Tipologia: Accordo aziendale per la disciplina del modello di organizzazione del lavoro
Data firma: 14 giugno 2023
Validità: 01.07.2023 - 30.06.2024
Parti: Fondazione Bruno Kessler e RSA/Cgil, Cisl, Uil
Settori: Fondazione Bruno Kessler, Trento
Fonte: trasparenza.fbk.eu

 

Sommario:

 

Premessa
Art. 1 - Oggetto
Art. 2 - Ambito soggettivo di applicazione
Art. 3 - Articolazione dell’orario di lavoro e accesso ai locali della Fondazione
Art. 4 Rilevazione del tempo di lavoro
Art. 5 Lavoro da remoto
Art. 6 Ristori per addetti a mansioni non telelavorabili
Art. 7 Buono pasto e lavoro da remoto
Art. 8 Valorizzazione del tempo investito a favore dello sviluppo organizzativo e del benessere nella Fondazione

 

Art. 9 Patto individuale di reciprocità
Art. 10 Lavoro a rotazione e fasce orarie nell’Unità MNF (regime sperimentale)
Art. 11 Garanzie di conformità e attività di conciliazione
Art. 12 Buone pratiche per il lavoro da remoto

Art. 13 Armonizzazione con gli altri contratti collettivi applicati dalla Fondazione
Art. 14 Decorrenza e durata
Allegato n. 1: Informativa FBK/INAIL per lavoro da remoto.
Allegato n. 2: Buone pratiche per il lavoro da remoto.


Accordo aziendale per la disciplina del modello di organizzazione del lavoro

Tra la Fondazione Bruno Kessler […] e le rappresentanze sindacali aziendali Cgil […], Cisl […], Uil […]

Premessa
Con il presente Accordo sul modello di organizzazione del lavoro nella Fondazione Bruno Kessler datore di lavoro e rappresentanze sindacali ribadiscono il loro impegno continuo per lo sviluppo di un’organizzazione dinamica, flessibile ed inclusiva.
La tensione tra esigenze di studio, ricerca scientifica e innovazione ed esigenze della produttività e della sostenibilità economica trovano un punto di equilibrio nell’attenzione ai bisogni della persona. Sviluppo organizzativo e crescita individuale costituiscono così le coordinate lungo le quali si realizza e consolida quello speciale rapporto di reciprocità che rende particolare e unica l’esperienza umana e professionale in Fondazione.

Art. 1 - Oggetto
Il presente Accordo definisce aspetti essenziali del modello di organizzazione del lavoro presso la Fondazione Bruno Kessler quali: orario di lavoro ordinario; lavoro a rotazione; regime ordinario e straordinario di lavoro da remoto; ristori per addetti a mansioni non telelavorabili; fruizione del buono pasto in regime di lavoro da remoto; regole e indicazioni utili a promuovere la condivisione di prassi positive durante lo svolgimento delle mansioni da remoto; valorizzazione del tempo investito a favore dello sviluppo organizzativo della Fondazione; patto individuale di reciprocità.

Art. 2 - Ambito soggettivo di applicazione
Destinatari del presente Accordo sono i dipendenti e le dipendenti della Fondazione nonché, nei limiti del relativo ordinamento, il personale della Provincia autonoma di Trento messo a disposizione della Fondazione.
La disciplina del presente Accordo viene inoltre applicata al personale in somministrazione.

Art. 3 - Articolazione dell’orario di lavoro e accesso ai locali della Fondazione
Come previsto nel Capo IV del Titolo III del vigente Contratto Collettivo provinciale di lavoro delle Fondazioni di Ricerca, l’orario normale di lavoro è pari a 38 ore settimanali, computate come media nel quadrimestre (gennaio - aprile; maggio - agosto; settembre - dicembre). Per il personale della Provincia autonoma di Trento messo a disposizione della Fondazione l’orario è pari a 36 ore settimanali.
L’orario massimo di lavoro non può superare le 48 ore settimanali, computate come media in un periodo di dodici mesi (1° gennaio - 31 dicembre).
Non sono previste fasce obbligatorie per la presenza.
Il lavoro in presenza presso i locali della Fondazione è consentito dal lunedì al venerdì tra le 7.30 e le 20.00.
Al di fuori di tali giornate e fasce orarie giornaliere, il lavoro in presenza presso i locali della Fondazione è ammesso solo se motivato e previamente autorizzato (consentito solo per la sede di Povo in quanto sempre presidiata ai fini della sicurezza).

Art. 4 Rilevazione del tempo di lavoro
In considerazione della peculiare natura e organizzazione del lavoro di ricerca e studio, al personale ricercatore e tecnologo è richiesta un’unica timbratura giornaliera valida ai fini della rilevazione della presenza.
Un’unica timbratura giornaliera viene richiesta anche al personale con la qualifica di dirigente o quadro.
Al personale tecnico, amministrativo e di supporto, è sempre richiesta la timbratura ad ogni entrata e ad ogni uscita.

Art. 5 Lavoro da remoto
La Fondazione riconosce di norma a tutto il personale telelavorabile la facoltà di lavorare da remoto fino a cinque giornate lavorative al mese.
La singola giornata potrà essere convertita in due mezze giornate lavorative garantendo il completamento dell’orario teorico giornaliero.
Su iniziativa dell’interessato o dell’interessata e d’intesa con il o la diretta Responsabile, fatte sempre salve le esigenze organizzative e produttive, il limite delle cinque giornate potrà essere incrementato previa sottoscrizione di un “patto individuale di reciprocità”.
Le motivazioni alla base dell’incremento di cui sopra dovranno essere formalizzate, risultare sempre evidenti e ricondurre ad una delle seguenti situazioni: esigenze di conciliazione vita-lavoro, sostenibilità, motivi di studio e ricerca nonché in particolari situazioni di fragilità o di limitazione psico-fisica.
L’orario di lavoro da remoto è flessibile e, fatto salvo il rispetto del monte ore stabilito dal Contratto collettivo di lavoro delle Fondazioni, non sono previste fasce di lavoro obbligatorie.
Le attività svolte nell’ambito del lavoro da remoto devono essere sempre chiaramente riscontrabili dai time sheet puntualmente assicurati del personale di ricerca e tecnologo o - per il personale tecnico, amministrativo e di supporto - dalla reportistica giornaliera.
Il mancato rispetto di quest’ultima previsione, concretizzando una forma di inadempimento degli obblighi contrattuali, potrà essere segnalato e se del caso contestato.
Per quanto riguarda la sicurezza sul posto di lavoro e relativa copertura assicurativa si rimanda a quanto previsto dall’informativa INAIL - Informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile ai sensi dell’art. 22, comma 1 della Legge N. 81/2017 e dell’art. 7 del Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile del 7 dicembre 2021 - allegata anche agli accordi individuali di smart working.

