Tipologia: Accordo rinnovo integrativo aziendale
Data firma: 12 ottobre 2023
Validità: 01.01.2023 - 31.12.2025
Parti: Gruppo Granarolo e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, C.N.
Settori:Agroindustriale, Granarolo
Fonte: flai.it


Sommario:

 

Relazioni industriali
Protocollo di relazioni industriali Gruppo Granarolo spa
1. Politica industriale
2. Qualità e sicurezza alimentare
3. Appalti
4. Formazione - Mercato interno del lavoro
5. Sicurezza sul lavoro
5 bis. Sostenibilità ambientale
6. Partecipate
6-bis. Controllate
7. Organizzazione e orari di lavoro
8. Lavaggio abiti da lavoro e pause
9. Lavoro agile (smart working)

 

10. Tempo determinato - Somministrati
11. Diritti individuali
11-bis. Banca ore solidale
12. Pari opportunità
12-bis. Violenza di genere
12-ter. Ricambio generazionale
13. Welfare
14. Premio di risultato - Salario variabile
14-bis. Sistema incentivante provvigionale
15. Processo di armonizzazione dell'accordo integrativo vigente presso gli stabilimenti di Montemiccioli, Castrovillari e Casalino (ex Mario Costa).
16. Decorrenza e durata
17. Clausola di salvaguardia


Accordo di rinnovo integrativo aziendale Gruppo Granarolo spa

Addì, 12 ottobre 2023, in Bologna, tra Granarolo spa, Casearia Podda, Industria Latticini G.Cuomo, Mulino Formaggi, Unconventional e Venchiaredo […] e le Segreterie Nazionali delle OO.SS. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil […], con la partecipazione delle Segreterie Territoriali di Fai, Flai e Uila e del Coordinamento Nazionale Fai, Flai e Uila di Granarolo, si è raggiunto il seguente Accordo per rinnovare l'Accordo integrativo del Gruppo Granarolo.

Relazioni industriali
Le Parti confermano il Protocollo di Relazioni Industriali del 3 ottobre 2005, come da ultimo integrato con accordo del 28 luglio 2018, aggiornato come segue, come parte integrante del presente Accordo, confermandone pienamente la validità quale sistema di regole condivise per i diritti d'informazione ed il confronto sindacale nell'ambito di Granarolo spa e del Gruppo.
Si ribadisce in particolare l'articolazione delle forme di rappresentanza che vede il livello nazionale affidato al Coordinamento RSU Fai Flai Uila ed il livello di sito/area assegnato alle RSU ed alle OO.SS. territoriali, secondo le rispettive competenze negoziali e le agibilità sindacali definite.
Le Parti concordano sui principi fondamentali, di seguito riportati, che dovranno Caratterizzare le relazioni ed il sistema informativo a tutti i livelli:
- carattere preventivo della consultazione
- bi-direzionalità delle conoscenze e delle proposte
- ricerca di soluzioni condivise prima di operare le scelte

