario, potrà essere effettuata anche attraverso strumenti di comunicazione “da remoto”;
• la possibilità di definire le richieste di intervento, che per oggetto e completezza degli elementi forniti dai lavoratori o dalle organizzazioni sindacali, possano risolversi attraverso un’attività istruttoria che non richieda la necessità di effettuare un accesso in azienda;
• la valorizzazione della diffida accertativa per crediti patrimoniali (art. 12, d.lgs. n. 124/2004) e della disposizione (art. 14, d.lgs. n. 124/2004 e art. 10, DPR n. 520/1955), quali strumenti per una rapida ed efficace tutela sostanziale dei diritti dei lavoratori.
Inoltre, l’INL ha rinnovato il servizio di ricezione delle richieste di intervento, mediante l’integrazione sul proprio sito del modello di denuncia tradotto in diverse lingue (arabo, bengalese, cinese, francese, inglese, punjabi, romeno, ucraino e urdu), e attraverso l’attivazione sperimentale di sportelli multilingua che, in collaborazione con OIM, saranno progressivamente estesi ad altri ambiti territoriali e dedicati alla ricezione - con la consueta modalità protetta e riservata - delle denunce di irregolarità e sfruttamento lavorativo di cittadini stranieri.
L’azione di vigilanza, a richiesta e d’iniziativa, proseguirà anche nel 2023 avendo riguardo a quelle particolari categorie di lavoratori considerati maggiormente vulnerabili e pertanto sarà orientata al contrasto dei fenomeni di irregolarità che pregiudicano i diritti dei lavoratori minori, disabili e provenienti da Paesi terzi, nonché delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri.

Minori, percorsi formativi scuola-lavoro e tirocini extracurriculari
Nel corso del 2023 proseguirà l’attività di vigilanza rivolta ai percorsi di formazione/orientamento nell’ambito dei tirocini. In linea con quanto previsto dal Protocollo d’intesa siglato il 26 maggio 2022 tra l’INL, il Ministero dell’istruzione, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’INAIL, sarà assicurata prioritaria trattazione alle segnalazioni riguardanti profili di salute e sicurezza nell’ambito dell’alternanza scuola- lavoro e in generale dei soggetti minori.
Gli Uffici avranno pertanto cura di collaborare con le istituzioni scolastiche, e, sulla base di reclami e segnalazioni di irregolarità, di predisporre apposite verifiche sul rispetto delle condizioni di salute e sicurezza e sulla corrispondenza tra le attività attribuite agli studenti e quelle effettivamente espletate, previe istruttorie delle commissioni territoriali istituite presso gli Uffici Scolastici Regionali.
Con specifico riguardo ai tirocini extracurriculari, non saranno trascurati gli aspetti relativi alla verifica dell’accreditamento degli enti promotori, della sussistenza dei presupposti per l’attivazione del tirocinio, della genuina natura formativa del rapporto nonché della corretta applicazione delle previsioni normative in tema di indennità di partecipazione.

Pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione
Nel più ampio quadro di protezione e tutela dei lavoratori più vulnerabili e nell’ottica di continuità e rafforzamento delle azioni già messe in campo, l’INL svolgerà azioni incisive per la rilevazione ed il contrasto delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e delle varie manifestazioni discriminatorie nei luoghi di lavoro.
Alla luce del vigente Protocollo di Intesa siglato con l’Ufficio della Consigliera Nazionale di Parità, l’INL sarà impegnato a individuare e contrastare ogni forma di discriminazione diretta e indiretta nell’ambito di competenza.
Per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità, è stata istituita, a decorrere dal 1° gennaio 2022, la certificazione della parità di genere che attesta le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro in materia. Il recente Decreto Interministeriale 20 ottobre 2022 vede l’Agenzia coinvolta anche sul corretto godimento dell’esonero contributivo introdotto in favore delle aziende private che sono in possesso della suddetta certificazione.
Infine, sempre con riferimento al tema in esame, si continuerà ad operare altresì per il contrasto di forme di illegittima discriminazione retributiva motivate da ragioni politiche, sindacali, religiose, razziali, di lingua o di sesso, di età, di nazionalità ovvero basate sull’orientamento sessuale, sulle convinzioni personali o collegate allo stato di salute.

