Tipologia: Accordo di rinnovo
Data firma: 24 giugno 2011
Validità: 24.06.2011 - 31.12.2013
Parti: Barilla G. e R. Fratelli spa e il Coordinamento Nazionale delle RSU e dei VV.PP e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil
Settori: Agroindustriale, Barilla
Fonte: FLAI-CGIL
Sommario:
1. Premessa 2. Relazioni industriali • Sistema di relazioni Industriali o CAE (Comitato Aziendale Europeo) o Coordinamento delle RSU o RSU o Commissioni Tecniche Paritetiche • Agibilità sindacali 3. Sicurezza, ambiente e sostenibilità • Sicurezza • Ambiente e sostenibilità • Bilancio Sociale di sostenibilità • Commissione Nazionale Sicurezza, Ambiente, Sostenibilità 4. Qualità 5. Formazione 6. Occupazione 7. Appalti 8. Sviluppo professionale 9. L'organizzazione e le persone • La Gente Barilla • Welfare aziendale • Part-time • Telelavoro 10. Premio di produzione per obiettivi |
• Composizione del Premio • Meccanismo di funzionamento del Premio • Modalità di stipulazione del Premio • Valore del Premio • Modalità di erogazione del Premio 11. Assenteismo 12. Rete di vendita diretta • Scenario evolutivo del Trade in Italia • Organizzazione del lavoro o Presidio del territorio o Vertical Go To Customer o Attività sul punto vendita o Professionalità o Recuperi o Incentivo parte fissa o Indennità maneggio denaro o Media incentivi o Strumenti di lavoro 13. Decorrenza e durata 14. Norma finale Protocollo sito uffici allegato al CCAL del 24.06.2011 Indennità presenza Festivo Indennità Viaggio Festivo Intranet Aziendale |
Verbale di Accordo
Addì 24 giugno 2011, in Parma presso la sede dell'Unione Parmense Industriali tra Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni […], assistite da […] dell'Unione Parmense Industriali e il Coordinamento Nazionale delle RSU e dei VV.PP. in rappresentanza del personale dipendente della predetta Azienda in persona dei componenti firmatari, assistite dalle Segreterie Nazionali di Fai-Cisl Flai-Cgil Uila-Uil […], con la partecipazione delle Segreterie territoriali delle predette OO.SS.
Si è convenuto e stipulato quanto segue a rinnovo del Contratto Collettivo Aziendale di Lavoro del 31 luglio 2007.
1. Premessa
[…]
In un quadro così ricco di incognite e di sfide, le Risorse Umane rappresentano il fattore strategico fondamentale per raggiungere gli obiettivi di crescita e consolidamento dei risultati. A questo fine l'Azienda ritiene prioritario creare condizioni di clima e organizzative idonee per valorizzare le professionalità e il contributo delle persone, coniugando qualità della prestazione e qualità del lavoro.
2. Relazioni industriali
In base a quanto indicato e descritto nelle premesse del presente accordo, le Parti confermano la volontà di promuovere lo sviluppo di corrette relazioni industriali al fine di contribuire ad accrescere la capacità competitiva complessiva dell'Azienda attraverso la valorizzazione del contributo professionale e culturale delle persone, nelle sue diverse espressioni e dimensioni, e il miglioramento del contesto organizzativo di riferimento.
In questo senso le Parti, in coerenza con i modelli di relazione maturati fino ad oggi, con particolare riferimento all'Accordo del 7 luglio 1994 e i seguenti Accordi Integrativi di Gruppo, concordano nell'intenzione di continuare a sviluppare un sistema di Relazioni Industriali fondato sul dialogo, sulla partecipazione e sul coinvolgimento costruttivo, nel rispetto delle rispettive prerogative ed in un ambito di sistematicità di rapporti di confronto ed analisi sui temi di interesse comune.
In coerenza con quanto suesposto, e con l'obiettivo di rispondere in maniera sempre più puntuale ai profondi cambiamenti degli scenari economici e sociali, nonché alle strategie di business (commerciali ed industriali), le Parti concordano nella necessità, già individuata nell'Accordo del 31 luglio 2007, di declinare le relazioni in un modello di articolazione e di confronto che, in un quadro di sistema partecipativo, possa rispondere in maniera più funzionale ad obiettivi di efficacia e tempestività nell'adozione delle soluzioni, anche attraverso una definizione più precisa e puntuale degli ambiti di esigibilità contrattuale e di rispetto delle intese raggiunte.