Protocollo di relazioni industriali Gruppo Granarolo spa
Si ribadisce che per un avanzato livello di Relazioni Industriali, è necessario che esse consentano un confronto preventivo sulle scelte strategiche dell'intero Gruppo, società ed aziende Controllate da Granarolo spa, a fronte di indirizzi assunti dal vertice aziendale e comunque prima che le stesse divengano operative. Le fasi di confronto, analisi, esame congiunto dovranno essere pertanto attivate tempestivamente, fin dall'insorgere dei cambiamenti ed in fase progettuale e dovranno essere improntate alla risoluzione dei problemi attraverso il coinvolgimento consapevole e responsabile delle Parti ed attraverso uno scambio bi-direzionale delle conoscenze e di eventuali proposte di soluzione.
Vengono pertanto confermati i soggetti e le titolarità della contrattazione e vengono precisate le materie, le sedi ed i soggetti delle Relazioni Sindacali seco o quanto segue:
A. Coordinamento Nazionale RSU Fai Flai Uila
I componenti del coordinamento nazionale RSU Fai Flai Uila Granarolo, nominati dalle OO.SS. stipulanti il presente Accordo, saranno individuati tra i membri delle RSU dei siti della Società Granarolo di Bologna, Soliera, Pasturago, Gioia del Colle, Usmate Velate, Montemiccioli, Castrovillari e Casalino, nel numero massimo di 29 componenti, i cui nominativi saranno comunicati congiuntamente da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil entro 60 giorni dalla firma del presente Accordo.
Parteciperanno altresì rappresentanti delle RSU delle società Controllate Casearia Podda, Industria Latticini G.Cuomo, Mulino Formaggi, Unconventional e Venchiaredo, nel numero massimo di 15 partecipanti, i cui nominativi saranno preventivamente individuati e comunicati dalle OO.SS. nazionali, nonché i responsabili delle strutture di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil dei rispettivi territori.
Per quanto concerne le politiche di settore e/o aziendali, considerate anche quelle riguardanti le società Controllate e/o Partecipate dalla Granaiolo, incluse le scelte di incorporazione in Granardo, l'informativa avverrà sui macro scenari economico- finanziari, produttivi e di mercato sia nazionale che internazionale a partire dai seguenti temi:
• Assetti e strategie industriali del Gruppo: Piano industriale, entità, finalità, localizzazione territoriale degli investimenti (tecnici, sulle strutture, ecc.) con particolare attenzione a rilevanti risvolti sull'occupazione e sull'organizzazione del lavoro dei medesimi;
• Marketing, Ricerca & Sviluppo: politiche di innovazione di prodotto e di processo;
• Sistemi e modelli organizzativi con particolare attenzione al Lavoro, alla Logistica e Piattaforme, alle Esternalizzazioni, alle Terziarizzazioni e agli Appalti;
• Andamento della performance del Gruppo: fatturato, marginalità, livello di competitività, posizionamento di mercato, sia per quanto riguarda l'approvvigionamento delle Materie Prime che del Prodotto Finito, con particolare attenzione allo scenario internazionale;
• Andamenti occupazionali derivanti dall'introduzione di significative innovazioni tecnologiche e/o organizzative o derivanti da processi di riorganizzazione ristrutturazione aziendale, da nuove opportunità produttive o da processi di decentramento (appalti, terziarizzazioni, esternalizzazioni);
• Politiche attive del lavoro: progetti formativi (formazione continua) e percorsi di inserimento al lavoro tesi alla valorizzazione del lavoro e delle risorse umane, progetti mirati a sostenere azioni positive;
• Politiche in tema di sostenibilità ambientale: indicando gli obbiettivi prefissati, i piani di investimento e lo stato di avanzamento delle iniziative aziendali intraprese.
Le Parti concordano che il livello di Relazioni Sindacali del Coordinamento/Nazionale RSU Fai Flai Uila sia la sede per Granarolo spa per la negoziazione delle materie che hanno di carattere generale quali ad esempio:
• normative nazionali in tema di rapporti ed orari di lavoro e relative applicazioni delle stesse nelle diverse realtà, finalizzate ad un recupero di efficienza, di efficacia e di qualità del lavoro;
• innovazioni tecnologiche, di processo, di prodotto ed organizzative;
• processi di esternalizzazione, terziarizzazione, appalti;
• politiche - attive del lavoro, progetti di formazione professionale e sviluppo delle professionalità;
• definizione dei sistemi incentivanti e dei parametri obiettivo;
• politiche retributive;
• progetti pari opportunità;
• progetti/interventi per la sicurezza alimentare;
• piani e progetti sull'ambiente e sicurezza.
Gli interlocutori sindacali individuati per questo livello di confronto sono il Coordinamento Nazionale RSU Fai Flai Uila e le OO.SS. stipulanti il presente Accordo.
La gestione degli aspetti sopra citati potrà essere demandata dal Coordinamento al livello decentrato, qualora se ne ravvisasse la necessità in ragione di particolari complessità e specificità; le Segreterie Nazionali ed il Coordinamento, in tal caso, effettueranno un adeguato monitoraggio al fine di garantire le necessarie coerenze con le dinamiche e le politiche sindacali di Gruppo.
Il Coordinamento Nazionale RSU Fai Flai Uila disporrà di strumenti / mezzi idonei, anche di tipo informatico (bacheca elettronica, posta elettronica e relativo supporto hardware) necessari ad una normale attività informativa e di coordinamento della struttura stessa e di interfaccia con le RSU di sito; le modalità verranno concordate in relazione alle necessità di agibilità effettiva, alle dotazioni ed alle regole dei sistemi informativi aziendali.
Le Parti concordano che oltre ai due consolidati incontri annuali tra Azienda e Coordinamento RSU potranno essere attivati, a iniziativa di una di esse, ulteriori o più prolungati momenti di incontro ed interlocuzione di verifica dell'attuazione del presente Accordo, volti ad approfondire aspetti specifici delle condizioni di competitività e dei mercati in cui opera il Gruppo Granarolo, o di formazione congiunta/approfondimento su tematiche ritenute strategiche.
Il materiale informativo predisposto dall'Azienda, se del caso con specifica indicazione di necessaria riservatezza, con riferimento al suo posizionamento competitivo nonché ai progetti strategici di sviluppo e di innovazione sarà, di norma, messo a disposizione delle Segreterie Nazionali in anticipo rispetto alla data dell'incontro e potrà costituire momento informativo specifico negli incontri che si
terranno in ciascun sito del Gruppo Granarolo spa.
Viste le specificità proprie dell'area commerciale (ex Retail) verrà mantenuto un tavolo Nazionale di confronto permanente con l'Azienda per il tramite di rappresentanti indicati da Fai, Flai e Uila, che si riunirà, di norma, semestralmente e/o su richiesta di una delle Parti.
B. Livello Decentrato: RSU di sito
Tale livello eserciterà il confronto e la negoziazione, sia sui temi di prospettiva delle realtà locali, sia come strumento puntuale e rapido in grado di intervenire e di fornire risposte alle problematiche che insorgono nelle singole unità produttive; in particolare le tematiche oggetto delle Relazioni Sindacali a questo livello sono riferite a:
a. organizzazione del lavoro;
b. produttività di sito;
c. orari di lavoro, calendari e loro distribuzione/utilizzo;
d. organici ed uso delle diverse tipologie di contratto;
e. inquadramenti professionali;
f. piani/azioni di formazione professionale;
g. ambiente di lavoro, salute e Sicurezza;
h. gestione dei sistemi incentivanti;
i. definizione degli obiettivi e dei parametri di sito (con le modalità e le caratteristiche delineate nella parte specifica);
j. diritti e tutela dei lavoratori;
k. innovazioni tecnologiche, di processo, di prodotto ed organizzative;
l. processi riorganizzativi, ristrutturazioni, appalti, terziarizzazioni, esternalizzazioni con i relativi risvolti e ricadute occupazionali, qualora demandati dal coordinamento di Gruppo;
m. confronto su piani e progetti sull'ambiente e sicurezza;
n. confronto sugli impianti, le apparecchiature e gli strumenti di lavoro di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive, ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali possa derivare anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori.
Gli interlocutori sindacali individuati per questo livello di confronto sono le RSU di sito e le organizzazioni territoriali stipulanti il predente accordo.
C. Terziarizzazioni
Si conferma quanto concordato nell'accordo del 20 settembre 2011, ovvero:
a) le Parti riconfermano che, per tendere in maniera efficace al perseguimento della missione aziendale è fondamentale adottare un modello competitivo basato sulla sulla qualità sia di prodotto che di processo. È a tali fini che vanno operate scelte coerenti sia sul piano produttivo che nell'organizzazione delle funzioni/servizi di supporto alla produzione ed alla distribuzione in modo da evitare rischi rispetto al controllo del ciclo produttivo, al sistema della tracciabilità, alla sicurezza alimentare, alla costruzione della catena del valore ed alle massime tutele dei lavoratori; ciò nell'ottica di mantenere un controllo dell'intera filiera, dalla materia prima fino al cliente.
b) Per realizzare tali obiettivi le leve fondamentali sono quelle della valorizzazione delle risorse umane aziendali e dello sviluppo di professionalità e competenze organizzative, gestionali, di innovazione, di progettazione e di controllo; questo per assicurare il governo integrale del ciclo produttivo e delle attività operative connesse ed il governo efficace ed organico della catena del valore in coerenza con il CCNL Industria Alimentare.
c) Nella eventualità che l’Azienda ipotizzi, per determinate attività, la possibilità di attuare progetti di terziarizzazione/esternalizzazione, fermo restando quanto previsto dai contratti collettivi nazionali e aziendali, dovrà attuarsi un confronto preventivo, e cioè a monte delle fasi esecutive e realizzative, sui progetti medesimi. Per permettere una reale partecipazione preventiva, le Parti definiranno congiuntamente i tempi e le modalità operative ed organizzative (ad es.: Comitati Bilaterali, Commissioni, dati e informazioni necessarie, etc.) per la definizione e la realizzazione di un programma "ad hoc" di confronto anche sulla base delle caratteristiche specifiche del progetto.

