Ex DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA |
Alle Regioni e Province Autonome |
OGGETTO: Aumento globale dei casi di dengue, predisposizione alla stagione vettoriale 2024.
In riferimento all’aumento globale dei casi di dengue, al momento particolarmente a carico delle Regioni delle Americhe, tenuto conto delle circolari del Ministero della Salute n. prot. 4753 del 14 febbraio 2024 avente per oggetto “Innalzamento livello di alle rta relativamente alla diffusione della dengue presso i Punti di ingresso italiani”, e n. prot. 8083 del 14/03/2024 avente per oggetto: “Misure di vigilanza sanitaria nei confronti del virus della dengue. Chiarimenti alla circolare n. prot. 4753 del 14 febbraio 2024”, finalizzate a contrastare l’introduzione nel territorio nazionale del vettore Aedes aegypti, e considerato l’approssimarsi in Italia del periodo di maggior attività di Ae. albopictus, vettore potenzialmente competente per la trasmissione di virus Dengue oltre che di altri arbovirus, si invitano codeste Regioni e P/A a predisporre tutte le misure previste dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi, PNA 2020-2025 (link: Microsoft Word - PNA 27 05 2019 rev PdC (salute.gov.it), atte a ridurre il rischio di trasmissione autoctona di virus Dengue.
In particolare si raccomanda di:
- Potenziare la sorveglianza dei casi umani di dengue su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di tempestività, di rispetto dei flussi di comunicazione e sensibilizzando gli operatori sanitari, tra cui pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, per permettere la rapida identificazione dei casi;
- Implementare tutte le azioni di bonifica ambientale previste mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare. (es. rimozione dei potenziali focolai larvali, pulizia e manutenzione di quelli inamovibili, sfalcio della vegetazione incolta);
- Provvedere alla predisposizione, previa programmazione, di misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori;
- Individuare, come da linee guida riportate in allegato 17 del PNA 2020-2025, tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive, quali Aedes aegypti, e predisporre tutte le misure di sorveglianza e controllo atte a prevenire e contrastare il possibile ingresso e successiva diffusione di questi potenziali vettori di arbovirosi;
- Provvedere alla formazione/aggiornamento in tema di dengue, così come di altre arbovirosi considerate nel PNA, diretti al personale sanitario, agli operatori addetti allo svolgimento degli interventi pulizia, sanificazione e disinfestazione e alla cittadinanza, al fine di creare la situazione ottimale per l’attivazione di misure utili al contrasto ai vettori e alla prevenzione dell’esposizione alle punture e per l’identificazione tempestiva dei casi di infezione;
- Provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc) e tra gli operatori sanitari e che incoraggino comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità.
In merito alle misure di prevenzione da adottare nei confronti delle donazioni di sangue/emocomponenti (ivi compreso il sangue cordonale) e di organi, tessuti e cellule (ivi comprese le cellule staminali del sangue periferico e midollare), si rinvia alle note e ai provvedimenti assunti ed emanati dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro Nazionale Trapianti, ciascuno per i rispettivi ambiti di competenza, trasmessi a tutti i soggetti interessati e disponibili sul sito http://www.centronazionalesangue.it e http://www.trapianti.salute.gov.it/.
Preme infine sottolineare a codeste Regioni e P/A l’importanza e l’obbligo delle misure di vigilanza sanitaria (di cui alle note sopra citate) da applicare rigorosamente nei confronti del virus della dengue nel sedime dei Punti di ingresso. Quanto sopra è previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) in merito al controllo dei vettori ad una distanza minima di 400 m dalle strutture dei Punti di ingresso. Tale obbligo attuativo deve essere realizzato in collaborazione con tutte le autorità competenti, tra cui le autorità sanitarie USMAF-SASN.
IL DIRETTORE GENERALE ex DGPRE
Francesco Vaia