Lavoratori migranti e rifugiati ucraini.
Nel 2023 l’azione ispettiva dell’INL a contrasto dello sfruttamento dei lavoratori provenienti da Paesi terzi proseguirà con l’attivazione di apposite task force multi-agenzia nell’ambito delle attività progettuali che verranno realizzate a seguito del progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E. Azioni per la Legalità e la Tutela del lavoro - Dignità, Uguaglianza ed Equità”. A questi interventi si affiancherà la stabile collaborazione con l’OIM in attuazione del Protocollo d’intesa siglato in data 11 marzo 2021 che, tra l’altro, promuove lo sviluppo di procedure operative comuni che garantiscano migliore operatività ed efficacia al meccanismo di tutela e messa in protezione delle vittime di sfruttamento lavorativo (c.d. referral).
In tale quadro di contrasto allo sfruttamento, il conflitto in Ucraina impone di rivolgere un’attenzione particolare alla tutela dei rifugiati di nazionalità ucraina che hanno attraversato i paesi dell’Ue in cerca di accoglienza. Da più fronti, a livello internazionale (UNHCR, OIM, EUROPOL, EUROJUST), è stata espressa preoccupazione sul rischio tratta di esseri umani e sfruttamento, anche lavorativo, in cui incorrono i profughi, che versano in stato di estrema vulnerabilità, specie nei Paesi prossimi al confine con l’Ucraina.
A tal proposito, a marzo 2022, l’Autorità Europea del Lavoro (ELA) ha costituito, nell’ambito della Platform tackling undeclared work, un sottogruppo di esperti nazionali ed internazionali, con lo specifico mandato di prevenire il lavoro non dichiarato e lo sfruttamento lavorativo dei rifugiati ucraini. In linea con le Raccomandazioni OIL-ELA tese a ridurre i rischi di sfruttamento lavorativo, tratta di esseri umani, lavoro forzato e lavoro nero cui sono soggetti gli sfollati ucraini, l’INL intende supportare attivamente l’ELA in tutte le ulteriori azioni che dalla stessa dovessero essere intraprese, attivando iniziative di informazione/sensibilizzazione o eventuali interventi ispettivi mirati, anche in modalità multi-agenzia o circoscritti a specifici ambiti territoriali, laddove dovessero emergere fenomeni di lavoro non dichiarato o di sfruttamento lavorativo che interessino i suddetti cittadini.
 

ORIENTAMENTO DELLA VIGILANZA DI INIZIATIVA

Nella programmazione dell’attività di vigilanza di iniziativa, l’INL rivolgerà particolare attenzione alle tematiche di maggior disvalore socio-economico come determinate anche dai cambiamenti nel mondo del lavoro apportati dalla transizione digitale, ambientale e demografica, in attuazione di una visione olistica dei rapporti di lavoro rafforzata dall’estensione delle competenze in materia di sicurezza operata dalla legge n.215/2021.
Inoltre, l’INL è uno dei principali soggetti attuatori del “Piano Nazionale per la lotta al lavoro Sommerso 2023-2025” (PNS), misura prevista dal PNRR nell’ambito della Missione 5C1 politiche per il lavoro.
Le due direttrici principali che percorrerà il suddetto PNS e che di conseguenza orienteranno la vigilanza saranno, da un lato, l’incremento dell’efficacia dei controlli, mediante un rafforzamento dell’attività ispettiva e, dall’altro, l’adozione di misure di prevenzione volte a promuovere comportamenti virtuosi da parte delle imprese. I target fissati nel PNRR consistono, rispettivamente, nell’incremento del 20% del numero di ispezioni rispetto alla media del triennio 2019-2021 entro la fine del 2024 e nella riduzione di almeno due punti percentuali dell’incidenza del lavoro sommerso nei settori economici interessati dal Piano.