Art. 6 Ristori per addetti a mansioni non telelavorabili
Al personale con mansioni non telelavorabili impossibilitato a qualsiasi forma di lavoro da remoto, nell’arco di ogni bimestre e come forma di ristoro rigenerativo, è riconosciuta la facoltà di optare tra una giornata di formazione a carico di FBK o una giornata di permesso retribuito sempre a carico della Fondazione o, ancora, un benefit legato al welfare.
D’intesa con il o la diretta Responsabile, le giornate di formazione potranno essere cumulate e dovranno essere usufruite entro l’anno di calendario.
La giornata di permesso retribuito dovrà essere fruita, inderogabilmente, nel bimestre di competenza e non potrà essere cumulata né fruita in periodi successivi.

Art. 7 Buono pasto e lavoro da remoto
Il personale ha diritto ad accedere al servizio mensa o al servizio sostitutivo mensa alle condizioni e secondo le modalità previste per il personale non dirigenziale del comparto autonomie locali della Provincia autonoma di Trento.
La Fondazione si impegna a trovare soluzioni idonee per riconoscere tale diritto al personale anche nelle giornate di lavoro da remoto.

Art. 8 Valorizzazione del tempo investito a favore dello sviluppo organizzativo e del benessere nella Fondazione
Per rafforzare lo sviluppo organizzativo e il benessere individuale e collettivo, la Fondazione si impegna a valorizzare sotto forma di ristori, incentivi o benefit ogni contributo che si traduca in iniziative a favore della crescita personale e/o organizzativa (a titolo di esempio: formazione e servizi alla persona).

Art. 9 Patto individuale di reciprocità
L’Accordo configurato negli articoli precedenti intende ampliare le dimensioni della cittadinanza organizzativa riconosciuta a tutto il personale della Fondazione Bruno Kessler. In tale ottica e in conformità a quanto previsto dalla “Piattaforma di lavoro per un nuovo patto di reciprocità” sottoscritta in data 28 luglio 2020, il presente Accordo potrà essere tradotto e arricchito anche attraverso la sottoscrizione di patti individuali che - in quanto parimenti funzionali alla crescita professionale e allo sviluppo organizzativo - agiscono sia su quelle forme particolari di flessibilità previste dall’articolo 6 del presente Accordo, sia sulle leve della formazione e del welfare nonché del sistema incentivante della Fondazione.
In conformità con quanto previsto dall’art. 4 del Regolamento di Organizzazione della Fondazione, il patto individuale di reciprocità verrà autorizzato dal Direttore o dalla Direttrice di Centro o Responsabile di Struttura, dal/dalla Responsabile di Servizio e per le Unità di Staff, dal Segretario Generale (previo accordo del/della dipendente con il Responsabile dell’articolazione organizzativa a cui afferisce), con autorizzazione finale da parte del Responsabile del Servizio del Personale.
Sempre nell’ottica del supporto al nuovo modello organizzativo, la Fondazione valuterà, previa richiesta motivata e nei limiti della disponibilità economica, la fornitura di dotazioni individuali necessarie al lavoro da remoto.

Art. 10 Lavoro a rotazione e fasce orarie nell’Unità MNF (regime sperimentale)
Per garantire l’ottimizzazione dei tempi di utilizzo delle linee produttive dell’Unità MNF, con il conseguente incremento della produttività, la Responsabile dell’Unità MicroNano characterization and fabrication Facility - MNF - potrà concordare con il personale tecnico di ricerca non telelavorabile interessato, in alternativa alla fruizione dei ristori di cui all’art. 6, un’articolazione dell’orario di lavoro settimanale distribuito su 5 giorni da svolgere con rotazione esclusivamente in presenza all’interno delle seguenti fasce orarie prestabilite:
- 7:30 - 15:30;
- 11:00 - 19:00.
Il personale dovrà garantire un orario teorico giornaliero pari a 6 ore e 48 minuti (da computare come media nel quadrimestre per il personale FBK ed in somministrazione, per il personale PAT come media mensile) per un totale di 34 ore settimanali. Sarà sempre richiesta la timbratura in entrata ed in uscita compresa quelle relative alla pausa pranzo obbligatoria di almeno 30 minuti.
A parità di retribuzione, al/alla dipendente FBK o in somministrazione verrà riconosciuto un monte ore di permessi retribuiti al fine del raggiungimento dell’orario teorico settimanale a tempo pieno.
Per esigenze organizzative e produttive il “lavoro a rotazione” potrà essere revocato dal o dalla Responsabile di Centro con un preavviso di cinque giorni lavorativi. Con medesimo preavviso potrà rinunciare il/la dipendente.

Art. 11 Garanzie di conformità e attività di conciliazione
Eventuali criticità relative alla traduzione del presente Accordo nei “patti individuali di reciprocità” potranno essere riportate dagli o dalle interessate all’attenzione dei suoi sottoscrittori appositamente riuniti in sede di verifica di conformità e conciliazione.
Anche nell’ottica di cui al presente articolo, il processo di elaborazione e definizione di ciascun patto individuale di reciprocità dovrà corrispondere ai principi di tracciabilità e trasparenza.

Art. 12 Buone pratiche per il lavoro da remoto
Vengono confermate le allegate linee guida “Buone pratiche per il lavoro da remoto” quale insieme di regole e indicazioni utili a promuovere la condivisione di prassi positive durante lo svolgimento delle mansioni da remoto.

Art. 13 Armonizzazione con gli altri contratti collettivi applicati dalla Fondazione
La Fondazione si impegna ad applicare i contenuti del presente Accordo anche al personale i cui rapporti di lavoro sono disciplinati da Contratti Collettivi diversi da quello della Fondazione stessa.

