Tipologia: Protocollo
Data firma: 15 dicembre 2011
Parti: Ance e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil Veneto
Settori: Edilizia, Veneto
Fonte: FILCA-CISL

Sommario:

1. Bilateralità e coordinamenti:
• CPT:

• Scuole Edili:
• Casse Edili:
2. "Trasferta veneta"
3. Borsa lavoro regionale
4. Iscrizione impiegati in Cassa Edile
5. Osservatorio
6. Migranti
7. Previdenza complementare contrattuale
8. Elemento variabile della retribuzione
9. Rappresentante territoriale della sicurezza
10. Rappresentante aziendale della sicurezza
11. Tesserini di riconoscimento
12. Attuazione "avviso comune su congruità" del 23/10/2010
13. Legalità e trasparenza

Protocollo sulle linee di indirizzo per il rinnovo dei CCPL del Veneto

Addì 15/12/2011 si sono incontrate in Padova: Ance Veneto in rappresentanza dei Collegi e Sezioni Territoriali edili del Veneto e Feneal - Uil, Filca - Cisl e Fillea - Cgil del Veneto, in rappresentanza delle Federazioni territoriali del Veneto.
Le parti sono consapevoli che il rinnovo della contrattazione integrativa territoriale si colloca in una fase storica di profonda crisi del comparto delle costruzioni che sta conoscendo una preoccupante caduta dei suoi livelli produttivi con pesanti ripercussioni sul tessuto imprenditoriale ed occupazionale e che tale situazione rischia di destabilizzare in maniera irreversibile il sistema delle relazioni sindacali quale affermatosi nel corso degli ultimi decenni; in particolare rischia di essere intaccato il patrimonio rappresentato dalla Bilateralità di settore che, operando da sempre a tutela e difesa della competitività delle imprese e della sicurezza e qualificazione professionale delle maestranze, svolge un ruolo insostituibile nella valorizzazione e diffusione dei principi di legalità e regolarità che risultano essenziali per il mantenimento di un mercato del lavoro unitario e trasparente contrastando la presenza di operatori anomali.
Per quanto sopra esprimono la comune convinzione che occorra sviluppare una negoziazione contrattuale con modalità uniformi in tutto il territorio regionale, orientata a conseguire l'obiettivo prioritario del rilancio della funzione degli Enti bilaterali attraverso un loro riordino gestionale improntato ad una logica di erogazione di servizi ad imprese e lavoratori secondo criteri di maggiore efficacia ed efficienza così che questo possa contribuire ad una loro maggiore riconoscibilità in sede locale nonché da parte delle istituzioni.
Sulla base di tali premesse le Parti ritengono pertanto di invitare le rispettive rappresentanze territoriali ,che rimangono i soggetti legittimati in esclusiva per CCNL all'esercizio della negoziazione integrativa, ad adoperarsi affinché il confronto per il rinnovo dei singoli contratti provinciali di lavoro si possa attuare in coerenza con gli indirizzi di seguito riportati auspicando che questo favorisca una sua conclusione in tempi certi e definiti pur nel rispetto delle peculiarità delle eventuali problematiche locali.

1. Bilateralità e coordinamenti:
CPT:

Le parti si riconoscono in tutti i contenuti dell’Accordo del 14 ottobre 2011, da entrambe condiviso e sottoscritto, che ha dato luogo alla creazione del Coordinamento regionale dei CPT del Veneto: pertanto il Coordinamento regionale dei CPT del Veneto dovrà operare, senza alcun aggravio di costo economico per le strutture operanti a livello provinciale, quale organismo bilaterale tecnico deputato a promuovere l'omogeneizzazione dell'attività dei CPT territoriali in ambito regionale, allo scopo di promuovere e meglio coordinare progetti ed attività comune nella salvaguardia delle rispettive autonomie territoriali e comunque garantendo il rispetto delle linee guida che saranno stabilite, a livello nazionale, dalla CNCPT e dalle parti sociali di riferimento della stessa CNCPT. La Presidenza del Coordinamento Regionale avrà una durata biennale, la Presidenza di C.R. si avvarrà di un supporto tecnico.

