PIANO STRATEGICO DELLA PROVINCIA DI TREVISO

TAVOLO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

PROTOCOLLO D’ INTESA
tra
PROVINCIA DI TREVISO
INAIL
Sede di Treviso

Rete Centri Territoriali Permanenti della provincia di Treviso
per
l’attuazione del progetto “Lavorare in Sicurezza” finalizzato alla prevenzione e alla promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Treviso, 21 aprile 2011

PREMESSO CHE

• la Provincia di Treviso, che annovera tra gli obiettivi del Piano Strategico quello di intervenire per migliorare la qualità del territorio e della vita dei cittadini, coordina un Tavolo Provinciale di governance sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
• è condivisa dal Tavolo Provinciale di governance la consapevolezza che solo attraverso la continua e diffusa opera di sensibilizzazione, di trasferimento delle conoscenze e di formazione indirizzata ai datori di lavoro ed ai lavoratori, si può operare concretamente per perseguire obiettivi di sicurezza ed igiene sul lavoro;
il D.Lgs. n. 38/2000, il D.Lgs. n. 81/08 e il D.Lgs. n. 106/09 hanno attribuito all’INAIL competenze di informazione, formazione, consulenza ed assistenza in materia di sicurezza sul lavoro;
• la Sede INAIL di Treviso con le altre istituzioni del territorio e con le parti sociali ha siglato, il 4 luglio 2008, un Protocollo di Intesa con il quale si è avviata, in ambito provinciale, la realizzazione di iniziative a favore della sicurezza nei luoghi di lavoro, condividendole all’interno del Tavolo Tecnico di Coordinamento sulla Sicurezza;
• l’INAIL e la Provincia di Treviso promuovono numerose iniziative legate alla formazione dei lavoratori e degli studenti, con la realizzazione di specifici progetti, l’organizzazione di seminari, convegni e la distribuzione di materiale informativo;
• è fondamentale perseguire la finalità del miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro attraverso una formazione dedicata e tecnicamente adeguata che privilegi l’organizzazione di moduli formativi che si trasformino in esperienze “ripetibili” e come tali “istituzionalizzabili”;
• le rappresentanze aziendali e sindacali hanno evidenziato una fascia di lavoratori stranieri particolarmente a rischio rappresentata da quei soggetti che, per diverse ragioni, posseggono una scarsa conoscenza della lingua italiana e ignorano le più elementari norme di sicurezza e salute sul lavoro;
• la presenza di un alto numero di lavoratori stranieri nel territorio della provincia, evidenzia la necessità di una loro formazione continua riferita sia alla conoscenza della lingua italiana sia all’acquisizione delle fondamentali nozioni in tema di sicurezza e prevenzione;
• l’intervento della rete dei CTP (Centri Territoriali Permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta) della provincia permette di affrontare meglio e con maggior efficacia le problematiche della formazione degli adulti;
• è già stata svolta in anni precedenti, con lusinghieri apprezzamenti, la prima fase del progetto che ha visto la formazione dei docenti e dei primi gruppi di lavoratori presso 9 CTP della provincia. Gli stessi CTP si impegnano a proseguire e ripetere i percorsi di sicurezza all’interno dei loro pacchetti formativi anche negli anni successivi.

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente scrittura.

2. Obiettivi
Il Progetto Lavorare in Sicurezza ha come obiettivo la realizzazione di percorsi formativi per quei lavoratori stranieri che abbiano la necessità di acquisire una consapevolezza in materia di salute e sicurezza e di percezione del rischio nei luoghi di lavoro al fine di ridurre il fenomeno infortunistico e tecnopatico.
Destinatari del percorso sono i lavoratori stranieri segnalati dalle aziende che li occupano, in possesso quanto meno delle conoscenze di lingua italiana corrispondenti al livello iniziale A2, secondo lo standard europeo, verificato attraverso test preliminare.