Art. 14 Decorrenza e durata
Il presente Accordo decorre dal 1° luglio 2023. Esso ha validità annuale e potrà essere rinnovato solo nell’intesa formale tra le parti.

Informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile ai sensi dell’art. 22, comma 1 della legge n. 81/2017 e dell’art. 7 del protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile di data 7 dicembre 2021


Avvertenze generali
Si informano tutti i lavoratori degli obblighi e dei diritti previsti dalla legge del 22 maggio 2017 n. 81 e dal decreto legislativo del 9 aprile 2008 n. 81.

Sicurezza sul lavoro (art. 22 L. 81/2017)
1. Il datore di lavoro garantisce la salute e la sicurezza del lavoratore, che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile, e a tal fine consegna al lavoratore e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, con cadenza almeno annuale, un'informativa scritta, nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro.
2. Il lavoratore è tenuto a cooperare all'attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all'esecuzione della prestazione all'esterno dei locali aziendali.

Obblighi dei lavoratori (art. 20 D. Lgs. 81/2008)
1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
2. I lavoratori devono in particolare:
a. contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b. osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale;
c. utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza;
d. utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e. segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
f. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
g. non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
h. partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
i. sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal D. Lgs. 81/2008 o comunque disposti dal medico competente.
3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto.
In attuazione di quanto disposto dalla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, il Datore di Lavoro ha provveduto ad attuare le misure generali di tutela di cui all’art. 15 del T.U. sulla sicurezza; ha provveduto alla redazione del Documento di Valutazione di tutti i rischi presenti nella realtà lavorativa, ai sensi degli artt. 17 e 28 D. Lgs. 81/2008; ha provveduto alla formazione e informazione di tutti i lavoratori, ex artt. 36 e 37 del medesimo D. Lgs. 81/2008. Pertanto, di seguito, si procede alla analitica informazione, con specifico riferimento alle modalità di lavoro per lo smart worker.

Comportamenti di prevenzione generale richiesti allo smart worker
Cooperare con diligenza all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione predisposte dal datore di lavoro (DL) per fronteggiare i rischi connessi all’esecuzione della prestazione in ambienti indoor e outdoor diversi da quelli di lavoro abituali.
- Non adottare condotte che possano generare rischi per la propria salute e sicurezza o per quella di terzi.
- Individuare, secondo le esigenze connesse alla prestazione stessa o dalla necessità del lavoratore di conciliare le esigenze di vita con quelle lavorative e adottando principi di ragionevolezza, i luoghi di lavoro per l’esecuzione della prestazione lavorativa in lavoro da remoto rispettando le indicazioni previste dalla presente informativa.
- In ogni caso, evitare luoghi, ambienti, situazioni e circostanze da cui possa derivare un pericolo per la propria salute e sicurezza o per quella dei terzi.
Di seguito, le indicazioni che il lavoratore è tenuto ad osservare per prevenire i rischi per la salute e sicurezza legati allo svolgimento della prestazione in modalità di lavoro agile.

Capitolo 1 Indicazioni relative allo svolgimento di attività lavorativa in ambienti outdoor
Nello svolgere l’attività all’aperto si richiama il lavoratore ad adottare un comportamento coscienzioso e prudente, escludendo luoghi che lo esporrebbero a rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici della propria attività svolta in luoghi chiusi.
È opportuno non lavorare con dispositivi elettronici come tablet e smartphone o similari all’aperto, soprattutto se si nota una diminuzione di visibilità dei caratteri sullo schermo rispetto all’uso in locali al chiuso dovuta alla maggiore luminosità ambientale.
All’aperto inoltre aumenta il rischio di riflessi sullo schermo o di abbagliamento.
Pertanto, le attività svolgibili all’aperto sono essenzialmente quelle di lettura di documenti cartacei o comunicazioni telefoniche o tramite servizi VOIP (ad es. Skype).
Fermo restando che va seguito il criterio di ragionevolezza nella scelta del luogo in cui svolgere la prestazione lavorativa, si raccomanda di:
- privilegiare luoghi ombreggiati per ridurre l’esposizione a radiazione solare ultravioletta (UV);
- evitare di esporsi a condizioni meteoclimatiche sfavorevoli quali caldo o freddo intenso;
- non frequentare aree con presenza di animali incustoditi o aree che non siano adeguatamente manutenute quali ad esempio aree verdi incolte, con degrado ambientale e/o con presenza di rifiuti;
- non svolgere l’attività in un luogo isolato in cui sia difficoltoso richiedere e ricevere soccorso;
- non svolgere l’attività in aree con presenza di sostanze combustibili e infiammabili (vedere capitolo 5);
- non svolgere l’attività in aree in cui non ci sia la possibilità di approvvigionarsi di acqua potabile;
- mettere in atto tutte le precauzioni che consuetamente si adottano svolgendo attività outdoor (ad es.: creme contro le punture, crema solare, antistaminici, abbigliamento adeguato, quanto prescritto dal proprio medico per situazioni personali di maggiore sensibilità, intolleranza, allergia, ecc.), per quanto riguarda i potenziali pericoli da esposizione ad agenti biologici (ad es. morsi, graffi e punture di insetti o altri animali, esposizione ad allergeni pollinici, ecc.).

Capitolo 2 Indicazioni relative ad ambienti indoor privati
Di seguito vengono riportate le principali indicazioni relative ai requisiti igienico-sanitari previsti per i locali privati in cui possono operare i lavoratori destinati a svolgere il lavoro agile.

Raccomandazioni generali per i locali:
- le attività lavorative non possono essere svolte in locali tecnici o locali non abitabili (ad es. soffitte, seminterrati, rustici, box);
- adeguata disponibilità di servizi igienici e acqua potabile e presenza di impianti a norma (elettrico, termoidraulico, ecc.) adeguatamente manutenuti;
- le superfici interne delle pareti non devono presentare tracce di condensazione permanente (muffe);
- i locali, eccettuati quelli destinati a servizi igienici, disimpegni, corridoi, vani-scala e ripostigli debbono fruire di illuminazione naturale diretta, adeguata alla destinazione d'uso e, a tale scopo, devono avere una superficie finestrata idonea;
- i locali devono essere muniti di impianti di illuminazione artificiale, generale e localizzata, atti a garantire un adeguato comfort visivo agli occupanti.

