Audizione dell’assessore regionale al welfare, lavoro e politiche sociali

Interviene la dottoressa Elena Gentile, assessore regionale al welfare, lavoro e politiche sociali.

PRESIDENTE
Do il benvenuto alla dottoressa Elena Gentile, assessore regionale al welfare, lavoro e politiche sociali.
Abbiamo qualche argomento caldo da affrontare in quanto, nel corso dell’audizione del dottor Fulvio Longo (che lei conoscerà perfettamente), dirigente del Servizio programmazione assistenza territoriale sanitaria alle politiche della salute, è emerso un problema, che sarebbe opportuno chiarire e risolvere. Tale problema riguarda il comitato regionale di coordinamento che secondo taluni non esiste ancora, nel senso che dal 2008 ad oggi è stato riunito non più di due volte, mentre secondo il dottor Longo svolgerebbe un’attività continua.
Nell’audizione con i rappresentanti dei sindacati siamo forse riusciti a sciogliere l’arcano, nel senso che abbiamo compreso che si tratta probabilmente di due organismi diversi. I rappresentanti sindacali ci hanno riferito, infatti, che il comitato di coordinamento cui fa riferimento il dottor Longo trae origine da una legge regionale del 2007. Si dovrebbe invece attivare, o comunque far funzionare, il comitato regionale di coordinamento previsto dalla legge n. 123 del 2007 e confermato dal decreto legislativo n. 81 del 2008 (cosiddetto Testo unico), che prevede altresì una serie di attività con la costituzione dell’ufficio operativo di cui elenca i soggetti che devono farne parte e, ovviamente, i comitati provinciali.
Sarebbe opportuno, assessore Gentile, che lei rappresentasse questo problema ai suoi colleghi e al presidente della Regione Puglia, in quanto si tratta di un punto delicato. Al riguardo le ricordo anche che la legge prevede l’esercizio di poteri sostitutivi e che sarebbe inopportuno arrivare ad essi. Ripeto, stiamo parlando di una materia importante. Tra l’altro, nel coordinamento previsto dalla legge nazionale si compone anche la dualità di concorrenza che esiste tra Stato e Regione.

GENTILE
Presidente, io però ho la responsabilità della delega al lavoro.

PRESIDENTE
Lo sappiamo, dottoressa Gentile.

GENTILE
Ovviamente mi farò immediatamente carico di chiarire, puntualizzare e mettere in atto tutto quello che è necessario per ripristinare lo stato dell’arte.

PRESIDENTE
Questo ci fa piacere e ne prendiamo atto.

GENTILE
Me ne assumo l’impegno, Presidente.

NEROZZI
Dottoressa Gentile, il problema non è formale. I due organismi sono sostanzialmente diversi. Non credo si possa decidere con legge regionale la partecipazione dei prefetti a un comitato e penso che l’organismo di coordinamento di cui si è sin qui discusso tragga origine invece da un accordo fra le parti o da una consuetudine. Ciò premesso, di tale comitato fanno sostanzialmente parte la Regione, i prefetti e le parti sociali; sono invece assenti il Ministero del lavoro e i Vigili del fuoco e, presumo, anche i Carabinieri; non si capisce inoltre se vi sia o meno l’INAIL, che sicuramente manca nella versione ISPESL, come è invece previsto dal decreto legislativo n. 81.
La questione di carattere formale che il dottor Longo poneva è importante perché, come è emerso da diversi interventi, il problema è il coordinamento dell’intero sistema ispettivo in cui si esercita la funzione concorrente tra Stato e Regioni. Se questo coordinamento, che trova poi il suo compimento nel comitato operativo, manca, tutto il settore non funziona, e questo è confermato dai dati INAIL relativi al 2010 che evidenziano l’aumento del numero dei morti in tutta Italia e dai dati parziali del 2011 che si evolvono purtroppo in peggio. In conclusione, visto il forte peggioramento dell’andamento degli infortuni mortali, non si può certo parlare di situazione di tranquillità.
La questione, dunque, non è formale ma di profonda sostanza rispetto all’applicazione di una legge che vede proprietà concorrenti che devono essere messe insieme. Inoltre, le parti sociali, nel loro insieme, hanno messo in rilievo come, in effetti, vi siano carenze di coordinamento abbastanza consistenti.