In relazione al suindicato ruolo assegnato alle Relazioni Industriali, nelle sue diverse articolazioni, quale elemento centrale di regolazione e confronto per affrontare, come dettagliatamente viene descritto nei punti successivi, i diversi aspetti legati allo scenario competitivo esterno, le Parti concordano nell'esigenza di assicurare certezza ed esigibilità alle intese raggiunte nelle loro singole parti, ponendosi altresì l'obiettivo di addivenire in maniera tempestiva ed efficace alla soluzione di eventuali controversie che dovessero nascere nell'interpretazione ed applicazione degli accordi aziendali.
Sistema di relazioni Industriali
CAE (Comitato Aziendale Europeo)
Nel riconfermare il ruolo del CAE, quale organo deputato all'informazione e consultazione, le Parti si impegnano, nell'ambito del processo di internazionalizzazione che sta coinvolgendo l'Azienda, a contribuire a migliorare l'ambito dell'informazione e della consultazione con riferimento a questioni transnazionali.
Con l'obiettivo di creare un confronto positivo tra le differenti pratiche di relazioni industriali presenti nei paesi dell'Unione e un approccio condiviso, le Parti proseguiranno nel percorso di sviluppo e miglioramento del momento d'incontro annuale, nell'ambito delle finalità indicate dalla normativa comunitaria e nazionale e dall'atto costitutivo del CAE, per rendere fattor comune la conoscenza delle strategie e del sistema aziendale.
In questo senso le Parti, anche in relazione all'obiettivo suesposto, riconoscono il positivo andamento e svolgimento degli ultimi incontri effettuati in sede allargata e ristretta (Steering Committee).
Le Parti si impegnano a prevedere le misure di adeguamento e adattamento necessarie a fronte di eventuali nuove previsioni normative che dovessero emergere in seguito al recepimento, a livello nazionale, della nuova Direttiva Europea riguardante i comitati aziendali europei.
Nel confermare il modello di relazioni articolato su due livelli, centrale (Coordinamento) e locale, RSU, si prevede quanto segue.
Coordinamento delle RSU
Il Coordinamento delle RSU, a livello centrale e per tutti i dipendenti del Gruppo, è deputato ad affrontare temi di carattere generale quali:
- politiche industriali e commerciali del Gruppo;
- tematiche legate all'assetto industriale complessivo del Gruppo (allocazioni produttive ed investimenti);
- politiche e trend occupazionali;
- tematiche trasversali relative a formazione, sicurezza, ambiente;
- tematiche relative all'organizzazione del lavoro e alla classificazione dei lavoratori;
- premio variabile di risultato;
- sistema incentivante per il personale dell'area vendite; -rinnovo e applicazione dell'accordo aziendale di Gruppo.
Il Coordinamento si riunirà due volte all'anno, indicativamente nel mese di marzo/aprile e nel mese di ottobre/novembre, salvo diverse ulteriori necessità di incontro che dovessero essere condivise tra le Parti.
Negli incontri di cui sopra verranno affrontate tematiche di natura informativa quali le strategie di business del Gruppo a livello nazionale e internazionale, la situazione finanziaria aziendale, i risultati di chiusura dell'anno precedente, l'andamento del business dell'anno in corso versus obiettivi assegnati, l'illustrazione delle strategie aziendali e relativa declinazione delle principali azioni pianificate.
Al fine di migliorare l'efficacia dei suddetti incontri e fornire ulteriori elementi di conoscenza del quadro complessivo aziendale, si concorda di aggiungere al programma già consolidato, alcuni nuovi momenti di informazione specifica, quali:
- illustrazione di alcuni indicatori relativi ai singoli stabilimenti: andamento dei volumi produttivi, indicatori di performance, situazione occupazionale;
- illustrazione e approfondimento su tematiche specifiche (ad esempio temi specifici di business, qualità, sicurezza, ambiente), anche attraverso l'intervento di specialisti aziendali.
La scelta degli argomenti di cui sopra sarà preventivamente concordata e selezionata dalle Parti, in funzione delle diverse segnalazioni di interesse, in tempo utile per organizzare l'agenda degli incontri.
In questi incontri sarà anche effettuata una valutazione complessiva del sistema di relazioni, con l'obiettivo di pianificare azioni congiunte, di indirizzo, per superare e comporre eventuali criticità emerse in quest'ambito.