2. Qualità e sicurezza alimentare
Le Parti riconfermano nella qualità delle produzioni e nella qualità, del lavoro impiegato, riconosciuta da clienti e consumatori, l'elemento fondante del brand Granarolo.
Ribadiscono pertanto l’intendimento di favorire un contesto competitivo, sostenibile, sano ed avanzato per tutto il settore agroalimentare in cui i fattori di successo delle imprese siano realmente determinati dalla distintività del prodotto, e di contrastare modalità di concorrenza che scontino forme di dumping sul costo della materia prima e sul costo e la qualità del lavoro.
Sotto questo profilo le Parti individuano un vero e proprio terreno comune d'azione, diretto a rafforzare le regole di trasparenza dell'insieme del mercato ed a valorizzare la filiera agroalimentare attraverso politiche atte a preservare la qualità del prodotto, della sicurezza alimentare e del lavoro a tutela di tutti i soggetti della filiera e dei consumatori, anche attraverso azioni congiunte nelle sedi opportune.
Le Parti sono consapevoli della centralità rappresentata, per una Azienda di filiera come Granarolo, dai valori della trasparenza e della tracciabilità anche sotto il profilo etico e in tal senso le OO.SS., riconoscendo la validità delio strumento, auspicano un sempre maggiore ampliamento della Rete del Lavoro agricolo di Qualità e un impegno a favorire, con le modalità e nelle sedi opportune, l'iscrizione alla Rete da parte dei conferitori agricoli.
I progetti di innovazione nel governo della qualità perseguiti anche in collaborazione con Università ed enti di ricerca - saranno volti ad assicurare strumenti e processi di analisi avanzati di rilevazione di contaminanti, dell'origine e varietà delle materie prime/ingredienti, di controllo della catena del freddo, nonché metodiche innovative di protezione dei prodotti e, unitamente alle politiche di controllo della filiera, che anche per il futuro dovranno costituire un elemento di distintività della marca per clienti e consumatori.
Nel 2021 si è proceduto a promuovere e mantenere una cultura positiva della sicurezza alimentare all'interno del Gruppo Granarolo secondo quanto definito dalla "The Global Food Safety Initiative" (GFSI). Il progetto di Food Safety Review con focus su corpi estranei, allergeni, sicurezza microbiologica, igiene e comportamento del personale, partito nel 2023, coinvolge tutte le funzioni aziendali, compresa la Direzione Generale, nella revisione dettagliata delle procedure e delle modalità operative per garantire il massimo della qualità e della sicurezza alimentare verso il consumatore finale.
Costituisce altresì valore comune l'estensione a tutti i siti produttivi, inclusi quelli recentemente incorporati, del sistema di Assicurazione Qualità Granarolo (manuale HACCP, procedure, istruzioni operative e norme comportamentali), in applicazione "dello standard internazionale FSSC 22000, idoneo a soddisfare le conformità agli ulteriori standard BRC (mercato inglese) e IFS (mercato franco-tedesco) e di singoli grandi clienti (Sainsbury, Mark&Spencer, ecc.) e quindi indispensabile per cogliere opportunità di produzione ed export nei mercati esteri.
L'avanzamento dei singoli progetti costituirà oggetto di informazione e confronto fra le Parti in termini analoghi a quanto previsto per gli investimenti.
Nel 2022 sono state erogate un totale di 1482 ore di formazione organizzate dalla Direzione Qualità (contro le 482 del 2021) a sostegno dell'impegno aziendale di divulgare la consapevolezza e cultura della sicurezza alimentare 282 le ore in formazione sull'ambiente e 9.508 quelle sulla sicurezza.
Le Parti concordano sul fatto che la politica di assicurazione della qualità, dovrà essere supportata anche per il futuro da un adeguato, costante investimento in formazione verso tutti gli operatori.
A livello di sito, alle RSU ed alle OO.SS. stipulanti il presente Accordo, verrà dato accesso alle informazioni sulle certificazioni sulla responsabilità sociale ed etica dell'Azienda, prevedendo anche un punto di raccolta delle segnalazioni di difformità riscontrate dalle RSU.

3. Appalti
Fermo restando quanto previsto dalla disciplina di cui all'art. 4 CCNL Industria Alimentare (Appalti, decentramento produttivo e terziarizzazioni), le Parti concordano nel garantire la massima trasparenza sia nei rapporti di appalto e di terziarizzazione che nell'intera filiera, a partire dalla materia prima fino alla fase di distribuzione, anche con riferimento alle variazioni delle condizioni di appalto.
L'Azienda, coerentemente con la politica di qualità perseguita, esigerà da parte dei fornitori di servizi il pieno rispetto di tutte le norme legislative e contrattuali (es.: trattamento normativo e retributivo dei lavoratori, rispetto degli obblighi previdenziali e di sicurezza sul lavoro) nei confronti degli addetti che opereranno presso le unità produttive dell'Azienda, impegnandosi a garantire:
- che le attività appaltate non vengano di norma subappaltate. Fatta eccezione per i rapporti tra le Società del Gruppo ed i soci delle medesime, la clausola di subappaltabilità, eventualmente prevista in via eccezionale e fermo l'obbligo di preventiva autorizzazione da parte del committente, dovrà contenere l'espressa indicazione della possibile ditta subappaltante e dell'assoggettamento di quest'ultima al medesimo livello di controlli esercitato verso l'appaltatore;
- che il CCNL applicato ai lavoratori impegnati nell'esecuzione dei lavori appaltandi sia stato sottoscritto da organizzazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative sul piano nazionale nel settore di appartenenza.
Le Parti si danno atto che i CCNL generalmente applicati dalle aziende appaltatrici - multiservizi e trasporti - contengono la clausola sociale di salvaguardia del personale nei casi di cambio d'appalto.
Nell'eventualità che nel CCNL applicato nell'Azienda candidata all'appalto non sia presente la clausola sociale relativa al passaggio del personale della perdente appalto, essa dovrà esplicitare i propri impegni verso il suddetto personale.
A livello locale, le strutture sindacali e le RSU dovranno verificare annualmente il rispetto, da parte dei relativi soggetti responsabili, dei diritti dei lavoratori delle aziende terze, con particolare attenzione ai diritti sindacali, retribuzioni contrattuali di riferimento, regolarità contributiva, orario settimanale, riposi, condizioni di lavoro, sicurezza, in particolare la sicurezza passiva, facendone oggetto di confronto in appositi incontri semestrali e/o a richiesta di una delle Parti con le rispettive direzioni aziendali. Per una efficace possibilità di verifica di tali diritti le strutture sindacali e le RSU hanno facoltà di richiedere all'Azienda informazioni in ordine alle correlate condizioni di appalto e di eventuale subappaltabilità, nonché alle attività di controllo da parte dell'Azienda contrattualmente definite, fermo restando che dette informazioni di natura contrattuale hanno carattere riservato e dovranno essere trattate come tali dalla parte sindacale richiedente.
Le Parti convengono sin d'ora che il mancato rispetto di quanto previsto dal presente articolo, dovrà essere immediatamente portato ad un esame congiunto delle Parti, anche in relazione ad una eventuale rescissione e/o risoluzione del contratto d'appalto.
È altresì convenuto che, fermo restando quanto sopra:
• sia nella eventualità che l'Azienda ipotizzi la possibilità di attuare progetti di terziarizzazione/esternalizzazione;
• che nell'ipotesi di internalizzazione di attività appaltate,
su tali progetti dovrà attuarsi con le strutture sindacali e le RSU di sito un confronto preventivo, ovvero a monte delle fasi esecutive e realizzative, definendone congiuntamente i tempi e le modalità operative e organizzative (ad es.: Comitati tecnici Bilaterali, Commissioni, dati e informazioni necessarie, etc.) in relazione alle specifiche caratteristiche del progetto e all'esame delle sue ricadute.