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Il tessuto produttivo nazionale, oltre ad essere caratterizzato da una presenza elevata di PMI, è soggetto a significativi mutamenti determinati dalla trasformazione economica e dall’evoluzione delle tecnologie che impattano anche sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori interessati.
Particolare attenzione deve essere posta all’attività di prevenzione, la quale si svilupperà in adesione alle preannunciate campagne europee ed avrà riguardo, in particolare, ai processi di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, così come all’adeguatezza dei percorsi formativi dei lavoratori, anche in collaborazione con gli organismi paritetici di cui al Decreto del Ministero del Lavoro n. 171 dell’11 ottobre 2022.
I settori prioritari sui quali indirizzare la vigilanza per le verifiche in materia di salute e sicurezza nel corso del 2023 saranno l’edilizia, l’agricoltura, la logistica e i trasporti.
In edilizia proseguirà la vigilanza speciale “110insicurezza” e gli accertamenti saranno, come di consueto, finalizzati a far emergere eventuali violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza, al fine di contrastare e contenere il più possibile il rischio del verificarsi di episodi infortunistici spesso strettamente connessi a carenze nelle misure prevenzionistiche nonché nella formazione e nell’informazione del personale occupato.
Quello agricolo è un settore produttivo ad alto rischio infortunistico e con presenza di rischi importanti per la salute, non ultimo quello della esposizione a fattori climatici e di sovraesposizione lavorativa. Nell’ottica delle evoluzioni tecnologiche attuali, pertanto, si dovrà porre particolare attenzione all’utilizzo delle macchine agricole e all’uso dei fitosanitari che possono esporre i lavoratori al rischio chimico.
Il settore della logistica e dei trasporti è caratterizzato da una accentuata destrutturazione per la presenza di numerose microimprese. La vigilanza dovrà conseguentemente concentrarsi non solo sull’esame analitico della filiera degli appalti ma anche sulla presenza e la gestione dei rischi interferenziali, per contrastare il possibile nesso di causalità che sovente si evidenzia tra il ricorso diffuso all'appalto e alla catena dei subappalti, e gli infortuni sul lavoro.
La pianificazione della vigilanza terrà conto dell’analisi del contesto socioeconomico del territorio di riferimento e delle risultanze del coordinamento attuato ai sensi degli artt. 5 e 7 del d.lgs. n. 81/2008.
In relazione agli obblighi imposti dall’art. 70 del d.lgs. n. 81/2008 per i requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori, particolare attenzione dovrà essere posta, durante l’attività di vigilanza, all’utilizzo delle macchine immesse sul mercato ai sensi delle direttive 98/37/CE e 2006/42/CE, in relazione alle quali - a fronte della constatazione di una presunta non conformità ai requisiti essenziali di sicurezza (RES) di cui al d.lgs. n. 17/2010 (Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori) - si procederà ad inviare la segnalazione all’Autorità di Sorveglianza di Mercato individuata dall’art. 6 del medesimo decreto 17/2010.
Il personale tecnico continuerà, inoltre, ad essere impegnato nell'ambito della vigilanza in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, in settori lavorativi nei quali la loro esposizione impone particolare rilevanza alla tutela della salute e sicurezza, quali le strutture sanitarie complesse e in contesti industriali nei quali l’impiego di sorgenti di radiazione sia qualitativamente e quantitativamente significativo.

Lavoro sommerso
Nel corso del 2023 il contrasto al lavoro sommerso, in tutte le sue forme, sarà l’obiettivo prioritario della programmazione.
Gli ambiti principali di intervento ispettivo saranno, pertanto, individuati in tutti quei settori in cui, sulla base dei dati statistici in possesso e tenuto conto di particolari situazioni territoriali (es. vocazione turistica-stagionalità), si riscontra mediamente una maggiore presenza di lavoratori “in nero” e in particolare ai settori merceologici individuati dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso , alle attività nell’ambito degli eventi fieristici e di intrattenimento, nonché alle attività svolte in orario serale e notturno, nei fine settimana e festività.
L’organizzazione dell’attività ispettiva, sul modello delle positive esperienze maturate nell’ambito del Piano triennale di contrasto al caporalato e della Task Force logistica, sarà improntata al modello multi-agenzia che consente tra l’altro di mettere a fattor comune, anche a livello territoriale, le conoscenze di indici di rischio sulla base dei quali individuare gli obiettivi.
Inoltre, in attuazione della Linea d’azione: “La pianificazione dell’attività di vigilanza” prevista dal Piano Nazionale per la lotta al Sommerso verranno fissati, con cadenza periodica, standard di iniziative specificatamente dedicate al contrasto al sommerso che, in assenza di altri fenomeni allo stesso riconducibili, saranno limitate alla sola verifica della regolare costituzione del rapporto di lavoro.
L’attività di contrasto al sommerso sarà a tutte le forme di sommerso e quindi anche al contrasto del c.d. lavoro grigio, categoria nella quale vanno ascritti tutti quei rapporti di lavoro che, seppur formalmente regolari in quanto comunicati agli enti competenti, presentano nel concreto svolgimento elementi di irregolarità connotati da un minore impatto sugli oneri retributivi, contributivi e fiscali a carico del datore di lavoro attraverso modalità di elusione della normativa legale e contrattuale.