Indicazioni per l’illuminazione naturale ed artificiale:
- si raccomanda, soprattutto nei mesi estivi, di schermare le finestre (ad es. con tendaggi, appropriato utilizzo delle tapparelle, ecc.) allo scopo di evitare l’abbagliamento e limitare l’esposizione diretta alle radiazioni solari;
- l’illuminazione generale e specifica (lampade da tavolo) deve essere tale da garantire un illuminamento sufficiente e un contrasto appropriato tra lo schermo e l’ambiente circostante.
- è importante collocare le lampade in modo tale da evitare abbagliamenti diretti e/o riflessi e la proiezione di ombre che ostacolino il compito visivo mentre si svolge l’attività lavorativa.


Indicazioni per l’aerazione naturale ed artificiale:
- è opportuno garantire il ricambio dell’aria naturale o con ventilazione meccanica;
- evitare di esporsi a correnti d’aria fastidiose che colpiscano una zona circoscritta del corpo (ad es. la nuca, le gambe, ecc.);
- gli eventuali impianti di condizionamento dell’aria devono essere a norma e regolarmente manutenuti; i sistemi filtranti dell’impianto e i recipienti eventuali per la raccolta della condensa, vanno regolarmente ispezionati e puliti e, se necessario, sostituiti;
- evitare di regolare la temperatura a livelli troppo alti o troppo bassi (a seconda della stagione) rispetto alla temperatura esterna;
- evitare l’inalazione attiva e passiva del fumo di tabacco, soprattutto negli ambienti chiusi, in quanto molto pericolosa per la salute umana.

Capitolo 3 Utilizzo sicuro di attrezzature/dispositivi di lavoro
Di seguito vengono riportate le principali indicazioni relative ai requisiti e al corretto utilizzo di attrezzature/dispositivi di lavoro, con specifico riferimento a quelle consegnate ai lavoratori destinati a svolgere il lavoro agile: notebook, tablet e smartphone.


Indicazioni generali:
- conservare in luoghi in cui siano facilmente reperibili e consultabili il manuale/istruzioni per l’uso redatte dal fabbricante;
- leggere il manuale/istruzioni per l’uso prima dell’utilizzo dei dispositivi, seguire le indicazioni del costruttore/importatore e tenere a mente le informazioni riguardanti i principi di sicurezza;
- si raccomanda di utilizzare apparecchi elettrici integri, senza parti conduttrici in tensione accessibili (ad es. cavi di alimentazione con danni alla guaina isolante che rendano visibili i conduttori interni), e di interromperne immediatamente l’utilizzo in caso di emissione di scintille, fumo e/o odore di bruciato, provvedendo a spegnere l’apparecchio e disconnettere la spina dalla presa elettrica di alimentazione (se connesse);
- verificare periodicamente che le attrezzature siano integre e correttamente funzionanti, compresi i cavi elettrici e la spina di alimentazione;
- non collegare tra loro dispositivi o accessori incompatibili;
- effettuare la ricarica elettrica da prese di alimentazione integre e attraverso i dispositivi (cavi di collegamento, alimentatori) forniti in dotazione;
- disporre i cavi di alimentazione in modo da minimizzare il pericolo di inciampo;
- spegnere le attrezzature una volta terminati i lavori;
- controllare che tutte le attrezzature/dispositivi siano scollegate/i dall’impianto elettrico quando non utilizzati, specialmente per lunghi periodi;
- si raccomanda di collocare le attrezzature/dispositivi in modo da favorire la loro ventilazione e raffreddamento (non coperti e con le griglie di aerazione non ostruite) e di astenersi dall’uso nel caso di un loro anomalo riscaldamento;
- inserire le spine dei cavi di alimentazione delle attrezzature/dispositivi in prese compatibili (ad es. spine a poli allineati in prese a poli allineati, spine schuko in prese schuko). Utilizzare la presa solo se ben ancorata al muro e controllare che la spina sia completamente inserita nella presa a garanzia di un contatto certo ed ottimale;
- riporre le attrezzature in luogo sicuro, lontano da fonti di calore o di innesco, evitare di pigiare i cavi e di piegarli in corrispondenza delle giunzioni tra spina e cavo e tra cavo e connettore (la parte che serve per connettere l’attrezzatura al cavo di alimentazione);
- non effettuare operazioni di riparazione e manutenzione fai da te;
- lo schermo dei dispositivi è realizzato in vetro/cristallo e può rompersi in caso di caduta o a seguito di un forte urto. In caso di rottura dello schermo, evitare di toccare le schegge di vetro e non tentare di rimuovere il vetro rotto dal dispositivo; il dispositivo non dovrà essere usato fino a quando non sarà stato riparato;
- le batterie/accumulatori non vanno gettati nel fuoco (potrebbero esplodere), né smontati, tagliati, compressi, piegati, forati, danneggiati, manomessi, immersi o esposti all’acqua o altri liquidi;
- in caso di fuoriuscita di liquido dalle batterie/accumulatori, va evitato il contatto del liquido con la pelle o gli occhi; qualora si verificasse un contatto, la parte colpita va sciacquata immediatamente con abbondante acqua e va consultato un medico;
- segnalare tempestivamente al datore di lavoro eventuali malfunzionamenti, tenendo le attrezzature/dispositivi spenti e scollegati dall’impianto elettrico;
- è opportuno fare periodicamente delle brevi pause per distogliere la vista dallo schermo e sgranchirsi le gambe;
- è bene cambiare spesso posizione durante il lavoro anche sfruttando le caratteristiche di estrema maneggevolezza di tablet e smartphone, tenendo presente la possibilità di alternare la posizione eretta con quella seduta;
- prima di iniziare a lavorare, orientare lo schermo verificando che la posizione rispetto alle fonti di luce naturale e artificiale sia tale da non creare riflessi fastidiosi (come ad es. nel caso in cui l’operatore sia posizionato con le spalle rivolte ad una finestra non adeguatamente schermata o sotto un punto luce a soffitto) o abbagliamenti (ad es. evitare di sedersi di fronte ad una finestra non adeguatamente schermata);
- in una situazione corretta lo schermo è posto perpendicolarmente rispetto alla finestra e ad una distanza tale da evitare riflessi e abbagliamenti;
- i notebook, tablet e smartphone hanno uno schermo con una superficie molto riflettente (schermi lucidi o glossy) per garantire una resa ottimale dei colori; tenere presente che l’utilizzo di tali schermi può causare affaticamento visivo e pertanto:
• regolare la luminosità e il contrasto sullo schermo in modo ottimale;
• durante la lettura, distogliere spesso lo sguardo dallo schermo per fissare oggetti lontani, così come si fa quando si lavora normalmente al computer fisso;
• in tutti i casi in cui i caratteri sullo schermo del dispositivo mobile siano troppo piccoli, è importante ingrandire i caratteri a schermo e utilizzare la funzione zoom per non affaticare gli occhi;
• non lavorare mai al buio.