4. Formazione - Mercato interno del lavoro
A conferma dell'importanza riconosciuta alla valorizzazione delle risorse umane, le Parti ritengono necessario e irrinunciabile l'investimento per l'aggiornamento continuo e per lo sviluppo delle persone attraverso la leva della formazione.
Le Parti individuano nella formazione uno strumento primario e fondamentale per la crescita della professionalità e per lo sviluppo delle competenze aziendali e professionali necessarie per rilanciare la competitività.
L'impegno aziendale di erogazione di percorsi formativi è pertanto assicurato a tutti ì lavoratori dipendenti e favorirà un'equa distribuzione delle opportunità, offrendo la condizione di accesso agli interventi formativi di una quota di lavoratrici corrispondente alle differenze di genere delle relative platee interessate.
Affinché i piani formativi possano essere pienamente aderenti alle reali esigenze, ci sarà un confronto a livello di sito con le RSU per individuare ulteriori fabbisogni formativi, definire i relativi progetti formativi, individuare e promuovere le opportunità di accesso alla formazione finanziata.
Le Parti convengono sin d'ora le linee prioritarie di indirizzo formazione:
- favorire l'inserimento professionale, con particolare attenzione alla formazione propedeutica ed all'addestramento dei neo assunti;
- diffondere la cultura della sicurezza attraverso un addestramento "on the job" anche a seguito di cambiamenti legati a mansioni, reparti, impianti, macchinari e nuove tecnologie disponibili, ivi compreso eventuali prestazioni rese in smart working;
- formazione annuale (4 ore) per tutti coloro che ricoprono il ruolo di preposto in ambito salute e sicurezza sul lavoro;
- favorire lo sviluppo professionale, anche a fronte dell'evoluzione delle attività, dei modelli organizzativi e delle nuove competenze nonché delle, innovazioni tecnologiche e di digitalizzazione dell'impresa;
- garantire qualità di processo e di prodotto.
I piani formativi congiuntamente identificati, finalizzati ad allineare le competenze all'evoluzione del contesto tecnologico, ambientale e gestionale, dovranno essere implementati attraverso formazione tradizionale d'aula e/o di addestramento "on the job" erogati dall'Azienda in relazione al profilo di conoscenze e capacità dei singoli gruppi professionali e all'esperienza ed ai bisogni specifici del lavoratore.
L'addestramento "on the job" sarà erogato dall'Azienda con la collaborazione delle maestranze con esperienza dei processi produttivi di linea e sotto la responsabilità dei responsabili di area produttiva.
Nelle fasi successive all'erogazione, la Commissione dovrà verificare l'effettiva partecipazione dei lavoratori nonché l'equa distribuzione delle opportunità di accesso definite.
Le Parti convengono sull'opportunità di identificare congiuntamente percorsi tesi alla qualificazione e riqualificazione professionale, anche al fine di valorizzare i dipendenti e garantire una effettiva fungibilità degli operatori sulle macchine e creare così figure polivalenti e/o polifunzionali.
Tale importante obbiettivo verrà perseguito al Livello decentrato tramite confronto c con le RSU di ciascun sito, al fine di individuare congiuntamente le specifiche "professionalità" necessarie - ferme le primarie esigenze tecniche e organizzative aziendali - ed i relativi percorsi da attivare.
Ribadendo la necessità di registrare puntualmente le attività formative svolte da ciascun dipendente, le Parti convengono sia messo a disposizione periodicamente e/o a richiesta dell'interessato il documento di riepilogo dell'attività svolta.
Con lo scopo di promuovere la valorizzazione delle competenze dei propri dipendenti, secondo il principio "Granarolo People First', si conferma il sistema di job posting interno.
All'interno della piattaforma G-People è presente la sezione "Opportunità in Granarolo", ove tutti i colleghi, italiani od esteri, informato il proprio responsabile, potranno proporsi per le posizioni disponibili nelle diverse funzioni e location o potranno autocandidarsi per eventuali posizioni di interesse in vista di una ipotetica futura vacancy.