3. Metodologie del progetto
Le metodologie didattiche, da utilizzare in questa fase del progetto, prevedono una formazione attiva basata su lavoro di gruppo, apprendimento cooperativo ed esercitazioni realizzate tramite un’attività laboratoriale integrativa, che coinvolga i docenti dei CTP che hanno partecipato alla precedente esperienza.
In particolare saranno coinvolti quei docenti che hanno effettivamente realizzato, nei propri CTP, i percorsi formativi della prima fase durante l’anno scolastico 2008/09 con incarico di applicare il percorso già sperimentato, affinandolo e strutturandolo in modo più forte e completo.

4. Percorso formativo
I materiali già prodotti durante l’attività laboratoriale integrativa, verranno utilizzati dal pacchetto formativo dei corsi della seconda fase proposti dai CTP nell’a.s. 2010/2011. Si tratta di concetti che non potranno che essere trasversali rispetto alle principali tipologie aziendali nonché alle più diffuse attività e mansioni lavorative e che saranno opportunamente integrati dalle peculiarità positivamente sperimentate nella prima fase progettuale, tra cui:
- la centralità della dimensione esperenziale (uso del racconto e del confronto tra diverse esperienze lavorative);
- l’attenzione alla segnaletica della sicurezza e alla comunicazione non verbale (gesti, colori, suoni, ecc.), come importanti veicoli d’informazione culture free;
- il richiamo ad elementi di concretezza, quali ad esempio i Dispositivi di Protezione Individuale (uso del kit già acquistato da ogni CTP in occasione dei corsi della prima fase);
- il riferimento continuo e reiterato ad alcuni concetti chiave (rischio, danno, infortunio, prevenzione, protezione), di valenza assolutamente trasversale alle attività lavorative come anche agli ambienti di vita;
- l’approccio di livello base rispetto alla lingua italiana, centrato sugli aspetti essenziali della comunicazione verbale ed interpersonale;

5. Soggetti realizzatori
Il progetto “Lavorare in sicurezza” verrà realizzato con la partecipazione di Provincia di Treviso, Inail Treviso, e rete dei CTP; vede altresì la collaborazione di Unindustria Teviso e della Rete di Scuole per la Sicurezza;

6. Tavolo tecnico
Le parti coinvolte nella realizzazione delle finalità proposte costituiranno un Gruppo di Coordinamento Operativo (G.C.O.) con i seguenti componenti, designati dalle parti:
- per la Provincia di Treviso: l’Assessore pro tempore al Lavoro, Attività Produttive, Trasporti, Salute e Sicurezza sul Lavoro Michele Noal o suo delegato;
- per l’Inail di Treviso: la Responsabile del Processo Prevenzione dott.ssa Gaetana Agata Amico;
- per il CTP: il Coordinatore Rete dott. Orazio Colosio o un suo delegato.
Il Gruppo di Coordinamento Operativo avrà il compito di monitorare l’andamento del progetto, il rispetto dei tempi stabiliti nonché di apportare gli aggiustamenti che si rivelassero necessari per la ottimizzazione dei risultati progettuali perseguiti.

7. Avvio delle attività
Le attività di formazione in aula relative all’anno scolastico 2010/2011 si concluderanno entro dicembre 2011. Verranno organizzati n. 8 corsi con una presenza minima di n. 10 allievi.

8. Risorse e finanziamento del progetto
Il costo del progetto, come esposto nel preventivo di spesa allegato è di Euro 12.800,00 e viene cofinanziato con la sottoscrizione del presente Protocollo, nella seguente misura:

• INAIL di Treviso Euro 6.800,00.
INAIL di Treviso provvederà ad accreditare a titolo di acconto, una somma pari al 50% delle spese sostenute per la realizzazione dei primi 5 corsi, a fronte di documentazione che ne certifichi l’effettivo esborso e verserà a saldo la restante somma dopo l’invio della rendicontazione finale con la quale verranno indicate in maniera analitica le attività realizzate ed i relativi costi. Il versamento degli importi suesposti avverrà a mezzo bonifico bancario intestato a CTP di Montebelluna c/o Direzione Didattica II Circolo, presso Veneto Banca Agenzia di Montebelluna, ***
Il contributo potrà essere ridotto in proporzione al numero delle attività effettivamente realizzate tenendo conto dei dati a consuntivo prodotti dalla Rete dei CTP, salvo verifica INAIL.
Il finanziamento INAIL viene trasferito alla Rete dei CTP in base all’art. 11 del D.Lgs. 81/2008, quale contributo corrisposto da Amministrazione Pubblica per lo svolgimento convenzionale di attività avente rilevante finalità sociale ed esercitata per fini istituzionali dell’INAIL con specifico riferimento al suo ruolo di preventore degli infortuni sul lavoro e di promotore della cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

• Provincia di Treviso Euro 6.000,00 giusta Determinazione Dirigenziale n° 5427/136859 del 31 dicembre 2010.
La Provincia di Treviso provvederà ad accreditare a titolo di acconto, una somma pari al 50% delle spese sostenute per la realizzazione dei primi 5 corsi, a fronte di documentazione che ne certifichi l’effettivo esborso e verserà a saldo la restante somma dopo l’invio della rendicontazione finale con la quale verranno indicate in maniera analitica le attività realizzate ed i relativi costi. Il versamento degli importi suesposti avverrà a mezzo bonifico bancario intestato a CTP di Montebelluna c/o Direzione Didattica II Circolo, presso Veneto Banca Agenzia di Montebelluna, ***
Il contributo potrà essere ridotto in proporzione al numero delle attività effettivamente realizzate tenendo conto dei dati a consuntivo prodotti dalla Rete dei CTP, salvo verifica contabile.

9. Gestione finanziaria e contabile
La Rete dei CTP, nella persona del Dirigente pro tempore del CTP di Montebelluna (Prof. Mario De Bortoli),assume l’onere della gestione finanziaria delle attività oltre che della loro rendicontazione e conserverà, a termini di legge e presso la propria Sede di Montebelluna, via Crociera 1, tutti i documenti contabili originali con obbligo di produrli alle parti su loro richiesta.

10. Durata
Il Protocollo entra in vigore, per l’annualità 2010/2011 alla data della sottoscrizione e si concluderà entro il 31.12.2011.

11. Promozione e Comunicazione
La diffusione dell’iniziativa avverrà mediante comunicazioni specifiche sulla stampa locale e con la programmazione di incontri congiunti.

12. Privacy
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003, i dati personali raccolti nel corso delle attività sono trattati dalle parti interessate e dai soggetti firmatari, secondo principi di liceità, correttezza, trasparenza e riservatezza ed utilizzati o trasmessi ad enti per le sole finalità istituzionali e per quelle contenute nel presente progetto.

13. Controversie
Le eventuali controversie che dovessero insorgere tra i contraenti finanziatori del progetto, concernenti l’esecuzione del presente Protocollo, ove non sia possibile un bonario componimento, saranno decise da un collegio arbitrale composto da un rappresentate nominato da ciascun partecipante ed uno nominato di comune accordo. Gli arbitri, nominati nel modo sopra descritto, giudicheranno secondo regole di diritto. Essi stabiliranno, altresì, a carico di quale parte ed in quale proporzione debbano essere poste le spese di giudizio.
Durante l’arbitrato l’esecuzione delle attività non verrà sospesa.

14. Registrazione e imposta di bollo
Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d’uso ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 24.4.1986 n. 131.

Treviso, 21 aprile 2011

Letto, confermato e sottoscritto.

Leonardo Muraro
Presidente della Provincia di Treviso
Antonio Salvati
Direttore Inail Direzione Provinciale di Treviso
Orazio Colosio
Coordinatore Rete dei CTP di Treviso


Fonte: provincia.treviso.it