Scuole Edili:
Le parti confermano l'avvenuta formalizzazione della creazione del Coordinamento regionale delle Scuole Edili del Veneto ribadendo le caratteristiche secondo le quali esso dovrà operare: il Coordinamento regionale delle Scuole Edili del Veneto non dovrà comportare alcun aggravio di costo economico per le strutture operanti a livello provinciale, in quanto organismo bilaterale tecnico deputato a promuovere l'omogeneizzazione dell'attività delle Scuole Edili territoriali in ambito regionale, allo scopo di promuovere e meglio coordinare progetti ed attività comuni, nella salvaguardia delle rispettive autonomie territoriali e comunque garantendo il rispetto delle linee guida che saranno stabilite a livello nazionale dal Formedil e dalle parti sociali di riferimento allo stesso Formedil. La Presidenza del Coordinamento Regionale avrà una durata biennale, la Presidenza del C.R. si avvarrà di un supporto tecnico.
Il Coordinamento regionale si avvale della collaborazione del "consulente tecnico" già individuato dalle parti che dovrà agire a supporto del Coordinamento stesso con il compito di coordinare, progettare e sviluppare, con carattere di continuità, iniziative a valenza ultraprovinciale, assumendo la funzione di intermediario tecnico nei confronti della stessa Regione per conto dell’intero sistema delle Scuole del Veneto.
Tale figura in particolare predisporrà e seguirà, d'intesa con le Scuole, i progetti a valenza regionale o ultraprovinciale che possono "intercettare" finanziamenti, della Regione o dei fondi interprofessionali nazionali di formazione continua. Nella sua veste di "tecnico", ove richiesto, potrà essere consultato ed invitato a partecipare al Tavolo politico di indirizzo del sistema della formazione Veneto. I costi della sua attività saranno posti a carico del sistema delle Scuole sulla base delle intese già raggiunte tra le parti, comunque perseguendo l’obiettivo di non aggravare gli attuali costi di funzionamento delle singole Scuole considerato il particolare contesto storico che vede una significativa riduzione delle risorse a disposizione del complessivo sistema della bilateralità
Le parti firmatarie del presente accordo, si impegnano alla "governance" della formazione a livello regionale nell’ambito delle regole previste dal CCNL di settore.

Casse Edili:
Si conviene di avviare un tavolo di lavoro tra la Commissione Sindacale di Ance Veneto e il sindacato regionale,cui parteciperà anche la Presidenza del Coordinamento Regionale le Casse Edili come di seguito individuato, per definire entro il 30 settembre 2012 linee di indirizzo per la razionalizzazione ed armonizzazione del numero delle prestazioni ed assistenze in chiave di omogeneizzazione su base regionale; questo al fine di conservare/potenziare solo le prestazioni individuate come "rilevanti", perché rispondenti ad esigenze di fidelizzazione del rapporto tra imprese e lavoratori, codificando inoltre regole uguali su tutto il territorio regionale per la maturazione del diritto. Tale tavolo congiunto a livello regionale affronterà anche temi come 1' unificazione dei sistemi informatici e gestionali delle Casse e il progressivo allineamento di alcune aliquote di contribuzione, anche in conformità ai principi già richiamati e sanciti nell'Accordo interprovinciale del 20/5/2008 che ha dato luogo all’attivazione della "Trasferta Veneta", in funzione di una progressiva riorganizzazione dei sistemi di "governance" delle Casse Edili del Veneto, cui ispirarsi anche per ravvicinamento dei sistemi di gestione degli altri Enti Bilaterali (Scuole/ CPT) e che dovrà comunque recepire anche il modello di Statuto Tipo in corso di definizione a livello nazionale.
Le parti si impegnano altresì a promuovere la creazione del Coordinamento regionale delle Casse Edili del Veneto che dovrà operare, senza alcun aggravio di costo economico per le strutture operanti a livello provinciale, quale organismo bilaterale tecnico deputato a promuovere l'omogeneizzazione dell'attività delle Casse Edili territoriali in ambito regionale, allo scopo di promuovere e meglio coordinare progetti ed attività comuni, nella salvaguardia delle rispettive autonomie territoriali e comunque garantendo il rispetto delle linee guida che saranno stabilite a livello nazionale dalla CNCE e dalle parti sociali di riferimento nella CNCE. La Presidenza del Coordinamento Regionale avrà una durata biennale, la stessa Presidenza del C.R. si avvarrà di un supporto tecnico.
Nell'ambito del rilancio della Bilateralità, condiviso dalle parti, riconosciuta quale patrimonio fondamentale del settore come sostegno alle imprese e lavoratori, le parti si impegnano perché la Bilateralità sia sempre più conosciuta nella sua funzione sociale e riconosciuta quale punto dì riferimento per l'intero settore edile sul territorio come promotore di Legalità, Formazione e cultura della sicurezza nei cantieri edili. Pertanto si conviene di adoperarsi per la stesura di un Codice Etico che possa valere per l'intero sistema della Bilateralità Veneta avviando in contemporanea iniziative per la possibile sperimentazione del Bilancio Sociale individuato come opportunità per le imprese associate e nei confronti della Regione Veneto.
Tutti i Coordinamenti degli Enti bilaterali di cui sopra dovranno operare nel rispetto delle linee di indirizzo politiche e programmatiche quali convenute tra le parti promotrici in sede regionale e a tal fine saranno previsti momenti periodici di verifica.