Il Coordinamento, assistito dalle Organizzazioni Sindacali Nazionali e Territoriali di categoria, è costituito dai membri delle RSU e del Coordinamento dei Venditori, con un numero di componenti non superiore a 42, indicati congiuntamente dalle Segreterie Nazionali firmatarie del presente accordo.
Con l'obiettivo di migliorare il sistema di comunicazione dei componenti del Coordinamento, si prevedono le seguenti modalità:
- le Segreterie Nazionali forniranno, in maniera congiunta, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente accordo, l'elenco dei delegati sindacali che andranno a comporre il Coordinamento nazionale;
- 15 giorni prima della convocazione di un nuovo incontro, le Segreterie Nazionali dovranno confermare l'elenco dei delegati o indicare, in maniera congiunta, la presenza di eventuali supplenti in sostituzione dei titolari impossibilitati a presenziare;
- ogni variazione nei nominativi dovrà comunque essere tempestivamente comunicata all'Azienda dalle Segreterie Nazionali in maniera congiunta.
Per gli incontri previsti e condivisi con l'Azienda, la stessa, previa verifica ed in coerenza con quanto suesposto, sosterrà i costi di trasferta dei membri del Coordinamento entro i limiti della policy aziendale relativa a "viaggi e trasferte" ed applicata a tutti i dipendenti del Gruppo.
RSU
Le RSU, a livello locale, eventualmente assistite dalle Strutture Territoriali, così come indicate dall'art. 6 del CCNL, sono deputate ad affrontare temi relativi alla singola unità di sito/area di appartenenza, quali: -indicatori di performance del sito/area;
- organizzazione del lavoro, con particolare riferimento alle dinamiche produttive e alla relativa applicazione operativa dei sistemi di flessibilità e degli orari di lavoro;
- inquadramento del personale;
- percorsi di formazione tecnica, organizzativa, comportamentale;
- sicurezza ed ambiente di lavoro;
- andamento e verifica degli organici;
- impatti organizzativi, occupazionali, ambientali, di sicurezza legati ad investimenti;
- individuazione degli indicatori legati al premio variabile e relativa gestione;
- specificità di natura locale.
Commissioni Tecniche Paritetiche
Viene confermata la possibilità di attivare, in maniera congiunta, Commissioni di natura tecnica, con l'obiettivo di approfondire tematiche specifiche e di proporre, attraverso contributi di natura analitico-progettuale, e non negoziale, elementi di valutazione ed opzioni di soluzione alle Parti contraenti su determinati argomenti.
Le Parti, al fine di potenziare e massimizzare il contribuito delle Commissioni, si impegnano ad identificare mandati tecnici strutturati nella determinazione dell'oggetto, degli obiettivi e dei tempi.
Resta inteso che le tematiche di natura tecnica potranno essere affrontate indipendentemente dalla successiva acquisizione dei relativi contributi in ambito negoziale.
Resta comunque inteso che, a prescindere dall'evoluzione di natura negoziale, le Commissioni, al termine dei loro lavori, dovranno presentare una relazione Finale sui contenuti e le conclusioni sviluppate in sede tecnica.
Agibilità sindacali
I delegati componenti del Coordinamento delle RSU e delle singole RSU utilizzeranno, per lo svolgimento delle loro attività, i permessi sindacali retribuiti previsti nell'ambito del monte ore previsto dal CCNL e dagli Accordi sindacali, salvo quanto previsto dall'Allegato del CCAL del 31 luglio 2007.
Le Parti si impegnano a monitorare il corretto impiego dei suddetti permessi in relazione alla quantità e alla modalità di fruizione, secondo quanto previsto dall'Allegato CCAL 31 luglio 2007.
