Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA ANTINCENDI ED ENERGETICA
CENTRO STUDI ED ESPERIENZE

 

Alle Direzioni centrali
Alle Direzioni interregionali e regionali dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile
Ai Comandi dei Vigili del Fuoco
Ai Laboratori autorizzati ai sensi del D.M. 26.3.85 ad operare in materia di estintori d’incendio
Ai Consigli nazionali dei professionisti
Alla Confindustria

confìndustria@pec. confindustria.it
Alla Confederazione Nazionale Artigianato e piccole e medie Imprese
cna.presidenza@cert. na.it
Alla Associazione Anima Confindustria
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Alla Associazione MAIA
associazionemaia@pec. it
Alla Fire Security Association
fìsa-association@pec. it
e, p.c., All’ Ufficio I Gabinetto del Capo del Dipartimento
All’ Ufficio del Capo del C.N.VV.F


Oggetto: La norma UNI 9994-1:2024 - Informazioni ed indicazioni

Il 26 luglio 2024 l’Ente di normazione italiano UNI ha adottato la nuova revisione della UNI 9994-1 recante “Apparecchiature per estinzione incendi - Estintori di incendio - Parte 1: Controllo iniziale e manutenzione” sostituendo la precedente edizione del 2013.
Per le operazioni di manutenzione sugli estintori d’incendio ai fini del mantenimento nel tempo delle prestazioni previste dal fabbricante (produttore), il tecnico manutentore qualificato segue le procedure previste dalla norma tecnica in argomento.
Si precisano di seguito le differenze sostanziali con il documento precedente.
La nuova norma tecnica, nell’aggiornare con la sua quarta edizione i criteri per la manutenzione degli estintori d’incendio portatili e carrellati, apporta modifiche terminologiche giuridicamente strumentali e riclassifica le tipologie di estintori a base d’acqua. La fase di Sorveglianza viene meglio definita, è previsto l’allungamento dei tempi di periodicità massima della fase di Revisione programmata ed una modifica conservativa per quelli della fase di Collaudo. Inoltre sono specificate le modalità di determinazione delle decorrenze iniziali degli interventi manutentivi e si ribadisce la conformità al prototipo certificato anche nelle sostituzioni dei componenti.

PROTOTIPO AUTORIZZATO
La terminologia modificata intende evidenziare che il prototipo di riferimento per il fabbricante (produttore), ai fini della riproduzione degli esemplari da immettere in commercio, deve essere quello conforme a tutti gli esemplari inizialmente utilizzati con esito ritenuto positivo in fase autorizzativa dall’Autorità competente e regolamentante. Questo esito, infatti, comporta un risultato definitivo per l’Autorità medesima: la configurazione esatta del prototipo autorizzato. È costituito dal prototipo omologato/certificato. La conformità al prototipo autorizzato è individuata univocamente dalla sola “Dichiarazione di Conformità” che sancisce per quell’esemplare commercializzato la rispondenza della prestazione se rispettato il “libretto uso e manutenzione”.

ESTINTORI A BASE D’ACQUA
Anche alla luce dell’importanza data nella prevenzione incendi alle apparecchiature a base d’acqua, ne è stata variata l’individuazione di alcune caratteristiche per meglio espletare l’azione manutentiva. Di seguito è evidenziata la differenza con quella prevista nell’edizione precedente:

UNI 9994-1:2013

UNI 9994-1:2024

A base d'acqua

Serbatoio in acciaio al carbonio con agente estinguente premiscelato

A base d'acqua a pressione permanente

Solo acqua

Plastificato
Inox*/alluminio

Serbatoio in acciaio al carbonio contenente solo acqua ed eventuali altri additivi in cartuccia

Acqua miscelata con additivi/nuovi additivi fluorine free

Plastificato
Inox*/alluminio

Serbatoio in acciaio inox o lega di alluminio

Additivi in cartuccia (separato dall'acqua)

Plastificato
Inox*/alluminio

 

 

 

* per inox si intende acciaio altolegato

 

A base d'acqua a pressione AUSILIARIA

Solo acqua

Plastificato
Inox*/alluminio

Acqua miscelata con additivi/nuovi additivi fluorine free

Plastificato
Inox*/alluminio

Additivi in cartuccia (separato dall’acqua)

Plastificato
Inox*/alluminio


nel particolare la differenziazione viene evidenziata per:
> tipo di pressurizzazione (permanente/ausiliaria);
> tipologia di mezzo estinguente;
> tipologia di serbatoio,
attenzionando i serbatoi plastificati a pressione ausiliaria nel controllo periodico semestrale. Su questi tipi di configurazioni sono previste alcune revisioni programmate e i collaudi con le periodicità più brevi.

ATTIVITÀ di SORVEGLIANZA
È precisato che la sorveglianza, sempre organizzata dalla persona responsabile, può essere svolta da persone prive di competenze tecniche e semplicemente informate. Comporta principalmente azioni visive. È comunque preferibile incaricare il personale dipendente dell’attività interessata, al fine di assicurare una migliore familiarità con i presidi di sicurezza del proprio ambiente di lavoro.

ATTIVITÀ di MANUTENZIONE
Gli interventi di manutenzione, sempre organizzati dalla persona responsabile, sono svolti da tecnici manutentori qualificati ai sensi del DM 1/9/2021 ed espletati con la periodicità massima indicata nel prospetto 1 come combinabile con il prospetto 2.