2. "Trasferta veneta"
Nel riconfermare la valenza assunta dalla "Trasferta veneta", attivata a decorrere dal 1° ottobre 2010,quale iniziativa che favorisce l'efficienza e la semplificazione delle procedure per la gestione del comparto delle costruzioni del Veneto nonché il ruolo strategico che la bilateralità può ricoprire al fine di contrastare il lavoro irregolare, le parti, nell'intento di consolidarne la regolamentazione ritengono opportuno che la commissione tecnica, quale prevista al punto 5) dell'Accordo interprovinciale del 20/5/2008 svolga con continuità un'attività di monitoraggio, per la verifica e successiva messa a disposizione delle parti promotrici, degli indicatori forniti dal server regionale circa la movimentazione del personale tra le Casse aderenti e gli effetti economici che ne sono derivati per le stesse Casse; quanto sopra al fine dell’individuazione delle eventuali misure compensative nonché degli ulteriori interventi integrativi che emergano come opportuni per facilitare l'applicazione della predetta regolamentazione evitando possibili criticità in capo ai singoli territori coinvolti.
Il primo incontro tra le parti per la verifica delle ricadute della "Trasferta veneta" si dovrà tenere entro e non oltre il primo trimestre 2012.

3. Borsa lavoro regionale
Le parti confermano di aderire pienamente al "Progetto Borsa Lavoro" promosso da Ance e sindacati nazionali e alla costituzione dell'apposito portale Blen.it convenendo che qualsiasi iniziativa a livello regionale adottata in materia sarà in ogni caso raccordata con il progetto nazionale al fine di evitare duplicazioni di processi e costi gestionali.
Ciò premesso le parti convengono di avviare ,nei tempi e modalità già definiti dallo specifico accordo nazionale, la sperimentazione della Borsa lavoro, prevista dal CCNL all'art. 114 e definita "uno strumento individuato dalle parti per la valorizzazione piena dei lavoratori nel processo produttivo dell'edilizia, anche attraverso la formazione, nonché per contrastare il lavoro nero, il lavoro sommerso, il caporalato e l'intermediazione passiva della manodopera gestita dalla criminalità organizzata".
A questo fine si promuoverà la creazione di un "database" a livello regionale, realizzato attraverso un apposito sistema informatico promosso dalle parti, dove potranno essere inseriti i profili professionali di tutti lavoratori, sia impiegati che operai che, a motivo della crisi che ha investito il settore, abbiano perso il posto di lavoro e siano alla ricerca di un reimpiego presso aziende edili del Veneto. Tale "database", sarà messo a disposizione delle singole Scuole Edili, per estrarne i profili di interesse. Le imprese interessate potranno rivolgersi alle Scuole Edili per chiedere percorsi formativi mirati per colmare eventuali fabbisogni di riqualificazione professionale che appaiano necessari per il reinserimento dei profili prescelti. Tali percorsi potranno essere svolti anche con il supporto e la collaborazione, tramite apposite convenzioni, della rete formativa facente capo alle Amministrazioni provinciali.
In tale ottica verrà valorizzato il ruolo delle Scuole Edili del Veneto per la certificazione della professionalità e del bilancio delle competenze, come azione propedeutica alla gestione della borsa lavoro.

5. Osservatorio
A tutela della diffusione di un'edilizia maggiormente regolare e capace di opporsi alle infiltrazioni malavitose nel settore, in relazione a positive esperienze e modelli già attivati in singoli territori, le parti valuteranno la promozione dì osservatori a livello provinciale in cui possano confluire i dati degli apparati di controllo degli Enti (Inps, Inail, Direzioni Territoriali del Lavoro), della regione (Spisal), delle istituzioni (procure, questure, comuni) e degli Enti Bilaterali, Unioncamere.
Presupposto essenziale per l'attivazione di tale iniziativa è la possibilità delle Casse Edili di poter accedere alle Notifiche Preliminari, che contestualmente alla gestione delle informazioni relative alla richiesta del DURC, consentirà una più accurata verifica delle posizioni contributive di aziende e subappaltatori per raggiungere i seguenti obiettivi:
- Il contrasto al lavoro nero tramite la costituzione di un comune archivio di buone prassi ed uno scambio dei dati;
- la predisposizione delle necessarie iniziative per il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali;
- la realizzazione di un sistema informativo interno che consenta di utilizzare al meglio le opportunità e potenzialità che gli Enti Paritetici possono offrire per la gestione ed il controllo degli appalti pubblici e privati (recupero evasione contributiva, formazione delle aziende, sicurezza, ditte esterne, ecc.).