Indicazioni per il lavoro con il notebook
In caso di attività che comportino la redazione o la revisione di lunghi testi, tabelle o simili è opportuno l’impiego del notebook con le seguenti raccomandazioni:
- sistemare il notebook su un idoneo supporto che consenta lo stabile posizionamento dell’attrezzatura e un comodo appoggio degli avambracci;
- il sedile di lavoro deve essere stabile e deve permettere una posizione comoda. In caso di lavoro prolungato, la seduta deve avere bordi smussati;
- è importante stare seduti con un comodo appoggio della zona lombare e su una seduta non rigida (eventualmente utilizzare dei cuscini poco spessi);
- durante il lavoro con il notebook, la schiena va mantenuta poggiata al sedile provvisto di supporto per la zona lombare, evitando di piegarla in avanti;
- mantenere gli avambracci, i polsi e le mani allineati durante l’uso della tastiera, evitando di piegare o angolare i polsi;
- è opportuno che gli avambracci siano appoggiati sul piano e non tenuti sospesi;
- utilizzare un piano di lavoro stabile, con una superficie a basso indice di riflessione, con altezza sufficiente per permettere l’alloggiamento e il movimento degli arti inferiori, in grado di consentire cambiamenti di posizione nonché l’ingresso del sedile e dei braccioli, se presenti, e permettere una disposizione comoda del dispositivo (notebook), dei documenti e del materiale accessorio;
- l’altezza del piano di lavoro e della seduta devono essere tali da consentire all’operatore in posizione seduta di avere gli angoli braccio/avambraccio e gamba/coscia ciascuno a circa 90°;
- la profondità del piano di lavoro deve essere tale da assicurare una adeguata distanza visiva dallo schermo;
- in base alla statura, e se necessario per mantenere un angolo di 90° tra gamba e coscia, creare un poggiapiedi con un oggetto di dimensioni opportune.
In caso di uso su mezzi di trasporto (treni/aerei/ navi) in qualità di passeggeri o in locali pubblici:
- è possibile lavorare in un locale pubblico o in viaggio solo ove le condizioni siano sufficientemente confortevoli ed ergonomiche, prestando particolare attenzione alla comodità della seduta, all'appoggio lombare e alla posizione delle braccia rispetto al tavolino di appoggio;
- evitare lavori prolungati nel caso l’altezza della seduta sia troppo bassa o alta rispetto al piano di appoggio del notebook;
- osservare le disposizioni impartite dal personale viaggiante (autisti, controllori, personale di volo, ecc.);
- nelle imbarcazioni il notebook è utilizzabile solo nei casi in cui sia possibile predisporre una idonea postazione di lavoro al chiuso e in assenza di rollio/beccheggio della nave;
- se fosse necessario ricaricare, e se esistono prese elettriche per la ricarica dei dispositivi mobili a disposizione dei clienti, verificare che la presa non sia danneggiata e che sia normalmente ancorata al suo supporto parete;
- non utilizzare il notebook su autobus/tram, metropolitane, taxi e in macchina anche se si è passeggeri.

Indicazioni per il lavoro con tablet e smartphone
I tablet sono idonei prevalentemente alla gestione della posta elettronica e della documentazione, mentre gli smartphone sono idonei essenzialmente alla gestione della posta elettronica e alla lettura di brevi documenti.
In caso di impiego di tablet e smartphone si raccomanda di:
- effettuare frequenti pause, limitando il tempo di digitazione continuata;
- evitare di utilizzare questi dispositivi per scrivere lunghi testi;
- evitare di utilizzare tali attrezzature mentre si cammina, salvo che per rispondere a chiamate vocali prediligendo l’utilizzo dell’auricolare;
- per prevenire l’affaticamento visivo, evitare attività prolungate di lettura sullo smartphone;
- effettuare periodicamente esercizi di allungamento dei muscoli della mano e del pollice (stretching).

Indicazioni per l’utilizzo sicuro dello smartphone come telefono cellulare
- È bene utilizzare l’auricolare durante le chiamate, evitando di tenere il volume su livelli elevati;
- spegnere il dispositivo nelle aree in cui è vietato l’uso di telefoni cellulari/smartphone o quando può causare interferenze o situazioni di pericolo (in aereo, strutture sanitarie, luoghi a rischio di incendio/esplosione, ecc.);
- al fine di evitare potenziali interferenze con apparecchiature mediche impiantate seguire le indicazioni del medico competente e le specifiche indicazioni del produttore/importatore dell’apparecchiatura.
I dispositivi potrebbero interferire con gli apparecchi acustici. A tal fine:
- non tenere i dispositivi nel taschino;
- in caso di utilizzo posizionarli sull’orecchio opposto rispetto a quello su cui è installato l’apparecchio acustico;
- evitare di usare il dispositivo in caso di sospetta interferenza;
- un portatore di apparecchi acustici che usasse l’auricolare collegato al telefono/smartphone potrebbe avere difficoltà nell’udire i suoni dell’ambiente circostante. Non usare l’auricolare se questo può mettere a rischio la propria e l’altrui sicurezza.
Nel caso in cui ci si trovi all’interno di un veicolo:
- non tenere mai in mano il telefono cellulare/smartphone durante la guida: le mani devono essere sempre tenute libere per poter condurre il veicolo;
- durante la guida usare il telefono cellulare/smartphone esclusivamente con l’auricolare o in modalità viva voce;
- inviare e leggere i messaggi solo durante le fermate in area di sosta o di servizio o se si viaggia in qualità di passeggeri;
- non tenere o trasportare liquidi infiammabili o materiali esplosivi in prossimità del dispositivo, dei suoi componenti o dei suoi accessori;
- non utilizzare il telefono cellulare/smartphone nelle aree di distribuzione di carburante;
- non collocare il dispositivo nell’area di espansione dell’airbag.