5. Sicurezza sul lavoro
La cultura della sicurezza passa dalla formazione preventiva e dall'analisi e verifica dei comportamenti a tutti i livelli dell'organigramma aziendale. Pertanto, con il supporto attivo degli RLS, si ritiene di procedere con le seguenti azioni:
- il "registro dei buoni comportamenti", ovvero una check-list operativa che servirà da stimolo per tutti i lavoratori all'adozione di comportamenti sicuri volti a raggiungere gli obiettivi di sicurezza fissati;
- l'elenco dei rischi contenuto nel DVR dovrà essere oggetto di esame e valutazione congiunta e condivisa durante la stesura dello stesso. L'esame prenderà in considerazione i rischi come lo stress-lavoro correlato e quelli collegati ai disturbi muscolo-scheletrici degli arti superiori, nello specifico la gestione dei movimenti manuali dei carichi (MMC-NIOSH) e i movimenti ripetitivi (OCRA) che, a livello statistico generale, registrano sempre più segnalazioni e richieste di malattie professionali, nonché la violenza di genere.
Le Parti si danno reciprocamente atto della necessità di cointeressare gli RLS nel sistema di informazione e sensibilizzazione in materia di sicurezza per i rischi sopra elencati anche mediante la partecipazione degli RLS ai "Comitati mensili su salute e sicurezza e ambiente", questi ultimi sono oggetto di obiettivi assegnati agli stabilimenti dall’Alta Direzione in occasione del Riesame del sistema di gestione UNI EN ISO 14001 e UNI ISO 45001;
- tra le strategie per prevenire gli infortuni, le Parti concordano di effettuare in ciascun sito almeno una riunione periodica aggiuntiva rispetto a quella già prevista dall'art 35 del D.lgs 81/2008.
Nell'ambito di una delle riunioni annuali sulla Sicurezza - che vengono elevate a due - sarà svolto uno specifico approfondimento congiunto Azienda-RLS sullo stato delle denunce di infortunio e mancato infortunio, oltre che di eventuali denunce di malattia professionale e degli interventi da porre in atto per rimuoverne le cause;
- sarà inoltre effettuato con cadenza annuale un sopralluogo congiunto Azienda- RLS degli ambienti di lavoro mirato alla valutazione del rispetto delle norme di sicurezza e dei D.P.I. L'esito di tale verifica sarà verbalizzato ed il contenuto potrà costituire oggetto di esame in sede di Coordinamento RSU Granarolo;
- sarà altresì effettuato un confronto preventivo congiunto Azienda-RLS mirato. alla valutazione dei rischi derivabili dall'inserimento di nuove tecnologie produttive;
- gli RLS saranno coinvolti per verificare la regolarità delle norme inerenti la sicurezza sull'intero ciclo produttivo; per questo motivo è confermato un monte ore aggiuntivo di 16 ore annue, rispetto a quelle previste dalla legge e d contratto, nonché a quelle previste per il Coordinamento RLS, e verrà introdotta questa clausola nei contratti d'appalto.
È impegno comune delle Parti assumere l'“opzione zero infortuni” quale obiettivo in materia di sicurezza del lavoro, riconoscendo altresì che tale obiettivo si sostanzierà in politiche e programmi di intervento volti a incrementare progressivamente la sicurezza del lavoro, i cui esiti costituiranno oggetto, di monitoraggio congiunto fra le Parti.
Granarolo spa ha provveduto ad implementare il sistema UNI EN ISO 14001 e UNI ISO 45001 multi sito di gestione della sicurezza dei siti produttivi della Società ed è impegnata a pervenire alla certificazione anche del sito di Casalino (ex Mario Costa) oltre che della Controllata Venchiaredo spa.
L’implementazione ed il controllo di tale certificazione costituisce materia di informazione-formazione verso gli RLS e preposti, che saranno altresì consultati in occasione degli audit effettuati dagli enti di certificazione.
Granarolo, inoltre, dal 2007 misura l'impatto della propria produzione con la certificazione EPD prima di prodotto e poi di processo, quale strumento di misura affidabile e certificato.
In attuazione dell'impegno di adottare ulteriori nuove metodiche per lo sviluppo della cultura della sicurezza del lavoro, l'Azienda, con lo scopo di favorire lo scambio di esperienze e informazioni tra RLS dei diversi stabilimenti e siti Granarolo, l'Azienda:
- organizzerà un incontro annuale degli RSL e RSPP dei vari siti di Granarolo spa e delle Società Controllate, organizzato dalla Direzione Sicurezza e Ambiente, dedicato all'esame comune dei dati degli infortuni e dei rilievi emersi nel corso degli audit previsti per il mantenimento della certificazione UNI ISO 45001 e UNI EN ISO 14001;
- metterà a disposizione degli RLS di sito strutture per riunioni e i nominativi degli RLS delle aziende appaltatoci;
- organizzerà, ove possibile, una delle riunioni periodiche il 28 aprile di ogni anno, in coincidenza con la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro;
- assicurerà al Coordinamento nazionale RSU, a cura della Direzione Sicurezza e Ambiente, la presentazione ed il commento dei dati degli infortuni annuali e delle politiche di prevenzione.

5 bis. Sostenibilità ambientale
Granarolo da diversi anni redige il Bilancio di sostenibilità, Seguendo i criteri GRI, con lo scopo di rendicontare a tutti gli stakeholder il proprio impatto ambientale e le azioni che intraprende per ridurre, attraverso obiettivi sfidanti, la propria impronta. Il Bilancio non riguarda solo la matrice ambientale ma affronta tutti e 3 i pilastri della sostenibilità, tra cui la parte etica/governance e la parte economica in conformità ai principi ESG europei.
L'Azienda invierà il Bilancio di sostenibilità alle Segreterie Nazionali di Fai, Flai e Uila.
La Società, pertanto, attua azioni per raggiungere alcuni SDGs (Sustainable Development Goals): 2 - sconfiggere la fame, 3 - salute e benessere, 8 – lavoro dignitoso e crescita economica, 9 - imprese innovazione e infrastrutture, 12 - consumo e produzioni responsabili, 13 lotta contro il cambiamento climatico, 16 - pace giustizia e istituzioni solide e 17 - partnership per gli obiettivi.
Dal 2021 è stato costituito il gruppo aziendale "Alta Sostenibilità" che vede coinvolte 17 Direzioni Aziendali che operano ai fini di rendicontare in maniera operativa progetti di riduzione degli impatti ambientali quali riduzione degli imballi, riduzione dei consumi di energia ed efficientamento delle fabbriche. L'avanzamento delle attività viene rendicontato durante gli incontri periodici del Gruppo attraverso il monitoraggio della CO
2 equivalente che ogni progetto permette di ridurre.
L'obiettivo sfidante principale è quello di ridurre entro il 2030 del 30% le emissioni di gas a effetto serra per kg di latte lavorato.
Il progetto Total Quality Fifty Resi attraverso il monitoraggio della tracciabilità dei prodotti finiti lungo tutta la supply chain con focus sulla logistica ha prodotto una riduzione dei prodotti resi di -4.631 tonnellate pari a -11.373 tonnellate di CO
2 eq (2022 vs 2021). Nell'ambito del progetto è stato sviluppato un applicativo come unica fonte dei dati che permette il controllo delle quantità e delle cassali del reso a tutte 10 funzioni coinvolte nel processo.

6. Partecipate
Impegni relativi in ambito sicurezza del lavoro e sostenibilità ambientale:
- estensione alle Partecipate del sistema UNI ISO 45001 e UNI EN ISO 14001 multi sito di gestione della sicurezza e dell'ambiente attraverso l'implementazione delle procedure, delle istruzioni operative e delle schede sviluppate in Granarolo (armonizzazione sistema della sicurezza del lavoro);
- valorizzazione del ruolo degli RLS in termini di attività e formazioni analogamente a quanto previsto in Granarolo;
- partecipazione RLS delle Partecipate all'incontro annuale generale dedicato all'esame comune dei dati degli infortuni e dei rilievi emersi nel corso degli audit previsti per il mantenimento della certificazione UNI ISO 45001 e UNI EN ISO 14001 e dei report prodotti della Direzione Sicurezza Ambiente.
Impegni relativi in sede di Rinnovo appalti:
- che il CCNL applicato ai lavoratori impegnati nell'esecuzione dei lavori appaltandi sia stato sottoscritto dalle organizzazioni sindacali nazionali maggiormente rappresentative nei rispettivi settori di appartenenza;
- che, nell'eventualità in cui nel CCNL dell'Azienda candidata all'appalto non sia presente la clausola sociale relativa al passaggio del personale della perdente appalto, essa dovrà esplicitare i propri impegni verso il suddetto personale.
[…]
Impegni relativi alle pari opportunità:
- l'Azienda si impegna a far sì che nell'individuazione dei percorsi professionali e formativi venga evitata ogni forma di discriminazione, anche tra i sessi, in modo da garantire a tutti le stesse opportunità, anche prevedendo specifiche attività formative in occasione del rientro dalla maternità e/o da congedi parentali;
- i permessi retribuiti previsti dall'art 40 bis lettera A del CCNL Industria Alimentare a favore del genitore lavoratore per le patologie di particolare gravità riguardanti il figlio individuate dal CCNL sono confermati in 3 giorni complessivi all'anno.

