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Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Dipartimento di Giurisprudenza
Abstract dei compiti svolti dall’Unità di Ricerca
Una riflessione estesa e composita come quella impostata nel progetto LEGAL_frame_WORK non può prescindere da un approfondimento tematico specifico, finalizzato ad intersecarsi con le linee generali della ricerca, relativo alla protezione e promozione della salute e sicurezza nel posto di lavoro. E’ il focus tematico che sarà sviluppato dall’Unità B di Urbino.
Una seria e compiuta riflessione sul ruolo delle politiche per la regolarità del lavoro e nel lavoro, nonché degli strumenti per realizzare questi obiettivi, non può infatti non tenere in attenta considerazione un tema assolutamente centrale non solo perché da molto tempo (fin dalla direttiva n. 89/391/CE) esso costituisce uno dei terreni d’elezione dell’azione regolativa dell’Unione europea in materia di lavoro, ma anche perché sempre più spesso le prime drammatiche ricadute della irregolarità del lavoro e nel lavoro riguardano proprio la salute e la sicurezza dei lavoratori. Anzi, anche per il loro intrinseco valore fondamentale, salute e sicurezza sul lavoro costituiscono indubbiamente la principale cartina al tornasole della regolarità del e nel lavoro. Se il legame tra regolarità del lavoro e salute e della sicurezza dei lavoratori emerge con tutta evidenza con riferimento alle varie fattispecie di vero e proprio “lavoro sommerso” (irregolarità del lavoro), non va trascurato come esista una relazione anche tra regolarità nel lavoro e salute e sicurezza dei lavoratori: ci si riferisce alle varie ipotesi in cui la regolarità del lavoro non è altro che uno schermo formale dietro cui si trincerano inquietanti modelli di sfruttamento e sottoprotezione dei lavoratori (irregolarità nel lavoro). Ciò accade con maggiore frequenza, da un lato, nei casi di abuso di tipologie contrattuali flessibili o in quelli di simulazione negoziale; da un altro lato, viene sempre più spesso alla luce quando, a causa di fenomeni di frammentazione o decentramento del ciclo produttivo (appalti e subappalti, specialmente nel settore edile, ma non solo), si attenua considerevolmente il legame organizzativo tra l’effettivo destinatario delle prestazioni lavorative e coloro che materialmente la eseguono.
Nell’ambito della ricerca dell’Unità B di Urbino, particolare attenzione verrà prestata ai diversi strumenti predisposti dal d.lgs. 81/2008 sia per vigilare sull’applicazione della normativa sia per promuovere lo sviluppo e un miglioramento delle buone prassi, in piena conformità con gli obiettivi del programma Horizon 2020. La finalità è quella di verificare la tenuta di un sistema normativo di duplice matrice, che si articola sia su un modello «comando-controllo», incentrato sull’intervento di vigilanza delle aziende sanitarie locali e del personale ispettivo del Ministero del lavoro, sia su un modello promozionale, orientato alla valorizzazione dei codici etici e di condotta adottati su base volontaria secondo i principi della Csr, la diffusione e incentivazione delle buone prassi. Non senza evidenziare i canali di collegamento tra i due versanti, quali sono il potere di disposizione degli organi di vigilanza ovvero il rilievo attribuito ai modelli di organizzazione e controllo di cui all’art. 30 d.lgs. 81/2008 nella programmazione delle attività di vigilanza (in ipotesi di asseverazione di cui all’art. 51 da parte degli organismi paritetici) o con riferimento all’efficacia (parrebbe) presuntiva riconosciuta dall’art. 16.3 con riguardo all’assolvimento dell’obbligo di vigilanza in caso di delega.
L’ambito di studio prescelto dall’Unità B consentirà alla ricerca complessivamente impostata LEGAL_frame_WORK una valorizzazione del complessivo impianto delle riflessioni giuridiche finalizzate alla costruzione del “modello possibile” di lavoro legale, consentendo ad esempio di declinare in modo più ricco le diverse questioni di legalità del lavoro in funzione del rapporto tra regolarità del lavoro e nel lavoro e tutela e promozione della salute e del benessere sul luogo di lavoro.
Responsabile dell’Unità di Ricerca | ||
Paolo Pascucci Professore ordinario |
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Partecipanti alla Unità di Ricerca | ||
Luciano Angelini Ricercatore Chiara Lazzari Ricercatore a t.d. |
Romina Allegrezza Dottoranda di ricerca Enrica Pierini Assegnista di ricerca |
Bibliografia/Letteratura grigia