Capitolo 4 Indicazioni relative a requisiti e corretto utilizzo di impianti elettrici
Indicazioni relative ai requisiti e al corretto utilizzo di impianti elettrici, apparecchi/dispositivi elettrici utilizzatori, dispositivi di connessione elettrica temporanea.

Impianto elettrico
A. Requisiti:

1) i componenti dell’impianto elettrico utilizzato (prese, interruttori, ecc.) devono apparire privi di parti danneggiate;
2) le sue parti conduttrici in tensione non devono essere accessibili (ad es. a causa di scatole di derivazione prive di coperchio di chiusura o con coperchio danneggiato, di scatole per prese o interruttori prive di alcuni componenti, di canaline portacavi a vista prive di coperchi di chiusura o con coperchi danneggiati);
3) le parti dell’impianto devono risultare asciutte, pulite e non devono prodursi scintille, odori di bruciato e/o fumo;
4) nel caso di utilizzo della rete elettrica in locali privati, è necessario conoscere l’ubicazione del quadro elettrico e la funzione degli interruttori in esso contenuti per poter disconnettere la rete elettrica in caso di emergenza.
B. Indicazioni di corretto utilizzo:
- è buona norma che le zone antistanti i quadri elettrici, le prese e gli interruttori siano tenute sgombre e accessibili;
- evitare di accumulare o accostare materiali infiammabili (carta, stoffe, materiali sintetici di facile innesco, buste di plastica, ecc.) a ridosso dei componenti dell’impianto, e in particolare delle prese elettriche a parete, per evitare il rischio di incendio;
- è importante posizionare le lampade, specialmente quelle da tavolo, in modo tale che non vi sia contatto con materiali infiammabili.

Dispositivi di connessione elettrica temporanea
(prolunghe, adattatori, prese a ricettività multipla, avvolgicavo, ecc.).
A. Requisiti:
- i dispositivi di connessione elettrica temporanea devono essere dotati di informazioni (targhetta) indicanti almeno la tensione nominale (ad es. 220-240 Volt), la corrente nominale (ad es. 10 Ampere) e la potenza massima ammissibile (ad es. 1500 Watt);
- i dispositivi di connessione elettrica temporanea che si intende utilizzare devono essere integri (la guaina del cavo, le prese e le spine non devono essere danneggiate), non avere parti conduttrici scoperte (a spina inserita), non devono emettere scintille, fumo e/o odore di bruciato durante il funzionamento.
B. Indicazioni di corretto utilizzo:
- l’utilizzo di dispositivi di connessione elettrica temporanea deve essere ridotto al minimo indispensabile e preferibilmente solo quando non siano disponibili punti di alimentazione più vicini e idonei;
- le prese e le spine degli apparecchi elettrici, dei dispositivi di connessione elettrica temporanea e dell’impianto elettrico devono essere compatibili tra loro (spine a poli allineati in prese a poli allineati, spine schuko in prese schuko) e, nel funzionamento, le spine devono essere inserite completamente nelle prese, in modo da evitare il danneggiamento delle prese e garantire un contatto certo;
- evitare di piegare, schiacciare, tirare prolunghe, spine, ecc.;
- disporre i cavi di alimentazione e/o le eventuali prolunghe con attenzione, in modo da minimizzare il pericolo di inciampo;
- verificare sempre che la potenza ammissibile dei dispositivi di connessione elettrica temporanea (ad es. presa multipla con 1500 Watt) sia maggiore della somma delle potenze assorbite dagli apparecchi elettrici collegati (ad es. PC 300 Watt + stampante 1000 Watt);
- fare attenzione a che i dispositivi di connessione elettrica temporanea non risultino particolarmente caldi durante il loro funzionamento;
- srotolare i cavi il più possibile o comunque disporli in modo tale da esporre la maggiore superficie libera per smaltire il calore prodotto durante il loro impiego.

Capitolo 5 Informativa relativa al rischio incendi per il lavoro “agile”
Indicazioni generali:

- identificare il luogo di lavoro (indirizzo esatto) e avere a disposizione i principali numeri telefonici dei soccorsi nazionali e locali (VVF, Polizia, ospedali, ecc.);
- prestare attenzione ad apparecchi di cottura e riscaldamento dotati di resistenza elettrica a vista o a fiamma libera (alimentati a combustibili solidi, liquidi o gassosi) in quanto possibili focolai di incendio e di rischio ustione. Inoltre, tenere presente che questi ultimi necessitano di adeguati ricambi d’aria per l’eliminazione dei gas combusti;
- rispettare il divieto di fumo laddove presente;
- non gettare mozziconi accesi nelle aree a verde all’esterno, nei vasi con piante e nei contenitori destinati ai rifiuti;
- non ostruire le vie di esodo e non bloccare la chiusura delle eventuali porte tagliafuoco.

Comportamento per principio di incendio:
- mantenere la calma;
- disattivare le utenze presenti (PC, termoconvettori, apparecchiature elettriche) staccandone anche le spine;
- avvertire i presenti all’interno dell’edificio o nelle zone circostanti outdoor, chiedere aiuto e, nel caso si valuti l’impossibilità di agire, chiamare i soccorsi telefonicamente (VVF, Polizia, ecc.), fornendo loro cognome, luogo dell’evento, situazione, affollamento, ecc.;
- se l’evento lo permette, in attesa o meno dell’arrivo di aiuto o dei soccorsi, provare a spegnere l’incendio attraverso i mezzi di estinzione presenti (acqua¹, coperte², estintori³, ecc.);
- non utilizzare acqua per estinguere l’incendio su apparecchiature o parti di impianto elettrico o quantomeno prima di avere disattivato la tensione dal quadro elettrico;
- se non si riesce ad estinguere l’incendio, abbandonare il luogo dell’evento (chiudendo le porte dietro di sé ma non a chiave) e aspettare all’esterno l’arrivo dei soccorsi per fornire indicazioni;
- se non è possibile abbandonare l’edificio, chiudersi all’interno di un’altra stanza tamponando la porta con panni umidi, se disponibili, per ostacolare la diffusione dei fumi all’interno, aprire la finestra e segnalare la propria presenza.