6-bis. Controllate
Nell'ambito di un percorso di progressivo allineamento dei diritti dei dipendenti delle società Controllate con quelli dei dipendenti di Granarolo, a far data dal 01 gennaio 2024, la parte normativa del presente accordo troverà integrale applicazione nei confronti dei dipendenti delle dette società, ad eccezione del punto 14 Premio di Risultato - Salario variabile, cui le diverse società faranno riferimento nella misura delle rispettive specificità.
[…]

7. Organizzazione e orari di lavoro
Le Parti, nel darsi reciprocamente atto che le marcate differenziazioni, sia di carattere tecnologico/impiantistico e di prodotto, sia di mercato, proprie dei diversi siti produttivi, non permettono di individuare un'unica organizzazione del lavoro di stabilimento che possa essere estesa a tutti i siti, confermano l'indirizzo di demandare a livello decentrato, così come previsto nel capitolo sulle Relazioni Industriali del presente accordo, la ricerca e la definizione dell'organizzazione del lavoro più idonea e la conseguente definizione degli orari di lavoro, tale da contemperare al meglio il raggiungimento degli obiettivi aziendali, le specificità del sistema di approvvigionamento della materia prima e le esigenze dei lavoratori.
Le Parti, in relazione all'evoluzione dei mercati del comparto alimentare e della contrattazione collettiva di settore, riconoscono inoltre esigenze di flessibilità organizzativa connaturate ai fattori competitivi di freschezza dei prodotti, di ottimizzazione dei costi industriali e del prezzo di vendita, nonché di efficace riscontro alle richieste della grande distribuzione e, in particolare, alle fluttuazioni dei volumi produttivi conseguenti alle politiche di promozionalità e concordano che tali esigenze di flessibilità produttiva devono costituire oggetto di periodico preventivo confronto congiunto con le rappresentanze sindacali di sito per concordare regole e modalità di gestione, tecnicamente efficienti e rispondenti ai requisiti di Assicurazione Qualità, tenendo conto delle norme contrattuali e di legge.
Tenuto conto della necessità di conseguire le finalità di cui sopra, nel novero delle soluzioni organizzative saranno prioritariamente perseguite quelle che permettano di realizzare condizioni di equilibrio tra tempo di lavoro e tempo libero che incidano positivamente sulla qualità della vita, tenendo conto delle condizioni ambientali peculiari in cui le diverse realtà locali sono inserite e delle specificità di genere. Sotto questo profilo, la contrattazione decentrata dovrà esprimere particolare attenzione e priorità verso quegli interventi che, mediante una diversa organizzazione del tempo di lavoro, propongano un miglior equilibrio tra responsabilità familiari e professionali, configurabili come azioni positive sul terreno della parità donna-uomo.
È altresì confermato:
- che la finalizzazione ad obiettivi di efficienza di eventuali interventi organizzativi su singoli stabilimenti ed unità locali, potrà trovare, nella con trattazione con le RSU, un elemento di misurazione e, insieme, di incentivazione nell'ambito del salario variabile, attraverso la definizione condivisa di parametri di produttività coerenti a livello di sito;
- che, con riferimento a qualsiasi problematica attinente l'organizzazione del lavoro, le parti riconoscono un requisito di centralità alla salvaguardia dei livelli di professionalità esistenti ed al costante sviluppo delle opportunità di crescita individuale e collettiva dei lavoratori, fondato sulla imprescindibile correlazione tra valore d competenze e capacità competitiva dell'Azienda;
- che è impegno delle Parti, attraverso l'intesa con le rappresentanze sindacali di sito, perseguire obiettivi di ottimizzazione produttiva, congiuntamente a finalità di salvaguardia/stabilità occupazionale e di valorizzazione professionale, anche mediante forme di flessibilità nelle aree di fabbisogno lavoro caratterizzate da una diversa e/o maggiore polifunzionalità degli operatori. Le modalità attuative dovranno essere concordate con le rappresentanze sindacali di sito per salvaguardare e accrescere il patrimonio di professionalità acquisita dai lavoratori e riconoscere le opportunità di valorizzazione professionale connaturate alla polivalenza/polifunzionalità di impiego.
Le Parti si impegnano alla piena collaborazione con l'obiettivo di implementare le attività produttive necessarie alla salvaguardia del valore della materia prima latte e per la gestione delle curve della domanda. In tal senso, confermando l'applicabilità degli strumenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale vigente (capitolo VII, artt. 30 e segg. CCNL Industria Alimentare 31/07/2020) in ordine alla distribuzione dell'orario di lavoro, al ricorso a prestazioni straordinarie ed alla flessibilità degli orari nel rispetto dell'orario settimanale contrattuale nell'arco temporale annuale.
Le Parti riconoscono agli attuali accordi ed alle prassi in essere di interlocuzione sindacale di sito inerenti la gestione del calendario dei festivi e delle flessibilità produttive valenza attuativa di questo impegno.
Rispetto a quanto di prassi o già regolato da accordi potranno inoltre essere adottate particolari, temporanee soluzioni organizzative funzionali a cogliere le opportunità offerte dal mercato, previa verifica in ordine alle motivazioni di mercato-produttive della richiesta aziendale con le rappresentanze sindacali di sito con le quali dovranno essere concordati periodo e organizzazione del lavoro da attivarsi. Tra le motivazioni di mercato-produttive si annoverano, in particolare, le produzioni con caratteristiche di elevata stagionalità, collegate a politiche promozionali o di Specifici investi menti in advertising o verso il trade o correlate al lancio di nuovi prodotti o referenze.
Per le aree amministrative e di servizio alla produzione, fermo restando quanto sopra convenuto, è comune impegno delle Parti valutare, promuovere e sperimentare organizzazioni del lavoro che rispondano a mutate richieste o bisogni dei clienti/consumatori Granarolo, all'evoluzione tecnologica e/o al mutamento del perimetro aziendale, verificate da parte delle rappresentanze sindacali di sito necessità e benefici competitivi cui sono finalizzate e concordate con esse periodi e organizzazioni del lavoro da attivarsi.
Viene confermato il computo "al minuto" per l'uscita e il rientro al lavoro per la pausa mensa.
Per l'area commerciale (ex Retail), nel considerare l'attuale struttura dell'organizzazione aziendale ed i profili professionali esistenti in azienda, che ne costituiscono il patrimonio fondamentale, in ottica di sviluppo del progetto che vede Granarolo impegnata a divenire il fornitore privilegiato del dairy made in Italy per tutti gli operatori del mercato Ho.re.ca., si delinea l'esigenza di individuare figure professionali dedicate a gestire la relazione commerciale con gli operatori locali della ristorazione commerciale e dell'ingrasso focalizzati sul mercato del fuori casa. A tal fine Granarolo ha definito nuove figure professionali per proseguire nello sviluppo del business sul canale fuori casa e dettaglio tradizionale. In particolare, per la categoria professionale dei Coordinatori Area: il Key Account che è responsabile dell'acquisizione di clienti nuovi e della performance commerciale (volumi, prezzi, assortimento) dei clienti attuali assegnati e il Gestore Area Territoriale, che ha responsabilità della pianificazione operativa della distribuzione con livelli di servizio allineati alle esigenze del canale e dei clienti e la manutenzione dei giri visita sulla base della localizzazione dei clienti e del loro livello di servizio.
L'Azienda erogherà la formazione necessaria per acquisire le competenze commerciali per vendere e distribuire prodotti dedicati al canale della Ristorazione. Granarolo conferma il proprio impegno a farsi carico delle spese per l'acquisizione e rinnovo della patente C + CQC per tutto il personale viaggiante.
Viene dato comune impegno alla discussione fra le Parti, in occasione degli incontri periodici previsti, di valutare l'allineamento delle professionalità al modello di business e di supportarne l'aggiornamento, con interventi di formazione dedicata, delle competenze necessarie.