3. Sicurezza, ambiente e sostenibilità
Sicurezza
In relazione a quanto pattuito e convenuto nel precedente Accordo di Gruppo, le Parti prendono reciprocamente atto che nell'arco degli ultimi quattro anni, è stato dato ulteriore impulso ai temi legati alla sicurezza e all'ambiente attraverso molteplici interventi di natura tecnica (investimenti) sugli impianti e nei layout di sito, e di natura formativa sulle persone:
- in tutti gli Stabilimenti è stato attivato un Sistema di gestione integrato Sicurezza ed Ambiente, secondo un modello di certificazione, convalidato da ente terzo, in accordo alla normativa tecnica BS OHSAS 18001 e ISO 14001. Tutti i siti produttivi sono stati certificati, con runica eccezione dello Stabilimento di Novara che, per la sola parte relativa alla sicurezza, procederà alla certificazione nel corso del 2011;
- sono state aggiornate tre Linee Guida relative all'applicazione di procedure di sicurezza inerenti le "Macchine (Direttiva CE)", la gestione del "rischio da atmosfere esplosive (ATEX)" e il "Manuale Sicurezza Antincendio", con la contemporanea elaborazione, ex novo, della Linea Guida relative ad "Apparecchi in pressione (PED)" e ad una prima bozza di "Manuale di Ergonomia";
- per poter correttamente valutare e promuovere l'applicazione e l'implementazione del Sistema di Gestione Integrato Sicurezza ed Ambiente, l'idoneità dei comportamenti atti a garantire lo svolgimento delle attività "in sicurezza" e nel rispetto dell'ambiente, nel corso degli ultimi anni sono state intensificate le attività di auditing effettuate da enti terzi e da personale specializzato interno (più di 30 audit nel 2008, più di 60 audit nel 2009, più di 80 audit nel 2010). A queste attività si aggiungono le attività di auditing e verifica costante effettuate dal personale specializzato di stabilimento (audit interni);
- sono proseguiti gli interventi di formazione per sensibilizzare le persone, in termini tecnici e culturali, alle tematiche legate alla sicurezza e all'ambiente. Questi interventi hanno avuto un contenuto specialistico e/o si sono inseriti in percorsi formativi collegati allo sviluppo professionale, con l'obiettivo di sottolineare che la sicurezza, la prevenzione e l'ambito della sostenibilità ambientale sono parte integrante e trasversale alle attività lavorative quotidiane delle singole persone.
Gli argomenti di formazione sulla sicurezza che hanno coinvolto in maniera più estesa il personale sono stati: uso dei carrelli e dei paranchi, lavori in quota e DPI di terza categoria, rischio elettrico e corsi PAV-PES, uso in sicurezza delle macchine e rischi specifici (rumore, MMC, VDT, polveri) e rischi generici.
Strutturata e rilevante è stata l'attività di formazione sulla gestione delle emergenze ed il primo soccorso dedicata ai componenti della SEA ed ai suoi coordinatori. A questa attività si è affiancata l'attività di formazione sul rischio esplosione (ATEX).
Le ore di formazione dedicate a questi temi sono costantemente aumentate fino a raggiungere, nel 2010, una media annua individuale di 6 ore;
- i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) delle unità produttive sono stati consultati secondo le modalità previste dalla normativa e dall'accordo integrativo aziendale 31 luglio 2007, per una media di quattro incontri all'anno. Questi incontri hanno permesso un costruttivo confronto sulle scelte di prevenzione tecnica, sui dispositivi di protezione individuale e le procedure operative di sicurezza da adottare. La formazione degli RLS è aumentata progressivamente negli anni raggiungendo una media annua individuale di 8 ore;
- grazie alle politiche e al sistema di gestione adottato, agli strumenti di prevenzione sviluppati ed applicati, ai programmi di informazione e formazione realizzati, agli investimenti realizzati, arricchiti dal costante e costruttivo confronto tra le Parti maturato nei diversi livelli e ambiti di interlocuzione nazionale e locale, sono stati conseguiti importanti e significativi risultati nell'arco del triennio 2008-2010:
• riduzione di un terzo degli infortuni: meno 31% dell'Indice di frequenza;
• più che dimezzate le giornate di assenza per infortunio: meno 58% dell'Indice di gravità;
• nell'ultimo anno in 5 Stabilimenti si sono registrati 6 mesi continuativi senza infortuni (in due di questi Stabilimenti - Ascoli Piceno e Rubbiano - il periodo è stato di 8 mesi).