Illecite esternalizzazioni
Tra le irregolarità di particolare disvalore sociale ed economico devono annoverarsi quelli conseguenti alla destrutturazione dei processi produttivi e alle esternalizzazioni illecite, ai distacchi non genuini, nonché ai fenomeni elusivi della responsabilità datoriale connessi ai nuovi modelli di organizzazione del lavoro e alla diffusione delle diverse tipologie lavorative proprie della gig economy.
La predisposizione del modello interpositorio nei rapporti di lavoro, ove utilizzato per finalità elusive della disciplina legislativa e contrattuale, determina una frammentazione produttiva da cui derivano rilevanti danni economici e previdenziali per i lavoratori e il sistema di welfare del Paese.
Pertanto, con la specifica finalità di contrastare il possibile deterioramento delle condizioni occupazionali e lo sviluppo di forme di concorrenza sleale tra le imprese, in linea con le previsioni all’uopo previste pure nel PNS, l’Agenzia orienterà la propria attività verso la tutela dei lavoratori impiegati in forme di esternalizzazioni produttive (es. il contratto d’appalto, la somministrazione di manodopera, il distacco temporaneo di lavoratori, anche provenienti da imprese stabilite all’estero e il contratto di subfornitura) fittizie, illecite e fraudolente.
Particolare attenzione andrà posta a tutte le “false” realtà aziendali, meri serbatoi di manodopera, in ogni forma costituite compresa quella cooperativa, che agiscono in violazione dei diritti dei lavoratori e delle regole della leale concorrenza. Gli accertamenti saranno mirati, tra l’altro, alla verifica della corretta applicazione del CCNL.
Verranno, pertanto, effettuati estesi e sistematici controlli nei settori nei quali il ricorso ad un uso distorto dell’outsourcing è maggiormente presente quali, ad esempio, l’agricoltura, l’edilizia, i servizi alle imprese e i servizi realizzati in ambito turistico-alberghiero. Attesa la multilocalizzazione delle espressioni elusive in questione, saranno definite apposite vigilanze speciali riguardanti i diversi ambiti territoriali interessati.
Nell’ambito dei fenomeni di illecite esternalizzazioni, le verifiche riguarderanno anche l’irregolare ricorso ai c.d. “services editoriali” e il contrasto della pubblicazione di annunci di ricerca e selezione del personale da parte di soggetti non autorizzati, soprattutto sul web e anche attraverso i social media, posti in essere in forma anonima e frequentemente riconducibili a soggetti giuridici con sede in altri Stati, generalmente extra Ue o da parte di soggetti comunque non autorizzati e privi dei requisiti di cui all’art. 9, del d.lgs. n. 276/2003.
A fronte della sempre maggiore diffusione dell’istituto, una particolare attenzione verrà posta anche sul corretto utilizzo del personale distaccato o messo a “fattor comune” mediante il ricorso alla codatorialità nell’ambito delle reti di imprese.
Rispetto ai fenomeni transnazionali di mobilità dei lavoratori coinvolti in fattispecie di distacco nell’ambito di una prestazione di servizi, proseguiranno le verifiche sulla regolarità degli stessi, avvalendosi dello scambio di informazioni e dell’attivazione degli ispettorati degli altri Paesi dell’Ue mediante l’utilizzo della piattaforma IMI - Sistema di Informazione del Mercato Interno - della Commissione europea.