6. Migranti
A fronte della forte presenza di lavoratori migranti nel territorio veneto, le parti ritengono opportuno attivare specifiche azioni, con il coinvolgimento degli Enti Bilaterali ed in particolare del sistema delle Scuole incentrate su percorsi di formazione sull'accesso alla lingua italiana, sulla gestione degli orari e dell'accesso al cantiere, sulla formazione territoriale, sulla comprensibilità del lessico di cantiere e della segnaletica.

9. Rappresentante territoriale della sicurezza
Le parti si richiamano a quanto previsto nell'Allegato 12 dell'Accordo di rinnovo del CCNL 19/4/2010 che prevede l'istituzione di un RLST per provincia che, una volta designato dalle OO.SS., dovrà operare in coordinamento con il CPT, segnalando per tempo allo stesso CPT gli accessi nelle aziende dove non sono presenti rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali.
L'attività dell1 RLST sarà finanziata da appositi accantonamenti di fondi sia già costituiti in Cassa Edile che raccolti tramite contributo versato in Cassa Edile determinato a mezzo storno da percentuali già previste, senza quindi incrementare l’aliquota complessiva di contribuzione già dovuta dalle imprese alla Cassa Edile e confluiranno in apposito fondo indicato dalle OO.SS. Regionali di categoria.
Le parti impegnano le Casse Edili a dare corso entro il mese di gennaio del 2012 agli adempimenti di cui sopra con successiva definizione entro il 31/3/2012 delle complessive modalità operative.

10. Rappresentante aziendale della sicurezza
Tra i progetti di cui dovrà farsi carico il Coordinamento regionale dei CPT del Veneto vi sarà la realizzazione in forma omogenea nei singoli territori di un'anagrafe degli RLS eletti in azienda nonché la promozione di iniziative mirate alla attuazione del ruolo e attività dell'RLS.

11. Tesserini di riconoscimento
Le parti convengono di dotare tutti i lavoratori operanti in cantiere di un unico modello a livello regionale di tesserino di riconoscimento

12. Attuazione "avviso comune su congruità" del 23/10/2010
Le parti confermano che la piena operatività dei contenuti dell’Avviso Comune sulla Congruità sottoscritto in sede nazionale il 23 ottobre 2010 e delle sue successive attuazioni, modifiche e/o integrazioni, ai fini della verifica dell'incidenza del costo della manodopera per le singole categorie di lavori, rappresenta un passaggio fondamentale per la riqualificazione dell'intero settore delle costruzioni nella logica di una sua sempre maggiore trasparenza con contestuale marginalizzazione del lavoro nero ed irregolare.
Per quanto sopra si impegnano affinché le Casse Edili di riferimento del Veneto diano piena e convinta collaborazione all'attuazione della Delibera n. 1/2011 del Comitato della Bilateralità che stabilisce le modalità e scadenze temporali per l'adozione, da parte delle stesse Casse Edili, delle procedure volte a permettere la comparazione dei costi minimi della manodopera che condurranno conclusivamente al rilascio di un DURC di "congruità".
In tal senso concordano sulla circostanza che si possa introdurre un'unica procedura informatica gestionale a livello regionale per attivare il c.d "contatore di congruità" che metterà in condizione le singole Casse di svolgere la richiamata comparazione; questo anche in considerazione del fatto che, a seguito dell’attivazione della c.d "Trasferta Veneta" è già disponibile ed utilizzato a livello regionale il modello di denuncia mensile che consente, per singola impresa, di elencare i cantieri attivi per ogni periodo di riferimento nonché di dettagliare le ore lavorate in ciascun cantiere dal singolo operaio, in conformità a quanto espressamente previsto dalla richiamata Delibera n. 1/2011 del Comitato della Bilateralità.

13. Legalità e trasparenza
Le parti valutano positivamente il Protocollo di legalità Confindustria e Prefetture del 2 dicembre 2010, "Ai fini della prevenzione dei tentativi d' infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici e privati di lavori, servizi e forniture" nonché tutte le ulteriori iniziative di contenuto similare che potranno essere attivate per la Regione Veneto impegnandosi a sensibilizzare le istituzioni locali perché promuovano protocolli di contenuto analogo con tutte le stazioni appaltanti.