In continuità con quanto suindicato Le Parti, nel determinare gli obiettivi del prossimo triennio su queste materie, stabiliscono che sarà ulteriormente perseguito l'obiettivo di prevenzione ed intervento sui temi della salute e della sicurezza delle persone al fine di evitare il costituirsi di situazioni di pericolo e rischio, attraverso il completamento dello sviluppo del Sistema di Gestione Integrato, attraverso l'ulteriore miglioramento nell'applicazione delle procedure operative e di prevenzione, attraverso investimenti tecnici e programmi di informazione, attraverso formazione ed addestramento del personale:
- verranno progressivamente aumentate le ore medie-pro capite di formazione sulla sicurezza e la prevenzione rispetto al triennio precedente;
- verranno organizzati specifici corsi di formazione di contenuto tecnico, quali indicativamente: corsi su "Ergonomia e valutazione del rischio movimentazioni carichi e ctd", "Prevenzione incendi", "ATEX, polveri e gas (per gli addetti alla manutenzione che operano in aree particolari)";
- verrà ultimata la nuova versione del manuale "Lavorare in sicurezza" con nozioni di base su sicurezza e ambiente da distribuire ed erogare al personale neoassunto;
- verrà verificata l'efficacia, per il personale degli uffici, del primo corso sperimentale e-learning "Ufficio sicuro" in un'ottica di miglioramento e eventuale allargamento dei contenuti formativi;
- verrà confermato l'impianto organizzativo e formativo relativo alle Squadre Emergenza Aziendale (SEA), costituito da una media di sette sessioni formative (teoriche e pratiche) dedicate alla gestione dei principi d'incendio, evacuazione, primo soccorso e emergenze ambientali. I capisquadra e i capiturno parteciperanno a corsi specifici, anche esterni, per migliorare la capacità di organizzazione e gestione delle suddette squadre;
- verranno aumentati (da 3 a 4) gli incontri strutturali di consultazione con gli RLS che, a loro volta, saranno interessati da specifici piani di formazione sulle normative, sulle linee guida Barilla collegate al Sistema Integrato, con particolare riferimento all'acquisizione di nuovi ambiti di conoscenza e informazione legati alle tematiche ambientali e relative alla sostenibilità.
Bilancio Sociale di sostenibilità
Barilla ha assunto l'impegno, attraverso questo strumento, di comunicare all'interno e all'esterno dell'impresa, le iniziative adottate sui temi della responsabilità sociale, ambientale ed economica.
Il percorso verso la sostenibilità è per Barilla un'opportunità di generare valore aggiunto per se stessa e per la società, in un rapporto di reciproco arricchimento.
Il percorso per la sostenibilità è iniziato qualche anno fa ed è poi proseguito attraverso alcune fasi di assessment delle attività operative svolte nei vari paesi.
Dopo questa prima fase di analisi è stata elaborata una "diagnosi" sull'identità di Barilla: sui suoi punti di forza e sulle aree di miglioramento, con una prima stesura di programmi e progetti da implementare nell'immediato futuro e a lungo termine.
È stato così elaborato un "modello di sostenibilità", a valle di un processo di studio e consultazione, dove sono stati individuate sette aree o fattori di sostenibilità che interagiscono tra loro: Stakeholder e rendicontazione, Comunità, Persone, Nutrizione, Risorse Umane Interne, Filiera e Ambiente).
Alle suddette aree sono stati successivamente associati due impegni (tre per l'ambiente), individuati come volontà concreta di voler incidere sui propri processi e sulla società civile.
È stata quindi descritta una "Matrice sfide, impegni, azioni", pubblicata nel 2008, che rappresenta il primo documento monografico dedicato al Percorso verso la sostenibilità.
Nel secondo documento, pubblicato nei primi mesi del 2010-rapporto di sostenibilità del 2008 pubblicato secondo i criteri del GRI (Global Reporting Initiative, lo standard più diffuso e affidabile di rendicontazione riconosciuto da enti privati e pubblici) Barilla ha messo in evidenza gli obiettivi che intende raggiungere nel 2014 per ciascuna delle sfide e degli impegni che si è assunta.
Nel primi mesi del 2011 è stato pubblicato un aggiornamento di dati, già pubblicati, relativi al 2009. Entro l'estate 2011 sarà pubblicata l'edizione 2010 del Report che Rendiconterà tutti i progressi effettuati nelle varie aree (ed eventuali elementi di criticità e miglioramento).
Nel corso di quest'anno, superata questa prima fase di impostazione, e implementato e strutturato il modello operativo, le Organizzazioni Sindacali parteciperanno con un proprio rappresentante del Coordinamento delle RSU agli incontri di confronto e studio programmati con gli Stakeholder e secondo un calendario che sarà successivamente definito.