Caporalato
L’INL proseguirà, nel 2023, la sua azione di controllo e di presidio del territorio, in un’ottica multi-agenzia e in collaborazione sinergica con tutte le autorità competenti e le organizzazioni interessate al contrasto allo sfruttamento lavorativo.
A tale scopo, anche per il 2023, si prevede l’attivazione di specifiche task force per l’effettuazione di verifiche ispettive straordinarie multi-agenzia in contesti a maggior rischio, che richiedono l’intervento di una cospicua forza ispettiva: in tale ottica, l’INL ha elaborato una nuova proposta progettuale denominata “A.L.T. Caporalato D.U.E.- Azioni per la Legalità e la Tutela del lavoro - Dignità, Uguaglianza ed Equità ”, volta ad assicurare continuità al rafforzamento delle iniziative di contrasto al caporalato anche nel biennio 2023-2024.
Risulta, infatti, importante consolidare l’esperienza maturata nei precedenti anni con i progetti “A.L.T. Caporalato!” e “Su.pr.eme” estendendola a tutte le aree geografiche e ai diversi settori merceologici caratterizzati da fattori di rischio quali la ricorrenza di picchi stagionali di intensificazione delle attività, il consistente utilizzo di manodopera scarsamente specializzata e/o la presenza di forme di intermediazione informale e non autorizzata (ad es. agricoltura, logistica, manifatturiero, edilizia, trasporto, consegna a domicilio, turismo, servizi di cura della persona, etc.).
L’intervento ispettivo, integrato dal qualificato contributo dei mediatori culturali dell’OIM in forza del Protocollo d’Intesa in essere e in continuità con i progetti precedenti, sarà mirato ad assicurare la tutela sostanziale delle vittime di sfruttamento e l’individuazione ed il contrasto di forme di abuso connesse alle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno.

Diversa qualificazione del rapporto di lavoro/corretto inquadramento/regime orario
Considerati i risvolti sotto il profilo della salute e sicurezza e sotto il profilo previdenziale, l’azione ispettiva sarà orientata anche all’individuazione di forme patologiche che caratterizzano il lavoro autonomo e parasubordinato quali quelle relative, ad esempio, agli pseudo-artigiani nel settore edile, al lavoro giornalistico e in generale alle collaborazioni coordinate e continuative non genuine.
Nell’ambito dell’utilizzo delle forme flessibili di lavoro, particolare attenzione verrà rivolta alla verifica dei requisiti e dell’effettiva modalità di svolgimento delle prestazioni svolte con contratto di lavoro a tempo parziale e intermittente, nonché alle prestazioni svolte ex art. 54-bis Legge 96/2017 c.d. “Prest.O.”, alla luce delle recenti modifiche introdotte dalla Legge n. 197/2022 - Legge di Bilancio per il 2023, che ne ha ampliato la possibilità di utilizzo attraverso l’innalzamento dei limiti fissati per i compensi erogabili e relativamente alle dimensioni aziendali dei soggetti autorizzati. Di particolare rilievo è l’introduzione, in via sperimentale per il biennio 2023-2024, di una disciplina speciale che consente il ricorso alle prestazioni occasionali da parte delle imprese agricole per un massimo di 45 giornate lavorative per ciascun lavoratore. In tale settore sono previsti precisi obblighi amministrativi relativi ai requisiti soggettivi dei lavoratori, alla durata massima della prestazione e agli obblighi comunicazionali al centro per l’impiego che, in caso di superamento del limite di durata, determinano la trasformazione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Particolare attenzione verrà riservata, nei settori a maggior rischio infortunistico, alle verifiche sul corretto inquadramento contrattuale e ai tempi di lavoro, anche al fine di contrastare il mancato assoggettamento a contribuzione di elementi retributivi.