GENTILE
La questione mi è chiara.

NEROZZI
Non è un puntiglio legislativo. In questo Paese vi è uno scarso rispetto dei politici: ai tecnici bisognerebbe dire che, qualche volta, i politici conoscono le leggi che approvano. Non è la legge della Regione Puglia a decretare la destinazione di risorse al settore della prevenzione degli infortuni sul lavoro. Capisco che non godiamo di buona fama ma - ripeto - ai tecnici bisognerebbe dire che anche noi leggiamo le leggi che facciamo.

GENTILE
Senatore Nerozzi, cercheremo di porre rimedio in tempi rapidissimi.

PRESIDENTE
Prendiamo atto della presenza della Regione nella persona dell’assessore Gentile. Siamo rimasti molto male...

GENTILE
Forse è mancata la comunicazione. Sono stata a Taranto per un’altra emergenza, poi mi sono precipitata qui.

MORRA
Posso testimoniare che l’assessore Gentile è sempre presente.

PRESIDENTE
Vorrei finire il mio ragionamento.
Siamo rimasti molto male della mancata presenza del presidente della giunta regionale e dell’assessore che è in qualche modo molto più competente nelle materie di cui questa Commissione si occupa. Inoltre, avevamo inizialmente avuto l’impressione che anche l’assessore al lavoro non sarebbe stato presente.

GENTILE
Sono arrivata, Presidente.

PRESIDENTE
Dottoressa Gentile, la sua presenza ci conforta perché ci consente un colloquio a livello regionale. Dobbiamo rilevare però che non vi è una grande volontà di collaborazione da parte delle Regioni a livello nazionale. Abbiamo ormai segnali continuativi in tal senso e non è una bella cosa.

GENTILE
Assolutamente, anche perché il tema è certamente rilevante.

PRESIDENTE
Non vi abbiamo convocato in audizione a Roma ma abbiamo deciso di venire a Bari. Anch’io sono stato consigliere regionale, assessore Gentile: non era opportuno delegare un’altra persona a venire qui oggi, e questo per rispetto non tanto delle nostre modeste persone quanto delle istituzioni. Una Commissione parlamentare si sposta per venire a parlare con gli amministratori della Regione e non è bello che questi non siano presenti.

GENTILE
Assolutamente. Chiedo scusa per il ritardo, il momento è assai particolare.

PRESIDENTE
Non si tratta di ritardo ma di priorità. Anch’io ho delle priorità ma, alla fine, la mia priorità in assoluto è sempre quella istituzionale, a meno che non emergano fatti gravi di salute.

GENTILE
Ero a Taranto per un’emergenza occupazionale, una delle tante.

PRESIDENTE
Ne sono convinto, ma se non ridiamo spazio alle istituzioni verremo travolti dalle particolarità. Bisogna anche fermarsi un attimo e ragionare. Ci sono persone che collaborano con lei come ce ne sono altre che collaborano con noi e possiamo anche farci rappresentare da loro. Avere però qui persone che vengono a rappresentare è istituzionalmente mortificante, tenuto anche conto che questa nostra missione era programmata da tempo (almeno da un mese). Come si fa ad andare avanti in questa maniera? Ricordiamoci che questo è un rapporto tra soggetti istituzionali.

GENTILE
Sarà mia cura recuperare questo gap.

PRESIDENTE
Soprattutto fatelo, altrimenti si rischierà il ricorso ai poteri sostitutivi, visto che abbiamo l’obbligo di comunicare questi fatti. Tra l’altro, non siete i soli, magari lo foste: è un problema diffuso. Sono convinto che si debba ritornare al regime previsto prima della modifica del Titolo V della Costituzione, perché su questa materia non si può andare avanti in questa modo.
Comunque la ringrazio, assessore Gentile, della presenza e dichiaro conclusa l’audizione.