8. Lavaggio abiti da lavoro e pause
Al fine di migliorare gli aspetti legati alle norme di igiene e sicurezza alimentare, anche con riferimento agli standard internazionali per l'esportazione (ad es. standard anglosassone BRC), in termini di maggior favore per i lavoratori, beneficiari di un servizio esclusivamente in carico all'azienda, viene confermato il servizio di lavaggio degli abiti da lavoro in dotazione al personale di tutti gli stabilimenti Granarolo e la sua estensione/completamento, nelle limitate aree produttive ove esso ancora non fosse attivo entro la fine del 2024.
Nell'ambito delle linee generali già in essere, l'Azienda valuterà eventuali proposte provenienti dalle RSU di sito per il miglioramento del servizio di lavaggio abiti da lavoro ove rispondenti a specifiche esigenze locali e sempreché compatibili con il pieno rispetto dei requisiti previsti dagli standard internazionali in materia di igiene e sicurezza alimentare e del lavoro; in merito, a richiesta di una delle Parti potrà essere costituita un'apposita commissione bilaterale dedicata allo sviluppo del progetto e allo studio delle possibili migliorie del servizio.
Fermo restando quanto sopra le Parti confermano l'attuale struttura del servizio di lavaggio abiti a costi interamente sostenuti dall'Azienda, ovvero la disciplina, linee guida e procedure inerenti le modalità operative di consegna degli abiti sporchi e ritiro di quelli puliti come da prassi già in essere, fatta salva la prerogativa aziendale di modifica del servizio di cui al capoverso precedente.
Le Parti, contestualmente al servizio di lavaggio abiti da lavoro, intendono altresì richiamare e formalizzare il sistema delle pause intermedie giornaliere retribuite qualora in essere nei singoli stabilimenti, quale condizione di miglior favore rispetto alle norme di legge e di CCNL. Si confermano pertanto gli schemi riguardanti numero e durata delle suddette pause per sito, riepilogate nell'allegato trasmesso alle OO.SS. Nazionali, che - per ogni turno lavorato - assorbono e compensano integralmente, secondo le specificità dei singoli siti/aree produttive, a costo invariato per l'Azienda, i tempi occorrenti a ciascun lavoratore per effettuare le operazioni di vestizione e svestizione degli indumenti da lavoro (obbligatoriamente da effettuarsi negli spogliatoi), nonché per raggiungere il posto di lavoro dal locale spogliatoio e viceversa al termine del turno di lavoro.
Le Parti si danno reciprocamente atto che, con la conferma delle pause intermedie retribuite come da comunicazione riepilogativa dei singoli siti/aree produttive sopracitata e con l'introduzione delle modalità di lavaggio indumenti, hanno disciplinato il regime delle pause e i tempi che i lavoratori utilizzano all'interno dell'Azienda al di fuori dell'esecuzione della prestazione lavorativa propriamente intesa.
Qualora in futuro dovessero intervenire modifiche all'attuale disciplina di legge e di CCNL, con oneri a carico dell'Azienda in relazione alle suddette operazioni di vestizione e svestizione, nonché sui tempi necessari per raggiungere il posto di lavoro dal locale spogliatoio e viceversa al termine del proprio turno di lavoro, le Parti si rincontreranno per rivedere le condizioni in essere ed armonizzarle in relazione ai nuovi oneri intervenuti.

9. Lavoro agile (smart working)
Condividendo l'impegno a ricercare formule innovative che favoriscano la conciliazione delle esigenze personali e familiari con quelle professionali, le Parti ritengono che l'introduzione dello smart working possa contribuire a rafforzare la responsabilità individuale e la fiducia reciproca, pertanto, si incontreranno entro la fine del mese di novembre 2023 al fine di definire un accordo di Gruppo sul lavoro agile.