Nel caso si svolga lavoro agile in luogo pubblico o come ospiti in altro luogo di lavoro privato è importante:
- accertarsi dell’esistenza di divieti e limitazioni di esercizio imposti dalle strutture e rispettarli;
- prendere visione, soprattutto nel piano dove si è collocati, delle piantine particolareggiate a parete, della dislocazione dei mezzi antincendio, dei pulsanti di allarme, delle vie di esodo;
- visualizzare i numeri di emergenza interni che sono in genere riportati sulle piantine a parete (addetti lotta antincendio/emergenze/coordinatore per l’emergenza, ecc.);
- leggere attentamente le indicazioni scritte e quelle grafiche riportate in planimetria;
- rispettare il divieto di fumo;
- evitare di creare ingombri alla circolazione lungo le vie di esodo;
- segnalare al responsabile del luogo o ai lavoratori designati quali addetti ogni evento pericoloso, per persone e cose, rilevato nell’ambiente occupato.

___
¹ È idonea allo spegnimento di incendi di manufatti in legno o in stoffa ma non per incendi che originano dall’impianto o da attrezzature elettriche.
² In caso di principi di incendio dell’impianto elettrico o di altro tipo (purché si tratti di piccoli focolai) si possono utilizzare le coperte ignifughe o, in loro assenza, coperte di lana o di cotone spesso (evitare assolutamente materiali sintetici o di piume come i pile e i piumini) per soffocare il focolaio (si impedisce l’arrivo di ossigeno alla fiamma). Se particolarmente piccolo ilfocolaio può essere soffocato anche con un recipiente di metallo (ad es. un coperchio o una pentola di acciaio rovesciata).
³ Estintori a polvere (ABC)
Sono idonei per spegnere i fuochi generati da sostanze solide che formano brace (fuochi di classe A), da sostanze liquide (fuochi di classe B) e da sostanze gassose (fuochi di classe C). Gli estintori a polvere sono utilizzabili per lo spegnimento dei principi d’incendio di ogni sostanza anche in presenza d’impianti elettrici in tensione.
Estintori ad anidride carbonica (CO)
Sono idonei allo spegnimento di sostanze liquide (fuochi di classe B) e fuochi di sostanze gassose (fuochi di classe C); possono essere usati anche in presenza di impianti elettrici in tensione. Occorre prestare molta attenzione all’eccessivo raffreddamento che genera il gas: ustione da freddo alle persone e possibili rotture su elementi caldi (ad es.: motori o parti metalliche calde potrebbero rompersi per eccessivo raffreddamento superficiale). Non sono indicati per spegnere fuochi di classe A (sostanze solide che formano brace). A causa dell’elevata pressione interna l’estintore a CO2 risulta molto più pesante degli altri estintori a pari quantità di estinguente.
Istruzioni per l’utilizzo dell’estintore
- sganciare l’estintore dall’eventuale supporto e porlo a terra;
- rompere il sigillo ed estrarre la spinetta di sicurezza;
- impugnare il tubo erogatore o manichetta;
- con l’altra mano, impugnata la maniglia dell’estintore, premere la valvola di apertura;
- dirigere il getto alla base delle fiamme premendo la leva prima ad intermittenza e poi con maggiore progressione;
- iniziare lo spegnimento delle fiamme più vicine a sé e solo dopo verso il focolaio principale.


Buone pratiche per il lavoro da remoto
Fondazione Bruno Kessler
Allegato all’Accordo aziendale per la disciplina del modello di organizzazione del lavoro 13 maggio 2022


Contesto e scopo del documento
Il presente documento, redatto a seguito della sperimentazione dei modelli di lavoro ibrido negli anni 2020, 2021, 2022, contribuisce alla definizione del nuovo assetto organizzativo della Fondazione Bruno Kessler orientato a un continuo miglioramento della cittadinanza organizzativa interna.
Esso costituisce inoltre un contributo correlato a quanto espresso nell’Accordo aziendale per la disciplina del modello di organizzazione del lavoro sottoscritto da FBK e dalle Rappresentanze Sindacali in data (...)
L’obiettivo del presente documento consiste nella condivisione di un insieme di buone pratiche utili a promuovere comportamenti positivi e adeguati durante lo svolgimento della prestazione lavorativa da remoto al fine di favorire il benessere organizzativo.
In quest’ottica, è di fondamentale importanza che la prestazione da remoto sia svolta analogamente al lavoro in presenza in materia di organizzazione e socialità lavorative, salute, sicurezza e cyber security.

A chi si rivolge
Questo documento si rivolge a tutto il personale FBK che svolge, o potrebbe svolgere, il proprio lavoro da remoto e a coloro le cui mansioni sono influenzate, anche in parte, dalle attività svolte da remoto da parte di colleghi e colleghe.

Principi
Le pratiche riportate nel presente documento osservano e promuovono, all’interno del relativo ambito di applicazione, la collaborazione, il rispetto, il benessere, la sostenibilità e la conciliazione.
Tali principi risultano fondamentali nel rendere il lavoro da remoto una soluzione funzionale al perseguimento degli obiettivi organizzativi, alla tutela psicofisica e al rispetto delle esigenze di conciliazione Vita-Lavoro delle persone.

Lavoro da remoto: definizione
Il presente documento si riferisce a tutte le modalità di lavoro da remoto rispettando le specifiche delle fonti normative citate nel punto “Fonti di riferimento”. In particolare, viene utilizzato il termine lavoro da remoto per indicare telelavoro, e-work, remote e-working, smart working e lavoro da casa (work from home) senza vincoli orari o di prossimità fisica all’ufficio. Il lavoro da remoto si caratterizza per la flessibilità spazio-temporale.

Organizzazione del lavoro da remoto
Gestione dei tempi di lavoro
Con riferimento all’orario di lavoro, il personale dipendente potrà definire autonomamente i tempi di lavoro nel rispetto dei limiti orari previsti dal D. Lgs. n. 66/2003 e s.m.i. e dal contratto individuale di lavoro.