Nuovi lavori e piattaforme digitali
In tema di lavoro attraverso piattaforme informatiche - e in particolare con riferimento al lavoro dei cc.dd. rider - l’attività ispettiva sarà prioritariamente rivolta ad accertare il rispetto delle norme prevenzionistiche relative alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e a contrastare possibili forme di discriminazione connesse al funzionamento degli algoritmi, ambiti rispetto ai quali risulta del tutto ininfluente il formale inquadramento giuridico del lavoratore.
In particolare si darà attuazione alla campagna “ambienti di lavoro sani e sicuri” 2023-2025 che l’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha inteso destinare al lavoro nell’era digitale.
Ulteriori profili di tutela riguarderanno la corretta qualificazione dei rapporti di lavoro in ragione del loro concreto atteggiarsi, determinato dalle espressioni conformative dei meccanismi sottesi alle piattaforme in questione. A tal proposito, una particolare attenzione verrà posta all’adempimento introdotto dal DM n. 31 del 23/02/2022 che ha previsto la tracciabilità di questi rapporti mediante l’obbligo, in capo al committente, di comunicare al Servizio competente la prestazione autonoma intermediata dalle piattaforme digitali. Per questa categoria di lavoratori verranno altresì attenzionati gli aspetti relativi alle tutele economiche all’uopo previste dall’art. 47-quater del d.lgs. n. 81/2015.
Altro fenomeno di interesse in tale ambito è l’utilizzo delle piattaforme digitali negli appalti di logistica integrata, spesso caratterizzati da fenomeni interpositori illeciti che vedono un’organizzazione diretta delle prestazioni lavorative dei dipendenti dell’appaltatore da parte del committente mediante l’utilizzo delle piattaforme digitali.
Atteso che le principali imprese del settore operano in differenti contesti territoriali, saranno previste apposite vigilanze speciali e modelli di coordinamento degli accertamenti.

Azioni transnazionali in materia di vigilanza sul lavoro
Anche nel corso del 2023, l’INL sarà impegnato nel contrasto dei fenomeni illeciti con aspetti transfrontalieri, la cui diffusione si presenta strettamente correlata al crescente ricorso all’istituto del distacco transnazionale di lavoratori nei Paesi dell’Unione europea. A tal fine, l’Agenzia sarà parte attiva nella pianificazione e realizzazione di specifici interventi ispettivi, da effettuare in ambito Ue: saranno incentivati lo scambio di informazioni e buone prassi con le autorità competenti di altre nazioni e la partecipazione alle attività dell’ELA (European Labour Authority), dello SLIC (Senior Labour Inspectors Committee) e del G20 OSH Networking in materia di salute e sicurezza.
In particolare, proseguirà l’impegno dell'Agenzia nella programmazione ed effettuazione di ispezioni concertate e congiunte mirate a contrastare frodi e forme di dumping sociale di carattere transfrontaliero, in collaborazione con le autorità competenti degli altri Paesi membri, con l’eventuale coinvolgimento anche di altri organi di controllo nazionali e con il qualificato supporto dell’ELA, facilitato dalla stretta e proficua collaborazione con il National Liaison Officer (NLO) italiano in seno all'Autorità europea.
In tale contesto continuerà ad essere garantita la cooperazione amministrativa con le autorità di controllo degli altri Stati dell’Ue in materia di distacco transnazionale, agevolata dall’utilizzo della piattaforma IMI.
Si darà inoltre attuazione agli accordi bilaterali esistenti con le omologhe autorità rumena, francese e spagnola e si approfondiranno le relazioni con gli ispettorati di altri Paesi europei, interessati da fenomeni di mobilità transfrontaliera di lavoratori da e per l’Italia.
Al fine di rafforzare la capacità di intervento dell’Agenzia nel contrasto agli illeciti di rilevanza transnazionale e le competenze del personale ispettivo sulle tematiche di interesse eurounitario sarà assicurata la partecipazione attiva di rappresentanti dell’INL alle campagne europee (settimane dedicate ad azioni ispettive e attività di sensibilizzazione su specifici temi o in particolari settori), alle iniziative di approfondimento (seminari tematici, workshop, tavole rotonde, etc), alle visite di studio (staff exchange, peer to peer comparison, etc.) e alle ulteriori attività di scambio (SLIC evaluation, best practices sharing, etc) promosse dall'ELA e dallo SLIC o da altri organismi di rilievo internazionale competenti nelle materie di interesse dell'Ispettorato (ILO, EU-OSHA, G20-OSH, etc).