Commissione Nazionale Sicurezza, Ambiente, Sostenibilità
Con l'obiettivo di dare continuità al proficuo lavoro e sostegno svolto dalla Commissione tecnica costituita con l'Accordo 31 luglio 2007, si stabilisce di ricostituire una nuova Commissione tecnica che, oltre ad analizzare aspetti legati alla salute e sicurezza dei lavoratori, allargherà il suo ambito di competenza ai fattori ambientali e legati alla sostenibilità. In particolare, ed in via indicativa, la Commissione:
• sarà composta da 2 membri designati dall'Azienda e da 6 RLS nominati dalle Organizzazioni Sindacali e sarà coordinata da 2 responsabili Aziendali;
• si riunirà almeno due volte all'anno;
• effettuerà un monitoraggio dei progetti formativi e operativi, implementati nei singoli siti, legati alla sensibilizzazione sui temi della sicurezza, al miglioramento dei fattori legati agli aspetti di salute dei lavoratori, alla riduzione dell'impatto ambientale delle produzioni e dei processi;
• valuterà l'efficacia e l'impatto dei singoli interventi nelle aree suindicate;
• individuerà gli interventi di maggior successo da poter estendere negli altri siti produttivi;
• effettuerà valutazioni e suggerimenti sull'inserimento e implementazione di nuovi strumenti collegati a nuove previsioni di natura normativa (es. "stress da lavoro correlato").
5. Formazione
A fronte dei molteplici cambiamenti e delle spinte competitive che, come descritto in premessa, hanno inciso e continuano ad insistere sui mercati di riferimento, e a fronte delle crescenti necessità aziendali di rispondere in maniera tempestiva ed efficace alle suindicate evoluzioni del business di riferimento, le Parti confermano il ruolo strategico e centrale della formazione, nei suoi diversi contenuti ed espressioni, quale strumento indispensabile per la crescita ed il miglioramento dei risultati aziendali.
In linea con la suddetta premessa ed in continuità con gli impegni assunti nell'Accordo di luglio 2007, la formazione si è sviluppata e continuerà a svilupparsi attraverso modelli articolati di erogazione (in aula, nella forma e-learning e attraverso forme di affiancamento "sul campo"), su contenuti di natura tecnico-specialistica e/o su temi collegati ai comportamenti organizzativi, su argomenti di natura "trasversale" alle diverse aree funzionali (ad esempio la "sicurezza"), per permettere alle persone di acquisire e completare le competenze necessarie per fornire il proprio apporto e contributo professionale e culturale ai risultati aziendali.
Le materie oggetto di formazione saranno determinate in funzione delle concrete esigenze che emergeranno e saranno rilevate, rispetto ai bisogni del business, a nuovi sistemi da introdurre, a variazioni di ordine tecnico e/o organizzativo, ad esigenze di natura normativa.
Proseguirà quindi e sarà oggetto di ulteriore impulso l'effettuazione di specifiche analisi, nelle diverse aree funzionali ed organizzative, per individuare ed anticipare in maniera proattiva i gap e i fabbisogni formativi su cui intervenire.
In quest'ambito e in un'ottica di proattiva collaborazione, le materie così determinate ed individuate saranno anche oggetto di valutazione congiunta con le RSU di sito, al fine di valorizzare ogni spunto e proposta di miglioramento finalizzata ad ottenere la massima efficacia dei contenuti e dello svolgimento dei progetti formativi.
Le Parti ribadiscono altresì che, nell'arco della vita professionale delle persone, la leva della formazione dovrà assumere un carattere "continuativo", per consentire un puntuale aggiornamento ed una progressiva crescita delle conoscenze e delle competenze, in un'ottica di crescente valorizzazione del contributo individuale all'interno dell'organizzazione per il raggiungimento dei risultati aziendali.
Si stima che, nel prossimo triennio, saranno gradualmente e progressivamente aumentate (fino a 18) le 16 ore di formazione pro-capite per anno solare mediamente previste nell'accordo del 31 luglio 2007.
Al fine di valorizzare la qualità ed i contenuti degli interventi formativi che verranno erogati, nonché gli aspetti di continuità e di graduale e progressiva acquisizione di conoscenze legate al proprio ambito professionale, verrà rilasciata dall'Azienda una certificazione dell'attività individuale di formazione svolta in aula, attraverso la j compilazione di un apposito "modulo formativo individuale".
Per i percorsi ed i programmi di formazione attivati, l'Azienda continuerà a valutare la possibilità e l'opportunità di ricorrere a forme di finanziamento esterno, quali, ad esempio, Fondimpresa. A questo fine, e per rendere efficace e per facilitare l'accesso alle risorse, viene istituito un apposito "Comitato di pilotaggio" costituito da tre rappresentanti aziendali e da tre componenti del Coordinamento, che avrà il compito di esame e verifica congiunta dei piani formativi trasversali che coinvolgono il personale dei diversi siti del Gruppo. Per favorire gli obiettivi di cui sopra l'Azienda si impegna alla tempestiva e puntuale convocazione e predisposizione delle documentazione necessaria, in funzione delle procedure segnalate per la presentazione dei progetti.