Definite le date del primo intervento nelle note del prospetto 1, risulta evidente che eventuali anticipazioni degli interventi, in quanto ritenuti necessari dal manutentore stesso (es.: in caso di subentro), ridefiniranno un nuovo primo intervento con i conseguenti interventi manutentivi successivi sempre secondo la periodicità stabilita dal fabbricante (produttore) nel “libretto uso e manutenzione”.

I tempi delle periodicità in mesi sono i valori massimi ammissibili.
Si evidenzia il riferimento all’uso degli “additivi fluorine free” con il cui termine si sono voluti indicare gli agenti estinguenti che non contengono sostanze fluorurate.

LIBRETTO USO E MANUTENZIONE
Il fabbricante (produttore) individua sul “libretto uso e manutenzione” gli intervalli di tempo delle azioni manutentive che permettono di garantire a ciascun esemplare manutentato il perdurare della prestazione indicata per il prototipo che riproduce come da “Dichiarazione di conformità”.
Anche se il fabbricante ritenesse che la prestazione possa essere garantita con interventi manutentivi secondo periodicità superiori, la periodicità massima ammissibile ed applicabile è quella di cui ai prospetti 1 e 2.
Tempistiche inferiori sono ammissibili e devono necessariamente rispondere ai requisiti stabiliti dal fabbricante (produttore) in fase di autorizzazione e costruzione congruentemente a quanto stabilito nel “libretto uso e manutenzione.
Un estintore già prodotto alla data di adozione della norma in argomento, sarà necessariamente congruo alla “Dichiarazione di conformità” e al “libretto uso e manutenzione” che lo accompagnano
Qualora il fabbricante (produttore) lo ritenesse opportuno, potrebbe avviare presso l’Autorità preposta una procedura di modifica della corrispondente autorizzazione per cambio del “libretto uso e manutenzione” al fine di introdurre periodicità di manutenzione consone alla tecnologia che caratterizza il rispettivo prototipo autorizzato e oggi prevista dalla norma in argomento.

IL “FUORI SERVIZIO”
La norma richiama in più punti le circostanze in cui non si può procedere alle operazioni di manutenzione e richiama sempre il tecnico manutentore qualificato alla certezza dell’operazione svolta fino ad utilizzare l’assenza di dubbi residuali come mezzo di discernimento tecnico. Nel dubbio, il tecnico manutentore qualificato può sempre applicare il livello di verifica superiore. Nel caso di persistenza del “dubbio”, deve ricorre all’immissione “FUORI SERVIZIO” secondo la procedura indicata. Agli estintori d’incendio “IN SERVIZIO” si presume con certezza la prestazione garantita dal fabbricante (produttore) rispettando il “libretto uso e manutenzione”.
In tal senso il punto 6.2 ribadisce gli estintori da considerarsi fuori servizio.

PARTI DI RICAMBIO DEI “COMPONENTI COSTITUTIVI”
I componenti di cui ciascun esemplare di estintore d’incendio commercializzato si compone devono essere conformi ai corrispondenti componenti che costituiscono il rispettivo prototipo autorizzato come previsti e descritti dal fabbricante nel “libretto uso e manutenzione”.
L’agente estinguente è un componente costitutivo al pari degli altri componenti costitutivi e deve essere individuato con la medesima denominazione commerciale che caratterizza l’agente estinguente del prototipo certificato. L’impossibilità di reperire sul mercato componenti costitutivi conformi a quelli del prototipo certificato, rientra tra i casi citati nel punto 6.2.

DOCUMENTI DELLA MANUTENZIONE
Al punto 8 vengono chiaramente indicate le figure incaricate di produrre il cartellino di manutenzione, il documento di manutenzione e il registro nonché i corrispondenti contenuti e finalità. Nel controllo iniziale, è evidente che la ripresentazione del cartellino da parte del manutentore subentrante, sia da questo totalmente formulata anche nella ripresentazione delle successive date di manutenzione. Queste sono certamente conseguenza degli atti manutentivi pregressi, ma sono inevitabilmente riformulabili sulla base degli esiti del controllo iniziale e del “libretto uso e manutenzione”.
Si sottolinea il ruolo di supervisore organizzativo della Persona responsabile. Essa gestisce il Registro di manutenzione annotando gli interventi tecnici assolti e posti in essere anche riportando i documenti di manutenzione rilasciati dal tecnico manutentore qualificato incaricato. La persona responsabile annota sul registro i riscontri che descrivono le operazioni di manutenzione svolte sui presidi di sicurezza supportate dalle evidenze oggettive disponibili.

SALVAGUARDIA AMBIENTALE
È ricordato in maniera esplicita che le dismissioni di componenti, materiali ed agenti estinguenti di estintori nonché di loro insiemi, appunto estintori stessi, quali risultanze dell’attività di manutenzione, si configurano come produzione di rifiuti. Questa pertanto deve essere gestita secondo le disposizioni della legislazione vigente in materia ambientale riconducibile al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
I laboratori autorizzati, i Consigli nazionali professionali, le Confederazioni, le Associazioni in indirizzo vorranno dare l’opportuna diffusione alle presenti precisazioni.
 

IL CAPO DEL CORPO NAZIONALE
DEI VIGILI DEL FUOCO
(DALL’OPPIO)