Vigilanza previdenziale
La programmazione dell’attività di vigilanza in materia previdenziale per l’anno 2023 sarà tesa all’incremento delle azioni di contrasto all’evasione e all’elusione contributiva attraverso un modello organizzativo che integri l’attività di verifica amministrativa con l’attività di vigilanza ispettiva.
Ciò premesso, si elencano di seguito più nel dettaglio i settori e i soggetti verso i quali verrà indirizzata l’attività ispettiva per l’anno 2023:
- Settore manifatturiero, della logistica e del trasporto aereo;
- GIG economy, aziende di delivery e lavoro etero-organizzato in genere (anche tramite piattaforme digitali);
- Grandi aziende e Cooperative di produzione e servizi;
- Pubbliche amministrazioni;
- Agricoltura;
- Edilizia;
- Servizi alle imprese;
- Settore dello spettacolo;
- Editoria e giornalismo.
Con particolare riferimento ai settori sopra elencati, obiettivo primario della programmazione per l’anno 2023 rimane la garanzia di effettiva tutela dei diritti sostanziali dei lavoratori e delle condizioni di lavoro, alla cui realizzazione concorrerà l’effettuazione di azioni di vigilanza mirate, in via prioritaria, al contrasto dei fenomeni illeciti di particolare disvalore sociale ed economico, come il ricorso al lavoro sommerso e il caporalato, le diverse forme di interposizione ed esternalizzazione illecita, l’illegittima fruizione delle prestazioni previdenziali derivante dall’instaurazione di rapporti di lavoro fittizi, le irregolarità e le frodi relative alle misure di integrazione salariale e di sostegno al reddito.

Vigilanza assicurativa
La programmazione dell’attività di vigilanza in materia assicurativa sarà indirizzata all’incremento delle azioni di contrasto all’elusione e all’evasione dei premi assicurativi.
L’attività ispettiva sarà orientata in modo specifico alla verifica del rischio assicurato nei settori che potenzialmente presentano margini di irregolarità sulla corrispondenza del rischio denunciato con l’attività effettivamente svolta, di seguito elencati.
Settore servizi pubblicitari: gli accertamenti saranno indirizzati verso aziende che realizzano stampe pubblicitarie in materiale composito e provvedono alla posa in opera del manufatto realizzando in officina anche le strutture in ferro o in acciaio.
Settore fabbricazione e manutenzione di apparecchi di sollevamento e di macchine e macchinari: tali accertamenti prevedono la verifica sulle linee produttive di aziende che hanno denunciato la produzione di strumentazione meccanica, ma ne effettuano anche la manutenzione.
Settore costruzione di navi e imbarcazioni: gli accertamenti saranno indirizzati verso aziende che oltre alla costruzione si occupano anche dell’allestimento di imbarcazioni.
Settore movimento merci relativo a trasporti marittimi e fluviali: l’attività ispettiva sarà rivolta alle aziende che svolgono attività di movimentazione delle merci nelle aree portuali.
Settore delle attività connesse alle sale da gioco: la verifica sarà finalizzata a rilevare la presenza di attività di ristorazione nei locali adibiti a sale da gioco.
Settore del commercio al dettaglio di carburante per autotrazione: nell’ambito del commercio al dettaglio, saranno sottoposti a controllo in particolare i distributori di carburante.
Ditte con dichiarazioni retributive sperequate: in merito alla lotta all’elusione contributiva gli accertamenti saranno rivolti alle aziende che hanno dichiarato, in presenza di più voci di tariffa, la percentuale più elevata delle retribuzioni su una voce di tariffa con il tasso minore.
Analisi su infortuni occorsi il primo giorno di lavoro: per rafforzare l’attività ispettiva nei confronti delle aziende che impiegano lavoratori in nero, al fine di evadere i contributi ed i premi assicurativi, tale controllo sarà indirizzato verso lavoratori per i quali sono state inoltrate nella stessa giornata una Comunicazione obbligatoria di assunzione e una denuncia di infortunio.
Accertamenti connessi al riconoscimento di infortuni gravi e mortali e delle malattie professionali, anche per la tempestiva erogazione delle prestazioni di legge che assicuri un sollecito sostegno economico ai familiari degli infortunati.

Controlli sul regolare utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche dedicate al lavoro e alla sicurezza sociale
In ragione delle previsioni della Convenzione triennale per gli esercizi 2023-2025 sottoscritta col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, anche per l’anno 2023 l’INL assicurerà, nell’ambito delle risorse umane e finanziarie di cui dispone, lo svolgimento delle verifiche di tipo amministrativo-contabile rivolte agli Istituti di patronato, ai fondi nazionali ed europei ed agli enti del terzo settore, così come proseguiranno le verifiche di competenza a contrasto delle irregolarità e delle frodi relative alle misure di integrazione salariale e di sostegno al reddito, tra cui il reddito di cittadinanza.