Viene altresì istituita una Commissione Tecnica, composta da nove componenti del Coordinamento delle RSU e da tre componenti dell'Azienda che, attraverso due appuntamenti annuali a partire dal 2012, avrà l'obiettivo di monitorare ed esaminare l'andamento dei progetti formativi e di proporre eventuali interventi di miglioramento o aree di intervento in funzione dei fabbisogni trasversali rilevati. La Commissione avrà anche il compito di elaborare, nell'arco del prossimo anno, le modalità operative e gestionali di riferimento per implementare, estendere ed integrare il modello di certificazione suindicato alle attività e ai percorsi di formazione svolti nella modalità "on the job" e in affiancamento. I risultati di natura tecnica che emergeranno saranno oggetto di successiva valutazione da parte del Coordinamento.
I contenuti delle altre aree progettuali di formazione sono specificate e declinate nei singoli capitoli dedicati alla "Sicurezza e sostenibilità", alla "Qualità", allo "Sviluppo professionale".
6. Occupazione
[…]
In particolare, anche se in via non esclusiva, le Parti intendono sottolineare la comune volontà di promuovere l'Apprendistato (nelle sue diverse forme e tipologie) quale strumento ed istituto ritenuto particolarmente idoneo ed efficace per promuovere l'occupazione e l'apprendimento di contenuti tecnico professionali, in attuazione, nelle modalità e secondo le disposizioni normative vigenti e secondo quanto previsto dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di riferimento.
[…]
Nell'ambito della descrizione e della modalità di applicazione dei diversi istituti contrattuali si conferma che i rapporti di lavoro a tempo determinato, nelle diverse forme previste e nell'assoluto rispetto delle norme di legge e di contratto vigenti, rappresentano uno degli strumenti di flessibilità necessari ed imprescindibili, nell'ambito dell'organizzazione del lavoro, per permettere all'Azienda di rispondere in maniera puntuale, flessibile ed efficace alle necessità e alle variabilità di business e di mercato.
In relazione a quanto suesposto, le Parti concordano nella necessità di mantenere monitorato, a livello centrale e di singolo sito, attraverso un periodico confronto, il numero relativo agli organici e le dinamiche occupazionali, con particolare riferimento e collegamento all'andamento complessivo dei volumi (in termini previsionali e consuntivi) e ai modelli di organizzazione del lavoro adottati nei diversi siti produttivi.
7. Appalti
Nel quadro del dettato contrattuale previsto dall'art. 4 del vigente CCNL, viene confermata dalle Parti l'importanza e la centralità del lavoro dipendente per le attività di core business dell'Azienda, mentre potranno essere oggetto di contratto di appalto le attività non strettamente collegate al ciclo produttivo, caratterizzate da un contenuto professionale di alta specializzazione e/o, più in generale, di contenuto specialistico in termini di servizio e supporto alle attività, proprie dell'Azienda, di contenuto strategico, di trasformazione e confezionamento.
I contratti di appalto saranno eseguiti dalle Società appaltatrici attraverso l'assunzione dell'effettivo rischio di impresa, con proprio personale, o con soci, debitamente inquadrati in una struttura organizzativa di riferimento.
Si sottolinea inoltre che il contratto di appalto dovrà essere attivato nel pieno rispetto della vigente disciplina legislativa, previdenziale, assicurativa, di igiene e sicurezza del lavoro e delle norme contrattuali confederali del settore merceologico cui appartengono le aziende appaltatrici stesse. Allo stesso modo ci si atterrà al rispetto della normativa specifica di riferimento nel caso in cui l'appalto sia affidato a società cooperative e la prestazione venga resa dagli stessi soci cooperatori.
In particolare, per ciò che concerne la gestione della "sicurezza" nei contratti di appalto, l'Azienda da molti anni ha sviluppato procedure di Sicurezza da applicare alle ditte esterne, focalizzando l'attenzione non solo sui lavori ex Cantieri Mobili (dlgs 494), tra cui i lavori edili, ma anche sui lavori in appalto (ex 626).
L'Azienda ha infatti adeguato le procedure di gestione della sicurezza nei cantieri edili e nel montaggio degli impianti e le procedure di gestione dei lavori in appalto per renderle ancora più stringenti, in modo da raggiungere un sempre più efficace coordinamento e cooperazione tra l'Azienda e gli appaltatori, recependo le modifiche imposte dal decreto legislativo 81/2008.
