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Roma, 12 settembre 2023

Presidente Del Senato della Repubblica
Sen. Ignazio La Russa
Gruppi Parlamentari al Senato della Repubblica
- Azione - ItaliaViva - RenewEurope
- Civici d’Italia - Noi Moderati
- Forza Italia
- Fratelli d’Italia
- Lega Salvini Premier - Partito Sardo d’Azione
- Movimento 5 Stelle
- Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista
- Per le Autonomie
- Misto
- Senatori a Vita


OGGETTO: lavori del Senato della Repubblica del 13 settembre 2023.

Egregi Senatori,
 

il disastro ferroviario accaduto il 30 agosto u.s. nella località di Brandizzo ha riproposto all’opinione pubblica il delicato tema delle normative di sicurezza che attengono al sistema ferroviario nazionale. Normative che devono essere applicate dalle centinaia di Imprese che orbitano all’interno del “circuito” ferroviario e che incidono sulla sicurezza della circolazione ferroviaria. Come più volte evidenziato dai Sindacati, però, nel settore non vi è obbligo di applicazione del contratto di riferimento - il CCNL delle Attività Ferroviarie - e manca, fin dalla costituzione del Decreto Legislativo 81/08, una parte specifica per le attività lavorative ferroviarie nonostante, tra l’altro, le misure poste a salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori del settore abbiano significativi riflessi, diretti ed indiretti, sulla sicurezza di milioni di utenti.
Tali lacune normative consentono un utilizzo dei lavoratori che, ribadiamo, attuano attività lavorative di sicurezza collettiva e personale, diverso tra Aziende concorrenti, rendendo fattore di competitività i tempi di lavoro e di riposo degli stessi. Tutto ciò in un contesto legislativo, riferito al Decreto 81/2008 e s.m.i., che non ha mai portato a compimento l’iniziale proposito di creare un allegato specifico per le attività lavorative ferroviarie. Per questo motivo crediamo opportuno che alcuni “principi” presenti nelle “Istruzioni” e nei “Regolamenti” di Rfi siano recepiti, con il dettaglio di taluni aspetti operativi, in un allegato specifico del Decreto 81/2008 e s.m.i. dando ad essi “forza” di legge.
Tra l’altro, la legislazione non prevede l’esclusione dalle gare o affidi degli appaltatori che infrangono le regole di sicurezza sul lavoro e, ricordiamo, ANSFISA non ha potere di intervento diretto correttivo verso le aziende, potendo quest’ultime solamente accertare e sanzionare economicamente le Imprese e i Gestori (decreto 50/2019).
Considerando che il Ccnl delle Attività Ferroviarie ricomprende anche clausole di inserimento e utilizzazione dei lavoratori che praticano mansioni di sicurezza dell’esercizio ferroviario, riteniamo che determinate attività di manutenzione devono essere internalizzate e svolte dal Gestore - Rete Ferroviaria Italiana.
Allo stesso tempo evidenziamo che occorre adeguare tutta la rete ai più elevati standard infrastrutturali esistenti nel Paese ed investire, in particolare, su quelle direttrici fondamentali ove, in caso di problemi sulle linee, vi sono ritardi a catena in quanto non esistono alternative di circolazione. Molto spesso si prende atto che l’assenza di itinerari alternativi è stata provocata, nel corso degli ultimi vent’anni, dal progetto “rete snella”, con il quale non solo si è ridotta sensibilmente la capacità degli impianti e delle linee ferroviarie in diverse realtà, ma si è anche ridotta la “resilienza” del sistema. Da tempo stiamo chiedendo a Rfi di ripristinare, là dove è necessario e ancora possibile, nelle stazioni enti (deviatoi, binari promiscui, binari di scalo, ecc.) e binari sottratti al sistema con l’applicazione del progetto di cui sopra.
Vi esortiamo, pertanto, ad intraprendere urgenti azioni mitigative dei problemi esposti. A tal proposito, oltre ogni convincimento politico, ricordiamo che nella precedente legislatura è stata già votata favorevolmente dal Parlamento una risoluzione che ha impegnato l’antecedente Governo a porre in essere interventi legislativi mitigativi delle problematiche fin qui esposte.
Siamo certi che tale meritevole iniziativa sia nelle sensibilità anche di questa nuova compagine parlamentare ed auspichiamo che, dai lavori del 13 settembre p.v., si possa riprendere e finalizzare una nuova fase di organizzazione del sistema ferroviario italiano che, in un quadro di regole comuni per tutti i soggetti che operano nell’ambito del settore, armonizzi e contemperi le molteplici necessità di mobilità e di business, con indispensabili cautele di sicurezza collettive, valide per le Imprese e i lavoratori.

AugurandoVi buon lavoro, inviamo
 

Distinti saluti.