Luogo di lavoro
L’attività lavorativa da remoto va svolta sul territorio italiano. Nel caso in cui ci sia la necessità di svolgere l'attività lavorativa fuori dall'Italia (sia paesi UE sia Extra UE), Il personale interessato è tenuto a richiedere - con congruo anticipo - l'autorizzazione preventiva al Servizio Risorse Umane con in copia il/la proprio/a responsabile al fine di permettere l’applicazione di un corretto trattamento fiscale e contributivo e la gestione degli aspetti assicurativi (e.g. Inail).

Diritto alla disconnessione
Per favorire il benessere della persona, è necessario ridurre le interferenze che il contesto lavorativo può esercitare sulla vita privata. Per questa ragione, si riconosce a tutto il personale FBK il diritto a distinguere i tempi lavorativi da quelli personali e privati.
A tal fine:
a. è fondamentale non accedere a materiali e contenuti di lavoro al termine della prestazione lavorativa giornaliera;
b. viene vivamente consigliato al personale di disattivare la sincronizzazione dell’account aziendale sui propri dispositivi mobili (e.g., smartphone, tablet) quando si è terminato lo svolgimento delle mansioni giornaliere;
c. è importante rispettare la pausa pranzo di almeno mezz’ora all’interno della fascia oraria 12:00 - 14:30;
d. nelle comunicazioni tra il personale, devono essere rispettate le assenze legittime (per esempio: malattia, ferie, maternità, infortunio). Ciò assume particolare rilevanza quando tali assenze sono state segnalate in anticipo attraverso gli strumenti di calendarizzazione interni a FBK.
e. è preferibile convocare le riunioni tra le 9:00 e le 12:00 e tra le 14.30 e le 16:30, tenendo conto delle assenze legittime e dei vincoli del personale ad orario ridotto;
f. ad eccezione dei casi di reperibilità, si prega di non contattare il personale durante le ore serali e assolutamente non dopo le ore 20:00 e prima delle ore 7:30;
g. il personale non è tenuto a rispondere a eventuali richieste ricevute al termine della prestazione lavorativa giornaliera e assolutamente non dopo le 20:00 e prima delle 7:30.

Sicurezza e Recupero psicofisico
Analogamente a quanto messo in atto per la tutela della salute durante lo svolgimento della prestazione lavorativa in sede, FBK promuove la sicurezza e la salute del personale che lavora da remoto. Quest’ultima modalità deve necessariamente rispondere ai criteri di salubrità e sostenibilità. In quest’ottica il personale è chiamato a:
■ osservare obbligatoriamente tutte le norme contenute nel titolo VII del D. Lgs. n. 81/2008 e i requisiti indicati nel relativo allegato IV in materia di configurazione dello spazio di lavoro e requisiti di vivibilità;
■ alternare, per quanto possibile, le attività lavorative in modo da assicurare un distacco di quindici minuti da videoterminali, o altri dispositivi elettronici, ogni due ore di lavoro.

Socialità e controllo da remoto
Il rapporto di lavoro si basa sulla fiducia reciproca. In particolare, nel lavoro da remoto:
Il personale
■ opera in linea con gli obiettivi prefissati al fine di garantire il raggiungimento degli stessi;
■ impiega le modalità telematiche di lavoro per garantire un adeguato contributo produttivo-organizzativo;
■ mantiene una comunicazione frequente e attiva in modo da rimanere allineato con il resto del team e si confronta regolarmente con il proprio gruppo di lavoro.

I/le responsabili
■ applicano uno stile di management basato sulla qualità delle relazioni, la fiducia e la collaborazione evitando azioni di controllo invasivo (micromanagement) sul personale;
■ distribuiscono equamente il carico di lavoro tra il personale che lavora da remoto e quello presente in ufficio o le cui mansioni non sono esercitabili da remoto;
■ programmano momenti di socializzazione e scambio informativo tra dipendenti;
■ promuovono un’ equa e trasparente circolazione delle informazioni e aggiornamenti inerenti l’attività lavorativa;
■ riconoscono e valorizzano i risultati conseguiti attraverso feedback costanti.

Sicurezza informatica
Al pari dello svolgimento delle attività lavorative negli uffici di FBK, quando il personale svolge le proprie mansioni da remoto è tenuto ad osservare scrupolosamente la normativa vigente in materia di protezione dei dati come indicato nel Regolamento Privacy della Fondazione.
Si ricordano inoltre le regole essenziali da rispettare durante lo svolgimento delle proprie mansioni da remoto contenute nel documento “Istruzioni per il corretto trattamento dei dati personali in smartworking”.
Il personale che sceglie deliberatamente di utilizzare strumentazioni autogestite e/o private per fini lavorativi deve necessariamente garantire livelli di protezione e sicurezza digitale equivalenti agli standard richiesti da FBK come esplicitati nel Regolamento Privacy.

Formazione a sostegno del nuovo modello di organizzazione del lavoro
L’introduzione del modello di organizzazione del lavoro comporta, intrinsecamente, una significativa evoluzione della cultura organizzativa che sarà oggetto di specifica attività formativa al fine di permettere l’acquisizione di nuove competenze, conoscenze e pratiche necessarie per lo svolgimento efficace dell’attività lavorativa da remoto.

Valutazione delle difformità
I comportamenti che si discostano sensibilmente dai contenuti del presente documento potranno essere valutati sia nell’ottica di una più puntuale elaborazione delle presenti linee guida sia nella prospettiva del Codice di comportamento in FBK.

Fonti di riferimento
Il presente documento si sviluppa sulla base delle disposizioni delle seguenti fonti:
Decreto Legislativo n.81/2008 e s.m.i.;
Legge n. 81/2017 e s.m.i.;
■ informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile ai sensi dell’art 22, comma 1 della Legge n. 81/2017;
protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile di data 7 dicembre 2021;
■ CCPL applicato al lavoratore;
■ Accordo aziendale “Nuovo modello organizzativo di lavoro”.
■ opuscolo informativo “Lavorare smart in sicurezza - 10 regole da seguire”;
■ opuscolo informativo attività d’ufficio;
■ regolamenti interni di FBK;
■ patto di reciprocità.