Inoltre, per migliorare la corretta e tempestiva gestione della parte documentale, nel corso dell'anno 2010 è stato lanciato un progetto sperimentale (per il Comprensorio di Pedrignano) con il fine di creare una piattaforma web per rendere disponibili e accessibili alle funzioni responsabili le informazioni e i documenti aggiornati relativi alle ditte esterne che operano presso gli stabilimenti, con la possibilità di controllare in ogni momento l'idoneità tecnico professionale delle ditte interessate. In funzione dell'esito della suddetta sperimentazione verrà valutata l'opportunità di estendere la realizzazione di questo progetto negli altri siti.
In coerenza con le azioni già attivate, si ribadisce l'importanza e l'efficacia degli incontri di coordinamento e cooperazione che vengono realizzati per i cantieri di medie e grandi dimensioni con cadenze settimanali o al più quindicinali.
Continueranno ad essere svolte verifiche periodiche sull'operato delle ditte esterne che garantiscono la corretta applicazione delle misure di prevenzione concordate, mediante l'utilizzo di Audit interni demandati agli RSPP e ai consulenti specializzati.
Sulla base del risultato delle verifiche verranno poi avviati interventi di trattamento di eventuali anomalie, oppure si procederà alla sensibilizzazione nei confronti delle ditte esterne con l'obiettivo di prevenire strutturalmente ed in maniera metodica l'insorgenza di situazioni rischiose per la salute e la sicurezza dei lavoratori interni ed esterni.
Gli RLS aziendali, al di là di quanto previsto dal vigente CCNL, saranno coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e informazione nei confronti delle ditte esterne per temi legati alla prevenzione e sicurezza.
Una volta all'anno (indicativamente a fine anno) verrà fornita alle RSU del singolo stabilimento un'informazione generale sull'andamento degli appalti.
9. L'organizzazione e le persone
La Gente Barilla
La Gente Barilla rappresenta la risorsa centrale per lo sviluppo e il successo dell'Azienda.
Barilla, in coerenza con la propria visione etica di fondo, promuove il valore delle persone attraverso il rispetto dell'integrità fisica, culturale e morale e il rispetto della dimensione di relazione con gli altri. Riconosce nella diversità delle culture e dei talenti un valore fondamentale e vuole attrarre e far crescere persone con doti di leadership, passione per i prodotti alimentari e curiosità intellettuale.
Barilla, in tutte le sue decisioni, evita ogni forma di discriminazione, valorizzando le differenze di genere e promuovendo una cultura aziendale inclusiva capace di valorizzare i talenti in tutte le loro diversità di espressione.
Barilla promuove un ambiente di lavoro che assicuri a tutti pari opportunità e il riconoscimento del potenziale e delle competenze individuali.
Telelavoro
Le Parti, nel valutare positivamente la recente introduzione del Telelavoro all'interno dell'Azienda, quale strumento in grado di facilitare l'inserimenti di categorie deboli di lavoratori/lavoratrici, si impegnano ad approfondire le possibilità di ulteriore sviluppo nell'applicazione di questa modalità di lavoro in funzione dell'evoluzione del quadro normativo e contrattuale, dell'evoluzione delle tecnologie informatiche e telematiche, dei vincoli e delle opportunità di natura organizzativa.
determinate categorie di persone), all'integrazione di categorie di lavoratori più deboli, le Parti, con particolare riferimento al "sito uffici", rimandano ad un confronto a livello locale la valutazione e la verifica delle condizioni indicate nel precedente capoverso.
Protocollo sito uffici allegato al CCAL del 24.06.2011
Intranet Aziendale
Le Parti stabiliscono che sarà valutata l'opportunità e la fattibilità tecnica di realizzare, attraverso la piattaforma intranet aziendale e in via sperimentale, un sistema di formazione-informazione e-learning (sul modello del corso "Ufficio sicuro"), su tematiche ed argomenti di carattere sindacale generale che siano stati preventivamente condivisi con l'Azienda (es. aspetti normativi, aspetti contrattuali, accordi di Gruppo). A questo proposito verranno nominati tre rappresentanti della RSU del "sito-uffici" che in collaborazione con il personale aziendale in possesso di competenze tecniche specialistiche (Lab, IT, HC) verificherà la progettazione e la realizzazione di questo progetto.