10. Tempo determinato - Somministrati
Come da accordo 20 settembre 2011, le Parti convengono che le percentuali di assunzioni, indicate dai CCNL vigenti sono da considerarsi riferite alla singola unità produttiva, escludendo le lavorazioni stagionali.
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11. Diritti individuali
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Per i lavoratori affetti da grave malattia, attestata da certificazione consegnata al medico competente aziendale, ferme le regole legali e contrattuali di trattamento economico di malattia, è prevista la conservazione del posto di lavoro sino ad avvenuta guarigione clinica; rientrano in questa casistica le neoplasie, le patologie gravi del sistema nervoso centrale ó dell'apparato muscolo-scheletrico, del sistema cardiovascolare, nonché quelle derivanti da incidenti o interventi chirurgici con esiti gravemente invalidanti sulle capacità fisiche ed intellettuali del lavoratore.
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Al fine di consentire una più ampia e fattiva partecipazione di tutti i lavoratori alla vita dell'impresa, le Parti concordano sulla necessità di individuare strumenti idonei per là formazione linguistica e culturale del personale non comunitario.
A questo proposito, l'azienda, su richiesta e con la fattiva collaborazione anche progettuale delle RSU di sito, attiverà corsi di formazione linguistica e di cultura generale aperti a tutti, i lavoratori che ne faranno richiesta e a cui è data la possibilità di frequenza fuori dall'orario di lavoro. L'Azienda sosterrà i costi della docenza e della struttura necessari.
Al fine di favorire lo scambio e l'aiuto reciproco fra i dipendenti, le Parti ritengono significativo favorire, presso le diverse realtà aziendali, la nascita di gruppi spontanei che attivino la costituzione di "banche del tempo".
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Le Parti, nel condividere la centralità della qualità del lavoro e nella convinzione che si debbano creare le condizioni per un miglioramento del benessere lavorativo e dell'efficienza aziendale, convengono di avviare un percorso di monitoraggio dell'assenteismo nei singoli siti.

12. Pari opportunità
Le Parti condividono che ogni processo che regoli la vita aziendale debba esser ispirato al principio della parità di trattamento, garantendo dunque pari opportunità nelle assunzioni, nell'evoluzione delle carriere ed all'accesso alla formazione, l'Azienda si rende pertanto disponibile ad avviare il percorso per giungere ad adottare la prassi di riferimento dell'UNI/PdR 125:2022 che definisce criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione della parità di genere prevista dal PNRR.
Nell'individuazione dei percorsi professionali e formativi verrà evitata ogni forma di discriminazione, anche tra i sessi, in modo da garantire a tutti le stesse opportunità.
In tal senso, le Parti ribadiscono l'importanza del pieno rispetto di quanto previsto dall'art. 9 della legge 125/91, riguardo l'obbligo di comunicazione aziendale alle organizzazioni sindacali della composizione di genere anche con riferimento ai livelli di inquadramento e retributivi.
Per i genitori che riprendano il lavoro dopo congedi parentali, ove opportuno, anche a richiesta del lavoratore, l'Azienda predisporrà specifici percorsi formativi per un efficace reinserimento lavorativo.
Al fine di favorire un efficace reinserimento nell'attività lavorativa, qualora nel periodo di assenza sia stato sostituito da un lavoratore a tempo determinato, sarà previsto un termine alla collaborazione che consenta un affiancamento generalmente di almeno quattro settimane al genitore rientrato al lavoro.
A seguito della sperimentazione attivata nel corso del 2017, si intende confermata la possibilità riservata ai genitori impegnati in turni di lavoro a giornata (non inserite nella turnazione produttiva degli stabilimenti) di ridurre la propria pausa pranzo da 60 a 30 minuti fino al compimento del 14° anno di vita del bambino, compatibilmente con le esigenze organizzative di servizio.
In tale contesto, al fine di valorizzare l'importante funzione sociale anche della paternità, vengono riconosciuti 4 giorni di permesso retribuito a favore del padre lavoratore in occasione della nascita dei figli, in modo da permettere la partecipazione al parto senza dover ricorrere a giornate di ferie.
Tale permesso sarà riconosciuto anche in occasione di adozioni e di affidi preadottivi e, su richiesta del padre lavoratore, potrà essere goduto entro un mese dall’evento.
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L'azienda si impegna a soddisfare le richieste di part time orizzontale e reversibile per lavoratrici madri e lavoratori padri al rientro da periodi di astensione obbligatoria o di congedo parentale fino ai tre anni di vita del bambino, con la sola eccezione, motivata, per ruoli organizzativi e figure professionali non fungibili, per le quali si ricercheranno comunque le possibili soluzioni anche attraverso il confronto con le RSU. Le richieste dovranno essere avanzate con almeno un mese di anticipo dalla decorrenza del part-time.
L'azienda si impegna inoltre a valutare, compatibilmente con la posizione professionale ricoperta e le condizioni organizzative correlate, modifiche temporanee dell'orario di lavoro per favorire l'inserimento del figlio all'asilo nido.
A partire dall'inizio del mese successivo alla firma, del presente accordo, superando ogni diversa consuetudine di sito, nell'ottica di sostenere ulteriormente la genitorialità, le Parti concordano:
- di riconoscere 16 ore di permessi retribuiti all'anno per le malattie dei figli di età non superiore ai 12 anni, da utilizzarsi in modalità alternata ove siano dipendenti di Granarolo entrambi i genitori;
- che i permessi retribuiti previsti dall'art. 40-bis lettera A CCNL Industria Alimentare a favore del genitore lavoratore o lavoratrice per le patologie di particolare gravità riguardanti il figlio espressamente individuate dal CCNL sono incrementate di 2 giornate rispetto a quanto previsto dal CCNL, fermo restando che potranno essere utilizzati per le finalità definite dal dettato contrattuale;
- di riconoscere n° 8 ore di permessi retribuiti all'anno per visite mediche specialistiche documentate per i figli minori di anni 14 e/o portatori di handicap o familiari conviventi non autosufficienti.
Tali ore di permesso non sono cumulabili nel corso dei vari anni di vigenza del presente Accordo, ma si azzerano all'inizio di ogni anno. Tali permessi, sono fruibili a ore. I beneficiari devono produrre alla Direzione Aziendale idonea documentazione allo scopo.
L'Azienda si impegna a valutare la concessione di un maggior numero di ore di permessi retribuiti per visite mediche specialistiche nei casi di patologie particolarmente gravi (uremia cronica, talassemia ed emopatie sistematiche, neoplasie o altre terapie salvavita) o nel caso di dipendenti che abbiano un basso accantonamento di permessi annui retribuiti;
- di riconoscere 8 ore di permessi retribuiti l'anno ai genitori dì bambini fino a 5 anni di età per il loro inserimento al nido o scuola dell'infanzia, da utilizzarsi in modalità alternata ove siano dipendenti di Granarolo entrambi i genitori.
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12-bis. Violenza di genere
Le Parti condividono l'importanza di contrastare le molestie e la violenza a partire dai luoghi di lavoro, a tal fine recepiscono congiuntamente i contenuti dell'Accordo Quadro sul tema sottoscritto tra Confindustria e le OO.SS. Confederali di Cgil, Cisl e Uil in data 25 gennaio 2016. L'Azienda si impegna altresì a prevedere momenti di confronto e di informazione per tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo in modalità che saranno condivise a livello locale con le RSU.